Consigli per Halloween: film e serie TV per sopravvivere alla notte delle streghe

La notte delle streghe è arrivata.

Questo 2020 fa molta paura già di suo, ma inevitabilmente anche quest’anno ci tocca affrontare la notte di Halloween.

Abbiamo scelto pertanto di non parlare dei più spaventosi film horror della storia, come li ha definiti uno studio pubblicato da poco. Andremo invece ad analizzare film e serie TV che rendono giustizia a questa festa anche se non suscitano vero e proprio terrore durante la visione.

Halloween – La notte delle streghe (1978) di John Carpenter

Un film che all’epoca in cui uscì scatenò una paura frenetica negli spettatori. Ad oggi difficilmente potrebbe terrorizzare qualcuno, tuttavia resta il capostipite assoluto dei cosiddetti slasher movies (genere di film in cui un uomo mascherato uccide solitamente un gruppo di adolescenti).

Il film è ambientato nella città di Haddonfield, divenuta una vera e propria icona di questa festa.

Laurie Strode (Jamie Lee Curtis) conduce una vita abbastanza tranquilla fino a quanto uno strano uomo mascherato non comincerà a perseguitarla. Si tratta proprio del crudele Michael Myers (Nick Castle); il criminale che, 15 anni prima, proprio nella notte di Halloween, aveva ucciso la sorella maggiore Judith.

Viene quindi arrestato e trasferito in un ospedale psichiatrico dove è sottoposto alle cure del dottor Sam Loomis (Donald Pleasence). Il medico tuttavia dopo qualche anno decide di non curare più il paziente in quanto ritiene che sia il male fatto persona.

Quest’anno però Michael è riuscito a scappare dal manicomio ed è pronto ad effettuare una carneficina.

Michael Myers leggermente arrabbiato – Fonte: noidegli8090.com

Il film con un budget di 300.000 dollari, in soli 20 giorni ne incassò 70 milioni.

Oltre la trama, ciò che rende questa pellicola un capolavoro dell’orrore è sicuramente la celebre ed inquietante colonna sonora ideata dallo stesso John Carpenter. Straordinarie anche le tecniche di ripresa messe in pratica dal regista, mediante le quali riesce ad alimentare una forte tensione (utilizzate ancora oggi nei più famosi film horror).

Halloween – La notte delle streghe conta la bellezza di 9 sequel e di un prequel, ha dato perciò origine ad una vera e propria saga.

Nightmare before Christmas (1993), Henry Selick

Film realizzato in stop-motion diretto da Henry Selick, ideato e prodotto da Tim Burton. Per i bambini, ma non solo, si tratta di una delle pellicole migliori da vedere nella notte di Halloween (volendo anche a Natale).

Il film narra la storia di Jack Skeletron: uno scheletro molto amato nel Paese di Halloween (il mondo cui vive) dove riveste il ruolo del re delle zucche.

Jack Skeletron in una scena del film – Fonte: ohmy.disney.com

Dopo i festeggiamenti del 31 Ottobre, questa volta Jack è infelice. Si ritrova immerso in uno stato di insoddisfazione personale e comincia a camminare nel bosco per meditare. Ad un certo punto si ritrova davanti ad una serie di alberi di cui ognuno ha disegnato rispettivamente il simbolo di una festa. Jack decide di aprire quella che lo catapulterà nel regno del Natale. Attratto dalle luci, dai regali e dalla figura di Babbo Nachele si innamora perdutamente di questa festa.

Tornato infatti nel suo regno natio è deciso a voler festeggiare il Natale, anche se in un modo del tutto suo, incontrando non poche avversità.

Il film (considerando il periodo in cui uscì) era molto all’avanguardia nell’utilizzo degli effetti speciali. Venne infatti candidato agli Oscar del 1994 nella rispettiva categoria; la scenografia e le musiche sono altri punti di forza.

