UniMe: le novità dal 15 febbraio

L’Università degli Studi di Messina ha da poco reso note le nuove disposizioni che avranno valenza da Lunedì 15 febbraio 2021, in merito all’emergenza Covid-19.

Lezioni

  • A partire dal secondo semestre le attività formative e curriculari si svolgeranno in modalità blended.
  • Anche le attività didattiche presso le sedi decentrate si svolgeranno in modalità blended.
  • Lo studente potrà scegliere la modalità nella quale intende seguire le lezioni:
    1. modalità in presenza
    2. modalità telematica
  • In caso di modalità in presenza sarà necessario prenotare il proprio posto a lezione tramite applicazione.
  • Qualora il numero dei prenotati superasse il numero di posti disponibili, gli studenti non rientranti seguiranno le lezioni in teledidattica.
  • Per presenze inferiori o uguali a 10, il corso verrà erogato esclusivamente in modalità telematica. 

Ricevimento docenti-studenti

  • I ricevimenti avverranno in modalità blended, secondo le modalità indicate dal Docente.

Laboratori

  • Le attività relative si svolgeranno in presenza nel rispetto delle normative anti Covid-19.

Biblioteche

  • Le sedi bibliotecarie e le aule studio non saranno fruibili.
  • Il Servizio di prestito libri sarà su prenotazione dal lunedì al venerdì.

Esami

  • Gli esami di profitto si svolgeranno in modalità telematica tramite piattaforma Teams fino al mese di marzo.
  • A partire dal primo appello utile di maggio, gli esami si terranno in modalità blended.
  • Le prove scritte potranno svolgersi in presenza a partire da marzo.

Lauree

  • Le sedute di laurea, gli esami di diploma di specializzazione e gli esami di dottorato di ricerca si svolgeranno in modalità a distanza.

Tirocini

  • I tirocini curricolari ed extracurricolari potranno svolgersi in presenza nel rispetto delle normative anti-contagio e  delle regole e disponibilità della struttura ospitante.
  • I tirocini di area medica all’interno della struttura sanitaria si svolgeranno in presenza per gli studenti che hanno ricevuto le due dosi di vaccino anti Covid-19.
  • I tirocini di TFA sostegno e per i tirocini del corso di laurea di Scienze della Formazione Primaria si terranno secondo le modalità stabilite dai coordinatori.

Attività di ricerca

  • Le attività di ricerca di dottorandi, tesisti e specializzandi di area non medica potranno svolgersi in presenza.
  • Tutte le attività degli specializzandi di area medica continueranno a svolgersi in presenza.

Mobilità internazionale

  • Gli spostamenti relativi al programma Erasmus e a tutti i programmi di mobilità internazionale potranno riprendere previa sottoscrizione di apposita liberatoria per docenti, studenti e personale TA.
  • Gli uffici di Ateneo supporteranno ciascun vincitore di borsa.

Sedute e Convegni

  • Le riunioni degli organi collegiali di ogni ordine e grado si svolgeranno in modalità a distanza tramite piattaforma Teams.
  • Le attività convegnistiche e congressuali, i seminari e i workshop si svolgeranno esclusivamente in modalità telematica.

 

Claudia Di Mento

AlmaLaurea 2020: Report su “Laurea e Imprenditorialità” targate UniMe

Ecco il primo report sulla Laurea ed Imprenditorialità realizzato dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea per l’anno 2020.

Memori dell’ultimo report: “AlmaLaurea 2020: tasso di occupazione dei laureati UniMe al massimo storico“, in cui l’Ateneo Peloritano aveva già dimostrato a livello nazionale un aumento dell’employability, in quest’ultimo si è nuovamente distinto sulla propensione dei laureati ad intraprendere una attività imprenditoriale successivamente al completamento degli studi.

Il rapporto, realizzato su base nazionale, ha coinvolto oltre 2.900.000 neolaureati nel periodo che va dal 2004 al 2018, da cui poi sono stati ricavati i dati di studio di ogni singolo Ateneo membro del Consorzio.

AlmaLaurea ha affidato l’analisi al Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Bologna insieme alla collaborazione di Unioncamere. 

A livello nazionale, nei quattordici anni presi in studio, i neo-laureati hanno creato circa 236.000 nuove imprese o hanno acquisito partecipazioni nel capitale di circa 69.000 realtà aziendali esistenti.

Il risultato di UniMe

Nel particolare dell’Università di Messina sono stati analizzati:

  • 4.400 laureati (il 7,9% dei laureati totali nell’intervallo di tempo) che hanno creato una nuova impresa,
  • 987 soggetti che hanno acquisito quote in realtà già esistenti.

Il dato raggiunto si è rilevato alto per la media nazionale, a dimostrazione che i laureati dell’Università di Messina si mostrano creativi e pronti, con tutte le difficoltà che la realtà sicula impone, a cogliere le opportunità che il mercato offre. La conseguenza logica di questo è dimostrata dal fatto che i laureati a Messina, che decidono di partecipare in realtà imprenditoriali già esistenti (1.8%), sono in percentuale di meno rispetto alla media nazionale (2.3%), ma preferiscono sfide nuove ed accattivanti.
Altro dato rilevante, in linea con quello nazionale, riguarda la maggioranza di donne nella percentuale di imprenditori-laureati n (50.5% contro 49.5%), infatti le laureate sembrerebbero più propense ad assumere il rischio di impresa rispetto agli uomini.

I giovani laureati vogliono restare in Sicilia

Notabile è certamente anche la scelta della localizzazione geografica delle nuove attività imprenditoriali, circa il 94% delle nuove realtà sono localizzate in Sicilia o comunque nel sud Italia, esprimendo una tendenza del laureati di Messina a non abbandonare la loro terra di origine, ma a contribuire per la sua crescita del tessuto economico-sociale-produttivo.
In più la maggioranza dei laureati non sono figli di imprenditori/liberi professionisti quindi il background familiare non esercita così largamente nelle scelte dei neolaureati.

