…l’Università di Messina è stata già chiusa in precedenza?

La città di Messina, nella sua lunga e gloriosa storia, spesso ha dovuto affrontare momenti difficili come quello che noi tutti stiamo vivendo in questi giorni nebulosi.

Tra le drastiche misure per fronteggiare la minaccia del contagio, quasi una settimana fa il Governo ha disposto, tra le altre, la sospensione delle attività di tutti gli atenei presenti sul territorio nazionale. Non è la prima volta che l’ateneo peloritano ha subito un provvedimento del genere, anche se con le dovute e numerose differenze: l’Italia ancora non esisteva e la città mamertina era sotto la dominazione spagnola.

Ma, proprio in questo periodo, ci è venuto in mente questo collegamento storico: è il momento di salire sulla macchina del tempo e immergersi in uno dei capitoli più celebri e drammatici della storia della nostra città.

La citta di Messina nel Seicento – Fonte:lacooltura.com

 

Il legame tra Università e città

Il nostro viaggio inizia il 2 dicembre 1599 , quando l’Università di Messina conferì la prima laurea a Giovan Battista Castelli, divenuto in seguito un noto giudice.

Nonostante la fondazione dell’ateneo risalga al 1548, soltanto dopo una lunga disputa con l’Università di Catania, davanti al tribunale della Sacra Rota è stata ottenuta la possibilità di conferire i titoli di studio.

Da allora, l’Università messinese è cresciuta, sia in prestigio sia in numero di matricole, grazie anche alla posizione strategica della città dello Stretto. Infatti, Messina era una meta più appetibile, in confronto alla città etnea, per gli studenti forestieri, provenienti dalla Calabria e da Malta.

Tra l’Università e le élite cittadine intercorreva un profondo legame, sancito dalla possibilità riservata a queste ultime di scegliere i docenti, il Rettore (che a quei tempi era uno studente, come accadeva negli altri atenei italiani), i riformatori e altri uffici interni.

Lo Studium Urbis (antica denominazione dell’Università) aveva un ruolo centrale, poiché garantiva la formazione delle élites culturali e politiche cittadine. In particolare, gli studiosi di diritto erano chiamati in causa dal Senato cittadino per la difesa nelle varie sedi dei numerosi privilegi della città, fondamenta del progetto di ascesa di politica di Messina.

L’antico portale dello Studium, attualmente collocato nel cortile della nuova sede dell’ateneo – Fonte:messinaora.it

 

Il progetto di ascesa politica ed autonomia

Negli anni Venti del Seicento prese corpo tra le élite cittadine l’obbiettivo di far diventare Messina la capitale di diritto della Sicilia orientale, visto che di fatto già lo era. La proposta fu quella di dividere in due viceregni il territorio siciliano, fino a quel momento unificato sotto un unico viceregno, con Palermo capitale.

L’azzardo politico fu supportato dalla scissione della provincia gesuitica siciliana in due parti (1628), una delle quali facente capo a Messina. Questa mossa da parte della Societas Iesu (Compagnia di Gesù, volgarmente gesuiti) fu il frutto di una collaborazione tra il Senato e i gesuiti messinesi, che ottennero la gestione della facoltà di Teologia.

L’offerta di quasi due milioni di scudi arrivò nel 1629, ma fu controbilanciata dalle offerte congiunte della città di Palermo e del Parlamento siciliano. L’ambizioso progetto di “Messina capitale” dunque naufragò, anche a causa della retromarcia del preposto generale dei gesuiti, che nel 1633 riunificò la provincia, provocando inoltre nuovi scontri in merito alla gestione dello Studium.

L’ingerenza di Palermo evidenzia il conflitto in atto in quel periodo tra le due città e più in generale tra la Sicilia occidentale del grano e la Sicilia orientale della seta. Il susseguirsi di altri eventi di scontro mutò anche il rapporto tra Messina e Madrid, sempre più incrinato. Nel frattempo, in città si costituirono due schieramenti contrapposti: i Merli, filogovernativi, e i Malvizzi, sostenitori del Senato, di cui facevano dichiaratamente parte alcuni esponenti dell’Università.

