La meraviglia di essere UNICO

Sono aggettivi che si rincorrono, che sembrano non bastare mai, che non riescono ad abbracciare la grandezza di chi si racconta. Partendo dal titolo, fino alla fine (per rimanere in tema). Che poi essere Unici, Gigi, è una cosa bella ti incastra nella storia, passando dalla leggenda per diventare mito. E a pensarci bene è numero, e simbolo di una vita che diventa verbo, parola, aggettivo appunto. Il numero Uno, UNICO insomma. Lasci un impronta vera, reale su chi per tanti anni ti ha ammirato, vissuto, giocato, commentato per te e con te Gigi.

Un cammino che va a braccetto con emozioni travolgenti, ti rapiscono e non puoi far niente. Di Buffon e su Buffon, si è scritto tanto, tantissimo, sarebbe inutile o riduttivo soffermarsi sul piano tecnico, no non oggi almeno. Perchè ci sono giorni diversi da altri, la senti nell’aria che l’atmosfera è speciale. Tutti allo stadio oggi sapevano, avevano la netta consapevolezza che sarebbe stato un giorno da consegnare all’album dei ricordi più belli. Il pomeriggio del Capitano è un climax di emozioni, euforia e gioia quando il classico riscaldamento pre partita, scalda muscoli e cuori di un popolo lì ad aspettare solo lui. Tristezza e commozione quando l’inesorabile orologio del tempo recita la parola fine. E il cielo di Torino quasi come fosse pronto ad accompagnarlo, il sole di inizio partita lascia spazio alle nuvole, poi pioggia anzi, lacrime.

Il pianto di un simbolo e di tutti, adulti invecchiati con lui, bimbi troppo piccoli ancora per smettere di volare con il loro superoe preferito. Il pianto di un popolo. Gigi e la sua gente, vicini oggi più che mai, stretti in abbracci da mani forti e occhi lucidi. La partita non conta più (non contava nemmeno prima) si deve andare oltre. Oggi non si parla di campo, le questioni tecniche adesso non servono, ora emergono valori e sentimenti di un campione, un esempio, un Uomo. Un uomo vero, onesto, senza filtri, Super Man in campo, Clark Kent fuori, senza maschera appunto, e forse anche per questo non sempre impeccabile fuori dal campo.

Ha unito e diviso senza scendere a patti con ipocrisie o scorciatoie. No, sono roba spicciola per chi vincente ci è nato. Fragile anche, nelle sue imperfezioni, alle prese con un carattere da prima fila, ma che tradiva alla fine sorrisi genuini. Il valore della grandezza di gesti, frasi o persone lo si percepisce in momenti come questi, sono gli addii che ti fanno apprezzare la fortuna che hai avuto fino a quell’istante. Gigi ha chiuso la porta come spesso ha fatto con gli avversari, sbattendogliela in faccia. Stavolta no, stavolta in silenzio senza far rumore, con tutta la cura e l’amore del mondo. Chiude la porta più bella, quella dei sogni, quella di casa sua. Buffon e la Juventus, la Juventus e Buffon, congiunzione che nasce spontanea, ma anche verbo scontato. Buffon è la Juventus, la Juventus è Buffon. Il domani non si sa cosa scriverà, ma non importa a nessuno adesso. E allora non resta che restare in silenzio, perchè potrei non fermarmi mai, perchè è il cuore a dettare. Sono certo che un pò tutti, anche chi non vive di calcio, si sentirà un pò più vecchio o magari cambiato. Perchè è una pagina di vita che si chiude, ma che consegna ricordi e istantanee per sempre.

Come il primo nome su un banco, quando è tempo di disegnare una formazione ideale. O il primo nome, quando si vola da uno zaino all’altro in cortile. “BUFFON“. Un album senza più una delle sue figurine più belle. 6.111 giorni, 22 titoli, 17 anni. Sono tanti, troppi, si potrebbe e dovrebbe scrivere per ore, ma alla fine sono solo parole, aggettivi che si rincorrono. Grazie Gigi, grazie per sempre. Che poi essere Unici è una cosa bella.

Roberto Terranova

Sciopero dei Docenti Universitari. Davvero necessario?

La protesta degli studenti. L’UDU all’Associazione di Garanzia: “Un messaggio al futuro governo!”