Un delegato del Rettore per AlmaLaurea –Prof. Maimone Ansaldo Patti– ha constatato che i corsi di laurea che favoriscono una carriera imprenditoriale-i corsi di indirizzo economico-statistico (27.0%), politico-sociale (13.7%) e giuridico (10.3%)- sono quelli da cui provengono maggiormente gli imprenditori, invece risulta sorprendente il fatto che il 10.2% provengano dai corsi di area medico/professioni sanitarie. Sono giovani professionisti che non hanno paura di rischiare e mettersi in gioco.

Questo studio offre un quadro nitido su “Laurea e Imprenditorialità” dell’Università di Messina: la percentuale di coloro che decidono di iniziare un’attività imprenditoriale (circa l’8%), anche se più alta della media nazionale, sembrerebbe un dato abbastanza basso se non tenessimo conto della letteratura scientifica di riferimento; quest’ultima infatti documenta che la maggioranza di attività imprenditoriali viene avviata da coloro che non hanno avuto accesso ai gradi più alti di istruzione, in particolare nei paesi sviluppati. Comprensibile dato che i laureati hanno la possibilità di ottenere un lavoro dipendente ben retribuito senza mettersi a rischio come neofiti in nuove attività imprenditoriali. Ne consegue che il risultato dell’ Università di Messina si pone in una posizione di rilievo rispetto al dato nazionale, dimostrando una notevole competitività.

Giuseppina Simona Della Valle

UniMe: la pandemia non ferma l’eccellenza

Nonostante il difficile periodo che stiamo attraversando, a causa della pandemia, l’Università degli Studi di Messina, e con lei i suoi docenti, ribadisce e conferma che il modo migliore per affrontare e superare gli ostacoli sia solo uno: impegnarsi e migliorarsi cercando di raggiungere traguardi sempre più importanti.

I traguardi raggiunti

Negli ultimi due mesi, infatti, l’Ateneo peloritano, ha dato un’ulteriore prova della qualità e dell’eccellenza che lo contraddistinguono, vedendo assegnati numerosi e prestigiosi riconoscimenti ai suoi docenti e ricercatori; ci sembrava dunque doveroso, nel nostro piccolo, dedicare uno spazio a coloro i quali della formazione di noi giovani studenti fanno vanto e obiettivo personale.

Prof.ssa Giovanni Spatari, nominata componente effettivo della Commissione Consultiva Permanente per la Salute e Sicurezza sul Lavoro

Il più recente, in ordine cronologico, è il prestigioso incarico assegnato alla Prof.ssa Giovanna Spatari, già Prorettrice al Welfare e alle politiche di genere del nostro Ateneo e Presidente della Società Italiana di Medicina del Lavoro (SIML). La notizia risale a due giorni fa: con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Prof.ssa Spatari,  in qualità di esperto di Medicina del Lavoro, è stata nominata componente effettivo della Commissione Consultiva Permanente per la Salute e Sicurezza sul Lavoro.

La Prof.ssa Giovanni Spatari – Fonte: unime.it

Prof. Gaetano Bosurgi, eletto Presidente della Società Italiana Infrastrutture Viarie (SIIV) per il biennio 2021-2022

Notizia, sempre degli ultimi giorni, è la nomina del Prof. Gaetano Bosurgi a Presidente della Società Italiana Infrastrutture Viarie (SIIV) per il biennio 2021-2022.

La SIIV, società no profit fondata nel 1990, rappresenta il mondo accademico del settore scientifico disciplinare (SSD) con lo scopo statutario di promuovere ed agevolare la diffusione della cultura e delle conoscenze scientifiche nel campo delle infrastrutture viarie, sia all´interno degli Atenei sia rivolgendosi agli Enti operanti nel comparto della mobilità. Della SIIV fanno parte ricercatori, esperti e tecnici coinvolti nella progettazione, costruzione, manutenzione e gestione di strade, ferrovie ed aeroporti. Lo scopo principale è quello di incoraggiare la condivisione di conoscenze, esperienze ed idee su argomenti topici del settore.

Il risultato ottenuto dal Prof. Gaetano Bosurgi, ordinario di “Strade, Ferrovie e Aeroporti” dell’Ateneo Peloritano, afferente al Dipartimento di Ingegneria, costituisce un eccellente riconoscimento poiché, tra le altre cose, permette di ampliare quelli che sono gli orizzonti formativi e di ricerca per gli studenti iscritti ai Corsi di Laurea in Ingegneria Civile dell’Università di Messina. Questo grazie alle numerose iniziative scientifiche e didattiche che saranno potenziate ed arricchite da nuove opportunità basate su una concreta e fattiva collaborazione con i principali attori del settore delle infrastrutture di trasporto.

Il Prof. Gaetano Bosurgi –  Fonte: unime.it

Lo studio dei proff. Ieni e Tuccari pubblicato sulla rivista “International Journal of Infectious Diseases”

Altro importante risultato raggiunto è la pubblicazione sulla prestigiosa rivisita “International Journal of Infectious Diseases” di uno studio UniMe sul ruolo professionale del patologo nella gestione dei pazienti affetti da COVID-19. Il contributo scientifico è stato redatto dai proff. Ieni e Tuccari, docenti dell’Anatomia Patologica del dipartimento di Patologia Umana dell’Adulto e dell’Età Evolutiva “G. Barresi” dell’Università di Messina, ed ha analizzato la necessità di riconsiderare le modalità di attività nei laboratori, affrontando le diverse tappe nella gestione del materiale biologico, sia citologico che istologico.

Nello studio, pubblicato sulla rivista internazionale, considerata tra le più importanti testate nell’ambito dell’infettivologia, è stata sottolineata inoltre l’adozione di uno specifico protocollo autoptico al fine di garantire l’incolumità degli operatori ed acquisire al contempo le indispensabili informazioni circa la patobiologia della pandemia COVID-19. L’analisi post-mortem ha infatti documentato che l’effetto citopatico virale non è limitato al danno tissutale a carico dell’apparato respiratorio, ma si estende anche ad altri tessuti, quali il cuore, l’encefalo, il fegato, i reni ed i linfonodi.