Le tensioni tra le due parti mutarono nel 1674 in una guerra civile, sfociata nella celebre rivolta antispagnola.

Il palazzo del Senato messinese – Fonte:tempostretto.it

 

La rivolta antispagnola

Seguendo l’antica legge del cacciare un invasore chiamandone un altro, i ribelli invocarono l’aiuto della Francia di Re Luigi XIV, che accettò strategicamente. Infatti, il conflitto garantiva l’apertura di un nuovo fronte della guerra d’Olanda, nella quale il regno francese fronteggiava proprio la Spagna.

Dopo che il generale della marina francese Louis de Vivonne  entrò trionfante nella città peloritana (1675), in seguito alla debacle della flotta spagnola a Stromboli, i messinesi non si trovarono di fronte ad una situazione migliore, a causa delle ristrettezze dovute al blocco navale e alla carestia.

Dopo quasi quattro anni di conflitto, Francia e Spagna posero fine alla Guerra d’Olanda attraverso il trattato di Nimega.

La pace fu siglata all’insaputa dei messinesi, nonostante diversi ambasciatori tentarono di trattare in precedenza con il Re Sole per ottenere impegni precisi.

Il ritorno degli Asburgo (ovviamente ramo spagnolo), previsto da una postilla del trattato, non tardò ad arrivare ed ebbe conseguenze drammatiche per la città di Messina, dichiarata ciudad muerta civilmente (città morta civilmente).

Fuga di famiglie nobiliari messinesi dopo la rivolta antispagnola – Fonte:antoniocattino.blogspot.com

 

La “vendetta” degli Asburgo

La vendetta spagnola fu spietata e si concretizzò nell’eliminazione delle istituzioni protagoniste dell’ambizioso progetto autonomistico: il palazzo del Senato fu raso al suolo e le Accademie cittadine furono chiuse.

La città fu privata della millenaria Zecca e della sua memoria storica attraverso la confisca dell’Archivio cittadino.

Lo Studium fu chiuso a causa del suo ruolo centrale nell’aggregazione e formazione delle élite politiche e culturali, responsabili della rivolta. La sede dell’ateneo fu utilizzata per ospitare i forni militari e l’orto botanico, fondato da Pietro Castelli, che divenne luogo di pascolo per i cavalli delle truppe reali.

Si dovrà attendere il 1838 per parlare nuovamente di Università a Messina.

“Messina restituita alla Spagna” di Luca Giordano – Fonte:tempostretto.it

 

In conclusione…

In seguito alla repressione la città non si sarebbe ripresa facilmente e non sarebbe mai tornata ai fasti e agli splendori dei secoli precedenti.

Tentammo di conquistar la Luna e forse avevamo gli strumenti per farlo, ma la Dea Fortuna o chi per lei ha deciso di non baciarci, condannandoci all’oblio.

Che possa questo periodo di stasi essere anche un momento di studio e di (ri)scoperta della meravigliosa storia della nostra città, che necessita sempre più di (ri)costruire una memoria civica collettiva.

 

Mario Antonio Spiritosanto

 

 

Bibliografia:

Bottari Salvatore e Chiara Luigi, La Lunga rincorsa. Messina dalla rivolta antispagnola al terremoto del 1908;

Novarese Daniela, Istituzioni politiche e studi di diritto fra cinque e seicento. Il Messanense Studium Generale tra politica gesuitica e istanze egemoniche cittadine;

Ribot Luis, La rivolta antispagnola di Messina. Cause e antecedenti (1591-1674);

https://www.unime.it/it/ateneo/presentazione/storia-dellateneo

https://universome.unime.it/2017/10/25/origini-universita-primato-mondiale/

 

Ricalendarizzazione esami e lauree per via telematica in tutti i Dipartimenti

Le misure adottate dal DPCM del 4 marzo si fondano su tre principi essenziali: quello della tutela della salute pubblica, quello del diritto allo studio, nonché quello della continuità dei servizi alla comunità. Nello specifico, le disposizioni mirano ad evitare presenza prolungata di flussi di persone ad una distanza inferiore a quella ritenuta necessaria per evitare o contenere il contagio.

