Il 7 e l’8 maggio la prima Student Conference del DICAM, “Il Conflitto”

Il 7 e 8 maggio si terrà al Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina un convegno dal titolo Il conflitto: prospettive storico-antropologiche, filosofico-sociali, filologico-letterarie e archeologiche”. L’evento è organizzato dal dottorato in Scienze Umanistiche.

L’inaugurazione sarà nell’Aula Magna del Dipartimento alle ore 9.30 alla presenza della Magnifica Rettrice Giovanna Sparari, del Direttore del Dipartimento Giuseppe Ucciardello e della Coordinatrice del Dottorato in Scienze Umanistiche Caterina Malta. Subito dopo, la sessione plenaria sarà inaugurata dalla prof.ssa Caterina Resta, già ordinario di Filosofia Teoretica, e dal prof. Antonino De Francesco, ordinario di Storia Moderna e già presidente della Società Italiana per la Storia dell’Età Moderna; a moderare il prorettore vicario Giuseppe Giordano.

Per gli studenti che parteciperanno alla Student Conference è previsto il rilascio dell’attestato di partecipazione per il riconoscimento dei CFU nei corsi di laurea triennali e magistrali del Dipartimento.
Gli studenti che vorranno fare richiesta ai coordinatori devono registrarsi presso la segreteria generale del convegno allestita in Sala Mostre.

Locandina del convegno

Le tematiche del convegno

Abbiamo chiesto a tre dei dottorandi che si sono occupati dell’organizzazione, la dott.ssa Rosita Castelluzzo, il dott. Giovanni Di Bella e la dott.ssa Francesca Rodolico, cosa ci si dovesse aspettare da questi due giorni. “Il termine conflitto verrà declinato da ogni relatore afferente a diversi campi della ricerca. Ognuno darà la sua visione dal punto di vista concettuale, ma anche metodologico, su come affrontare il conflitto e come trovare le linee guida per risolverlo”.

È stato allestito un programma ricco di panel, che procederà per sessioni parallele mettendo in dialogo anche settori scientifici relativamente diversi uno dall’altro. “Abbiamo avuto un grosso riscontro” ci dicono i dottorandi “e ci sono state anche risposte da dipartimenti prettamente scientifici. Ovviamente poi il Comitato Scientifico ha dovuto restringere il campo per questioni tempistiche. Sulle 142 risposte ricevute, abbiamo potuto accogliere “solo” la metà dei relatori, purtroppo.”

Un convegno non soltanto locale, con relatori dalle università di Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Milano “Bicocca”, Napoli, Palermo, Perugia, Roma “La Sapienza”, Salerno, Torino, Venezia, dalla Scuola Normale Superiore di Pisa e dalle università di Belgrado (Serbia), Gent (Belgio) e Malaga (Spagna).

La genesi

Questo è il primo convegno organizzato dal dottorato di Scienze Umanistiche. I dottorandi dicono: “Il progetto è nato diversi anni fa, i colleghi dei cicli precedenti lo hanno pensato, ma poi per varie difficoltà non è stato possibile realizzarlo. Quest’anno, però, abbiamo tentato nuovamente e con l’aiuto di varie figure ci stiamo riuscendo, anche perché, essendo il primo, abbiamo dovuto fare tutto da zero.”

Lo stesso convegno pone in dialogo le quattro macro-aree del dottorato, risolvendo già in qualche modo un conflitto e creando comunità su più fronti. I dottorandi ci dicono: “Sono subito state coinvolte diverse forze dell’Ateneo e della Città, creando una sinergia forte, che non è sempre una cosa facilissima. Per questo un forte grazie va intanto alla Coordinatrice, la prof.ssa Caterina Malta, ai proff. Giuseppe Ucciardello e Giuseppe Giordano, al Comune di Messina, per averci dato la possibilità di visitare i luoghi più importanti della città.” Alla fine della prima giornata di lavoro, infatti, non mancherà la visita al centro storico di Messina con la guida dei proff. Roberto Cobianchi, ordinario di Storia dell’Arte Medievale, e Giovanni Giura, ricercatore in Storia dell’Arte Moderna.

