A Roma la Vis Nova frena il Cus Unime

CUS Unime – Pallanuoto

Prima sconfitta stagionale per gli universitari sul campo della squadra allenata da Calcaterra. Roma prende il largo da subito e Messina, nonostante tenti la rimonta, non riesce nell’impresa realizzata all’esordio e deve arrendersi ad uno dei top team del torneo.

Dovrà attendere la prossima partita lontano dalla Cittadella il Cus Unime per trovare la prima gioia in trasferta. Certo questa non era tra le partite più semplici per trovare i primi tre punti esterni in Serie A2 ed alla fine il CUS incassa la sua prima sconfitta per mano della Roma Vis Nova, una delle big del torneo che si aggiudica il match con il finale di 11-6 maturato al termine di una partita giocata con la massima determinazione sin dalle prime battute. Passivo forse un pò troppo pesante per Cusmano e compagni che, anche questa volta, soffrono per un avvio shock (sotto di 3 reti dopo meno di tre minuti) ma a differenza di sette giorni fa non riescono a completare la rimonta, nonostante a metà gara più volte siano a stretto contatto con i padroni di casa. La Roma ha il merito di portarsi subito avanti e di amministrare il vantaggio per poi prendere il largo nel finale. Al CUS, però, non gira nemmeno tutto per il verso giusto, con due rigori falliti e con le tante occasioni annullate dal numero 1 di casa, Bonito, oggi uno dei migliori tra i suoi.

Pronti via ed alla prima azione i leoni romani si portano avanti con la rete da posizione 2 del mancino Maras (oggi mattatore con 4 marcature). Il CUS fatica e ne approfitta la Roma che prima del terzo minuto di gioco sigla altre due reti con Marco Parisi e con Ferraro. Coach Naccari corre ai ripari e chiama a raccolta i suoi. La strigliata nel timeout funziona ed i gialloblu iniziano a trovare la quadra del cerchio, stringendo le maglie in difesa ed affacciandosi con molta più pericolosità in avanti, dove Bonito più volte salva il +3 dei suoi. Nulla può, però, su Giacoppo che dal primo palo in superiorità numerica realizza la prima rete messinese con la quale si chiude la prima frazione di gioco.

Galvanizzati dal gol gli ospiti riprendono le ostilità con il piglio giusto ed a 5.17, dopo diverse occasioni, trovano la rete del -1 con Parisi. Continua a premere sull’acceleratore il CUS alla ricerca del pari. Vinci sembra quasi averlo ottenuto (solo illusione del gol per lui) e sulla ripartenza la Vis Nova è brava a punire la difesa messinese siglando il nuovo +2 (Spinelli). Klikovac lotta in mezzo all’area avversaria con le solite marcature strettissime e quando riesce a concludere trova sula sua strada le prodezze del portiere di casa. Rella allunga ulteriormente per i leoni ma Provenzale, al termine di un’azione manovrata i superiorità, realizza il il terzo gol cussino con il quale si va al cambio vasca (5-3).

La partita è ancora viva ed il CUS ci crede; ma ancora una volta è Roma ad allungare con la rete di Maras all’inizio della terza frazione (6-3). Poco dopo il rigore di Klikovac sbatte contro la traversa e nell’azione successiva ancora Maras realizza il +4 dei padroni di casa. Ambrosini con una bellissima controfuga a 3.43 dalla terza sirena interrompe il break dei padroni di casa ma un minuto dopo De Vena è abile ad infilarsi tra le maglie della difesa universitaria e realizza il gol dell’8-4. Prima della sirena c’è ancora tempo per accorciare per gli ospiti, con Sacco che griffa il -3 a 41 secondi dalla fine. Ed accorcia ulteriormente Messina ad inizio dell’ultimo tempo di gioco, ancora una volta con Sacco che in superiorità realizza il sesto gol per i suoi (8-6 e 4-5 per il CUS in superiorità). Messinesi che ci credono e schiacciano la Vis Nova in avanti. Il portiere di casa si supera in diverse occasioni ed alla fine Gobbi riporta la formazione allenata da Calcaterra sul +3, prima dell’allungo decisivo siglato da Maras su rigore (10-6). Ci sarebbe ancora tempo per esultare per il CUS Unime quando Klikovac si gira bene in area avversaria e si procura un rigore che, però, Sacco si fa parare. Poco dopo, a 2.59 dall’ultima sirena, De Vena realizza il definitivo 11-6 che scrive i titoli di coda sull’incontro.

“Abbiamo sbagliato anche in quest’occasione l’approccio alla partita e questa volta, giocando fuori casa e considerato il valore degli avversari, non siamo riusciti a recuperarla – questa l’analisi post partita del tecnico gialloblu, Sergio Naccari – Alla fine il risultato è un pò pesante visto l’andamento della gara e come abbiamo giocato ma merito della Roma che ha fatto una bellissima partita. Sapevamo che oggi sarebbe stata difficile e, come avevo già detto, questa avrebbe rappresentato una tappa di crescita del nostro gruppo che ancora deve migliorare sia dal punto di vista fisico che mentale. Adesso con molta serenità ci concentriamo sui prossimi due impegni in programma – Crotone in casa e Muri Antichi a Catania – appuntamenti fondamentali per raggiungere il nostro unico obiettivo che è la salvezza”.