Al fine di tranquillizzare gli studenti e le loro famiglie, quindi, in via precauzionale, il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, comunica che tutti gli esami e le lauree precalendarizzati  sono stati rinviati in tutti i Dipartimenti in attesa di nuova imminente calendarizzazione per consentirne lo svolgimento per via telematica.
Nella giornata di lunedì saranno forniti i dettagli della nuova calendarizzazione.

“Casa Unime” 2019-2020 – pubblicato il bando del programma

E’ stato pubblicato il bando per l’annualità accademica 2019-2020 del programma “Casa Unime”, iniziativa innovativa dell’Università di Messina che mette a disposizione degli studenti fuori sede 140 mila euro complessivi, sulla base di precisi criteri di reddito, perché possano frequentare più agevolmente le lezioni del proprio corso di studio.

La somma stanziata è utilizzabile dagli studenti Unime domiciliati a Messina e residenti in un altro Comune, che abbiano stipulato e registrato un regolare contratto di locazione relativamente a un immobile sito nel Comune di Messina, per almeno 10 mesi.

Al contributo finalizzato all’abbattimento dei costi relativi al canone di locazione possono accedere al contributo gli studenti fuori sede iscritti per l’A.A. 2019/20, entro i termini consentiti dall’Università degli Studi di Messina e che abbiano perfezionato l’iscrizione prima della presentazione della domanda, ai corsi di:
a) laurea;
b) laurea magistrale;
c) laurea magistrale a ciclo unico.

I richiedenti devono essere in possesso dei requisiti relativi allo status di fuori sede, alla condizione economica documentata tramite specifica attestazione ISEEU ( documento ISEE ai fini universitari), al merito e alla carriera universitaria.

I candidati dovranno seguire un apposito procedura sulla piattaforma ESSE3, accessibile dalla propria Area riservata al link: https://unime.esse3.cineca.it/

Le cinque categorie di graduatorie sono divise per:

1) Studenti iscritti al 1° anno di un Corso di Laurea triennale o di un Corso di Laurea magistrale a ciclo unico offerto dall’Università di Messina 2019/2020, che hanno conseguito un voto di diploma di scuola media superiore o titolo di studio straniero equivalente con votazione non espressa in centesimi (/100);

2) Studenti iscritti al 2º anno o 3° anno di un Corso di Laurea triennale o al 2°, 3°, 4° o 5º anno di un Corso di Laurea magistrale a ciclo unico offerto dall’Università di Messina, con esclusione del Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e del Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Odontoiatria e Protesi Dentaria;

3) Studenti iscritti al 2°, 3°, 4°, 5° o 6° anno di un Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e di un Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Odontoiatria e Protesi Dentaria offerti dall’Università di Messina;

4) Studenti iscritti al 1° anno di un Corso di Laurea magistrale biennale offerto dall’Università di Messina;

5) Studenti iscritti al 2° anno di un Corso di Laurea magistrale biennale offerto dall’Università di Messina.

 

Elaborazione della graduatoria

La graduatoria sarà generata tramite procedura informatica e pubblicata sul sito istituzionale di Ateneo.
Entro quindici giorni dalla pubblicazione della graduatoria, gli studenti vincitori dovranno inviare per email a: agevolazionipremistudenti@unime.it  il contratto di locazione registrato all’Agenzia delle Entrate e le quietanze di pagamento già in possesso.

I vincitori potranno ottenere il rimborso ( che sarà erogato in due trance) del canone d’affitto, fino a un massimo di 2mila euro.

 

> Per maggiori informazioni consultare il seguente bando al link: http://ww1.unime.it/albo/files/001586866-UNMECLE-de5a38fe-a8a4-4c4f-b82a-eff068ccdf85-000.pdf

 

Antonio Mulone

Domani è un altro giorno

Il 30 ottobre 1938 lo sceneggiato radiofonico “La guerra dei mondi” di Orson Welles generò la fuga di un
discreto numero di cittadini e un notevole disordine cittadino. Cosa aveva di tanto spaventoso da provocare una  reazione tale?

L’adattamento del romanzo di H.G. Wells d’inizio secolo interruppe bruscamente il consueto programma di
musica serale con una serie di comunicati che ricalcavano i toni del giornale radio. Questi riportavano notizie in tempo reale di creature aliene appena atterrate in una fattoria del New Jersey, dando aggiornamenti continui circa la natura ostile della loro visita.

