Pietro Nuccio è il nuovo Direttore Generale dell’Ateneo

Il 30 dicembre scorso il dott. Pietro Nuccio è stato nominato Direttore Generale del nostro Ateneo. Una decisione presa all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione dell’Università di Messina, previo parere del Senato Accademico, su proposta della Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari.

Il dott. Nuccio, laureato in Giurisprudenza e abilitato all’esercizio della professione forense, durante la sua carriera è stato ufficiale in servizio permanente effettivo della Guardia di Finanza, fino al grado di Tenente Colonnello.

Presso l’Università degli Studi di Messina ha ricoperto numerosi incarichi, tra cui il ruolo di Dirigente dell’Ateneo dal 16 aprile 2013 e di dirigente del Dipartimento Amministrativo Servizi Didattici e Alta Formazione nell’aprile del 2019. Dal febbraio 2024 copre il ruolo di Presidente della Commissione di Audit straordinario e dal luglio scorso è responsabile della prevenzione della Corruzione e della Trasparenza.

In precedenza era stato Dirigente della Direzione del Personale e Affari Generali del nostro Ateneo.

Tra le molteplici responsabilità, il dott. Nuccio ha ricoperto incarichi caratterizzati da contesti particolarmente complessi sotto il profilo della gestione delle risorse umane e delle implicazioni finanziarie (tra cui: Ufficio Legale e Contenzioso, Ufficio Legislazione, Ufficio centrale delle Relazioni con il pubblico, Componente dell’Ufficio Procedimenti disciplinari per il personale T.A. con funzioni di sostituto del Presidente, Componente di numerose commissioni di concorso, membro della commissione di selezione preliminare dei candidati a componenti del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Messina, Presidente di numerose Commissioni di Gara).

Nuccio ha ricoperto il ruolo di insegnante titolare in corsi di formazione in materia tributaria, di accesso ai documenti amministrativi, autocertificazione e codice di comportamento dei dipendenti pubblici.

Si ricorda, inoltre, la sua collaborazione con il Sole 24 ore in qualità di commentatore  sia per la Guida Normativa che per la  Guida al Diritto.

Il genio comico di Nino Frassica: presentato il suo ultimo libro “Piero di essere Piero”

Sabato 21 dicembre, l’Aula Magna del Rettorato ha ospitato la presentazione dell’ultimo libro dell’attore comico messinese Nino Frassica, dal titolo Piero di essere Piero,  organizzato dalla Feltrinelli Point di Messina, regalando ai presenti all’evento una serata di risate e momenti di grande coinvolgimento.

L’evento ha avuto inizio con l’intervento della Magnifica Rettrice, la Prof.ssa Giovanna Spatari, che ha accolto “il genio comico surreale” di Frassica in un’aula gremita di persone, in un sabato pomeriggio a pochi giorni dal Natale.

Tra il pubblico erano presenti alcune delle personalità del mondo accademico e culturale, tra cui Titti Batolo, associata alla libreria Feltrinelli Point e il presidente del Conservatorio Arcangelo Corelli di Messina il dr. Egidio Bernava Morante.

 

Nino Frassica
Nino Frassica durante la presentazione del suo libro Piero di essere Piero. ©UniVersoMe

 

IL LIBRO E LA SUA CREATIVITÀ

Piero di essere Piero: un’opera che si presenta come una raccolta di racconti su numerosi personaggi chiamati Piero. Ma chi è Piero?

«Piero è un nome di fantasia, un nome simpatico», ci dice Frassica. Nella narrazione ricorrono il Piero Gigio, Piero Luperto, Piero Fois, San Piero Cavaliere, Piero il timido, Piero Moscati, ognuno dei quali è descritto con una fantasia sfrenata.