I ringraziamenti continuano: “Si deve dire grazie al Palazzo Arcivescovile, all’Arciprete della Cattedrale, ma anche all’E.R.S.U, che offrirà i due pranzi a tutti i relatori, e all’A.T.M. per le linee potenziate. Il convegno è stato organizzato dai Dottorandi e dalle Dottorande di Scienze Umanistiche, ma l’aiuto di persone esterne è stato prezioso dal punto di vista pratico e spirituale, una su tutte il dott. Francesco Galatà.”

Ci sono già delle prospettive per il futuro di questo convegno? L’idea sarebbe quella di riproporlo ogni due anni, l’auspicio è quello che i posteri abbiano interesse nel perseguire questo progetto. A questo punto, non resta che augurare buon lavoro ai Dottorandi e alle Dottorande!

Programma del convegno 1/2

Programma del convegno 2/2

Giulia Cavallaro

In programma il convegno “Libertà di informazione tra diritto di cronaca e rispetto della riservatezza”

L’Università degli Studi di Messina, insieme a Società Editrice Sud Gazzetta del Sud Giornale di Sicilia e con il patrocinio dell’Associazione Alumnime di ex allieve e allievi dell’Ateneo, organizzerà un convegno dal titolo: “Libertà di informazione tra diritto di cronaca e rispetto della riservatezza”. L’evento, che si propone di celebrare la Giornata Internazionale della Libertà di informazione, si terrà venerdì 3 maggio alle 9:30 presso l’Aula Magna dell’Università.

Il convegno si inserisce nell’ambito del Privacy Tour, l’iniziativa di sensibilizzazione sul valore dei dati personali e l’uso consapevole della tecnologia promossa dall’Autorità Garante, alla quale l’Ateneo ha aderito con la firma della rettrice prof.ssa Giovanna Spatari sul pulmino che simboleggia il “viaggio verso la consapevolezza”, apposta lo scorso 11 aprile alla stazione di Messina Centrale, durante la conferenza stampa di lancio dell’iniziativa nazionale itinerante.

Il convegno, inoltre, si innesta in un percorso sinergico tra l’Ateneo di Messina e Gds Lab, giunto ormai alla terza edizione promosso da Unime e Ses con la partecipazione di studentesse e studenti di tutti i corsi di laurea interessati al potenziamento delle competenze in tema di comunicazione.

Struttura dell’evento

Il convegno del 3 maggio, in diretta streaming sulla pagina FB dell’Ateneo, si aprirà con i saluti istituzionali della prof.ssa Giovanna Spatari, Rettrice dell’Università di Messina; del Prof. Pasquale Stanzione, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali; del dott. Lino Morgante, Presidente di Società Editrice Sud Gazzetta del Sud Giornale di Sicilia; del prof. Francesco Rende, presidente dell’Associazione Alumnime. Quindi si terrà la lezione del prof. Ruben Razzante, docente di Diritto dell’Informazione all’Università Cattolica di Milano e consulente della Commissione Straordinaria del Senato contro i fenomeni di intolleranza e razzismo, sul tema “L’esercizio della libertà d’espressione e il suo bilanciamento con la tutela dei diritti della personalità altrui”.

Gli interventi

Seguiranno gli interventi programmati della  prof.ssa Maria Astone, ordinaria di Diritto privato dell’Università di Messina, su “Responsabilità civile dei prestatori di servizi informatici e di informazione: quale tutela per i diritti fondamentali in rete?”; del prof. Giovanni Moschella, ordinario di Diritto pubblico dell’Università di Messina, su “La libertà di espressione tra innovazione tecnologica e tutela costituzionale”; del dott. Alessandro Notarstefano, direttore responsabile della Gazzetta del Sud, su “Libertà d’informazione: comunque troppo poca o, forse, “troppa””. Concluderà il dott. Roberto Gueli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Condirettore della Tgr Rai. Modera la dott.ssa Natalia La Rosa, vice caposervizio della Gazzetta del Sud, responsabile della GDS Academy e di Unime GDS Lab.

