UniMe Official Store: la piattaforma di e-commerce dell’Ateneo ora online

La piattaforma UniMe Official Store è ora online e si occuperà della vendita dei prodotti con il logo dell’Università di Messina.

Il fenomeno, nato nei campus anglosassoni che ha ormai coinvolto diversi Atenei italiani, adesso approda anche a Messina! Dalle felpe, tazze, T-shirt, agli ombrelli, matite, agende, zaini, cravatte, tutto a discrezione delle singole Università.

Gli studenti UniMe con il merchandising ufficiale – Fonte: unime.it

Le parole del Rettore

Il professore Salvatore Cuzzocrea, Rettore dell’Università ha così commentato l’iniziativa:

Il catalogo per il merchandising Unime mette al centro la sostenibilità. Una sfida, quella del green, che abbiamo scelto di cogliere, segnando un ulteriore passo avanti nella costruzione di un ateneo impegnato, attento e responsabile. Sono, quindi, molto soddisfatto per la realizzazione di questo importante progetto che ha anche il fine di aumentare il senso di appartenenza alla comunità accademica.

Ringraziamenti vanno rivolti al Direttore generale, l’avvocato Francesco Bonanno, che si è occupato di curare l’avvio del progetto.

Dove acquistare il merchandising

I primi capi di abbigliamento come t-shirt e felpe e accessori come penne e tazze targati UniMe sono già disponibili per l’acquisto sull’Official store: https://officialstore.unime.it/2-home.

Dal 22 dicembre sarà possibile compiere i propri acquisti anche in presenza. Infatti, oltre la nuova piattaforma e-commerce, il merchandising sarà disponibile anche all’ interno dell’ Official Store UniMe che si trova a Palazzo Mariani, Piazza Antonello n.5 nei giorni e nelle ore prestabilite: dal lunedì al venerdì, ore 09:00-13:00.

Le vetrine sono presenti invece presso tutti i Dipartimenti dell’Ateneo, l’Aulario, l’Aula Magna del Rettorato e la Cittadella Sportiva e tramite un Qr code si possono visionare tutti i prodotti.

https://www.facebook.com/194147177378170/posts/4383130265146486/

Antonio Ardizzone

“Verso il diritto di non soffrire?”: Il deputato Trizzino alla conferenza sull’eutanasia

Sabato 27 novembre, nell’Aula Magna del Padiglione F del Policlinico si è tenuto un importante dibattito riguardante l’eutanasia il suicidio assistito.

L’evento dal titolo “Verso il diritto di NON SOFFRIRE?” è stato organizzato dall’Associazione Universitaria Ares con il patrocinio di UniMe.

Lo stesso permetteva il riconoscimento di 0,25 CFU a tutti gli studenti partecipanti.

Le tematiche

I temi affrontati sono stati innumerevoli: si è parlato del Referendum sull’Eutanasia, della sentenza Cappato, degli aspetti penali e di quelli deontologici di queste pratiche e di molto altro ancora. L’obiettivo dell’incontro era quello di porre al centro del dibattito una tematica scottante che chiede a gran voce una soluzione in tempi brevi, ma che purtroppo continua a essere “rimbalzata” dai palazzi del governo.

Marco Cappato: uno dei volti al centro del dibattito.

L’intervento fondamentale in apertura è stato quello dell’onorevole Giorgio Trizzino, eletto alla camera dei deputati nel 2018 con il Movimento 5 Stelle (partito che ha abbandonato lo scorso marzo). Trizzino è stato in prima linea nei reparti e si è interessato personalmente delle pratiche legate al suicidio assistito. L’intervento del deputato si è focalizzato nel chiarire i punti fondamentali da cui partire per poter dibattere di queste tematiche: le definizioni di suicidio assistito, eutanasia e cure palliative. L’onorevole Trizzino ha infatti sottolineato l’errore molto diffuso che vede queste tre pratiche come un unicum.

Il deputato ha iniziato il discorso rimarcando l’importanza delle parole, che, a detta sua, troppo spesso assumono significati diversi da quelli reali, soprattutto nel mondo di internet. Ha poi lanciato un accusa contro l’ignoranza che indebolisce e sterilizza il dibattito riguardo queste tematiche. In molti infatti, a detta dell’onorevole, si lanciano nella discussione pur essendo poco informati sui fatti e che facendo spesso confusione nel distinguere i singoli casi. Lo stesso Trizzino nel suo intervento ha infatti cercato di chiarire meglio le differenze tra le diverse pratiche, parlando dell’eutanasia come di “un’azione o omissione volontaria da parte di un terzo che procura la morte di un malato per alleviarne le sofferenze”. Ha poi specificato come invece il suicidio assistito, sussista “quando un malato si auto-somministra un farmaco con l’aiuto di un soggetto terzo (spesso un medico o un infermiere)”.

L’onorevole ha quindi sottolineato come l’astensione o sospensione di trattamenti non siano eutanasia, e come questo valga anche per la rinuncia all’accanimento terapeutico.

L’onorevole Giorgio Trizzino. Fonte: il Fatto Quotidiano.

Ha poi chiarito l’ultimo concetto, quello inerente alle cure palliative, di cui egli stesso si è occupato lungo il suo percorso lavorativo. Il deputato ha chiarito come questo tipo di cure siano un approccio integrato che mira ad “aiutare il malato in fase avanzata al fine di prevenire dolori e altri problemi, non solo fisici ma anche psicosociali e spirituali”.