 

Nino Frassica
Nino Frassica nell’Aula Magna del rettorato. ©UniVersoMe

                                                             

  TRA DIALOGO, DIVERTIMENTO E TANTI RICORDI

Moderato dal professore Dario Tomasello, coordinatore del Dams, l’evento ha visto alternarsi momenti di dialogo con l’autore, racconti di aneddoti e storie divertenti che hanno portato alla memoria l’inizio della carriera di Nino Frassica, iniziata proprio a Messina, sua città natale. Ricordando i suoi trascorsi  messinesi «nel cabaret locale alla discoteca El Toulà, la sala Laudamo, il Vittorio Emanuele, il giornale il Soldo, in cui tenevo una rubrica umoristica e il giornalino dello Jaci, la scuola che frequentavo», Frassica ha confermato la sua innata capacità d’improvvisazione.

 

L’ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE E LA SCRITTURA DEI LIBRI

«Penso che un bravo attore si riconosca anche dalla sua abilità nell’improvvisare. Il paragone che faccio è tra un prodotto fresco e uno surgelato: il prodotto fresco è l’improvvisazione, quello surgelato è la recitazione».

Tra risate, divertimento, qualche domanda e curiosità dal pubblico, Frassica afferma:

«quando scrivo, ma anche quando recito , non voglio lanciare nessun messaggio. La gente pensa che ci sia qualche significato nascosto nei miei libri, ma voglio solo far ridere e mi diverto anche io. Non c’è nessun copione; ogni tanto mi annoto qualche frase e quando sono pronto inizio a scrivere. Mi sento più libero così».

La presentazione si è conclusa con un numeroso firmacopie, durante il quale Nino Frassica ha dimostrato ancora una volta la sua disponibilità e accoglienza con i suoi lettori, confermando il profondo legame con la sua terra.

 

Al via la selezione per il College of Europe: come ottenere le borse di studio

Il College of Europe è un istituto indipendente di studi post-universitari fondato nel 1949 con 3 sedi all’attivo: Bruges, la principale, Natolin (Varsavia) e Tirana. L’istituto eroga master di 2° livello (frequentabili da chi ha conseguito una magistrale a ciclo unico o un titolo 3+2). Gli studenti che frequentano il college provengono da tutto il mondo e in particolare l’Italia li supporta tramite la messa a disposizione di borse di studio

Cosa offre il College of Europe?

Il College of Europe offre programmi di master unici nel loro genere, focalizzati sull’approfondimento delle dinamiche europee e delle politiche internazionali. Per i master erogati a Bruges e a Tirana, i corsi sono settoriali e mirati, mentre a Natolin le attività accademiche sono altamente interdisciplinari, mirate a sviluppare competenze avanzate e una comprensione critica delle istituzioni e dei processi decisionali dell’Unione Europea.

La sede di Tirana eroga in master nell’ambito dell’integrazione europea, mentre Bruges offre 6 master in materia prevalentemente giuridico-politica e in ambito diplomatico. A Natolin, invece, i profili ricercati: seppur gli studi siano indirizzati verso chi si occupi di un ambito umanistico (studi giuridici, politici o storici) o di tipo economi l’indirizzo di provenienza non è vincolante per l’ammissione. In particolare, in questa sede viene erogato il master in Studi interdisciplinari europei, con quattro curvature possibili:
-EU Public Affairs and Policies
– The EU and the World
– The EU in the Wider Europe and its Neighbours
– European History and Civilization

Inoltre, il master garantisce agli studenti, oltre che vitto e alloggio presso i campus di riferimento, anche due viaggi studio di due settimane durante la durata del corso. I corsi vengono erogati in inglese (il requisito minimo è il B2) e in parte in francese (il requisito è un livello A2/B1, anche se durante il master vengono garantiti dei corsi di perfezionamento della lingua).

Gli studenti del College of Europe.
Gli studenti del College of Europe.

