50 Sfumature di Rosso: (Finalmente) la fine della trilogia (si spera).

 

L’8 febbraio scorso, in Italia, è uscito il terzo capitolo della saga di “50 Sfumature di”.
In questo caso il colore è il rosso, come la rabbia che mi ha scatenato saperlo al primo posto nel box office nazionale dopo solo un weekend di programmazione.

Ogni anno, nel nostro Paese, si è posizionato tra i film più visti e io continuo a chiedermi il motivo.
Sono fautrice del fatto che non bisogna avere pregiudizi su un qualcosa senza averla vista, ma in questo caso credo che si possa fare abbondantemente un’eccezione.

L’opera da cui questi “film” sono tratti è di livello alquanto mediocre (e sono anche gentile a dire questo), basati su un’idea poco originale. Infatti, per chi non lo sapesse, la saga “più hot” (ma anche no) degli ultimi anni nasce da una fanfiction di Twilight. Converrete con me che comunque le basi non sono delle migliori.
Ammetto di aver visto solo il primo capitolo della saga, e non al cinema, ma in TV per curiosità, per cercare di capire il successo che ha riscosso.
Ebbene, non riesco a capacitarmi perché milioni di persone, soprattutto donne, sono letteralmente impazzite per questi due personaggi. Non è una storia d’amore, ma nemmeno una storia basata sul bondage.
Vedo solo un’accozzaglia di roba condita con dialoghi inconsistenti e delle interpretazioni a caso.

Posso sembrare veramente cattiva a dire certe cose, ma io non andrò a vedere un film del genere al cinema, da donna non posso assolutamente accettare certe cose e non mi sento rappresentata da una ragazza come Anastasia; né tantomeno vorrei al mio fianco un uomo come Christian Grey.
In questa storia non c’è realtà e non c’è morale; non perché ci sono scene di sesso “spinto” (nemmeno quelle ci sono), ma perché vengono calpestati valori come rispetto della persona, meritocrazia, amore, parità tra i sessi e tantissimi altri.
Perché una donna vorrebbe questo? Diciamocelo, se Christian Grey fosse stato un semplice operaio, avrebbe riscosso così tanto successo o lo avrebbero arrestato per stalking o altro?
E mi consola il fatto che sia il terzo e ultimo capitolo.
A meno che non vogliano fare tutta la trilogia con il punto di vista di lui, considerando che “l’autrice” ha riscritto i libri identici, ma con la prospettiva di Grey, vendendo, tra l’altro, milioni di copie, inspiegabilmente secondo me.

Ora vi chiedo, perché ha così successo? Perché io non ho una risposta, spero l’abbiate voi.

Serena Saveria Foti

The five years of MJCP: index and goals of an open access academic journal

Si terrà a Messina una conferenza organizzata in due giornate che riunirà ricercatori  e professionisti:  “Nuove frontiere nella comunicazione scientifica” (primo giorno, giovedì 22 febbraio, ore 15.00, Messina, Palazzo Congressi Policlinico “G. Martino “) e “Processo di editing in Psicologia clinica” (secondo giorno, venerdì 23 febbraio, ore 9.00, Accademia dei Pericolanti, Messina).

L’evento celebra i risultati che hanno contrassegnato i cinque anni di pubblicazione di Mediterranean Journal of Clinical Psychology (MJCP).
MJCP, rivista edita dall’Università di Messina nel 2013 con Editor in-Chief Prof. S. Settineri e Dott.ssa C. Mento Journal manager, supportata tecnicamente dal Sistema Bibliotecario di Ateneo.
È una rivista Internazionale ad accesso aperto che tratta temi che abbracciano discipline di Psicologia Clinica come la psicopatologia e psicoterapia, la psicologia sperimentale, l’analisi di gruppo e psicoanalisi, l’applicazione di tecniche cliniche in psicologia clinica, la psicologia della salute, gli approcci clinici nei metodi proiettivi, la psicologia forense nella ricerca clinica, la psicologia dell’arte e della religione, la metodologia di ricerca di base e clinica. Si è collocata in breve tempo tra le riviste di qualità indicizzate da SCOPUS e Web of Science. In particolare, la prima giornata (22 febbraio), sarà dedicata alle trasformazioni del sistema di comunicazione scientifica alla luce dei principi di trasparenza, condivisione ed integrità della scienza di cui si fa portatore il movimento dell’Open Science. Inoltre, saranno presentate altre esperienze di pubblicazione ad accesso aperto, l’archivio istituzionale IRIS per il deposito delle pubblicazioni di Ateneo e delle Tesi di Dottorato.

La seconda giornata (23 febbraio) sarà riservata all’area specialistica della Psicologia Clinica con un workshop teorico-pratico dedicato all’editing di contributi specialistici dell’area, che sarà tenuto da un ospite internazionale che metterà a disposizione la sua esperienza di editor in riviste internazionali.

Per maggiori informazioni:

http://cab.unime.it/journals/index.php/MJCP

                                                                                                                                                        Daniela Cannistrà

Puncture

“Puncture” è una pellicola datata 2011 diretta dai registi Adam e Mark Kassen, incentrata sulla figura degli avvocati Mike Weiss e Paul Danzinger.

L’AIDS è un tema abbastanza forte, che forse non è ancora del tutto chiaro.
La prevenzione è più che necessaria e tutti dovrebbero esserne al corrente. In America vi è un elevato numero di persone affette da questo tipo di malattia comprese infermiere o infermieri che nel solo tentativo di eseguire un prelievo, rischiano la vita.

Ed è proprio con un evento analogo che la storia di Mike Weiss (Chris Evans) e Paul Danziger (Mark Kassen)ha inizio. Mike e Paul sono entrambi degli ottimi avvocati che amano il proprio lavoro e sono dediti ad esso. Tuttavia i problemi non mancano.
Paul è in attesa del suo primogenito e per questo è sempre in attesa della fatidica chiamata con conseguente apprensione nei riguardi della moglie, mentre Mike è un tossico dipendente che passa le proprie serate a divertirsi fra alcol, droga e ragazze.
Benché egli sembri essere un ragazzo tutt’altro che affidabile, è sempre dedito al lavoro ed è proprio in quelle serate di baldoria e divertimento sfrenato che, paradossalmente, fa emergere le sue straordinarie qualità come avvocato, arrivando anche ad inscenare un processo con l’aiuto dei sui “conviviali”.

Un giorno Mike e Paul vengono contattati da una cliente, Vicky Rogers (Vinessa Swan). Questa donna si rivela essere un’infermiera (comparsa all’inizio della pellicola) affetta da AIDS dopo essersi punta con un ago a contatto con un paziente affetto dalla suddetta malattia.
I due, grazie alla testimonianza della donna, vengono a conoscenza di un uomo Jeffrey Dancort (Marshall Bell) che ha ideato un ago usa e getta che previene incidenti come quelli capitati a Vicky, ma che, per motivi legati ai costi, nessun ospedale vuole adottare.
Da qui in poi comincerà la battaglia di Mike e Paul per dare giustizia a Vicky e cercare di far utilizzare negli ospedali americani l’ago di Jeffrey nel tentativo di prevenire situazioni analoghe.

