“Tutto è possibile… basta crederci” – intervista a Fabio La Rosa e Titti Mazza

“Tutto è possibile… basta crederci” è lo spettacolo teatrale che andrà in scena sabato 15 giugno ’19 alle ore 21:00 presso il Palacultura a Messina.

Promosso dall’associazione culturale teatrale “I giovani di Pirandello”scritto da Titti Mazza con la regia di Fabio La  Rosa, terzo spettacolo nella loro collaborazione, è caratterizzato dall’integrazione spontanea e completa tra ragazzi diversamente abili, operatori del settore e studenti del Dipartimento Cospecs dell’Università di Messina.
Uno spettacolo fondato sul corpo che domina il palco, che affronta temi delicati, quasi denunciando una società assente e molto più apparente, ancora utopica ed anacronistica.
Noi di UVM abbiamo avuto il piacere di assistere alle prove e scambiare quattro chiacchiere con loro.

©GiuliaGreco, Fabio La Rosa e Titti Mazza – Messina, 2019

“I Naviganti” ed il diritto alla felicità, “La libertà di essere folle” ed a breve “tutto è possibile…basta crederci”: c’è un filo che lega le storie dei tre spettacoli?

Titti: In effetti si e riguarda la dignità della persona, quello che sente di essere e di voler dimostrare senza il timore del giudizio, del peso della società.

Fabio: Il filo conduttore sicuramente è il viaggio. Gli spettacoli sono frutto di un percorso laboratoriale, non si tratta di un semplice spettacolo ma viene applicato un metodo ben preciso per affrontare l’avventura che vivono i nostri attori e poter sfruttare la forza che accumulano nella loro vita quotidiana. È un viaggio emozionale, già i titoli possono suggerire il movimento che si crea attraverso la fantasia, le emozioni ed il tempo.

Bene avete così anticipato la mia prossima domanda: leggendo mi sono incuriosita del vostro modus operandi, in che consiste il teatro emozionale?

Fabio: il teatro emozionale è un percorso particolare che unisce gli aspetti tecnici del teatro e il mondo della psiche. Parte da Grotowski (Jerzy Grotowski – regista teatrale polacco ndr), il quale affermava che il teatro deve essere povero e spoglio di scenografie e costumi, dando spazio all’anima dell’attore e quindi proprio questo è il fulcro: che cos’ha l’attore come arma per poter arrivare al pubblico? L’emozione, e proprio questa è qualcosa che non si può non avere, perché si nasce con i sentimenti, e chiunque li ha. Automaticamente se si punta sulle emozioni nessuno ne è deficitario, non si può parlare più di disabilità, anzi in questo caso i ragazzi diventano guida per gli operatori del settore perché loro sono in grado di vivere le emozioni allo stato puro.

Come è nata la vostra collaborazione?

Titti: la nostra collaborazione è nata per caso, diciamo: io ero nella giuria di un percorso teatrale, e Fabio fece uno spettacolo. Quando lo vidi ne rimasi particolarmente impressionata perché si percepiva una persona con un animo forte e peculiare, sia dal punto di vista lavorativo che umano.

Qual è il riscontro che vedete da parte del pubblico? E qual è la risposta della società al vostro lavoro…

Fabio: Chi viene a vedere lo spettacolo è sempre poco rispetto alle nostre aspettative, e non perché siano alte ma perché, sfortunatamente, ci si è un po’ più abituati a criticare che a vedere ed osservare. Credo che queste siano realtà che bisogna necessariamente vedere perché è difficile spiegare a parole il percorso affrontato ed i risultati raggiunti, vederlo con i propri occhi sicuramente è più esaustivo, si parla sempre di emozioni ed ognuno ha la propria percezione. Quando si spengono le luci sul palco chi è venuto a vedere lo spettacolo, spesso ci dice che non si è accorto dove fosse la disabilità degli attori, il che significa che il percorso effettuato riesce ad arginare il disagio che viene additato ricoprendolo della dignità che merita.

©GiuliaGreco – Attori dello spettacolo “Tutto è possibile… basta crederci” , Messina, 2019

 

 

Giulia Greco

Borse di soggiorno per la TRIESTE NEXT ACADEMY su BIG DATA e DEEP SCIENCE

 

È stato indetto un bando da 300 borse di soggiorno per la Trieste Next Academy, una manifestazione composta da eventi speciali, talk, conferenze, seminari specialistici e workshop durante i quali si esploreranno le relazioni tra ricerca scientifica, innovazione, tecnologia e imprenditoria. Il tema di quest’anno è “Big Data, Deep Science”. La manifestazione si terrà a Trieste dal 26/27 al 29 settembre 2019.