L’opportunità da non perdere

La candidatura per accedere al College of Europe è gratuita, ma per gli studenti e le studentesse italiani c’è la possibilità di ricevere una delle borse di studio della Farnesina. Ogni anno, infatti viene data la borsa annuale MAECI, che copre una spesa di € 14.300 a fronte di una spesa complessiva annuale di € 29.000 per i campus di Bruges e Natolin e di € 27.000 per il campus di Tirana. Le candidature sono attualmente aperte e lo saranno fino al 15 gennaio 2025. La selezione per le 27 borse di studio si fa sulla base dei titoli e della lettera motivazionale inviata, ma sarà poi accompagnata da un colloquio con i selezionati della prima fase. Nonostante ciò, ci sono altre opportunità di borse di studio regionali o sulla base del proprio progetto di tesi.

Per avere maggiori informazioni e per eventuali dubbi sui master del College e sulle borse di studio offerte verrà organizzato un webinar con l’avv. Nino Matafù mercoledì 20 novembre alle ore 17:30. Renderemo disponibile il link per accedere sulle storie instagram di UniVersoMe (@uvm_universome) o scrivendo alla mail segreteriauniversome@gmail.com

Giulia Cavallaro

Unime Recruiting Day: calendarizzati i laboratori di orientamento

Martedì 26 novembre si terrà la seconda edizione dell’UniMe Recruiting Day, l’evento di orientamento al lavoro e placement organizzato dall’Ateneo.

Gli studenti e le studentesse potranno nuovamente sostenere colloqui di selezione, questa volta con più 60 aziende rispetto alle 30 della prima edizione del 2023. Il fine dell’evento sarà quello di aiutare laureandi e neolaureati alla ricerca del primo impiego, ma anche far conoscere nuove opportunità di carriera.

L’UniMe Recruiting Day 2024 conferma l’impegno dell’Università di Messina nel promuovere l’inserimento lavorativo dei propri studenti e laureati, offrendo loro un contatto diretto con il mondo imprenditoriale.

Aspettando Unime Recruiting Day

L’iniziativa prevede una serie di attività preparatorie, denominate “Aspettando UniMe Recruiting Day”. A tal proposito, l’Ateneo ha organizzato quattro laboratori di orientamento al lavoro. Tali laboratori si terranno dall’11 al 14 novembre (ore 15-17) presso i locali del Rettorato.

Calendario degli incontri e le imprese ospitate, fonte: unime.it

Saranno curati  dai docenti Unime prof.sse Francesca Liga e Raffaella Coppolino, Valeria Mento (Randstad Italia spa) e Claudia Tripodo (PwC Luxemburg ). Gli incontri hanno il fine di preparare studenti/e e laureati/e alla compilazione dei CV, ai colloqui di lavoro e alla promozione delle proprie risorse personali per affrontare al meglio i rappresentanti delle imprese che incontreranno il 26 novembre in occasione dell’evento. Tra le imprese ospiti ci saranno PwCCaronte&TouristSTMicroelectronicsBCC ICCREAA2A e Oniverse Group, parteciperanno, inoltre, diverse Agenzie per il lavoro.

Sono inoltre previsti 0,25 cfu per ciascuno dei laboratori, a cui gli studenti parteciperanno.

QR Code, fonte: unime.it

Per registrarsi ai laboratori basterà cliccare qui o inquadrare il QR Code sulla locandina presente sopra.

Edoardo Leo incontra gli studenti UniMe: dialoghi sull’opera cinematografica “Non sono quello che sono”

Lunedì 28 ottobre, il regista e attore Edoardo Leo si confronterà con gli studenti sui temi che emergono dal suo ultimo film “Non sono quello che sono“. L’evento si terrà alle ore 15:30 presso l’Aula Magna dell’Ateneo. L’incontro fa parte del progetto Masterclass tour. Dal 18 ottobre al 30 ottobre, infatti, il progetto prevede una serie di appuntamenti con gli studenti e le studentesse in alcuni dei più prestigiosi Atenei d’Italia. Sono previsto 0.25 CFU per gli studenti che parteciperanno all’evento.