Le gotiche e tenebrose ambientazioni creano una perfetta atmosfera burtoniana ed enfatizzano esponenzialmente lo stile orrido della pellicola; mentre le canzoni orecchiabili vengono adoperate perfettamente per narrare il racconto ed introdurre nuovi personaggi.

The Hauntig of Hill House/Bly Manor (2018, 2020), Mike Flanagan

La serie tv che vi consigliamo è in realtà un “doppio titolo”: dopo la prima stagione di successo, la serie antologica The Haunting fa il bis con l’attesissima seconda stagione. Pur avendo alcuni punti in comune, tra cast e il topos classico della casa, le due stagioni presentano trame completamente differenti.

Hill House è la casa infestata più famosa degli USA: i fratelli Steve, Shirley, Theo, Nell e Luke Crain si troveranno ad affrontare nuovamente i fantasmi del passato, dopo essere cresciuti nella villa fino a un tragico avvenimento che li ha fatti disperdere in giro per il paese. Di nuovo riuniti (e sempre in occasione di un evento grave) i ricordi d’infanzia si mescoleranno con il presente, in 10 puntate da guardare tutte d’un fiato.

Da sinistra a destra: Theo (Kate Siegel), Steve (Michiel Huisman). Nell (Victoria Pedretti), Luke (Oliver-Jackson Coen) e Shirley (Elizabeth Reasel) di fronte ad Hill House- Fonte: netflix.it

Nella seconda stagione, un lungo flashback dell’educatrice americana Dannielle “Dani” Clayton ci porta nell’Inghilterra di fine anni ’80: la giovane viene assunta da Lord Henry Wingrave per fare da istitutrice ai due nipoti, residenti a Bly Manor. I bambini hanno infatti vissuto una duplice esperienza traumatica, legata alla grande villa in campagna, che ha influito pesantemente sui delicati anni dell’infanzia. La strada per convivere con i bambini e con Bly Manor si rivelerà piena di ostacoli per Dani, che però non si arrenderà facilmente.

Da sinistra a destra: Flora Wingrave (Amelia Bea Smith), Dani (Victoria Pedretti), Miles Wingrave (Benjamin Evan Ainsworth) – Fonte: universalmovies.com

Pur suscitando paura in alcune scene, la vera forza di questa serie risiede nella trama, nei dialoghi e nella caratterizzazione dei personaggi, che avvolgono completamente lo spettatore nelle difficili vite dei protagonisti, facendoli sentire realmente parte dei fatti narrati. Tutte rarità nel panorama horror ordinario.

Non vi resta che mettervi comodi e seguire i nostri consigli per questa notte di Halloween: spesso è difficile trovare qualità nel genere horror, ma siamo certi che l’enorme mole di pellicole e serie tv prodotte saprà tenervi la giusta compagnia.

 

Vincenzo Barbera, Emanuele Chiara

 

Immagine in evidenza: casalenews.it

#iorestoacasa: Guida di sopravvivenza pt.3

In questi tempi dalla natura alquanto singolare, stiamo imparando che alla fine non è poi chissà quale sacrificio stare chiusi in casa per un periodo di tempo, anche se così lungo. Sicuramente anche grazie alla nostra guida (qui la parte 1 e la parte 2) che vi terrà compagnia giorno per giorno.

Oggi ci occupiamo di una forma di intrattenimento molto nota… ma che, proprio per questo, necessita sempre più di idee originali e semisconosciute, oltre alla riscoperta di qualche classico.

LUNEDÌ: Prova a prendermi (2002)

Film diretto da Steven Spielberg con protagonisti Leonardo Di Caprio e Tom Hanks affiancati da un magistrale Cristopher Walken. La pellicola narra l’incredibile storia di Frank Abagnale (Leonardo Di Caprio), un giovane ragazzo che, in seguito ad una crisi finanziaria del padre, decide di andarsene da casa per tentare di risanare la situazione.

Fonte: Telefilm Central

La mente estremamente brillante di Frank e la sua forza di volontà lo aiuteranno a sbarcare il lunario; tuttavia le sue azioni non sono prettamente legali, infatti sarà costantemente pedinato da Carl (Tom Hanks), un agente dell’FBI.