Sono più di 7mila i professori universitari che aderiranno allo sciopero indetto dal 1 giugno, che sta mettendo a rischio un intero appello della sessione estiva 2018.
Le ragioni di questo nuovo sciopero? I docenti chiedono che venga rivisto, da chi di dovere, il sistema degli scatti di stipendio e altre rivendicazioni generiche sul sistema universitario.

Ragioni sacrosante se tutto ciò non andasse però a danneggiare solamente gli studenti:

“Il governo non è ancora stato creato, la situazione politica è instabile, difficilmente gli insegnanti potrebbero ottenere da questo sciopero un riscontro positivo in tempi brevi, al contrario, gli studenti ne risentiranno istantaneamente.”

Sono queste le ragioni che gli studenti hanno avanzato. L’Udu, l’Unione degli Universitari, ha richiesto l’aiuto dell’ Autorità di Garanzia sugli scioperi affinché i professori vengano invitati a sospendere lo sciopero e nel frattempo hanno lanciato una foto-petizione in cui ribadiscono i danni che questo sciopero causerà sulla loro pelle.

Non resta che sperare quindi in uno stop da parte dell’ Autorità di Garanzia, ma se ciò non dovesse avvenire i docenti restano fermi sulle loro posizioni e affermano: “Scioperiamo lo stesso per mandare un messaggio al futuro Governo in vista della prossima manovra”.

Va ricordato che nella scorsa sessione autunnale, un primo sciopero aveva già coinvolto gran parte dei docenti di tutte le università italiane. Sciopero con scarso esito e ancora una volta a scapito degli studenti.

Benedetta Sisinni

Al CUS Unime il derby in casa del CUS Palermo

CUS Unime – Pallanuoto

Ultima di regular season per i messinesi che, a Palermo, collezionano l’ennesima vittoria contro i cugini del CUS e chiudono il girone da imbattuti.

Ultima di stagione regolare per il CUS Unime ed ancora una volta prestazione superlativa per il team universitario che, in casa dei “cugini” del CUS Palermo conquista l’ennesima vittoria chiudendo il girone da imbattuta. Nell’anticipo di giornata i messinesi raggiungono il sedicesimo centro in altrettanti incontri disputati e concludono nel migliore dei modi un percorso perfetto. 8-3 il finale di gara arrivato contro l’attuale seconda forza del girone 4 e costruito con una partenza sprint ma, soprattutto, ancora una volta con una difesa strepitosa che concede ai padroni di casa solamente tre marcature.

Resiste poco l’argine difensivo eretto dai padroni di casa: bastano pochi minuti, infatti, agli ospiti per portarsi in vantaggio grazie alla marcatura di Ambrosini, al quale fa eco poco dopo Cusmano e, prima di chiudere la prima frazione, la terza rete gialloblu siglata da Balaz. I messinesi riescono a portarsi anche sul 4-0 ad inizio secondo parziale (Ambrosini) prima che i palermitani riescano a realizzare la prima marcatura (Kincsec). Allungano ancora i gialloblu con Maiolino e, prima del cambio vasca, nuova risposta casalinga con Abbaleo. Reazione palermitana, però, che si ferma qui: terza frazione ancora una volta totalmente di marca cussina, con uno scatenato Cusmano che ne realizza due di fila e porta l’allungo decisivo per i suoi (7-2). Nell’ultima frazione spazio ad altre due reti, una per parte (Maiolino e Kincsec) e risultato che si ferma sull8-3 per i messinesi.
Adesso è il momento di riposare per il CUS Unime che approfitterà per rivolgere le sguardo al Girone 3, dal quale arriverà la futura avversaria delle semifinali playoff).

CUS Palermo – CUS Unime 3-8 (0-3, 2-2, 0-2, 1-1)

CUS Palermo: Consiglio, Abbaleo 1, Scafidi, Damiano, Occhione, Lisi, Ribaudo, Kincsec 2, D’Aleo, Mattarella, Abbassa, Mineo, Costanza.

CUS Unime: Spampinato, Russo, Maiolino 2, De Francesco, Giacoppo, Vinci, Cusmano 3, Aiello, Ambrosini 2, Naccari F., Naccari A., Balaz 1, Bonansinga.

Arbitro: Torneo

L’amore ai tempi del tram

Nel 21 secolo l’amore ha preso casa nei social network. Le richieste d’amicizia su Facebook hanno finito per sostituire la presentazione faccia a faccia, il primo passo è un like sulle foto di Instagram e si finisce per lasciarsi per un ultimo accesso di Whatsapp.