Interventi e dibattiti dell’evento

Locandina dell’evento: fonte: unime.it

All’evento interverranno la Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari e il prof. Fabio Rossi, ordinario di linguistica italiana nel nostro Ateneo. Il talk sarà invece moderato dalla giornalista della Gazzetta Del Sud, Natalia La Rosa. Il progetto è rivolto principalmente ai giovani, a trasmettere loro un nuovo approccio ad un bagaglio valoriale fondato sul rispetto per la persona. Non è un caso, infatti, che tra le principali tematiche toccate da questa indagine figurino violenza di genere, gelosia, maschilismo, anaffettività e razzismo. Si esplorerà anche l’operazione da un punto di vista del linguaggio, le motivazioni sulla scelta di tradurre il testo nei dialetti romano e napoletano e la relazione tra il testo letterario e indagine sociologica.

La pellicola e la carriera di Edoardo Leo

In uscita nelle sale il 14 novembre per Vision Distribution, il film rilegge la tragedia di Otello di W. Shakespeare, ambientandola nei primi anni 2000. L’idea è stata quella di riadattare l’opera scritta in un contesto contemporaneo, ma che allo stesso tempo rispettasse il più possibile l’originale. Utilizzare il dialetto romano e napoletano, ritenuti i più vicini a rappresentare la forza di quel linguaggio, è stata la soluzione per un coerente riadattamento contemporaneo dell’opera.

“Un lavoro di traduzione che è durato molti anni e mi ha permesso di filmare Otello senza ‘toccare’ il testo che è stato, tranne per i tagli necessari, integralmente riportato.”

Edoardo Leo, fonte. wikipedia commons

Ha detto Edoardo Leo, regista della pellicola, che ha ottenuto una notevole popolarità sia per i suoi ruoli cinematografici che per le sue opere da regista. Ha già diretto film come “Diciotto anni dopo” (2010); “Buongiorno papà” (2013); “Noi e la Giulia” (2015); “Che vuoi che sia” (2016) e “Lasciarsi un giorno a Roma” (2021). Nelle vesti di attore ha fatto parte in film come “L’ultimo bacio” (2001), “Tutta colpa di Freud” (2014), “Smetto quando voglio” (2014) e “Perfetti sconosciuti” (2016). Come doppiatore, infine, Edoardo Leo ha prestato la sua voce a Massimo Marcovaldo, uno dei personaggi del film d’animazione Disney-Pixar “Luca” (2021).

Antonino Nicolò

Stretto-Art, il primo evento artistico siglato StrettoCrea

Messina si prepara ad accogliere la prima edizione di Stretto-Art, progetto che chiuderà il ciclo dei grandi eventi promossi dall’Associazione StrettoCrea. Dopo il successo di StrettoGames e MessinaCon, i locali del PalaCultura ospiteranno l’11 e il 12 ottobre un evento che promette di ridefinire il concetto di arte nella città dello Stretto.

Ma cos’è, nello specifico, Stretto-Art? A spiegarlo è Giuseppe Mulfari, Presidente di StrettoCrea e organizzatore dell’evento: “È il primo evento artistico fatto da Stretto Crea. Nasce dalla necessità di creare un contatto diretto tra arte e fruitore con uno sguardo alla tecnologia e all’architettura. Vogliamo far pensare alle persone che l’arte si può fare anche in una maniera diversa”.

Stratto-Art
Locandina Stretto-Art 2024 – Fonte: StrettoCrea

Un nuovo modo di vivere l’arte

Contrariamente alle mostre convenzionali, Stretto-Art offrirà agli artisti uno “spazio dedicato” in cui potranno esprimersi liberamente, creando un’interazione più diretta con il pubblico.

L’evento vedrà la partecipazione di 20 artisti che avranno dunque la possibilità di esibirsi dal vivo per tutta la durata del festival. Tra questi, spiccano nomi importanti come un celebre tatuatore e pittore, insieme a un esperto che terrà una conferenza su un tema di grande attualità: l’arte e la realtà aumentata. Questo intervento sottolinea l’intento di StrettoCrea di fondere arte e tecnologia, aprendo le porte a nuove forme espressive. Ospite d’eccezione della prima edizione sarà Murubutu, noto rapper emiliano e ideatore del cosiddetto “rap didattico”.