 

A chi è rivolta la Trieste Next Academy?
La Trieste Next Academy è rivolta a studenti di corsi di laurea triennale, specialistica, master e dottorato.

 

Che benefici dà la borsa di soggiorno?
Gli studenti selezionati potranno beneficiare di:

  •  visite guidate in azienda e nei laboratori di ricerca;
  •  accesso preferenziale a tutti gli eventi (convegni, workshop, seminari) in calendario;
  •  momenti di incontro e approfondimento con i grandi nomi della scienza, della ricerca applicata e dell’impresa innovativa;
  • partecipazione ai colloqui di preselezione con le imprese;
  • partecipazione ai laboratori nella Città della Scienza che verrà allestita per l’occasione in Piazza Unità d’Italia, nel cuore di Trieste.

Sono presenti due opzioni di partecipazione al bando:

  • Opzione 1 / Visite guidate in azienda e partecipazione al Festival (quattro giorni-tre notti):
    Il progetto Academy avrà inizio giovedì 26 settembre (ore 13.30) e permetterà ai partecipanti di visitare aziende d’eccellenza del territorio (fino alla mattina di venerdì 27 settembre). Dal pomeriggio di venerdì 27 settembre, il programma dell’Academy prevede la partecipazione agli appuntamenti del Festival del Ricerca Scientifica fino al pranzo di domenica 29 settembre.
  •  Opzione 2 / partecipazione al Festival (tre giorni-due notti):
    Il progetto Academy avrà inizio in questo caso venerdì 27 settembre (ore 13.30) a Trieste e darà la possibilità di accedere esclusivamente agli appuntamenti del Festival fino al pranzo di domenica 29 settembre.

Le borse di soggiorno coprono il 50% dei costi di organizzazione. Per confermare la propria partecipazione all’evento, gli studenti selezionati per la borsa di soggiorno sono tenuti a versare una quota di partecipazione di:

  •  240€ per l’opzione 1 (visite guidate + festival, 4 giorni e 3 notti);
  • 160€ per l’opzione 2 (festival, 3 giorni e 2 notti).

Le spese di viaggio per e da Trieste sono a carico degli studenti selezionati.

 

Come posso partecipare al bando?
Per partecipare al bando è sufficiente compilare il modulo presente nella seguente pagina web: https://forms.zohopublic.com/goodnetsrl/form/TriesteNext2019Academy/formperma/M5XEkA-7GfExtbeBtuf0Ujazf9Gb_te8qdmQ3QYZESw

 

Entro quando posso partecipare al bando?
È necessario compilare il modulo entro il 23 giugno 2019.

 

Per maggiori informazioni:
Dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 18, ai seguenti recapiti:
Eleonora Benvenuti
Goodnet Territori in Rete
segreteria@goodnet.it
049 8761884

 

Link utili:

 

Francesco D’Agostino

Cinque studenti UniMe in trasferta nella caput mundi per il FRU 2019

Il countdown è ufficialmente finito. Tutto pronto per il FRU 2019. Oggi si è dato inizio ai lavori del FRU, il festival delle radio universitarie italiane, che si concluderà il 9 giugno. L’evento è organizzato da RadUni, l’associazione che riunisce gli operatori dei media radiofonici universitari italiani, la cui mission è quella di rispondere a un’esigenza di legame e di condivisione di buone pratiche tra i promotori delle prime esperienze di web radio universitarie italiane. A distanza di un anno, per la seconda volta consecutiva, l’Università degli Studi di Messina rinnova l’adesione al festival giunto alla tredicesima edizione, inviando una delegazione di cinque studenti universitari, membri della redazione UniVersoMe, la testata giornalistica degli studenti UniMe, nonché tutti e cinque speaker radiofonici di Radio UniVersoMe, la web radio di UniVersoMe.

Dopo l’entusiasmante esperienza del FRU 2018 a Cagliari, Radio UVM presenzia ancora all’affezionato appuntamento, ma con diversi partecipanti e in una diversa location. È la capitale, nell’Università Roma Tre, lo scenario scelto per ospitare lo svolgimento dell’edizione 2019 del FRU. Quest’anno tocca agli studenti Francesco Burrascano, Giuseppe Cannistrà, Alessio Caruso, Elena Perrone e Ilaria Piscioneri, che saranno protagonisti attivi, insieme ai rappresentanti di altre emittenti universitarie provenienti da tutta Italia, di quattro intense giornate che prevedono un programma fitto di attività, consultabile nel seguente link al sito: https://www.raduni.org/fru19/.

