Bando ERASMUS + for traineeships “CALABRIA 2020 PLUS”

Questo bando è finalizzato all’attribuzione di 25 borse di mobilità, per tirocini da svolgersi in Europa nell’ambito del Programma “Erasmus+”.

L’ obiettivo principale? L’erogazione di borse volte al rafforzamento delle competenze professionali attraverso esperienze formative all’estero (traineeship).
Questo bando è promosso e gestito dal consorzio CALABRIA2020, il cui ente rappresentante è l’ASSOCIAZIONE POLIDEA (con sede a Cosenza).

-A chi è rivolto il bando? Possono usufruire delle borse offerte dal bando tutti gli studenti degli Atenei di qualsiasi ciclo di studi (laurea triennale, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico, dottorato di ricerca).

– Modalità di candidatura: compilazione di una “Domanda Di Partecipazione” on line, con gli annessi documenti richiesti. Trovate il modello appositamente predisposto e scaricabile nella sezione bandi al seguente link: https://www.calabria2020plus.it

– Scadenza per le candidature online? La data è fissata per il 15 febbraio.

– Test di verifica del livello linguistico: a partire dal 16 gennaio, gli studenti potranno registrarsi al Centro Linguistico di Ateneo (CLAM) per sostenere il/i test che si terranno presso le aule multimediali del CLAM, dal 21 gennaio al 27 febbraio. Questi prevederanno il rilascio di un’attestazione linguistica di inglese, francese, spagnolo e tedesco per i livelli A1* (solo per lingua spagnola) – A2 – B1 – B2 – C1* (solo per lingua inglese) finalizzata alla partecipazione alla mobilità Erasmus+.

Il livello linguistico attestato dovrà corrispondere a quello richiesto dalla sede partner in cui lo studente intende effettuare la mobilità.

In caso di mancato superamento? Il test potrà essere ripetuto fino ad un massimo di due volte.

Al fine di favorire la più ampia partecipazione ai Bandi Erasmus+, sarà possibile sostenere il test ad una tariffa agevolata (10 euro), riservata agli studenti UniME.
Per sostenere il test sarà necessario effettuare un bonifico al CLAM secondo le modalità riportate sul modulo di iscrizione: http://clam.unime.it/pdf/iscrizioni/Modulo_iscrizione_mobilita_ERASMUS.pdf

Durante il periodo di apertura del Bando, l’U.Op. Mobilità Erasmus effettuerà degli incontri informativi aperti alla partecipazione di studenti e docenti per illustrare le modalità di selezione e svolgimento delle mobilità. 
Le date e luoghi degli incontri saranno pubblicizzati successivamente.

– Per ulteriori informazioni:

Unità Operativa Mobilità Erasmus: erasmus@unime.it
CLAM: http://clam.unime.it

 

Jessica Cardullo

Messina scende in PISTA

Il car sharing è un servizio utilizzato in tantissime città italiane e, finalmente, anche Messina vanta questa rivoluzione urbana grazie al progetto ”PISTA’’. 

Come nasce? Nasce per favorire l’accesso al servizio di mobilità, in modo da consentire di rinunciare all’auto ma non alla flessibilità delle proprie esigenze di mobilità. 

Come funziona? Per usufruire del servizio basta solo un’applicazione che permette di geolocalizzare la posizione dell’auto, posteggiata in determinati punti della città.  

Dopo aver prenotato la macchina, scannerizzando un codice con la telecamera del dispositivo cellulare, l’utente potrà mettersi alla guida pagando in base al tempo di utilizzo (circa 30/38 centesimi al minuto) Finito il proprio tragitto, la vettura andrà riportata in uno dei parcheggi, dove può essere prelevata e utilizzata da un nuovo utente.  

Quante vetture ci sono a disposizione? Il numero è stato calcolato in base al rapporto tra superficie della città, estensione e numero di abitanti, ed il coefficiente è di 120. 

Agevolazioni universitarie. Il progetto prevede innanzitutto il coinvolgimento degli universitari della città, che potranno sottoscrivere degli appositi abbonamenti, con tariffe agevolate.  

Sedi universitarie. Saranno le sedi dell’Università da “poli” strategici per gli spostamenti, consentendo agli studenti, messinesi o fuori sede, di muoversi da una parte all’altra della città con la possibilità di condividere il mezzo per abbattere le spese. 