Questa prima edizione di Stretto-Art è stata pensata come una sorta di betaper vedere come il pubblico recepisce” e raccogliere suggerimenti utili per le prossime edizioni. Mulfari avrebbe già preannunciato grandi piani per il futuro. Nonostante la natura sperimentale di Stretto-Art, i primi riscontri, anche sui social, lasciano ben presagire sul futuro del progetto.

Di seguito, l’elenco degli artisti partecipanti e il programma completo:

 

GLI ARTISTI

  • Sam Levi
  • Magda De Benedetto
  • Eleonora Roxanne Cali
  • Dario Tavormina
  • Giuseppe Orlando
  • Kintsugi
  • Antro Incantato
  • Aniram Arts
  • Martina Karamazov
  • Xander 3D
  • Zeudi Art
  • Giulia Moschella
  • Fabio Alibrandi
  • Mariella Bellantone
  • Benedetto Norcia
  • Antonella Bambino
  • Mirella Migliorato
  • Miriana De Luca
  • Starlight Studio
  • Simone Ventura
  • Marco Pavone
  • Spiralware
  • Liceo Artistico “Basile” Design Arte della Moda

 

PROGRAMMAZIONE WORKSHOP E TALK

11 OTTOBRE, apertura ore 11:00

Sala Palumbo, ore 11:30:

Lectio Magistralis dell’Architetto Francesco Ferla “Accessibilità e Realtà virtuale”

Sala Palumbo, ore 17:00:

“Compagnia Carullo-Minasi” e “Teatro delle Perle di Vetro” presentano “Appunti di drammaturgia: Workshop di introduzione e perfezionamento sulla drammaturgia teatrale”

 

12 OTTOBRE, apertura ore 10:00

Sala Palumbo, ore 10:30:

Workshop sulla raffigurazione dell’anatonima umana nel disegno a cura Sam Levi

Sala Palumbo, ore 16:30:

Workshop a cura di Terremoti di carte ed Eriador “Chi ha paura dell’eroe?” con Nancy Antonazzo e Marco Boncoddo

Sala Palumbo, ore 19:30:

Talk “LettaratuRap” con Murubutu. Modera UniversoMe. Seguirà firmacopie a cura di Fumetteria La Torre Nera.

 

*I biglietti sono acquistabili presso postoriservato.it o alla biglietteria durante i giorni dell’evento.

 

Giusy Lanzafame

Prof.ssa Nadia Urbinati: ieri la Cerimonia di Dottorato Honoris Causa all’Università di Messina

Si è tenuta questa mattina nell’Aula Magna del rettorato di Piazza Pugliatti, la Lectio Magistralis della Prof.ssa Nadia Urbinati, a cui la nostra università ha avuto il piacere di conferire il dottorato honoris causa in Scienze Umanistiche.

Chi è Nadia Urbinati?

Politologa, storica della filosofia e giornalista, ha conseguito la maturità all’istituto magistrale di Rimini, per poi laurearsi in filosofia a Bologna. È titolare della cattedra di scienze politiche e “Kyriakos Tsakopoulous Professor of Political Theory” presso il Department of Political Science della Columbia University (New York). È stata inoltre visiting professor presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’Università Bocconi di Milano.

Figura tra i fondatori della rivista Reset, è collaboratrice di periodici nazionali quali La Repubblica, Il Manifesto, Left e Domani. L’8 marzo 2008, Nadia Urbinati ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana.

La Magnifica Rettrice Giovanna Spatari e la Prof.ssa Nadia Urbinati. ©UniVersoMe

La cerimonia di Dottorato

Dopo una breve introduzione, è stata data la parola per la laudatio alla Prof.ssa Rita Fulco, associata di Filosofia Teoretica. La Professoressa ha elogiato i meriti della Docente e sottolineato l’importanza dei finanziamenti per lo sviluppo della ricerca accademica.