Dalle conferenze e i dibattiti sui temi della radiofonia, delle nuove tecnologie e della comunicazione, agli workshop interattivi, i nostri inviati avranno modo di confrontarsi con altri appassionati aspiranti radiofonici e giornalisti, e di prendere parte a momenti altamente formativi di incontro con relatori d’eccellenza e professionisti esperti del settore che sveleranno alcuni segreti del mestiere. Ma non finisce qui. La manifestazione rappresenterà anche un banco di prova stimolante in cui poter esercitare e dimostrare le proprie competenze, cimentandosi in delle sfide, le cosiddette speaker challenge. Durante il festival saranno premiati il miglior format radiofonico universitario e la migliore voce. Ultimo ma non meno importante elemento immancabile sarà la musica, componente fondamentale non solo in radio, ma anche come forma di intrattenimento che farà da cornice ad alcune serate, grazie ad artisti del panorama musicale nazionale che si esibiranno in concerti dal vivo.

Le anticipazioni possono bastare. Non si può rivelare troppo. Il resto dovrete scoprirlo leggendoci sul sito https://universome.unime.it. Per restare aggiornati e non perdervi contenuti inediti in diretta da Roma, collegatevi sui canali social di UniVersoMe:

https://www.instagram.com/uvm_universome/

https://www.facebook.com/UniVersoMessina

https://twitter.com/universomessina

Giusy Boccalatte

Pubblicato nuovo Bando Erasmus+ Studio A.A. 2019/2020

È stata pubblicata la seconda “Call” del Bando Erasmus+ Studio per l’A.A. 2019/2020. Il bando è riservato esclusivamente alle mobilità da effettuarsi nel secondo semestre del prossimo anno accademico.

 

Chi può partecipare al bando?
Possono partecipare al bando studenti di Corsi di Laurea Triennale, Laurea Magistrale e Dottorato che non hanno partecipato alla prima Call Erasmus+ o che sono risultati idonei ma non assegnatari di sede.

 

Dove posso andare?
Sono disponibili gli elenchi delle università straniere con le quali l’Università di Messina ha stipulato un accordo bilaterale. Le destinazioni sono divise per dipartimenti. Puoi effettuare la mobilità in quelle università nella cui colonna “Ambito scientifico/ISCED/Cds Eleggibili” sia riportata la classe della tua laurea (ovvero quel codice che contraddistingue ogni Corso di Laurea, formato dalla lettera L/LM seguita da uno o più lettere o numeri).

 

Come posso partecipare al bando?
Per partecipare avrai bisogno di una certificazione linguistica del livello richiesto dall’Università straniera presso cui vuoi effettuare il periodo di mobilità, secondo una di queste modalità (per approfondimenti vedi l’art. 7 del Bando):

  •  Certificazioni internazionali (es. Cambridge, DELE, DELF, ecc.);
  • Test di verifica presso il Centro Linguistico d’Ateneo – CLAM;
  •  Autocertificazione relativa al superamento esame di lingua sostenuto nel proprio Corso di studi;
  •  Autocertificazione per dichiarare la conoscenza linguistica.

La procedura di iscrizione al Bando va effettuata interamente tramite esse3. Qui la guida dettagliata: https://bit.ly/2ZcbGTr

 

Entro quando posso partecipare al bando?
Dovrai compilare la candidatura entro il 14 giugno 2019 alle ore 13.00.

 

Che materie posso dare in Erasmus?
Leggi l’articolo: https://universome.unime.it/2019/05/16/sos-erasmus-3-la-compilazione-del-learning-agreement/

È disponibile anche un database degli esami sostenuti dagli studenti UNIME all’estero (N.B. Ciò non vuol dire che tu possa dare solo queste materie!): https://bit.ly/2Ih1yly

 

Riceverò dei finanziamenti se andrò in Erasmus?
Sì, più di uno! Leggi l’articolo: https://universome.unime.it/2019/04/16/sos-erasmus-2-i-contributi-economici/

 

Per ulteriori info
Unità Operativa Mobilità Erasmus
Orario di apertura al pubblico: Lunedì ore 9.00-13.00, Mercoledì ore 15.00-16.00, Giovedì ore 9.00-13.00

E-mail: erasmus@unime.it

Orario di ricevimento telefonico (helpdesk Bando): Martedì ore 15.00-16.00, Venerdì ore 10.00-12.00
Tel: 090/6768532-8541- 8534

 

Link utili:

 

Francesco D’Agostino

BANDO ERASMUS+ TRAINEESHIP: opportunità di tirocinio all’estero

È stato pubblicato il Bando Erasmus+ Traineeship per l’A.A. 2019/2020.

 

In cosa consiste l’Erasmus+ Traineeship?
Il progetto Erasmus+ Traineeship consente di effettuare periodi di mobilità all’estero, per almeno due mesi, durante i quali svolgere attività di tirocinio.