Interventi
Gli interventi dell’evento, fonte: unime.it

 

Alessio Morganti

La Rettrice incontra l’atleta plurimedagliata Emma Arcudi

Questo pomeriggio, la Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari, ha ricevuto al Rettorato la giovane Emma Arcudi, talentuosissima atleta reggina che è rientrata dai recentissimi “Criteria Nazionali Giovanili” in vasca corta di Riccione con un bottino di 5 medaglie (2 ori, 2 argenti e 1 bronzo). Ai blocchi di partenza si sono presentati oltre 2000 partecipanti – suddivisi tra Ragazzi, Juniores e Cadetti – in rappresentanza di 290 società. La giovane nuotatrice classe 2009, tesserata per la SSD UniMe, ha ottenuto i titoli tricolori nelle gare dei 50 e 100 farfalla in quella che rappresenta a tutti gli effetti la rampa di lancio per il nuoto competitivo giovanile italiano.

Nella giornata d’apertura, Emma si è subito imposta nei 50 farfalla Juniores (con il crono di 27″04) bissando, poi, il risultato nei 100 farfalla (con l’incredibile tempo di 59″84 che rappresenta il nuovo record siciliano Juniores, Cadette e Seniores). Piazza d’onore, invece, nei 50 stile libero (in 26”21) e nei 50 dorso (in 29”05). Emma è giunta terza al tocco sulla piastra nei 100 stile libero (56”86), completando così il suo pokerissimo personale che la mette ancora più in luce in vista delle prossime tappe regionali, federali e continentali.

“Sono molto orgogliosa di te – ha detto la Rettrice alla giovane atleta – e sono certa che lo sia anche la tua famiglia. Con impegno e dedizione otterrai tanti altri successi non solo nello sport, ma anche nella vita. Sono certa che presto riceveremo altre belle notizie e sentiremo ancora parlare di te. Un plauso va anche a chi coltiva il tuo talento qui in casa, all’interno dell’SSD UniMe”.

Ad accompagnare Emma, che ha da poco compiuto 15 anni e studia al Liceo Scientifico Vinci di Reggio Calabria, insieme alla madre, c’era anche il Direttore Tecnico del Settore nuoto della SSD UniMe, Diego Santoro, visibilmente soddisfatto per i traguardi ottenuti.

Sia la mente di Emma che quella del Direttore Tecnico sono già proiettate sui prossimi obiettivi: l’11 ed il 12 maggio ci saranno le gare regionali, a giugno sarà la volta del prestigioso “Sette Colli di Roma”.  Allo Stadio del Nuoto di Riccione, Emma aveva inoltre già realizzato il crono valido che le permetterà di essere convocata in Nazionale Junior per gli “Europei di Vilnius”, in Lituania, ad inizio di luglio.

Al via la IX edizione della Piazza dell’arte

Dopo il successo delle scorse edizioni, il cortile centrale dell’Università di Messina il prossimo 16 maggio tornerà a essere la “Piazza dell’Arte”. Per il nono anno l’Associazione Morgana organizza la manifestazione destinata alla valorizzazione dei giovani talenti di ogni espressione artistica, coinvolgendo tutta la città per una notte davvero magica.

Il grande cortile si trasformerà come d’incanto in uno spettacolare palcoscenico all’aperto, sul quale potranno esibirsi, con assoluta libertà creativa, giovani cantanti e musicisti – sia solisti sia in gruppo e per qualunque genere musicale – ballerini, attori, performer di ogni tipo. Saranno ospitati anche laboratori artistici di pittura e scultura e mostre fotografiche. Attraverso il variegato mondo dell’arte si rinsalda così il rapporto sempre più stretto tra la città di Messina e l’Ateneo peloritano, offrendo ancora una volta la possibilità ai giovani di dare una dimostrazione concreta delle proprie capacità confrontandosi con il pubblico.

Cortile centrale dell’Università, Fonte: unime.it

Iscrizione e costi

Iscriversi è semplicissimo: basta consultare il bando dell’evento nelle pagine social dell’Associazione Morgana e inviare la propria candidatura all’e-mail associazione.morgana@gmail.com rispettando la scadenza del prossimo 27 aprile.

La “Piazza dell’Arte” è un evento completamente gratuito, sia per i partecipanti che per gli spettatori, che ad ogni edizione rafforza l’entusiasmo generato dai momenti di condivisione, promossi dagli studenti per gli studenti.”