In questo senso possono considerarsi cure palliative le terapie specifiche, ma anche alcuni tipi di riabilitazione, sostegno psicologico e quello religioso, tutte pratiche che mirano ad aiutare i pazienti e le loro famiglie.

Il caso Cappato

Poi, attraverso un’introduzione del famigerato caso Cappato, Trizzino si è espresso sul pessimo trattamento che viene riservato a queste tematiche dai suoi colleghi in parlamento, parlando di un vero e proprio “ostruzionismo” della discussione che ne esaspera la situazione.

L’onorevole Trizzino ha poi concluso così il suo intervento.

Il parlamento non ha il coraggio di affrontare questi temi, voi lo avete e io vi ringrazio per questo. Il parlamento non può però sottrarsi a questo obbligo soprattutto se incentivato dalla corte costituzionale”.

Uno degli interventi durante la conferenza.

Il dibattito

In seguito i vari docenti si sono susseguiti in diversi interventi mirati sulle singole materie di interesse.

Il Professore Stefano Agosta, ordinario di Diritto costituzionale è intervenuto sul quesito referendario, provando ad intercettare gli scenari futuri che si profilano per il prossimo anno. Il professore Agosta ha dunque chiarito che l’eventuale abrogazione, prevista dal referendum, colpirebbe solo una parte dell’articolo 579 e che in ogni caso la corte costituzionale potrebbe comunque rifiutare l’abrogazione.
 La Professoressa Marianna Gensabella si è invece occupata degli aspetti etici e morali che sono al centro di una discussione di questo tipo.

La Professoressa Tiziana Vitarelli ha parlato dell’approccio penalistico, sfruttando la vicenda Cappato e dj Fabo come caso di studio.

Il Professore Vincenzo Adamo ha fatto riferimento alla sua lunga esperienza da medico oncologo per riportare la differenza che ha potuto cogliere tra la scelta suicidaria e quella dell’eutanasia in un paziente oncologico affetto da depressione.

Il Professore Alessio Asmundo ha infine trattato gli aspetti deontologici e medico legali di queste pratiche, avvolti da altrettante problematiche e punti oscuri.

Le parole dell’Associazione Ares

Giovanni Savoca e Gabriele Portaro, studenti portavoce di Ares, hanno così commentato il loro evento:

È davvero bello e sorprendere vedere tanti ragazzi impegnarsi in prima persona per la realizzazione di un progetto di questo tipo . In un periodo come quello che abbiamo appena trascorso , in cui la socialità è stata messa da parte a causa della Covid , riuscire a creare un gruppo forte e interessato alle tematiche attuali non è per nulla scontato . Oggi abbiamo dimostrato come da parte dei giovani ci sia sempre un maggior interesse verso tematiche attuali , maggior interesse che si dimostra tramite la nostra partecipazione, impegno e disponibilità al dialogo e all’ascolto . oggi abbiamo avuto l’opportunità di conoscere i punti di vista e le opinioni di diversi esperti .
Alla luce di ciò auspichiamo che si trattino sempre più spesso tematiche così attuali rendono partecipi i giovani favorendone il confronto e la crescita.

Antonio Ardizzone

UniMe a supporto degli anziani: pronto un software anti-truffa e non solo

Il Dipartimento di Scienze matematiche ed informatiche, Scienze fisiche e Scienze della terra dell’Università di Messina ha sviluppato un software per prevenire e, se necessario, contrastare le truffe a danno delle persone anziane.

Si tratta di una delle azioni promosse dal progetto NonRaggir@ME che ha come punto di interesse proprio le fasce di popolazione più adulte.

Il software funziona attraverso un braccialetto smart band che, in caso di pericolo, consente di trasmettere immediatamente un’allerta ai propri cari.

Il finanziamento

La Città di Messina insieme alla Prefettura, in quanto coordinatori del progetto, si sono così affidati all’Ateneo per lavorare sugli aspetti più innovativi e tecnologici della campagna. Il finanziamento che ha portato al raggiungimento di questo traguardo è stato elargito dal Ministero dell’Interno, che ha messo mano al fondo per la prevenzione e il contrasto delle truffe agli anziani.

Le ragioni del progetto

La popolazione messinese è composta al 24% da persone con più di 65 anni (circa 54mila persone), che più avanzano d’età, più necessitano di aiuti e attenzioni. Per questo motivo la città deve pensare anche alla risoluzione dei problemi delle fasce di età più avanzate. Il periodo storico attuale, in cui la pandemia ha limitato fortemente le nostre vite,  ha aggravato ulteriormente lo scenario per gli anziani, alcuni dei quali vivono da soli o lontani dai propri cari.

Spesso il supporto e i servizi necessari per aiutarli sono mancati: la missione del progetto NonRaggir@ME è proprio quella di tutelare e aiutare queste persone, accompagnandole in questi, e altri, momenti difficili.

Gli altri servizi disponibili

Ma non solo questo! Il progetto NonRaggir@ME, offre molti servizi che mirano alla risoluzione di diversi degli aspetti critici che quotidianamente complicano la vita degli anziani.

Una delle attività già avviate previste dal progetto è quella del servizio telefonico di supporto psicologico, a cui ci si potrà rivolgere chiamando il numero 090-771000, recapito della Centrale operativa del corpo di Polizia municipale. Nel progetto l’Assessore Calafiore ha coinvolto anche la Fedefarma che, tramite le farmacie, si occuperà di comunicare ed informare riguardo la campagna.