Roma Vis Nova – Cus Unime: 11-6 (3-1, 2-2, 3-2, 3-1)

Roma Vis Nova: Bonito, Carrozza, Murro, Ferraro 1, Iocchigrotta, Rella 1, Spinelli 1, Maras 4, Parisi M. 1, Gobbi 1, De Vena 2, Galli, Vitola (k). All. Calcaterrza

Cus Unime: Spampinato, Vinci, Maiolino, Provenzale 1, Condemi, Cusmano (k), Giacoppo 1, Ambrosini 1, Sacco 2, Klikovac, Parisi D. 1. All. Naccari

Arbitri: Pinato e Valdettaro

Domenica 2 dicembre il Memorial Marco Meesa. Cus Unime con il lutto al braccio

CUS Unime – hockey indoor

Si giocherà domenica, al PalaRescifina, l’ottava edizione del torneo di hockey indoro. Il Cus Unime domenica e domani, nella partita della formazione Under 16, giocherà con il lutto al braccio per dimostrare la vicinanza al proprio giocatore, Federico Cardella, per la tragica scomparsa del padre.

Si aprirà domenica, con l’edizione numero 8 del Memorial Marco Meesa, la stagione indoor dell’hockey messinese. Il PalaRescfina ancora una volta sarà il teatro della manifestazione organizzata dalla Polisportiva Universitaria Messina e dedicata alla memoria di un atleta messinese prematuramente scomparso. Fari puntati in particolare sugli organizzatori, la compagine del presidente Pino D’Agostino, che tra due settimane farà il suo esordio nel campionato di serie A2. Più in generale, comunque, è alta l’attenzione sulla manifestazione nel suo complesso, diventata ormai appuntamento fisso per il movimento di hockey indoor siciliano e nazionale.

“Ci fa sempre piacere ricordare Marco – cosi esordisce il tecnico cussino Giacomo Spignolo – un amante in particolare della disciplina indoor ed al quale sono legatissimo. Tecnicamente sarà un bel torneo e noi faremo di tutto per arrivare più lontano possibile”. Il Cus Unime avrà l’occasione di riprendere la propria attività ufficiale dopo la prima parte di stagione di Serie B, condotta sino a questo momento magistralmente. Oltre ai cussini, che hanno vinto in passato per due volte il trofeo (nel 2012 e nel 2014), scenderanno sul parquet del PalaRescifina anche la PUM, l’HC Ragusa e l’Under Sicilia, che si sfideranno in un girone all’italiana dal quale si decreterà la classifica per le due finali (terzo e quarto posto, primo e secondo).

Data l’impossibilità di annullare l’evento, cosi come l’incontro previsto per domani del campionato Under 16 in casa della Polisportiva Valverde, il Cus Unime giocherà in entrambe le giornate con il lutto al braccio in segno di vicinanza al proprio atleta Federico Cardella per la tragica scomparsa del padre. Il CUS Unime, in tutte le sue componenti, si stringe attorno al dolore di Federico e della sua famiglia.

Sabato il Cus Unime a Roma per la prima trasferta stagionale

CUS Unime – Pallanuoto

Seconda di campionato per la formazione universitaria, attesa sabato a Roma in casa della Vis Nova allenata da Sandro Calcaterra. Parisi: “Abbiamo le carte in regola per giocarcela in qualsiasi campo”.

Primo impegno stagionale lontano da casa per il Cus Unime che sabato 1 dicembre sarà di scena nella capitale ospite della Vis Nova. Sarà primo vero e proprio banco di prova per la compagine universitaria che, al cospetto di uno dei migliori team del torneo allenato da un’autentica leggenda della pallanuoto italiana come Sandro Calcaterra (storico centroboa del Settebello), avranno il duro compito di bissare il successo conquistato nella partita d’esordio e, soprattutto, testare la propria tenuta psico-fisica lontano dalla cittadella sportiva universitaria e dai proprio tifosi. Primi punti, invece, da conquistare per la squadra capitolina, sconfitta nella partita di inizio torneo con il finale di 11-10 in casa del Telimar Palermo (altra big della Serie A2), e quindi pronti a dare battaglia per trovare la prima gioia in campionato davanti al pubblico di casa.

Necessari, dunque, attenzione e determinazione massimi, cosi come ammonisce il mister gialloblu, Sergio Naccari: “Ci aspetta una trasferta molto complessa. La vis Nova è un’ottima squadra, dotata di alcuni top player come Maras, uno dei migliori attaccanti del torneo, Parisi e Bonito, in grado di fare la differenza in qualsiasi squadra. Noi, tuttavia, andremo a Roma con tanta entusiasmo e voglia di sorprendere, con la consapevolezza che dopo questo match potremo capire meglio a che punto ci troviamo ma certamente, al di la del finale, sarà un’importante tappa di crescita”.