 

Chi può partecipare al bando?
Il bando è aperto alla partecipazione di studenti, laureandi (studenti che partecipano al bando prima del conseguimento del titolo, ma effettuano la mobilità da “neolaureati”) e dottorandi, che intendano svolgere un tirocinio della durata minima di due mesi presso un ente straniero.

 

Entro quando è possibile partecipare?
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata all’8 luglio 2019 alle ore 12:00.

 

Come si partecipa al bando?
Gli studenti interessati a partecipare alla selezione dovranno compilare la candidatura online, esclusivamente tramite la piattaforma Esse3.
Gli studenti dovranno avere cure di produrre i seguenti documenti:

  •  LAT – Learning Agreement for Traineeship (contenente il piano di lavoro che si intende svolgere all’estero) già compilato e firmato anche dalla Sede ospitante;
  • Attestazione della propria conoscenza linguistica secondo le modalità:

            – Certificazioni internazionali;

            – Test di verifica presso il Centro Linguistico d’Ateneo – CLAM;

            – Autocertificazione per dichiarare la conoscenza linguistica (verificare le modalità specifiche nell’art. 6 del Bando UNIME).

Nella candidatura dovranno essere inseriti, pena l’esclusione:

  • Certificazione/Autocertificazione della competenza linguistica;
  • I riferimenti dell’ente ospitante in cui si intende svolgere il tirocinio specificando, nell’apposita sezione, lo Stato di appartenenza dell’Ente stesso;
  • Learning Agreement for Traineeship (LAT) debitamente compilato e firmato in tutte le sue parti. (È obbligatorio compilare anche le sezioni “Table A” e “Table B”);
  •  I dati relativi all’eventuale partecipazione a precedenti periodi di mobilità nell’ambito del programma Erasmus;
  •  La presenza di handicap;
  • I dottorandi, oltre ai summenzionati documenti, dovranno allegare alla candidatura l’autorizzazione del Coordinatore del Dottorato di riferimento per lo svolgimento del periodo all’estero.

 

Sono previsti dei contributi economici?
Sì. Sono previsti due contributi: un contributo economico europeo e uno finanziato dal MIUR.
L’importo mensile del contributo europeo è stabilito in base al costo della vita del Paese di destinazione, secondo tre gruppi predefiniti dalla Commissione Europea.

Gli studenti che svolgono un tirocinio che comporta il riconoscimento di CFU curriculari, potranno ricevere un contributo dal MIUR, secondo quanto riportato nella tabella sottostante:

Gli studenti che svolgono un tirocinio senza riconoscimento di CFU (ad es. in caso di mobilità post-lauream) e che presentano un’attestazione ISEE fino a 13.000 euro per l’anno 2019/20, potranno ricevere un contributo aggiuntivo “per condizioni economiche svantaggiate” di 100 € al mese per ogni mese finanziato.

 

Dove posso svolgere il tirocinio?
L’Università possiede un elenco degli Atenei/Enti stranieri con cui UniME ha stipulato Accordi Bilaterali, Lettere Intenti o che hanno manifestato la disponibilità a ricevere studenti: https://bit.ly/2X7INH9
È possibile anche ricercare autonomamente un ente disposto ad accoglierti per svolgere il tirocinio: consulta “Scheda Consigli per la ricerca autonoma del tirocinio “. https://bit.ly/2YMSco6
Gli studenti, per avanzare la propria candidatura presso Università/Enti stranieri (anche se non inclusi nel database), possono utilizzare il format per “autocandidarsi”: https://bit.ly/30Ltxly

 

Per ulteriori info
Unità Operativa Mobilità Erasmus
Orario di apertura al pubblico: lunedì ore 9.00-13.00, mercoledì ore 15.00-16.00, giovedì ore 9.00-13.00
E-mail: traineeship@unime.it
Tel. 090/6768506-34

 

Link utili:

 

Francesco D’Agostino

“Gli uomini passano le idee restano” in memoria di Giovanni Falcone

Giovedì 23 maggio, alle ore 10:30, in occasione dell’anniversario della Strage di Capaci, l’Aula Magna del Rettorato ha ospitato la giornata in ricordo di Giovanni Falcone, organizzata dal Centro Studi sulle Mafie dell’Università di Messina.
Dopo i saluti istituzionali del Rettore Prof. Salvatore Cuzzocrea, un breve discorso di elogio per chi onora il proprio mestiere. Ha avuto inizio il dibattito, moderato dal giornalista Nuccio Anselmo, con il Dott. Maurizio De Lucia, Procuratore della Repubblica di Messina e il Dott. Emanuele Crescenti, Procuratore della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto.

