Insieme in Biblioteca, per conoscere le Biblioteche e i servizi del Sistema Bibliotecario

Il Sistema Bibliotecario di Ateneo dà avvio ad un nuovo ciclo di Laboratori di Information Literacy per i mesi di Marzo e Aprile 2019.

I laboratori sono rivolti all’utenza studentesca e si propongono di orientare gli studenti ai servizi offerti dalle biblioteche e di favorire l’utilizzo autonomo ed efficace delle risorse digitali e degli strumenti utili per le loro ricerche bibliografiche.

Gli Incontri si terranno nelle sedi delle quattro Biblioteche di Polo e nelle date indicate in calendario.

Per la partecipazione agli incontri è necessario registrarsi con il modulo disponibile alla pagina dedicata all’iniziativa nel portale del Sistema Bibliotecario di Ateneo all’indirizzo: http://antonello.unime.it/insieme-in-biblioteca/

 

La giornata del rene spiegata dal professor Domenico Santoro

17 marzo 2019. Messina. Piazza Cairoli.  La Scuola di Nefrologia dell’Università di Messina dalle ore 9:00 alle 17:00, con un gruppo di medici, coordinati dal professor Domenico Santoro, professore associato di Nefrologia nonché dirigente medico dell’UOC Nefrologia e Dialisi presso il Policlinico universitario, per offrire alla città informazioni gratuite e screening sulla funzione dei propri reni, in occasione, appunto, della Giornata mondiale del rene 2019.

Il professore Santoro, per primo, ci ha fornito alcuni dettagli di approfondimento in merito all’evento attraverso un alternarsi di domande e risposte:

Professor Santoro, come mai oggi ci troviamo qui, in piazza?

“Come ogni anno, dal 2008, si dedica una giornata al rene, che prende il nome di giornata mondiale del rene, GMR, e ogni anno propone un tema diverso.  Il tema del 2019 è: “Salute per i Reni per ciascuno ed ovunque – Kidney Health for Everyone Everywhere”. Si dedica questa giornata perché le malattie renali sono più comuni di quello che si pensi, e in generale, colpiscono l’8/10% della popolazione. Nel sito internazionale della GMR ci sono numeri interessanti, che dovrebbero far allertare la popolazione, infatti, 825 milioni di persone in tutto il mondo soffrono di insufficienza renale cronica. Se noi facessimo un confronto con diabete, malattia molto più conosciuta, ci renderemmo conto che colpisce molte meno persone, solo 380 milioni, ma ha comunque un eco maggiore tra la popolazione. L’insufficienza renale è una malattia con una mortalità abbastanza importante, basti pensare, che ogni anno muoiono 2,4 milioni di persone di insufficienza renale cronica. Poi è presente la forma acuta della malattia (IRA): 13 milioni di persone al mondo, ne soffrono. Con una mortalità molto più alta: il 13%. L’85% dei pazienti con questa malattia proviene dai paesi poveri, ergo, con più difficoltà all’accesso all’acqua, poiché i reni funzionano se si ha un determinato apporto idrico. Anche le classi sociali meno abbienti presentano percentuali più alta di rischio di contrarre tale patologia. Il tutto si riallaccia al tema di quest’anno “disuguaglianza in sanità”. L’allerta che noi vogliamo dare è soprattutto di cercare di portare la salute dei reni per ciascuno e ovunque come cita il nostro motto Kidney Health for Everyone Everywhere.”

Cosa fate in piazza per l’esattezza?

“Facciamo dei controlli gratuiti, accessibili a tutti. Per controllare se si è affetti da malattie renali basta veramente poco: controllare la pressione arteriosa, un esame delle urine, la misurazione delle creatinina e un’ecografia ai reni. Per fare uno screening sulle malattie renali ci vuole un attimo. Ricordo che l’8-10% ne soffre. Penso che sia davvero importante farlo annualmente.”

Ha qualche appello da fare?