Questo film, per nulla pretenzioso, cerca di raccontare una storia realmente accaduta cercando di arrivare dritto al punto, senza girarci intorno. Purtroppo, non riesce a farlo in maniera perfetta.
La caratterizzazione dei personaggi lascia un po’ a desiderare, poiché malgrado il protagonista sia, in fondo, principalmente Mike, l’eccessiva focalizzazione su di esso fa passare in secondo piano personaggi, quali lo stesso Paul, che invece avrebbero meritato molta più attenzione e dedizione.
L’interpretazione di Chris Evans (probabilmente una delle migliori) riesce a coinvolgere lo spettatore in maniera disarmante.
Forse l’unico aspetto negativo è proprio il fisico possente dell’attore che, probabilmente, non era fra i più adatti per rappresentare un tossico dipendente.

Il tutto è racchiuso in una buona regia, cali a parte, che completa l’opera.
Il grande rammarico è che in pochi sono a conoscenza di questa pellicola che non esente da difetti riesce comunque a lasciare il segno nella mente dello spettatore e la scarsa pubblicità su di esso non ha certo giovato.
Puncture si rivela essere un discreto tentativo di far emergere un problema sociale abbastanza delicato con l’ausilio di un lodevole cast e una regia ancora da curare in alcuni aspetti, ma che può solo migliorare.

Giuseppe Maimone

Eventi della settimana

14 febbraio

#innamoratidiME

Dove: Messina

Quando: dalle ore 16:00 del 14 febbraio con iniziative anche il 17 e 18

Cosa:  Un sogno che fluttua con tenerezza infinita sulle ali della Fata Morgana!
Un canto che si diffonde nell’aria limpida di una notte di luna piena sulla bocca delle sirene.
E’ Messina che sussurra: innamorati di me! Si può resistere alla seduzione di una città che si snoda tra i Peloritani e il mare dello Stretto e che si riflette nel cielo con i laghi di Ganzirri e carezza le nuvole e le onde dai colli di Sarrizzo? E perché non cedere alle lusinghe di una città che ti porta per mano alla Badiazza, nella chiesa dei Catalani o di Santa Maria Alemanna e ti trattiene, silente e gioiosa, di fronte a un quadro di Antonello a una scultura di Montorsoli e del Gagini?
Non si può.
E allora rispondiamo alla domanda della città e confessiamole che ne siamo innamorati da sempre.
Innamorati dolenti per le ferite che la città si porta dentro – baracche, povertà, degrado, incuria, istinto di rassegnazione, e poi speculazione edilizia, inquinamento, corruzione.. – ma innamorati decisi a non accettare che la propria amata venga deturpata o abbandonata.

Il 14 febbraio, festa degli innamorati, la vogliamo dedicare alla città di Messina.
Innamorati di ME. Un pensiero, una parola, un gesto d’amore per la città. #innamoratidiME”

Una tre giorni dedicata all’amore per Messina, tante attività e performance per scoprire e amare di più la nostra città, questo e molto altro è “Innamorati di ME” iniziativa promossa da Cambiamo Messina dal Basso, Puli – AMO Messina, Associazione Zaleuco e Assessore Collettivo Antonello.

Un evento che vede la collaborazione di diverse realtà e che accompagnerà per tre giorni le/i messinesi, 14 – 17 e 18 febbraio, tre giorni che saranno un primo gesto di riscoperta di amore per la città.

Una tre giorni che ha già avuto idealmente il suo inizio con la richiesta, fatta tramite social network, a cittadine e cittadini di raccontare la loro “storia d’amore” con la città dello Stretto con una foto o una poesia (anche in dialetto) e di inviare il loro elaborato, edito o inedito, alla mail innamoratidime2018@gmail.com entro sabato 10 febbraio alle ore 10.00 per partecipare gratuitamente ad un contest.

CALENDARIO:

Il 14 febbraio alle ore 16:00 sarà il momento della visita guidata, a cura dell’associazione “Lalleru”, a zona Cammarata e Via Belle Arti; un momento per ricordare ma anche scoprire dei luoghi simbolo della messinesità.

Alle 17:00 presso largo San Giacomo, luogo riportato alla luce e ridonato a cittadine e cittadini, si terrà “Amo Messina perché…” iniziativa a cura di Puli-Amo Messina, che vedrà in contemporanea una performance con i gessetti a cura di Martina Karamazov.

Alle ore 18:00 presso l’atrio di Palazzo Zanca sarà il momento dell’esibizione dei cantastorie Annamaria Pugliese ed Anthony Greco.

Alle 18:00 ci saranno ben due eventi, il primo sarà un laboratorio di scrittura “I luoghi della mia città nella mia storia” condotto da Mimma Stornanti, a cura dell’Associazione culturale “Intervolumina” presso la Biblioteca dei Cappuccini di Pompei; il secondo una visita guidata a Piazza Duomo a cura di Christian Mangano ed un Minitour su trenino turistico, evento che richiede la prenotazione vista la disponibilità di soli 28 posti, con partenza e arrivo Piazza Duomo e con soste presso Cristo Re e zona Street Art, a cura di Discover Messina.

Alle ore 20:00 la Galleria Vittorio Emanuele si animerà con “Amor de tango: milonga in Galleria”, a cura dell’associazione TangoQuerido e sempre alle 20:00 sarà anche l’isola pedonale di via I° Settembre si svolgerà la Coreografia yoga a cura del Centro Tao Messina.

Alle 21:30 ci sará ” I cuntastorie”, Performance teatrale e Musicale a cura del maestro Nino Pracanica, attore; di Federico Chiofalo e Sebastiano Pietrini, Santino Scardino, musicisti, presso la Chiesa SS. Annunziata dei Catalani ed allo stesso orario sempre in via I° Settembre Performances di arte in strada: alle 22:00 Messaggi damore – perché ogni amore è unico e irripetibile: da unidea di Daniele Gonciaruk con gli allievi della scuola sociale di teatro Officine Dagoruk e alle 22:30 MEmorie, a cura dell’associazione Le Ronde.
Vogliamo valorizzare l’importanza dell’arte di strada e in strada e degli spazi pedonali, luoghi di socializzazione, incontro e cultura.