La guerra dei mondi. Wikipedia

La magistrale interpretazione di Welles stesso, mista al carattere di attendibilità e contemporaneità attribuita
all’informazione via radio dagli ascoltatori, ebbe conseguenze decisamente inaspettate anche per il suo
ideatore, il quale scrisse il giorno seguente all’amico Peter Bogdanovich: «Furono le dimensioni della reazione ad essere sbalorditive. Sei minuti dopo che eravamo andati in onda le case si svuotavano e le chiese si riempivano; da Nashville a Minneapolis la gente alzava invocazioni e si lacerava gli abiti per strada. Cominciammo a renderci conto, mentre stavamo distruggendo il New Jersey, che avevamo sottovalutato l’estensione della vena di follia della nostra America.»

Riportando questo episodio alla vostra attenzione non è mia intenzione avvalorare quelle teorie che propongono la comunicazione di massa come un “potentissimo mezzo per inoculare qualsiasi tipo di messaggio”. Il mio interesse scaturisce dalla diffusione, negli ultimi giorni, di alcune foto su Facebook che ritraggono supermercati lombardi letteralmente svuotati a seguito dell’annuncio di alcuni casi di coronavirus in Italia.  A questi si aggiungono i video personali pubblicati da molti utenti attivi ed i contenuti semplicemente ricondivisi da tutti, me compreso. Che essi abbiamo un contenuto sarcastico, divulgativo, politico poco importa, una volta postati entrano nello stesso sistema contribuendo ad alimentare le conoscenze della comunità intera.

Il Resto del carlino

Questi “atomi di cultura”, brevi e dal linguaggio informale, risultano sempre più interessanti per gli utenti rispetto alla trattazione tecnico-scientifica dei format televisivi o delle comunicazioni istituzionali, imponendosi come punto di partenza per un acceso dibattito online ed offline. Proprio in questi giorni, nella nostra città, possiamo assistere a qualcosa di simile grazie all’impatto che ha avuto il video dell’infermiere del policlinico, successivamente sospeso, o gli audio simil-istituzionali che descrivono le misure cautelari decise dal Sindaco De Luca (al momento non ancora approvate). Ne risulta una conoscenza superficiale e frammentata della materia che non aiuta il corretto “passaparola”, affascinati dai contenuti più apocalittici ritagliamo frasi di discorsi e le incolliamo decontestualizzate in giro per il web creando una notizia diversa dalla notizia che è destinata a subire altre modifiche.

Le affinità tra le reazioni al programma di Welles e l’allarme coronavirus mostrano la parte più debole
dell’essere umano che, nel momento in cui sente la sua vita a rischio, si abbandona al panico più irrazionale. La mancanza di un ascolto critico e della giusta voglia di analizzare la situazione generano spesso fraintendimenti che rendono sempre più difficile la diffusione del messaggio completo.

Così ho assistito negli ultimi giorni ad: un signore che ha acquistato ben 5 casse di Coca-Cola in un supermercato cittadino a seguito di un link ricevuto via whatsapp da sua nuora che descriveva la bevanda in questione come uno scudo impenetrabile per il virus, due anziani discutere animatamente di come servizi segreti mondiali (?) abbiano infettato la popolazione mondiale per prepararci ad una guerra batteriologica con i jihadisti ed infine un medico-chirurgo chiedere al suo agente di viaggio se fosse sicuro partire per una crociera nel Mediterraneo.

Insomma, il panico generale mi ha portato a scrivere questo articolo nell’umile intenzione di convincere, almeno una sola persona, di quanto sia importante accertarsi dei fatti ed avere una visione d’insieme lontana da quello che vorremmo fosse vero o temiamo possa essere vero (prendendo in prestito le parole di Bertrand Russell). Anche perché, se non fossero scappati, i radioascoltatori di Welles, avrebbero scoperto che alla fine gli alieni venivano sconfitti.

Davide Pedelì

Power You Digital – prorogati i termini di partecipazione

L’Università di Messina in collaborazione con ManpowerGroup ha avviato il progetto di orientamento al lavoro e allo sviluppo delle Soft Skills “Power YOU DigiTal”.