Ma il mondo universitario è solo il primo step di un progetto che mira ad espandersi in gran parte dell’area urbana (e non), con nuovi parcheggi nelle sedi delle aziende partner, nelle strutture ospedaliere, nel centro cittadino e nelle principali infrastrutture di trasporto, dal Cavallotti alla rada San Francesco,passando dal Porto di Milazzo all’aeroporto di Catania.

 

Jessica Cardullo

ISEE

Gli studenti immatricolati e iscritti ad anni successivi devono produrre l’attestazione ISEE-U. Ma cos’è? Come funziona e quali sono le scadenze da rispettare?

 

Cos’è? 

L’attestazione ISEE è l’Indicatore Situazione Economica Equivalente; si ottiene valutando tre elementi: redditopatrimonio composizione del nucleo familiare 

Nel caso in cui i genitori non siano presenti, si può fare riferimento al solo nucleo dello studente esclusivamente quando si verificano le situazioni di seguito descritte:  

  • Lo studente risiede fuori dall’abitazione della famiglia d’origine, da almeno due anni rispetto alla data di presentazione della domanda d’iscrizione per la prima volta a ciascun corso di studio, in alloggio non di proprietà di un suo membro.  
  • Lo studente presenta un’ adeguata capacità di reddito.  

 

 Come e a chi si richiede 

Per ottenere l’attestazione ISEE Università, si deve compilare la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU integrale), comprensiva del modulo MB.2, scaricabile dal sito dell’INPS. La DSU contiene informazioni sul nucleo familiare e sui redditi e patrimoni di ogni componente il nucleo familiare. Deve essere compilata e presentata presso uno dei seguenti soggetti:  

  • ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF)  
  • ai Comuni  
  • all’INPS, anche per via telematica 

 Il tempo medio per il rilascio dell’attestazione ISEE Università a seguito della compilazione della DSU è di circa dieci giorni lavorativi. 

 

Quando richiedere l’ISEE Università  

Dopo il pagamento della tassa di immatricolazione/iscrizione da effettuare entro il 30 Settembre 2018 (dal 1 al 31 ottobre 2018 con € 50,00 di mora;dal 1 al 30 novembre 2018 con € 80,00 di mora) gli studenti dovranno corrispondere il Contributo Omnicomprensivo Annuale (COA) con scadenze: 30 novembre 2018 28 febbraio 31 maggio 2019 se hanno scelto l’opzione di pagamento in 3 rate o 28 febbraio 2019 se hanno scelto l’opzione rata unica.  

 

Entro quando va richiesta 

L’attestazione ISEE Università per le prestazioni agevolate per il diritto allo studio universitario deve essere richiesta preferibilmente prima della immatricolazione/iscrizione, e comunque entro il giorno 12 novembre 2018.  

 

 Per chi ha già un’attestazione ISEE Università 2018 valida  

Gli studenti che hanno già richiesto nel corso dell’anno 2018 l’attestazione ISEE Università, non devono richiedere una nuova attestazione ISEE Università.  

 

Come viene acquisita l’attestazione ISEE Università dall’Ateneo 

L’attestazione ISEE Università per le prestazioni agevolate per il diritto allo studio universitario viene acquisita dall’Ateneo in maniera telematica direttamente dalla banca dati INPS e viene registrata automaticamente nella procedura informatica web unime ESSE3 nella carriera dello studente interessato.

Quindi, lo studente non deve presentare alcun documento cartaceo agli Uffici dell’Ateneo né deve inviare l’attestazione ISEE Università a mezzo e-mail. 

 

Per chi presenta la DSU all’INPS dopo il giorno 12 novembre 2018  

Qualora non venga presentata la DSU entro il termine perentorio del giorno 12 novembre 2018, lo studente verrà collocato nella fascia reddituale massima e, quindi, non potrà ottenere eventuali riduzioni per reddito.  

 

Per chi non intende avvalersi della riduzione tasse 

Gli studenti che non intendono avvalersi della riduzione tasse e che, quindi, non autorizzano l’Ateneo ad acquisire i propri dati ISEE dalla banca dati INPS, devono spuntare il flag di “non consento” durante la procedura on-line di immatricolazione/iscrizione.  

 

Studenti esenti 

Non dovranno svolgere alcun adempimento relativo all’ISEE Università, in quanto esonerati dal pagamento delle tasse universitarie, gli studenti: – immatricolandi centisti e centisti con lode, che hanno conseguito il diploma nell’anno 2018; – gli studenti con disabilità pari o superiore al 66% o certificazione handicap.