Sabato, 17 febbraio, appuntamento alle 09:30 sul viale Boccetta per la Passeggiata naturalistica Badiazza – Colli Sarrizzo con pranzo da don Minico a cura di “Cammina con Paolina”; alle ore 16:30 presso la libreria Colapesce si terrà “Scrivi di Me”: gioco di scrittura creativa a cura di Daniela Orlando e alle 19:00 Note dImprovvisazione: improvvisazioni musicali a cura di Gianluca Rando.

Domenica, 18 Febbraio, alle ore 09:00 Passeggiata naturalistica Forte S.Jachiddu e Monte Ciccia a cura del CAI di Messina e alle 20:00 presso la Galleria Vittorio Emanuele performance di danza di Oltredanza a.s.d. a.p.s. di Claudia Bertuccelli e Tilia Ruggeri ed a seguire performance di “Esostheater- Il teatro degli Esoscheletri” diretto da Sasá Neri. .

Un segno tangibile per le cittadine ed i cittadini verrà lasciato da due interventi di Street Art che come focus avranno l’amore per la Messina che verranno realizzati dalle allieve e dagli allievi del liceo artistico “Ernesto Basile” e dagli street artist MaCa e NessunNettuno.

16 febbraio

PICCOLI CRIMINI CONIUGALI

Dove: Teatro Vittorio Emanuele

Quando: dal 16/02 al 17/02 ore 21:00 ; giorno 18/02 ore 17:30

Cosa: Adattamento teatrale dell’omonimo libro di Eric-Emmanuel Schmitt firma la regia Michele Placido che interpreta uno dei protagonisti insieme ad Anna Bonaiuto.
Sinossi :
Sull’altalena del matrimonio fra impercettibili slittamenti del cuore e tradimenti conclamati si consuma la vita dei due protagonisti. Un sottile, brillante gioco al massacro a due voci inventato dal drammaturgo più amato d’oltralpe.
Gilles e Lisa, una coppia come tante. Da ormai quindici anni si trovano a vivere un, apparentemente, tranquillo menàge familiare.
Lui, scrittore di gialli, in realtà non è un grande fautore della vita a due, convinto che si tratti di un’associazione a delinquere finalizzata alla distruzione del compagno/a.
Lei, moglie fedele, è invece molto innamorata e timorosa di perdere il marito, magari sedotto da una donna più giovane.
Un piccolo incidente domestico, in cui Gilles, pur mantenendo intatte le proprie facoltà intellettuali, perde completamente la memoria, diventa la causa scatenante di un sottile e distruttivo gioco al massacro.
I tentativi di Lisa di aiutare il compagno a riappropriarsi della sua identità e del loro vissuto comune diventano, un percorso bizzarro, divertente e doloroso, che conferma il sospetto di molti che anche la coppia più affiatata non è che una coppia di estranei. Gilles e Lisa avranno un bel da fare per cancellare l’immagine di sé che ciascuno ha dell’altro, attraverso rivelazioni sorprendenti, scoperte sospettate, ma sempre taciute, rancori, gelosie, fraintendimenti mai chiariti, in una lotta senza esclusioni di colpi, sostenuta, per fortuna loro, da una grande attrazione fisica che li tiene avvinti.
Il testo di Schmitt è un veloce e dinamico confronto verbale tra i due protagonisti, un susseguirsi di battute, ora amorevoli ora feroci, ora ironiche ora taglienti, uno scontro che si genera dove una grande passione inespressa cerca un modo per sfogarsi. Il battibecco è necessario, vitale.
Il confronto incessante, il dire apertamente quello che era percepito da tempo, la consapevolezza chiara ed intelligibile di alcune realtà e verità prima solo intuite sono momenti necessari alla vita di coppia, per permettere a due persone di crescere insieme, di rispettarsi, di convivere.

 

17 febbraio

CUSUNIME-WP CATANIA

Dove: Cittadella sportiva Annunziata

Quando: ore 15:00

Cosa: campionato nazionale di pallanuoto serie B

 

COLAPESCE E #innamoratidiME

Dove: Libreria Colapesce via Mario Giurba 8/10

Quando: ore 16:30

Cosa: all’interno della manifestazione #innamoratidiME  si terrà “Scrivi di Me”: gioco di scrittura creativa a cura di Daniela Orlando e alle 19:00 Note d’Improvvisazione: improvvisazioni musicali a cura di Gianluca Rando.

 

HÅN al Retronouveau

Dove: Retronouveau via Croce rossa 33

Quando: ore 22:30

Cosa: Classe 1996, è una ragazza accompagnata dalla sua chitarra e dal suo computer.
La musica di HÅN si riversa sull’ascoltatore con la delicatezza di un ruscello di acqua limpida, fresca e cristallina.
Anticipato dal singolo The Children in anteprima streaming da The line of best fit e 1986 lanciato dallo statunitense Gorilla vs. Bear, l’EP di debutto è un’intensa creatura synth-pop in cui i tappeti di synth e le chitarre si uniscono ai ritmi pulsanti della drum-machine. Con questi brani HÅN ha superato il milione di ascolti su Spotify.

“Ascoltarlo è d’obbligo, apprezzarlo quasi scontato” (SENTIREASCOLTARE)

“Evocative and atmospheric guitar work and pulsating drum beats cry out Daughter in their influences, met by a minimalism in its airy synth that draws comparisons to The XX”. (When The Horn Blows)

APERTURA PORTE: 22.30
START SHOW: 23.30
INGRESSO: €5

PROMO: BIRRA OMAGGIO per chi entra PRIMA DELLE 23:30

 

Arianna De Arcangelis

 

Black Panther

Se volete passare un San Valentino differente giorno 14 febbraio uscirà in sala Black Panther.

Il film della Marvel trae origine dall’omonimo supereroe apparso per la prima volta nel 1966 su Fantastic Four n. 52.
Pantera Nera è il sovrano e protettore del Regno di Wakanda, nazione dell’Africa subsahariana tra le più ricche e tecnologicamente avanzate della Terra. È dotato di abilità sovrumane dopo averingerito “l’erba a forma di cuore” , spesso combatte affianco degli Avengers.
La trama del film vede T’Challa (Chadwick Boseman) tornare a casa a causa della morte del padre, diviene così re del Wakanda.
Wakanda è una città ricchissima ed molto più evoluta rispetto al mondo intero, è un luogo semi mitico, definita la “città dorata”.
T’Challa deve combattere due nemici che cercano di detronizzarlo Erik Killmonger (Micheal B. Jordan) e M’Baku e così veste i panni di Pantera Nera. Farà squadra con l’agente della CIA Everett K. Ross (Martin Freeman) e con il corpo speciale wakandiano delle Dora Milaje, tra le quali figura anche l’amata Nakia (Lupita Nyong’o).

