Open Day UniMe 2020 – Digital edition

Nonostante il periodo storico in cui ci troviamo e l’impossibilità di organizzare orientamenti in loco, l’Università degli Studi di Messina va incontro ai futuri studenti. Durerà 3 giorni e sarà il primo Open Day esclusivamente online.

Fonte: unime.it

Obiettivi: fare conoscere la vasta offerta formativa e rispondere ai “perché” dei futuri studenti.

L’Evento

L’evento si svolgerà dal 20 al 22 luglio, sulla piattaforma Teams e in diretta sulla pagina Facebook dell’Ateneo. Protagonisti tutti i Dipartimenti UniMe e gli uffici e i centri che offrono servizi e agevolazioni.
La tre giorni è dedicata ai ragazzi del quarto e quinto anno delle scuole superiori e a tutti coloro che sono interessati a iscriversi ai corsi e ai master dell’Ateneo Peloritano.
Nel corso dell’evento verranno inoltre presentate le novità, i programmi e gli sbocchi professionali offerti dagli oltre 90 corsi di laurea UniMe.

Struttura dei tre giorni

Lunedì 20 luglio – Area Scienze economiche, giuridiche ed umanistiche

  1. Dipartimenti di: Civiltà antiche e moderne, Economia, Giurisprudenza, Scienze politiche e giuridiche e Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali.
  2. Servizi di: Info Point – Servizi online/agevolazioni e premialità studenti, ERSU (Ente Regionale per il diritto allo studio), Internalizzazione – Welcome Office – Erasmus office, Servizi disabilità/DSA, TTO (Technology Transfer Office), Dottorati di Ricerca, Master, Corsi di Perfezionamento e Specializzazioni, COP (Centro Orientamento e Placement), SBA (Sistema bibliotecario di Ateneo), CeRIP (Centro di ricerca e intervento in psicologia), CLA (Centro Linguistico d’Ateneo), CUS (Centro Universitario Sportivo), Informazioni TOLC (Test Online Cisia), Associazioni studentesche.

Martedì 21 luglio – Area Scienze e Ingegneria

  1. Dipartimenti di: Ingegneria, di Scienze matematiche, informatiche, scienze fisiche e scienze della terra e di Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche ed ambientali.
  2. Servizi di: CeRIP (Centro di ricerca e intervento in psicologia), COP (Centro Orientamento e Placement), Master, Corsi di perfezionamento e Specializzazioni, SBA (Sistema bibliotecario di Ateneo), Servizi disabilità/DSA, Informazioni TOLC (Test Online Cisia), CUS (Centro Universitario Sportivo), CLA (Centro Linguistico d’Ateneo), TTO (Technology Transfer Office – Centro di trasferimento tecnologico), Internazionalizzazione – Welcome office – Erasmus office, Dottorati di ricerca, Info Point – Servizi online/agevolazioni e premialità studenti, ERSU (Ente Regionale per il diritto allo studio), Associazioni studentesche.

Mercoledì 22 luglio – Area Scienze della Vita

  1. Dipartimenti di: Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche ed ambientali, di Patologia umana dell’età evolutiva “G. Barresi”, di Medicina clinica e sperimentale, di Scienze veterinarie e di Scienze biomediche, odontoiatriche e delle immagini morfologiche e funzionali.
  2. Servizi di: Master, Corsi di perfezionamento e Specializzazioni, Dottorati di ricerca, TTO (Technology Transfer Office – Centro di trasferimento tecnologico), Servizi disabilità/DSA, Informazioni TOLC (Test Online Cisia), Info Point – Servizi online/agevolazioni e premialità studenti, ERSU (Ente Regionale per il diritto allo studio), CUS (Centro Universitario Sportivo), SBA (Sistema bibliotecario di Ateneo), CeRIP (Centro di ricerca e intervento in psicologia), COP (Centro Orientamento e Placement), COP (Centro Orientamento e Placement), Internazionalizzazione – Welcome office – Erasmus office, CLA (Centro Linguistico d’Ateneo), Associazioni studentesche.

Modalità di partecipazione

  • Chi volesse porre domande sui Corsi di studio potrà farlo iscrivendosi al webinar (o ai webinar) di proprio interesse (qui il link per i vari Dipartimenti) completando il form corrispondente.

Ricordiamo che è possibile partecipare fino al raggiungimento della soglia massima di 300 partecipanti per ciascun evento.

  • Per interagire con i responsabili e porre domande in merito a servizi e agevolazioni è invece necessario iscriversi completando il form (o i form) inerenti le proprie curiosità (qui l’elenco completo).
  • Chi invece non volesse interagire, ma volesse comunque seguire i vari appuntamenti, potrà farlo dalla pagina Facebook UniMe.

Perchè seguire l’Open Day

L’evento permetterà agli iscritti di interagire in diretta e:

  • seguire le presentazioni dei Dipartimenti e scoprire quali sono i corsi di laurea e di alta formazione per l’anno accademico 2020/2021
  • partecipare agli open desk dedicati ai corsi di laurea, ai servizi e alle agevolazioni e parlare con docenti, personale e studenti
  • parlare con esperti di Orientamento
  • sapere come fare per immatricolarsi, iscriversi o trasferirsi da altri Atenei.

