Immaginare una Messina del futuro

Troppe volte abbiamo ripetuto ora per rassegnazione, ora per scherno la frase «a Messina non c’è nenti» senza riflettere sul suo senso profondo. Profondo perché connotato da un forte atteggiamento di immobilismo: verità innegabile che Messina non presenta le stesse opportunità di altre città europee o connazionali, ma anche segno di accettazione passiva di uno status quo che è diventato fin troppo comodo per il messinese.

Eppure, recenti notizie sembrerebbero portare una certa aria di cambiamento. Si sta muovendo davvero qualcosa o sarà l’ennesimo buco nell’acqua? Prima di scoprirlo, proviamo ad immaginare quel che potrebbe essere una Messina del futuro, proiettata nell’arco temporale che va da qui al 2034.


Il Ponte sullo Stretto

Fonte: WeBuild

Favorevoli o contrari, convinti della buona riuscita di questo progetto o meno, i recenti passi avanti del Ministero delle Infrastrutture nel progetto del Ponte sullo Stretto hanno contribuito a scrivere la – già millenaria – storia di quest’opera gigantesca, destinata ad essere il più lungo ponte sospeso del mondo (come riportato dal Wall Street Journal).

Assieme all’impalcato che svetterà sulla punta della Sicilia orientale è prevista la costruzione di una sede ferroviaria a doppio binario, nonché di altre opere di collegamento quale una stazione metropolitana di Messina con tre fermate ferroviarie in sotterraneo (Papardo, Annunziata, Europa).

Una vera e propria rivoluzione che colpirà il tessuto urbano dello Stretto per un ammontare del 40% del finanziamento dell’intero progetto.

Rigenerazione del Waterfront

Anche uno dei punti più suggestivi della città costiera è destinato a cambiare volto attraverso un piano di riqualificazione dell’ex Fiera internazionale di Messina seguito dall’architetto Giovanni Lazzari, ex presidente dell’Ordine degli architetti.

Fonte: Gazzetta del Sud

La ex Fiera, in questo momento in demolizione, diverrà infatti un Parco urbano e naturale continuazione della passeggiata a mare. La realizzazione del parco verrà preceduta da una riqualificazione con messa in sicurezza della corrispettiva zona dell’ex Fiera che consisterà in intervento di manutenzione e di restauro, la cui gara è ancora in corso.

Lo scopo ulteriore dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto sarebbe di portare all’unisono l’intero waterfront della città con degli interventi di riqualificazione architettonica e paesaggistica dei compendi edilizi e delle aree demaniali esistenti tra il torrente Boccetta ed il torrente Giostra, sulla base di una progettazione che si trova nelle fasi finali di aggiudicazione.

MaXXI Med

La cultura che scende da Roma e si colora di blu e d’azzurro, i colori del Faro. Le Torri Morandi, testimonianza di una remota architettura industriale, diverranno quel ponte figurativo tra l’Italia insulare e continentale che accoglierà un polo museale incentrato sull’arte contemporanea denominato “Polo della Creatività del Mediterraneo”, sede distaccata del MAXXI Med di Roma.

Il museo MAXXI di Roma e le Torri Morandi a destra

L’area della riserva di Capo Peloro, già luogo di numerose manifestazioni culturali (si pensi al Festival degli Aquiloni e ai diversi concerti estivi ospitati proprio dove sorgeva la vecchia zona Sea Flight), sarà protagonista assieme ai Laghi di Ganzirri di un progetto quadriennale di riqualificazione che prevede non solo la manutenzione ordinaria a cadenza mensile, ma anche continui lavori di spazzamento e pulizia manuale dei fondali e delle sponde. Un progetto, quindi, volto a dare nuova vita alla bellezza naturale della zona.

Restyling del Viale San Martino e della linea tranviaria

Abbiamo già parlato delle opere di collegamento che verranno realizzate in concomitanza col ponte, ma anche il manto stradale cittadino avrà un aspetto tutto nuovo.

Per migliorare la viabilità cittadina, infatti, il Consiglio comunale ha deciso di partire dalla totale pedonalizzazione del Viale San Martino, che quindi verrà portato ad un unico livello; seguirà la riqualificazione della linea tranviaria inaugurata nel 2003 e che da quel momento non è mai stata oggetto di grandi innovazioni.