Il regista del film è Ryan Coogler (Creed) e l’ensamble è la crème della crème degli attori afroamericani, ai nominati aggiungiamo l’immensa Angela Bassett (Malcom X, AHS, La musica del cuore), il grande Forest Whitaker (L’ultimo re di Scozia, Goodmorning Vietnam),  Daniel Kaluuya (candidato quest’anno all’oscar come miglior attore protagonista per “Get Out!- Scappa!”), Letitia Wright e Danai Gurira (The Walking Dead).

La critica internazionale  ha acclamato questo film:
il NYT “L’etnia è importante in Black Panther, molto importante non solo in termini manicheistici di buoni /cattivi, ma anche come modo di esplorare preoccupazioni umane più ampie come il passato, il presente e l’abuso di potere. Anche solo questo rende il film molto più riflessivo sul modo in cui funziona il mondo di un mucchio di film mainstream.”
Collider invece “Black Panther non è un trionfo solo perché è un film importante e senza precedenti, ma anche perché è un film di supereoi pazzesco e splendido da vedere. Un equilibrio delicato e impressionante. Ci sono dei difetti, ma sono frutto dello stile Marvel – il film dura 20 minuti di troppo e ci sono troppi villain minori, ma sono piccoli difetti che non distolgono l’attenzione dal successo di Coogler.”

Il pubblico su Rotten Tomatoes gli ha dato un punteggio di 99%.

Insomma non resta che andare a vederlo per poter concordare o meno.

 

Arianna De Arcangelis

Eventi della settimana

8 febbraio

LA SCIARRA (CAFFÈ FILOSOFICO)

Dove: Libreria Colapesce via Mario Giurba 8/10

Quando: 18:30

Cosa: Colapesce e UDU Messina presentano La Sciarra.

Questa settimana alla “Sciarra” discuteremo di come sia mutato l’uso delle immagini nella comunicazione scritta. Un tempo utilizzate come aiuto nella comprensione dei testi (anche in virtù di una scarsa alfabetizzazione), oggi utilizzate come principale mezzo di comunicazione tanto negli ambienti informatici quanto in quelli gionalistici e pubblicitari. Abbiamo accantonato testi complessi focalizzandoci su illustrazioni e fotografie alle quali alleghiamo poche righe per conferirgli spessore, siamo diventati pigri o ci siamo evoluti in una forma di comunicazione internazionale e più efficace?
Sciarra è un termine quasi onomatopeico.
la sola pronuncia crea confusione e fa rumore.
Nel momento in cui la pronunci tutti improvvisamente accorrono per prenderne parte, far valere le proprie ragioni o semplicemente assistere.
La sciarrà è fondamentalmente un confronto, un dibattito animato durante il quale tutto può accadere.
Dalle peggiori sciarre nascono le migliori amicizie, gli amori travolgenti e le idee più brillanti.
Un attrito che crea energia, che stimola confronto e arricchisce il nostro linguaggio e la nostra sete di sapere.
Ogni due giovedì una parola verrà srotolata dalle nostre/vostre lingue grazia alla Sciarra.
La parola di questa settimana è CULT.
Cosa rende Cult un film, un libro, un oggetto?
Con un buon bicchiere di vino o una rillassante tisana lasciamo a voi il ring di Colapesce.

 

DEED MEETUP REALTÀ VIRTUALE AUMENTATA

Dove: Innesta via università 1

Quando: ore 19 fino alle 20:40

Cosa: Ha finalmente inizio il ciclo di Design & Development meetup (DEED) presso Innesta; il primo degli incontri sarà giorno 8 febbraio 2018, main topic Realtà Virtuale e Aumentata.
Vedremo come si progetta un’esperienza di realtà aumentata usando due strumenti dell’approccio Human Center Design, già utilizzato per la progettazione di User Experience. Parleremo delle interfacce, di come siano completamente diverse rispetto alle normali interfacce web e infine, racconteremo un’esperienza di sviluppo con ARKit di Apple.

PROGRAMMA

[10 min] Introduzione a cura di Francesco Stagno d’Alcontres (Founder di iDIB Group)

[30 min] – “Personas e Scenarios nella creazione di un progetto di Realtà Aumentata”
– Donatella Ruggeri (UX Designer iDIB Group e Psicologa)

[30 min] – “Designing for Augmented Reality”
– Andrea Angemi e Gianluca Cosetta (UI Designer iDIB Group)

[30 min] – “Sviluppo su Apple ARKit: la mia prima volta”
– Davide Sugullo (Developer iDIB Group)

Cos’è DEED?

Il primo meetup di Design & Development in cui Designer e Developer si cercano, si parlano e si confrontano. Un ponte tra silos troppo spesso isolati, per far emergere il vero valore della collaborazione. Tematiche tecniche che incontrano concetti di progettazione visuale e ritorno. Visti gli argomenti birra e taralli sempre presenti, come ogni meetup che si rispetti!

9 febbraio

1 HOUR OGNI ORA UNA FESTA DIVERSA

Dove: Retronouveau via croce rossa 33

Quando: dalle ore 22:30

Cosa: Sul palco, un maxi countdown di 60 minuti detta la durata di uno specifico e delirante party, al termine del conto alla rovescia una sirena, accompagnata da una cascata di coriandoli, accompagneranno l’inizio della nuova tipologia di festa! Tutto cambierà, ogni ora.
(l’ordine lo scoprirete solamente durante la giornata)

ROCK’N’ROLL
90’s
TRASH / ITALIANA
80’s

alla voce il nostro affascinante: Mark David

OGNI ORA UN DRINK DIVERSO SCONTATO AL BAR
Ingresso: 10euro

 

CUNTI SHOW OFF LAUDAMO

Dove: Teatro Vittorio Emanuele via Garibaldi

Quando: ore 21

Cosa: “CUNTI”
Mata e Grifone, Li tri soru, Cronache 1908

SALA LAUDAMO
9/10 FEBBRAIO ORE 21:00
11 FEBBRAIO ORE 17:30

Testi tratti da: “Badiazza” di Giuseppe Cavarra e “Cronache da una città scomparsa” di Valeria Alessi.
Un unico spettacolo, composto da tre testi che raccontano mito, tradizione e fatti storici. La lingua italiana si mescola al dialetto, l’azione teatrale viene arricchita dalla musica dal vivo, dal canto e dalla coralità.
La tradizione popolare è presupposto del racconto e della tecnica della messa in scena.
Lo spettacolo è agile ma ricco di elementi teatrali. Insieme agli attori, maschere e pupi cuntanu li cunti.

