UniMe: laboratori di orientamento e formazione

Sono aperte le iscrizioni per i laboratori di orientamento e formazione per studenti; si rinnova, infatti, l’impegno da parte dell’Ateneo messinese nel promuovere ed incentivare l’occupabilità di studenti e laureati.

A tal fine, il COP UniMe, in collaborazione con i Dipartimenti dell’Ateneo, ha organizzato un nuovo ciclo di appuntamenti che aiuteranno lo studente, ma anche i neolaureati, nell’acquisizione di quelle soft skills (competenze trasversali) che sappiamo tutti essere indispensabili ed oggi sempre più richieste nel mondo del lavoro.

L’Università di Messina è vicina a tutti gli studenti e nonostante i disagi provocati dall’emergenza sanitaria, i servizi di orientamento agli studi e al lavoro del COP Unime non si sono fermati e, al contrario, sono stati potenziati ulteriormente per stare al fianco, nel modo più efficace possibile, di ogni giovane impegnato a riflettere sul proprio futuro.

Date, scadenze e modalità d’iscrizione

Gli incontri per i prossimi laboratori di orientamento e formazione si terranno nei giorni 18, 19 e 22 Gennaio, sulla piattaforma Microsoft Teams,  basterà accedervi tramite le credenziali istituzionali in possesso ad ogni studente dell’Ateneo peloritano. Ognuno degli appuntamenti, prevede una data di scadenza ed un link di accesso al team che troverete, di seguito, nella descrizione del programma di questa iniziativa.

Programma dei laboratori di orientamento

Il programma prevede tre incontri, tutti della durata di 2 ore. Gli argomenti trattati saranno svariati e prevedono la partecipazione di diversi docenti, promotori dei vari appuntamenti:

Titolo Webinar Data

Soggetto promotore

Link e scadenza iscrizioni
Haters, cyber-bullismo, sexting:
odiatori e odio sui social network
22/01/2021
Ore 15.00 – 17-00
DICAM
Prof. F. Pira
DIP.
GIURISPRUDENZA
Prof. S. Agosta
Prof.ssa M. T. Collica
Link Iscrizione
Entro il 17/01/2021
Ragionevole durata del processo e
ragionevolezza del processo
18/01/2021
Ore 15.00 – 17-00
DIP.
GIURISPRUDENZA
Prof. G.Basilico
Prof. S.Agosta
Link Iscrizione
Entro il 16/01/2021
Quali sfide per il futuro
dell’Europa
19/01/2021
Ore 15,30 – 17,30
DIP. SCIPOG –
CENTRO
DOCUMENTAZIONE
EUROPEA
Link Iscrizione
Entro il 16/01/2021

Riconoscimento CFU

Con la partecipazione a questi laboratori di orientamento, è previsto in aggiunta il riconoscimento di crediti formativi, esclusivamente in favore degli studenti che sono prossimi al conseguimento del titolo accademico; visto, infatti, il persistere dell’emergenza pandemica da COVID-19, questi crediti serviranno, in parte, a colmare la formazione prevista per il tirocinio.

Ulteriori informazioni

Nel caso si desiderassero ulteriori informazioni, è possibile rivolgersi al personale del Career Service dell’Ateneo, inviando un’e-mail all’indirizzo jobplacement@unime.it o telefonando, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, ai numeri: 090 – 676 8272 – 8274 – 6065.

Andrea Valenti

UniMe e Prefettura: l’indagine sulle famiglie durante l’emergenza

È da quasi un anno, ormai, che l’emergenza Covid-19 grava sulla popolazione mondiale causando disagi su ogni fronte. Fuori da ogni dubbio, il primo pensiero va al problema sanitario e prettamente medico, per il quale ci si focalizza spesso sulle vittime, su chi lotta in ospedale e sui numeri dei contagi che aumentano esponenzialmente. In realtà i disagi sono anche molti altri e incidono profondamente anche nella vita dei soggetti sani: dalla difficoltà nei rapporti sociali e interpersonali alla impossibilità di tornare a lavoro o di farlo a pieno regime con problemi di ordine psicologico e socio-economico.

L’indagine di Prefettura e UniMe

Per questo motivo l’Università degli Studi di Messina, insieme alla Prefettura cittadina, ha deciso di dare il via ad un’indagine il cui scopo è evidenziare i problemi e i disagi sia psicologici sia socio-economici delle famiglie della provincia.

