Medicina, verso l’accesso senza test. Fioccano i primi dubbi

La maggioranza politica ribadisce di avere a cuore l’Università, impegnandosi per risolvere le più discusse questioni correlate. Dopo aver sciolto il problema del voto degli studenti fuorisede, infatti, ora il Parlamento sta operando per modificare l’iter d’accesso ai corsi di Medicina.

L’affare è davvero complesso e su di esso sono state condotte argomentazioni secolari; al centro sempre il confronto tra il valore del diritto allo studio, la necessità di formare una classe lavorativa in numero utile e i bisogni della società in generale, troppe volte posta a conflitto con la cronica assenza di medici nel settore pubblico.

Medicina, il nuovo iter per la selezione

Come scrivevo, appena qualche giorno fa il comitato ristretto della Commissione istruzione del Senato ha dato il via libera al testo base per la riforma dell’accesso al corso di laurea in Medicina.

La riforma – o rivoluzione, che dir si voglia – basa sul principio nuovo per cui: il primo semestre sarà frequentabile da tutti, senza test d’accesso, mentre sarà il passaggio al semestre successivo a essere condizionato dal superamento di dei requisiti.

In termini valoriali si prevede un totale ribaltamento del paradigma; non sarà più il famigerato e criticato super esame a distinguere meritevoli e immeritevoli di prevalere, quanto (prevalentemente) il profitto accademico vero e proprio da inscrivere durante i primi mesi del corso.

I suddetti requisiti da superare non sono ancora perfettamente delineati, e sono certamente passibili di modifica, tuttavia si preannuncia che avranno proprio a che vedere con il superamento dei primi esami, le votazioni conseguite e infine un test su base nazionale diverso dall’attuale.

La promessa di investimenti ulteriori

Si può poi leggere come una promessa di attenzioni economiche ulteriori la successiva parte del testo legislativo. Che recita:

“In coerenza con il fabbisogno di professionisti determinato dal Servizio sanitario nazionale”, si dovranno “individuare le modalità per rendere sostenibile il numero complessivo di iscrizioni al secondo semestre”, anche “attraverso il potenziamento delle capacità ricettive delle università, nel rispetto di standard innovativi relativi alla qualità della formazione”.

Ergo, in funzione delle necessità previste nel mondo del lavoro, si promette di adeguare il flusso di selezionati e, di seguito, la grandezza e la cifra delle strutture didattiche, la numerosità dei corsi e l’assunzione dei docenti adibiti all’insegnamento.

Gli scettici e le loro ragioni

Come al solito, però, se da una parte si pongono quelli che accolgono la riforma come un successo, dall’altra si pongono gli scettici; i quali, adducendo svariate ragioni, contestano una generale insostenibilità della rivoluzione.

E un’insostenibilità particolarmente riferita all’investimento iniziale, e un’insostenibilità largamente riferita al mantenimento e allo sviluppo della riforma.

Con quali fondi si presume di acquisire nuove strutture e nuovi docenti per il futuro ordine degli studenti di medicina? Siamo certi che gli aspiranti medici saranno in numero coerente – e non eccessivo – per coprire il fabbisogno di medici dell’Italia di domani? Sono i dubbi più frequenti.

Il numero di posti a Medicina è stato progressivamente aumentato, per il nuovo anno oltre i 20mila in Italia. Siamo passati da una carenza assoluta, e quando lo dicevamo anni fa nessuno ci ascoltava, alla frenesia di aumentare continuamente i posti. Nel 2034 avremo 132mila medici attivi in più rispetto a oggi: aumentare a dismisura i medici non serve senza la giusta programmazione, se non abbiamo abbastanza infermieri, se non rendiamo più attrattive le specialità e le discipline che non vengono scelte oggi“. Afferma, per esempio, Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo.