Alessio Morganti

Pubblicato il bando di mobilità Erasmus+ Studio 2024-2025

Come già capitato nei precedenti anni, l’Università di Messina ha pubblicato il Bando per l’assegnazione di borse Erasmus+ Studio 2024-2025. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 29 aprile alle ore 13:00. L’application deve essere presentata tramite la piattaforma ESSE3, accedendo con le proprie credenziali.

Che cos’è il programma Erasmus+?

Erasmus+ è un programma che dà la possibilità agli studenti universitari di tutta Europa di accrescere le proprie competenze, aprire la mente, realizzare nuove esperienze. Dall’altro lato, si dà vita ad uno stato di cooperazione internazionale tra le università europee, si realizzano alcune strategie politiche dell’Unione Europea e alcuni temi, come la partecipazione attiva dei giovani alla vita democratica, assumono ruoli centrali.

Logo Erasmus+, fonte: unime.it

Le modalità del programma

Quasi tutti gli studenti sanno cosa sia l’Erasmus, vorrebbero partire e sono incuriositi da questa iniziativa, ma altrettanti sono gli studenti per i quali le modalità non sono del tutto chiare.

Per quanto riguarda l’Ateneo di Messina, è possibile effettuare una mobilità per studio all’estero da 2 a 12 mesi per i corsi di laurea triennali/magistrali, mentre per i corsi di laurea a ciclo unico si può usufruire di un periodo di mobilità fino a 24 mesi. La scelta della destinazione è effettuata in base alle sedi disponibili per il Dipartimento di appartenenza, in ordine di preferenza. Per ognuna delle destinazioni, inoltre, sarà poi stilata una graduatoria, che ha come criteri la media dei voti e i crediti ottenuti rapportati agli anni di corso affrontati. Le graduatorie con assegnazione delle sedi saranno successivamente pubblicate al link www.unime.it/bandi-e-concorsi entro il 20 maggio 2024. Gli studenti che risulteranno assegnatari dovranno infine accettare o rinunciare alla borsa di studio entro il 24 maggio 2024.

La scelta delle materie da sostenere all’estero verrà effettuata con l’ausilio del referente per la mobilità internazionale del corso di studio, scegliendo le materie che complessivamente sostituiranno le materie che si sarebbero dovute affrontare nel Corso di appartenenza. Difatti, verrà compilato il Learning Agreement, cioè il documento fondamentale del proprio periodo di mobilità Erasmus.

Gli studenti in mobilità Erasmus percepiscono un contributo economico derivante dai fondi assegnati all’Agenzia Nazionale Erasmus+ in base alla destinazione scelta. Inoltre, dei contributi aggiuntivi saranno messi a disposizione da UniMe e corrisposti in base all’ISEE del richiedente. Questi fondi avranno l’utilità di pagare le proprie spese e il proprio alloggio, che può essere trovato autonomamente o tramite delle agenzie convenzionate (es. Erasmusu ed Erasmus play).

Potete trovare il bando, gli allegati ed altre informazioni al seguente link: https://www.unime.it/international/opportunita-allestero/erasmus/mobilita-erasmus-studio-ue

Alberto Imprescia

Università Svelate, l’apertura del patrimonio culturale dell’ateneo

Mercoledì 20 marzo si celebra la prima Giornata Nazionale delle Università Italiane. Sono stati organizzati in tutta l’Italia eventi aperti al pubblico contenenti un insieme di incontri, dibattiti e workshop sotto il nome di “Università Svelate”. La richiesta di istituirla è pervenuta dalla CRUI, in coincidenza della Giornata Internazionale della Felicità e all’interno della Settimana della Minerva, un periodo dedicato alla celebrazione del sapere e dell’istruzione. Ad oggi “Università Svelate” ha ottenuto il patrocinio del MUR. L’Ateneo di Messina durante quest’occasione condivide con la comunità il proprio patrimonio culturale, attraverso la presentazione dei libri più preziosi e le iniziative che hanno contribuito a valorizzare le biblioteche di Ateneo. Difatti, queste ospitano un pregevole fondo antico, di cui alcuni volumi risalgono al XV secolo. Gran parte del patrimonio, inoltre, è stato digitalizzato nel corso del 2023.