Il Questionario

Obiettivo

L’obiettivo è capire in che modo la pandemia ha colpito le famiglie, esplorando i bisogni di base psicologici e le condizioni socio-economiche della popolazione della provincia di Messina. Il tutto permetterà anche di effettuare un’analisi dello stato di salute biopsicosociale anche di quelle famiglie che hanno uno o più componenti disabili e/o anziani non autosufficienti.

Come partecipare all’indagine?

Il Questionario è rivolto a tutta la città di Messina e la sua provincia. È possibile contribuire all’analisi e alla raccolta dei dati semplicemente compilando un questionario in forma anonima. Per ogni famiglia può rispondere un solo membro, il quale può decidere di ritirarsi in qualsiasi momento durante la compilazione che non durerà più di 15 minuti.

Di seguito il link per accedere: Indagine sulla situazione socio-economica e psicologica delle famiglie nella provincia di Messina durante l’emergenza Covid-19.

Privacy

Dopo aver accettato il consenso e completato il questionario, i dati verranno elaborati e archiviati in forma anonima e vi avrà accesso esclusivamente il personale coinvolto nella ricerca. Inoltre i risultati dello studio verranno pubblicati in modo aggregato ed anonimo ed eviteranno la possibilità di risalire ai partecipanti.

Il progetto, che vede come responsabili il Prof. Luigi Chiara, la Prof.ssa Maria C. Quattropani, il Prof. Dario Maimone Ansaldo Patti e la Prof.ssa Domenica Farinella, ci racconta di un Ateneo vicino alla propria comunità.

Giovanni Alizzi

UniMe: cosa cambia da domani

L’Università degli Studi di Messina ha da poco reso note le direttive che avranno valenza da Lunedì 11 gennaio fino al 31 gennaio 2021, in linea con le recenti disposizioni regionali in merito all’emergenza Covid-19.

 

Lezioni

  • Le attività formative e curriculari si svolgeranno a distanza.
  • Le attività didattiche presso le sedi decentrate si svolgeranno in modalità a distanza.

Laboratori

  • Le attività relative si svolgeranno esclusivamente in modalità telematica.

Biblioteche

  • Le sedi bibliotecarie e le aule studio non saranno fruibili.
  • Il servizio di prestito libri è al momento sospeso.

Esami

  • Gli esami di profitto si svolgeranno in modalità telematica tramite piattaforma Teams.

Lauree

  • Le sedute di laurea, gli esami di diploma di specializzazione e gli esami di dottorato di ricerca si svolgeranno in modalità a distanza.

Tirocini

  • I tirocini si svolgeranno in modalità a distanza.
  • Per i TFA sostegno e per i tirocini del corso di laurea di Scienze della Formazione Primaria verrà fatta richiesta ai Dirigenti scolastici di prevedere l’ingresso nelle aule virtuali dei tirocinanti iscritti ai corsi di riferimento.

Attività di ricerca

  • Le attività di ricerca di dottorandi, tesisti e specializzandi di area non medica si svolgeranno a distanza, fatta eccezione per le attività di ricerca indifferibili (tipo cura di animali in stabulario o colture cellulari) che andranno svolte in presenza.
  • Tutte le attività degli specializzandi di area medica continueranno a svolgersi in presenza.

Mobilità internazionale

  • Gli spostamenti relativi al programma Erasmus e a tutti i programmi di mobilità internazionale sono sospesi per docenti, studenti e personale TA degli Atenei siciliani, eccetto i casi di percorsi già avviati.
  • Rimane la disponibilità, in presenza di richieste pervenute da Atenei stranieri, di accogliere studenti che possano frequentare in modalità da remoto.
  • Sospesi anche i tirocini curriculari e post curriculari fuori Regione e all’estero.

Sedute e Convegni

  • Le riunioni degli organi collegiali di ogni ordine e grado si svolgeranno in modalità a distanza tramite piattaforma Teams.
  • Le attività convegnistiche e congressuali, i seminari e i workshop si svolgeranno esclusivamente in modalità telematica.

Disposizioni per il personale

  • Il personale universitario lavorerà da remoto seguendo gli orari ordinari previsti e facendo rilevare la propria presenza mediante il sistema di timbratura virtuale.

Servizi ritenuti essenziali ed indifferibili

Servizio di prevenzione e protezione, servizio di autoparco, attività di direzione dei lavori, RUP, DEC, protocollo, manutenzione del verde, attività di cura degli animali, commissioni di gara.

Claudia Di Mento

Policlinico: oggi il via alla campagna vaccinale anti-Covid-19

Questa mattina ha avuto inizio la campagna vaccinale anti Covid-19 presso il Policlinico Universitario “G. Martino”.