Rendering del Viale San Martino pedonalizzato e livellato. Fonte: LetteraEmme

L’intero impianto sarà per questo motivo soggetto ad un’opera di “restyling”, con il rifacimento dei due capolinea, Bonino e Annunziata, e delle pensiline. Proposto anche il passaggio al binario unico, che però è in attesa di un parere del Ministero delle Infrastrutture.

Lo scopo principale dell’opera sarà ridurre i disservizi causati dagli innumerevoli ritardi delle vetture e dovuti, in parte, al percorso tranviario ricco di curve e semafori che ne ostacolano la circolazione. Anche per questo l’ATM Messina sta continuando a dotarsi di nuove vetture che suppliscano ad eventuali malfunzionamenti di quelle più vecchie.

Riqualificazione Messina
Il parco Aldo Moro. Fonte: Gazzetta del Sud

La stessa Cortina del porto potrebbe cambiare grazie all’abbattimento delle barriere per favorire l’accesso al mare. Potremmo vedere più interventi dedicati all’ampliamento del verde pubblico, come quello che di recente ha interessato il parco Aldo Moro.

Servizi di sharing

Da ultimo (ma non meno importante), l’intensificazione dei servizi di sharing potrebbe scrivere la storia di una città più verde e più sostenibile. Da qualche giorno circola la notizia dell’arrivo di mille nuovi mezzi dalla società Verde Mercurio, la prima a fornire il servizio cittadino già dallo scorso ottobre.

A Verde Mercurio si aggiungeranno altre tre aziende: Voy Technology, Toogo e Vento.


Non possiamo ancora definire con chiarezza che piega prenderanno i progetti appena elencati, né quelli che verranno presentati in futuro. Dopotutto, la storia di Messina è una storia di occasioni mancate. È la cosiddetta “città dei rendering”, di progetti che solo in piccola percentuale vengono poi realizzati.

Se il cambiamento infrastrutturale sfugge dai poteri dalla cittadinanza messinese, lo stesso non vale per l’atteggiamento psicologico di fatalismo e immobilismo che spesso ci definisce. In fin dei conti, riuscire anche solo ad immaginare una Messina del futuro ci spinge a non ignorare più il grande potenziale che cela il bel territorio peloritano.

Valeria Bonaccorso

ATM due anni dopo: tutte le novità introdotte nel panorama della mobilità messinese

Sono trascorsi due anni dall’istituzione di ATM spa, avvenuta in seguito al processo di liquidazione deciso nel 2018. L’azienda è poi “rinata” come società per azioni, anche se finanziata con capitale pubblico.

A due anni di distanza è utile fare un punto della situazione attraverso lo sguardo dei cittadini. Cosa è cambiato rispetto alla vecchia ATM? Quali migliorie ha sviluppato l’azienda in questi due anni? Quali nuovi servizi sono stati messi a disposizione dell’utenza?

In questo articolo elencheremo tutte le novità portate da ATM nel panorama della mobilità messinese.

1. Mezzi e Corse

La punta di diamante del servizio offerto dall’azienda è sicuramente la “Linea 1 Shuttle”: la corsa su gomma che attraversa l’intera città, collegando l’estremo della zona sud (Capolinea Giampilieri) con l’estremo della zona nord (Capolinea Torre Faro).

Le corse hanno una frequenza di 15/20 minuti, con un rateo di ritardo minimo (dovuto nella maggioranza dei casi all’andamento del traffico su strada) e un incremento della puntualità delle corse.

La presenza di una linea con un così alto tasso di frequenza, che permette di raggiungere un qualsiasi punto della città, è certamente il progetto più efficace per la mobilità messinese.
Indubbiamente utile anche a favore del turismo, in quanto permette di visitare facilmente zone della città che altrimenti sarebbero troppo distanti tra loro.

Foto da atmmessinaspa.it

Tutte le altre linee sono adesso puntuali e rispettano al minuto il tabellino degli orari (diversamente dall’operato della vecchia ATM).
Le corse sono più frequenti: in questo modo gli abitanti dei villaggi collinari possono raggiungere la “Linea 1 Shuttle” con più facilità e comodità.

2. Supporto diretto all’utenza tramite numero verde dedicato

Da settembre 2021 è attivo il numero verde 800 24 80 80. Hai un dubbio rispetto all’orario di una corsa? Vuoi informazioni sullo stato della linea che utilizzi per andare a casa o al lavoro?
Telefonando al numero verde è possibile ricevere tutta l’assistenza di cui si ha bisogno, ricevendo informazioni sullo stato dei mezzi. Il servizio è attivo dal lunedì al sabato dalle 07:30 alle 19.30.