Qui i programmi dettagliati delle tre giornate:

Programma del 20 luglio – Area  Scienze economiche, giuridiche ed umanistiche
Programma SERVIZI del 20 luglio


Programma del 21 luglio – Area Scienze e Ingegneria

Programma SERVIZI del 21 luglio

Programma del 22 luglio – Area Scienze della Vita

Programma SERVIZI del 22 luglio

Claudia Di Mento

SLAM: qualificato per la finale europea il team UniMe

Traguardo sensazionale per il team UniMe allo Sport Law Arbitration Moot, tra le prime quattro squadre ad approdare alla finale Europea

sportlex.si
Fonte: sportlex.si

La qualificazione, come unica squadra Italiana alle fasi finali europee dello SLAM (Sport Law Arbitration Moot) non può che essere fonte di orgoglio per l’Università di Messina e soprattutto per il Dipartimento di Giurisprudenza dal quale provengono i giovani protagonisti.

Il team composto da Giuseppe Crivillaro, Alessandro Salvo e Martina Tulumello, partenariato da Olympialex, è stato affiancato in qualità di coach dal Professor Francesco Rende e di supervisor dalla Dottoressa Maria Paola Gervasi.

La squadra UniMe al completo.

L’obiettivo principale del progetto è quello di diffondere la nozione di diritto sportivo tra gli studenti e di offrire a questi ultimi l’opportunità di un coinvolgimento nella “pratica” con una vera e propria simulazione di un caso di arbitrato sportivo nella vita reale.

Il partner Olympialex, nato per semplificare il lavoro quotidiano dei professionisti del diritto sportivo, agevolando l’organizzazione del lavoro nell’industria sportiva, ha creduto e finanziato il team Messinese per la competizione (già finanziava la veterana Università degli studi di Milano), ed è anche sponsor della cattedra di Diritto Sportivo di UniMe.

Questa vittoria e affermazione a livello nazionale e internazionale non fa che altro che confermare le capacità del Dipartimento di Giurisprudenza di indirizzare, formare e specializzare i propri studenti, soprattutto nella “più giovane” cattedra di Diritto Sportivo e Diritto Calcistico, coordinata dallo stesso Professor Francesco Rende.

La competizione è stata organizzata dalla SportLex Law Institute, in collaborazione con l’Università di Lubjana, e ha richiamato moltissime Università sparse in tutta Europa. Alla Simulazione di arbitrato internazionale di diritto sportivo hanno partecipato 24 team che si sono sfidati sul tema predisposto dagli organizzatori, ma in finale sono arrivate solo quattro squadre: l’ Università di Maribor, l’Università di Belgrado, l’Università di Lubjana e – non per ultima – l’ Università di Messina.

A sottolineare la preparazione e la prontezza dei ragazzi del team, lo SLAM del 2020 è stato il primo a cui l’Università di Messina ha partecipato.

Alessandro Salvo, uno dei protagonisti e portavoce, ci ha raccontato:

Questo risultato è stato una vera sorpresa. Nonostante fosse per noi la prima volta e la preparazione sia stata sicuramente più “rapida” rispetto a quelle delle altre Università che oramai concorrono da diverso tempo a competizioni come questa, abbiamo comunque raggiunto un notevole traguardo.

Si tratta di un’esperienza unica sia dal punto di vista formativo che del lavoro di squadra; spesso stancante per via del lock down e della concomitante sessione invernale, ma sicuramente stimolante, soprattutto tenendo conto che i nostri coach non ci hanno potuti aiutare nello stilare le memorie.

Il team ha avuto circa un mese e mezzo per preparare il dibattito, basandosi non soltanto sulle conoscenze acquisite durante il proprio Corso di studi, ma dovendo anche approfondire le conoscenze in materia di Arbitrato Internazionale.

I ragazzi hanno curato, tutto in inglese, un complesso caso predisposto dagli organizzatori sulla partita di UEFA Champions League disputata dalle squadre FCF e FKI nella stagione 2018-2019, simulando un processo dinnanzi ad un collegio arbitrale FIFA. Il team ha stilato due memorie – una che difende la squadra di casa e una della UEFA che accusa – e ha esposto nell’arringa le violazioni di alcune norme del Regolamento Disciplinare UEFA, principalmente: l’invasione del campo di gioco da parte dei tifosi, la messa in scena di fuochi d’artificio e i disturbi della folla, contestate alle squadra FCF dall’amministrazione UEFA.
La squadra cosi ha trovato una chiave risolutiva, comparando la normativa attuale e quella contenuta nei vari precedenti giurisprudenziali, come anche nel Regolamento sulle Infrastrutture dello Stadio UEFA.

La giuria votante vantava docenti ordinari di materie giuridiche, arbitri e avvocati sportivi di calibro internazionale ed altri esperti di diritto sportivo. Tra i nomi degli arbitri internazionali più importanti che hanno dato disponibilità invece per la finale troviamo: Antonio Rigozzi, Ulrich Haas, Maurice Courvoisier, Despina Mavromati e Aleš Galič.