Antonio Ardizzone

UniMe: riapertura immatricolazioni ai CdL a numero programmato a livello locale

L’Università degli Studi di Messina con decreto rettorale  ha previsto la possibilità di immatricolazione ai Cdl triennali e ciclo unico a numero programmato, oltre i posti originariamente previsti, di tutti quanti gli studenti candidati che erano rimasti in lista d’attesa e la riapertura dei termini di ammissione per altri Cdl a numero programmato a livello locale vista la disponibilità di posti rimasti vacanti.

Immatricolazioni ai CdL a numero programmato per i candidati in lista d’attesa

Nella seguente tabella si evidenziano i corsi di studio con i relativi candidati in lista d’attesa:

Per candidato in lista d’attesa si intende lo studente che abbia effettuato una preimmatricolazione ai suddetti corsi di studio entro il 25/10/2021.

Date da ricordare per immatricolarsi

  • Apertura perfezionamento immatricolazione: 22 novembre ore 12:00;
  • chiusura termini: 20 dicembre 2021 ore 23: 59.

Riapertura dei termini per l’ammissione ai CdL a numero programmato a livello locale

Date da ricordare

  • Apertura termini per l’immatricolazione: 22 novembre ore 12:00;
  • chiusura termini 20 dicembre 2021 ore 23:59

Procedura per presentare la domanda d’ammissione

L’interessato, secondo le modalità già indicate nel Bando Ammissione CdS Triennali e CU a numero
programmato locale A.A. 2021/2022, dovrà:

  • Presentare domanda per l’ammissione al corso di studio attraverso la piattaforma Esse3 (clicca qui);
  • Perfezionare l’immatricolazione, dopo aver ricevuto l’avviso di ammissione dalla piattaforma Esse3;
  • Pagare la quota di 156,00 euro.

Lo studente “ammesso” che non porterà a termine la procedura entro i termini prestabiliti sarà considerato rinunciatario.

*Attenzione. La procedura di immatricolazione dovrà essere ripetuta anche dagli studenti che hanno partecipato alle precedenti selezioni, ma non hanno perfezionato l’iter.

Passaggio ad altro CdL

Lo studente che intende effettuare il passaggio ad un altro CdS, entro i termini per il perfezionamento dell’immatricolazione, dovrà:

  • Rinnovare l’iscrizione per l’A.A. 2021/2022 per il CdL di appartenenza;
  • Compilare il modulo;
  • Inviare il modulo a protocollo@unime.it e per conoscenza alla segreteria di pertinenza e a quella di destinazione, riportando nell’oggetto della mail: “PASSAGGIO DI CORSO CDL PROGRAMMATO LOCALE”

N.B.

Lo studente che effettua il passaggio ad un altro CdL riceverà l’avviso di ammissione via mail, all’indirizzo istituzionale nomeutente@studenti.unime.it .

Link utili

Bando ammissione CdL triennale e a ciclo unico a numero programmato 

UniME, dal 22 al 26 Novembre partono i seminari “Mai più scuse” sulla violenza di genere

L’Università degli Studi di Messina, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha organizzato un ciclo di seminari dal titolo “Mai più scuse”. Focus interdisciplinare sulla violenza di genere. (clicca qui per visionare il programma).

Agli incontri prenderanno parte diverse autorità: il Prefetto di Messina, Dott.ssa Cosima Di Stani, il Procuratore Aggiunto presso la Procura di Messina, Dott.ssa Giovannella Scaminaci, professionisti di rilievo e alcuni docenti dell’Ateneo messinese.

A chi è rivolto

L’evento è aperto a tutti gli studenti e le studentesse dell’Ateneo.

Quando si svolgerà

Le 5 giornate dedicate all’occasione saranno così suddivise:

  • 22 novembre ore 17: Piattaforma Teams
  • 23 novembre ore 9: Aula Magna del Rettorato
  • 24 novembre ore 17: Piattaforma Teams
  • 25 novembre ore 15:30: Piattaforma Teams
  • 26 novembre ore 17: Piattaforma Teams

Dove si svolgerà

L’evento si volgerà in modalità mista:

  1. Aula Magna del Rettorato sito in Piazza Pugliatti
  2. Piattaforma Microsoft Teams clicca qui per unirti al Team dedicato

CFU

Saranno riconosciuti 0,25 CFU per la partecipazione ad ogni incontro.

Argomenti trattati

Gli argomenti su cui verterà il ricco programma sono:

  • la tutela sanitaria e giudiziaria
  • la violenza domestica
  • quella sui luoghi di lavoro
  • la comunicazione non violenta
  • l’identificazione delle vittime di violenza.

Giornata contro la violenza sulle donne: perché si celebra il 25 novembre

La scelta di questo giorno è dovuta al primo «Incontro Internazionale Femminista delle donne latinoamericane e caraibiche» che avvenne proprio il 25 novembre del 1981 da quel momento quella venne riconosciuta come data simbolo.

Data simbolo non casuale, 25 Novembre del 1960 è infatti il giorno in cui Las Mariposas (le farfalle), nome con il quale sono anche conosciute Patria, Minerva e María Teresa Mirabal, furono brutalmente uccise dagli agenti del dittatore Rafael Leonidas Trujillo, a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana. Le donne dirette in carcere a trovare i mariti, furono fermate lungo la strada, picchiate con dei bastoni e gettate in un burrone dai loro carnefici, che cercarono di far passare quella brutale violenza per un incidente. Le tre sorelle erano conosciute come attiviste del gruppo clandestino Movimento 14 giugno.

