160 anni d’Italia, unione e pandemia: le parole del Presidente Mattarella e le proteste sul web

(fonte: twitter.com, @MinisteroDifesa)

17 marzo 1861: 160 anni fa nasceva il Regno d’Italia sotto la guida del re Vittorio Emanuele II di Savoia. Da quel momento molti eventi hanno segnato il destino del regno, poi divenuto Repubblica, fino ai giorni nostri: a celebrare la giornata una dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ricorda, tra l’altro, l’importanza dell’unità in tempi di pandemia.

Le parole del Presidente

Celebriamo oggi il 160° anniversario dell’Unità d’Italia, la “Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera“.

Così il Capo di Stato ha introdotto l’argomento della breve ma corposa dichiarazione, approfittando subito dopo per ricordare l’importanza dei valori di unità sanciti 160 anni fa nell’attraversare un periodo di sfida come quello del Covid-19.

L’Italia, colpita duramente dall’emergenza sanitaria, ha dimostrato ancora una volta spirito di democrazia, di unità e di coesione. Nel distanziamento imposto dalle misure di contenimento della pandemia ci siamo ritrovati più vicini e consapevoli di appartenere a una comunità capace di risollevarsi dalle avversità e di rinnovarsi.

Non è un caso che il Presidente abbia voluto spendere parole d’incoraggiamento alla coesione. Negli ultimi giorni, infatti, molti sono stati i motivi di dibattito e scissione sulla questione vaccini, soprattutto a causa dell’inchiesta e della sospensione temporanea della somministrazione del vaccino AstraZeneca. Poi continua:

La celebrazione odierna ci esorta nuovamente a un impegno comune e condiviso, nel quadro del progetto europeo, per edificare un Paese più unito e solido, condizione necessaria per una rinnovata prosperità e uno sviluppo equo e sostenibile.

Ribadisce l’importanza dell’impegno verso lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica, chiave del Recovery Plan ed oggetto dell’opera del neo-governo Draghi.

Le parole da Camera e Senato

Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, scrive sui social: “Gli Italiani sono un grande popolo, che ha dimostrato coraggio e responsabilità nell’affrontare la più difficile crisi sanitaria, economica e sociale dal Dopoguerra. Orgogliosa di essere italiana!”

(fonte: twitter.com @Roberto_Fico)

Il presidente della Camera Roberto Fico ha invece approfittato dall’occasione per toccare diversi punti importanti. Lo rivela Adkronos: il Presidente, nel proprio discorso, ha infatti ricordato l’importanza del raggiungimento di obiettivi come la pace e la prosperità tramite l’utilizzo di quelle energie morali, culturali e civili che animarono il Risorgimento. Poi prosegue:

“Nella difficile fase che stiamo vivendo c’è una splendida immagine di identità e di italianità: quella dei nostri medici e di tutto il personale sanitario che sono sempre rimasti in prima linea a combattere una guerra logorante a tutela della salute della collettività. E c’è quella degli uomini e delle donne, impegnati nelle missioni internazionali di pace che contribuiscono, con il nostro Tricolore, alla promozione dei valori universali della libertà e della dignità della persona nelle aree del mondo ricattate dai conflitti e dalle violenze”.

Infine rivolge un pensiero all’ambasciatore Luca Attanasio ed al carabiniere Vittorio Iacovacci, scomparsi tragicamente a causa di un attentato nel Congo e ricordati tra coloro che hanno contribuito a portare nel mondo la cultura della pace del nostro Paese.

Ripercorrere la nostra storia, promuovere i nostri valori, avere rispetto per il nostro passato, serve a dar forma a una forza positiva, a una riserva di energie morali, culturali e civili indispensabile per affrontare il futuro e le sue sfide.” Ha concluso il Presidente.