Il comitato ha valutato le varie esposizioni e ha eletto le quattro squadre che in fase finale dovranno discutere oralmente la causa nel contraddittorio (botta e risposta in lingua inglese) con “controparte”, dinnanzi ad un qualificato gruppo di giurati.

La finale si sarebbe dovuta svolgere il 7 e l’8 maggio del 2020 a Lubjana, invece probabilmente, si terrà nel mese di settembre tramite piattaforma online, dato il rischio pandemico ancora presente e l’internazionalità della gara. Ma in qualsiasi forma, i ragazzi promettono di “vender cara la pelle” per rappresentare al meglio UniMe in questa competizione. Dimostrazione che non è sempre necessario studiare fuori per portare risultati didattici ed extradidattici di spessore, come questo.

Alessandro aggiunge:

Il corso di Diritto Sportivo è cresciuto molto negli ultimi 2-3 anni e continua a farlo grazie al Professor Rende che dona linfa continua, organizzando attività varie quali la Settimana del Diritto Sportivo, il Laboratorio di Diritto Calcistico, il Processo innanzi al Collegio di Garanzia del CONI e la Simulazione di Calciomercato. Tra l’altro, settimanalmente, ci occupiamo anche di scrivere interventi (“Pillole di Diritto Sportivo”) per un parterre di avvocati, in diretta audio e video sulla pagina della radio dell’avvocatura.

A tutti gli studenti di Giurisprudenza appassionati ed interessati ad avvicinarsi al diritto sportivo di UniMe basterà mandare una email all’indirizzo dirittosportivounime@gmail.com. 

Giuseppina Simona Della Valle

Mutualizzazione del debito ed eurobond: ecco tutte le differenze, vantaggi e svantaggi di questi strumenti

 

Spesso si è parlato di mutualizzazione del debito, termine ormai largamente utilizzato dai media, soprattutto nell’attuale crisi Covid-19.

Cos’è realmente?

La mutualizzazione del debito è la condivisione del debito tra più soggetti, che ne diventano contemporaneamente garanti.

Questo termine è stato accostato alla comparsa degli eurobond, ridenominati, in merito alla crisi Coronavirus, coronabond.

Cosa sono gli eurobond?

Sono un’emissione di obbligazioni denominate in euro, attraverso cui tutti gli Stati dell’Eurozona diventano responsabili del debito congiuntamente. Predisposti come mezzi in grado di conferire liquidità ai Paesi più in difficoltà che avvertono maggiore rischio, verrebbero sostenuti soprattutto dai Paesi maggiormente solidi dal punto di vista economico-finanziario.

Sono un nuovo strumento?

La risposta è no. Infatti, già nel pieno della crisi dei debiti sovrani (2010-2012 circa), il Presidente dell’Eurogruppo e capo del governo del Lussemburgo, Jean-Claude Juncker, e il ministro dell’Economia del governo Berlusconi, Giulio Tremonti, proposero questi eurobond come assicurazione contro il comune dissesto in atto nell’Eurozona. Tale proposta fu poi abbandonata, date le criticità sorte soprattutto a causa dell’opposizione dei Paesi del Nord Europa (con a capo Germania e Olanda), che lo ritenevano un azzardo morale a vantaggio unico del Sud Europa.

Il principale vantaggio.

Il vantaggio per i Paesi più deboli finanziariamente, ad esempio l’Italia, sarebbe quello di indebitarsi ad un costo molto minore, poiché il tasso d’interesse applicato a tali obbligazioni sarebbe una media dei tassi applicati, generalmente, ai bond emessi singolarmente dagli Stati. In caso di uno shock (=evento inaspettato e non prevedibile, che influenza positivamente-negativamente il sistema economico), uno strumento come gli eurobond garantisce un sistema di trasferimenti indiretto che migliora la condizione degli stati più in difficoltà.

L’altra faccia della medaglia: svantaggi.

È chiaro che, per un grande vantaggio per gli Stati maggiormente rischiosi, vi sono alcuni svantaggi per gli stati più “virtuosi”. Innanzitutto, lo svantaggio principale, dato da questo meccanismo di “trasferimento indiretto” dai Paesi in surplus ai Paesi in deficit, è che gli Stati più virtuosi si troveranno a pagare un tasso d’interesse maggiore rispetto a quanto accadrebbe con un’emissione individuale.

Un altro grande svantaggio è dato dal fatto che un meccanismo del genere possa far sviluppare un comportamento da free rider ad alcuni Stati membri (= chi attua un comportamento opportunistico per fruire pienamente di un bene/servizio prodotto collettivamente, senza contribuire in modo efficiente alla sua costituzione).

Le obbligazioni sono garantite collettivamente dagli Stati membri dell’Eurozona, e ciò significa che se l’Italia non riuscisse a restituire quanto preso in prestito tramite gli Eurobond, la porzione italiana mancata sarebbe restituita da tutti gli altri Stati membri. Questa possibilità è ciò che più spaventa alcuni Stati e ha, storicamente, rappresentato un freno importante per la realizzazione di uno strumento del genere.