Purtroppo, a distanza di 60 anni, è sempre Novembre e la violenza non è mai scomparsa. Dal primo gennaio al 7 novembre di quest’anno in Italia sono stati registrati 247 omicidi, con 103 vittime donne, di cui 87 uccise in ambito familiare/affettivo. Di queste, 60 sono morte per mano del partner o dell’ex partner.

La violenza di genere raccoglie molti fenomeni diversi : che sia fisica, psicologica, sessuale, economica, è sempre VIOLENZA. Viviamo in un mondo che sta dimenticando che i diritti sono di tutti, un mondo che continua a concepire il corpo delle donne come una merce da usare e da vendere , un mondo che tenta di giustificare la violenza e colpevolizzare le vittime. La violenza è ingiustificabile, intollerabile. Cominciamo da un corretto uso della comunicazione, iniziamo a distinguere il carnefice e la vittima e tutelare adeguatamente quest’ultima. Facciamo in modo che il mondo sia consapevole che lo stupro o qualsiasi altra forma di violenza non sia mai colpa della DONNA e che il messaggio si radichi per bene nella società.

Ricordiamo che il 1522, il numero gratuito e attivo h24 che accoglie le richieste di aiuto e sostegno alle donne vittime di stalking e violenza.

Il programma di UniVersoMe

Anche all’interno della nostra testata non potevamo fare a meno di dare ampio spazio alla tematica della violenza di genere.

Per questo abbiamo previsto per giorno 25 novembre un focus a cura della Rubrica di Attualità che analizzerà i dati e darà spazio alle manifestazioni organizzate per la giornata, nonché un approfondimento realizzato dalla Rubrica di Cultura Locale. 

Sarà rivolta anche un’attenzione particolare ad alcune opere artistiche – attuali o meno – che si sono levate a gran voce contro gli abusi e i maltrattamenti sulle donne. In particolar modo, la rubrica di Recensioni ha deciso di trattare una canzone, un libro e un film a tema. Di seguito il programma:

  • 24 novembre: recensione di Til It Happens to You, brano di Lady Gaga dedicato allo scottante tema degli abusi sessuali nei campus americani (a cura di Alessia Orsa).
  • 25 novembre: recensione del romanzo Tess dei d’Uberville, classico di Tomas Hardy ambientato in età vittoriana ma ancora attuale per la tragica storia di violenza di cui è vittima la protagonista (a cura di Gaetano Aspa).
  • 26 novembre: recensione di Promising Young Woman, film di Emerald Fennel pluripremiato agli Oscar 2021 e potente denuncia contro la cultura dello stupro (a cura di Angelica Rocca).

Stay tuned!

Elidia Trifirò 

Il Garante della Privacy ai giovani: l’identità personale non è merce di scambio

Si è svolto ieri, in diretta sul canale Youtube di Gazzetta del Sud, il webinar dal tema “I diritti dei minori e la rete: opportunità e rischi”, promosso da Società Editrice Sud con l’Università degli Studi di Messina e l’associazione degli ex allievi AluMnime nell’ambito della GDS Academy del progetto “Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine”.

L’iniziativa è stata presa in vista del 20 novembre, data in cui ricorre la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Fondamentale è stata la presenza dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, presieduta dal prof. Pasquale Stanzione e rappresentata dall’avv. prof. Guido Scorza.

Il webinar è stato moderato dalla dott.ssa Natalia La Rosa (Responsabile dell’Inserto Noi Magazine), con la partecipazione del direttore del dipartimento di Giurisprudenza, prof. Franco Astone, e del vicedirettore del DICAM, prof. Giuseppe Ucciardello, oltre che dal prof. Francesco La Pira (Delegato del Rettore alla Comunicazione dell’Università di Messina e professore associato di Sociologia), dal dott. Lino Morgante, presidente della Società Editrice Sud e dalla presidentessa di AluMnime, prof.ssa Vittoria Calabrò.

I diritti dei più giovani: una scommessa per il Garante per la privacy

“È una tempesta perfetta”, ha affermato l’avv. Scorza, “Ed una scommessa che consiste nell’identificare la rotta per trarre in porto la barca, rappresentata dai diritti dei più giovani”.

Ma il rischio di ritrovarsi in acque agitate è sempre presente – questo, l’Autorità Garante, lo sa bene. Poi tuona: bisogna prendere coscienza che la rete non è stata fatta per i ragazzi, ma è inevitabilmente giunta nelle loro mani solo per dinamica commerciale. E, tra i vari punti problematici che sono stati esaminati dall’avvocato, emerge anche la riflessione su come la persona su internet sia, al contempo, fruitore produttore di contenuti. Con pieghe ancor più cupe: vittima e carnefice. Ciò implica una maggiore conoscenza dei nostri interessi da parte del produttore, quindi una maggiore tendenza a lasciarci convincere. Se questa implicazione è problematica già per un adulto, basti pensare che un minore non ha le stesse capacità di decodificare un tale meccanismo d’induzione.

(fonte: redattoresociale.it)

Il prezzo che tutti sono costretti a pagare è, quindi, quello della vendita dei propri dati personali.

Così si convincono i giovani che l’identità personale sia merce di scambio

Ha affermato poi l’avv. Scorza: se le Autorità Garanti in tutta Europa si chiedono se sia lecito per un adulto, sono tuttavia d’accordo sull’escludere tale possibilità per un minore.

