Caso Suarez. Anche Paratici e la Juve indagati dalla Procura di Perugia

A distanza di mesi si riaccendono nuovamente i riflettori sul caso Suarez. L’attaccante uruguayano, trasferitosi prima della fine della sessione di calciomercato estivo dal Barcellona all’Atletico Madrid, è stato molto vicino alla Juventus. Per concretizzare il suo passaggio al club bianconero però era necessario che l’attaccante ex Barcellona ottenesse la cittadinanza italiana sfruttando quindi le origini italiane della consorte. A tal fine il calciatore ha sostenuto gli esami di lingua italiana all’Università per Stranieri di Perugia. Come sappiamo però non solo il trasferimento non si è concretizzato ma sulla vicenda si sono interessati, oltre alla stampa sportiva, anche e soprattutto la Procura della Repubblica di Perugia e la guardia di finanza.

Suarez a Perugia per sostenere l’esame, fonte: juvelive.it

Cos’è successo il 17 settembre

Il pomeriggio del 17 settembre Suarez arriva con un aereo privato a Perugia. Si reca presso la sede dell’Università e sostiene l’esame di italiano. Il superamento di questo esame è uno dei presupposti per ottenere il passaporto comunitario e poter essere tesserato dalla Juventus come cittadino comunitario e non extracomunitario. La prova viene superata in appena 12 minuti e riceve immediatamente il diploma. Diploma che, come emergerà successivamente, era stato già preparato due giorni prima. A insospettire i finanzieri non solo la modalità con cui si è svolta la prova ma anche stesso il fatto che l’Ateneo ha rilasciato immediatamente il diploma. Di solito, infatti, ci vogliono tra i 20-40 giorni.

 

I risultati delle intercettazioni e delle indagini

Teoricamente gli esami sono stati “brillantemente” superati da Suarez, ma in realtà da alcune intercettazioni è emerso che non è andata proprio così.

Il club di Torino, infatti, avrebbe interferito per rendere più semplice l’iter. I contenuti della prova “farsa” per la conoscenza della lingua italiana sarebbero stati “preventivamente comunicati … giungendo a predeterminare l’esito ed il punteggio d’esame”. Da quanto emerge dalle intercettazioni, e dagli ulteriori accertamenti condotti dalla guardia di finanza, il rilascio del diploma avrebbe reso tutte le parti contente. L’esito favorevole degli esami avrebbe garantito non solo il passaggio del cartellino del calciatore ma anche un positivo ritorno d’immagine per l’Università.

 

Suarez con i dirigenti dell’Unistrapg, fonte:cronachedellacampania

 

Il (mancato) ritorno d’immagine dell’Università …

Oltre al costo dell’esame e della preparazione, circa 1.700 euro, i dirigenti universitari  avrebbe incassato l’accordo con la Juve per far sostenere lo stesso esame a tutta la squadra Primavera. Un innegabile vantaggio in termini pubblicitari che avrebbe sicuramente aiutato l’ateneo umbro. Da anni l’Università per Stranieri di Perugia vive una costante decrescita della sua popolazione studentesca. La partnership con un logo con un forte appeal globale, data anche la vocazione internazionalistica che l’università si prefigge, avrebbe certamente aiutato ad invertire questa tendenza. Invece il caso Suarez non solo non ha avuto gli effetti sperati ma ha anche portato l’attenzione su un ulteriore questione: la distribuzione dei finanziamenti pubblici.

 

… e le contestazioni sui finanziamenti pubblici

Nonostante il dimezzamento degli studenti rispetto a 15 anni fa l’ateneo perugino è ancora al primo posto nel rapporto tra il Fondo di finanziamento ordinario 2020 e il numero di iscritti. Anche quest’anno ha incassato, infatti, più del doppio della media nazionale: 12.758 euro pro capite contro una media nazionale di circa 5mila. La richiesta avanzata dai rettori delle università che si sono dimostrate più attrattive è quella che vi sia una riforma dei criteri di distribuzione dei fondi pubblici in modo tale da sostenere quelle realtà in crescita. Richiesta pervenuta e accolta dal ministro ministro dell’Università, Gaetano Manfredi che ha sottolineato come verrà inserito come nuovo criterio quello del rapporto docente/studente.

 

Misure cautelari per i dirigenti dell’Unistrapg

Dopo le perquisizioni e i sequestri avvenuti giorno 22 settembre, 5 giorni dopo l’esame, le indagini della guardia di finanza sono proseguite. Nella giornata di ieri è stata disposta come misura cautelare interdittiva la sospensione per otto mesi dei presunti corrotti. A questi, la Rettrice Giuliana Grego Bolli e il direttore generale Simone Olivieri si aggiunge un terzo indagato: il professor Lorenzo Rocca, membro della commissione che ha valutato con esito positivo l’esame dell’uruguayano per il rilascio del B1. Sono contestati i reati di rivelazione del segreto d’ufficio finalizzata all’indebito profitto patrimoniale e plurime falsità ideologiche in atti pubblici.