Ponendolo in un’ottica più semplice: se io so che qualcuno provvederà a restituire quanto ho preso in prestito quando io non riuscirò a farlo, non ho incentivo a progredire per avere un’economia più sostenibile  e virtuosa rispetto ad altri, ci sarebbe qualcuno che fungerebbe da cuscinetto alla mia inadempienza.

Covid-19 ed eurobond: utilizzati o no?

In contrasto all’attuale crisi Covid non sono stati utilizzati veri e propri eurobond, che comportano una totale mutualizzazione del debito. In realtà, le diverse istituzioni europee emettono dei bond garantiti dai Paesi europei, basti pensare al fondo SURE o al MES, ma senza prevedere una totale mutualizzazione del debito.

Nonostante ciò, hanno permesso ai Paesi più deboli economicamente di indebitarsi ad un costo meno elevato.

Perciò, la risposta finale al quesito è: no, non sono stati impiegati in prima linea né eurobond, né coronabond per fronteggiare il Covid-19, perché ciò che manca è il pagamento solidale del debito (se uno non paga, pagano gli altri). Le insicurezze sono molte, e i Paesi hanno preferito orientare la loro azione a diversi mezzi di finanziamento.

 

Contenuto realizzato in collaborazione con Starting Finance Club Messina

Marco Amato
Rossana Arcano

Prime lauree in presenza post Covid-19

 

Fonte: unime.it

Giorno 7 luglio, dopo mesi di quarantena a causa della Covid-19, si è svolta la prima sessione di laurea in presenza, protagonisti i giovani laureandi in Farmacia e Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. Per l’occasione è stata messa a disposizione l’Aula Magna dell’Università centrale, consentendo l’ingresso a cinque accompagnatori per ogni laureato.

Importante segno la presenza del Magnifico rettore Salvatore Cuzzocrea e dell’illustrissimo direttore del dipartimento di ChiBioFarm Sebastiano Campagna che sono intervenuti con un discorso molto toccante:

“Sono molto contento ma anche emozionato di essere qui oggi così come lo sono stato a marzo per le prime lauree on line. È un primo passo verso la normalità, seppur a ranghi ridotti con soltanto 5 parenti per ogni candidato, ma abbiamo finalmente questa possibilità che dovrebbe portarci a settembre tutti in aula, così come indicato dal Ministro Gaetano Manfredi. Stiamo cercando di trovare una soluzione, inoltre, per consentire, a coloro che si sono laureati durante l’emergenza Covid e sono più di 1000, di avere un momento, probabilmente  a settembre, per festeggiare insieme il traguardo raggiunto”.

Subito dopo, il prof. Campagna ha voluto ringraziare il Rettore per avere dato la disponibilità dell’Aula Magna per le prime lauree in presenza, a testimonianza di un avvio verso la normalità di tutte quelle che sono le attività universitarie.

Finalmente si respira aria di normalità, sperando nel breve tempo di tornare a vivere la vita universitaria come prima della pandemia.

L’Ateneo ha così dimostrato di essere vicino agli studenti, prendendo tutte le misure necessarie affinché si potesse godere di un momento così speciale ed importante, condividendo le ansie e le gioie che un traguardo come questo porta con sè.

Progetti anche per i laureati durante il lock down

Ti sei laureato durante la quarantena? Non disperare! Il Rettore disporrà a breve una cerimonia anche per te, seguici per rimanere informato!

Fonte: unime

Livio Milazzo

La Commissione Giovani SIEDP si arricchisce con un giovane dottorando UniMe

Il Dott. Domenico Corica è il nuovo membro della commissione giovani SIEDP

Il Dottor Domenico Corica – Fonte: unime.it

Eccellenza tra i dottorandi UniMe

Grande riconoscimento per il Dott. Domenico Corica,  specialista in Pediatria e Dottorando di Ricerca in Biotecnologie Mediche e Chirurgiche (coordinato dal Prof. G. Squadrito, tutor Prof.ssa M. Wasniewska). È stato infatti recentemente nominato componente della Commissione Giovani della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP) per il prossimo biennio.

Il Dott. Corica lavora presso l’ambulatorio di Endocrinologia Pediatrica dell’U.O.C. di Pediatria (diretta dal Prof. G.B. Pajno) presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino” di Messina.

La nomina è frutto di una selezione sulla base dei titoli scientifici, sull’esperienza clinica maturata in campo endocrinologico e diabetologico, sulla partecipazione alla Diabetes, Obesity and Metabolism School della Società Europea di Endocrinologia Pediatrica (ESPE) nel 2017, alla Scuola di Perfezionamento in Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica della SIEDP nel 2018 ed alla ESPE Summer School del 2019.