Con
Valeria Alessi ,Romana Cardile, Francesco Coglitore, Mariachiara Millimaggi

Costumi a cura di Romana Cardile
Interventi musicali di Mariachiara Millimaggi
Regia di Valeria Alessi

Immagine locandina: particolare da “Mia Mata e Nostro Grifone” di MaCa (Manuela Caruso)

BIGLIETTI AL BOTTEGHINO DEL TEATRO VITTORIO EMANUELE
10,00 €/ridotto 8,00€
Biglietteria tel. 090 2408836

10 febbraio

CARNEVALE 2018

Dove: Perissa via Consolare pompea

Quando: ore 23:00

Cosa: È tempo di elezioni, di campagna elettorale, di scelta tra destra e sinistra, è tempo soprattutto di promesse.
L’unica promessa che vogliamo farvi è il divertimento assoluto!
Dopo il successo del Capodanno 2018, il Perissa si riconferma la venue perfetta per un Carnevale eccezionale.
Ingresso con invito
– 10€ consumazione inclusa IN MASCHERA
– 10€ senza consumazione SENZA MASCHERA
POSSIBILITA’ DI PRENOTAZIONE TAVOLI.

13 febbraio

A CARNEVALE OGNI LIBRO VALE

Dove: Libreria Colapesce via Giurba 8/10

Quando: ore 18:30-21:30

Cosa: Qual è il personaggio letterario più amato che occupa un posto speciale nel vostro cuore e nella vostre librerie?
Jay Gatsby o Daisy Fay? Guendalf o Albus Silente? Benjamin Malaussane o Arturo Bandini? Emma Bovary o Anna Karenina? Josef k o Stephen Dedalus?
La libreria Colapesce in occasione del Carnevale vi invita non solo a svelarci chi sia ma anche ad interpretarlo anima e corpo. Quindi smettete i vostri panni, indossate quelli del vostro eroe o della vostra eroina e gettatevi senza indugio nella lettura del vostro brano più amato.
E chi lo sa magari potrete brindare con James Bond, prendere un caffè con il giovane Holden e bere una birra con Chinaski.

 

Arianna De Arcangelis

 

 

Corso sull’innovazione digitale promosso da ICE e dal Dipartimento di Economia

L’ICE Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con il Dipartimento di Economia dell’Università di Messina, organizza un Corso per l’Innovazione digitale per imprese per raggiungere i mercati esteri. Il corso è destinato a PMI, cooperative, consorzi e reti di impresa siciliane interessate ad acquisire competenze strategiche per comunicare e promuovere i propri prodotti/servizi sul web in maniera efficace. Obbiettivo del corso sarà far comprendere alle imprese le potenzialità del mondo digitale ed il loro positivo impatto sulle strategie aziendali per raggiungere il cliente estero, anche alla luce delle opportunità offerte dalla c.d. quarta rivoluzione industriale – Impresa 4.0. Gli argomenti trattati saranno infatti quelli che maggiormente interessano le aziende esportatrici o che intendono diventarlo: Digital Marketing e Brand Management, Multicanalità e multimedialità, Web and Social Media Strategy, lo Story Telling aziendale, Vendere on line.

Il corso si svolgerà a Villa Pace a Messina e sarà suddiviso in 2 moduli formativi (ciascuno di due giornate). Il primo modulo inizierà il 31 gennaio, il secondo il 14 febbraio. Alla fine della fase di formazione in aula partirà l’affiancamento personalizzato e l’ assistenza alle aziende partecipanti tramite esperti della Faculty ICE Agenzia, per accompagnarle nella realizzazione del loro  progetto di innovazione digitale volto all’export.

I corsi sull’Innovazione Digitale per Imprese di ICE Agenzia, all’interno del Piano Export Sud 2, si stanno già realizzando in diverse Regioni con partner territoriali sia accademici, come a Messina  sia associativi e camerali. A Campobasso  e a Lamezia Terme sono già stati avviati i corsi ed il 26 febbraio sarà il turno del Corso di Brindisi,  in partnership con Confindustria Brindisi e Unioncamere Bari.

Per i bandi completi:

http://www.ice.gov.it/it/piano-export-il-sud  

formazione.pianosud@ice.it

Teneramente folle: cosa vuol dire avere un orso bipolare come padre.

Il film che verrà recensito oggi è ambientato a Boston alla fine dei magnifici anni ’70.

Cameron Stuart è un marito e padre amorevole, diplomato ad Harvard, bravissimo cuoco e con una grande inventiva.
Purtroppo Cam è affetto da disturbo bipolare e a causa di uno scompenso psicotico perde il lavoro e viene ricoverato in una clinica psichiatrica per qualche settimana.
La moglie di Cam, Maggie cerca con tutte le sue forze di trovare un impiego per poter iscrivere le figlie in una scuola privata affinché ricevano una buona istruzione. Purtroppo per una donna afroamericana con figli trovare un lavoro a Boston è immensamente difficile.
Così Maggie prende una difficile decisione: rinuncia al suo ruolo di madre e si trasferisce a New York per frequentare un master di 18 mesi alla Columbia.
Con un po’ di riluttanza affida le figlie al marito, appena uscito dalla clinica psichiatrica. Come se la caverà la famiglia Stuart?

Il titolo in inglese (Infinitely polar bear) si basa su un simpatico gioco di parole per cui la figlia più piccola, Faith, usa il termine “orso polare” al posto di “bipolare”

Il disturbo bipolare è un grave disturbo psichico caratterizzato da periodi di profonda depressione che si alternano a periodi di iperattività, euforia ed eccessiva stima di sé che possono portare a veri e propri deliri. Il film quindi abbatte il radicatissimo stereotipo secondo cui il malato di mente debba per forza essere violento e quindi sia inadatto a fare il padre. Ma questo film non parla solo dello stigma nei confronti dei pazienti psichiatrici.
Parla di un padre che affronta la sua malattia per tenere insieme la famiglia, parla di una madre disposta a fare mille sacrifici pur di assicurare alle figlie un futuro migliore, parla di come nonostante tutto un lieto fine sia possibile.

Si tratta del film d’esordio come regista di Maya Forbes (uscito nel 2014), con una trama fortemente autobiografica. Quando la regista aveva sei anni infatti, sua madre ha preso un master alla Columbia e lei e la sorella sono state affidate al padre, Cameron Forbes, affetto da disturbo bipolare.
Non stupisce infatti l’atteggiamento indulgente con cui viene descritto il protagonista. La Forbes non manca di includere scene più crude – si ricorda ad esempio lo spezzone in cui le bambine spaventate chiudono fuori di casa il padre ubriaco – ma queste sono compensate da momenti che mostrano il lato tenero del padre, disposto a passare la notte in bianco pur di cucire la gonna da ballerina di flamenco alla figlia.

Mark Ruffalo (Cameron nel film) riesce meravigliosamente a rendere le varie sfaccettature di un personaggio molto complesso e risulta sempre credibile.

Zoe Saldana (che interpreta la madre, Maggie) è bravissima come sempre, ma il suo personaggio, probabilmente per scelta della regista, rimane sempre sullo sfondo.