Possono partecipare gli studenti Unime regolarmente iscritti all’ultimo anno accademico di un corso magistrale o a ciclo unico e in regola con il pagamento delle tasse per l’A.A. 2019/20.

 

 

 

  • E’ previsto un numero massimo di 1000 partecipanti, scelti secondo l’ordine di presentazione delle candidature ed il possesso dei requisiti.
  • Il percorso prevede una giornata di formazione in aula tra febbraio e marzo 2020, e un’attività on-line a partire dal 1 aprile e entro il 31 luglio 2020.
  • L’obiettivo è fornire agli studenti una preparazione adeguata per la transizione e l’ingresso nel mondo del lavoro.

Il percorso permetterà infatti di mettere in evidenza i propri punti di forza e curare la propria immagine professionale,valorizzando le proprie capacità relative all’utilizzo professionale delle piattaforme social.

 

I primi tre classificati al Game “Power You DigiTal”, oltre a ricevere il diploma, parteciperanno a selezioni di personale presso le sedi Manpower e svolgeranno tirocinio extracurriculare retribuito presso aziende nazionali individuate da Manpower Group.

 

Inoltre, il portale www.powerudigital.com permetterà ai giovani studenti di imparare formandosi e apprendendo le 8 competenze chiave delineate dalla Commissione Europea per integrare la formazione scolastica con le competenze richieste dal lavoro.

 

Le 8 competenze saranno certificate attraverso un percorso a tappe con mini test per ciascuna delle competenze.

  • L’open badge consentirà ai partecipanti di condividere le certificazioni ottenute in rete, sui profili social e sul proprio cv digitale.
  • I termini di presentazione della propria candidatura (da effettuare collegandosi alla sezione Bandi della propria area personale ESSE3) sono stati prorogati al 21 febbraio 2020, ore 12,30.

 

Link bando: https://www.unime.it/it/node/126303

 

Antonio Mulone

Colapesce presenta ”crea la tua T-shirt”

Da sempre Colapesce, locale di ritrovo che fa del gusto e della cultura un binomio, è fucina di idee originali; l’iniziativa Crea la tua T-shirt ne è l’ennesima dimostrazione.

Un innovativo modo di intendere il riciclo attraverso il laboratorio creativo coordinato da Artica17 che trasformerà un’antipatica e noiosa (magari bucata) maglietta in disuso in un’estrosa opera d’arte personalizzata.

 

Colapesce coniuga meravigliosamente il rispetto dell’ambiente ed il piacere della condivisione di un pomeriggio spensierato, “colorato” da un piccolo ma importante sorriso alla natura.

 

Crea la tua T-shirt” tra un sorso di vino e l’altro significa armonia, creatività ed ingegno alla portata di tutti.

 

>Mercoledì 19 Febbraio dalle 17:30 presso i locali di Colapesce date colore alla vostra fantasia, aiutate il pianeta con un piccola ma importante pennellata.

 

 

 

Antonio Mulone

Donating is caring! A San Valentino dona un gesto d’amore

Questo evento è dedicato alla sensibilizzazione sul tema della donazione del sangue.
Appuntamento ore 10:00 Piazza Pugliatti di fronte all’Università Centrale, venerdì 14 febbraio.

Quest’anno più che mai cercheremo di spronare la cittadinanza a partecipare ad un evento il quale oltre a prendere i connotati di un esempio di generosità e di altruismo sarà anche un momento di aggregazione e di partecipazione sociale, grazie all’impegno dell associazione AVIS, all’Università degli Studi di Messina e le associazioni organizzatrici: AEGEE Messina, ESN Messina e BEST Messina.

I partecipanti potranno effettuare IL PRELIEVO PRELIMINARE alla donazione, grazie alla presenza dei volontari dell’Avis Messina che effettueranno in loco i prelievi presso le autoemoteche dell’associazione, con massima professionalità e nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie.

Non è un caso che sia stata scelta come data il 14 Febbraio, San Valentino, una giornata storica dedicata all’amore. Ma quante tipologie di amore ci sono?