MARTEDÌ: Facciamola finita (2013)

Pellicola altamente demenziale dove l’ignoranza regna sovrana. Il cast è ricco di giovani star hollywoodiane come James Franco, Seth Rogen, Jonah Hill e Jay Baruchel, i quali interpretano se stessi.

Il film inizia con Seth Rogen all’aeroporto di Los Angeles mentre aspetta il suo amico Jay per trascorrere un week-end a base di marijuana, cibo spazzatura e videogiochi. La sera i due si recano ad una festa organizzata da James Franco nella sua villa di Beverly Hills, ma ad un tratto l’apocalisse ha inizio e li costringe a barricarsi nel grande villone di Franco per cercare di sopravvivere. Questo susseguirsi di sketch comici e di momenti di in cui l’intelletto umano viene sostituito interamente dall’idiozia vi ricorda qualcosa?

Locandina del film Facciamola Finita – Fonte: mymovies.it

MERCOLEDÌ: The Lincoln Lawyer (2011)

Il film che ha rilanciato la carriera di Matthew McConaughey e gli ha aperto le vie per diventare uno dei più grandi attori della storia.

La pellicola, diretta da Brad Furman, racconta la storia di Mickey Haller, un eccellente avvocato noto per i suoi metodi abbastanza discutibili ma estremamente efficaci per tutelare i suoi assistiti.

Fonte: cinematographe.it

Il racconto presenta una serie di colpi di scena che lasciano di stucco lo spettatore, il quale deve tenere un livello d’attenzione alle stelle per non perdersi nemmeno un passaggio della vicenda, così da poter comprendere il tutto e godersi a pieno quest’opera cinematografica.

GIOVEDÌ: Carnage (2011)

Diretto dal celebre Roman Polanski, Carnage è un film particolare. Narra la storia di due coppie di genitori che si riuniscono all’interno di una casa per discutere di un litigio insorto tra i figli delle rispettive famiglie. Il film è ambientato tutto all’interno dell’appartamento dove i toni della conversazione vanno ad inasprirsi sempre di più e fanno nascere nello spettatore un’ansia abissale.

Nel cast di soli 4 attori spiccano Cristopher Waltz, Jodie Foster, Kate Winslet e John Christopher Reilly (i primi 3 tutti vincitori di un Oscar, mentre John comunque è stato candidato nel 2003).

Fonte: cinematographe.it

VENERDÌ: Sweeny Todd – il diabolico barbiere di Fleet Street (2007)

A mani basse il miglior film della coppia formata da Tim Burton e Johnny Depp.

Il musical racconta la storia (forse vera) di Benjamin Barker, un barbiere che viene ingiustamente arrestato ed esiliato in Australia dal crudele giudice Turpin (interpretato dal compianto Alan Rickman), il quale brama Lucy Barker, moglie di Benjamin.

Dopo 15 anni il barbiere riesce a fuggire e a tornare a Londra dove adotta il nome fittizio di Sweeney Todd ed apre bottega a Fleet Street sopra al negozio fatiscente di Mrs Lovett (Helena Bonham Carter). La donna gli racconta che il giudice durante la sua assenza ha violentato la moglie e che la tiene segregata in casa sua figlia. Ciò scatenerà l’ira funesta di Sweeney sui suoi poveri clienti, con risvolti del tutto inaspettati.

A sinitra Johnny Depp e a destra Helena Bonham Carter nei panni di Sweeney Todd e Mrs Lovett – Fonte: ilsuperuovo.it

SABATO: Hook – Capitan Uncino (1991)

Film diretto da Steven Spielberg con un cast incredibile in cui spiccano Robin Williams, Dustin Hoffman e Julia Roberts.