Prossimi impegni della Commissione

Nel prossimo biennio la Commissione Giovani SIEDP, formata da sei giovani ricercatori italiani, si occuperà dell’attivazione di un network tra i centri di endocrinologia e diabetologia pediatrica, dell’organizzazione di un grant per Young Investigators di giovani di età inferiore ai 40 anni  e dell’implementazione di un osservatorio delle pubblicazioni scientifiche sul Journal Club a servizio della SIEDP, di cui il Dott. Corica sarà il responsabile.

Il fine dell’associazione è quello di migliorare la formazione e le conoscenze dei futuri specialisti e dei giovani specialisti pediatri endocrinologi e diabetologi Italiani, potendo così contribuire al costante miglioramento della salute e della qualità di vita dei bambini.

Al Dottor Corica i nostri miglior auguri, ad maiora.

Giuseppina Simona Della Valle 

Recovery Fund. Ecco cos’è e perché è la chiave dell’intesa UE

Dopo aver parlato nelle settimane precedenti di PEPP e di MES e SURE, adesso è necessario analizzare il Recovery Fund, data l’importanza di effettuare degli investimenti pubblici oculati che permettano una crescita futura del sistema e una sostenibilità del debito pubblico, a fronte del basso tasso d’interesse che dovremo riconoscere in questi anni grazie agli interventi della BCE.

Spesso discusso dai media da quando, lo scorso aprile, il Presidente del Consiglio Conte aveva definito il Recovery Fund come “una parte essenziale nella trattativa con l’UE”, il 27 maggio sono state delineate le basi di questa forma di sostegno economico. La Commissione Europea, con a capo Ursula von der Leyen, ha infatti dato voce ad una proposta da 750 miliardi di euro.

Cos’è il Recovery Fund?

Così come suggerisce il termine stesso, il Recovery Fund è un fondo di recupero per arginare l’impatto devastante del Covid-19, posto a sostegno dei Paesi maggiormente colpiti.

Ancor prima della proposta UE alcuni Paesi, tra cui Francia e Germania, avevano avanzato una prima proposta sul fondo di recupero, prevedendo concessione di denaro a fondo perduto, cioè denaro da non restituire, interessi a parte.

Tuttavia, per i Paesi più solidi dell’UE, tra cui Olanda, Austria, Danimarca, Svezia, ma anche dalla stessa Commissione, il recovery fund non avrebbe dovuto prendere le sembianze di contributi a fondo perduto ma di finanziamenti. Questo perché, altrimenti, si creerebbe un rischio di “debito perpetuo” europeo.

Infatti, è stato designato come un fondo con il compito di emettere Recovery Bond, con la garanzia del bilancio UE 2021-2027 che proprio per questa occasione aumenterà la propria portata, cioè verranno inserite delle imposte comunitarie come la carbon tax e la web tax per raccogliere maggiori risorse. Si tratta di condividere il rischio guardando il futuro, senza mutualizzare il debito passato.

Com’è finanziato?

Il Recovery Fund riceve i fondi grazie ad una raccolta di liquidità data dall’emissione di Recovery Bond. Una volta ricevute le risorse, queste sono distribuite agli Stati membri. I 750 miliardi di euro saranno suddivisi in 500 miliardi di sovvenzioni e 250 miliardi di finanziamenti, all’Italia dovrebbe spettare il 22,5% di queste risorse poiché è uno dei paesi più colpiti dalla crisi Covid. In termini numerici, all’Italia spetteranno 172 miliardi di euro di cui 90 in prestiti e 82 in sovvenzioni.

Come abbiamo visto la scorsa settimana, MES e SURE sono interventi a breve termine, poiché il loro utilizzo dovrebbe essere quello di potenziare le strutture sanitarie e di erogare i sussidi di disoccupazione per i lavoratori che maggiormente soffrono la crisi. Il Recovery Fund, invece, al contrario di Mes e Sure, guarda più a lungo termine. Infatti, il Recovery Plan che bisogna presentare per ottenere tali fondi deve prevedere un progetto di importanti investimenti in infrastrutture, innovazione e ricerca.

In termini semplici, se l’Italia decidesse di spendere questi fondi in una nuova Quota 100 – ovvero in pensionamenti anticipati – non potrebbe accedervi. Questi fondi devono essere spesi per investimenti che stimolino fortemente la crescita economica, investimenti in infrastrutture, potenziamento del sistema d’istruzione; pensate se ci fossero delle autostrade nuove e senza interruzioni, significherebbe non solo maggiore sicurezza ma anche più facilità e tempi brevi nel trasporto di merci e persone.

Perché è così importate stimolare una costante crescita economica?

Dopo aver esaminato il quadro completo, è possibile addentrarsi in un’analisi più specifica. Da sempre si parla del problema del debito pubblico italiano, come ben sappiamo elevatissimo, con la possibilità di raggiungere quasi il 160% del PIL a seguito di questa crisi. Ma l’importante, secondo gli economisti, non è il livello del debito pubblico sul PIL, quindi il numeratore, ma la sua tendenza, cioè se questo numero tende a diminuire o ad aumentare ancora; da cosa vediamo questa tendenza? Dalla differenza tra il tasso d’interesse pagato sul debito e la crescita del PIL.