 

Il coinvolgimento della Juventus

Ma anche per la Juventus si prospettano scenari alquanto tranquilli. Un comunicato sul sito ufficiale del club bianconero conferma la notifica dell’informazione di garanzia al dirigente Fabio Paratici. Il reato contestato è il 371 bis c.p. “false dichiarazioni al pubblico ministero”. Il dirigente avrebbe dichiarato davanti ai p.m. di non essere intervenuto nell’organizzazione della prova. Cosa che, non solo sembra essere avvenuta, ma è stata realizzata anche sfruttando rapporti di amicizia con il Ministro dei Trasporti Paola de Micheli per ottenere i contatti a cui rivolgersi.

 

Fabio Paratici e Paola de Micheli fonte: il Corriere

Filippo Giletto

Il caso Suarez e l’esame irregolare per la cittadinanza italiana

Il caso Suarez, giocatore uruguaiano, attaccante dell’Atlètico Madrid e della nazionale uruguaiana non è passato di certo inosservato poiché si aggiunge a una coda di casi che non fanno altro che far apparire l’Italia come un paese dove valgono due pesi e due misure, in funzione di una rete di interessi maggiori.

Questa volta al centro del dibattito c’è il giocatore Luis Suarez, il quale promesso alla Juventus, sarebbe stato ottenuto con una truffa. Il decreto sicurezza –  voluto fortemente dall’ex ministro degli interni Salvini e diventato legge nel 2019 –  introduce, infatti, il requisito della conoscenza della lingua italiana (Esame B1), per poter conseguire la cittadinanza. L’attaccante, dunque, per poter essere acquistato dalla Juventus, ha sostenuto un esame di conoscenza della lingua ma pare che questo non si sia svolto nelle modalità previste dalla legge. Un’esame definito come “farsa” con “previa consegna” dei contenuti della prova al calciatore, secondo la procura di Perugia.

Luis Suarez, le tappe del caso: la cittadinanza e la trattativa con la Juventus, che poi lo ha scaricato. Ora l'inchiesta sull'esame di italiano - Il Fatto Quotidiano

Inchiesta della procura della Federcalcio

La procura della Figc ( Federazione Italiana Giuoco Calcio) ha aperto un’inchiesta a proposito. Nè Suarez nè i membri del suo entourage risultano al momento indagati. Il giocatore barcellonese circa cinque giorni fa aveva sostenuto il B1 di italiano, presso l’Università per stranieri di Perugia, superandolo. Lorenzo Rocca, professore ed esaminatore dell’esame “farsa”, aveva dichiarato alla stampa la capacità di Suarez di comprendere con facilità la lingua italiana e farsi comprendere. Una versione che però è risultata contraddittoria, rispetto alle parole di Stefania Spina, direttrice del Centro di valutazione e certificazione linguistica dell’Ateneo, la quale non consapevole di essere intercettata dalla guardia di finanza di Perugia aveva sostenuto il 12 settembre, l’incapacità del giocatore di coniugare verbi o semplicemente parlare l’italiano.

Gli indagati

Tra gli indagati risultano Stefania Spina, Lorenzo Rocca, il direttore generale Simone Olivieri, un’impiegata dell’università, la rettrice Giuliana Grego Bolli, quest’ultima accusata anche di concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Dalla nota del magistrato Cantone, si legge l’ipotesi di come gli argomenti d’esame fossero stati stabiliti in precedenza con il giocatore, attribuendo un punteggio ancora prima dello svolgimento della prova linguistica. Prova che sarebbe durate solamente 10 minuti per la parte orale, un tempo molto ridotto da quello previsto dalle modalità d’esame per il conseguimento del B1.

“Ma te pare che lo bocciamo!”,  “con dieci milioni a stagione di stipendio non glieli puoi far saltare perché non ha il B1” sono queste le parole di Spina intercettate dalla guardia di finanza.

Il comandante della guardia di finanza perugina, Selvaggio Sarri ha spiegato che è stata “la Juventus, attraverso il suo staff, a rivolgersi all’Università per Stranieri per sapere se ci fosse la possibilità di far svolgere a Suarez l’esame”. Il colonnello Sarri ha fatto presente la fuoriuscita dall’indagine di contatti tra lo staff della Juventus e la direzione dell’Ateneo di Perugia, dove quest’ultima non ha tardato a sottolineare“la correttezza e la trasparenza delle procedure seguite per l’esame sostenuto dal calciatore Luis Suarez”.

A tal proposito anche il segretario della Lega Matteo Salvini si è espresso a Mattino Cinque dichiarando:

“Se qualcuno ha truccato un esame deve essere licenziato in tronco, anche per rispetto alle migliaia di studenti che si impegnano. L’università è una cosa seria e non si può permettere che la sua immagine di eccellenza venga infangata da questa vicenda”.

La vicenda di Suarez  può essere inserita in un quadro generale più ampio. Sono tantissimi gli stranieri oggi, che per ottenere la cittadinanza italiana si impegnano nell’apprendimento della lingua, attraverso corsi, libri, dedizione, sacrifici e quant’altro. Ma avvenimenti come questo fanno riflettere su come in Italia si è tanto bravi a dar voce alla meritocrazia con le parole, per poi essere in un secondo momento smentita attraverso i fatti concreti, creando differenze sociali, tensioni e malessere nella società.

Eleonora Genovese