L’invito nel corso di questa giornata è chiaro e diretto: donate! Donare il sangue non è solo un gesto altruistico e di amore verso gli altri, ma presuppone anche un controllo sul proprio corpo, la propria salute e il proprio stile di vita.

Saranno coinvolti nel progetto anche studenti Erasmus Internazionali, con lo scopo di permettere l’integrazione nel tessuto sociale della realtà ospitante. Un’attività da svolgere insieme, utile e necessaria: la fascia di donatori di età compresa tra i 18 e i 35 anni è infatti cruciale per il mantenimento del sistema di donazioni di sangue, un piccolo grande gesto d’amore e consapevolezza.

Erasmus+: borse di mobilità A.A. 2020-2021

Il tanto atteso bando Erasmus+ è finalmente online! Con la sua pubblicazione, importanti novità apportate per quest’anno accademico.

 

Due scadenze (CALL) per la presentazione delle candidature

  • La prima CALL è riservata a chi intende svolgere la mobilità nel primo semestre/anno intero o secondo semestre dell’a.a. 2020/2021.
  • La seconda CALL è riservata agli studenti che non hanno partecipato alla prima CALL ed agli studenti idonei nella prima CALL, ma risultati non assegnatari di Sede. In caso di partecipazione alla seconda CALL, le partenze potranno avvenire esclusivamente nel secondo semestre dell’a.a. 2020/2021 (e solamente verso le sedi rimaste disponibili dopo la prima CALL).
    Le domande di partecipazione si effettuano esclusivamente on-line dal profilo personale ESSE3

> La prima CALL si apre l’ 11/02/20 e scade il 6/03/20 alle ore 13:00.

> La seconda Call si apre il 25/05/20 e scade il 15/06/20 alle ore 13:00.

 

Incentivi economici

  • UniME incentiva le mobilità degli studenti integrando, sulla base della fascia ISEE di appartenenza, il contributo (standard) ricevuto dall’Agenzia Nazionale erasmus+ (250/280 euro in base al Paese in cui ha sede l’Università partner). Quindi, le borse di mobilità possono raggiungere un valore massimo di 750/780 euro al mese! Inoltre, il contributo totale spettante ad ogni studente (contributo Agenzia Nazionale + integrazione UniME) verrà erogato in due tranche: 80% all’arrivo presso la Sede estera –in modo da dare agli studenti la disponibilità economica per affrontare più agevolmente le spese iniziali, tendenzialmente maggiori – e il saldo del 20% a conclusione della mobilità.

 

Ulteriore incremento del numero dei posti disponibili

Per l’a.a. 2020/2021, ci sono nuovi accordi per un totale di 1041 posti disponibili presso Atenei esteri: 529 per Corsi di laurea, 401 per Corsi di Laurea Magistrale e 111 per Corsi di dottorato.

Nei seguenti allegati 1A e 1B sono riportate le schede delle Sedi disponibili:

 

Livello di conoscenza linguistico

E’ stato confermato il sistema di verifica delle conoscenze linguistiche presso il CLAM, per chi non avesse già un certificato linguistico idoneo ad una tariffa agevolata di 10 euro al fine di ottenere un’attestazione valida per la partecipazione al Bando Erasmus+. Inoltre, gli studenti che, in fase di candidatura, non avessero ancora raggiunto il livello di conoscenza richiesto, possono inserire una Lettera di impegno al raggiungimento del livello linguistico previsto dalla sede assegnata (raggiungimento entro e non oltre il 30 maggio).

Di seguito i link utili:

 

Oltre alla normale attività di assistenza di presenza e telefonica, l’Unità operativa di mobilità si mette a disposizione degli studenti con un Database esami in mobilità Erasmus+ studio per facilitare la scelta delle Sede estera e con un Vademecum per la gestione della mobilità, in cui sono sintetizzati le principali attività da svolgere per effettuare una mobilità di successo.

L’Unità, inoltre, effettuerà brevi incontri, nel corso delle lezioni, per distribuire materiale promozionale e sensibilizzare gli studenti alla partecipazione al Bando erasmus+.

Link utili:

Orario di apertura al pubblico unità operativa ”mobilità Erasmus”: Lunedì ore 9.00-13.00, Mercoledì ore 15.00-16.00, Giovedì ore 9.00-13.00.