In Sicilia sono giunte nei giorni scorsi le prime 54 990 dosi e ciascuna confezione è poi stata inviata ai vari centri di somministrazione delle varie Aziende Sanitarie ed Ospedaliere.

Rappresenta la speranza e bisogna avere grande rispetto per la ricerca e per chi ha realizzato questa importante arma contro la pandemia.

Queste le parole in merito al vaccino del Magnifico Rettore Prof. Salvatore Cuzzocrea, tra i primi a ricevere la somministrazione oggi, assieme al Commissario straordinario Giampiero Bonaccorsi, al Direttore sanitario Antonino Levita e tutti i Direttori di Dipartimento assistenziale.

Il personale sanitario e il Commissario straordinario Giampiero Bonaccorsi, il Direttore sanitario Antonino Levita e il Rettore Prof. Salvatore Cuzzocrea

Il lavoro del personale sanitario continuerà attentamente  e con costanza nei prossimi giorni. In particolar modo la struttura dell’UFA, grazie al lavoro del dott. Pellegrino e degli infermieri Gallo e Carbone, si occuperà di preparare le singole dosi da somministrare agli operatori.

Vacciniamoci  è molto importante.

Presso il nosocomio inoltre, saranno realizzate specifiche aree ambulatoriali per la somministrazione del vaccino, alle quali potranno affluire inizialmente (dopo relativa prenotazione) ed esclusivamente il personale che a qualsiasi titolo opera al suo interno, gli studenti del Cdl in Medicina e Chirurgia, di Medicina generale, delle professioni sanitarie e specializzandi, come dichiarato da specifica nota.

Rientri tra le categorie sopracitate e non sai come prenotarti?

Scopri come iscriverti alla preadesione alla campagna vaccinale nella nostra guida dettagliata: Vaccinazione anti Covid-19: il via alle preadesioni.

Giovanni Alizzi

Webinar “L’altra Pandemia”: la testimonianza dell’Associazione Orione

“Ascoltare l’opinione degli esperti è importante, perché consente agli ascoltatori di entrare in contatto con notizie attendibili, conformi alla verità scientifica dei fatti, preservando in tal modo la collettività, e in particolare i giovani, dalle conseguenze negative della “cattiva informazione” e dal diffondersi incontrollato di interpretazioni errate e suggerimenti nocivi.”

Queste le parole di Roberta Mele, che riassumono il leitmotiv del webinar “L’altra pandemia”. L’iniziativa, svoltasi in diretta Facebook e sulla piattaforma online Teams, è stata organizzata, in collaborazione con l’Università di Messina, dall’Associazione studentesca Orione.

La sanità, il mondo del lavoro, e l’economia sono pesantemente segnati da difficoltà dettate da carenza di organico, scarsi investimenti e scarsa capacità di programmazione. Il Coronavirus, oltre a mettere in luce una situazione già precaria, sta lasciando cicatrici molto profonde su settori già pesantemente danneggiati ancor prima dell’emergenza sanitaria.

L’incontro è stato diviso in tre momenti di approfondimento, prendendo in considerazione tre temi principali:

  • Gli aspetti medico-sanitari, con riferimento alle difficoltà che il sistema sta incontrando nel garantire l’attività ordinaria, sono stati affrontati dal Prof. Navarra, ordinario di Chirurgia Generale dell’Ateneo di Messina e presidente della Società italiana di Ricerche in Chirurgia, e in seguito dal Prof. Melazzini, Amministratore Delegato di ICS – Istituti Clinici Scientifici Maugeri, componente del Consiglio di Amministrazione del CNR ed ex direttore generale AIFA.
  • La tematica relativa alla crisi del settore sociale, affrontata dal Prof. Perconti, ordinario d’Ateneo di Filosofia del Linguaggio e Direttore del Dipartimento COSPECS e dal Mons. Raspanti, vescovo di Acireale e vicepresidente della Conferenza episcopale italiana.
  • Gli effetti che la pandemia ha avuto sulla già precaria economia e sul mercato del lavoro, infine, affrontati con gli interventi: del Prof. Limosani, ordinario d’Ateneo e direttore del Dipartimento di Economia e del Prof. Nannicini, Senatore della Repubblica Italiana e ordinario di Economia Politica all’Università Bocconi.

É stata, inoltre, molto ampia la partecipazione degli studenti, a cui l’evento è stato rivolto con l’obiettivo di stimolare la riflessione sul tema.