3. Canale Telegram con informazioni in tempo reale

ATM ha messo a disposizione anche un canale Telegram attraverso il quale informare l’utenza sullo stato del servizio con gli avvisi in tempo reale.
Eventuali modifiche dei percorsi, soppressione di una corsa o sostituzione di una linea vengono prontamente comunicati tramite un messaggio sul canale.
In questo modo il cittadino è avvisato in tempo sulle modifiche attuate, evitando così disagi e ritardi nell’organizzazione dei propri spostamenti.

4. Acquisto dei biglietti facilitato con nuove piattaforme digitali

Oltre all’acquisto del biglietto cartaceo presso i rivenditori autorizzati, ATM Messina ha da tempo introdotto l’acquisto digitale dei titoli di viaggio.
Sei di fretta e non puoi fermarti a comprare un biglietto?
Puoi tranquillamente acquistarlo dal tuo smartphone tramite MyCicero, Dropticket o direttamente sull’app ATM MovUp.

5. Infomobilità alle fermate

Una recente novità introdotta è quella degli schermi digitali posti alle fermate dei bus.
Alla fermata l’utenza potrà consultare lo schermo digitale (alimentato da energia solare) per conoscere le linee di passaggio in quella zona, i tabellini orari e il tempo stimato di arrivo del mezzo.

6. Eventi e presenza costante per la città

La nuova ATM si è impegnata parecchio per far sentire la sua vicinanza alla cittadinanza e non l’ha fatto solo implementando i servizi direttamente collegati alla mobilità.

Tra gli eventi che ha organizzato per la cittadinanza ricordiamo:

-L’iniziativa “Music on the bus”: in occasione del Natale, un bus ecologico ha visitato diverse zone della città, portando musica e Babbo Natale nel periodo di festa.

-La Settimana Europea della Mobilità 2021: una settimana dedicata al tema della mobilità, che ha visto convegni, manifestazioni ed eventi incentrati sulla promozione della mobilità sostenibile. Nella stessa occasione si è svolto l’evento e-motor show di Messina, la prima competizione per smart elettriche organizzata in Sicilia, con la partecipazione di Giancarlo Fisichella.

-”FARESTATE”: il cartellone di eventi organizzati in occasione dell’istituzione dell’area pedonale di Torre Faro. Musica, teatro e cinema hanno accompagnato le serate estive dei messinesi.

In conclusione, la nuova ATM, con noi ormai da due anni, ha dimostrato che non è impossibile per Messina avere un trasporto pubblico funzionante ed efficiente.
ATM Messina oggi ha un carattere che è incline all’utilizzo delle nuove tecnologie, all’uso della digitalizzazione per migliorare la mobilità e che ha a cuore il tema del green e della sostenibilità.

Nel giorno del suo secondo compleanno non è difficile immaginare quale sia la richiesta dei cittadini di Messina ad ATM: un servizio che non smetta mai di migliorarsi e che tenda sempre verso il meglio, così come ha fatto in questi primi due anni.

Angela Cucinotta

UniMe e ATM: rinnovata la convenzione

Anche per l’a.a. 2020/2021 è stata stipulata una nuova convenzione tra l’Università e l’Azienda Trasporti Messina.

L’obiettivo previsto è quello di aumentare la mobilità sostenibile ed incentivare all’utilizzo dei mezzi pubblici da parte di tutto il mondo universitario.

La Convenzione

I punti principali delineati dalla nuova Convenzione sono:

  • il rilascio e l’utilizzo degli abbonamenti su tutte le linee urbane (bus e tram)
  • l’utilizzo degli abbonamenti sarà possibile tutti i giorni dell’anno, per tutto il giorno (festivi inclusi)
  • rafforzare i collegamenti da e verso i vari poli universitari tramite mezzi a basso impatto ambientale o a emissioni zero
  • l’uso gratuito dei parcheggi (di interscambio) presenti ai capolinea: Zaera Sud, Terminal ZIR, Annunziata Est, per tutti i soggetti abbonati
  • tutti gli abbonamenti saranno rilasciati attraverso un’apposita applicazione che ciascun abbonato dovrà scaricare sul proprio smartphone (in sperimentazione fino al 31 dicembre 2020)
  • UniMe rilascerà ai soggetti che acquisteranno l’abbonamento, un badge virtuale, che verrà inviato all’indirizzo di posta elettronica istituzionale dei soggetti richiedenti, con le relative istruzioni di utilizzo
  • il costo degli abbonamenti per gli studenti è pari € 30,00
  • la validità degli stessi sarà a decorrere dal 01/10/2020 fino al 30/09/2021.