“Opportunità e rischi: due termini dalla valenza antinomica che rispecchia la realtà complessa dell’ambiente digitale”, ha affermato il prof. Giuseppe Ucciardello nel proprio intervento, per poi continuare:

Ma come costruire ambienti digitali su misura per i minori?

Una risposta dal Garante per la protezione dei dati personali

Secondo l’avv. Scorza, una prima soluzione consisterebbe nel basarsi sul c.d. principio del “Children First”, che prevede che la progettazione di nuove piattaforme si adatti anche alle esigenze dei minori; successivamente, una più efficace age verification, ossia un controllo effettivo sull’età dell’utente.

“La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, all’articolo 17, sottolinea il ruolo importante nel percorso di crescita dei mezzi di comunicazione di massa e dell’informazione, ma anche la necessità di direttive volte a proteggere i più piccoli da ciò che nuoce al loro benessere. Cosa pensa di quanto accaduto a Treviso, ove un ragazzo è stato picchiato dai coetanei ispirati dalla serie tv targata Netflix Squid Game?”

“Netflix è una delle piattaforme che si presentano come praterie attraversabili liberamente da ragazzi di ogni età, ma in realtà fa poco per scongiurare il rischio che un contenuto non destinato ad un pubblico minore lo raggiunga. Credo che ci sia una responsabilità condivisa tra i gestori di quelle piattaforme – che dovrebbero maturare un’abilità a misurare gli impatti dei contenuti che diffondono sul pubblico reale e non su quello atteso (non basta scrivere che un dato contenuto sia riservato ad una certa fascia di età). Si tratta di una responsabilità importante anche per le famiglie. Nell’ultimo anno abbiamo assistito a genitori che non si rendono conto della circostanza che nella dimensione digitale non tutto sia per tutti.”

(fonte: das.it)

 

“Spesso ed anche di recente (basti pensare alle cronache sulle vicende afghane) abbiamo assistito a situazioni in cui non si è tenuto conto dei diritti dei più piccoli. Il Garante per la privacy come può intervenire per salvaguardare ragazzi che spesso sono senza identità (e che apparentemente non hanno una tutela) da una comunicazione anche – e soprattutto – social non sempre rispettosa?”

“Il Garante può e prova ad intervenire di frequente. Ieri è intervenuta sulla pubblicazione diffusa su molti media delle immagini del bambino ucciso dal padre in provincia di Viterbo. Naturalmente lo fa in tutti i contesti in cui i dati dei minori sia utilizzata, sfruttata dai soggetti professionisti e non professionisti a caccia solo ed esclusivamente di click, di giochi sulle emozioni degli utenti. Tuttavia non basta l’enforcement delle regole da parte dell’autorità: abbiamo l’obbligo di provare a far di più, ma fin quando non riusciremo a diffondere un’educazione capillare sui diritti fondamentali – primo tra tutti quello alla privacy – dubito che avremo successo”.

Il webinar si inserisce in un ciclo di seminari ed attività promosse dalla Società Editrice Sud a favore degli studenti delle scuole di Sicilia e Calabria.

Valeria Bonaccorso

 

 

Online l’app ERSU Messina per il servizio mensa

Un nuovo servizio approda negli smartphone degli studenti, è infatti stata attivata l’app ErsuMessina attraverso cui sarà possibile usufruire del servizio di identificazione per l’accesso alle mense.

Potenzialità dell’applicazione

La registrazione è facile ed immediata e consentirà agli studenti di scegliere dal proprio telefono il pasto da consumare.

Il QR Code, inquadralo per scaricare l’applicazione – Fonte: Locandina App ERSU

L’applicazione è disponibile per il download sia per i dispositivi Android sullo store Google Play, sia su Apple Store.

Registrazione e funzionamento dell’app

Usufruire dell’applicazione è estremamente semplice, basterà infatti seguire pochi passi per poter godere del servizio direttamente sul proprio cellulare:

  • Prima di tutto occorre essere registrati al portale studenti di Ersu Messina: http://www.ersumessina.it/
  • Il passo successivo prevede, per gli studenti che hanno partecipato al Bando unico dei concorsi del 2021/2022, il caricamento di una foto tessera entro il 3 dicembre,
  • L’ultimo step prima di accedere all’app richiede di andare sulle impostazioni del proprio telefono e fare attenzione che la connessione internet, il Bluetooth e la geolocalizzazione siano tutte attive sul dispositivo.

Una volta seguiti tutti i passaggi l’app sarà pronta per essere utilizzata in prossimità della cassa mensa. Ti basterà infatti selezionare direttamente dalla schermata principale dell’applicazione il tipo di pasto che desideri consumare ed attendere la conferma.

Buon appetito!

Antonio Ardizzone

UniMe e l’app sui Bronzi di Riace ospiti della trasmissione Uno Mattina

Nella giornata di martedì 9 Novembre, l’Università degli Studi di Messina ha presentato l’Applicazione dedicata ai Bronzi di Riace  basata sulla tecnologia 3D. La conferenza stampa si è svolta presso la Sala Senato dell’Ateneo peloritano alla presenza del  Rettore, Professore Salvatore Cuzzocrea, il Professore Daniele Castrizio, Ordinario di Numismatica, il Professore Massimo Villari, Delegato all’ICT dell’Ateneo peloritano, il Professore Francesco Pira Delegato alla Comunicazione di UniMe ed il Dottore Saverio Autellitano, grafico.

L’App è stata anche presentata il giorno successivo nel corso della trasmissione Uno Mattina, in onda su Rai1.