“Sì. Si dice che la sanità dev’essere uguale per tutti, ma questo non è così. Soprattutto al sud. Ed è un problema. Non qualitativo, il problema non è un’incapacità della classe medica del meridione, ma la questione è di tipo politico nazionale. Un settore che risulta molto carente nel nostro territorio è quello dei trapianti di reni. Il trapianto renale costituisce la migliore arma che abbiamo quando la funzione renale tende a spegnersi e costituisce sicuramente la più valida alternativa alla dialisi. E mentre siamo in grado di affrontare ogni sfida nel nostro territorio per cercare di salvare la salute dei reni quando arriva il momento della terapia sostitutiva, per ottenere un trapianto siamo costretti nuovamente a viaggi della speranza. L’attività dei trapianti si presenta fortemente disomogenea sul territorio nazionale. Esiste una forte differenza territoriale nella attività di donazione che genera profondi divari regionali.“

Oggi qui con voi c’è il sism?

“Sì. Oggi, qui con noi, c’è il Sism. Roberta Minasi, presidentessa del Sism, ci accompagna da alcuni anni insieme al gruppo della Nefrologia. Presente anche la fondazione del rene policistico. Ed il rappresentante della fondazione è qui con noi.”

Le ultime, preziose, informazioni ce le da Roberta Minasi, presidentessa del Sism Messina che si ricollega con il discorso del Dottor D. Santoro ponendo nuovamente l’accento sulle disuguaglianze sociali:

“Oggi di sente tanto parlare di “disuguaglianza in salute”, Lo stato di salute di un individuo o di una popolazione è determinato da molteplici fattori strettamente correlati tra loro, quali istruzione, assistenza sanitaria, reddito, occupazione, tipologia dell’abitazione, situazione familiare, stili di vita. È come se il posto occupato da ciascuno di noi in relazione a tutti gli altri sia rilevante…chi si trova sopra di noi nella scala sociale gode di una salute migliore, chi sta sotto soffre di condizioni peggiori. Avere uguaglianza nell’accessibilità alle cure significa ridurre le disparità dei tenori di vita dei membri della società. Attraverso dunque questa attività di prevenzione “primaria” in piazza, chiunque può avere la possibilità di ricevere informazioni, consigli, chiedere un parere ad un professionista… In fondo, la “mission” che ci proponiamo è proprio questa: Affrontare tematiche di salute in maniera semplice, con linguaggio comune cercando di superare o abbattere totalmente il muro del timore e del disagio che tanto spesso si rileva come altro ostacolo per le proprie cure: l’instaurazione di una proficua relazione tra individuo e professionista sanitario.”

Gabriella Parasiliti Collazzo

 

UniMe indice un bando per 150 posti di collaborazione ai servizi generali

Indetto dall’Università di Messina un nuovo bando relativo all’A.A. 2018/2019 per il conferimento di 150 collaborazioni part-time degli studenti ai servizi generali dell’Ateneo. L’avviso offre ai regolarmente iscritti la possibilità di svolgere attività a tempo parziale all’interno di locali siti nell’Università o comunque da essa utilizzati. Gli idonei confluiranno in un’unica graduatoria nella quale ogni nome verrà associato alla relativa struttura assegnata, compatibilmente con le richieste della stessa. La durata della collaborazione, che si svolgerà nell’anno accademico di emanazione del bando (preferibilmente entro luglio 2019) e con turnazioni periodiche in accordo alle esigenze e dello studente e della struttura, è compresa tra un minimo di 20 ore e un massimo di 150 ore.
Le domande dovranno pervenire entro e non oltre le 23:59 del 15° giorno successivo alla data di pubblicazione del bando (14 marzo).

Chi può partecipare?

La selezione è rivolta agli studenti UniMe che soddisfano contemporaneamente i seguenti requisiti:

  • non essere matricole o studenti trasferiti da altri Atenei per l’anno accademico cui si riferisce il bando;
  • essere iscritti al secondo anno di corso e ad anni successivi, non oltre il 1° anno fuori corso di qualsiasi CdL triennale, magistrale o magistrale a ciclo unico;
  • aver acquisito alla data del 31 dicembre 2018;
  • per CdL triennale 30 CFU se iscritti al 2° anno, 60 CFU se al 3° anno 90 CFU se iscritti al 1° anno fuori corso;
  • per CdL magistrale 30 CFU se iscritti al 2° anno, 60 CFU se al 1° fuori corso;
  • per CdL magistrale a ciclo unico della durata di cinque anni 30 CFU se iscritti al 2° anno, 60 CFU se al 3° anno, 90 CFU se al 4° anno,120 CFU se al 5 ° anno, 150 CFU se al 1° anno fuori corso;
  • per CdL magistrale a ciclo unico della durata di sei anni 30 CFU se iscritti al 2° anno, 60 CFU se al 3° anno, 90 CFU se al 4° anno,120 CFU se al 5 ° anno, 150 CFU se al 6°, 180 CFU se al 1° anno fuori corso;
  • non essere mai stato ripetente o fuori corso intermedio;
  • non aver già conseguito un diploma di laurea, salvo per gli studenti iscritti ad un CdL magistrale;
  • non aver ricongiunto la propria carriera universitaria;
  • non essere beneficiari di borse di studio o di collaborazione part-time ai servizi dell’ERSU di Messina nell’anno accademico di emanazione del bando.

Agli studenti non è consentito contestare le destinazioni assegnate dall’Università, con la quale l’avviso non costituisce alcun rapporto di lavoro subordinato. Il compenso orario, che verrà corrisposto in un’unica soluzione, è di 7,75euro.

 

Com’è possibile candidarsi?

Le procedure di presentazione della candidatura saranno espletate esclusivamente attraverso piattaforma Online Esse3, entro i termini stabiliti; non saranno accettate domande compilate su modulo cartaceo.

 

Quali criteri orienteranno la formazione della graduatoria?

Sarà valutata la carriera accademica dei candidati a cui, in caso di parità di punteggio, si sommerà l’ISEE, che farà dunque prevalere lo studente in condizioni economiche maggiormente disagiate. Nel caso di ulteriore stato di pari, si procederà a nuovo ordinamento in base alla minore età anagrafica. La Commissione attribuirà un punteggio che varia a secondo della media ponderata dello studente, valore compreso tra 0 (media del 22) e 9 (media del 30); per il 1° anno fuori corso è prevista una penalizzazione di 0,60 punti. La graduatoria sarà resa nota sul sito web dell’Ateneo.

Per ulteriori info:
Unità Operativa “Agevolazioni e Premialità Studenti”, sita in Via Loggia dei Mercanti n° 38 – email: agevolazionipremistudenti@unime.it

 

Mariachiara Villari

Giornata mondiale del rene: La Nefrologia Unime domenica 17 a piazza Cairoli

Al fine di diffondere una cultura sull’importanza della salute dei reni, ogni anno dal 2008 viene celebrata la giornata mondiale del rene, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle patologie renali.

Anche quest’anno, la Scuola di Nefrologia dell’Università di Messina, diretta dal Prof. Buemidomenica 17 marzo 2019 dalle ore 9 alle 17, sarà in Piazza Cairoli con un gruppo di medici, coordinati dal Prof. Domenico Santoro, per offrire ai cittadini informazioni gratuite e controlli sulla funzione dei propri reni.

Il tema del 2019 è “Salute per i Reni per ciascuno ed ovunque (Kidney Health for Everyone Everywhere)”, con l’obiettivo di evidenziare il crescente carico di malattie renali e disparità di salute dei reni e disuguaglianza in tutto il mondo.
Si stima che 850 milioni di persone in tutto il mondo abbiano malattie ai reni per varie cause. La malattia renale cronica causa almeno 2,4 milioni di decessi all’anno ed è ora la sesta causa di morte in più rapida crescita, e si stima che diventi probabilmente la quinta causa principale di anni di vita persi entro il 2040.
L’insufficienza renale acuta (IRA), un importante causa di malattia renale cronica, colpisce oltre 13 milioni di persone in tutto il mondo e l’85% di questi casi si riscontra nei paesi a basso e medio reddito. Si stima che circa 1,7 persone muoiano ogni anno a causa dell’IRA.
Il Prof. Santoro ci spiega che “da parecchi anni i pazienti del territorio messinese non devono più effettuare viaggi della speranza per ottenere una diagnosi di malattia renale né per farsela curare, grazie ad un programma ormai avviato e riconosciuto di biopsia renale, tale da far diventare il reparto di Nefrologia sia dell’Adulto che del Bambino, Centro di Riferimento Regionale per le Malattie Renali Rare.