Logo MUR, fonte: unime.it

“Università Svelate” all’Università di Messina

Il programma prenderà il via a partire dalle ore 9, presso l’Aula Magna del Rettorato, con i saluti istituzionali della Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari. Seguiranno gli interventi del prof. Vincenzo Fera (Ordinario di Filologia medievale e umanistica afferente al DiCAM), dal titolo “Il patrimonio nascosto: libri e manoscritti antichi dell’Università di Messina”; della prof.ssa Caterina Malta (Ordinaria di Letteratura italiana afferente al DiCAM) dal titolo “Voci per “il gran lutto d’Italia”: Pascoli,Virgilio La Scola e il terremoto di Messina” e del dott. Orazio Giubrone (Referente per il Patrimonio librario antico del Sistema Bibliotecario di Ateneo), dal titolo “Una Biblioteca digitale per la riscoperta e la valorizzazione dei fondi antichi di Ateneo”. Si svolgerà, inoltre, a cura dello SBA UniMe, un laboratorio dal titolo “Dall’invenzione di Gutenberg al digitale Esposizione e illustrazione di testi e documenti antichi”.

Locandina Università Svelate
Locandina Università Svelate, Fonte: unime.it

Alberto Imprescia

Inaugurato il Master in Istituzioni Parlamentari e Assembleari. Le parole di Barbara Floridia, Presidente della Commissione vigilanza Rai

L’11 Marzo presso la sede centrale dell’Università degli Studi di Messina si è tenuta l’inaugurazione del Master in istituzioni parlamentari e assembleari con la partecipazione di Barbara Floridia, senatrice della Repubblica e Presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizio radiotelevisivi.

Nel dare il via all’incontro ha preso la parola il Prorettore Vicario Giuseppe Giordano, professore ordinario di Storia della filosofia del Dipartimento di civiltà antiche e moderne, che ha evidenziato l’importanza di questo Master come luogo in cui poter formare persone consapevoli del funzionamento a garanzia delle libertà democratiche.

Le dichiarazioni del Direttore del Master

Subito dopo ha preso la parola il Prof. Giovanni Moschella, ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico e direttore del Master in istituzioni parlamentari ed assembleari, il quale ha condiviso una riflessione sulla crisi che la rappresentanza politica sta vivendo in questo periodo storico; crisi della rappresentanza che coincide con quella delle istituzioni. Sintomo e allo stesso tempo causa di questa crisi, sono i numerosi tentativi di riforma volte ad una semplificazione delle forme di rappresentanza che hanno determinato un impatto negativo sulla funzionalità e sul prestigio delle istituzioni. Il professore ordinario ha poi continuato sottolineando il valore, dal punto di vista sistemico e generale, di un Master che abbia come obiettivo la riscoperta della funzione determinante del sistema democratico.

Il Prof. Moschella, direttore del Master, durante il suo intervento

L’inaugurazione è proseguita con l’intervento del Professore Alessandro Morelli, ordinario di istituzioni di diritto pubblico e direttore del Centro studi in diritto parlamentare delle assemblee elettive. Il Prof. Morelli ha esposto l’importanza del centro studi come luogo in cui è possibile divulgare sia in ambito accademico che istituzionale la discussione critica a livello statale e sub statale.

Floridia: «Nessuno può censurare la libera espressione degli artisti»

La Senatrice Barbara Floridia è stata relatrice d’eccezione dell’incontro, al cui termine ha risposto alle nostre domande:

C’è chi ha parlato di Daspo per gli artisti che “osassero” portare la politica a Sanremo. Lei in passato ha affermato che la politica dovrebbe stare fuori dalla televisione di Stato. Ma come dove finisce la repressione della propaganda e dove inizia la censura della libera espressione?

La censura non può esistere e finché sarò Presidente (della Commissione, ndr) non lo permetterò. È stata un’idea malsana probabilmente di un parlamentare ma non importa. Ciò che importa è garantire ciò che ad oggi è garantito: che ciascun artista e ospite del servizio pubblico sia libero di esprimere il proprio pensiero. L’importante è tutelare la dignità delle persone. Detto ciò nessuno, neanche il CdA, può bloccare e censurare ciò che un artista vuol dire liberamente.