Cui si accoda Ivan Carrara, segretario regionale della Fimmg (sindacato dei medici di medicina generale) e coordinatore del polo didattico di Bergamo del Corso di formazione specifica in Medicina generale:

“far laureare troppi medici creerà il rischio di una generazione di disoccupati, i migliori se ne andranno all’estero. Tra l’altro, nei primi sei mesi non si affrontano esami clinici, ma corsi come Fisica o Chimica: non sembra una soluzione particolarmente efficace”.

Conclusioni

Poco da aggiungere di sostanziale. Probabilmente – riconosciute le buone intenzioni – tutto starà alla matematica cui gli operatori burocratici si rifaranno per eseguire la riforma. A calcoli errati ed eccessive libertà d’accesso potrebbe conseguire un esubero di laureati, cioè una fascia di inoccupabili. A calcoli esemplari potrà invece conseguire la risoluzione totale dei problemi da una vita sollevati.

Altro elemento da notare è l’alternativa per gli studenti che dovessero essere scartati dal nuovo meccanismo di selezione.

Sarà opportuno che loro – all’inizio del secondo semestre accademico – vengano muniti della facoltà di virare verso un corso “suppletivo” senza nuove perdite di tempo.

Già è prevista la possibilità di esprimere una preferenza preventiva sul corso eventuale in cui approdare. Sarà bene che il morbo burocratico non si interponga per rendere a rilento il sontuoso meccanismo nazionale di scorrimento delle graduatorie.

Comunque, per lo stato processuale delle cose, si prevede che la riforma entri in vigore non prima dell’anno accademico 2025/2026. Per il 2024/2025 dovrebbe restare ancora in vigore il test.

Gabriele Nostro

Rimandato il test per la Magistrale in Professioni Sanitarie previsto per il 30 ottobre

Nota del 29/10/2020

  • A seguito dei recenti dati sull’Emergenza Covid-19, il MIUR rinvia i test di ammissione per i Corsi di Laurea magistrale delle Professioni sanitarie, inizialmente previsti in data 30/10/2020.
  • La nuova data di svolgimento della prova di ammissione, tenuto conto dell’evoluzione del quadro pandemico e di eventuali ulteriori disposizioni in materia, sarà fissata entro il mese di marzo 2021.
  • Gli atenei, nell’ambito della loro autonomia organizzativa e gestionale, assicureranno il recupero delle attività formative e degli esami di profitto relativi al primo semestre nel corso dell’anno accademico 2020-2021.

 



Il 30 ottobre 2020 si terranno i Test di accesso ai Corsi di Laurea Magistrale delle Professioni Sanitarie.

Sede della prova

I candidati dovranno seguire i percorsi pedonali per accedere ai vari livelli delle aule di Ingegneria, evidenziato nella guida.

Fonte: https://www.unime.it/sites/default/files/Accessi%20Papardo-compresso.pdf

Orario della prova

  • L’ingresso è consentito dalle ore 8.00 e alle ore 10.00.
  • La prova inizierà alle ore 11.00 e per il suo svolgimento saranno assegnati 120 minuti.

Aule

I candidati saranno distribuiti in più aule in base a:

Documenti utili

Si ricorda che è necessario portare quanto segue:

  1. Documento di riconoscimento in corso di validità;
  2. Ricevuta di pagamento del contributo di partecipazione;
  3. Ricevuta della domanda di iscrizione online al concorso;
  4. Dichiarazione Covid-19 già compilata e sottoscritta ai sensi dell’art. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000;

Norme Covid-19

I candidati dovranno rispettare obbligatoriamente le regole anti-Covid-19 per evitare di essere allontanati dall’aula. A tal proposito si ricorda di portare con sé:

  1. Mascherina chirurgica da mantenere per tutta la durata della prova;
  2. Dichiarazione Covid-19 già compilata e sottoscritta ai sensi dell’art. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000;

Regole generali

  • I candidati non potranno portare con loro effetti personali come: zaini, carta, calcolatrici, telefoni cellulari, palmari, smartphone, smartwatch, tablet, auricolari, webcam, penne e cancelleria varia, pena l’esclusione;
  • Dovranno accedere senza accompagnatori all’area del test;
  • È permesso introdurre una bottiglietta d’acqua nell’aula dell’esame.