Il progetto del Recovery Fund è ancora lontano dall’essere totalmente definito nella sua interezza, ma l’opinione comune dei Paesi è potersi rialzare grazie a strumenti solidi e duraturi in un’ottica di lungo periodo.

Contenuto realizzato in collaborazione con Starting  Finance

Rossana Arcano
Marco Amato

 

Pubblicato il bando di ammissione ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Medicina Veterinaria

Fonte: professionetsrm.it

È stato pubblicato il bando di ammissione al primo anno dei corsi di Laurea magistrale a ciclo unico a numero programmato in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria e Medicina Veterinaria per l’anno accademico 2020/2021.

Tutte le date in programma

Per quanto riguarda Medicina Veterinaria:

  • il test è in programma per martedì 1 settembre;
  • Il risultato del test verrà pubblicato in forma anonima il 15 settembre;
  • dal 25 settembre sarà possibile prendere visione del proprio elaborato;
  • Il 29 settembre uscirà la prima graduatoria.

Nel caso di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria

  •  la prova è fissata per giovedì 3 settembre;
  • il risultato del test in forma anonima verrà pubblicato il 17 settembre;
  • il 25 settembre sarà possibile prendere visione del proprio test;
  • il 29 settembre sarà possibile consultare la prima graduatoria.

Il 7 ottobre Il CINECA procederà alla pubblicazione dello scorrimento delle graduatorie per entrambi i Corsi di Laurea.

Dove si svolgeranno i test

Nel rispetto delle misure di contenimento conseguenti alla diffusione del covid-19, ciascun candidato, a prescindere dalla sede indicata come prima preferenza, sosterrà la prova presso l’ateneo disponibile nella propria provincia di residenza o, se non disponibile, nella sede più vicina a quella di residenza. Successivamente verrà pubblicato un comunicato sul Portale d’Ateneo per informare circa la sede della prova e l’esatta ubicazione delle aule.

Sosterranno la prova all’Ateneo di Messina i candidati UE e non-UE residenti in Italia e i candidati residenti all’estero dei paesi UE ed extra-UE che indicheranno l’Università di Messina quale prima scelta.

Modalità di iscrizione

  • La prima fase prevede l’iscrizione al portale Universitaly dal 01 luglio 2020 al 23 luglio 2020 ore 15:00. In questa fase il candidato dovrà indicare le sedi per cui intende concorrere e la sede in cui svolgerà il test.
  • La seconda fase prevede invece l’iscrizione sulla piattaforma Esse3 dal 01 luglio 2020 al 23 luglio 2020 ore 15.00. In questo caso il candidato dovrà accendere alla sezione “Registrazione” per creare tutte le credenziali istituzionali, cliccare sul link “Concorsi di Ammissione”, cliccare sul tasto “iscrizioni Concorsi” e successivamente selezionare il corso desiderato.

La procedura sarà conclusa soltanto con il pagamento del Contributo di partecipazione al test di €100,00 da pagare entro il 29 luglio 2020, che in qualunque caso non verrà rimborsato.

Dopo la pubblicazione della graduatoria, i candidati “assegnati” (coloro che rientrano nei posti disponibili nella sede preferita) dovranno immatricolarsi entro 4 giorni, i candidati “prenotati”(coloro che non rientrano nei posti disponibili nella sede preferita) possono scegliere se immatricolarsi nel posto immediatamente libero o attendere lo scorrimento.

Link utili:

Allegati

Bando di concorso

Programmi relativi alle domande dei test

Federica Cannavò

 

Immagine in evidenza: pragmacongressi.it

Esami e Lauree, cosa cambia da luglio ad UniMe

Sono state rese note, mediante apposito decreto,  le modalità univoche per sostenere gli esami in presenza e per le sedute di laurea a decorrere dall’1 luglio.

Esami di profitto in presenza

  • Sarà possibile sostenere gli esami in presenza, secondo il calendario previsto da ciascun corso integrato, mediante prenotazione sul portale Esse3, nel rispetto delle norme anti-contagio.
  • Lo studente dovrà indossare la mascherina, igienizzarsi le mani ed essere munito dell’apposito modulo di autocertificazione già compilato e sedersi nei posti indicati.
  • Sarà garantito il distanziamento sociale e le aule saranno rese idonee nel rispetto della normativa vigente.

Esami di profitto in modalità telematica

  • Coloro i quali fossero impossibilitati nel raggiungere la sede universitaria (fuori sede, difficoltà nei trasporti, precauzioni sanitarie, fragilità) potranno sostenere gli esami attraverso la piattaforma Teams (qui come accedere all’aula), sempre secondo il calendario previsto e sempre tramite prenotazione su Esse3.

Come scegliere la modalità

In previsione di quanto detto, il sito Esse3 sarà predisposto, affinché si possa scegliere, al momento della prenotazione, l’opzione “in presenza” o “online”, come si evince dall’immagine inserita nell’apposita guida.