La vigilanza Rai

L’istituzione del master è la principale iniziativa del centro ad oggi e la presenza della Presidente Floridia consente di aprire gli studi con un tema di grande importanza, quello della vigilanza Rai, attuale concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo. Il Prof. Morelli ha poi esposto la storia della commissione partendo da una sentenza del 1969 della Corte Costituzionale che ha enfatizzato l’importanza del pluralismo come pietra angolare dell’ordine democratico.

Successivamente ha preso la parola il Professore Giacomo D’Amico, ordinario di diritto costituzionale, che ha marcato l’importanza dal punto di vista sia storico che costituzionale della Commissione di vigilanza. Essa affonda le proprie radici molto prima del 1975, già il 3 Aprile del 1947, quandocun decreto legislativo del capo provvisorio di stato prevede l’istituzione della commissione di parlamentari avente compito dell’alta vigilanza per assicurare l’indipendenza politica del servizio pubblico.

La Commisssione di Vigilanza Rai oggi

Ad oggi la commissione ha un ruolo significativo di indirizzo. L’attività di vigilanza che rappresenta un corollario dei poteri di indirizzo della commissione, che vigila sul rispetto delle direttive impartite dall’organo. Normalmente la commissione è affidata ad un parlamentare di opposizione, per via del suo ruolo critico e ad oggi è composta da 21 senatori e 21 deputati.

La lectio magistralis della Presidente Floridia

Floridia ha preso parola per ultima per evidenziare la grande opportunità offerta dalla nostra Università di un Master in istituzioni parlamentari, essendo la nostra democrazia retta da varie e complesse strutture.

L’importanza, inoltre, del servizio pubblico di dare un indirizzo e, soprattutto, di vigilare l’informazione che passa tramite i mezzi radio-televisivi, diventa uno snodo fondamentale per arrivare a fare una riflessione sui nuovi mezzi digitali. La Presidente porta avanti la necessità di rinnovare le norme della Commissione e, in primis, ciò che deve regolare.
Infatti, l’informazione ormai non passa più solamente attraverso la radio o la televisione, ma anche e, potremmo dire, principalmente tramite le piattaforme digitali. La Presidente Floridia spiega che viviamo in “infodemia”, una fase in cui il flusso delle informazioni è eccessivo.

La vera democrazia, quindi, non sta nel raccogliere più informazioni possibili, ma nel discernere quelle vere da quelle false. Questo, ovviamente, diventa molto difficile da attuare sul vastissimo mare che è internet. Il servizio pubblico, quindi, è debole al momento sui vari social, essendo queste piattaforme dispersive, private e per lo più straniere. «Se la vigilanza dell’informazione resterà relegata alla televisione, allora la politica non avrà compiuto il suo dovere – dichiara- ed è proprio ciò di cui si sta discutendo in queste settimane nel Parlamento Europeo». 

Giuseppe Calì

Isabel Pancaldo

CIAM attiva un canale Telegram per studenti e personale UniMe

Considerando l’importanza e la necessità di comunicare tempestivamente, il CIAM ha attivato un canale Telegram per comunicare in maniera più diretta ed immediata con i membri della nostra comunità.

Lo scopo del canale e come unirsi

L’interesse che ha motivato il CIAM all’attivazione del canale Telegram è quello di divulgare tematiche ICT di interesse sociale, come la cybersecurity e le nuove tecnologie in generale. Vengono inoltre fornite informazioni e avvisi relativamente ai servizi, allo stato degli stessi e alla loro manutenzione con potenziale impatto sull’utenza. Per collegarsi al canale Telegram dell’Università degli Studi di Messina è semplice: basta cliccare sul link di seguito ed inviare la richiesta per unirsi al gruppo.
Il link per unirsi al gruppo: https://t.me/unime_ciam

Anteprima Canale Telegram del CIAM

Cos’è il CIAM: tra obiettivi e servizi offerti

La Segreteria tecnica Sistemi e Servizi Informatici – CIAM – si occupa della gestione dei Servizi Informatici dell’Ateneo. Attualmente coordinata dal dott. Fabrizio La Rosa, costituisce in sé un punto di riferimento della pluralità di strutture e servizi per ciò che concerne l’infrastruttura di rete, le applicazioni e servizi di supporto per il web. L’obiettivo del CIAM è migliorare e potenziare l’offerta dei servizi ICT (Information and Communications Technology) all’interno dell’Università degli Studi Messina. Oggigiorno si sa quanto sia importante la scienza che studia tutte le attività e le tecniche che permettono di ricevere, trasformare e trasmettere informazioni.