Orario di ricevimento telefonico (helpdesk Bando): Martedì ore 15.00-16.00, Venerdì ore 10.00-12.00.
Tel: 090/676-8532-8349-8541.

E-mailerasmus@unime.it ; dsiddi@unime.it

 

Jessica Cardullo

Power you digital: percorso di orientamento

https://www.santachiaraodpf.it/

L’Università degli Studi di Messina in collaborazione con ManpowerGroup ha avviato il progetto di orientamento al lavoro e allo sviluppo delle Soft Skills “Power YOU DigiTal”.

 

Obiettivo: aiutare gli studenti a prepararsi all’ingresso nel mondo del lavoro; il percorso permetterà di mettere in luce i propri punti di forza e curare la propria immagine professionale, attraverso la valorizzazione di sé e delle proprie capacità, l’utilizzo dei social e la consapevolezza del percorso di carriera desiderato.

Chi può partecipare?

Possono partecipare gli studenti Unime regolarmente iscritti all’ultimo anno accademico di un corso magistrale o a ciclo unico e in regola con il pagamento delle tasse per l’A.A. 2019/20. E’ previsto un numero massimo di 1000 partecipanti, individuati secondo l’ordine di presentazione delle candidature ed il possesso dei requisiti. Il percorso prevede una giornata di formazione in aula, tra febbraio e marzo 2020, e un’attività on-line a partire dal 1 aprile e entro il 31 luglio 2020.

BONUS

Oltre all’attestato di partecipazione al progetto, i primi tre migliori classificati al Game “Power You DigiTal” parteciperanno a procedure di assessment e di selezione del personale presso le sedi Manpower e svolgeranno un’attività di tirocinio extracurriculare retribuito, della durata minima di 3 mesi, presso aziende nazionali individuate da Manpower Group.

Inoltre, il portale www.powerudigital.com permetterà ai giovani studenti di imparare formandosi e apprendendo le 8 competenze chiave delineate dalla Commissione Europea per integrare la formazione scolastica con le competenze richieste dal lavoro. Le 8 competenze saranno certificate attraverso un percorso a tappe con mini achievement per ognuna delle competenze e con un assessment finale. L’open badge consentirà ai partecipanti di condividere le certificazioni ottenute in rete, sui profili social e sul proprio cv digitale.

Come candidarsi?

È possibile inoltrare la propria candidatura collegandosi alla sezione Bandi della propria area personale ESSE3 entro il 14 febbraio 2020.

>> Clicca qui per il bando completo <<

 

Livio Milazzo

Giurisprudenza: borse di ricerca per laureati

Fonte gussagonews.it

L’Università degli studi di Messina ha emanato l’avviso per l’assegnazione di due borse di studio/ricerca intitolate ad Alessandro Panarello, studente della Facoltà di Giurisprudenza e magistrato, tragicamente scomparso in un incidente stradale nel maggio 1993 in Thailandia.

Le borse sono state messe a disposizione dalla famiglia Panarello con importo di 1000 € (euro) ciascuna, al fine di rinnovare il ricordo di Alessandro mediante l’approfondimento dei temi connessi al Diritto costituzionale.

Chi può partecipare al concorso?

Può partecipare chi è in possesso del Diploma di laurea in Giurisprudenza (Vecchio Ordinamento), di Laurea Specialistica o Magistrale in Giurisprudenza (Nuovo Ordinamento), conseguita presso il Dipartimento di  Giurisprudenza dell’Unime nel triennio precedente la pubblicazione del bando, con la votazione 110/110.

Per partecipare all’assegnazione bisogna aver inoltre superato  l’esame di Diritto Costituzionale con una votazione di 28/30, ovvero con una media delle votazioni dei due esami in Diritto Costituzionale pari a 28/30 (per la laurea Specialistica/ Magistrale).

Tutti i requisiti necessari per la partecipazione, sono consultabili al link  sottostante: https://www.unime.it/it/ateneo/amministrazione/albo-online

Le domande di partecipazione dovranno pervenire all’Ateneo entro lunedì 24 febbraio 2020.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 090-6768505.

 

Livio Milazzo