“Gli interventi durante il webinar hanno contribuito a chiarire in noi studenti le prospettive future nei tre settori presi in esame. Il sistema sanitario può ripartire- afferma Luciana Siragusa – ma servirà incentivare i giovani e l’assistenza nel territorio. Il settore economico richiede importanti investimenti, ma c’è il rischio di sbagliare. L’obiettivo deve rimanere quello di supportare i settori lavorativi più in difficoltà. Infine, sarà anche necessario un adattamento sociale da parte di tutti: la pandemia inevitabilmente lascerà una profonda eredità nella nostra cultura.”

Come superare questo momento storico e come far fronte ai problemi sopracitati, sono quesiti che oltre noi giovani studenti, il mondo intero si sta ponendo, trovando misure e ipotesi diverse, perché mai nulla di simile era accaduto prima.

“A mio parere l’incontro ha permesso di definire un pensiero condiviso: la pandemia lascerà un’eredità diversa dal modello di società cui eravamo abituati- spiega Vincenzo Signoriello – la Sanità era già precedentemente in difficoltà a causa dell’inadeguatezza delle risorse, richiedendo agli operatori un impegno straordinario. Per quanto concerne l’economia la Covid ha inciso in senso depressivo determinando una riduzione del PIL e accentuando le povertà e le fragilità sociali già esistenti. Nell’ambito del lavoro si è verificata l’impossibilità nell’espletare alcune attività con il conseguente calo di produttività e di impiego. Ci sono stati però anche dei vantaggi: il fenomeno ha incentivato lo smart working, spingendo anche le pubbliche amministrazioni ad elaborare nuove forme di organizzazione del lavoro da remoto. Occorrerà molta resilienza e sarà necessario interrogarsi sulle cause e sul senso di tutto ciò. Come affermato da uno dei nostri ospiti, sarà necessario partire dal presupposto che quando parliamo di pandemia non parliamo di castighi divini o di sfortuna. Il senso di questa situazione è insito nel concetto stesso di realtà, che non è per forza ordinata e felice.”

Oggi la sfida è governare l’incertezza. Le informazioni critiche sulle caratteristiche del Covid-19 e i suoi impatti sull’attività economica italiana e globale sono difficili da valutare e possono cambiare rapidamente. Ma tutti noi dobbiamo strutturare risposte che siano in grado di gestire la nostra società ora, nelle settimane e nei mesi a venire.

Cristina Geraci

Erasmus+: il progetto THE + OF ERASMUS e il contest #scattaErasmus

La pandemia mondiale da Covid-19 che ha contraddistinto quest’anno, ha interrotto le attività professionali e accademiche in tutto il mondo, penalizzando inevitabilmente anche le attività degli studenti Erasmus e mettendo a dura prova lo svolgimento della mobilità tradizionale.

Il progetto THE + OF ERASMUS

In virtù di questo, l’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire in collaborazione con la Fondazione garagErasmus, rete professionale di Erasmus Generation, ha creato il progetto THE + OF ERASMUS: un pacchetto di servizi virtuali rivolto a tutti gli studenti internazionali incoming outgoing dell’a.a. 2020/2021.

Fonte: garagerasmus.org

Il progetto The + OF ERASMUS si pone l’obiettivo di ricreare quella condizione di socialità e inculturazione che sono state fortemente sfavorite fino ad ora a causa delle numerose restrizioni di viaggio, dei campus chiusi, delle classi d’istruzione miste e del distanziamento sociale.

Il tutto sarà totalmente gratuito.

Durata e svolgimento del progetto

Il progetto THE + OF ERASUM durerà fino a giugno 2021.

Le iniziative rivolte agli studenti sono:

  • Learning Garage:  amministratori delegati, imprenditori, esperti di risorse umane e specialisti del mercato del lavoro terranno lezioni interattive online. I relatori daranno importanti suggerimenti ai partecipanti su come approcciarsi al mercato del lavoro durante e dopo la pandemia;
  • Talents Match: questo programma prevede la creazione d’incontri tra imprese e giovani che saranno invitati in una stanza virtuale con ospiti internazionali;
  • Accelerator: in collaborazione con l’Istituto di Lingua Dante Alighieri di Recanati, si prevedono corsi di lingua italiana e webinar su cultura, usi e costumi, ad esempio: la base della lingua italiana e l’Italiano non parlato: i gesti.

Contest fotografico: scattaErasmus

L’1 dicembre 2020 l’Agenzia Erasmus+ Indire ha avviato, inoltre, un nuovo contest fotografico: #scattaErasmus.