Il CIAM offre inoltre, un servizio di helpdesk, rispondendo a richieste di informazioni in ambito informatico e offre assistenza su tematiche informatiche di varia natura.

L’attuale infrastruttura di rete consiste in circa 30 km di fibra ottica che collegano le diverse sedi con il data center di Ateneo. Tutte le sedi sono inoltre collegate tramite ponti radio per garantire la ridondanza dei collegamenti. Il datacenter principale, recentemente ristrutturato e dotato delle più recenti tecnologie di raffreddamento, monitoraggio ed alimentazione, è invece situato presso la sede centrale dell’Ateneo ed ospita l’infrastruttura server, storage e di virtualizzazione necessarie all’erogazione di vari servizi, oltre agli apparati di rete del PoP GARR e quelli che fungono da centro stella e punto di accesso verso Internet per tutta la Rete di Ateneo.

Anteprima schermata CIAM – fonte: unime.it

Alessio Morganti

SSD Unime: al via un torneo di pallavolo primaverile. Come partecipare

Le lezioni sono iniziate da pochi giorni, ma per chi avesse già bisogno di svagarsi c’è una bella notizia! Il 17 marzo dalle ore 10:00 si svolgerà il 1° Torneo di Pallavolo organizzato dalla coalizione studentesca ORUM in collaborazione con SSD UNIME e CSASU presso il Palazzetto Polivalente della Cittadella sportiva universitaria in Viale Giovanni Palatucci 13. È possibile iscrivere la propria squadra al seguente form di Google entro il 15 marzo.

Il regolamento

Il torneo si svolgerà nell’osservanza delle norme generali dettate dal regolamento della Federazione Italiana Pallavolo (FIP), con alcune regole aggiuntive predisposte dagli stessi organizzatori.

Anzitutto, è prevista la partecipazione gratuita per Studenti, Dottorandi e Specializzandi regolarmente iscritti ad UNIME per l’A.A. 2023-2024. È poi prevista l’iscrizione di un massimo di dodici squadre, ciascuna delle quali dovrà essere composta da dieci giocatori, con almeno tre giocatori di sesso opposto.

Le prime tre squadre in classifica riceveranno in premio delle coppe e delle medaglie. Sono previsti ulteriori premi per il miglior giocatore e la miglior giocatrice del torneo. A tutti gli studenti partecipanti verranno riconosciuti 0,25 CFU; requisito obbligatorio per riceverli è la presenza costante al torneo.

Da ultimo – ma non meno importante – il torneo sarà accompagnato da DJ SET, interviste e foto presso lo stesso SSD Unime!

L’SSD Unime

La Società Sportiva Dilettantistica Unime nasce nel 2020 e da allora gestisce gli Impianti Sportivi della Cittadella Sportiva Universitaria, del Centro Equitazione presente presso il Polo Universitario Annunziata, del Complesso Sportivo Primo Nebiolo e di Palazzo Mariani. La società offre una serie di servizi e agevolazioni agli studenti interessanti alla pratica di vari sport, che potete consultare anche sul sito web dell’ente.

Ulteriori informazioni nonché il regolamento dettagliato sono disponibili sulla pagina Instagram @orum_unime. 

Valeria Bonaccorso

Intervista a Marco Bellocchio: maestro del cinema italiano moderno

Dagli studi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, alla sua attenzione sul vasto promontorio
della narratività intermediale. È una lunga storia quella del regista italiano Marco Bellocchio che lo scorso 7 dicembre ‘23 ha ricevuto, nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Messina, il Dottorato Honoris Causa in Scienze Cognitive, curriculum “Teorie e tecnologie sociali, territoriali, dei media e delle arti performative”. Durante la cerimonia, la laudatio tenuta dal professore di Storia del cinema, Federico Vitella, si è rivelata un ottimo modo per ripercorrere nel dettaglio la lunga ed affascinante carriera del regista:

“Abbiamo l’onore di consegnare il dottorato al più grande regista italiano vivente. Esponente del nuovo cinema italiano degli anni Sessanta ha saputo rinnovare l’arte cinematografica, svecchiandone la narrazione e spalancando le porte al cinema moderno”.