Menzione speciale va fatta per Imogene Wolodarsky (figlia della regista) e Ashley Aufderheide, che interpretano rispettivamente Amelia e Faith.
È difficile trovare al giorno d’oggi delle piccole attrici così brave, che reggono perfettamente il confronto con due tra gli attori più famosi di Hollywood.

Il film è poi deliziosamente permeato da una dolce atmosfera nostalgica, resa perfettamente dalla colonna sonora stile anni ‘70, dai colori saturi e da alcune riprese in modalità super 8 che ricordano i vecchi filmini fatti in famiglia.

Una promettente regista che ha deciso di omaggiare il padre come solo una figlia innamorata può fare, un cast eccezionale e con un’intesa incredibile e una fotografia perfetta, fanno di Teneramente folle una pellicola che difficilmente potrà essere dimenticata.

Renata Cuzzola

 

Eventi della settimana

1 febbraio

LA PIAZZETTA HAPPY HOUR FT. PLEASURE

Dove: la Piazzetta via Lepanto 9

Quando: ore 20:30

Cosa: Passata la merla torna il weekend e torna l’appuntamento settimanale del Giovedì Live con lo La Piazzetta.
L’aperitivo rinforzato. Le nostre pizze e il giropizza, i nuovi primi piatti.
Le specialità di carni locali e i pacchetti misti e tanto altro.
Questa settimana ci faranno compagnia forza e allegria Live by PLEASURE

BOND IN DEGUSTAZIONE

Dove:  Bond more and more via Ugo Bassi 50

Quando:  ore 21:00

Cosa: appuntamento BondInDegustazione continua!
Vi aspettiamo giovedì 1 febbraio con Cantine Colosi, lo start è previsto per le H.21.00.
I vini di produzione locale oggetto dell’assaggio continuo (sino alle 23.30) saranno accompagnati da un ricco buffet di prodotti tipici!
Il tutto sempre ad un prezzo speciale di 10€!
Terminato il Buffet sarà possibile gustare il nostro #tagliere (consigliato per due persone) con un supplemento di €10,00.
NB: E’ possibile prenotare il tavolo per le H.21.00 –
la prenotazione avrà validità fino alle H.21.15 dopodichè il tavolo verrà nuovamente reso disponibile.

Per info e Prenotazioni:
Bond 090 9578782 – Paolo 392 5937861
Cantine Colosi – Pietro : 340 8419682 – 090 53852

 

2 febbraio

DON’T DRINK THE WATER!

Dove: La stanza dello scirocco via del vespro 108

Quando: ore 20:30

Cosa: Le nostre delizie “nonsolovegan”,
vino a km zero, birra sicula artigianale al miele,
birra messinese e tedesca,
e tanto, tanto altro.
– ingresso riservato ai soci –

 

3 febbraio

MARIAFAUSTA PRESENTA IL NUOVO ALBUM MILION FACES

Dove: La Feltrinelli Point via Ghibellina 32

Quando: ore 18:00

Cosa: MariaFausta con Antonio Amante alla chitarra
Showcase in acustico per presentare il nuovo album Million Faces
Dialoga con l’artista Manuela Smeriglio.

ITALIAN ENSAMBLE DAL BAROCCO AL POP PASSEGGIATA MUSICALE ITALIANA

Dove: Palacultura viale boccetta

Quando: ore 18:00-19:30

Cosa: STAGIONE CONCERTISTICA 2017/2018
SABATO 3 FEBBRAIO ore 18 Palacultura Antonello “Dal Barocco al Pop…passeggiata musicale italiana”
ITALIAN ENSEMBLE del Teatro Massimo Bellini di Catania.
Alessio Nicosia violino
Salvatore Domina violino
Adriano Murania violino, chitarra e mandolino
Luigi De Giorgi viola
Vadim Pavlov violoncello
Davide Galaverna contrabbasso e fisarmonica
INGRESSO PER I NON ABBONATI
Biglietto Intero 15€
Biglietto Ridotto 10€
Biglietto Studenti 5€ (Giovani sino a 18 anni)
Biglietti acquistabili anche con Carta del Docente
http://www.accademiafilarmonicadimessina.it/abbonamenti-e-biglietti

Programma
A. Vivaldi – Estate: Presto (da “Le Quattro Stagioni”)
G. Rossini – Tarantella napoletana (arr. S. Domina) N. Rota- Otto e mezzo (arr. A. Murania) E. Morricone – Nuovo Cinema Paradiso (arr. S. Domina) V . Monti – Czarda (arr. A. Murania) D. Modugno – Nel blu dipinto di blues (arr. A. Murania)
L. Battisti – Giardini di Marzo (arr. S. Domina) N. Piovani – La vita è bella (arr. L. De Giorgi) A. Murania – Paganini in the World . L. Quarantotto – Con te partirò (arr. S. Domina)
P. Conte – Vieni via con me (arr. A. Murania) G. Rossini – Figaro qua , Figaro la! (arr. G. Giacalone)

Gli Artisti uniti dal comune intento di promuovere la musica italiana nel mondo attraversando diversi generi musicali, proiettati sin dalla nascita nell’uditorio internazionale grazie ad una esibizione tenutasi a Londra nel maggio 2008 e stimolati da personaggi illustri della cultura, decidono di intraprendere una carriera internazionale per diffondere l’arte italiana nella sua espressione musicale
L’Italian Ensemble si costituisce nel 2008 per iniziativa dell’attuale responsabile artistico Luigi De Giorgi e di un gruppo di professori d’orchestra dell’Ente Lirico Teatro Massimo Bellini di Catania: Alessio Nicosia e Salvatore Domina (violini), Luigi De Giorgi (viola), Vadim Pavlov (violoncello), Davide Galaverna (contrabbasso e fisarmonica), Adriano Murania (violino, chitarra e mandolino).
La vasta esperienza nell’ambito della musica lirico-sinfonica e cameristica dei componenti, nonché lo studio e la conoscenza degli altri generi musicali, hanno dato vita ad un progetto musicale per la rielaborazione in chiave classica e popolare del più vasto e noto repertorio musicale italiano. I singoli musicisti, tutti componenti stabili dell’orchestra lirica catanese , vantano esperienze e collaborazioni con illustri personaggi dello spettacolo quali: Riccardo Muti, Zubin Mehta, Carlo Maria Giulini, Alain Lombard, Yuri Temirkanov, Uto Ughi, Salvatore Accardo, Andrea Bocelli, Giovanni Sollima, Josè Cura, Dario Fo, Dimitra Theodossiou, Michael Nyman, Stewart Copeland, Swingle Singer, Claudio Baglioni, Franco Battiato, Nicola Piovani, Michael Bolton, etc. Invitati ad inaugurare importanti rassegne musicali, tra le quali nel dicembre 2009 il primo “Omaggio al tenore Giuseppe Di Stefano” nella sua città natale a Motta Sant’Anastasia, si sono esibiti per importanti festival nazionali ed internazionali: il Festival Musicale delle Nazioni di Roma, il Festival Internazionale “Villa Guariglia” di Vietri, il Festival Belliniano di Catania, e per importanti associazioni musicali italiane riscuotendo sempre consensi di pubblico e critica.
Nel gennaio 2013 su invito del direttore della sede Rai per la Sicilia, hanno tenuto un concerto “live” trasmesso in diretta streaming dall’Auditorium R.A.I. di Palermoel gennaio 2013 su invito del direttore della sede Rai per la Sicilia, hanno tenuto un concerto “live” trasmesso in diretta streaming dall’Auditorium R.A.I. di Palermo
Molti gli artisti internazionali che dicono di loro:

