UniMe: 86 i posti conquistati nelle classifiche della Standford University

L’Università di Messina, secondo gli studi della Standford University, vanta 30 ricercatori tra i primi 175 mila al mondo e ben 56 nella classifica del solo 2020. Questi sono i dati emersi da un’indagine condotta dal Prof. John Ioannis della Standford University, con ad Elsevier (il più grande editore a livello mondiale per quanto riguarda l’ambito medico scientifico) e l’immenso database Scopus.

Il Prof. John Ioannis, medico-scienziato greco-americano, nonché scrittore e professore.

Come è stato stabilito il punteggio

Lo studio non è altro che un aggiornamento di una ricerca bibliometrica, quindi basata su tecniche matematiche e statistiche, con la finalità di analizzare la quantità, la qualità e la diffusione delle pubblicazioni. Il punteggio viene stabilito sulla base degli indicatori di citazioni standardizzate, che fanno capo a 8,6 milioni di ricercatori universitari e di centri di ricerca. Ciascun ricercatore ovviamente ha come riferimento il proprio settore e il ranking corrispondente. Sulla base dei dati ottenuti si sono ottenute poi due classifiche: una tenente conto dell’intera carriera, l’altra solo del 2020.

I Professori presenti in entrambe le classifiche: il Magnifico Rettore tra i migliori 10 mila

Entrare a fare parte di questo gruppo significa dunque essere nella top 2% su scala mondiale. Privilegio ancora maggiore è toccato al Magnifico Rettore Professore Salvatore Cuzzocrea e al Professore Gabriele Centi, che si sono piazzati tra i migliori 10 mila al mondo nella classifica alla carriera, figurando anche in quella riguardante il solo 2020.

Insieme a loro compaiono in entrambe le classifiche anche i Professori Salvatore Oddo, Vincenzo Ficarra, Giovanni Neri, Sebastiano Campagna, Luigi Mondello, Antonio M. Persico, Gabriele Bonanno, Salvatore Benvenga, Edoardo Spina, Giovanni Raimondo, Jan C.J. Bart, Francesco Arena, Gianlorenzo Dionigi, Gioacchino Calapai, Lorenzo Torrisi, Siglinda Perathoner, Francesco Squadrito, Paola Dugo, Marco Cicciù, Antonella Saija, Giuseppe Muscolino, Francesco Fazio.

I Professori presenti in una delle due classifiche

La classifica alla carriera vede anche i nomi dei ricercatori: Stefano Cavallaro, Guido Ferlazzo, Scolastica Serroni, Salvatore Magazzù, Maria C. Nucci e Raffaello Romeo. Mentre in quella riguardante il solo 2020 compaiono i nomi dei Professori.: Caterina Faggio, Dario De Domenico, Luca Fiorillo, Andrea d’Avella, Fabiola Atzeni, Angelo Quartarone, Domenico Cucinotta, Luigi Calabrese, Tiziana Cappello, Maria Grazia Pennisi, Giuseppe Piccione, Sebastiano Gangemi, Concettina Fenga, Domenico Trombetta, Gabriele Cervino, Giuseppe Ricciardi, Vincenzo Crupi, Davide Barreca, Pasquale De Meo, Stefania Mondello, Peter Quinto Tranchida, Alessandra Bitto, Rosanna Di Paola, Emanuela Esposito, Giovanni Finocchio, Gaetano Caramori, Giuseppina Mandalari, Domenica Altavilla, Carmelo M. Vicario, Salvatore Distefano, Claudio Ampelli, Massimiliano Beretta.

L’elenco completo

Tutti i dati con i nomi, i punteggi, le materie di interesse ed i specifici campi affrontati sono consultabili al seguente documento rilasciato dall’Università.

Antonio Ardizzone

Professori UniMe nella top 100.000 dei ricercatori mondiali

Uno dei criteri di fondamentale importanza nella valutazione di una Università e del suo prestigio è la ricerca, le cui qualità e quantità ci parlano sicuramente dello status dello stesso Ateneo.

E se è vero che a fine anno siamo tutti soliti tirare le somme del nostro operato, UniMe può essere più che soddisfatta! Infatti è stato pubblicato un recentissimo studio bibliometrico sulla rivista Plos Biology che classifica alcuni dei docenti dell’Ateneo messinese nella top 100.000 dei ricercatori mondiali.

Fonte: twitter.com/plosbiology

Lo studio bibliometrico

La bibliometria si occupa di analizzare quantità, qualità e diffusione delle pubblicazioni all’interno delle comunità scientifiche, sfruttando scienze matematiche e statistiche. Il suddetto lavoro  si basa sulla raccolta (a maggio 2020, con gli indicatori di citazioni standardizzati all’anno 2019) di informazioni dal database di ricerca scientifica mondiale Scopus. Questo vede coinvolti ben 7 milioni di scienziati provenienti da tutto il globo, suddivisi in 22 campi scientifici e 176 sottocampi. Ad effettuarlo, il prof. John Ioannidis (della Stanford University) con Kevin Boyack e Jeroen Baas.

UniMe in classifica

L’Ateneo Peloritano, in particolare, vanta 43 tra i migliori ricercatori al mondo per l’impatto scientifico dei loro studi durante la carriera (considerando un arco di tempo che va dal 1996 al 2019) e, di questi, lo studio firmato dalla Standford University inserisce nei primi 100.000 ben 13 professori UniMe: Salvatore Cuzzocrea, Gabriele Centi, Vincenzo Ficarra, Giovanni Neri, Sebastiano Campagna, Luigi Mondello, Antonio Persico, Gabriele Bonanno, Edoardo Spina, Salvatore Benvenga, Giovanni Raimondo, Joannes Christian Bart e Guido Ferlazzo.