Respirerà aria di casa il civitavecchiese Daniele Parisi, autore della rete che sabato scorso ha dato il là alla rimonta degli universitari: “Sabato corso è stata una partita molto avvincente. Partenza un pò sottotono ma poi, grazie alla nostra bravura, siamo riuscita a portarla sui binari giusti ed a raggiungere una bella vittoria. Abbiamo pagato l’emozione di questa prima partita in A2 ma abbiamo dato un bel segnale e con questo spirito dobbiamo approcciare l’incontro contro la Vis Nova. Si tratta di una squadra molto ben attrezzata ed avranno dalla loro anche il fattore di campo. Noi, però, non siamo da meno, ce la metteremo tutta e venderemo cara la pelle in qualsiasi partita e con qualsiasi squadra affronteremo”.

ISEE

Gli studenti immatricolati e iscritti ad anni successivi devono produrre l’attestazione ISEE-U. Ma cos’è? Come funziona e quali sono le scadenze da rispettare?

 

Cos’è? 

L’attestazione ISEE è l’Indicatore Situazione Economica Equivalente; si ottiene valutando tre elementi: redditopatrimonio composizione del nucleo familiare 

Nel caso in cui i genitori non siano presenti, si può fare riferimento al solo nucleo dello studente esclusivamente quando si verificano le situazioni di seguito descritte:  

  • Lo studente risiede fuori dall’abitazione della famiglia d’origine, da almeno due anni rispetto alla data di presentazione della domanda d’iscrizione per la prima volta a ciascun corso di studio, in alloggio non di proprietà di un suo membro.  
  • Lo studente presenta un’ adeguata capacità di reddito.  

 

 Come e a chi si richiede 

Per ottenere l’attestazione ISEE Università, si deve compilare la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU integrale), comprensiva del modulo MB.2, scaricabile dal sito dell’INPS. La DSU contiene informazioni sul nucleo familiare e sui redditi e patrimoni di ogni componente il nucleo familiare. Deve essere compilata e presentata presso uno dei seguenti soggetti:  

  • ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF)  
  • ai Comuni  
  • all’INPS, anche per via telematica 

 Il tempo medio per il rilascio dell’attestazione ISEE Università a seguito della compilazione della DSU è di circa dieci giorni lavorativi. 

 

Quando richiedere l’ISEE Università  

Dopo il pagamento della tassa di immatricolazione/iscrizione da effettuare entro il 30 Settembre 2018 (dal 1 al 31 ottobre 2018 con € 50,00 di mora;dal 1 al 30 novembre 2018 con € 80,00 di mora) gli studenti dovranno corrispondere il Contributo Omnicomprensivo Annuale (COA) con scadenze: 30 novembre 2018 28 febbraio 31 maggio 2019 se hanno scelto l’opzione di pagamento in 3 rate o 28 febbraio 2019 se hanno scelto l’opzione rata unica.  

 

Entro quando va richiesta 

L’attestazione ISEE Università per le prestazioni agevolate per il diritto allo studio universitario deve essere richiesta preferibilmente prima della immatricolazione/iscrizione, e comunque entro il giorno 12 novembre 2018.  

 

 Per chi ha già un’attestazione ISEE Università 2018 valida  

Gli studenti che hanno già richiesto nel corso dell’anno 2018 l’attestazione ISEE Università, non devono richiedere una nuova attestazione ISEE Università.  

 

Come viene acquisita l’attestazione ISEE Università dall’Ateneo 

L’attestazione ISEE Università per le prestazioni agevolate per il diritto allo studio universitario viene acquisita dall’Ateneo in maniera telematica direttamente dalla banca dati INPS e viene registrata automaticamente nella procedura informatica web unime ESSE3 nella carriera dello studente interessato.

Quindi, lo studente non deve presentare alcun documento cartaceo agli Uffici dell’Ateneo né deve inviare l’attestazione ISEE Università a mezzo e-mail. 

 

Per chi presenta la DSU all’INPS dopo il giorno 12 novembre 2018  

Qualora non venga presentata la DSU entro il termine perentorio del giorno 12 novembre 2018, lo studente verrà collocato nella fascia reddituale massima e, quindi, non potrà ottenere eventuali riduzioni per reddito.  

 

Per chi non intende avvalersi della riduzione tasse 

Gli studenti che non intendono avvalersi della riduzione tasse e che, quindi, non autorizzano l’Ateneo ad acquisire i propri dati ISEE dalla banca dati INPS, devono spuntare il flag di “non consento” durante la procedura on-line di immatricolazione/iscrizione.  

 

Studenti esenti 

Non dovranno svolgere alcun adempimento relativo all’ISEE Università, in quanto esonerati dal pagamento delle tasse universitarie, gli studenti: – immatricolandi centisti e centisti con lode, che hanno conseguito il diploma nell’anno 2018; – gli studenti con disabilità pari o superiore al 66% o certificazione handicap.