– Giovanni Sollima: “Bellissima l’idea di passare da Bellini e di ritrovarsi improvvisamente a Lucio Battisti! E poi, gli arrangiamenti indovinati e le esecuzioni spettacolari, suono fantastico. Un incanto!”
– Hubert Soudant: “Sono riusciti a descrivere “l’italianità” con originalità, completezza ed ironia. Già la scelta dei brani rivelano una grande sensibilità musicale ed una apertura mentale straordinaria. Felicità e sentimento, sobrietà e colore: in ogni nota c’è veramente tutto il cuore italiano.”
– Will Humburg: “L’Italian Ensemble mi sono piaciuti moltissimo, sia per l’interessante organico , sia per gli arrangiamenti musicali dei vari brani. L’esecuzione è piena di spirito tipicamente italiana con bellissimi dettagli musicali. Sono convintissimo che questo ensemble sará veramente un accento nuovo ed interessante tra i normali programmi di concerti di musica strumentale e merita fortemente di farsi sentire sia in Italia che all’estero!” .

TOTAL ECLIPSE PRESENTA: ASH CODE LIVE

Dove: Retronouveau via Croce Rossa 33

Quando: ore 23:45

Cosa: Il meglio che l’Italia posso offire in ambito Dark Wave nel 2018.
Ash Code, una sigla ormai inserita nei migliori festival (Wave-Gotik-Treffen) e club di portata mondiale, in scaletta con mostri sacri come: Clan of Xymox, Minuit Machine, Sixth June, Vólkova, She Past Away, Veil Of Light, Mr.Kitty, Lebanon Hanover, The Soft Moon, Kirlian Camera.
Il loro show è un concentrato di energia electro wave, suonata e modellata dall’incessante corpo ritmico di Alessandro e Adriano Belluccio (Vocals, Drum machine, Fender VI) e la fascinosa e ammaliante Claudia Nottebella ( Synth, vocal).

more info: https://www.facebook.com/pg/ashcodemusic/about/?ref=page_internal

Afershow dj set: Davide Patania – Minimal/Analog

Ingresso €5

Arianna De Arcangelis

 

Femminismo non è una cattiva parola

Ho una maglietta che dice “Femminismo non è una cattiva parola”. 
C’è stato un momento della mia vita in cui però l’ho pensato e come me, credo qualche altra ragazza. I ragazzi che incontravo, gli amici, anche qualche amica, quando mi apostrofavano “sei una femminista: è ovvio che dici così” “si seccherà perché è una femminista convinta” mi avevano gettata nello sconforto, quasi convincendomi di essere nel torto.
Non c’era cattiveria in loro, ma il dubbio si era fatto strada nella mia mente. Fortunatamente il periodo adolescenziale è durato pochissimo, i pensieri per me innaturali sono lontani e io sono felice delle convinzioni che si sono imposte e soprattutto di quelle nuove.

Le parole sono potenti, il bisogno umano di definire le cose fisiche e non è impellente, e le parole vengono utilizzare con accezioni differenti, nel caso di “femminista” intesa come “la donna arrabbiata”.
Abbiamo superato il periodo in cui per femminista era intesa una donna che rivendicava la parità fra i sessi e l’emancipazione della donna. Oggi l’ambito è molto più ampio, mantenerci radicati ad una definizione con il mondo che cambia quotidianamente è illusorio.
Io credo che questo sia il momento più bello per essere un/una femminista.
Siamo collegati da una necessità di cambiamento nella visione sociale dell’essere umano femminile e non solo.
Oggi si tratta di vederci come esseri umani e di essere trattati con la stessa dignità.

Il movimento “Women’s march” in USA ha avuto un fortissimo impatto mediatico e politico. Le donne in USA oggi si stanno presentando, in numeri mai visti, per le elezioni politiche che vanno dai seggi locali a quelli del senato.
Qui in Italia il movimento “Non una di meno” ha prodotto “Abbiamo un piano. Piano femminista contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere.” .
Laura Boldrini ha riempito la Camera di donne giorno 25 novembre per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Questi non devono essere eventi sporadici nel nostro paese, le Camere dovrebbero avere una percentuale maggiore di donne sedute. Donne competenti si intende, come d’altronde deve essere per gli uomini.
Rendermi conto che solo 12 anni fa è stato varato il dlgs. confluito poi nel Codice delle pari opportunità uomo donna mi ha infastidito e scoraggiata ma il cambiamento sta soffiando anche qui.

 

Quando ad ottobre 2017 si è scatenata la bufera Weinstein, ero scettica sull’effetto mediatico che avrebbe avuto in Italia ma subito è stato rimpiazzato da una forte rabbia per il modo in cui Asia Argento è stata trattata ed apostrofata.
Perché Asia Argento è una donna come tante, per alcuni indicata come fortunata sotto l’aspetto economico-sociale, ma è una donna in primis che ha subito quello che molte, moltissime altre italiane subiscono quotidianamente.
Mi ha fatto arrabbiare il fatto che alcune donne l’abbiano criticata e le sue colleghe non l’abbiano sostenuta come è successo invece con Rose McGowan, Annabella Sciorra, Rosanna Arquette (la lista è veramente lunga).
E se gli italiani storcono il naso perché si tratta di questioni “contaminate” dagli stranieri, ci sono le testimonianze di diverse donne che lavoravano per “Non è la Rai”  che a 16/17 anni si sono ritrovate sbattute contro una porta, usate come regalo per figli di politici, le agenzie che le prostituivano (perché questo facevano). Sapere che dietro certi ingegni c’erano alcune volte altre donne sdegna e irrita.
E coloro che si rifiutavano vedevano troncate le proprie carriere “hai ancora il rossetto? Non ti vedremo più cara.”.
Le donne dello spettacolo oggi sono i portavoce più potenti insieme ai politici.
In Italia è necessario che il dialogo sia quotidiano e forte, siamo un paese che ha memoria corta.
Asia Argento ha rotto il “glass ceiling” del silenzio in Italia una volta per tutte.