A seguire, è stato letto l’ordine del giorno della seduta del Senato Accademico in cui è stato decretato il conferimento del dottorato honoris causa in Scienze Umanistiche. La proposta è stata approvata all’unanimità e motivata dal Prof. Giuseppe Ucciardello, direttore del dipartimento DiCAM: “per l’autorevolezza dei suoi studi nella filosofia moderna e nella diffusione del pensiero politico italiano all’estero”.  Presenti anche la Prof.ssa Caterina Malta, l’Avv. Francesco Bonanno e gli studenti dei licei La Farina e Maurolico.

La Prof.ssa Urbinati è stata poi invitata a ritirare il dottorato. Inizia quindi la sua Lectio Doctoralis, dal titolo “Individualismo e solitudine sociale. Alle origini della crisi della democrazia”. La Professoressa ha inoltre ringraziato l’Università di Messina per il conferimento del premio e ricordato piacevolmente il suo precedente intervento nella nostra università, nell’A.A.2021/2022.

Crisi della democrazia: la Lectio Doctoralis è anche un appello ai giovani

La sua lezione è partita da un assunto fondamentale: se generalmente l’attenzione è rivolta ai partiti, “è invece necessario leggere la crisi a partire dall’intermediazione sociale e dalla presa debole della politica, oggi più reattiva e meno responsabile, sulla società.”

Uno dei fattori della crisi democratica parte, dunque, dalla società poiché la democrazia si compone di singoli cittadini i quali devono riscoprire la necessità di associarsi. Mi rivolgo ai ragazzi che vedo in aula chiedendo loro di studiare il rapporto tra politica e società […] in questa fase critica lo scollamento dei giovani dalla politica va a discapito della loro vita e del loro benessere”.

La Prof.ssa Nadia Urbinati durante la lectio dottoralis. ©UniVersoMe

Nella sua trattazione sottolinea anche il ruolo dei corpi intermedi, il disallineamento dei partiti rispetto alla società, la loro presa debole sul popolo e la loro inettitudine nell’intermediazione. Definisce inoltre il tema della solitudine sociale come l’assenza di una rete di sostegno associativo. Essa, dichiara la Professoressa, umilia le progettazioni di vita e impedisce l’ascesa sociale, incoraggiando la diffusione dell’assenteismo elettorale. “I principi di uguaglianza del potere politico primario e i diritti civili” afferma infine “sono la condizione affinché il dissenso possa esprimersi liberamente, garantendo l’equilibrio di un sistema democratico che oggi è in fase di decadenza.”

Tra scroscianti applausi dei presenti, tutti in piedi per la Professoressa, si è quindi conclusa la cerimonia. Essa ha rappresentato – secondo le parole della Rettrice Spatari – “un’occasione importante per tutti i nostri giovani, che hanno potuto ascoltare le parole di chi rappresenta un profilo scientifico eccellente per i suoi studi sul pensiero democratico, la coscienza sociale e sulla politica a più livelli”.

Carla Fiorentino

Dottorato Honoris Causa conferito alla prof.ssa Nadia Urbinati

Lunedì 23 settembre è in programma la Cerimonia di conferimento del Dottorato di Ricerca Honoris Causa in Scienze Umanistiche alla prof.ssa Nadia Urbinati, Politologa, “Kyriakos Tsakopoulos Professor of Political Theory” presso il Department of Political Science della Columbia University (New York). La politologa terrà una lectio doctoralis su “Individualismo e solitudine sociale. Alle origini della crisi della democrazia”. Successivamente, la prof.ssa Rita Fulco provvederà a conferirle la Laurea Ad Honorem.

La Cerimonia si svolgerà presso l’Aula Magna del Rettorato, alle ore 10:30.

Chi è Nadia Urbinati: formazione e ricerca

La prof.ssa Nadia Urbinati è una Politologa italiana naturalizzata statunitense, nata a Rimini il 26 gennaio 1955.