IJID, l’importante rivista che ha pubblicato lo studio UniMe

Prof. Antonio Persico, nominato Global Senior Leader dell’INSAR

Parlando di eccellenze, riconosciute non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, non possiamo fare a meno di menzionare il Prof. Antonio Persico, docente del nostro Ateneo, che il mese scorso è stato nominato, dal consiglio di ammistrazione dell’INSAR (International Association for Autism Research) e dal Comitato dei Global Senior Leaders, Global Senior Leader dell’INSAR per l’Italia.

Questo importante riconoscimento è frutto del suo contributo alla ricerca sull’autismo, e nel suo nuovo ruolo, il Prof. Antonio Persico, oltre a predisporre annualmente un rapporto sullo stato della ricerca in Italia, avrà l’obiettivo di promuovere una cultura della ricerca transnazionale che favorisca la nascita di collaborazioni multicentriche e di una mentalità scientifica “di squadra”.

Il Prof. Antonio Persico – Fonte: unime.it

Prof.ssa Caterina Sindoni, membro del comitato scientifico sulla storia della scuola

Nelle ultime settimane del 2020 è arrivato, invece, un’importante nomina da parte del MIUR, per la Prof.ssa Caterina Sindoni, ordinario di Storia della pedagogia presso il COSPECS. La docente del nostro Ateneo, è stata chiamata a far parte del Comitato scientifico sulla “Storia della scuola”, istituito presso il Dipartimento per il Sistema Educativo d’Istruzione e Formazione del MIUR.

Il Comitato riunisce docenti universitari dell’area storico-pedagogica, rappresentanti dell’Archivio Centrale dello Stato, della Biblioteca nazionale, dell’INDIRE e del Ministero, con l’intento di promuovere e valorizzare tutte le espressioni che testimoniano la storia della scuola e delle istituzioni educative, nell’ottica del recupero della memoria, dell’identità nazionale e del patrimonio storico educativo.

La Prof.ssa Caterina Sindoni – Fonte: unime.it

Menzione speciale

Alla fine di questo articolo, in cui abbiamo elencato i prestigiosi traguardi raggiunti nell’ultimo periodo da alcune dell’eccellenze dell’Università degli Studi di Messina, trova spazio la Prof.ssa Luisa De Cola che è stata designata per la “Medaglia Natta” della Società di Chimica Italiana.

Nata a Messina, dove ha intrapreso gli studi in Chimica presso l’Ateneo peloritano, è docente e Direttore del Laboratorio di Chimica Supramolecolare e Bio-materiale presso l’Università di Strasburgo; ha lavorato in Italia, Olanda, Germania, Francia, oltre ad essere “visiting Professor” in USA, Giappone, Spagna, è esperta di nano materiali ed ha all’attivo oltre 370 articoli, 38 brevetti e vanta migliaia di citazioni. Considerata una delle più importanti ricercatrici a livello mondiale, è stata selezionata tra le 39 chimiche donne di tutti i tempi dal Museo delle Scienze di Valencia (Ciutat de les Arts y de les Ciencies).

La Prof.ssa Luisa De Cola – Fonte: unime.it

 

Andrea Valenti

UniMe: tornano i laboratori di orientamento e formazione

Sono aperte le iscrizioni per i laboratori di orientamento e formazione per studenti; si rinnova, infatti, l’impegno da parte dell’Ateneo messinese nel promuovere ed incentivare l’occupabilità di studenti e laureati.

A tal fine, il COP UniMe, in collaborazione con i Dipartimenti dell’Ateneo, ha organizzato un nuovo ciclo di appuntamenti che aiuteranno lo studente, ma anche i neolaureati, nell’acquisizione di quelle soft skills (competenze trasversali) che sappiamo tutti essere indispensabili ed oggi sempre più richieste nel mondo del lavoro.

L’Università di Messina è vicina a tutti gli studenti e nonostante i disagi provocati dall’emergenza sanitaria, i servizi di orientamento agli studi e al lavoro del COP UniMe non si sono fermati, anzi sono stati potenziati ulteriormente per stare al fianco, nel modo più efficace possibile, di ogni giovane impegnato a riflettere sul proprio futuro.

Date, scadenze e modalità d’iscrizione

Gli incontri per i prossimi laboratori di orientamento e formazione si terranno nel mese di febbraio, sulla piattaforma Microsoft Teams,  basterà accedervi tramite le credenziali istituzionali in possesso ad ogni studente dell’Ateneo peloritano. Ognuno degli appuntamenti, prevede una data di scadenza ed un link di accesso al team che troverete, di seguito, nella descrizione del programma di questa iniziativa.

Programma dei laboratori di orientamento

Il programma prevede tredici incontri, quasi tutti della durata di 2 ore. Gli argomenti trattati saranno svariati e prevedono la partecipazione di diversi docenti, promotori dei vari appuntamenti:

Titolo Webinar Durata FAD Data Soggetto promotore Link e scadenza iscrizioni (entro il 5/o2/2021)
Fake news il grande inganno:
come scoprirle e come
combatterle
n. 2 ore 08/02/2021
ore 15.00 – 17-00
DICAM
Prof. F. Pira
DIP.
GIURISPRUDENZA
Prof. S. Agosta
Link Iscrizione
Power You Digital – Allena le tue
Soft Skills
n. 2 ore di
FAD
n. 30 ore su
piattaforma
PYD
11/02/2021
ore 15.30 – 17-30
C. O. P. in
collaborazione con
ManPower
Link Iscrizione
The impact of packaging on
Consumer Decision – the case of
Food Front-of-Pack labels
n. 2 ore 12/02/2021
ore 14.30-16.30
Dipartimento di
Economia
Dott. M. Mazzù
Link Iscrizione
“Minori e mafie: il principio di
autodeterminazione e la logica
della legalità”
n. 2 ore 12/02/2021
ore 15 -17
SCIPOG
Prof. A. Marchese
Link Iscrizione
Il curriculum Vitae: il tuo
successo in un PDF!
n. 2 ore 16/02/2021
ore 15.30 – 17.30
C.O.P. Link Iscrizione
I servizi di AlmaLaurea per i
laureandi 
n. 2 ore 18/02/2021
ore 15.30 – 17.30
C.O.P. Link Iscrizione
Come reperire e analizzare
informazioni brevettuali per
studiare le competenze
tecnologiche delle imprese
n. 2 ore 19/02/2021
Ore 15:00-17:00
Dipartimento di
Economia
Dott.ssa A. Donato
Link Iscrizione
Edufin 2021: il futuro è oggi! n. 2 ore 22/02/2021
ore 8.30-10.30
Dipartimento di
Economia
Prof. E. Millemaci
Dott.ssa A. Sconti
Link Iscrizione
Presentazione del Corso Elearning “Agenda 2030 e gli
obiettivi di sviluppo sostenibile”
n. 1 ora+
Percorso su
Piattaforma
E-learning
22/02/2021
ore 15.30 – 16.30
C.O.P.
Prof.ssa R.Salomone
Link Iscrizione
Finlit 2021: Today i$ the day! n. 2 ore 23/02/2021
ore 8.30-10.30
Dipartimento di
Economia
Prof. E. Millemaci
Dott.ssa A. Sconti
Link Iscrizione
Il Colloquio di Lavoro: come
(bene) al tuo prossimo lavoro!
presentarti
n. 2 ore 23/02/2021
ore 15.30 – 17.30
C.O.P. Link Iscrizione
Elementi di ottimizzazione per
l’Economia e la Finanza
n. 2 ore 25/02/2021
Ore 15:30-17:30
Dipartimento di
Economia
Dott. D. Scopelliti
Link Iscrizione
Introduzione a R: ottimizzazione
numerica
n. 2 ore 25/02/2021
Ore 17:30-19:30
Dipartimento di
Economia
Dott.ssa C. Di Nuzzo
Link Iscrizione

Riconoscimento CFU

Con la partecipazione a questi laboratori di orientamento, è previsto in aggiunta il riconoscimento di crediti formativiesclusivamente in favore degli studenti che sono prossimi al conseguimento del titolo accademico; visto, infatti, il persistere dell’emergenza pandemica da COVID-19, questi crediti serviranno, in parte, a colmare la formazione prevista per il tirocinio.

Per ottenere il riconoscimento è necessario inoltrare formale richiesta al Coordinatore del Corso di Laurea e alla segreteria didattica del Dipartimento. I crediti saranno riconosciuti previa verifica della regolarità delle presenze da parte degli Uffici amministrativi competenti.

Ulteriori informazioni

Nel caso si desiderassero ulteriori informazioni, è possibile rivolgersi al personale del Career Service dell’Ateneo, inviando un’e-mail all’indirizzo jobplacement@unime.it o telefonando, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, ai numeri: 090 – 676 8272 – 8274 – 6065.

Andrea Valenti

Progetto Ambasciatori della Fondazione Antonio Megalizzi: online il bando

La Fondazione Antonio Megalizzi con la collaborazione della Rappresentanza della Commissione europea a Milano e con il sostegno della Fondazione Caritro, ha ufficialmente dato il via all’invio delle richieste per partecipare al “Progetto Ambasciatori della Fondazione Antonio Megalizzi”.

Obiettivo

Il progetto si pone l’obiettivo di diffondere e promuovere il messaggio di Antonio presso bambini, ragazzi e giovani adulti, informarli in merito a storia, economia e politica delle istituzioni europee.

“Progetto Ambasciatori della Fondazione Antonio Megalizzi”

Ogni Ambasciatore e Ambasciatrice potrà esprimere la preferenza per interagire con giovani appartenenti ad uno o più gruppi distinti per fasce di età:

  • bambini
  • adolescenti
  • giovani adulti

Il progetto ha una durata massima di 14 mesi (da marzo 2021 a maggio 2022).

L’impegno dei partecipanti, come riportato dal bando, sarà così articolato:

  • Formazione accademica di interesse europeo in distance learning (primavera 2021): gli Ambasciatori e le Ambasciatrici parteciperanno a degli incontri formativi con docenti universitari, professionisti del settore e rappresentanti delle istituzioni europee.
  • Laboratorio sulla comunicazione nelle scuole in distance learning (autunno 2021) gli Ambasciatori e le Ambasciatrici riceveranno gli strumenti adeguati per trasmettere nelle scuole competenze e conoscenze acquisite nel primo ciclo formativo. Divisi nei tre gruppi distinti per fasce di età avranno a disposizione un tool kit di materiali didattici e di competenze specifiche, che potranno sviluppare e potenziare tramite attività di public speaking, di fact-checking e strumenti educativi per comunicare con bambini e ragazzi.
  • Attività di formazione nelle scuole in presenza: gli Ambasciatori si recheranno nelle scuole o in diversi ambiti educativi a seconda della fascia d’età di riferimento per organizzare almeno tre cicli formativi composti da tre incontri ciascuno. (NB: Qualora a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19 non fosse possibile organizzare la formazione in presenza, gli incontri formativi nelle scuole potranno essere organizzati in modalità distance learning).

Inoltre:

  • Gli studenti formati per i gruppi “adolescenti” e “giovani adulti” effettueranno gli incontri tra
    settembre 2021 e aprile 2022,
  • gli studenti universitari formati per il gruppo “bambini” tra gennaio e aprile 2022.

Chi era Antonio?

Tramite i nostri canali, molti di voi lo conoscono già, Antonio Megalizzi era un ragazzo come noi: “un ragazzo sempre con il microfono in mano e le cuffie in testa“. È stato giovane fondatore e caporedattore del  format internazionale delle radio universitarie Europhonica. Per la brutalità di una mano umana ha perso la vita durante l’attentato di Strasburgo del 2018, ma  la sua passione e il suo ricordo hanno un eco smisurato, tanto che i suoi familiari e amici hanno deciso di creare una fondazione a suo nome per manifestare i suoi valori e la sua passione per l’Europa.

A chi è rivolta la call?

La call è rivolta a cittadine e cittadini dell’Unione europea che:

  • risultino regolarmente iscritti in un Ateneo;
  • neolaureati da non più di 12 mesi alla data di pubblicazione del presente bando.

NB: Per gli studenti di nazionalità non italiana è richiesta una conoscenza della lingua italiana di livello almeno C1 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue.

Come partecipare alla call?