In tutto ciò ci siamo noi, giovani in balia di tutti questi social che si sovrappongono tra di loro, presi da notizie, fake news e soprattutto meme di serie tv che guardiamo quando dovremmo studiare.

Così, un mattino, ricordi casualmente di dover andare a lezione all’università e prendi il tram (pieno e puzzolente, come sempre), indossi le tue cuffie e parte la solita playlist di Spotify che segue un ordine sconosciuto e che ti propone la solita canzone d’amore, solo che tu hai finito le tue 6 possibilità di cambiare canzone perciò ti arrendi, sposti finalmente gli occhi dal cellulare e … “tra rose e fior nasce l’amor

È così facile innamorarsi di uno sconosciuto, chissà cosa avrebbe fatto Dante … Forse l’avrebbe stalkerata sui vari social inondandola di like, o forse avrebbe cominciato a pubblicare stories minatorie con canzoni, mare, libri, paesaggi che gli altri comuni mortali non avrebbero capito.

In fondo non sappiamo cosa avrebbe fatto Dante, ma sappiamo cosa ha fatto una ragazza a Milano.

AL RAGAZZO DEL TRAM. La notte del 9 maggio, sei sceso qui. Eravamo sul 33, occhi blu e orecchino. Mi hai lanciato un bacio. Dove sei. Mi trovi al Lume mercoledì 16

Di lei non si sa nulla, e altrettanto poco si sa sul misterioso ragazzo. Il biglietto è stato ritrovato in zona Città Studi, è  stata la giornalista e scrittrice Daniela Faggion a beccare il biglietto e a far crescere l’attenzione intorno alla storia.

E ora? L’appuntamento è stasera, mercoledì 16 maggio: i gestori del Lume hanno fatto sapere che c’è una prenotazione per due.

E se il ragazzo non dovesse presentarsi, dopo averle mandato un bacio, ma soprattutto dopo un biglietto così, io direi alla cara ragazza di non temere … sarà soltanto lo spunto per scriverci una nuova canzone sul 9 maggio.

Serena Votano

Il CUS Unime al giro di boa da primo della classe

CUS Unime – baseball

Solo vittorie per la squadra universitaria che chiude in testa la prima metà del girone L di Serie C e comincia il ritorno nel migliore dei modi. Adesso si attende la conferma delle buone prestazioni dell’andata per centrare l’obiettivo playoff.

Un girone d’andata da incorniciare per il CUS Unime, protagonista di una prima parte di stagione quasi perfetta che gli ha permesso di chiudere i primi cinque incontri del girone L di Serie C in testa alla classifica. Solo vittorie per i gialloblu, capaci di giocare un baseball perfetto e di vincere e portare a casa punti pesanti anche nei campi più ostici. Un roster completo in ogni reparto e dotato di elementi di assoluti livello quello a disposizione del manager Pippo Giuffrida e del coach Arcangelo CIbati, un buon mix tra giovani ed esperti che gli ha permesso di gestire al meglio anche gli incontri più complicati, come quello alla seconda sul campo dell’ACF Group Islanders Catania Baseball e Softball, tirato sino al decimo inning e vinto dai messinesi per 10-9; oppure quello alla terza di campionato disputato al Primo Nebiolo contro i forti Red Sox Paternò, regolati con un 8-7 finale. Vittorie più agevoli, ma non certo meno importanti, quelle contro la Randazzese (5-1) in apertura di torneo ed in casa di Ciclope Bronte (8-3) e Casteldaccia (17-7) per penultima ed ultima del girone d’andata.

Tutti risultati che hanno contribuito ad entusiasmare il gruppo cussino, come conferma il manager Giuffrida: “I ragazzi, dopo le prime partite di assestamento, adesso riescono a sviluppare un buon gioco sia a livello tecnico che di gestione della partita. Adesso, però, arriva la parte più difficile perché ci dobbiamo confermare. Sono convinto che tutti i ragazzi metteranno in campo la massima determinazione per centrare il primato e, di conseguenza, i playoff”.

Comincia cosi com’era finito anche il girone di ritorno. Nel primo impegno dell’altra metà di stagione i cussini riprendono la cavalcata vincente imponendosi con un 9-4 finale sul difficile campo della Randazzese baseball, una nuova prova di forza che conferma l’ottimo stato di forma di un gruppo che adesso punta, con estrema determinazione e per la seconda stagione consecutiva, a chiudere la regular season da capolista e raggiungere i playoff per la promozione in Serie B.