Beneficiari della Convenzione

  • 1 – per gli abbonamenti studenti: studenti, specializzandi, assegnisti, dottorandi, tirocinanti e borsisti regolarmente iscritti all’Università di Messina

Tutti gli studenti che volessero usufruire dell’abbonamento, potranno accedere al portale Esse3 a partire dal 01/10/2020 e generare il bollettino per il pagamento.

  • 2 – per gli abbonamenti a prezzo convenzionato: personale docente e tecnico amministrativo dell’Università di Messina

I docenti e il personale tecnico amministrativo potranno acquistare gli abbonamenti a tariffe agevolate.

Si ricorda che tutti gli abbonamenti sono personali e non sono cedibili.

Giuseppina Simona Della Valle

Nasce Atm S.p.a.: ecco tutte le novità del nuovo trasporto pubblico messinese

L’Atm (Azienda trasporti Messina) è l’ente che si occupa del trasporto pubblico a Messina offrendo diversi servizi, tra i quali il trasporto su autobus e tram.

Lo scorso 1 giugno è nata l’Atm spa, la società che andrà a sostituire la precedente.

Cosa era accaduto prima?

Nel 2018 il Sindaco Cateno De Luca aveva annunciato la liquidazione dell’azienda. Questa decisione è frutto dell’analisi delle condizioni debitorie in cui l’Atm si trovava.

Il disastro finanziario infatti era risultato irrecuperabile.

Dopo due anni da questa decisione nasce quindi l’Atm spa, introdotta dal vicesindaco Salvatore Mondello in una conferenza stampa.

Sono numerose le novità introdotte dalla nuova gestione e primi tra questi sono i prezzi dei nuovi biglietti, i quali hanno destato numerose polemiche.

Il biglietto “doppia corsa” (andata e ritorno) aumenta a 2,50 euro mentre il biglietto giornaliero aumenta fino a 4,00 euro.

atmmessinaspa.it

I biglietti quindi sono cambiati. Se sei in possesso dei biglietti vecchi inutilizzati puoi recarti nel box ATM, edicole o tabaccherie e farteli sostituire integrando la differenza di denaro.

Gli abbonamenti con scadenza successiva all’1 giugno restano ancora validi (fino alla prossima scadenza).
Di conseguenza, anche il nostro abbonamento fornito dall’Università, e applicato sulla Genius card, rimarrà valido fino alla scadenza naturale.

Un’altra iniziativa è quella di #Messinaviaggiasicura, per garantire la sicurezza e il rispetto delle regole nell’intento di evitare la diffusione del Coronavirus.
Tutti i mezzi in servizio infatti sono quotidianamente igienizzati. Inoltre a bordo è già presente del personale per garantire il rispetto delle regole di distanziamento sociale, l’uso di mascherine e per verificare il possesso del titolo di viaggio.

Tra le novità c’è anche l’atterraggio di Messina sull’app Moovit, la famosa app che ti permette di raggiungere facilmente un luogo attraverso i mezzi pubblici. Sarà infatti possibile calcolare il percorso dei bus e verificare dove si trovano i mezzi.

Infine è previsto un potenziamento delle corse.
Tra pochi giorni avrà inizio la stagione balneare e per evitare assembramenti a bordo dei mezzi si è pensato di aumentare le corse e le vetture.
Da oggi il tram effettuerà il servizio domenicale, gli autobus riprendono il loro regolare programma e l’unico a rimanere sospeso al momento è solo il servizio notturno.

Angela Cucinotta

Messina si dimette da città universitaria

Non è una novità, Messina dopo (soltanto) 470 anni ha ancora difficoltà a pensare come una città universitaria. Il sindaco Cateno De Luca, sta mantenendo fede al suo programma elettorale (almeno in questo) smantellando e risistemando l’Azienda Trasporti Messina

Si leggeva:

  • Liquidazione delle partecipate comunali (quindi anche ATM)
  • Riqualificazione professionale e ricollocazione in base alle risultanze del carico di lavoro
  • Eliminazione della linea tranviaria (sostituita da monorotaia “rialzata”)

Nel mese di ottobre, dalle idee si è passati ai fatti. Tra una domanda di dimissioni ed un comizio in piazza, il sindaco (che lavora come un treno) ha trovato il tempo per occuparsi del trasporto pubblico, stravolgendolo completamente.