Chiunque sia interessato può candidarsi compilando l’apposito modulo nel portale della Fondazione Megalizzi ed allegando i seguenti:

  • Curriculum Vitae;
  • Fotocopia del documento d’identità (fronte e retro) in corso di validità;
  • Lettera motivazionale (massimo 3000 caratteri) in cui vengano esplicitate le motivazioni alla base della candidatura e ogni altro elemento ritenuto utile ai fini della selezione;
  • Video di presentazione (massimo 1 minuto) per evidenziare le capacità creative e comunicative. Potrà essere realizzato con le modalità ritenute più efficaci per presentarsi, ad esempio esponendo la propria visione di cittadinanza attiva oppure descrivendo le modalità migliori per interagire con giovani di diverse età;
  • Certificato o autocertificazione di iscrizione ad un Ateneo;
  • Eventuale documento attestante il diploma di laurea;

Scadenze da rispettare

La domanda e i relativi allegati dovranno essere inviati entro e non oltre le ore 14 del 19 marzo 2021.

Metodi di selezione

La Fondazione Antonio Megalizzi verificherà i requisiti dei partecipanti vincolanti alla candidatura. Saranno valutati inoltre i titoli e le esperienze possedute da ciascun partecipante.

  • La valutazione delle candidature sarà affidata a una commissione giudicatrice, costituita da esperti, professionisti del settore e rappresentanti degli enti organizzatori.
  • Saranno individuati 10 Ambasciatori per ciascuna fascia d’età, per un totale di 30.

Criteri di selezione

  1. valutazione delle motivazioni e delle capacità creative e comunicative espresse nella lettera motivazionale e nel video di presentazione;
  2. valutazione dell’esperienza pregressa.

A parità di punteggio sarà data preferenza a giovani di regioni meno rappresentate per avere una copertura capillare sul territorio nazionale.

Risultati

La graduatoria finale sarà pubblicata sul sito web della Fondazione Antonio Megalizzi entro aprile 2021.

I vincitori riceveranno anche una comunicazione ufficiale sull’email da loro indicata.

Informazioni in più

Qualora le Università di appartenenza dei risultanti vincitori si rendessero disponibili, sarà eventualmente possibile riconoscere:

  • crediti formativi
  • punteggi per tesi di laurea
  • percorso esperienziale (ad esempio, tirocini formativi, stage, etc.)

Per ulteriori informazioni:

Claudia Di Mento

 

UniMe: le direttive fino al 14 febbraio

L’Università degli Studi di Messina ha da poco reso note le nuove disposizioni che avranno valenza da Lunedì 1 febbraio fino al 14 febbraio 2021, in merito all’emergenza Covid-19.

Lezioni

  • Le attività formative e curriculari si svolgeranno a distanza.
  • Le attività didattiche presso le sedi decentrate si svolgeranno in modalità a distanza.

Laboratori

  • Le attività relative si svolgeranno esclusivamente in modalità telematica.

Biblioteche

  • Le sedi bibliotecarie e le aule studio non saranno fruibili.
  • Il Servizio di prestito libri su prenotazione sarà ripristinato.

Esami

  • Gli esami di profitto si svolgeranno in modalità telematica tramite piattaforma Teams.

Lauree

  • Le sedute di laurea, gli esami di diploma di specializzazione e gli esami di dottorato di ricerca si svolgeranno in modalità a distanza.

Tirocini

  • I tirocini si svolgeranno in modalità a distanza.
  • Per i TFA sostegno e per i tirocini del corso di laurea di Scienze della Formazione Primaria verrà fatta richiesta ai Dirigenti scolastici di prevedere l’ingresso nelle aule virtuali dei tirocinanti iscritti ai corsi di riferimento.

Attività di ricerca

  • Le attività di ricerca di dottorandi, tesisti e specializzandi di area non medica non coinvolti in attività sanitarie potranno svolgersi in presenza.
  • Tutte le attività degli specializzandi di area medica continueranno a svolgersi in presenza.

Mobilità internazionale

  • Gli spostamenti relativi al programma Erasmus e a tutti i programmi di mobilità internazionale sono sospesi per docenti, studenti e personale TA degli Atenei siciliani, eccetto i casi di percorsi già avviati.
  • Rimane la disponibilità, in presenza di richieste pervenute da Atenei stranieri, di accogliere studenti che possano frequentare in modalità da remoto.
  • Sospesi anche i tirocini curriculari e post curriculari fuori Regione e all’estero.

Sedute e Convegni

  • Le riunioni degli organi collegiali di ogni ordine e grado si svolgeranno in modalità a distanza tramite piattaforma Teams.
  • Le attività convegnistiche e congressuali, i seminari e i workshop si svolgeranno esclusivamente in modalità telematica.

Disposizioni per il personale

  • Dal giorno 1 febbraio a giorno 14 febbraio il personale viene posto in modalità agile. Si dispone che la modalità di lavoro da remoto debba essere svolta durante il previsto orario di lavoro ordinario facendo rilevare la propria presenza in servizio mediante l’utilizzo del sistema di timbratura virtuale.

Servizi ritenuti essenziali ed indifferibili

Servizio di prevenzione e protezione, servizio di autoparco, attività di direzione dei lavori, RUP, DEC, protocollo, manutenzione del verde, attività di cura degli animali, commissioni di gara, servizio bibliotecario di Ateneo.

Giovanni Alizzi

UniMe: selezione “Tutorato Buddy”

È stato pubblicato l’avviso di selezione con lo scopo di consegnare 4 assegni di collaborazione per incentivare le attività del “Tutorato Buddy”.

Obiettivi

Si tratta di un tutorato finalizzato all’accoglienza e all’assistenza agli studenti internazionali iscritti presso i CdS dell’Ateneo o che svolgono un periodo di mobilità (Exchange incoming).

Il Tutor Buddy avrà il compito di contribuire all’integrazione degli studenti internazionali a livello universitario, ma anche cittadino. Si occuperà inoltre di supportare lo studente nel suo percorso di immatricolazione, nell’iscrizione agli anni successivi al primo anno e durante la sua permanenza in Italia.