Il CUS Unime vince ma dice addio alle finali playoff

CUS Unime – Basket

Le cussine vincono gara 2 al PalaNebiolo ma non riescono a recuperare la differenza canestri subita in gara 1

Dovevano vincere le ragazze del CUS Unime e la vittoria è arrivata, ma il risicato 49-48 del PalaNebiolo con il quale le messinesi hanno superato la Nico Basket femminile non riesce a ribaltare la pesante differenza reti subita in gara 1. Le cussine, dunque, interrompono qui il loro percorso verso le finali promozione, con la consolazione di aver, quantomeno, terminato con una vittoria la propria stagione.

Titubanti le messinesi in avvio: il 20-14 con il quale le ospiti conducono dopo il primo intervallo fa pensare che le padrone di casa non ci credano fino in fondo. Nella fase centrale dell’incontro, però, i valori in campo si riequilibrano con il CUS che inizia a macinare gioco ma non riesce ad avvicinare le ospiti, forti dell’ampio vantaggio accumulato durante la prima frazione di gioco e nell’arco delle due gare. A differenza di gara 1, però, il gioco aggressivo delle ospiti viene maggiormente sanzionato: Mariana Kramer viene mandata in lunetta mentre la pivot avversaria Serena Bona (ex di Ferrara in A2) deve accomodarsi in panchina per raggiunto limite di falli.
Ultimo quarto tutto orgoglio da parte delle ragazze allenate da coach Zanghì che al 35’ si avvicinano sino al -1 (43-44) per poi passare in vantaggio a due minuti dalla sirena, fallendo per stanchezza e precipitazione le ultime azioni che, comunque, non avrebbero cambiato l’esito finale della qualificazione.

CUS Unime – Nico Basket femminile 49-48 (14-20, 22-30, 33-42)

CUS Unime: Rabe, Kramer 18, Boncompagni 2, Borgia 11, Scardino 6, Zagami, Polizzi 2, Grillo 7, Pellicanò 1, Cascio 2, Mazzullo. All. Zanghì.
Nico Basket femminile: Nerini 5, Ieri, Menchetti 2, Luciani 11, Cecconi 1, Bona 11, Giorgi 6, Vannucci, Giari 5, Pagni, Petri, Giglio Tos 7. All. Biagi.

Arbitri: Mogavero e Sacco.

Ennesima goleada per il CUS Unime. Superata 16-6 la Polisportiva Acese

CUS Unime – Pallanuoto

Un’altra bella prova di forza per il CUS Unime, protagonista di una partita a senso unico contro gli ospiti acesi. Otto giocatori in rete e solita prova difensiva perfetta per i cussini.

Poco più di un allenamento per il CUS Unime che regala ai propri supporters un’altra prestazione perfetta. 16-6 il finale con il quale i ragazzi allenati da Mister Naccari annullano gli ospiti della Polisportiva Acese; una vittoria netta costruita, come di consueto, tutta a cavallo tra secondo e terzo periodo di gioco, quando gli universitari piazzano un parziale di 8-0 che affonda gli ospiti. Impeccabile anche questa volta la prova offerta in fase difensiva: solo 6 reti subite, la metà delle quali arrivano tutte nel primo parziale di gioco.

Il CUS Unime parte bene: sin da subito mette la testa avanti e costringe l’Acese ad inseguire. Ad aprire le danze è uno scatenato De Francesco che segna una tripletta nel giro di 4 minuti. Gli ospiti per due volte riescono a pareggiare (Zappalà e Muscuso), ma poi subiscono il mini allungo dei padroni di casa con la quarta marcatura a firma di Giacoppo. Prima della chiusura del parziale Cardinale accorcia, ma sarà l’ultima rete ospite fino a due minuti dalla terza sirena. Tra secondo e terzo parziale, infatti, i gialloblu annullano completamente gli avversari e realizzano ben 8 marcature di fila che chiudono definitivamente la contesa. Nella seconda frazione ci pensano Giacoppo, Cusmano ed Aiello. Dopo il cambio vasca il CUS ne fa altri 5 prima della reazione acese (a segno De Francesco, Cusmano, Balaz, Aiello e Giacoppo) che arriva ad un paio di minuti dalla terza sirena con Muscuso e con Tagliaferri, per il momentaneo 12-5. Ultimo tempo sul velluto per i messinesi che subiscono solamente la rete di Zappalà e sono praticamente perfetti in attacco, andando a segno altre 4 volte con De Francesco, Condemi, Cama e Bonansinga.