Quest’iniziativa è stata creata per celebrare la conclusione del Programma Erasmus+ attraverso le foto, le didascalie e quindi le storie degli studenti che hanno beneficiato dell’ attività di mobilità dal 2014 fino al 2020.

L’iniziativa sarà pubblicata sulla nuova pagina ufficiale instagram: @Erasmus Indire, come inaugurazione di quest’ultima.

Come partecipare

Per partecipare al contest si devono seguire questi passaggi:

  1. Seguire @Erasmus_Indire su Instagram;
  2. Selezionare una foto di un momento particolare della propria esperienza Erasmus;
  3. Condividere l’immagine con l’hashtag #scattaErasmus ed una didascalia.

Il contest finirà il 15 gennaio 2021.

È invitato a partecipare tutto il mondo Erasmus: studenti universitari, professori, alunni delle scuole, insegnanti, dirigenti scolastici, formatori e professionisti che operano nell’educazione degli adulti.

I vincitori avranno un riconoscimento dall’Agenzia Nazionale Erasmus + Indire con interviste, gallerie fotografiche, post e dirette sui canali social dell’Agenzia per tutto il 2021.

Maria Cotugno e Giuseppina Simona Della Valle

 

Rosario Livatino verso la beatificazione, la Chiesa: “È martirio”

(fonte: grandangoloagrigento.it, it.wikipedia.org)

Si apre la strada alla beatificazione del magistrato Rosario Livatino, ucciso dalla mafia nel 1990 ad Agrigento a soli 38 anni.

A confermarlo il decreto riguardante “il martirio del Servo di Dio Rosario Angelo Livatino”, approvato da Papa Francesco ed emanato in data 21 dicembre 2020. Tale decreto accerta che l’assassinio sia avvenuto in odium fidei, cioè per via di un disprezzo della forte fede del magistrato, e che per questo debba ritenersi un martirio.

Ciò, nel moderno processo di beatificazione, apre una seconda via rispetto al procedimento che prevede la dimostrazione di miracoli avvenuti in vita.

La vita e l’attività contro la mafia

Rosario Livatino nacque nel 1952 a Canicattì, provincia di Agrigento, e studiò Giurisprudenza laureandosi col massimo dei voti. Durante la giovinezza visse attivamente in parrocchia e neanche da adulto perse la propria dedizione, fermandosi ogni giorno a visitare il Santissimo Sacramento mentre si recava a lavoro.

La sua perspicacia, l’ingegno e la capacità di comprendere le sottili logiche della Stidda (organizzazione criminale in azione nel territorio agrigentino, in contrasto con Cosa Nostra) gli permisero di arrivare ben presto a ricoprire il ruolo di Giudice della sezione penale del Tribunale di Agrigento.

Durante questo incarico si occupò, con varie sentenze, di colpire la Stidda tramite restrizioni di libertà e confische dei beni. Per tali motivi divenne un elemento scomodo, ma risultò determinante alla sua eliminazione il fatto che fosse «inavvicinabile, irriducibile a tentativi di corruzione proprio a motivo del suo essere cattolico praticante». Difatti, la forte incorruttibilità dovuta alla fede cattolica rappresenta il movente dell’omicidio.

Ciò che si legge nel decreto da poco emanato trova conferma anche nelle testimonianze degli assassini, in particolare quella di Gaetano Puzzangaro, uno dei killer mafiosi. È stato confermato l’odium fidei anche in base alle ricostruzioni dell’originale piano, che prevedeva che Livatino venisse ucciso davanti alla chiesa in cui era praticante.

(fonte:sikelianews.it)

Il martirio e le parole del Papa

Livatino venne invece ucciso il 21 settembre 1990 sulla strada statale 640 mentre si recava a lavoro, ad Agrigento, del tutto consapevole di quale sarebbe stato il suo destino. Il decreto sopracitato afferma che il magistrato sia giunto all’accettazione del possibile martirio tramite un percorso di maturazione nella fede. Ciò lo indusse a rifiutare la scorta e, come sostiene il decreto, forse anche le nozze.

L’acquisizione del titolo di Martire, così come di quello di Servo di Dio, sono il frutto di un lavoro lungo quasi trent’anni; un processo diocesano iniziato pochi anni dopo la morte del magistrato, nel 1993, con la raccolta di testimonianze e documenti che ne garantissero le fondamenta, e terminato nel 2018.

Già il Papa Giovanni Paolo II, durante il suo celebre discorso di condanna alla mafia del 1993, lo definì «martire della giustizia e indirettamente della fede». Papa Francesco (che già nel 2014 aveva scomunicato i mafiosi) affermerà nel 2019 che

Livatino è un esempio non soltanto per i magistrati, ma per tutti coloro che operano nel campo del diritto: per la coerenza tra la sua fede e il suo impegno di lavoro, e per l’attualità delle sue riflessioni.