Dipartimenti coinvolti

I Dipartimenti interessati sarann0:

  • Giurisprudenza,
  • Economia,
  • Scienze Matematiche, Informatiche, Fisiche
  • Scienze della Terra
  • Scienze Veterinarie.

Chi può partecipare e come?

I requisiti di ammissione si baseranno sul merito e un colloquio.

In base al Corso di Laurea a cui si è iscritti sarà tenuto conto:

  • dei CFU acquisiti (max 5 punti), verrà assegnato un punto ogni 18 CFU.
  • della media ponderata degli esami sostenuti (max 15 punti).
  • del voto di Laurea triennale/ Laurea Magistrale a ciclo unico/ Laurea V.O. non inferiore a 90/100 (max 5 punti).

Le domande potranno essere presentate tramite la procedura informatica presente sulla piattaforma Esse3, tramite la propria area riservata entro le ore 12 del 15 febbraio 2021.

La graduatoria sarà pubblicata sul sito dell’Ateneo: http://www.unime.it/it/ateneo/bandi

Norme a seguito della pandemia da Covid-19

Come conseguenza dell’emergenza epidemiologia da Covid-19 i tutor potranno svolgere i propri compiti in modalità telematica, mediante l’utilizzo della piattaforma Teams, oppure presso i locali che saranno indicati dai Responsabili della struttura, dalla data di sottoscrizione del contratto e fino al 30 novembre 2021.

Contatti utili per maggiori informazioni

Per informazioni rivolgersi a: C.O.P. Centro Orientamento e Placement

oppure a: Unità operativa Welcome office

Ornella Venuti

Fast Fashion: il vero costo della nostra maglia comprata a 3 euro

Il male è banale, lo diceva Hannah Arendt. Ed è più che mai vero, se consideriamo quali catastrofiche conseguenze possano avere le nostre “insignificanti” azioni quotidiane. Una delle tante storie dell’incontro tra la banalità dei comportamenti umani e la categoria del male è quella della fast fashion.

Che cos’è la fast fashion?

Il termine “fast fashion”, letteralmente “moda veloce”, indica il cambiamento che ha investito il settore dell’abbigliamento negli ultimi vent’anni dettando nuove regole di produzione: una produzione rapida che renda disponibili capi di abbigliamento diversi ogni settimana e, soprattutto, a basso costo.

Rappresentanti di questo imponente meccanismo di distribuzione della moda low cost sono rinomate catene presenti in tutto il mondo, come H&M, Primark, Zara. Dei paradisi terrestri che sembrano poter esaudire tutti i sogni dei ragazzi del XXI secolo: essere alla moda come Chiara Ferragni ma con quattro spiccioli; soddisfare la mania di sostituzione del vecchio col nuovo acquistando ogni settimana vestiti diversi; sentirsi rassicurati perché “tanto costa 3 euro, se non mi piace più, lo butto”. Oggi in nessun settore così come in quello dell’abbigliamento la logica del consumismo gioca così bene le sue carte.

Fonte: courses.washington.edu

La fast fashion sembra proporre una moda inclusiva e democratica. Probabilmente, questa è la ragione per cui si è radicata a tal punto nella società di oggi. Grazie ai bassi costi, ogni individuo può accedervi esprimendosi, attraverso i vestiti, al meglio e decidendo di volta in volta chi essere: un giorno un po’ hippie, un giorno un po’ punk, un giorno bon ton.

Purtroppo, la fregatura è dietro l’angolo.

Il prezzo pagato dai lavoratori

Basta guardare al prezzo per rendersene conto. Da cosa deriva il prezzo di un prodotto? Dalla manodopera e dalle materie prime impiegate, dai costi di trasporto, dal margine di profitto richiesto dal negoziante. Considerati tutti questi fattori, come può una maglia costare 3 euro? Qualcuno tra gli elementi coinvolti nel processo di produzione deve necessariamente essere trascurato: lo sono, innanzitutto, i lavoratori.

Non si tratta naturalmente dei lavoratori europei o americani che, sebbene nel mercato nero vengano ampiamente sfruttati, sono, per lo meno legalmente, tutelati dalla legge. Un operaio europeo costa troppo se i parametri da rispettare sono prezzi bassi per i consumatori e, soprattutto, un esorbitante guadagno per gli imprenditori.

Che fare? Molto semplice: basta spostare il processo di produzione in luoghi in cui il concetto di “diritto del lavoratore” non è conosciuto neanche lontanamente. Il guadagno è di certo assicurato. Come? Grazie ad un lavoro giornaliero di 12\16 ore, ad una paga di un euro al giorno, alla noncuranza verso le pessime condizioni igienico-sanitarie e verso la fatiscenza della struttura delle fabbriche. Possiamo dirlo a gran voce: si tratta di sfruttamento umano o, se vogliamo, di una vera e propria schiavitù. Ecco qual è il vero costo della famosa maglia a 3 euro.

Uno dei luoghi maggiormente coinvolti in tale meccanismo è il Bangladesh, dove quasi 5 milioni di abitanti lavorano nel settore dell’abbigliamento.

Il crollo del Rana Plaza e l’Accord on Fire and Building Safety

Il crollo del Rana Plaza – Fonte: www.corpgov.net

Proprio a Dacca, la capitale del Bangladesh, il 24 aprile del 2013, ha avuto luogo il più grande incidente dell’industria del tessile. Il crollo del Rana Plaza, un edificio che ospitava delle fabbriche di abbigliamento legate a marchi europei, per esempio Benetton, ha causato la morte a 1134 persone e gravi ferite a 2500 persone. E no, non si tratta di fatalità, di cose che possono succedere. Infatti, i proprietari sapevano bene che l’edificio non fosse a norma. Nonostante ciò, hanno continuato a far lavorare gli operai, minacciando di licenziarli qualora non svolgessero la loro mansione.

Il tentativo di correre ai ripari è stato tempestivo. Infatti, ecco pronto nel luglio del 2013 l’Accord on Fire and Building Safety, un contratto vincolante tra 70 marche e rivenditori del settore dell’abbigliamento, sindacati internazionali e locali e ONG con l’obiettivo di assicurare miglioramenti delle condizioni di lavoro nell’industria dell’abbigliamento in Bangladesh.