 

 

Jessica Cardullo

Qual è il futuro della lotta al cancro? – In esclusiva il Prof. Alberto Mantovani

“Immunità e salute: sfide, dal cancro ai vaccini”, questo il titolo della Lectio magistralis che il Professor Alberto Mantovani, Direttore Scientifico di Humanitas, Accademico dei Lincei e Socio corrispondente dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti, ha tenuto lunedì 26 Novembre nell’Aula Magna dell’Ateneo. Di fronte ad una platea affollata di medici, professori, specializzandi e studenti ha riassunto in una breve ma esaustiva trattazione, i traguardi di quello che lui ama ricordare come un “sogno”: l’immunologia applicata all’oncologia. Il Prof. Mantovani è lo scienziato italiano più citato al mondo, vanta pubblicazioni sulle maggiori riviste scientifiche mondiali, è stato insignito di numerosi riconoscimenti, tra gli ultimi il Premio Milstein, International Cytokine and Interferon Society, nel 2015, il Premio Roma allo sviluppo del Paese, nel 2016 ed il Premio Zanibelli – Leggi in salute, nel 2017, ma nonostante ciò ripete più volte di essere, citando Bernardo di Chartres, “un nano su spalle di giganti” . Noi di UniVersoMe siamo riusciti ad incontrare il Prof. Mantovani poco prima della lectio ed a fargli qualche domanda. Il professore ci ha risposto dedicandoci tutta la sua disponibilità ed esperienza.

Prof. Mantovani, i suoi studi hanno portato ad una nuova concezione della patologia neoplastica, mostrando come e quanto il tumore, per crescere, abbia bisogno di un microambiente favorevole e di un sistema immunitario “corrotto” in qualche suo elemento. Qual è il ruolo di questi due elementi nel cancro?

All’inizio del nuovo millennio l’essenza di essere cancro era stata cristallizzata in sei proprietà che avevano tutte a che vedere con la cellula tumorale. Gli immunologi, le persone come me, la pensavano un po’ diversamente. Nei primi anni del 2000 è stata accettata una visione un po’ diversa, per cui il microambiente e la nicchia ecologica in cui cresce la cellula tumorale vengono considerati di pari importanza alla cellula tumorale stessa. Ecco, della nicchia ecologica fanno parte, in particolare, componenti cellulari e molecolari della cascata dell’infiammazione. Io uso una metafora “se gli eventi genetici sono il cerino che accende l’incendio che chiamiamo cancro, i meccanismi dell’infiammazione sono la benzina che tiene acceso l’incendio”.

L’immunoterapia sembra essere la strada più promettente per una cura del cancro sempre più efficace. Tuttavia, ad oggi, lo è stata solo in un quinto dei casi dei pazienti eleggibili a questo tipo di terapia. Quali sono le strade percorse finora che hanno portato a questo piccolo ma fondamentale traguardo?

Abbiamo avuto accesso a questo nuovo mondo sostanzialmente attraverso due strade: uno è un cambio di paradigma, ovvero, come dicevo, si è accettato che il nostro sistema immunitario lavori tutto il giorno per eliminare cellule tumorali, e che il microambiente sia fondamentale per la crescita tumorale; la seconda è stata identificare i freni del sistema immunitario. Il sistema immunitario è come una straordinaria automobile, capace di viaggiare ad elevata velocità: per funzionare bene e non andare fuori strada ha bisogno di acceleratori che la fanno partire e correre, ma anche di freni che le consentono di rallentare e, quando è il caso, fermarsi. Al momento siamo capaci di togliere due tra i tanti freni al sistema immunitario (CTLA4 e PD-1/PD-L1 ndr) e questi sono bastati a raggiungere questo piccolo obbiettivo. Stiamo oggi esplorando un continente nuovo.

Ha definito, nel suo ultimo libro, il tumore come un “bersaglio mobile”. In che modo sarà possibile aumentare l’efficacia dei trattamenti ed aumentare il range di pazienti eleggibili alla terapia?

La cellula T ha molti altri freni, ed altre cellule possono essere frenate. Due nuovi freni sono stati scoperti qui in Italia. Uno nel laboratorio di Carlo Riccardi a Perugia, GITR, ed un uno nel mio, IL-1R8. Si sta affacciando in questo periodo un mio editoriale sul New England Journal of Medicine in cui prospettiamo una nuova “era” di immunocheckpoints sulla cellula T, che sono al momento una promessa per il futuro dell’immunoterapia. Abbiamo anche le cellule dell’immunità innata, in particolar modo i linfociti NK, che possono essere stimolati in senso anti-tumorale. Infine la regolazione delle cellule mieloidi le quali, modificate eliminando una proteina segnale “Don’t eat me signal” CD47, hanno dato risultati clinici straordinari.

Si può ipotizzare quindi un futuro vaccino anti-cancro?

Non un vaccino anti-cancro, ma diversi vaccini anti-cancro, personalizzati. Non dimentichiamo però che esistono già due vaccini: il vaccino contro il virus del papilloma umano (HPV) e contro l’epatite B (HBV) che sono sicuramente preventivi nei confronti del cancro della cervice uterina (ma non solo) e del fegato provocati da questi virus. La prossima speranza è quella di un vaccino contro l’Helicobacter Pylori, tra le maggiori cause di cancro allo stomaco. Questi sono vaccini preventivi. I vaccini terapeutici, quelli che invece potrebbero curare il cancro quando è già presente, sono una sfida per il futuro della ricerca.

Cento anni fa con l’avvento degli antibiotici, la medicina si è plasmata intorno allo schema contrai una malattia -> prendi un farmaco -> elimini l’agente patogeno. Una metafora talmente potete che per un secolo ha guidato la farmacopea secondo questa successione. Oggi però sembra che la gerarchia del paradigma terapeutico possa essere invertita in senso ascendente. Lei ritiene che il futuro della medicina sia quindi concentrarci su una triade cellula -> organismo -> ambiente ?