Come nasce l’app sui Bronzi di Riace 

L’App, frutto di una collaborazione tra UniME e il Dottore Carmelo Malacrino, Direttore del Museo di Reggio Calabria e il suo staff, è un importante strumento didattico sviluppato dai docenti Daniele Castrizio, Massimo Villari e dai loro collaboratori.

Grande entusiasmo espresso anche dal Rettore Professore Salvatore Cuzzocrea:

Si tratta di un progetto molto ambizioso che rappresenta un motivo d’orgoglio e, allo stesso tempo, un punto di partenza mediante il quale partecipare ai bandi utili a rendere fruibili tutte le opere pubbliche e quelle d’arte a 360 gradi.

A cosa serve e come usare l’app 

Il Professore Castrizio ha spiegato così:

Questa App, facile da usare ed esplorare, rappresenta un tentativo di viaggio nel tempo che potrà essere riproposto ed esportato su scala mondiale. Grazie al suo utilizzo chiunque sarà in grado di mettere a confronto i Bronzi di oggi con quelli originari e di poter ‘conoscere l’arte per tutelarla.

L’app, prossimamente disponibile negli store online, si basa sulla tecnologia 3D per la modellazione e ricostruzione degli elmi, delle lance, degli scudi e del presunto colore originario. Nonostante l’ottimo stato di conservazione dei guerrieri  A e B, questi elementi risultano mancanti. L’app consentirà ai visitatori del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria di osservare i Bronzi di Riace nelle loro fattezze originarie semplicemente puntando lo smartphone sulle statue.

Le potenzialità sono state così commentate dal Professore Villari:

Inquadrando ciascuna statua il programma permette di poterla ammirare come doveva presentarsi nel momento della sua realizzazione, corredata di tutti gli attributi iconografici che consentivano ai nostri antenati di capire chi rappresentasse e che storia stesse raccontando.

L’app presentata ad Uno Mattina 

L’Applicazione sui Bronzi di Riace è stata presentata l’11 Novembre nel corso del programma Uno Mattina,  in onda su Rai1.  Il servizio realizzato da Paolo Digiannatonio ha visto gli interventi del Rettore dell’Ateneo messinese e del prof. Castrizio in collegamento dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Di seguito le parole del professore Castrizio, durante una dimostrazione delle funzionalità dell’app:

Quando i bronzi sono stati realizzati, a metà del quinto secolo A.C. avevano un colore d’oro. Ci siamo chiesti: perché i Bronzi dovevano avere questa colorazione così costosa? […] per farli diventare biondi.

Qui il link per rivedere la puntata: Unomattina – Puntata del 10/11/2021 (min. 55 – 106)

 

Elidia Trifirò

Tempeste geomagnetiche: il sistema Sole-Terra tra incanto e tragedia.

Il sistema che porta alla formazione di una tempesta geomagnetica è ricco di dettagli e, con essi, si realizzano alcuni dei fenomeni di cui sempre più spesso sentiamo discutere.

La scoperta da cui tutto prende forma

Secondo alcuni studiosi, una delle caratteristiche peculiari del Sole è il suo campo magnetico, il denominatore comune di molti degli eventi riguardanti la sua attività.
Fu George Hale, nei primi del Novecento, a comprenderne per la prima volta l’esistenza. Egli osservò che il Sole era permeato a tutte le scale da tale campo e che la sua manifestazione più evidente risiedeva nelle macchie solari. Esse erano note per la loro forte attività magnetica e per la diversa emissività termica rispetto alle regioni che le circondano, giungendo alla conclusione che il Sole fosse una stella magnetica
È l’osservazione delle macchie solari che permette di fare previsioni sull’arrivo o meno di una tempesta geomagnetica.

Fonte: conoscenzalconfine.it

Cos’è una macchia solare?

Le macchie solari sono gigantesche strutture magnetiche che appaiono sul disco solare come regioni scure. La loro costituzione è molto particolare.
La parte più interna e più scura è caratterizzata da temperature più basse rispetto a quelle raggiunte nelle regioni più esterne che risultano essere più luminose (6000 K).  Sono varie le situazioni a cui il campo può essere soggetto. Ad esempio, in alcuni casi potrebbe essere influenzato da accumuli di plasma caldo che prendono il nome di “light bridges”, e che si pensa rappresentino segnali di decadimento della macchia. E ancora, potremmo osservare intrusioni di “umbral dots”, anche questi luoghi dove il plasma emerge per poi ricadere in basso.

Il Sole: una fonte di variabilità

Il moto del Sole attorno al suo asse di rotazione non è uniforme. Conosce diverse velocità a seconda di quale punto si consideri. Questo fa sì che il campo magnetico si avvolga con più rapidità attorno all’equatore, raggiungendo un momento in cui, per la forte intensità, il plasma che lo circonda viene “espulso”, formando così una sotto-densità. Il plasma in questa zona avrà una densità più bassa di quello che la ricopre: esso galleggerà sino alla fotosfera. È qui che creerà le macchie solari. Le variazioni che coinvolgono il campo magnetico solare si ripercuotono sull’intero sistema, il quale lega ciò che avviene sul Sole a ciò che potrebbe avvenire sulla Terra.