Laureatasi in Filosofia presso L’Università degli Studi di Bologna, Urbinati ha poi conseguito il Diploma di perfezionamento in Storia della Filosofia all’Università di Parma; il Dottorato di Ricerca in Scienze Politiche e Sociali all’Istituto Universitario Europeo di Firenze; una borsa di studio biennale CNR; una borsa di studio per post-dottorato all’Università degli Studi di Torino.

Nadia Urbinati
La politologa Nadia Urbinati, fonte: unime.it

La prof.ssa ha focalizzato le sue ricerche sul pensiero politico moderno e contemporaneo, concentrando le sue indagini sul liberalismo e il liberal-socialismo, sul cosmopolitismo e le teorie politiche federaliste. In seguito, ha allargato le sue indagini sull’analisi delle teorie della sovranità e della rappresentanza politica. Ha poi studiato e analizzato la nascita dei populismi, passando anche dalla formazione dell’opinione nei sistemi democratici rappresentativi.

Collaborazioni, pubblicazioni e riconoscimenti

Nadia Urbinati è tra le fondatrici della rivista Reset, nonché collaboratrice di periodici e quotidiani nazionali quali La Repubblica, Left, Il Manifesto, Il Fatto Quotidiano e Il Sole 24 Ore. A livello internazionale, inoltre, è stata condirettrice della rivista statunitense Constellations. Ha pubblicato articoli e recensioni in numerose riviste italiane, inglesi e francesi, molti dei quali sono tradotti in varie lingue.

È autrice di diversi volumi: Le civili libertà (1990); Individualismo democratico (1997,2008); Representative Democracy: Principles and Genealogy (2006); Mill on Democracy (2002); Representative democracy: principles and genealogy (2006); Liberi e uguali (2011); La trasformazione antiegualitaria (2012); Democrazia sfigurata. Il popolo tra verità e opinione (2014); La vera Seconda Repubblica: l’ideologia e la macchina (con D. Ragazzoni, 2016); Costituzione italiana: articolo 1 (2017); Utopia Europa (2019); La democrazia del sorteggio (2020); Io il popolo. Come il populismo trasforma la democrazia (2020); Pochi contro molti. Il conflitto politico nel XXI secolo (2020); L’ipocrisia virtuosa (2023).

Commendatore della Repubblica Italiana da marzo 2008, la prof.ssa Urbinati è stata insignita anche del David and Elaine Spitz Prize (2004) e del The Lenfest Distinguished Columbia Faculty Award (2009).

Tirocini formativi: prossimamente al cinema!

La sala cinematografica è da sempre un luogo magico, capace di portare sul grande schermo vicende fantastiche, tali da poter permettere al grande pubblico di evadere anche per poche ore dalla realtà. Ciononostante, con l’avvento delle piattaforme streaming, la sala sembra essere passata in secondo piano, perdendo l’attenzione del pubblico più giovane.

L’associazione culturale Arknoah, in collaborazione con il Cineforum Orione e il Comune di Messina, si pone l’obiettivo di avvicinare i giovani alla sala cinema, ai festival e agli archivi storici del cinema del passato tramite la realizzazione di una convenzione con il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (DiCAM) dell’Università degli studi di Messina. Tale accordo permetterà agli studenti dell’Università di svolgere il proprio tirocinio curriculare presso l’associazione Arknoah e, data la collaborazione, presso il Cinema Lux, sala gestita dal Cineforum Orione.

Il progetto, coordinato da Francesco Torre (direttore artistico del festival Il Cineclub dei Piccoli, segretario regionale della FICC – Federazione Italiana dei Circoli del Cinema e responsabile della valorizzazione del Fondo Angelicus Film del Comune di Messina), consiste in azioni di formazione al linguaggio cinematografico rivolte a scolaresche di ogni ordine e grado attraverso una serie di azioni mirate, quali visite guidate in Cineteca, visione, commento e analisi di film, lezioni frontali e seminari.

Avventure in Cineteca: attività del tirocinio

Durante il tirocinio, gli studenti avranno l’opportunità di ampliare le loro conoscenze di cinema. In particolare verrà avviato un progetto, denominato “Avventure in Cineteca”, in diverse scuole del territorio messinese, con lo scopo di promuovere il linguaggio cinematografico. Il tirocinante svolgerà attività di tutoraggio in un singolo istituto scolastico, monitorando il buon andamento del progetto.