Al contrario un settore che risulta molto carente nel nostro territorio è quello dei trapianti di reni. Il trapianto renale costituisce la migliore arma che abbiamo quando la funzione renale tende a spegnersi e costituisce sicuramente la più valida alternativa alla dialisi.
E mentre siamo in grado di affrontare ogni sfida nel nostro territorio per cercare di salvare la salute dei reni quando arriva il momento della terapia sostitutiva, per ottenere un trapianto siamo costretti nuovamente a viaggi della speranza. E questo non perché ci sia un’incapacità della classe medica del meridione ma perché c’è una scarsa attenzione su chi governa i trapianti a livello nazionale e della politica nei riguardi del nostro territorio. Non è giusto che una persona solo perché nasce a Messina, ma oserei dire in tutta l’area dello stretto, abbia meno garanzie e meno opportunità di salute (che dovrebbe da costituzione essere garantita a tutti ed in egual modo).
L’attività dei trapianti è fortemente disomogenea sul territorio nazionale. Esiste una forte differenza territoriale nella attività di donazione che genera profondi divari regionali. Tale sostanziale differenza non è sorprendente per la forte differenza di distribuzione di servizi di trapianto d’organo sul territorio nazionale.
Il 50% dei centri trapianto risiedono nel Nord Italia o fanno parte della associazione Nord-Italia Transplant 19 su 37. Il maggiore numero dei centri è osservato in Lombardia e Veneto, rispettivamente con 7 e 4 centri. Tale distribuzione disomogenea produce un numero di Trapianti di Rene fortemente sbilanciato: Nord il 62.9% (n. 1.133) •Centro il 211.1% (n. 381)•Sud il 16% (n. 288).
L’attività anche nel Trapianto di Rene da Donatore Vivente è maggiormente disomogenea sul territorio nazionale rispetto al trapianto di rene da donatore deceduto. Nel Nord Italia si esegue il 73.1% (n.199) •Al Centro il 16% (n.43 ) •Al Sud l’11% (n. 30 ).

 

“L’opera degli ulivi”: anni di piombo, lotte politiche e faide ‘ndranghetiste

L’autore Santo Gioffrè e i relatori – ©FernandoCorinto, Aula Magna “L. Campagna”, 13 marzo 2019

È stato presentato presso l’Aula Magna “L. Campagna” del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche, il volume L’opera degli ulivi, di Santo Gioffrè, medico, appassionato di documenti antichi e del mondo ellenico, scrittore di romanzi storici. Hanno moderato l’incontro i professori: Mario Pio Calogero, Luigi Chiara e Giovanni Moschella.

Introduce il discorso Mario Pio Calogero:

“Il libro narra la tragica storia di uno studente universitario calabrese, ambientata a Messina, nel nostro Ateneo ed in un paese della Calabria, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Un periodo caratterizzato da un forte binarismo di ideali, presente soprattutto tra i giovani: studio e impegno politico. Ideali che caratterizzano lo stesso protagonista, Enzo Capoferro. Un romanzo a forte carica ideologica, giustificatorio, se non esaltativo, in contrapposizione all’estremismo di destra, delle violenze rivoluzionarie della sinistra estrema nel ’68 universitario messinese. Il testo è una vera e propria incursione, lucida e asciutta, nei retroscena sommersi di un mondo velato della Messina degli anni di piombo. Ѐ la storia di una Calabria amara, quella ‘ndranghetista, fatta di riti, di convenzioni, di catene che legano i protagonisti ad una società fondata sul vincolo dell’onore e sul patto di sangue, segnata da un destino già scritto, a cui sembrerebbe impossibile sottrarsi. Ove nemmeno l’amore per Giulia, la sua amata, potrà salvarlo.”

In un’atmosfera intima e raccolta il pubblico è sembrato molto attento alle descrizioni illuminanti dei vari relatori.

L’autore, Santo Gioffrè, ha ringraziato i presenti, dimostrandosi soddisfatto per l’organizzazione dell’incontro ed ha fornito ulteriori dettagli della trama, anche di tipo autobiografico.