L’inchiesta delle Iene

Questo accordo è stato negli anni rispettato? A rispondere a questa domanda è stata, nel 2017, un’inchiesta delle Iene. L’indagine ha rivelato che in Bangladesh, anche dopo il crollo del Rana Plaza, esistevano ancora strutture non in sicurezza, messe in pericolo dalle vibrazioni delle macchine da cucire, con dentro 1500 persone, senza rispetto delle norme antincendio. Fabbriche alle quali, nonostante l’accordo del 2013, si appoggiava un noto brand italiano, non nominato dalle Iene.

I giornalisti del programma di Mediaset hanno ceduto la parola ad un sindacalista bengalese che ha rivelato quanto guadagna un operaio del luogo: dai 35 ai 50 euro al mese per 12/16 ore lavorative al giorno. Ha raccontato inoltre della Horizon, una ditta che lavorerebbe anche per un marchio italiano, in cui sono rimaste disabili molte persone a causa di incidenti sul lavoro.

Tra l’altro, l’inchiesta ha portato alla luce un grave avvenimento tenuto fino ad allora sotto silenzio, per lo meno in Italia: l’esplosione, nel 4 luglio del 2017, a causa di un cortocircuito, della Multifab, un’altra ditta del settore tessile.

Perché le cose non sono cambiate?

L’accordo purtroppo non avrebbe mai potuto demolire il cuore stesso del problema: la logica del profitto che opera a vantaggio di pochi e a svantaggio di molti. Se gli imprenditori bengalesi vogliono continuare ad avere rapporti commerciali con le aziende europee, devono necessariamente stare al loro gioco: pagare pochissimo la manodopera per assicurare loro prezzi bassi e, dunque, un enorme guadagno.

Benjamin Powell – Fonte: www.youtube.com

Benjamin Powell, professore di economia alla Texas University, in un’intervista rilasciata per il documentario “The true cost” ha analizzato la questione ponendosi una domanda: “Può lo sfruttamento in Bangladesh essere un fattore positivo?”. Dal suo punto di vista, i bengalesi accettano dei salari bassi perché non hanno alternative, o meglio, le alternative sarebbero peggiori. Lo sfruttamento, in quest’ottica, sarebbe il male minore. Questo ragionamento si muove all’interno di un morbo da cui è affetto il mondo intero da secoli: la “necessaria” supremazia dell’Occidente. Basta andare al di là di questo parametro di riferimento per scoprire che le alternative allo sfruttamento esistono: introdurre leggi, garantire diritti, assicurare vivibilità.

Il prezzo pagato dall’ambiente

Come se non bastasse, la fast fashion ha delle disastrose conseguenze anche sull’ambiente.

L’industria tessile è seconda a livello mondiale per tasso di inquinamento ambientale. Infatti, molte sono le materie prime coinvolte nel processo di produzione, come l’acqua, la terra per far crescere le fibre, prodotti chimici per la tintura dei tessuti.

A questo si aggiunge l’uso, introdotto dalla fast fashion, di tessuti più economici ma altamente nocivi, ad esempio il poliestere, che contribuisce all’inquinamento generato dalla plastica: con un bucato di poliestere vengono sprigionate nell’ambiente 700000 fibre di microplastica.

L’impatto delle fibre sull’ambiente – Fonte: www.altrogiornale.org

Gravi danni sono causati anche dall’ossessivo e illusorio bisogno, generato dalla fast fashion, di indumenti sempre nuovi, al quale risponde una massiccia produzione di vestiti che ha come conseguenza una maggiore estrazione di risorse naturali a cui si aggiunge l’emissione di gas a effetto serra durante l’estrazione della materia prima, la fabbricazione, il trasporto e lo smaltimento del prodotto. La quantità di vestiti comprati da una famiglia media ogni anno sprigiona la stessa quantità di emissioni che si producono quando si guida una macchina per 6000 miglia e, per fabbricarli, è necessaria acqua sufficiente a riempire 1000 vasche da bagno.

Inoltre, a causa dei rapidi cambiamenti di tendenza, della cattiva qualità dei tessuti che si usurano in breve tempo e della mania di acquistare indumenti di cui non abbiamo bisogno, è aumentato notevolmente il numero di vestiti che ogni anno riempiono le discariche.

 Esistono alternative alla fast fashion?

Di fronte ad un problema che chiama in causa meccanismi a tal punto sedimentati da agire come leggi naturali, come il capitalismo, il consumismo e il materialismo, pensare a delle alternative sembra difficile. In realtà c’è chi l’ha fatto. Per citarne una, l’azienda tessile Manteco di Prato che si è specializzata nella produzione di lana e tessuti sostenibili e rigenerati per i più prestigiosi marchi della moda internazionale, tanto da vincere nel 2018 il premio Radical Green. Un grande passo in avanti per limitare, quanto meno, le conseguenze del problema potrebbe semplicemente essere comprare presso piccoli commercianti o diminuire gli acquisti, soprattutto quelli superflui. Ma fondamentale, prima di ogni cosa, è riconoscere il centro della questione: anche nelle più banali azioni quotidiane, come acquistare un vestito, siamo responsabili di ciò che accade nel mondo che ci circonda.

Chiara Vita 

 

UniMe e Cittadella Sportiva: accesso gratuito agli studenti

Buone notizie per gli studenti amanti dello sport!

Si è svolta ieri la riunione del Comitato Sportivo Universitario CSASU con la quale è stata approvato il Piano Sportivo Universitario e Finanziario per l’anno 2021. L’importo totale ammonta a € 932. 250.00.

L’Ateneo peloritano d’intesa con il CUSI si occuperà della gestione delle attività sportive a favore della comunità studentesca.

Le novità

Il piano sportivo prevede l’ingresso gratuito a tutti gli impianti per tutti gli studenti UniMe regolarmente iscritti, ai quali sarà inoltre offerto il sostegno della doppia carriera se decideranno, parallelamente al loro percorso di studi presso l‘Ateneo peloritano, di intraprendere la carriera sportiva agonistica, senza intaccare quella universitaria.