Il tempo del dibattito è stato scandito da 4 video documentario che trattavano del giudice Falcone e della strage di Capaci.

La strage di Capaci fu un attentato compiuto da cosa nostra, commissionato da Totò Riina il 23 maggio 1992 nei pressi di Capaci, per uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone. Gli attentatori fecero esplodere un tratto dell’autostrada A29, mentre vi transitava la scorta con a bordo il giudice, la moglie e gli agenti di Polizia, sistemati in 4 auto blindate. Oltre al giudice, morirono altre quattro persone: la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Il sicario Giovanni Brusca azionò una carica di cinque quintali di tritolo, che era stata posizionata in una galleria scavata sotto la strada. Pochi istanti prima dello scoppio, Falcone aveva rallentato per prendere un mazzo di chiavi dal cruscotto della macchina. Lo scoppio quindi travolse in pieno solo la prima auto. I tre agenti della scorta morirono sul colpo.
La macchina di Falcone si schiantò contro il muro di cemento e detriti causati dallo scoppio. Il giudice Falcone morì durante il trasporto in ospedale a causa del trauma, causato dall’impatto. La moglie Francesca morì invece in ospedale più tardi. L’agente Costanza, che si trovava nella macchina con il giudice, rimase illeso. Gli agenti della terza automobile, feriti, ma non in pericolo di vita.

I due procuratori sono intervenuti all’incontro elogiando Falcone, parlando di quanto fosse importante come figura oltre che professionalmente, moralmente. Hanno parlato dei moltissimi progressi che sono stati fatti in Sicilia e in Italia nella lotta alla mafia, grazie al quel modo di intervenire impartito da uomini valorosi come Falcone. Si sono pronunciati su Messina e su come la mafia fosse meno violenta. Si era compreso prima delle altre associazioni a delinquere quanto i morti portassero l’attenzione dei media e delle forze dell’ordine, e questo faceva sì che fosse anche più complicato condurre le indagini. Delle parole sono state spese anche riguardo a Barcellona Pozzo di Gotto e a quanto pure lì le indagini abbiano portato a dei risvolti positivi per la giustizia con molti arresti, un approccio alla lotta alla mafia che deve essere intrapreso anche contro le ’ndrine al nord e le camorre. Infine gli ospiti si sono concentrati sui fatti e non sulle supposizioni sollevate ai tempi della strage dalle testate giornalistiche.

Alle 19:30 è stato proiettato presso il Cineauditorium Fasola il film “Il traditore”, film eccezionale sulla vita di Tommaso Buscetta, ex appartenete di cosa nostra, e collaboratore di giustizia grazie al buon rapporto che aveva instaurato col giudice Falcone. Un film di Bellocchio, che ha Buscetta come personaggio protagonista interpretato da Favino. La pellicola ha riscosso moltissimo successo, realizzata bene sopratutto per quanto riguarda le scene del maxi processo, di cui su YouTube si trovano le riprese originali, e mettendo a confronto recitazione e realtà, ci si rende conto della meravigliosa interpretazione di Favino. Viene analizzata una figura che grazie alle sue dichiarazioni fece arrestare moltissimi esponenti di cosa nostra tra cui Salvatore Riina, mandante della strage di Capaci e di altri molteplici omicidi.

Alberto Cavarra

Aperte le candidature per tirocini retribuiti presso l’EMSA di Lisbona

È stato indetto dall’Agenzia Europea di Sicurezza Marittima un bando per la selezione di 9 tirocinanti destinati a svolgere un’esperienza lavorativa della durata compresa tra tre e sei mesi, nella sede di Lisbona.

L’EMSA opera nei sistemi di sicurezza marittima generale all’interno della comunità europea, allo scopo di migliorarne l’efficienza e contribuire a ridurre il rischio di incidenti marittimi e di inquinamento marittimo ad opera delle navi. Il programma 2019 conferirà ai selezionati conoscenze teoriche e pratiche nel settore della legislazione legata alla sicurezza marittima e del lavoro quotidiano svolto nei vari uffici dell’Agenzia, dando ai tirocinanti la possibilità di spendere quanto appreso negli studi universitari. La data di avvio dei tirocini è fissata per l’1 settembre 2019, con termine previsto per il 29 febbraio 2020. È prevista una sovvenzione mensile di 1025,69 euro, assegnata sulla base degli studi effettuati e delle proprie competenze. Le domande dovranno pervenire entro il 12 giugno 2019.

 

Come è possibile candidarsi?