Gabriella Parasiliti Collazzo

Il colore del femminicidio

 

La donna: un essere umano che sin dai tempi della storia è stata trattata come uno oggetto di “possesso”, facendoci dimenticare il vero ruolo della Donna nella società.

Al giorno d’oggi queste lame di violenza si fanno sempre più frequenti, nelle vite delle persone, che nel giorno dell’ 8 Marzo vengono ricordate con “mimose”.

Non è il giorno a ricordarci l’importanza di una Donna né tanto meno le ferite che porta durante il suo cammino, che può essere d’amore, passione o meglio conosciuto “Ossessione”.

Sfortunatamente ancora una volta, “Il colore del femminicidio” si diffonde nelle nostre città, facendo crescere timore di vivere come se fosse l’ultimo giorno.

 

 

Nella vigilia dell’8 Marzo, tra Messina e Napoli, sono state registrate due Donne vittime di omicidio per mano di due

Uomini che per vari litigi o gelosie hanno deciso di far terminare una storia cosi come una vita.

 

 

Una giornata che doveva iniziare all’insegna dell’importanza del genere Femminile, ma che spiacevolmente, ancora una volta, le città hanno sentito un eco di dolore, che questa società ci ha fatto sentire. Lasciandoci in quella linea oscillante tra amore e odio.

 

Dalila De Benedetto

 

Aperte le candidature per l’Internship all’Ufficio della Proprietà intellettuale dell’Unione Europea per neolaureati UniMe

Al via il bando per lo svolgimento di un periodo di Internship presso la sede di Alicante (Spagna) dell’EUIPO (European Union Intellectual Property Office, Ufficio della Proprietà intellettuale dell’Unione Europea): l’Università di Messina ha indetto un nuovo bando che offre a neolaureati UniMe (che hanno conseguito il titolo non oltre un anno fa) la possibilità di vivere una prestigiosa esperienza all’estero, della durata di dodici mesi. Quello di Messina è uno dei pochi Atenei accreditati alla selezione di ex studenti che espleteranno il periodo di tirocinio; la selezione mira alla creazione di una short list di 15 candidati idonei, ai quali, per lo svolgimento dell’internship, l’EUIPO corrisponderà una borsa mensile.
La documentazione relativa alla candidatura dovrà pervenire entro il 22 marzo 2019; il periodo di tirocinio si svolgerà tra settembre 2019 e settembre 2020.

Prerequisiti

  • Laurea triennale/magistrale in qualsiasi settore disciplinare conseguita presso l’Università di Messina da non oltre un anno;
  • Attestato di conoscenza di almeno una delle lingue di lavoro dell’EUIPO –inglese, francese, tedesco e spagnolo – di livello B1 o superiore attestato da enti pubblici/strutture private;
  • Attestazione di avvenuto completamento (con superamento del test finale) di almeno uno dei seguenti corsi di formazione erogati on-line e disponibili sul sito dell’EUIPO: “EUTM in a Nutshell” o “RCD in a Nutshell”;
  • Cittadinanza relativa ad uno dei paesi membri dell’Unione Europea oppure di uno stato in fase di adesione (in via eccezionale, l’EUIPO consente tuttavia l’inserimento nella short list di un solo candidato avente cittadinanza di paesi esterni rispetto alla UE o non candidati all’accesso nella UE).

Per espressa indicazione dell’EUIPO è interdetta la partecipazione al seguente bando ai candidati che abbiano beneficiato o stiano beneficiando di tirocini interni (retribuiti o non retribuiti) presso Istituzioni, Agenzie o enti dell’Unione Europea ivi inclusi candidati che siano o siano stati assistenti di membri del Parlamento Europeo, consulenti a contratto o ricercatori intra-muros, personale a contratto o a tempo determinato, membri ausiliari di staff o membri di staff ad interim all’interno di qualsiasi istituzione, agenzia o ente dell’Unione Europea.