Istituzione del sistema a pettine per il trasporto su gomma con inserimento dello shuttle (schuttle, sciattol)

La rivoluzione del trasporto messinese è iniziata con tante critiche (molte a priori), tanti problemi tecnici e non poche difficoltà nella comunicazione. Che la grammatica in ATM sia una delle cose che traballa di più lo sapevamo già (per questo vi rimando al nostro articolo My Cicero ed ATM, splendida combinazione. Peccato per la grammaticaTra SCHUTTLE e LEGGENDA, il sistema pensato per risolvere i problemi del trasporto pubblico ha dato numerosi disagi agli utenti ed ai guidatori, facendo tuonare i consiglieri comunali del M5S: “Categorico fallimento, senza se e senza ma”. Si accodano Filt Cgil e Uiltrasporti dopo aver constatato le riduzioni delle corse dello shuttle per carenza di personale autista: “Un bollettino di guerra che sancisce il fallimento del piano trasporti Atm che, aldilà delle denunce del sindacato, sta nelle proteste degli utenti inferociti che inveiscono contro il personale front line incolpevole , anzi esso stesso vittima della cattiva gestione di questi mesi”.

Insomma, i primi giorni sono stati un vero disastro. È vero che Roma non è stata costruita in un giorno, ma spesso non si capisce la ratio con cui vengono fatti proclami e provvedimenti da questa amministrazione. Non si capisce inoltre perché eliminare la possibilità di comprare direttamente sull’autobus il biglietto, senza aver prima comunicato adeguatamente la modifica ai cittadini.

Il progressivo smantellamento della linea tranviaria

Ce n’è per tutti i gusti. C’è chi lo vuole tenere, chi lo vuol togliere, chi lo vuole ma usando un percorso differente, chi lo vorrebbe sospeso per aria, chi lo vuole fucsia, chi sott’acqua, chi una mezza con panna e così via. Di certo è che questo destriero metallico che quotidianamente fa “le vasche” avanti indietro per la città non passa inosservato. Inaugurato nel 2003, il tram è utilizzatissimo dai cittadini, in particolar modo dagli studenti liceali ed universitari.

L’idea di De Luca è l’inserimento nel Masterplan di una spesa esosa per la dismissione del tram quando, sempre per parlare di ratio, sembrerebbe più logico spenderli per migliorare il servizio esistente. Con il supporto del ministero dei Trasporti infatti, si vorrebbe arrivare a girare una somma intorno ai 200 milioni di euro. Intanto a farne le spese sono gli universitari, ed il conto è salato. Nell’attesa di una dismissione in toto, il tram dal 14 ottobre non passa più la domenica, costringendo centinaia di studenti fuori sede ad arrangiarsi come possono fra colleghi motorizzati, taxi, shuttle fantasma ed i due inserti di base che la natura ci ha dato quali gli arti inferiori (pedi pedi).

Liquidazione dell’Azienda Trasporti Messina

Si è svolto ieri il confronto tra l’amministrazione ed i sindacati riguardo i numerosi provvedimenti presentati da De Luca, tra cui appunto quelli inerenti al futuro dell’ATM. Presenti al tavolo CISL, CISAL, ORSA ed UGL, assenti CGIL e UIL. Una riunione fiume, conclusasi intorno all’ 1:00, in cui sono state spese tantissime parole come: diritti, lavoratori, scivoli, prepensionamenti. Ciò che colpisce è stato l’utilizzo della parola studenti, pronunciata NEMMENO UNA VOLTA. 

Sorge spontaneo chiedersi: ma Messina è una città universitaria? Il comune sposa gli sforzi quotidiani della governance d’ateneo per rendere sempre più gettonata e performante l’Università di Messina? 
Al momento sembrerebbe di no. Nel frattempo in questa situazione di trambusto a Palazzo Zanca, sotto il chiacchiericcio e squillanti dichiarazioni, passano completamente inosservate le esigenze di più di 23mila studenti universitari (dati 2017/2018), di decine di associazioni universitarie, e migliaia di famiglie che, giorno dopo giorno vedono meno appetibile per la formazione dei figli una città così bella, che però non li vuole.

Alessio Gugliotta  

 

L’amore ai tempi del tram

Nel 21 secolo l’amore ha preso casa nei social network. Le richieste d’amicizia su Facebook hanno finito per sostituire la presentazione faccia a faccia, il primo passo è un like sulle foto di Instagram e si finisce per lasciarsi per un ultimo accesso di Whatsapp.