(fonte:pinterest.it, ansa.it, it.wikipedia.org)

Oggi possiamo dire con certezza che Livatino fu senz’altro diretto martire della giustizia e della fede, due elementi che provò per tutta la vita a coniugare e praticare assieme. Così recita una sua riflessione, quotata anche da Papa Francesco:

Decidere è scegliere; e scegliere è una delle cose più difficili che l’uomo sia chiamato a fare. Ed è proprio in questo scegliere per decidere, decidere per ordinare, che il magistrato credente può trovare un rapporto con Dio. Un rapporto diretto, perché il rendere giustizia è realizzazione di sé, è preghiera, è dedizione di sé a Dio. Un rapporto indiretto, per il tramite dell’amore verso la persona giudicata. E tale compito sarà tanto più lieve quanto più il magistrato avvertirà con umiltà le proprie debolezze, quanto più si ripresenterà ogni volta alla società disposto e proteso a comprendere l’uomo che ha di fronte e a giudicarlo senza atteggiamento da superuomo, ma anzi con costruttiva contrizione.

 

Valeria Bonaccorso

Pubblicato il bando per tutorato a supporto degli studenti con disabilità/DSA

Dal 21 dicembre 2020, è possibile iscriversi al bando per il servizio di tutorato per attività didattico-integrativa a favore degli studenti con disabilità/DSA.

L’Università di Messina offre agli studenti la possibilità di mettere a disposizione le proprie competenze e capacità acquisite nel corso degli anni a supporto di studenti di pari livello o di livello inferiore, per un numero massimo di 100 incarichi.

I candidati formeranno una “long list” da cui verranno scelti i tutor in base ai loro requisiti e alle esigenze di Ateneo. Ricordiamo, infatti, che saranno selezionati tutor che frequentano Corsi di Laurea uguali o affini a quello dello studente che presenta disabilità/DSA.

In cosa consiste?

Alcune delle attività di tutorato Specialistico e Didattico potranno essere:

  1. attività didattico–integrative: corsi, esercitazioni, seminari e laboratori ad integrazione degli insegnamenti
    curriculari;
  2. attività a sostegno delle scelte didattiche: attività di orientamento per favorire la scelta del corso di studio a
    completamento di quanto sviluppato dal C.O.P., supporto per la definizione del piano di studio e dell’elaborato
    finale, sostegno per lo sviluppo di adeguati approcci allo studio universitario;
  3. disponibilità all’assistenza durante le lezioni, i colloqui con i docenti e gli esami;
  4. supporto alle attività legate all’apprendimento (aiuto nello studio, reperimento di materiali di studio, quali
    appunti, adattamento libri di testo, testi in formato digitale, ricerche bibliografiche).

Ricordiamo che, a seguito dell’emergenza da Covid-19, tutte le attività di tutorato saranno svolte in modalità telematica tramite piattaforma Teams.

Saranno garantite, prima dell’avvio dell’attività di tutoraggio, delle ore di formazione obbligatoria  da parte del CERIP per gli studenti risultati vincitori. Al termine delle stesse sarà rilasciato un attestato di partecipazione e i tutor formati potranno svolgere la loro mansione.

Durata e compenso

  • Il monte ore da raggiungere da ciascun tutor per l’anno accademico ammonta ad un massimo di 200 ore di attività. Ricordiamo inoltre che è possibile il conferimento di massimo due incarichi per tutor durante l’anno accademico (per un totale di 400 ore).
  • Il compenso per il servizio è pari a 10 euro l’ora, che saranno erogati allo studente in un’unica soluzione ed entro i 60 giorni successivi alla cessazione del tutorato.
  • Qualora il tutor effettui meno del 30% delle ore previste dal contratto, non ha diritto ad alcun compenso, a meno che l’interruzione non sia dovuta a comprovati problemi di salute.
  • L’assegno sarà corrisposto in misura proporzionale alle ore di attività effettivamente svolte, nei casi di interruzione o decadimento anticipati.

A chi è rivolto?

Il bando è rivolto a:

  • tutti gli studenti iscritti regolarmente per l’ a.a 2020/2021 ad un Corso di Laurea Specialistica o Magistrale, o agli anni successivi al terzo dei Corsi di Laurea a Ciclo Unico.
  • tutti gli studenti iscritti a Corsi di dottorato presso sedi consociate, la cui sede amministrativa si trova presso un altro Ateneo.