Prossimo impegno per il CUS Unime previsto per sabato prossimo in casa dei cugini del CUS Palermo

CUS Unime – Pol. Acese: 16-6 (4-3, 3-0, 5-2, 4-1)

CUS Unime: Spampinato, Russo, Maiolino, De Francesco 5, Giacoppo 3, Condemi 1, Cusmano 2, Aiello 2, Bonansinga 1, Naccari F., Naccari A., Balaz 1, Cama 1.
Pol. Acese: Vittoria, Randazzo, Cardinale M. 1, Strano, Tagliaferri 1, Garozzo, Torrisi, Flaccomio, Calà, Schilirò, Zappalà 2, Muscuso 2, Cardinale E.

Arbitro: Scafidi

La VI edizione della Piazza dell’Arte.

Anche quest’anno sulla  Scalinata del Rettorato dell’Università di Messina si è svolta “Piazza dell’Arte”.

La manifestazione  tanto attesa dal pubblico universitario e non, è giunta alla sua VI edizione e ha raddoppiato gli appuntamenti.
Per la prima volta infatti l’evento si è svolto in due giorni, 9 e 10 Maggio.
Organizzata dall’associazione Morgana in collaborazione con la Consulta Provinciale degli studenti di Messina, l’Università degli Studi di Messina, l’Ersu Messina e quest’anno anche con il Liceo Artistico Basile.
Mercoledì 9 Maggio sono stati proprio gli studenti del Basile i protagonisti della manifestazione, che sono stati impegnati in varie performance artistiche.

Nella giornata successiva, il rettorato ha iniziato a riempirsi fin dal pomeriggio grazie all’organizzazione di laboratori di scrittura, esposizioni fotografiche, corsi di danza, il tutto come sempre accompagnato da tanta musica.
Musica e spettacoli si sono prolungati fino a notte fonda, quando la serata si è poi conclusa con la premiazione del concorso fotografico.

Doppio appuntamento e doppio successo quindi per questa sesta edizione di uno degli eventi più attesi dalla comunità messinese.
La scalinata, brulicante di gente, era immersa in un’atmosfera festosa, circondata da musica, luci e ovviamente tanta arte.

Presente anche Radio UniVersoMe che ha preso parte all’evento documentando in diretta l’intero svolgersi della manifestazione.

 

Piazza dell’Arte attira ogni anno sempre più pubblico, diventando ormai un simbolo dell’Università di Messina e un punto di riferimento per gli studenti e per i tanti artisti emergenti che ogni anno si riuniscono qui.

Non resta quindi che aspettare il prossimo anno e sperare in un prosieguo!

 

Benedetta Sisinni

Il CUS Unime di nuovo alla Cittadella ospita la Polisportiva Acese

CUS Unime – Pallanuoto

Impegno numero quindici per la squadra universitaria chiamata ad ottenere l’ennesima vittoria in questa stagione superando la Polisportiva Acese e continuare, cosi, la cavalcata solitaria in testa al girone 4 di serie B.

Penultima di regular season per il CUS Unime che, domani alle ore 15.00, ospiterà alla cittadella sportiva universitaria la Polisportiva Acese, avversario affrontato a Catania lo scorso 19 aprile per il recupero del settimo turno d’andata; il finale in quell’occasione fu di 7-5 in favore dei messinesi, risultato bugiardo che non ha reso giustizia alla reale superiorità dei gialloblu, avanti ad inizio dell’ultimo quarto 7-2.

A quasi un mese di distanza il CUS ha continuato a fare quello che gli sta riuscendo meglio in questa stagione: i ragazzi allenati da Mister Naccari hanno continuato ad inanellare successi importanti e pesanti che gli hanno permesso di raggiungere anzitempo la certezza matematica del primato nel girone. Dall’altro lato, però, anche gli acesi hanno ritrovato un ottimo stato di forma: dall’ultima sconfitta per mano cussina la squadra di Acireale è riuscita a trovare la quadratura del cerchio ed ha ottenuto solo risultati utili che le hanno permesso di risalire la classifica e posizionarsi al quinto posto a quota 19, a pari merito con il San Mauro e ad appena due punti di distanza dalla quarta piazza, attualmente occupata dal Crotone e prossimo avversario in programma.