In tutto ciò ci siamo noi, giovani in balia di tutti questi social che si sovrappongono tra di loro, presi da notizie, fake news e soprattutto meme di serie tv che guardiamo quando dovremmo studiare.

Così, un mattino, ricordi casualmente di dover andare a lezione all’università e prendi il tram (pieno e puzzolente, come sempre), indossi le tue cuffie e parte la solita playlist di Spotify che segue un ordine sconosciuto e che ti propone la solita canzone d’amore, solo che tu hai finito le tue 6 possibilità di cambiare canzone perciò ti arrendi, sposti finalmente gli occhi dal cellulare e … “tra rose e fior nasce l’amor

È così facile innamorarsi di uno sconosciuto, chissà cosa avrebbe fatto Dante … Forse l’avrebbe stalkerata sui vari social inondandola di like, o forse avrebbe cominciato a pubblicare stories minatorie con canzoni, mare, libri, paesaggi che gli altri comuni mortali non avrebbero capito.

In fondo non sappiamo cosa avrebbe fatto Dante, ma sappiamo cosa ha fatto una ragazza a Milano.

AL RAGAZZO DEL TRAM. La notte del 9 maggio, sei sceso qui. Eravamo sul 33, occhi blu e orecchino. Mi hai lanciato un bacio. Dove sei. Mi trovi al Lume mercoledì 16

Di lei non si sa nulla, e altrettanto poco si sa sul misterioso ragazzo. Il biglietto è stato ritrovato in zona Città Studi, è  stata la giornalista e scrittrice Daniela Faggion a beccare il biglietto e a far crescere l’attenzione intorno alla storia.

E ora? L’appuntamento è stasera, mercoledì 16 maggio: i gestori del Lume hanno fatto sapere che c’è una prenotazione per due.

E se il ragazzo non dovesse presentarsi, dopo averle mandato un bacio, ma soprattutto dopo un biglietto così, io direi alla cara ragazza di non temere … sarà soltanto lo spunto per scriverci una nuova canzone sul 9 maggio.

Serena Votano

My Cicero ed ATM, splendida combinazione. Peccato per la grammatica

sottomyciceroMessina si avvicina sempre di più alle altre grandi città italiane nel settore dei trasporti pubblici, finalmente i titoli di viaggio dell’ATM sono acquistabili anche da smartphone. Sembrano così lontani i tempi del minimo storico con una quindicina di Bus nel 2013, ormai le corse non vengono più saltate, girano per la città mezzi nuovi ed affidabili e quando si può si trova anche il tempo di istituire nuove corse o ripristinarne di vecchie.

Recentemente l’ATM ha presentato “Messina viaggia in smartphone”, informando la cittadinanza che è adesso possibile acquistare i biglietti per Bus e Trama tramite l’applicazione “myCicero”. Una volta scaricata, bisogna accedere alla sezione Trasporto e poi alla sezione Biglietteria, selezionare “Atm Messina”, e scegliere il biglietto più consono alle proprie esigenze e successivamente bisogna scegliere la modalità di pagamento ed il gioco è fatto. Non resta che obliterare il biglietto prima di salire a bordo premendo il pulsante Attiva presente nel titolo, oppure per i biglietti a corsa basta inquadrare il Qr-code presente sui pannelli informativi affissi sul mezzo.

MyciceroIn occasione della presentazione l’ATM ha anche rilasciato un video esplicativo per spiegare passo dopo passo come acquistare il biglietto con il proprio telefono. Ecco, questo è forse più simile ad un cortometraggio che non ad un tutorial di quelli che si trovano on-line. Poco accattivante per i ragazzi che sono rinomatamente molto intuitivi per quello che è il mondo delle applicazioni, ma di certo più che dettagliato per persone appartenenti a quelle generazioni che non sono propriamente nate con il telefonino in mano. A me in quanto Millennials però non è sfuggito un dettaglio più importante, un errore in una battuta di questa scena muta, precisamente quando la signora impreca “No! Ne ho perso UN’ALTRO”. Ecco, non è per fare il Paolo Sorrentino o il Tullio De Mauro della situazione, ma posto che le cose fondamentali sono la nascita, lo sviluppo e la resa di una idea, anche la comunicazione di questa è importante, no?

Comunque lodi e plausi per l’ATM che un passo dopo l’altro risale la china e ci da ogni giorno un motivo in più per rivalutare la nostra Messina…peccato per il video.

Alessio Gugliotta