Le proteste del web e l’hashtag #IONONFESTEGGIO

Molti utenti del web hanno approfittato della ricorrenza per lanciare su Twitter l’hashtag di protesta #IONONFESTEGGIO, con motivazioni legate in particolare al divario tra Nord e Sud.
Effettivamente, un rapporto del 2020 dello Svimez (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno) ha rivelato l’accentuazione del divario economico causato dalla pandemia, affermando che nelle regioni meridionali il secondo lockdown ha causato la caduta del reddito disponibile delle famiglie del -6,3% che si trasmette ai consumi privati, con una contrazione al Sud pari al -9,9% esuperiore a quella del Centro- Nord (-9%).

Secondo le proiezioni Svimez, il PIL crescerà al Sud dell’1,2% nel 2021 e dell’1,4% nel 2o22, mentre al Centro-nord avremo tassi di crescita del 4,5% nel 2021 e del 5,3% nel 2022. (agenziacoesione.gov.it)

I messaggi dei partiti

Diversi esponenti politici e partiti hanno voluto, allo stesso modo, approfittare della giornata per lanciare messaggi ai propri elettori: è il caso di Fratelli d’Italia, che celebrerà la giornata occupandosi della riqualificazione dei Parchi della Rimembranza ma ricorda l’importanza della difesa dell’identità nazionale.

Italia Viva, sotto l’hashtag #Italia160, ha dichiarato in un tweet l’intenzione di voler rendere omaggio allo spirito patriottico di coloro che lottarono per l’Unità battendosi per far ripartire il paese una volta superata la crisi pandemica.

Anche il neo-segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha voluto condividere un messaggio di auguri, rimarcando l’importanza dell’unità nazionale.

 

Valeria Bonaccorso

Charlotte valve: idee in apnea vengono a galla

Ospedali allo stremo, sempre più persone positive, chi mostra segni di miglioramento chi invece, purtroppo, peggiora e si addentra in una realtà in cui i posti letto e attrezzature sanitarie scarseggiano. In tempi così duri anche un piccolo contributo da parte di una persona può fare la differenza. Ma quando parlo di contributo non mi riferisco necessariamente alla “moneta”, cosa che potrebbe venire in mente date le numerose campagne di raccolte fondi online che sono emerse in questo mese.

Sebbene il denaro aiuta le aziende ospedaliere a far fronte alle spese per l’acquisto delle attrezzature, il problema non sempre può essere risolto utilizzando i fondi disponibili, come all’Ospedale di Chiari a Brescia, dove i numeri dei pazienti in terapia intensiva sono centinaia e la struttura non dispone di maschere e relative valvole a sufficienza per tutti. Nonostante avessero richiesto le valvole ai produttori, questi non erano in grado di far fronte alla commessa in un lasso di tempo così breve, anche perché questa si sommava a quella di altri ospedali.

Un contributo che invece ha fatto la differenza è stato quello dell’ormai nota società Isinnova, che grazie all’utilizzo di stampanti 3D, riesce a rifornire l’ospedale con più di 100 valvole per respiratori. Grazie all’idea innovativa e all’aiuto delle tecnologie moderne hanno salvato delle vite, collaborando e facendo gruppo con i medici in prima linea per affrontare il problema.

Tra questi medici, Renato Favero, contribuisce alla causa ed estende la soluzione anche nel caso in cui a mancare fossero le maschere per i respiratori. Insieme alla società, hanno progettato la valvola Charlotte, che applicata alla maschera da snorkeling si trasforma in una maschera C-PAP per la terapia sub-intensiva. La valvola è stata brevettata, ma cosa ancora più importante, e gesto di grande valore umano è stato quello di rendere questo brevetto libero, “perché è nostra intenzione che tutti gli ospedali in stato di necessità possano usufruirne” spiega Isinnova.

Ci hanno dato la bicicletta? ora pedaliamola; e a premere sui pedali sono produttori, associazioni, università e chiunque voglia dare una mano al mondo in questo periodo complicato.

UniMe non si è tirata indietro e creerà il supporto per 10 mila maschere da snorkeling che saranno riconvertite in C-PAP da una rete formata dalle competenze nella stampa 3D, presenti al Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina e nell’Azienda Irritec di Capo d’ Orlando, con la collaborazione dell’Ing. Sveva Arcovito di Sicindustria. Queste saranno poi messe a disposizione in tutta la regione da parte di UniMe.