La collaborazione si considera scissa automaticamente in caso di conseguimento del titolo di studio nei tempi successivi alla stipula del contratto.

Come e quando iscriversi

  • Per iscriversi è necessario accedere al proprio portale Esse3 e cliccare sulla sezione “Segreteria” → “150 Ore e Tutorato“. Vi si troverà il bando e la modulistica necessaria alla presentazione della domanda.
  • Ciascuno studente potrà scegliere di presentare una o più candidature sulla base delle Aree di riferimento consultabili qui.
  • Gli studenti iscritti a Corsi di dottorato presso sedi consociate, la cui sede amministrativa si trova presso un altro Ateneo potranno partecipare, a seguito della presentazione di una domanda cartacea che dovrà pervenire nel rispetto delle tempistiche stabilite (qui il modulo). Le modalità di invio e/o consegna della stessa sono specificate all’art. 5 – Presentazione della domanda, termini e modalità del bando di concorso.

Gli incarichi saranno affidati in base alle effettive richieste del singolo studente con disabilità e/o DSA e in relazione alle esigenze specifiche.

Le candidature potranno essere presentate in due momenti diversi:

  1. dal 21 dicembre 2020 fino alle ore 12.00 del 18 gennaio 2021;
  2. dal 10 maggio 2021 fino alle ore 12 dell’8 giugno 2021.

Pubblicazione graduatorie

Dalla chiusura di ogni finestra temporale, a seguito della verifica e della valutazione di ogni singolo candidato, saranno stilate delle graduatorie di merito suddivise per Dipartimento secondo le Aree di riferimento, che saranno pubblicate sul sito http://www.unime.it/it/ateneo/bandi.

Il bando: qui.

 Elena Perrone

Professori UniMe nella top 100.000 dei ricercatori mondiali

Uno dei criteri di fondamentale importanza nella valutazione di una Università e del suo prestigio è la ricerca, le cui qualità e quantità ci parlano sicuramente dello status dello stesso Ateneo.

E se è vero che a fine anno siamo tutti soliti tirare le somme del nostro operato, UniMe può essere più che soddisfatta! Infatti è stato pubblicato un recentissimo studio bibliometrico sulla rivista Plos Biology che classifica alcuni dei docenti dell’Ateneo messinese nella top 100.000 dei ricercatori mondiali.

Fonte: twitter.com/plosbiology

Lo studio bibliometrico

La bibliometria si occupa di analizzare quantità, qualità e diffusione delle pubblicazioni all’interno delle comunità scientifiche, sfruttando scienze matematiche e statistiche. Il suddetto lavoro  si basa sulla raccolta (a maggio 2020, con gli indicatori di citazioni standardizzati all’anno 2019) di informazioni dal database di ricerca scientifica mondiale Scopus. Questo vede coinvolti ben 7 milioni di scienziati provenienti da tutto il globo, suddivisi in 22 campi scientifici e 176 sottocampi. Ad effettuarlo, il prof. John Ioannidis (della Stanford University) con Kevin Boyack e Jeroen Baas.

UniMe in classifica

L’Ateneo Peloritano, in particolare, vanta 43 tra i migliori ricercatori al mondo per l’impatto scientifico dei loro studi durante la carriera (considerando un arco di tempo che va dal 1996 al 2019) e, di questi, lo studio firmato dalla Standford University inserisce nei primi 100.000 ben 13 professori UniMe: Salvatore Cuzzocrea, Gabriele Centi, Vincenzo Ficarra, Giovanni Neri, Sebastiano Campagna, Luigi Mondello, Antonio Persico, Gabriele Bonanno, Edoardo Spina, Salvatore Benvenga, Giovanni Raimondo, Joannes Christian Bart e Guido Ferlazzo.

Una seconda classifica prevede invece l’impatto degli studi soltanto nell’ultimo anno preso in considerazione, quindi il 2019, e vede in classifica 20 tra i professori dell’ateneo nei primi 100.000 a livello globale!

La notizia non può far altro che rendere fieri i diretti interessati, noi studenti che da loro apprendiamo e l’Università tutta. Il Magnifico Rettore Prof. Salvatore Cuzzocrea ha così commentato l’importante traguardo:

Anche questo risultato è frutto di un lavoro certosino fatto da tutta la Comunità Accademica per far crescere la qualità della ricerca. Come ho già detto in passato, nel complimentarmi con tutti i colleghi per questo eccellente riscontro, questo ci deve spingere a continuare a lavorare con passione e impegno per fare crescere sempre di più il nostro Ateneo. È un impegno preciso che ho assunto quando sono stato eletto e insieme a tutta la governance stiamo lavorando per qualificare sempre di più la ricerca, la didattica e i servizi. E anche la pandemia non ci ha fatto arretrare di un millimetro. Un grazie quindi ai docenti, ai ricercatori e a tutto il personale tecnico amministrativo per quanto hanno fatto e stanno facendo.