Come spiegato nel regolamento da rispettare in aula.

Numero di posti a disposizione per ciascun corso di studio

Ricordiamo che per l’anno accademico 2020/2021, il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha definito:

  • Scienze Infermieristiche ed Ostetriche LM/SNT1
    • 83 posti complessivi di cui 80 per i candidati EU;
  • Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie LM/SNT2:
    • 51 posti complessivi di cui 50 per i candidati EU;
  • Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche Diagnostiche LM/SNT3:
    • 51 posti complessivi di cui 50 per i candidati EU.

I restanti saranno dedicati ai candidati non-UE residenti all’estero. Ogni Ateneo dispone l’ammissione ai suddetti corsi di studio in base ad apposita graduatoria di merito, nel limite del contingente ad essi riservato.

Pubblicazione graduatorie finali

  • L’Università creerà due distinte graduatorie: una per i candidati dei Paesi UE e dei Paesi non UE di cui all’art. 39, comma 5, del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e l’altra riservata ai candidati dei Paesi non UE residenti all’estero.
  • Le graduatorie di merito saranno pubblicate sul sito dell’ Ateneo dopo le verifiche amministrative.
  • I vincitori dovranno immatricolarsi attraverso la procedura on-line sul sito: Esse3, pena l’esclusione.
  • I candidati saranno ammessi se collocati in posizione utile in base al  punteggio e fino ad esaurimento posti disponibili.

Informazioni utili

  • L’immatricolazione ai Corsi di Laurea avverrà non oltre il 1 marzo 2021.
  • I candidati già iscritti ad un altro corso di laurea potranno immatricolarsi con riserva se lo terminano entro il 31 dicembre 2020.

Link bando.

Giuseppina Simona Della Valle

ERSU: al via i corsi di preparazione per l’accesso a numero programmato

I test d’ingresso per l’accesso ai Corsi di laurea a numero programmato hanno sempre rappresentato un ostacolo per i futuri studenti. L’ERSU, come di consueto da anni, si ripropone di aiutarli effettuando dei corsi di preparazione in merito alle materie oggetto delle domande.

Come iscriversi

Da oggi il via alle iscrizioni!

È possibile partecipare al “Corso di preparazione per il superamento dei test d’ingresso ai Corsi di Laurea ad accesso programmato a livello nazionale A.A. 2020/2021” – edizione estiva 2020, previa registrazione nella sezione Portale studenti sul sito www.ersumessina.it.

Una volta registrati, basterà:

  1. accedere al linkCorso di preparazione accesso programmato A.A. 2020/2021 – edizione estiva 2020”;
  2. seguire la procedura di compilazione online;
  3. stampare e firmare il modulo di iscrizione (per i corsisti minorenni il modulo di iscrizione deve essere controfirmato da un genitore/tutore esercente la patria potestà);
  4. caricare (upload) il modulo di iscrizione unitamente agli allegati, di seguito indicati, che devono essere inclusi in un unico file PDF:
    • copia del documento d’identità fronte/retro in corso di validità; in caso di corsista minorenne, allegare altresì copia del documento d’identità di un genitore esercente la patria potestà;
    • copia del codice fiscale.

L’iscrizione verrà completata con il pagamento della quota di € 500,oo.

Sono 400 i posti disponibili e le selezioni saranno secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda. Al raggiungimento dei posti disponibili le iscrizioni si chiuderanno.

Svolgimento del corso

Il corso si svolgerà dall’8 luglio al 28 agosto 2020, per una durata complessiva di 228 ore.

Considerando la particolare emergenza sanitaria in cui ci troviamo e tenendo conto delle recenti misure adottate, lo svolgimento sarà in modalità telematica, in un’aula virtuale, tramite la piattaforma e-learning.

Maggiori informazioni presenti nel bando, qui consultabile.

Georgiana Florea