Le procedure di presentazione della candidatura saranno espletate esclusivamente attraverso l’invio di una mail al seguente indirizzo traineeship@emsa.europa.eu. Le posizioni aperte per i tirocini riguardano i seguenti settori: Comunicazione; Operazioni ICT; Risorse umane; Affari legali; Supporto interno; Sicurezza della nave e attrezzature marine; Servizi di supporto marittimo; Formazione e cooperazione; Analisi e valutazione.

 

Chi può partecipare?

La selezione è rivolta agli studenti UniMe che soddisfano i requisiti previsti dal settore prescelto (Diploma di laurea e conoscenze linguistiche). Al modulo di domanda (in formato modificabile, non scansionato e completo in tutti i suoi campi) deve essere allegata copia del Diploma di laurea e degli attestati ufficiali dichiarati nella domanda (le autocertificazioni non saranno accettate). È possibile verificare i requisiti richiesti da ogni settore consultando il bando.

 

Per ulteriori info:
Maggiori chiarimenti sono disponibili sul sito web EMSA www.emsa.europa.eu.

 

Mariachiara Villari

Premi di Laurea nei settori della salute e sicurezza sul lavoro, sostenibilità e mondo dello sport

Sono stati indetti due bandi di concorso diretti a studenti autori di tesi di laurea sui settori della salute e sicurezza sul lavoro, sulla sostenibilità e su società sportive, atleti e attività sportiva con particolare riferimento al mondo del calcio (vedi giù).

PREMIO AIFOS: Tesi di laurea nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro e sostenibilità

AiFOS, Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro, ha indetto un bando di concorso dedicato a tesi di laurea negli ambiti di:
⦁ Salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, declinata in uno dei seguenti ambiti:
⦁ ambito giuridico, normativo, organizzativo;
⦁ ambito tecnico, ingegneristico, medico;
⦁ ambito psicologico, educativo, formativo, relazionale.
⦁ Sostenibilità ambientale, economica e/o sociale.

 

Chi può partecipare al bando?
Possono partecipare gli studenti laureati/laureandi autori di tesi di laurea triennale, specialistica, magistrale, dottorati di ricerca o master di primo livello e secondo livello discusse tra il 1 novembre 2018 ed il 31 ottobre 2019. È necessario non essere già risultati vincitori in precedenti edizioni del premio organizzate da AiFOS o da Fondazione AiFOS.

 

Come posso partecipare?
E’ necessario compilare la domanda di partecipazione al seguente link: https://bit.ly/2X1p8IQ

 

Entro quando posso partecipare?
Per partecipare alla selezione è necessario compilare la domanda di partecipazione entro la data del 31 ottobre 2019.

 

Quali sono i premi?
Saranno selezionate otto tesi. Queste avranno diritto a titolo di premio:
⦁ riconoscimento economico di 500,00 € a ciascun vincitore;
⦁ pubblicazione della tesi sui siti di Fondazione AiFOS, di AiFOS, di Fondazione Global Compact Network Italia (per la sezione sostenibilità ambientale, economica e/o sociale);
⦁ attestato di partecipazione al concorso;
⦁ abbonamento on-line per un anno ai “Quaderni della Sicurezza”, la rivista scientifica AiFOS.

Bando: https://www.fondazioneaifos.org/images/files/premio-tesi-laurea/2019/Bando-Tesi-laurea-2019.pdf
Sito web AiFOS: https://www.fondazioneaifos.org/index.php/premio-tesi-di-laurea

 

 

XIII PREMIO DI LAUREA ARTEMIO FRANCHI: Tesi di laurea afferenti le società, gli atleti e l’attività sportive in genere, con particolare riferimento al mondo del calcio

 

La Fondazione Artemio Franchi Onlus, in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze e con il patrocinio e la partecipazione della Lega Italiana Calcio Professionistico, ha bandito il XIII Premio di Laurea Artemio Franchi con premi da assegnare agli autori di tesi di laurea su argomenti di qualunque disciplina afferenti le società sportive, gli atleti e l’attività sportiva in genere, con particolare riferimento al mondo del calcio.

 

Chi può partecipare al bando?
Possono partecipare gli studenti laureati/laureandi autori di tesi di laurea magistrale (ad esclusione dei Premi Speciali “Insieme” e “Calcio femminile” ai quali possono partecipare anche gli autori di tesi di laurea triennali, master o corso di specializzazione) che abbiano conseguito il titolo presso Università Italiane successivamente al 1° agosto 2016.