 

https://www.youtube.com/watch?v=VtUWs6muGzg

 

Io sono nata in una famiglia che non ha mai limitato le mie azioni perché femmina ma soprattutto sono cresciuta con una tribù di amiche che mi hanno sempre spalleggiato, se non fosse stato per loro alcune volte non avrei nemmeno provato esperienze.
Sono la mia forza e la mia continua sfida e rappresentano tutto quello che i legami fra donne significano.

Sono una privilegiata in questo paese e in questa città, me ne sono resa conto da troppo poco e questo mi fa arrabbiare ancora di più, per non essermi “svegliata” prima.
Il tempo per questa sonnolenza è scaduto.
Fin da piccole siamo abituate a far finta di non sentire i commenti e i fischi, di fare attenzione la sera tornando a casa, arriva poi l’età in cui bisogna far fronte alle avances fastidiose sul luogo di lavoro da parte dei capi e colleghi. Dal clima scolastico si viene catapultate in questo.
Certo gli abusi sessuali sono ben diversi da quelle che sono avances, ciò non toglie che alcune situazioni siano sgradevoli.
Un mondo al quale ci siamo abituate non vuol dire che sia giusto.

L’altro giorno con un’amica discutevamo del fatto che un ragazzo avesse detto ad un’altra amica, riferendosi al suo abbigliamento che , parafrasando, “si era vestita apposta per far avvicinare i maschi”.
Le ragazze si vestono in primis per sé e anche se il fine fosse altro ciò non giustifica l’altro genere ad arrogarsi il diritto di essere fastidioso ed insistente quando si mostra il disinteresse. Non ho mai visto in vita mia una ragazza insistere nei confronti di un ragazzo o dirgli che si era sistemato per attirare “le femmine”.
Sono sicura di non essere l’unica ragazza che quando mette una maglietta un po’ più scollata nota gli sguardi altrui, anche l’atteggiamento. Mi ha portato ad un istintivo senso di pudore che con difficoltà abbandono.
L’abbigliamento è espressione di sé, non un’autorizzazione per gli altri ad agire liberamente.

Noi ragazze non abbiamo la stessa libertà di espressione nel definire i nostri desideri e voglie per il nostro piacere come i ragazzi. Ragazzi abbastanza lungimiranti, si rifiutano di sentirmi parlare di certi argomenti, che sono invece centro di conversazione fra loro dello stesso sesso. Se ne parla solo dal loro punto di vista ed esigenze. È un limite per entrambi per differenti motivi.

L’anno scorso ho scoperto Alba De Céspedes e la sua corrispondenza con Natalia Ginzburg sul “pozzo” in cui le donne cascano. Dialogo di qualche decennio fa che mai come oggi mi sembra attuale:

“pensavo che gli uomini lo avrebbero letto distrattamente, o con la loro vena di ironia, senza intuire l’accorata disperazione e il disperato vigore che è nelle tue parole, e avrebbero avuto una ragione di più per non capire le donne e spingerle ancora più spesso nel pozzo. Ma poi ho pensato che gli uomini dovrebbero infine tentare di capire tutti i problemi delle donne; come noi, da soli, siamo sempre disposte a tentare di capire i loro. […] del resto – tu non lo dici, ma certo lo pensi – sono sempre gli uomini a spingerci nel pozzo; magari senza volerlo.
Ti è mai accaduto di cadere nel pozzo a causa di una donna? Escludi naturalmente le donne che potrebbero farci soffrire a causa di un uomo, e vedrai che, se vuoi essere sincera, devi rispondere di no. Le donne possono farci cadere nell’ira, nella cattiveria, nell’invidia, ma non potranno mai farci cadere nel pozzo.
Anzi, poiché quando siamo nel pozzo noi accogliamo tutta la sofferenza umana che è fatta , prevalentemente, dalla sofferenza delle donne, siamo benevole con loro, comprensive, affettuose.
Ogni donna è pronta ad accogliere e consolare un’altra donna che è caduta nel pozzo: anche se è una nemica […] uomini a spingerci nel pozzo. I figli pure sono uomini, e i fratelli, i padri; ed essi tutti con le loro parole, e più ancora con i loro silenzi, ci incoraggiano a cadere nel pozzo smemorante ove loro non possono raggiungerci e noi possiamo esser sole con noi stesse”

Ero totalmente ignorante di questa scrittrice italo-cubana e della sua vita incredibile. La persona che me l’ha fatta scoprire l’ha conosciuta grazie al corso di studi in Lettere e filosofia.
Perché in Italia il sistema scolastico non ci fa studiare queste fini penne e menti? Alle due citate possiamo aggiungere Goliarda Sapienza, Sibilla Aleramo e Giovanna Cecchi d’Amico, sceneggiatrice di moltissimi film (Il gattopardo, Ladri di biciclette, Bellissima, Rocco e i suoi fratelli giusto per nominarne un paio).
La scuola è il luogo dove ci formiamo culturalmente , è il luogo che avrà più influenza sulle nostre persone oltre la famiglia. È il luogo in cui si creano anche i legami di amicizia che ci si porterà dietro accomunando persone affini.
È qui che la conoscenza del pensiero femminile dovrebbe avere accesso, non solo all’università.
Virginia Woolf in “Una stanza tutta per sé” notava proprio questa mancanza, con la storia inventata della sorella di Shakespeare.
È la cultura a fare la differenza nella percezione dell’altro.

Siamo il paese in cui la presidente della camera è una donna, di Emma Bonino, Concita De Gregorio, Dacia Maraini, Susanna Camusso ed Emma Mercegaglia, personalità notevoli nei diversi campi di espressione.
Ma siamo anche il paese di Lucia Annibali, Gessica Notaro, Serafina Strano, Sara Dipietrantonio e delle 84 donne uccise in 9 mesi, 8.480 denunce stalking, 3mila violenze sessuali nel 2017.

Il femminismo è solidarietà, accoglienza e supporto.
Gli slogan sono utili, per la chiarezza del messaggio, e le persone che si fanno portavoce ancora di più perché infondono coraggio.
Non siamo tutte Malala ma siamo donne e abbiamo il diritto di dire la nostra e fare il possibile. Anche gli uomini.
Si tratta della nostra crescita come popolo, “ci colpiamo noi mamme” mi ha detto una signora tempo fa. In parte, ci colpiamo noi figli se con il nostro intelletto e volontà non cambiamo questa condizione.
Il cambiamento non sarà immediato si agisce sempre per il futuro.
In questo flusso di parole spero troviate almeno una verità, affermazione a voi vicina che instilli in voi il desiderio del cambiamento e far comune questa battaglia.
Dialogo per raccogliere più opinioni possibili e conseguente azione per non scadere nella ostentazione di buoni propositi.

The Times They Are a-Changin’ non sono gli anni ’60, ma sono tempi di rivoluzione.

 

Arianna De Arcangelis