Giovanni Alizzi

Gli auguri del Magnifico Rettore alla stampa

Si è tenuto questa mattina alle ore 10 nell’Aula Magna del Rettorato l’incontro tra il Magnifico Rettore Prof. Salvatore Cuzzocrea e la stampa cittadina. Un’occasione quella di oggi, per porgere gli auguri dopo un anno particolarmente difficile, ma anche per riassumere i traguardi e l’impegno che l’Ateneo Peloritano ha messo al servizio della comunità non solo studentesca, ma anche cittadina. Segno di una istituzione universitaria che ha saputo reagire e rispondere alle difficoltà ed alle esigenze del periodo senza abbattersi.

Dopo un video introduttivo che ha ripercorso i momenti salienti di questo 2020, tappa dopo tappa, il Rettore ha consegnato 5 buoni creati con i soldi raccolti dall’iniziativa #donaunoradeltuolavoro a 5 enti cittadini, che li hanno ritirati personalmente tramite dei loro rappresentanti: la Comunità di Sant’Egidio, la Caritas, le Piccole Sorelle dei Poveri, la Croce Rossa Italiana, la Comunità di Sant’Antonio.

Significativa la frase scelta a chiusura del video, con le parole di Papa Francesco che rinvigoriscono quella speranza che i tempi hanno, forse, affievolito:

Colti da una tempesta inaspettata e furiosa, fragili e disorientati, ma importanti e necessari, siamo tutti chiamati a rimanere assieme. Restiamo uniti.

Siamo riusciti anche a scambiare due parole con il Rettore che, come sempre si è dimostrato disponibile.

Il Magnifico Rettore ai microfoni di UniVersoMe

Cominciamo con il farLe le nostre congratulazioni per il ruolo di Vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) che Le è stato conferito giorno 16. Un traguardo importante che porta l’Università di Messina ancora di più in prima linea a livello nazionale. Che significato ha per l’Ateneo?

Essere prima stato eletto nella giunta della CRUI ed ora Vicepresidente è un segno di apprezzamento non soltanto per la mia persona, che sarebbe limitativo, ma per il lavoro fatto dall’Università di Messina, da Università siciliane e da quelle del sud Italia. I numeri dicono che stiamo lavorando molto bene e stiamo portando avanti dei risultati. Avere circa 8000 immatricolati non è qualcosa da poco, con un tasso che si avvicina, ad oggi, al + 30%.

Quello che sta per chiudersi è stato un anno particolarmente difficile per tutti, anche per l’Università che però ha saputo difendersi ed aiutare anche la comunità cittadina. Per gli studenti e per garantire la didattica a distanza, sono state acquistate lavagne multimediali, computer e attrezzature che hanno garantito e tutelato il diritto allo studio. Cosa auspica per il 2021?

La risposta più semplice e spontanea che posso dare è: la normalità. Trovarvi in aula, trovare gli studenti che possano usufruire delle aule che abbiamo allestito in maniera molto avanzata, poter accedere al campus che stiamo costruendo, è quello che spero, ma è chiaro che dobbiamo ancora aspettare. Sono convinto che saremo al fianco dei nostri ragazzi perché loro possano continuare ad inseguire i propri sogni nel modo migliore. Sono veramente molto orgoglioso dei miei studenti, di quello che hanno fatto e di come ha risposto tutta la comunità accademica. Non ci siamo difesi come Università, ma abbiamo fatto bene il nostro mestiere che è quello di formare i nostri ragazzi, seppur in modo strano.

Questo è sicuramente un Natale diverso, forse più vero, dove abbiamo riscoperto il piacere della famiglia, degli affetti, la difficoltà di non poter raggiungere i propri nonni, i propri anziani. Probabilmente meno amenità e più famiglia è quello che posso augurare a tutti. Perché l’Università è la seconda famiglia, la prima è quella a casa. Per cui un grosso abbraccio alle vostre famiglie ed un grazie particolare proprio a loro che ci affidano le vostre vite e il vostro futuro e che hanno creduto in noi e continuano a farlo.

Redazione UniVersoMe