Anche FabLab Messina, community di makers messinese, ha aderito alla cosiddetta MAKER CALL CHARLOTTE 1 in sinergia con il Dipartimento di Ingegneria dell’UniMe e provvede a fornire la prima tranche di 50 adattatori Charlotte 1 al Policlinico “G. Martino” di Messina.

Il Rettore dell’Università di Messina ha dato piena disponibilità nell’utilizzo strutture dell’Ateneo per il lavoro di riconversione, dopo un confronto con l’Assessorato Regionale alla Sanità, che ha acquisito la notevole quantità di maschere dall’azienda produttrice. 

Non mancano i ringraziamenti da parte del Rettore agli studenti, ai docenti ed al personale dell’Ateneo: “Mi sento di ringraziare tutte le strutture dell’Ateneo per il sacrificio e la passione con cui stanno lavorando senza sosta. La nostra Università – ha affermato il Rettore – continua a produrre il gel disinfettante, a tenere aperto lo sportello d’ascolto psicologico.

Inoltre, sta lavorando a progetti, come quello delle maschere, per supportare la sanità siciliana in tempo reale. Crediamo molto che essere Università oggi è anche questo: mettere eccellenze e competenze a disposizione del territorio” […] “Tutto questo – ha sottolineato il prof. Cuzzocrea – avviene mentre sono partite regolarmente on line le lezioni del secondo semestre in tutti i Dipartimenti, abbiamo laureato tanti studenti e gli abbiamo fatto sostenere regolarmente gli esami. Abbiamo anche messo a disposizione, attraverso il nostro sistema bibliotecario volumi e riviste on line.”

In segno di solidarietà la facciata dell’Ateneo sarà illuminata con il tricolore, aderendo all’iniziativa adottata dal Governo.

Foto di messina.gazzettadelsud.it

Gianluca Carbone

 

Festa della Repubblica, la Festa di tutti.

2 Giugno 2018. L’Italia oggi celebra il 72° anniversario della nascita della Repubblica Italiana.

A Roma incombono i festeggiamenti in ricordo del referendum istituzionale del 1946.

La città è stati quasi interamente bloccata, le strade chiuse al traffico e la viabilità notevolmente ridotta.

I festeggiamenti dureranno quasi l’intera giornata e hanno già avuto inizio questa mattina alle 9:00.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sulle note della Canzone del Piave, ha deposto all’Altare della Patria una corona di fiori davanti alla tomba del milite ignoto. Il passaggio delle frecce Tricolore ha segnato la conclusione della solenne cerimonia e aperto ufficialmente la celebrazione della Festa della Repubblica.

Successivamente ha avuto luogo la parata militare lungo la via dei Fori Imperiali; dalle 15:00 alle 19:00 i festeggiamenti proseguiranno presso i giardini di Palazzo del Quirinale.

Chi volesse assistere alla celebrazioni, essa viene trasmessa in diretta Tv e streaming dalla Rai.

“I valori di liberta’, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti sono il fondamento della nostra societa’ ed i pilastri su cui poggia la costruzione dell’Europa. Dalla condivisione di essi nasce il contributo che il nostro Paese offre alla convivenza pacifica tra i popoli ed allo sviluppo della comunita’ internazionale”.

Cosi’ Mattarella in un messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa.

Alla cerimonia presenti tutte le cariche dello stato.

Un vero e proprio bagno di folla per il neo presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e per i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Il palazzo della difesa, gli edifici pubblici e quelli delle società partecipate sono stati imbandierati con il Tricolore. E ancora un immenso Tricolore è stato posto sulla facciata del Colosseo.

I festeggiamenti per questo giorno sembrano essere quest’anno più sentiti del solito, forse proprio in seguito alla  freschissima nascita del governo.

Insomma grande clima di festa a Roma, ma come ha ricordato il neo-premier Conte:

 “Il 2 Giugno è la festa di noi tutti, auguri a tutti!”