Certamente è il futuro, ma questo dovrebbe già essere il presente! 
Le risorse dedicate alla prevenzione sanitaria sono ancora insufficienti in tutto il mondo occidentale. Prevenzione che però va intesa in senso trasversale così come le malattie più frequenti oggi sono sostenute da meccanismi trasversali. Vi invito a leggere il lavoro CANTOS di Paul M. Ridker pubblicato su Lancet. Un trial-clinico per la prevenzione delle complicanze dei fenomeni aterosclerotici che mostra che bloccando l’interleuchina-1 con un anticorpo monoclonale diminuisce del 50% la mortalità di cancro del polmone, si riduce il rischio di gotta, artrite e tante altre condizioni.

Per me l’immunologia è la metanarrazione della medicina contemporanea. Se non esistessero il fumo attivo e quello passivo il cancro al polmone sarebbe un tumore raro. Io abito all’ottavo piano e se non ho le valigie prendo sempre le scale, mentre oggi i bambini si alimentano male e fanno una vita sedentaria già dalla tenera età, tanto che il 10% dei bambini italiani ad oggi è obeso e tutto questo lo pagheremo caro fra qualche anno.

In definitiva, anche se migliorare l’ambiente in senso più lato è la sfida del futuro, per iniziare bastano poche raccomandazioni che io riassumo nella formula 0-5-30:
– 0 sigarette
– 5 volte al giorno frutta e verdura fresca  
– 30 minuti al giorno di esercizio fisico.


Grazie ad i suoi studi oggi possiamo affermare che un ambiente infiammatorio favorisce la progressione del cancro. In termini evoluzionistici, lei come si spiega che un meccanismo innato difensivo come l’infiammazione abbia in questi casi un effetto negativo?

È stato pubblicato tempo fa un lavoro molto importante sul New England in cui veniva detto che “il cancro sono ferite che non si rimarginano”. Ci si riferisce al fatto che l’oncogenesi è un meccanismo di riparo dei tessuti che va fuoristrada. La riparazione dei tessuti è una priorità per l’organismo ma quando la stimolazione della crescita cellulare è esagerata l’ambiente infiammatorio ha una azione oncoprogressiva.

Nel suo libro “Non aver paura di sognare” stila un decalogo per gli aspiranti scienziati. Quali sono i tre punti che, secondo lei, sono necessari per i giovani che vogliono cimentarsi in questa avventura?

Il primo senza dubbio la passione. Sono innamorato del mio lavoro. Anche se sono vecchio (ride), ieri ho iniziato a lavorare nel primo mattino, dopo un’ora di corsa, ed ho finito alle 23, perché sono appassionato di ciò che faccio! Il secondo è il rispetto dei dati, ed è questo un messaggio che, chi fa medicina e chi fa scienza, deve sempre osservare. E’ in verità un messaggio che dò all’intera società, che avrebbe bisogno di imparare a tenere in considerazione i dati. In ultimo, non per importanza, la voglia di cambiare il mondo intorno a sè, e chi fa scienza e chi fa medicina deve aver voglia di cambiarlo.

Alessio Gugliotta,Antonio Nuccio

Steardo carica il CUS: “Siamo una squadra di alto livello. La nostra stagione non ha limiti”

CUS Unime – Pallanuoto

L’ultimo innesto dei messinesi analizza la stagione appena iniziata ed il potenziale della sa nuova squadra. Le risposte del primo turno confermano le attese: sarà un campionato apertissimo.

Avvio entusiasmante per i cussini che, conquistati con una bellissima rimonta i primi tre punti stagionali, hanno ripreso gli allenamenti con una rinnovata grinta e tantissima determinazione. “Questa è la Serie A!” Con queste parole il Mister dei gialloblu, Sergio Naccari, aveva iniziato la sua analisi al termine dell’incontro di sabato scorso vinto con la Tgroup Arechi Salerno, confermando quanto già pronosticato dagli addetti ai lavori alla vigilia del torneo di A2, che lo hanno etichettato come uno tra i più complicati ed al contempo affascinanti degli ultimi anni. L’avvio shock che ha dovuto subire il CUS ed il fatto che Cusmano e compagni abbiano dovuto lottare sino alla fine per avere la meglio sugli avversari ne sono la riprova. Rafforzano ulteriormente questa tesi i risultati della prima giornata di campionato, con i primi squilli delle favorite Rari Nantes Salerno, Telimar Palermo e Latina (seppur le ultime due abbiano avuto la meglio sulle avversarie con un vantaggio risicato) che hanno sfruttato il fattore casalingo per conquistare i primi tre punti in classifica.