 

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Fonte: focus.it

Oltre le macchie solari: altri cambiamenti osservati

Ulteriore conseguenza delle variazioni è osservabile nella forma della corona solare, che passa dall’essere regolare nei periodi di minima attività solare, all’essere irregolare e abbastanza estesa in quelli di massima. Questa  instabilità porta al rilascio di grandi quantità di energia. È ciò che avviene attraverso i “flares” (brillamenti), seguiti da un eventuale espulsione della massa coronale nello spazio interplanetario.
Questo evento avviene durante un massimo solare, e in prossimità delle macchie solari. Un ciclo solare comincia con un numero minimo di macchie, che aumenteranno sino al massimo, per poi ridiminuire.
Se teniamo conto del numero delle macchie presenti possiamo comprendere quanto sia possibile che si realizzi una nuova espulsione.

 

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Fonte: kasi.re.kr 
Fonte:blueplanetheart.it

Verso la formazione della tempesta geomagnetica

Il flusso di particelle cariche prodotto dal Sole (“vento solare”)  riesce ad annullare la “schermata” magnetica della Terra. Penetra nell’atmosfera terrestre e si producono le GIC, le correnti elettriche indotte geomagneticamente.
Queste fluiranno nelle zone con conducibilità elevata e ad alta latitudine.
Ma le conseguenze di una tempesta geomagnetica potrebbero essere talmente dannose che anche i Paesi localizzati a latitudini medio-basse hanno ormai iniziato a seguire gli studi in merito.

Fonte: geoscienze.blogspot.com

Gli impatti sulla natura e sulla quotidianità

L’impatto che la tempesta geomagnetica può avere su alcuni animali interessa il loro senso dell’orientamento.
Lo scorso 19 giugno è stata osservata la scomparsa di alcune centinaia di Columbidi dal Sud del Galles e dal Nord-Est dell’Inghilterra. Non sono mancati coloro che hanno ricondotto tale fenomeno a una tempesta geomagnetica.
Una situazione simile si ebbe nel 2015, quando due tempeste disorientarono alcuni cetacei del Mare del Nord, facendoli arenare.

Recente è poi la notizia di una tempesta abbattutasi sull’America Latina lo scorso 29 ottobre, causando un potente black-out radio. Per il giorno seguente era stata annunciata la cosiddetta “tempesta di Halloween”, che si sarebbe abbattuta sull’Europa alla velocità di 1.260 km/s.

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Fonte: meteoweb.eu

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Fonte: meteo.com

Le grandi tempeste geomagnetiche del passato

Nel 1859 la tempesta di Carrington portò a un guasto dei telegrafi durato 14 ore e alla produzione di un’aurora boreale che fu visibile in aree inusuali, come a Roma e a Cuba.
Altra tempesta molto forte fu quella del 1989, in Québec: la popolazione restò al buio per giorni.
Ancora, nella notte tra il 18 e il 19 settembre 1941, si registrò una delle tempeste geomagnetiche più violente a basse latitudini. Nel clima teso della Seconda Guerra Mondiale, in cielo apparvero aurore in diversi luoghi del mondo. Molte navi, illuminate dalle aurore, furono scoperte, e si pensa che per tale motivo un sommergibile tedesco riuscì ad affondare la nave canadese SC44 Corvette HMC Levis.

 

Riproduzione artistica delle macchie solari sull’Illinois State Journal,21 settembre 1941. Fonte: blueplanetheart.it

L’aurora boreale

L’ aurora boreale, australe o polare,  è un fenomeno ottico dell’atmosfera terrestre. Esso è caratterizzato principalmente da bande luminose di diverse forme e colori rapidamente mutevoli, che suscitano nello spettatore stupore e meraviglia. Si formano dall’interazione tra le particelle cariche di origine solare con gli strati più esterni dell’atmosfera; una tempesta geomagnetica rappresenta quindi il momento perfetto per la loro comparsa.
Alcuni studiosi pensano che proprio la presenza di un’aurora boreale sia stato uno dei motivi per cui il Titanic affondò.

«Non c’era la Luna, ma l’aurora boreale risplendeva come raggi lunari sparati all’impazzata dall’orizzonte settentrionale»

Queste furono le parole scritte da James Bisset, ufficiale della RMS Carpathia, una delle navi giunte in aiuto.
La ricercatrice Mila Zinkova  ritiene inoltre che la tempesta di cui si discute potrebbe aver interferito con la bussola della nave.

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Fonte: viagginews.com

Conclusioni

Oggi si sta provando ad approfondire il più possibile le dinamiche delle tempeste geomagnetiche, a tutte le latitudini. Si sta capendo come a esserne coinvolto sia tutto il mondo. Studiarne più a fondo gli effetti rappresenta il solo modo per proteggere la Terra.

 

Giada Gangemi

UniMe: fuori il bando Erasmus+ per il II semestre

Il Bando Erasmus + ICM per la mobilità studenti UniMe per il secondo semestre dell’a.a. 2021/22 è stato pubblicato.

Mete

Le Università partner che prenderanno parte al progetto sono divise tra: Albania, Armenia, Cile, Cina, Georgia, Giordania, Israele, Marocco e Ucraina per un totale di 26 borse. Gli studenti dovranno presentare le proprie candidature fino al 9 dicembre, giorno di chiusura per le domande, rispettando le modalità previste dal bando. Il seguente documento chiarisce nel dettaglio tutto quello che bisogna sapere per poter partecipare agli Erasmus: https://www.unime.it/sites/default/files/DR%20PUBBLICAZIONE%20BANDO%20OUTGOING%20STUDENTI_III%20CALL.pdf

Informazioni e requisiti

I requisiti necessari per poter partecipare agli Erasmus variano in base alla meta: la quasi totalità richiede una buona conoscenza della lingua inglese, ma alcuni prevedono lezioni anche in italiano russo e francese.

