40 anni dopo la notte di “HALLOWEEN” fa ancora più paura

Sono passati quarant’anni da quando Carpenter dirigeva il primo ‘Halloween – La notte delle streghe‘ ed è proprio alla terrificante pellicola del ’78 che questo nuovo Halloween diretto da David Gordon Green si rifà, distanziandosi completamente dalle pellicole intermediarie che si sono susseguite negli anni.

Se nei film più recenti, infatti, la figura di Michael aveva avuto il volto di Tyler Mane, adesso torna ad essere una figura priva di volto, di parola, estremamente malvagia e potete, l’incarnazione del male nel suo senso più assoluto.

Il nostro Myers dopo la passata strage di Halloween è rinchiuso in un struttura carceraria, da dove, approfittando di un trasferimento, scapperà per dare il via ad un’altra folle notte di sangue e per pareggiare i conti con Laurie Strode (Jamie Lee Curtis).

Quello della Curtis è un ritorno alle origini, così come lo è quello del primo Nick Castle, nei panni di Michael. Un film violento, una violenza esagerata che al tempo stesso è necessaria e riporta la pellicola, dopo tante rivisitazioni negli anni, al suo ‘splendore’ iniziale; merito sicuramente anche del fatto che John Carpenter segue il lavoro questa volta in veste di produttore esecutivo.

Lo stesso regista è inoltre tornato a curare le musiche riproponendo il tema originale della colonna sonora che nel 2016 aveva eseguito a Roma in un inedito tour dal vivo. Intanto le voci che si andavano rincorrendo e che accennavano a una possibile trasposizione del soggetto in una serie tv sono state messe da parte, ma non è da escludere che in futuro il serial killer possa finire su Netflix.

 

 

Benedetta Sisinni

… la città di Messina pullula di fantasmi?

Ebbene sì. Ogni città con una lunga storia ha i suoi misteri e le sue leggende. Messina, con i suoi mille anni di storia, ha subito molte perdite, a seguito di due grandi terremoti (1783 e 1908) e di due ondate di bombardamenti. L’incommensurabile mole di morti violente è probabilmente alla base della folta tradizione spettrale della città dello Stretto.

Immaginiamo un giovane ragazzo con una terribile insonnia e ipotizziamo che in una tiepida notte autunnale decida di fare una passeggiata per distrarsi. Si potrebbe dirigere verso la terrazza del Sacrario di Cristo Re per ammirare uno dei panorami più belli al mondo. Ogni tanto appare una donna bellissima con i capelli biondi ed un sorriso splendente che prende i giovanotti sotto braccio. Chi prova a rivolgerle la parola vede sparire la fanciulla in preda al terrore. Nei pressi della chiesa di Montalto, sulle scale che portano alla fontana Falconieri, il ragazzo potrebbe incontrare una triste e dolce ragazza in lacrime. Sarebbe inutile andare a confortarla, sicuramente sparirebbe.

Potrebbe decidere di fare una passeggiata nella piazza del Municipio. Nei pressi del monumento ai caduti potrebbe vedere un uomo in uniforme steso a terra. In molti raccontano di averlo sentito lamentarsi di essere stato ferito. Non appena ci si avvicina per soccorrerlo, il soldato si dissolve  rapidamente. Se il nostro insonne si trovasse sulla Passeggiata a mare, potrebbe incontrare un uomo che indossa una divisa di altri tempi che indica ai passanti un corpo senza vita tra i flutti sussurrando: ”Guarda come volli rovinarmi…”. Chi ha assistito alla scena ha detto che il corpo è vestito come il fantasma e che nell’aria si percepisce un odore nauseabondo.

Il nostro giovane potrebbe terrorizzarsi passando di fronte alla chiesa Porto Salvo, a ridosso del muro di cinta della Fiera, alla vista di un uomo decapitato che tiene la testa in mano e che si diverte a spaventare chi passa da quelle parti. Se invece il ragazzo si trovasse a ridosso del crocevia S.S Annunziata – Viale della Libertà potrebbe imbattersi in un fantasma che si pugnala ripetutamente con un coltello, cade e si rialza. La scena si ripete circa una ventina di volte. In via Felice Bisazza invece si potrebbe avvistare una coppia di fidanzatini che si tengono per mano. Appena vedono qualcuno che gli si avvicina si spaventano, lui si pone innanzi a lei come per difenderla e dopo poco scompaiono entrambi.

Non importa la veridicità di questi racconti, ciò che conta è che essi siano segno di una città con una ricca tradizione di leggende derivate da una storia affascinante e spesso ricca di sorprese….

Renata Cuzzola
Un ringraziamento speciale va a Giandomenico Ruta,
appassionato di misteri e di cultura locale.