Ai candidati entrati nella short-list è richiesta entro il 31 marzo 2019 la presentazione, direttamente all’EUIPO e tramite procedura on-line, di una domanda reperibile sul sito web dello stesso ente, unitamente a lettera di motivazione, curriculum vitae, diploma di laurea e certificazione di avvenuto completamento di uno dei due corsi on-line erogati. Dal 1° aprile al 15 maggio, l’EUIPO procederà all’esame dei candidati inseriti nella short list dell’Ateneo; nel giugno comunicherà ai candidati (selezionati e non selezionati) i risultati della procedura. Demandata ai tirocinanti la stipula di una polizza assicurativa. Il periodo di internship non costituisce rapporto di lavoro né con l’EUIPO né tantomeno con l’Università degli Studi di Messina.

Modulistica e documentazione da produrre

  • Istanza di partecipazione firmata;
  • Fotocopia di un documento di identità in corso di validità firmata;
  • Curriculum vitae in formato europeo in lingua italiana firmato;
  • Curriculum vitae in formato europeo in lingua inglese firmato;
  • Lettera di motivazione in lingua italiana firmata;
  • Lettera di motivazione in lingua inglese firmata;
  • Fotocopia codice fiscale;
  • Certificazione di conoscenza di una o più lingue di lavoro dell’EUIPO di livello pari almeno a B1 rilasciata da ente pubblico o privato.
  • Attestazione di avvenuto superamento di uno dei due corsi on-line erogati dall’EUIPO.

La documentazione dovrà pervenire entro le ore 12.30 del decimo giorno successivo alla pubblicazione del presente bando sul sito web UniMe, pena l’esclusione, mediante una tra le seguenti modalità: consegna a mano, raccomandata A/R e spedizione tramite Posta Elettronica Certificata (PEC). Per maggiori dettagli si rimanda all’avviso consultabile alla pagina http://ww1.unime.it/albo/files/001386890-UNMECLE-da1d2ed6-9920-4d1a-b913-c4256e8d558b-000.pdf

La Commissione esaminatrice attribuirà un massimo di 60 punti al candidato, vagliando il voto di laurea (max 10 punti), la conoscenza certificata di una delle lingue di lavoro dell’EPO (max 32) e l’esito del colloquio sulle competenze/motivazionale (max 18 punti). A conclusione dei lavori sarà prodotta una short list che presenterà, in ordine decrescente di punteggio, i nomi dei primi 15 candidati in ordine di punteggio; a parità di punteggio complessivo prevarrà il candidato con minore età anagrafica.

Per ulteriori informazioni rivolgersi al Responsabile del Procedimento, il Dott. Paolo Patanè – Responsabile della Unità Operativa Tutela della Proprietà Industriale, tel. n° 090 – 676 8923 e/o ppatane@unime.it .

 

Mariachiara Villari

Seminario “Il volto umano del diritto”: la testimonianza di Marco Cappato all’UNIME

L’incontro svoltosi l’11 marzo nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Messina, dal titolo “Il volto umano del diritto: visioni a confronto” verteva sul caso DJ Fabo-Cappato e di riflesso sull’ampio campo del fine-vita nell’ordinamento italiano. 

Il dibattito è entrato nel vivo dopo l’introduzione del prof. G. D’amico, docente di diritto costituzionale, e del prof. A. Randazzo, ricercatore di istituzioni di diritto pubblico; il nucleo della conferenza ha visto l’alternarsi delle argomentazioni di visioni differenti sul tema, espresse dai docenti: prof.ssa L. Risicato, ordinario di diritto penale, prof. A. Licastro, ordinario di diritto ecclesiastico, e prof A. Ruggeri, ordinario di diritto costituzionale, intervenuti per informare e far riflettere in merito alla disciplina italiana e i suoi limiti i partecipanti presenti all’evento, soprattutto giovani studenti, ma anche giuristi e avvocati sensibili all’argomento in questione. 

Da sinistra: il dott. Marco Cappato e gli altri ospiti – ©Ufficio Stampa UniMe, Aula Magna del Rettorato, 11 marzo 2019

Il discorso sicuramente più atteso, che di fatto non ha deluso le aspettative, è stato quello legato all’esperienza diretta di chi, come il dott. Marco Cappato, ha sempre operato in questo ambito tramite le sue personali battaglie sociali. 