 

Come posso partecipare?
I partecipanti dovranno registrarsi entro il 31 dicembre 2019 sul sito della Fondazione Artemio Franchi Onlus http://www.fondazioneartemiofranchi.org compilando l’apposita domanda di partecipazione e allegando i seguenti documenti:
⦁ copia fronte retro di un proprio documento di riconoscimento in corso di validità;
⦁ copia della tesi di laurea/elaborato in formato PDF non protetto, con dichiarazione di autenticità del testo e di conformità all’originale depositato presso la competente Università;
⦁ un suo breve riassunto della tesi (abstract), in formato PDF non protetto, di non più di 5 pagine formato A4 (dimensione minima del carattere: 10 px);
⦁ certificato di laurea riportante gli esami sostenuti e le relative votazioni rilasciato dalla Segreteria dell’Università o dichiarazione sostituiva del certificato di laurea riportante gli esami sostenuti e le relative votazioni ai sensi dell’art. 46 e ss. del DPR 445/2000.

 

Entro quando posso partecipare?
È possibile partecipare entro il 31 dicembre 2019.

 

Quali sono i premi?
⦁ I Premio: 3.000,00 €;
⦁ II Premio: 2.000,00 €;
⦁ III Premio: 1.000,00 €.
Sono previsti, inoltre, alcuni premi speciali:
Premio Speciale “Vittorio Mormando” alla miglior tesi di laurea magistrale in materia giuridica tra quelle in concorso;
Premio Speciale “Insieme” alla miglior tesi di laurea magistrale tra quelle in concorso o alla miglior tesi di laurea triennale od elaborato presentato al termine di master o corsi di specializzazione avente ad oggetto gli aspetti della diffusione e dello sviluppo delle attività paraolimpiche;
Premio Speciale “Calcio Femminile” alla miglior tesi di laurea magistrale tra quelle in concorso o alla miglior tesi di laurea triennale od elaborato presentato al termine di master o corsi di specializzazione avente ad oggetto l’attività sportiva femminile con particolare riferimento al mondo del calcio.

 

Bando: https://www.unime.it/sites/default/files/xiii_bando_definitivo.pdf

 

Francesco D’Agostino

X Edizione della Settimana della Sicurezza

Messina Risk. Sis.ma 2019, fare e fare bene. La chiarezza del rischio nella forza delle azioni.
Questo l’intento che anche quest’anno ha visto coinvolti molteplici realtà cittadine, studenti, associazioni di volontariato, forze dell’ordine, autorità civili, militari e come sempre la sinergica collaborazione dell’Ateneo Messinese.
Presente come di consueto e immancabile il Dipartimento di Medicina clinica e Sperimentale con i suoi studenti infermieri coordinati dalla Dott.ssa Mariella Caruso in veste di Tutor supervisore.
Ormai da anni, sicurezza e cultura della prevenzione caratterizzano eventi simili a questo e Messina risponde egregiamente con attenzione e spirito di serietà a quella che ormai è una abitudine augurabile alla città ancora per
tantissimi altri anni.
Messina come banco di prova, rischi collettivi emergenziali in simulazione organizzata, che ha visto l’ impegno attento e scrupoloso di Massimiliano Minutoli, Assessore alla Protezione Civile, di sua Eccellenza Dottoressa Maria Carmela Librizzi, Prefetto di Messina, del dirigente generale del dipartimento regione siciliana Protezione civile Calogero Foti e di Agostino Miozzo del Dipartimento nazionale di Protezione civile.
Ecco, la maxi emergenza voluta dal Comune di Messina tramite il suo COC (Centro Operativo Comunale di Protezione Civile), comprendente variegate funzioni al proprio interno, una tra le molteplici la “funzione volontariato” che risponde a quelle esigenze cardini delle quali un paese civile non può più fare a meno.
Nell’ottica di questa simulazione, che ha visto coinvolte diverse strutture dell’apparato pubblico, tra cui in primis il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, la Capitaneria di Porto, la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Municipale nonché la macchina operativa in seno al Dipartimento Regionale della Protezione Civile, tutto si è svolto con la massima serietà e competenza fattiva da sempre tratti tangibili della macchina emergenziale organizzativa messinese.

Presenti all’evento, come da anni or sono, la aziende sanitarie, prime attrici e primi apparati coinvolti in caso di emergenza. La presenza anche quest’anno dell’università di Messina con il DIMED che ha contribuito con la partecipazione dei propri studenti infermieri coadiuvati dalla Dottoressa Mariella Caruso.
Il DIMED attento alla formazione dei propri iscritti, quali futuri professionisti e operatori sanitari, condivide, sponsorizza e valorizza tutte le attività che vedono l’essere umano al centro della tutela pubblica e persegue con lungimiranza comprovata tutte quelle iniziative volte alla cultura della prevenzione.
Una su tutte l’ammaraggio di un aereo costretto all’atterraggio d’emergenza in mare che ha visto il recupero e il salvataggio dei passeggeri a bordo.