Tra gli altri vari obiettivi c’è anche uno spazio dedicato ad iniziative sportive indirizzate al coinvolgimento della partecipazione di studenti diversamente abili dedicando attività motorie e del tempo libero che provvedano all’inclusione a 360° nella vita accademica.

Elenco attività sportive praticate e relativo impianto sportivo

  • Arrampicata: Cittadella Sportiva Universitaria
  • Atletica leggera: Campo comunale “Cappuccini”
  • Baseball: Stadio Baseball “Primo Nebiolo”
  • Calcio: Campo polivalente Cittadella Sportiva Universitaria
  • Calcio a 5: Palazzetto “Primo Nebiolo”
  • Equitazione: Maneggio Cittadella Sportiva Universitaria
  • Fitness: Palazzetto Ginnastica artistica e Palazzetto “corpo A” – PalaFitness
  • Fitness in acqua: Piscine comunali “Cappuccini” Piscine Cittadella Sportiva Universitaria
  • Hockey su prato: Campo polivalente Cittadella Sportiva Universitaria
  • Ginnastica artistica: Cittadella Sportiva Universitaria
  • Judo, Karate e Lotta: Cittadella Sportiva Universitaria
  • Nuoto: Piscine Cittadella Sportiva Universitaria
  • Pallacanestro: Palazzetto “Primo Nebiolo” e Cittadella Sportiva Universitaria
  • Pallanuoto: Piscine comunali “Cappuccini”, Piscine Cittadella Sportiva Universitaria
  • Pallavolo: Palazzetto “Primo Nebiolo” e Cittadella Sportiva Universitaria
  • Parkour: Cittadella Sportiva Universitaria
  • Softball: Stadio Baseball “Primo Nebiolo”
  • Tennis: Cittadella Sportiva Universitaria

Campionato di serie A2 

Risalgono ad una settimana fa invece le buone notizie per la pallanuoto universitaria. A soli 20 giorni dell’insediamento del Consiglio di amministrazione della SSD UniMe (la nuova Società Sportiva Dilettantistica subentrata al CUS UniMe nella gestione degli impianti sportivi della Cittadella), è stato acquisito il titolo di categoria che consentirà alla squadra studentesca di confrontarsi in massima serie.

Questo traguardo testimonia l’impegno sinergico messo in campo dall’Ateneo e dalla neonata SSD UniMe, che ha compiuto così il primo atto ufficiale della nuova gestione della Cittadella Sportiva.

Anche noi studenti siamo ricchi di speranza, quella di poter tornare presto alla normalità e a godere delle strutture che abbiamo e dello sport universitario, parte integrante del concetto di mens sana in corpore sano.

Giovanni Alizzi

Giovedì 28 il webinar “Giornalismo d’inchiesta e studenti: la stampa universitaria sulle spalle dei giganti”

Il giornalismo di ieri e di domani si incontrano nell’oggi e più precisamente giovedì 28 gennaio alle 10.30, nel corso del webinar organizzato da UniVersoMe, insieme all’Università di Messina, con “Noi Magazine” nell’ambito del progetto di partecipazione all’inserto di Gazzetta del Sud; l’evento sarà accessibile tramite la piattaforma Microsoft Teams e visibile in contemporanea sulle pagine Facebook ufficiali dei partner dell’evento.

Durante il seminario si ripercorreranno le gloriose orme del passato del giornalismo d’inchiesta e si riattualizzeranno, cercando un punto di incontro tra le ondate del mondo dell’informazione che in certi ambiti risultano discordanti e distanti.

Dov’è finito il giornalismo investigativo? Quali sono i suoi prototipi per il futuro prossimo? In che modo il giornalista del presente – e del futuro – può ritrovarsi nel suo ruolo democratico e riemergere dalle ceneri del sensazionalismo e dell’omogeneità?

L’incontro vedrà come ospite Giulio Francese, presidente del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti Sicilia, e come relatori il prof Giovanni Moschella, prorettore vicario UniMe e Presidente del Centro Studi sulle Mafie, Alessandro Notarstefano, Direttore responsabile di Gazzetta del Sud e Vincenzo Ciraolo, Segretario dell’Organismo Congressuale Forense. I lavori saranno introdotti dai saluti del Rettore Salvatore Cuzzocrea e del Presidente della Società Editrice Sud (SES) Lino Morgante; la diretta sarà poi moderata moderata dal Coordinatore generale di UniVersoMe, Emanuele Chiara e dalla giornalista di Gazzetta del Sud Natalia La Rosa, responsabile dell’inserto “Noi Magazine”; l’evento online si svilupperà anche attraverso gli interventi della responsabile Unit creativa e rubrica Eventi di UVM, Cristina Geraci e della responsabile della rubrica di Attualità, dott.ssa Martina Galletta.

Un carnet di ospiti e relatori che analizzeranno storicamente, sociologicamente e giuridicamente il giornalismo d’inchiesta, prezioso quanto raro alleato della società democratica e lo metteranno a confronto con le sue espressioni del presente.

La storia conta straordinari padri del giornalismo investigativo, uno fra tutti Mario Francese, “Il giornalista con la schiena dritta” – come recitava il titolo del primo convegno in suo onore organizzato da UVM nel 2019 –  di cui la testata universitaria vuole onorare ancora una volta il ricordo organizzando un nuovo incontro – questa volta online – con il figlio Giulio, in una data vicina al 26 gennaio, giorno in cui si ricorda la sua scomparsa.

Locandina dell'evento

Nella ricerca degli esempi da seguire si approfondirà il ruolo del giornalismo universitario – anch’esso raro e straordinario- il quale oggi assurge a un ruolo di avanguardia nella lotta alla disinformazione che affligge le nuove generazioni. Una sfida che anche UniVersoMe si impegna a vincere controbilanciando lo scetticismo e l’apatia informativa dei più giovani con una spinta verso l’impegno attivo negli ambiti dell’informazione, sia da redattori che da lettori.

L’evento darà accesso al riconoscimento di 0,25 CFU per gli studenti iscritti all’Università di Messina previa compilazione in entrata e uscita dell’apposito format che verrà fornito nel corso dell’incontro.

Martina Galletta