Il regista analizza la storia di Peter Pan in chiave diversa rispetto ai canoni classici. Infatti, assistiamo alle vicende di un Peter adulto, divenuto uno stimato avvocato il quale ha dimenticato completamente l’isola che non c’è ed i bimbi sperduti, tant’è che una volta tornato lì fa fatica a credere che quella sia la realtà.

DOMENICA: L’evocazione – The Conjuring (2013)

La pellicola, diretta da James Wan, ha dato inizio ad una serie di film, tutti collegati tra loro in maniera impeccabile, che ha spaventato ed impressionato il mondo intero.

Fonte: amazon.it

Il film narra le vicende di una famiglia trasferitasi all’interno di una casa dove giorno dopo giorno avvengono fatti sempre più inspiegabili ed agghiaccianti. Dopo che la madre viene attaccata dallo spirito di una donna anziana, la famiglia decide di chiedere aiuto ai coniugi Warren, due investigatori del paranormale (sui quali è incentrata l’intera serie e che sono realmente esistiti).

 

Speriamo che questi film possano tenervi compagnia in un momento così particolare della nostra storia.

Per fortuna di pellicole che meritano ne abbiamo a bizzeffe e per tutti i gusti: quindi rilassiamoci un po’ e concediamo ai grandi artisti la possibilità di farci fuggire con la mente.

Vincenzo Barbera

Big Eyes : grandi occhi per grandi ambizioni.

Margaret Ulbric (Amy Adams), una giovane artista, decide di trasferirsi a San Francisco insieme alla figlia Jane per intraprendere una nuova vita lontana dal marito.
Artista di professione, cerca invano di trovare un’occupazione nel suo ambito ma pur di non abbandonare la sua passione e sfruttare il suo talento, si adatta diventando un’artista di strada dipingendo ritratti commissionati dai passanti firmati con il suo marchio di fabbrica, nonché tratto distintivo: grandi occhi. Lei non è la sola a dipingere e proprio nella stessa strada del suo lavoro, Walter Keane (Christoph Waltz), altro artista, rimane incantato dalla bellezza della donna e senza pensarci troppo, avvia un approccio.
I due, fra giornate spese all’insegna della spensieratezza e scambi di opinioni artistiche, finisco per innamorarsi a tal punto che Margaret si convince a divorziare dal marito e a sposare Walter, nonostante lo conosca da non molto tempo.
Poiché i due coltivano una grande passione per l’arte da volerla trasformare in professione, cercano in tutti i modi di allestire una galleria con i loro quadri, sia per farsi conoscere ed entrare finalmente nel mondo dell’arte ritagliandosi un loro spazio, sia per racimolare del denaro e poter vivere dei loro lavori. Dopo numerosissimi tentativi e fallimenti riescono nel loro intento, riuscendo addirittura a vendere dei loro quadri. Tutto sembra andare per il meglio. O forse no…

Big Eyes” è un film del 2014 prodotto e diretto da Tim Burton con la cura della sceneggiatura affidata alla penna di Scott Alexander e Larry Karaszewski.
Inevitabile aspettarsi lo stile controverso, cupo, psichedelico e caratteristico di Burton in ogni sua pellicola, ma non è questo il caso.
Infatti questa volta il buon Tim si dedica ad un film biografico, legandosi alla realtà anziché alla sua classica e pazza fantasia. E forse è questa aspettativa pregiudiziosa che rende Big Eyes un buon lavoro, ma deludente se legato alla figura del regista.
La scena è caratterizzata costantemente da coerenza, una linea guida continua e poco pathos, lasciando la pellicola quasi anonima e lo spettatore, con l’amaro in bocca.
Benché questo possa essere un giudizio legato al singolo, il vero problema è la spettacolarizzazione, fondamentale se si parla di cinema. Infatti Big Eyes sembra quasi “evitabile”, o meglio, basato su una storia particolare giusta da conoscere ma forse non abbastanza per il cinema.
Complessivamente, al contrario, si rivela essere ben studiato, curato e sicuramente piacevole da guardare, magari anche in compagnia.

   Giuseppe Maimone