Nello specifico impegnati nelle operazioni il centro coordinamento soccorsi della prefettura con l’ausilio del coordinamento della capitaneria di porto in soccorso dell’aeromobile ATR42 che ha visto impegnata in mare anche la motobarca del distaccamento portuale dei vigili del fuoco di Messina M03 con equipaggio composto da quattro unità specialisti nautici e da squadra terrestre.
I vigili del Fuoco, questi primi attori di Protezione Civile, rispondono da sempre a quelle caratteristiche necessarie ai primi interventi, direbbe qualcuno non vi è emergenza grave senza l’intervento dei vigili del fuoco, corpo questo per antonomasia “élite” di Protezione Civile.

In un tessuto cittadino, quale quello della città di Messina e della sua oggi area metropolitana messinese, favorire l’educazione alla prevenzione e alla tutela della vita in quanto tale, è segno che ad ogni livello, in ogni istituzione statale, parastatale e privata, venga fuori quella voglia, caratteristica innata dei messinesi nel perseguire concetti di autotutela e autoformazione continua in protezione civile.
La Protezione civile siamo tutti noi, il nostri vicini di casa, i nostri amici, colleghi, insegnati, genitori, fratelli e sorelle, tutti insieme per un fine comune, esserci e saper esserci in caso di emergenza.
Diceva qualcuno un tempo di non chiederci cosa può fare la nostra città per noi, piuttosto chiediamoci cosa possiamo fare noi per la nostra città, la nostra Sicilia, la nostra nazione.

                                                                                                                                                                                              Filippo Celi

Al rettorato un seminario sul tema delle disuguaglianze e migrazioni forzate

Giovedì 16 maggio 2019. Messina. Accademia dei Pericolanti – Rettorato. Ore 15:00. Ѐ stato presentato il rapporto 2018 “Il diritto di asilo”.

Al tavolo dei relatori la prof.ssa Anna Maria Anselmo, vicedirettrice COSPECS, che ha fornito le categorie utili per contestualizzare il fenomeno; si è poi proseguito con l’intervento della curatrice del rapporto, Mariacristina Molfetta, presidente del Coordinamento “Non solo Asilo”. Infine, l’evento si è concluso con la presentazione di una ricerca sul campo di Tiziana Tarsia, sociologa, e Giuliana Sanò, antropologa, e due interventi che hanno descritto iniziative di partecipazione attiva con i rifugiati, gli studenti e gli operatori sociali del settore.

Più di 160mila sono gli immigrati che dall’inizio del 2016 sono sbarcati sulle coste italiane tutti ufficialmente in cerca di protezione internazionale. La politica da tempo è divisa sulla loro accoglienza e sulla presenza dei requisiti per la concessione dello status di rifugiato. Un dibattito spesso sin troppo polemico.

Infatti negli ultimi anni l’attenzione pubblica e politica, italiana ed europea, è stata fagocitata dall’ossessione delle migrazioni. Il tema è diventato la bussola delle campagne elettorali. Il futuro dell’Europa sembra tragicamente legato alla sua capacità di gestire, o meglio, respingere le migrazioni. Questo dibattito cieco e di cortissimo respiro non permette di ragionare con maggiore consapevolezza su questioni fondamentali che segneranno veramente il nostro futuro. E in particolare, la triade cambiamento climatico, migrazioni e disuguaglianza, si presenta come una questione che avrebbe bisogno di una maggiore attenzione per discutere di politiche e comportamenti sociali ed individuali.

Il fenomeno migratorio è complesso e le cause sono interagenti. Gli studiosi sottolineano che le migrazioni sono un modo per adattarsi al cambiamento e che quindi non vanno combattute, ma regolate e rese sicure con piani ad hoc.

Nello scenario mondiale, i Paesi che accolgono il maggior numero di rifugiati si trovano in regioni in via di sviluppo. La Turchia si conferma il Paese che ospita il maggior numero di rifugiati con 2,5 milioni di persone accolte, rispetto agli 1,6 milioni dello scorso anno; la Siria è il primo paese di origine con 4,9 milioni di rifugiati.

In questo quadro si chiede alle istituzioni e si propone alla società civile una riflessione sugli strumenti legali e sulle politiche internazionali e nazionali: affinché non siano discriminanti verso le persone in difficoltà o che hanno necessità di spostarsi, ma riconoscano il diritto ad una vita dignitosa di chi fugge dai sempre più frequenti disastri di varia natura; occorre creare nuovi regimi per regolare, regolamentare e rendere sicure e ordinate le migrazioni a livello internazionale e regionale, fondati sul riconoscimento dei diritti dei migranti.

Gabriella Parasiliti Collazzo