La selezione avviene anche sulla base del CdL di appartenenza e, per gli studenti interessati, sono già esposte le attività di cui si occuperanno (se di studio, di ricerca o tirocinio). Queste informazioni con in più i contatti di riferimento dei diversi Atenei sono disponibili al seguente link: Elenco sedi e requisiti specifici.

Come viene stilata la graduatoria

La graduatoria dei candidati verrà invece stabilita secondo un calcolo che terrà conto di: media, crediti annui, negli specifici casi anche del voto di laurea.

La graduatoria si baserà come segue:

Σ (voto X credito) / (diviso) numero di crediti acquisiti

In particolar modo:

  1. Studenti di Primo Ciclo e Ciclo Unico
    • Punteggio = (50 * media/30) + (50 * CreditiSuAnni)/60)
      creditiSuAnni= crediti acquisiti / anni di corso
  2. Studenti di Secondo Ciclo
    • Punteggio = (50 * media/30) + (25 * (creditiSuAnni)/60) + (25 * R/33)
      creditiSuAnni= crediti acquisiti / anni di corso
      R = ((votoLaurea1livello /scalavotolaurea1livello* 30) * (3 / anniLaurea1livello) * 1,1
  3. Studenti di Terzo Ciclo
      1. Punteggio = (voto di laurea di livello I) + (voto di laurea di livello II) / 2
        oppure
        Punteggio (C.U.) = voto di laurea a ciclo unico

Borse di studio e tirocinio

Sono previste 26 borse di mobilità per studio (Erasmus+ Studio) e 5 per il tirocinio (Erasmus+ Traineeship). Per potervi accedere bisogna essere regolarmente iscritti all’Università di Messina. I beneficiari avranno una borsa di studio mensile di 700 più dei contributi che copriranno parte delle spese di viaggio. L’erogazione del contributo mensile avverrà nel seguente modo:

  • il 70% dell’importo totale, all’inizio della mobilità, a seguito dell’invio della “Conferma di
    Arrivo” da parte dell’Università ospitante;
  • il restante 30% calcolato in base ai giorni di permanenza certificati dall’Università ospitante al
    rientro, previa presentazione della documentazione richiesta.

Il contributo per spese viaggio verrà invece erogato totalmente all’inizio della mobilità, insieme al 70% dell’importo totale della borsa di studio. Il valore di ciascun contributo per le spese di viaggio varia in base alla distanza chilometrica fra la città di partenza e la città di destinazione.

Studenti laureandi

Gli studenti laureandi, interessati all’Erasmus+ Traineeship, che non sono regolarmente iscritti all’A.A. 2021/22 e che quindi non possono compilare la candidatura tramite esse3, dovranno inviare la propria candidatura dal proprio account istituzionale (codicefiscale@studenti.unime.it) all’indirizzo email: protocollo@unime.it con oggetto della stessa: “Candidatura Bando Erasmus+ ICM II semestre a.a. 2021/22 – C.A. “Unità Operativa Cooperazione e Didattica Internazionale” entro e non oltre le ore 23:59 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente bando.

Sarà inoltre necessario allegare i documenti presenti nella sezione modulistica:

  • Application Form;
  • Documento di identità in corso di validità;
  • Learning Agreement for Traineeship, debitamente compilato e firmato dallo studente, dal Referente per la mobilità internazionale del proprio CdS e – ove possibile (fortemente consigliato) – dal Referente per la mobilità internazionale dell’Università prescelta;
  • la competenza linguistica, certificata mediante una delle seguenti modalità:
    • superamento dell’esame di lingua previsto dal proprio corso di studi (con attestazione del Docente titolare del corso, riportante il livello di conoscenza acquisito secondo la classificazione
      europea);
    • Certificazioni linguistiche rilasciate dal CLA/CLAM (Centro Linguistico d’Ateneo), con la specifica del livello di conoscenza acquisito secondo la classificazione europea;
    • Certificazioni internazionali;
    • Autocertificazione.

Questione Covid-19

L’Università ha poi fatto il punto anche sui possibili imprevisti legati alla pandemia di Covid-19, che ovviamente potrebbe influenzare anche pesantemente le questioni di mobilità. L’Ateneo ha dunque specificato che, non potendo prevedere l’evoluzione della pandemia, potrebbero essere prese in considerazione cancellazioni o svolgimento in modalità virtuale delle attività Erasmus, tutto dipenderà dal proseguo della pandemia e dalle condizioni dei paesi e degli Atenei di destinazione.

Riconoscimento delle attività e modulistica

Le attività di formazione svolte dagli studenti con gli Atenei esteri saranno approvate anche da UniMe secondo quanto garantito dal Regolamento per il riconoscimento dei periodi di mobilità all’estero.

Clicca qui per leggere tutte le informazioni specifiche tratte dal regolamento.

Per quanto concerne la modulistica si trova sul sito UniMe nella sezione “Documenti e Regolamenti” (clicca qui).

Maggiori informazioni

Il Bando

Per maggiori informazioni è possibile contattare gli uffici preposti:

U. Op. Cooperazione e Didattica Internazionale
Unità Organizzativa Programmi Internazionali
Palazzo Mariani – Via Consolato del Mare, 41 1° Piano – 98122 Messina

  • Tel: 090 676 8539-8288
  • Email: progetti.erasmusicm@unime.it
  • Ricevimento: scrivere a progetti.erasmusicm@unime.it per concordare appuntamento sulla piattaforma Microsoft TEAMS.

Antonio Ardizzone