Dello stesso avviso è anche Davide Sreardo, altro prezzo pregiatissimo del mercato dei messinesi arrivato in extremis, che analizzando il campionato è certo delle delle grandi potenzialità del suo nuovo team: “Ho scelto Messina perché è una tra le società emergenti del panorama pallanuotistico italiano. Ci sono stato 10 giorni qualche mese fa dopo i play-off scudetto ed ho trovato una società molto ambiziosa e con tanta voglia di fare, con delle strutture di altissimo livello ed all’avanguardia pronte a garantire un percorso che miri ad un ulteriore salto di qualità come la A1. Al CUS ritrovo Cesare Russo e Filip Klikovac con i quali ho già giocato in passato: due grandi amici e due grandi giocatori che, sono certo, daranno un contributo importante ad una squadra che già, comunque, era strutturata per fare un percorso in A2 di alto livello, come dimostrano i numeri della scorsa stagione fatto di sole vittorie e con la promozione a mani basse. Personalmente spero di poter contribuire al meglio con la mia esperienza e di poter aiutare la squadra il più possibile. Nel complesso sarà sicuramente un campionato molto duro, con tante squadre attrezzate per fare molto bene ma che, comunque, non devo spaventarci. La nostra stagione, infatti, non ha limiti: dipende tutto da noi e da come lavoreremo durante l’anno perché siamo attrezzati per fare benissimo e sono certo che faremo un ottimo campionato”.

Derby amaro per il Cus Unime. Al PalaNebiolo passa la Rescifina

CUS Unime – basket

Prima sconfitta stagione per le universitarie, superate in casa nel derby con la Polisportiva Rescifina con il finale di 58-62, Prestazione sottotono delle gialloblu che alla fine, però, trovano una bella reazione che per poco non porta al sorpasso inaspettato.

Si ferma con il derby l’imbattibilità stagionale del Cus Unime che, sino ad ora, avevano guidato la classifica del torneo di Serie B femminile vincendo tutte le gare disputate. Una partita opaca quella offerta dalle gialloblu la PalaNebiolo, messe subito sotto dalle ospiti della Polisportiva Rescifina e costrette ad inseguire per tutto l’arco della gara. Avanti 19-14 alla prima sirena, le ospiti tengono saldamente in mano le redini dell’incontro ed allungano ulteriormente all’intervallo lungo (29-38).

Sparito identico anche per tutto il terzo periodo, concluso con un +9 in favore della Rescifina (42-51). La musica cambia radicalmente, però, nell’ultima frazione, Le cussine, pur senza strafare, si rendono protagoniste di una orgogliosa reazione, guidata dai 7 punti consecutivi di Ilenia Certomà. Rincorsa grintosa premiata con il -1 raggiunto a 120 secondi dalla sirena finale (56-57). Nelle azioni finali, però, il CUS spreca banalmente i palloni decisivi e consegna la vittoria finale alle ospiti.

Cus Unime – Rescifina Messina   58-62   (14-19, 29-38, 42-51)

Cus Unime: Boncompagni 7, Scordino 8, Natale 7, Scardino 2, Torre, Certomà 15, Polizzi 3, Mazzullo, Grillo 6, Pellicanò, Ingrassia 8, Cascio 2. All. Zanghì.

Pol. Rescifina: Marchese 10, Borgia 7, Davì, Melita Re., Giordano, Melita Ra. 6, Cosenza 8, Turiano, Raffaele 2, Pino, Spadaro 11, Vento 18. All. Interdonato.

Arbitri: Miragliotta e Micalizzi.

Esordio in Serie A2 vincente per il Cus Unime che regola in rimonta l’Arechi Salerno

CUS Unime – Pallanuoto

Vittoria di carattere degli universitari che, sotto di 4 nel primo parziale, con grande orgoglio recuperano la partita e sospinti dal pubblico di casa trovano i primi storici tre punti in Serie A2. Tra le note positive di giornata l’importante reazione dei gialloblu e la bella cornice di appassionati che ha gremito le tribune della cittadella sportiva universitaria.

Buona la prima per il CUS Unime che  conquista i suoi primi storici 3 punti in Serie A2 contro la Tgroup Arechi Salerno, tanto meritati quando sofferti, ottenuti al termine di una rimonta di carattere davanti ad un bellissimo pubblico che ha guidata gli universitari fino a firmare una piccola impresa all’esordio. Troppo contratta la squadra messinese all’inizio che, però, superati i minuti iniziali riesce ad imporre ritmo e gioco agli avversari, costruendo poco alla volta un’importantissima e meritata rimonta che porta punti importanti e tanto entusiasmo.

Partenza difficile per il CUS che, pronti via, si trova subito sotto per mano di De Rosa, abile a recuperare una palla persa in mezzo al campo dai messinesi ed a trafiggere Spampinato. Pagano lo scotto dell’emozione i padroni di casa che non riescono ad imbastire azioni degne di nota ed in avanti il terminale offensive Klikovac, stretto nella morsa di marcature serratissime ed al limite del regolamento, non riesce a mettersi in evidenza. Più arrembante, invece, la squadra ospite che in maniera lucida riesce ad imbrigliare i gialloblu ed a prendere il largo nel punteggio, prima con la seconda rete di De Rosa e poi con la doppietta di Vukasovic, che realizza su una bella palombella a giro e poi su rigore.

Sul 4-0, però, gli uomini allenati da Naccari cambiano decisamente atteggiamento ed iniziano ad incidere in maniera netta sulla partita. La svolta decisiva si ha quando, a 14 secondi dalla prima sirena, Parisi trova un gran gol da fuori, una rete che scuote prima dell’intervallo e da il là alla rincorsa casalinga.