Nel caso concreto e specifico, Marco Cappato, esponente dei radicali e tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, nel febbraio del 2017, ha accompagnato Fabio Antoniani (DJ Fabo), divenuto cieco e tetraplegico in seguito ad un incidente, in una clinica svizzera, dove ha realizzato la sua volontà di porre fine alle sofferenze provocate dal proprio stato di salute.

Al rientro in Italia, Cappato riferisce quanto realizzato alle forze dell’ordine e decide di autodenunciarsi del reato di “istigazione al suicidio” previsto all’art.580 del codice penale, per il quale rischia dai 5 ai 12 anni di carcere. 

Ancora oggi è in attesa di giudizio, in quanto la Corte d’Assise di Milano ha sospeso il processo e rimesso gli atti alla Corte Costituzionale che, con ordinanza del 24 ottobre 2018, ha dato un termine di un anno al Parlamento Italiano per emanare una legge sulla questione. 

Il caso è divenuto di rilevanza nazionale già prima del 27 febbraio 2017, perché i due protagonisti avevano deciso di rivolgere un appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché esortasse il legislatore a proporre una disciplina che rendesse lecito il suicidio assistito, come in altri paesi. 

L’intervento da lui realizzato in qualità di testimone diretto, ha visto un’iniziale analisi proprio dell’articolo 580, evidenziando la necessità di un’interpretazione legata soprattutto agli interessi della società di oggi, profondamente diversi da quelli del 1930, anno in cui è entrato in vigore il nostro codice penale. 

Al termine della sua esposizione, Cappato ha rivolto al pubblico un quesito mediante un parallelismo:

“può esistere l’amore imposto? No, perché non sarebbe vero amore. Allo stesso modo, può esistere la vita imposta? No, perché non sarebbe vera vita.”

Marco Siligato

Il caso dj Fabo-Cappato e le decisioni di fine-vita nel seminario “Il volto umano del diritto”

Lunedì 11 marzo, alle ore 9.30, l’Aula Magna del Rettorato ospiterà un seminario di studi intitolato “Il volto umano del diritto: visioni a confronto. Il caso Dj Fabo-Cappato e la decisione di fine-vita”.

Dopo i saluti istituzionali, il seminario sarà presentato ed introdotto dal prof. Giacomo D’Amico e dal prof. Alberto Randazzo. All’incontro interverranno, tra gli altri, l’Avv. Filomena Gallo e Marco Cappato, che porterà la propria testimonianza sul caso.

Le conclusioni sono affidate al prof. Luigi D’Andrea.

È prevista l’attribuzione di 0,25 cfu agli studenti e anche il riconoscimento di crediti agli avvocati.

Al Policlinico la presentazione di un “Centro Estetico” per le donne del reparto oncologico

Venerdì 8 Marzo alle ore 10:00 nell’aula Saverio d’Aquino al 5° piano del Padiglione H sarà illustrata dal Direttore, prof. Giuseppe Altavilla, un’iniziativa sociale rivolta alle pazienti in cura presso l’UOC di Oncologia Medica con Hospice del Policlinico Universitario “G. Martino”.
L’evento si inserisce nell’ambito del Programma di umanizzazione delle cure, già in atto presso l’Oncologia del Policlinico il cui fine è coniugare la migliore terapia con una globale presa in carico della Persona malata di tumore.
La terapia medica dei tumori può determinare una serie di effetti collaterali che spesso modificano il profilo estetico delle donne che vi si sottopongono. Proprio per rispondere alla esigenza di “bellezza” delle donne che affrontano la battaglia più difficile della loro vita, verrà messo a loro disposizione un “punto di estetica” presso il reparto ove eseguono la terapia.

Alla presentazione dell’iniziativa interverranno il prof. Salvatore Cuzzocrea, Rettore dell’Università di Messina; il Commissario straordinario della A.O.U. Policlinico “G. Martino”, dott. Giuseppe La Ganga; la prof.ssa Giovanna Spatari, Delegata alle Politiche di genere di Ateneo, promotrice dell’idea, e la giornalista Patrizia Casale, organizzatrice dell’evento “Una Mimosa per Te”, patrocinato dalla Città Metropolitana di Messina, che domenica 10 marzo nel salone degli specchi di Palazzo dei Leoni sosterrà la promozione e la diffusione dell’iniziativa.