Sono state queste alcune delle parole pronunciate dal professore nel presentare minuziosamente la figura di Bellocchio. Difatti, per quanto il cinema moderno abbia provato a sottrarsi alla narratività, l’ha solamente resa più multiforme, ramificata e complessa. E la filmografia di Marco Bellocchio ne è la prova. Proprio lui che nel corso della sua carriera si è spesso trovato a fare i conti con la letteratura, in particolar modo con quella del ‘900, è stato capace di coniugare organicamente, nella sua cinematografia, i due modi del racconto scritturale: il mostrare e il raccontare. Un vero e proprio rinnovatore della forma, proprio come i suoi maestri. E noi di UniVersoMe non potevamo farci scappare l’occasione di conoscere un po’ più da vicino uno dei più grandi autori della storia del cinema italiano!

Bellocchio
Domenico Leonello intervista il regista italiano Marco Bellocchio. @ Ilaria Denaro


Dott. Marco Bellocchio, durante la sua Lectio Doctoralis ha citato autori che, come lei, hanno fatto la
storia del cinema. Ha parlato di espressionismo tedesco, di realismo francese. Ma da quale corrente cinematografica o, meglio, da quale autore lei sente di aver appreso di più?

È passato molto tempo. Io parlo della mia formazione. A quei tempi l’espressionismo tedesco o il grande
cinema sovietico avevano dei risultati straordinari. Naturalmente da quel momento ad oggi sono passati dei
grandissimi maestri. Si pensi ad Antonioni, a Fellini, a Rossellini o a Ferreri. Tutti grandi registi italiani che mi hanno condizionato. Si pensi anche al rapporto con Bernardo Bertolucci. Insomma, una lunga storia!

Immagino anche i principali autori della Nouvelle Vague: Godard e Truffaut. Come ricordava il professore di Storia del cinema, Federico Vitella, sono stati loro i primi a “tagliare i ponti” con il “cinéma de papa”, il “cinema di papà”.

La Nouvelle Vague è stata molto importante. Erano gli anni in cui io frequentavo il Centro Sperimentale di
Cinematografia di Roma. E loro, Godard, Truffaut, Chabrol e René, erano i grandi rinnovatori della forma!
In questo senso si, anche questi maestri sono stati sicuramente preziosi, utili, nel mio lavoro.

Nella sua laudatio, il professore di Storia del cinema, Federico Vitella, ha ricordato il modo in cui lei si è destreggiato nel mondo dell’intermedialità, della transmedialità e della virtualità. Restando, dunque, sempre nel campo delle “narrazioni espanse”, qual è la sua opinione sugli adattamenti cinematografici?

Sicuramente tutto quello che lei ha citato entra nel cinema e chiunque faccia cinema ne può essere
arricchito. Noi oggi usiamo tutte queste nuove tecniche che, in fondo, entrano naturalmente nella nostra
immaginazione e, di conseguenza, finiamo per ritrovarle anche nelle risposte che noi stessi diamo. In
passato, ad esempio, quando ho iniziato, non esisteva il discorso sul repertorio. Adesso invece i vari tipi di
immagini possono combinarsi, possono fondersi, e diventare un racconto del tutto nuovo.

Cosa consiglia ai giovani che desiderano intraprendere la sua stessa carriera o, comunque, entrare nel fantastico mondo del cinema?

(Sorride) Non so! È impossibile dare una risposta. Potrei farlo con qualcuno che conosco, di cui ho visto
qualcosa. Ma così, genericamente, io non posso dare una risposta poiché sarebbe del tutto superficiale.


Domenico Leonello

Caporedattore UniVersoMe


*Articolo pubblicato il 21/12/2023 sull’inserto Noi Magazine di Gazzetta del Sud