Una seconda classifica prevede invece l’impatto degli studi soltanto nell’ultimo anno preso in considerazione, quindi il 2019, e vede in classifica 20 tra i professori dell’ateneo nei primi 100.000 a livello globale!

La notizia non può far altro che rendere fieri i diretti interessati, noi studenti che da loro apprendiamo e l’Università tutta. Il Magnifico Rettore Prof. Salvatore Cuzzocrea ha così commentato l’importante traguardo:

Anche questo risultato è frutto di un lavoro certosino fatto da tutta la Comunità Accademica per far crescere la qualità della ricerca. Come ho già detto in passato, nel complimentarmi con tutti i colleghi per questo eccellente riscontro, questo ci deve spingere a continuare a lavorare con passione e impegno per fare crescere sempre di più il nostro Ateneo. È un impegno preciso che ho assunto quando sono stato eletto e insieme a tutta la governance stiamo lavorando per qualificare sempre di più la ricerca, la didattica e i servizi. E anche la pandemia non ci ha fatto arretrare di un millimetro. Un grazie quindi ai docenti, ai ricercatori e a tutto il personale tecnico amministrativo per quanto hanno fatto e stanno facendo.

Giovanni Alizzi

Top songs del momento: musica contro la noia

Questo periodo di quarantena a casa è davvero troppo lungo, lo capisco: passiamo le mattinate a seguire lezioni davanti ad uno schermo, i pomeriggi cercando di studiare e finalmente arriva la sera in cui possiamo rilassarci e fare tutto quello che più ci piace.

Vi abbiamo suggerito di guardare un bel film, una serie tv o magari leggere quel libro impolverato che ci eravamo prefissati di leggere qualche tempo fa e che in questo momento si sta godendo il suo relax appoggiato sugli altri suoi amici (che probabilmente hanno fatto la stessa fine).

Quello di cui voglio parlarvi oggi però, è un altro metodo molto efficace per passare queste serate casalinghe, un modo per rilassarsi e viaggiare con la fantasia: ascoltare tanta buona musica!

So che molti di voi già lo fanno, ognuno ascolta il suo genere, il suo gruppo o il suo cantante preferito, c’è chi canta pop sotto la doccia, chi fa allenamento a ritmo house e chi magari preferisce sorseggiare una tazza di tè facendosi trasportare dalle leggere sonorità della musica classica.

Qualsiasi sia la vostra scelta, ognuno di voi conosce una piccola parte di questo immenso mondo che è la musica che, indifferentemente dai ritmo, dai suoni o dal contesto, ci offre una visione del mondo più ampia capace di trasmetterci diverse sensazioni e far provare tante emozioni.

In merito a questo, oggi voglio proporvi 5 canzoni che sto ascoltando in questo periodo e che mi stanno piacendo molto, cercando di potervi offrire uno spunto per ascoltare qualcosa che magari ancora non conoscete.

1.Blackbear – Hot Girl Bummer

  • Significato: la canzone è una perfetta critica sociale e quella che è la gioventù moderna, a quelli che sono i più grandi errori che un giovane possa fare, come l’eccesso di alcol oppure l’uso di droghe.
  • Musica: questa è la parte che mi piace di più, il ritornello è semplice ma efficace, la strofa invece è molto potente, dà una buona carica.
Fonte: songtext.com.br

2.Topic – Breaking Me ft. A7S

  • Significato: è una canzone d’amore, nient’altro d’aggiungere. Questa canzone parla da sola ed è capace di trasmettere tante emozioni.
  • Musica: genere particolare,brazilian bass, prettamente da festival, che però in questa canzone riesce ad essere delicato con bassi morbidi e dolci, come se volessero riprendere quello che è il significato stesso della canzone.
Fonte: youtube.com

3. Gaia Gozzi – Coco Chanel

  • Significato: canzone decisamente forte come Gaia, parla di un amore spensierato e senza progetti, un amore divertente ma profondamente desiderato.
  • Musica: ritmo orientale, percussioni minimal e tanta energia, questo brano non ha niente da invidiare alle top song.
Fonte: ilchitarristasullaspiaggia.it

4. KAROL G, Nicki Minaj – Tusa

  • Significato: il significato della canzone possiamo carpirlo proprio dal titolo “Tusa”, termine che indica una persona con poca dignità, per definire una sensazione di disprezzo.
  • Musica: sound squisitamente latino e ritmo reggaeton, questa canzone non poteva non diventare un tormentone!
Fonte:us.hola.com

5. Kygo, Zara Larsson, Tyga – Like It Is

  • Significato: a mio parere il significato di questa canzone viene un po’ oscurato dalla stupenda produzione, ma comunque resta un bellissimo testo di un amore sofferto.
  • Musica: è la prima canzone pubblicata del nuovo album di Kygo, Golden Hour, e contiene tanti generi. Abbiamo il pop con la splendida voce di Zara Larsson, abbiamo il rap con Tyga e l’elettronica. Il sound è assolutamente distinguibile ed il ritornello porta lo stampo del produttore norvegese.
Fonte: energy106.ca

Questa è la mia selezione musicale scelta per voi: spero vi sia piaciuta e che possiate scoprire tanti altri generi musicali da poter ascoltare in questi giorni un po’ monotoni durante i quali siamo costretti a restare a casa; ma anche per quando potremmo uscire ed ascoltare nuovamente musica nelle nostre cuffiette in giro per il mondo!

Giuseppe Currenti

 

Immagine in evidenza: Pop Up Magazine