Secondo parziale ricchissimo di emozioni: la squadra di casa, nonostante il passivo, è viva e, scrollatasi di dosso l’emozione dell’esordio, poco alla volta si avvicina agli ospiti trascinata dall’incontenibile capitano Cusmano che, con una personale tripletta rimette in piedi la partita. A 6.03 una splendida controfuga del mancino di casa vale il -2. Il 7 messinese si ripete poco dopo con la rete del momentaneo -1 (3-4). Reagisce tempestivamente la squadra ospite che trova la rete del +2 con Gregorio al quale, però, replica immediatamente Cusmano con un alzo e tiro imparabile dai 5 metri che trafigge Noviello e riporta sul -1 i messinesi. Ci crede fortemente il team universitario che chiude in avanti il secondo parziale, costringendo Salerno nella propria metà vasca con ben cinque azioni consecutive che, però, non portano il risultato sperato.

Al cambi vasca, sul risultato di 5-4 in favore degli ospiti, la partita è vivissima: gli animi si surriscaldano, la carica agonistica sale e, finalmente arriva il definitivo sorpasso dei gialloblu, siglato a meno di un minuto dall’inizio da Condemi. Risponde l’Arechi che, su rigore causato dall’espulsione di Giacoppo per ingresso irregolare, si porta di nuovo avanti con Gregorio. Il conteggio delle espulsioni è pareggiato poco dopo, quando l’arbitro manda negli spogliatoi il salernitano Vukasovic per simulazione. A 4.27 arriva la prima perla di Klikovac: in mezzo a due, sulla linea dei due metri avversari, il montenegrino si gira e si procura un rigore pesantissimo, che Sacco riesce a trasformare portando i suoi nuovamente sul pari. A 39 secondi dalla terza sirena, finalmente, gli sforzi dei padroni di casa vengono premiati. Questa volta tocca a Provenzale far esplodere la tribuna e, con un bel destro da posizione 5, riesce a siglare la marcatura del momentaneo 7-6 con il quale si chiude la penultima frazione.

Nell’ultimo quarto sale in cattedra Klikovac, abile in attacco ma anche decisivo in diversi momenti in fase difensiva. A 6.51 lo straniero cussino si procura un rigore che Sacco trasforma (8-6). Risponde prontamente De Rosa ma, poco dopo, arriva la prima esultanza in gialloblu del montenegrino, abile a farsi trovare pronto sul primo palo in uomo in più a termine di un’azione ben orchestrata dagli universitari (9-7). Salerno prova in tutte le maniere a rimettersi in carreggiata ma la difesa tiene benissimo, con Spampinato che più volte chiude la porta agli avversari. Quando poco dopo il portiere ospite viene espulso per proteste e Klikovac scrive i titoli di cosa siglando la rete del +3 i messinesi, finalmente, possono tirare un sospiro di sollievo. Nei minuti finali c’è ancora spazio per le emozioni (Sacco sigla il + 4 (11-8) e Gregorio accorcia sul -3 a 26 dalla fine) ma il risultato non cambia ed i gialloblu posso brindare con i propri tifosi alla prima storica vittoria in Serie A2.    

Soddisfatto per i primi tre punti il tecnico cussino, Sergio Naccari: “Sicuramente sono molto soddisfatto perché abbiamo conquistato dei punti importanti e, soprattutto, per come sono arrivati. Benissimo la reazione della squadra che, sotto di 4-0, non ha mollato ed è riuscita ad arrivare al sorpasso ma partite come questa ci dimostrano che si tratta di un campionato complicatissimo. Dovremo guardare, dunque, partita dopo partita e dare il massimo in ogni occasione. Tra le note più belle vedere cosi tante persone in tribuna. La città comincia a rispondere ed avremo bisogno di tutti questi tifosi perchè ci aspetta un campionato bellissimo e tutti sicuramente potremo divertirci insieme”.

Cus Unime – Tgroup Arechi Salerno: 11-8 (1-4, 3-1, 3-1, 4-2)

Cus Unime: Spampinato, Maiolino, Spizzica, Provenzale 1, Condemi 1, Cusmano 3 (k), Giacoppo, Ambrosini, Sacco 3, Klikovac 2, Parisi 1, Vinci. All. Sergio Naccari

Tgroup Arechi Salerno: Noviello, Siani, Mattiello (k), Landi, Vukasovic 2, Apicella, Spinelli L., Iannicelli, Gregorio 3, Calì, Mutariello, De Rosa 3, Spinelli R. All. Nebojsa Milic

Arbitri: Boccia e Iacovelli di Roma

-1 al TEDxCapoPeloro

Parte il conto alla rovescia per TEDxCapoPeloro, evento senza precedenti per la città di Messina, dove farà tappa per la prima volta domani, sabato 24 novembre a partire dalle 14:15 fino a tarda serata. Avrà luogo presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – Istituto Marino di Mortelle sito in Via Torre Bianca, Pad. 4, Mortelle, Messina ME.

Molti lettori sapranno già su cosa verterà questa iniziativa, ma altri magari ne staranno venendo a conoscenza adesso leggendo questo articolo. Il nome vi incuriosisce e siete interessati a sapere di cosa si tratta? Allora continuate a leggere per scoprirne i dettagli! E soprattutto, se siete appassionati di scienza, vicini al tema della ricerca e avete sete di conoscenza in tutti i campi del sapere (dalla tecnologia all’area umanistica), vi consigliamo di affrettarvi ad acquistare i biglietti al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-tedx-capo-peloro-upwelling-50828073135. Le vendite termineranno tra poche ore! Inoltre, per gli studenti universitari è prevista un’agevolazione ad un prezzo speciale. Basterà semplicemente comprovare l’effettiva iscrizione all’Ateneo al momento della registrazione.