Vietato, dunque, abbassare la guardia in casa cussina. Gli ospiti arriveranno in riva allo Stretto con il chiaro intento di trovare punti preziosissimi in chiave playoff, tentando di sfruttare un fisiologico calco di contrazione dei gialloblu. Dall’altro lato De Francesco e compagni hanno l’ennesima occasione confermare gli standard altissimi che gli hanno permesso sino a questo momento di collezionare solo vittorie ed attestarsi al primo posto per reti segnate e subite tra tutte le squadre dei 4 giorni del torneo cadetto.

Spettacolo garantito, dunque, alla cittadella sportiva universitaria, con il fischio d’inizio della gara programmato alle ore 15:00.

Coraggio e libertà di informazione. Ricordo di Peppino Impastato

Quaranta anni dopo il sole ricopre la campagna brulla che circonda il casolare alle porte di Cinisi. In quello stesso spazio in cui, nella solitudine, si compì la tragica mattanza per mano dei sicari di Cosa Nostra, ieri si è riversata una moltitudine di ragazzi e studenti provenienti da tutte le parti di Italia che ha portato con sé striscioni colorati e intonato canzoni per ricordarlo.

Speaker alla radio, giornalista, nonchè militante di Democrazia Proletaria, Peppino Impastato pagò con la vita, ad appena 30 anni, la sua ostinata volontà di eliminare il velo di omertà in cui viveva. Con Danilo Sulis, impegnato oggi nell’associazione Rete 100 Passi e nell’omonima webradio, fondò negli anni ‘70 il Circolo Musica e Cultura, che si trasformò rapidamente in un punto di incontro per tutto il circondario. A questo progetto seguì l’idea di aprire le porte anche ad altri temi di interesse sociale e civile; presero quindi le mosse il collettivo femminile e quello antinucleare, mentre Radio Aut iniziò a trasmettere in FM da Terrasini la rubrica satirica Onda Pazza.

Al presidio al casolare, nel giorno della sua uccisione, ci sono gli amici di un tempo, come Faro Sclafani, c’è Umberto Santino, fondatore del centro Impastato; i volontari di varie associazioni, e l’auto bianca di Peppino, un simbolo al pari della Renault 4 in cui venne ritrovato il corpo di Aldo Moro, qualche ora dopo, in via Caetani a Roma. Giovanni Impastato, il fratello, nel sostenere la necessità di passare ormai il testimone della memoria alle giovani generazioni, sottolinea:

 “vogliamo coinvolgere la Meglio Gioventù con l’impegno, ma anche con l’aggregazione”

Durante il pomeriggio le celebrazioni sono proseguite con un corteo, dove era presente Giovanna Camusso e, tra gli altri, il gruppo 44 di Amnesty International, le Agende Rosse di Salvatore Borsellino e Legambiente, per fare da ponte tra la sede della radio a Terrasini e Casa memoria Felicia e Peppino Impastato a Cinisi, distante cento passi dalla casa di Badalamenti, bene confiscato alla mafia dove sono state poste le attrezzature della radio che trasmette oggi sul web. In serata c’è stato infine un collegamento con la famiglia Regeni.  Luisa Impastato, nipote di Peppino, ha messo in evidenza il legame ideale tra i due giovani, morti entrambi per una causa di verità. Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera in un suo discorso ha parlato soprattutto di giovani e desiderio di legalità:

“combattere la mafia dissacrandola, questa è stata la grande intuizione di Peppino Impastato. Invece di abbassare la testa al potere corrotto, insieme agli altri ragazzi alzavano il volume della radio. Oggi c’è bisogno di Onda Pazza, oggi c’è bisogno di più coraggio, più impegno. Il nome di Impastato significa per noi giustizia, bellezza, sogno, libertà. ”

Il casolare, con la collaborazione del Centro Regionale per l’Inventariazione, la Catalogazione e la Documentazione dell’assessorato regionale ai Beni culturali e il Comune di Cinisi, resterà aperto fino a venerdì sera, quando si terrà la pièce teatrale “Lamentu per la morte di Peppino Impastato”.

 

                                                                                                                                                     Eulalia Cambria 

                                                                                                              Ph: Vanessa Rosano e Liliana Blanda