Qui la guida illustrativa su come scegliere la modalità d’esame.

https://sway.office.com/KinGK5nYVmehQVi8?ref

Sedute di laurea

  • Queste si svolgeranno ordinariamente in presenza nelle aule più spaziose dell’Ateneo, a prescindere dalla loro ubicazione, per consentirne lo svolgimento in massima sicurezza.
  • Confermati i 5 accompagnatori per ciascun candidato.
  • Nel caso in cui il laureando, per comprovate esigenze di natura emergenziale, non potesse svolgere l’esame di laurea in presenza, sarà comunque garantito lo svolgimento in modalità telematica.

Link utili: https://www.unime.it/sites/default/files/esami_e_lauree_in_presenza_aggiornamento_procedura_.pdf

Claudia Di Mento

UniMe: comincia la “Fase 3”

Oggi, 18 giugno, sono state comunicate le modalità, decise dal Senato Accademico, con le quali si svolgeranno le attività per il mese di luglio.

Queste le novità comunicate dai Rappresentanti: Baldone Alberto, Collura Calogero, Droussi Ouahib, Faraone Emanuele, Muscarà Andrea.

Esami di profitto

  • Gli esami si svolgeranno in modalità mista, a discrezione dell’esaminato. Gli studenti potranno recarsi nelle aule universitarie per svolgere in sicurezza e col distanziamento opportuno gli esami in presenza, ma per motivi logistici (studenti fuorisede o pendolari), di salute o altre ragioni gli studenti potranno liberamente decidere di svolgere l’esame in modalità telematica. I dettagli verranno specificati sul sito dell’Università degli Studi di Messina nei prossimi giorni.
  • Gli esami saranno svolti in modalità orale.

Lauree

  • Le Lauree di Luglio saranno svolte in presenza.
  • Le aule saranno appositamente adibite e sarà garantita la sicurezza e la sanificazione.
  • Potranno essere presenti massimo 5 persone spettatrici per ogni studente, ma si valuteranno i dettagli coi singoli Coordinatori in base alle dimensioni delle aule.

Tirocinio

  • Le attività di tirocinio potranno svolgersi in presenza.
  • Per l‘area sanitaria è previsto lo svolgimento in presenza secondo la supervisione dei direttori di Dipartimento.
  • Per i corsi con ampio numero di studenti si procederà valutandone le peculiarità.

Tesisti

Per le attività di ricerca tesi lo studente col relatore potranno concordare le attività in presenza, secondo le eventuali indicazioni del relativo direttore di Dipartimento.

Novità sul prossimo anno accademico

  • È stato stabilito che, per il calendario didattico del prossimo anno accademico, sarà previsto durante l’anno solare 2021 lo svolgimento di 9 appelli, verranno stabilite e calendarizzate le date in ogni dipartimento entro questo 15 luglio.
  • È previsto inoltre un appello per gli studenti fuoricorso nel mese di maggio.

 

Claudia Di Mento

Studiare Fisica a Messina: alla sua scoperta dal micromondo al macromondo

Se si chiede ad uno studente quali sono le materie più temute, sicuramente tra di esse compaiono la Matematica e la Fisica. Ma questo timore è giustificato? Questa intervista vi convincerà a studiare Fisica presso l’Ateneo messinese.

 

 

Perché uno studente oggi dovrebbe iscriversi al Corso di Laurea in Fisica a Messina?

La Fisica a Messina ha una lunga ed affermata tradizione sia in ambito teorico che sperimentale. Le conoscenze e competenze specifiche acquisite di fatto risultano utili anche nell’ambito socio-economico, dove la capacità di analisi di un fisico diventa strategica.

«Il bello della fisica – dice la prof.ssa Fazio – è quello di capire com’è fatto il mondo che ci circonda. È emozionante poter studiare fenomeni che ancora non sono stati compresi e trovare nuovi ed imprevisti comportamenti». I laureati in Fisica a Messina, alla stessa stregua dei colleghi di altre Università nazionali, sono considerati molto preparati e riescono ad acquisire importanti posizioni tanto in Italia quanto all’estero. Le numerose applicazioni fisiche, corrispondenti a diversi sbocchi occupazionali, devono essere di incoraggiamento ad intraprendere tale percorso formativo.

Inoltre: “L’ambiente Fisica a Messina è molto stimolante – aggiunge il Dr. Gallo – io stesso come laureato in Fisica a Messina posso dire che è “a misura di studente”, e questo consente dialogo continuo e collaborazione tra studenti e docenti”.

Quale circostanza particolarmente importante l’ha portata a scegliere di studiare fisica?

“Perché avevo una passione per la conoscenza delle leggi che regolano la natura”, risponde il Dr. Corsaro. “La Fisica è la scienza che comprende e descrive le leggi naturali in modo quantitativo. Tanto la ricerca di base quanto le numerose applicazioni fisiche affascinano da sempre coloro che vedono nello studio l’unico modo di crescita personale volta all’affermazione nella vita sociale e nel mondo del lavoro”.

Qual è il profilo tipo di un laureato in Fisica Triennale? E dopo la Triennale?

Risponde il Coordinatore del CdL Prof. Rosalba Saija: “Il corso di Laurea Triennale di Fisica forma laureati provvisti di una valida cultura nella fisica e nelle tecnologie fisiche basata sulla capacità di lavorare utilizzando il metodo scientifico in maniera sistematica”.