Entriamo nel merito dell’evento: in cosa consiste TEDxCapoPeloro?

TED (Technology, Entertainment, Design) è un’organizzazione no-profit che ha come obiettivo la condivisione di “idee che meritano di essere diffuse”. Nel suo evento annuale, TED mette insieme i principali pensatori e innovatori del mondo che raccontano le loro idee e le loro esperienze in presentazioni di massimo 18 minuti.

La conferenza annuale di TED si tiene a Long Beach in California ma, proprio per poter condividere idee anche fuori dai confini americani, l’organizzazione ha lanciato un programma di eventi locali, chiamato TEDx (dove la “x” indica un evento organizzato in modo indipendente). L’obiettivo di un TEDx, quindi, è quello di dare a livello locale la possibilità di vivere un’esperienza simile a quella di una conferenza TED.

Al TEDxCapoPeloro saranno presenti cinque speaker che hanno tutti un legame con Messina e la Sicilia. Ognuno di loro interpreterà il concetto di upwelling, tema di questo TEDx, secondo la propria esperienza personale e professionale, con l’obiettivo comune di ispirare ed emozionare i partecipanti, facendo vedere loro il mondo da un altro punto di vista.

L’upwelling è il tema del TEDxCapoPeloro che prende spunto dal fenomeno dell’incontro tra correnti marine calde e fredde, che causa la risalita in superficie delle acque abissali e delle rare forme viventi che le abitano. L’upwelling si verifica anche nello Stretto di Messinadove si incontrano Mar Jonio e Mar Tirreno.

Prendendo ispirazione dall’immagine dell’incontro tra due o più elementi come punto di partenza per la nascita di qualcosa di nuovo, abbiamo scelto di focalizzare l’evento proprio sull’importanza di far emergere in superficie idee, progetti ed energie utili a rendere vivo il territorio.

TEDxCapoPeloro 2018 è tutto questo e molto altro.

Ad organizzare il TEDxCapoPeloro una crew di ragazzi dell’associazione Startup Messina, un gruppo di persone che crede fortemente nella diffusione delle idee come crescita personale e della comunità.

Ad analizzare, capire, trasmettere e divulgare il tema dell’upwelling, sia come fenomeno oceanografico sia come metafora (emblema di un meccanismo che innesca un circolo di idee motore di azioni e sinergie), collaborerà la tesata giornalistica universitaria UniVersoMe, che rientra tra i media partner del TEDxCapoPeloro 2018.

Seguite i canali social di UniVersoMe (Facebookhttps://www.facebook.com/UniVersoMessina/ ; Instagram: https://instagram.com/uvm_universome?utm_source=ig_profile_share&igshid=1ox9sjdjn2dda ) per restare aggiornati su contenuti inediti, foto dal vivo, news e articoli di commento e approfondimento.

Per maggiori informazioni si invita a consultare il sito tedxcapopeloro.com

Non mancate!

Giusy Boccalatte

Domani al via il campionato Under 16 del Cus Unime

CUS Unime – hockey

Esordio dei giovani cussino impegnati alla cittadella contro Barcellona. 4 squadre al via per un torneo che promette tanti scontri entusiasmanti.

Con la sospensione temporanea del torneo di Serie B prevista dal calendario per il Cus Unime è arrivato il momento di tuffarsi nel campionato di categoria under 16, che prenderà il via domani, sabato 24 novembre, con l’incontro della cittadella sportiva universitaria contro la PGS Don Bosco Barcellona, inizio alle ore 15:00.

4 le squadre che prenderanno parte al torneo giovanile: oltre ai cussini ai nastri di parte PGS Don Bosco Barcellona, Hc Ragusa e Polisportiva Valverde Catania.

Un campionato che promette bene, ne è certo Giacomo Spignolo, Responsabile Tecnico del settore giovanile del Cus Unime, coadiuvato da Daniele Romano in veste di assistente allenatore e dal Prof. Roberto Raco in qualità di preparatore atletico del settore giovanile. “L’obiettivo è quello di creare un gruppo unito e coeso tra giocatori di 3 annate diverse – questa l’analisi di Spignolo – Crescere dal punto di vista tecnico ed agonistico. Qualcuno di questi ragazzi e già pronto per l’impegno; altri, invece, devono crescere e migliorare ma queste sono le occasioni per farlo e tutti, sin dai primi allenamenti, hanno dimostrato di volerlo fortemente. Da parte mia sono certo che i nostri giovani faranno bene ed affronteranno quest’esperienza senza alcun timore già da sabato, contro un team difficile da affrontare. Ci siamo preparati curando moltissimo le varie fasi difensive per farci trovare pronti nelle ripartente, potendo contare su diversi atleti molto tecnici e veloci. Adesso parola al campo”.

Programma 1° giornata – Sabato 24.11.2018, h. 15:00

Cus Unime ASD – PGS Don Bosco Barcellona

Pol. Valverde – HC Ragusa