A queste attività di divulgazione si affiancherà il lavoro di catalogazione di pellicole e manifesti, con lo scopo di avviare una futura Cineteca comunale.

I posti disponibili per il tirocinio sono al momento quattro, a cui tutti gli studenti dell’Università possono fare richiesta. L’attività avrà una durata di 150 ore, con una valenza di 6 CFU.

Cosa aspetti? Contatta l’associazione Arknoah!

Tel. 347.1046293

Mail: associazionearknoah@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

 

Giovanna Botteri sarà ospite alla Cerimonia di consegna diplomi a Taormina

Come ormai di consueto dal 2016, il Teatro Antico di Taormina ospiterà la Cerimonia di Consegna dei Diplomi di Laurea dell’Università di Messina. L’evento si svolgerà martedì 23 luglio a partire dalle ore 20:15, e vedrà la partecipazione di circa 4 mila persone fra studenti, accompagnatori, docenti e personale tecnico amministrativo.

Un’ospite d’eccezione: Giovanna Botteri

Ospite d’onore sarà la giornalista Giovanna Botteri, che ha deciso di porre fine alla sua lunga carriera, arricchita da corrispondenze e programmi di approfondimento. Figlia del giornalista Guido Botteri, ex direttore della sede Rai Friuli-Venezia Giulia, Giovanna Botteri è nata a Trieste il 14 giugno 1957. Laureatasi in filosofia con il massimo dei voti all’Università degli Studi di Trieste, Giovanna Botteri inizia la sua carriera giornalistica nella realtà locale, collaborando dapprima per “Il Piccolo”, poi per “L’Alto Adige”. Ma è alla RAI che ha legato la sua carriera professionale, a partire dal 1985. Proprio per conto della RAI, Giovanna Botteri ha intrapreso la carriera da inviata speciale al seguito dei più importanti avvenimenti internazionali.

Inviata per il mondo: la carriera di Giovanna Botteri

Tra le vicende seguite dalla Botteri sono annoverate il crollo dell’Unione Sovietica e l’inizio della guerra nella ex Jugoslavia, entrambe nel 1991. Sempre nelle vesti di inviata speciale, Botteri ha seguito le vicende della guerra in Bosnia. Nella Sarajevo assediata, infatti, la giornalista ha filmato l’incendio della Biblioteca Nazionale, la strage del pane, il Massacro di Markale e di Srebrenica. Ha inoltre firmato in esclusiva mondiale l’inizio dei bombardamenti su Baghdad (Iraq) e il successivo arrivo dei carri armati statunitensi. Dal 2007 al 2019 è stata corrispondente della RAI dagli Stati Uniti, seguendo gli avvenimenti della campagna elettorale che ha portato all’elezione di Barack Obama nel 2008. È anche stata corrispondente RAI dalla Cina, tra il 2019 e il 2021, occupandosi delle vicende connesse alla pandemia da COVID-19.  Dal dicembre 2021 è stata corrispondente-responsabile presso l’ufficio di Parigi per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dalla Francia.

I riconoscimenti ottenuti

Durante la sua carriera giornalistica, Giovanna Botteri ha ottenuto vari riconoscimenti per la sua attività giornalistica ed i suoi reportage. Tra il 2000 e 2003 è insignita due volte del Premio Ilaria Alpi e una del Premio Hemingway. Nel 2004 ha ottenuto il Premio Saint Vincent, mentre nel 2006 il Premio Maria Grazia Cutuli. Altri riconoscimenti ottenuti dall’inviata sono il Premio speciale Luchetta alla carriera (2015) e il Premio Columbus per la Cultura (2023). Ultimi ma non per importanza, infine, sono il Premio Marisa Bellisario e il Premio Donatella Raffai, ottenuti dalla giornalista nel 2024.

Antonino Nicolò