Inoltre, “Il laureato triennale in Fisica, previo superamento dell’esame di stato, può iscriversi alla Sezione B dell’Ordine Professionale dei Chimici e dei Fisici. Può accedere ai corsi di Laurea Magistrali e ai corsi di Master di I livello di Area Scientifica. Presso l’Ateneo di Messina è attivo il corso di Laurea Magistrale in Physics caratterizzato da tre curriculum:

  • Condensed Matter Physics organizzato per far acquisire agli studenti competenze volte alla progettazione di nuovi materiali e dispositivi per il mondo HighTech;
  • Fisica Applicata per far acquisire agli studenti competenze in biofisica e fisica biomedica;
  • Fisica Nucleare e Particellare, con lo scopo di sviluppare strumentazione scientifica all’avanguardia e contribuire alla ricerca di base”.

Dopo la laurea Magistrale, è possibile accedere al Corso di Dottorato di Ricerca in Fisica. “Si tratta di un periodo di formazione – afferma la prof.ssa Crupi, Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Fisica – di figure professionali di alto livello per intraprendere la carriera scientifica o lavorare nel settore industriale. “Un’altra occasione di formazione di alto livello presso l’Ateneo messinese è offerta dalla Scuola di Specializzazione in Fisica Medica”, aggiunge la prof.ssa Mezzasalma. “Durante questo percorso gli specializzandi, attraverso l’acquisizione di conoscenze in campo radioterapico, di medicina nucleare e diagnostica per immagini, maturano una competenza di alto livello professionale come operatori sanitari.

Quali sono i livelli occupazionali di un laureato in Fisica Triennale e in Fisica Magistrale provenienti dall’Università di Messina?

La prof. Mezzasalma chiarisce: “È da sottolineare come la totalità dei laureati in Fisica Triennale prosegua gli studi ai corsi di laurea Magistrali sia presso la stessa Università che altri Atenei. Tale risultato risulta essere perfettamente in linea con quanto avviene a livello nazionale. Per quanto riguarda invece i laureati a un anno e a cinque anni dalla laurea, esclusi quelli che già lavoravano prima della stessa, l’inserimento nel mondo del lavoro risulta, secondo gli ultimi dati Alma Laurea, del 75% e 80% rispettivamente, con una quota del 75% di laureati che nel lavoro utilizzano in misura elevata le competenze acquisite con la laurea”.

Ma quali sono i ruoli concreti ai quali può aspirare uno studente che sceglie di laurearsi in Fisica?

Le figure professionali più richieste sono: operatori di apparecchi medicali utilizzati nell’ambito della diagnostica, tecnici statistici (uso di sistemi di modellizzazione e simulazione), tecnici della qualità industriale ed ambientale ed insegnanti. Il prof. Andrea Mandanici sottolinea che UNIME offre la possibilità di completare in sede tutti gli stadi della formazione necessari per accedere al ruolo di insegnante nelle scuole medie e superiori, fornendo sostegno agli studenti grazie ad una politica di costi contenuti e borse di studio e sostegno alle attività Erasmus.

Uno studente di Fisica a Messina ha la possibilità di avere una formazione internazionale e di accedere a Large Facilities?

“Entrambi i Corsi di Laurea sia Triennale che Magistrale – risponde la prof.ssa V. Venuti – incoraggiano gli studenti a fruire di periodi di formazione all’estero. Nell’ambito del Corso di Laurea Triennale ciò può avvenire sia in forma di frequenza di corsi sia per lo svolgimento di attività di tirocinio, mentre alla Magistrale può avvenire attraverso lo svolgimento di attività di preparazione della prova finale”. Aggiunge la prof.ssa Trimarchi: “Poiché buona parte delle ricerche svolte dai docenti messinesi in fisica nucleare e particellare, in struttura della materia e fisica applicata vengono effettuate presso grandi centri di ricerca (CERN di Ginevra, ELSA di Bonn, ILL e ESRF di Grenoble,  Centro Elettra Sincrotrone di Trieste), i nostri studenti possono usufruire dell’esperienza stimolante di prendere parte a esperimenti presso queste sedi, partecipando ad esempio alla realizzazione di esperimenti in ambiti di frontiera quali la fisica delle particelle elementari e alla progettazione di nuovi materiali per applicazioni HighTech”.

Quali sono le azioni intraprese dall’Ateneo di Messina rivolte alla collocazione nel mondo del lavoro dei laureati UNIME?

Il Centro di Orientamento e Placement (COP) supporta studenti e Laureati dell’Ateneo fornendo strumenti finalizzati all’acquisizione di competenze utili per costruire un efficace percorso professionale personale. Con tali iniziative, i laureandi possono scoprire le competenze maggiormente richieste oggi, come affrontare un colloquio o accedere a incontri on-line (https://www.unime.it/it/centri/cop/open-unime-lavoro-0).

Giovanni Gallo

Qui un approfondimento con le domande più frequenti.