 

 

Jessica Cardullo

Convenzione Unime-ATM

Quante volte noi studenti UniMe ci ritroviamo a chiedere a colleghi, ad amici o a qualsivoglia persona, maggiori informazioni su alcuni impicci universitari?

Ad esempio: quante volte vi siete domandati sul come fruire di determinati servizi, o sulle modalità di iscrizione, di pagamento delle tasse e così via? E quante chiamate, quanti messaggi inviati a ¾ dei colleghi per saperne qualcosa in più? Perché, diciamocela tutta: la svogliatezza si impossessa di noi e leggere pagine e pagine sul sito ufficiale diventa esageratamente noioso, quindi  perché non ascoltare un vocale (non di dieci minuti, per carità) dell’amico che ci spiega cosa fare per filo e per segno?

E allora, studenti Unime, vi do una bellissima notizia: da oggi cercheremo di far fronte alla vostra – nostra pigrizia, cercando di rispondere il più brevemente possibile alle domande che almeno 5 universitari su 10 si pongono.

 

CONVENZIONE UNIME-ATM 

 

‘’Come funziona la convenzione con i mezzi di trasporto per gli studenti?’’ 

Anche per l’anno 2018/19, l’Ateneo ha rinnovato l’accordo con l’ATM che permetterà agli studenti Unime, di usufruire del servizio di trasporto dell’azienda cittadina. 

 

 

  • Prima regola per disporre del servizio: essere in regola con la tassa di iscrizione. 

 

  • Costo? Il contributo da versare è di 30 euro (a fronte di un costo complessivo dell’abbonamento-tariffa studenti di 80 euro). 

 

  • Chi può usufruire del servizio? Oltre agli studenti dei Corsi di Laurea triennali, magistrali ed a ciclo unico, potranno accedervi anche specializzandi,, dottorandi, tirocinanti e borsisti.  

 

  • Come avviene il pagamento? L’Infopoint verificherà il pagamento della quota di abbonamento a carico del beneficiario, da effettuare selezionando da Esse3 il tasto PagoPa oppure effettuando Stampa Avviso per PagoPa, al momento dell’apposizione del bollino filigranato sulla Genius Card universitaria. Una volta eseguito tale versamento, bisognerà rivolgersi all’Infopoint di Palazzo Mariani (Piazza Antonello), dove il personale apporrà un apposito bollino. 

 

  • Controllo in vettura: agli studenti basterà mostrare la Genius Card Unime corredata dal bollino filigranato. 

 

  • Se non si ha la Genius card Unime? Basterà mostrare la quietanza di pagamento scaricata da Esse3 in merito al pagamento effettuato. In ogni caso, si può ottenete la card gratuitamente rivolgendosi in qualsiasi filiale Unicredit dopo aver pagato la tassa di iscrizione. Per gli immatricolati: verificate prima su Esse3 che la carriera sia attiva. 

 

  • Quando e per quanto è valido l’abbonamento? L’abbonamento sarà utile tutti i giorni dalle ore 7:00 alle ore 22:00 inclusi il sabato, la domenica e i giorni festivi dal 1° ottobre 2018 e fino al 30 settembre 2019. 

 

 

Jessica Cardullo 

Workshop “L’accoglienza infermieristica e il patto infermiere cittadino tenuto da Docenti del DIMED: dipartimento di Medicina Clinica e sperimentale”

All’ “INTERNATIONAL SKILLS MEETING – RASSEGNA INTERNAZIONALE DELLE COMPETENZE” svoltosi a Messina nei giorni 6-7-8 Novembre 2018  presente anche il “Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale” con i docenti medici, docenti infermieri, studenti di infermieristica e ovviamente tanti studenti provenienti dalle scuole medie superiori della città financo dalla provincia e dall’area metropolitana dello stretto,  i quali affascinati dagli argomenti trattati non hanno fatto mancare la loro linfa vitale ed energica, utile alla vita comunitaria d’ateneo.

La Prof.ssa Caruso e la Prof.ssa Calatozzo hanno dato ampio spazio alla figura dell’ infermiere professionista, delucidando ampiamente le competenze dell’infermiere e il concetto di empatia, nonché alcune delle manovre di approccio con il possibile utente/paziente. Presenti in aula anche i Professori Giuseppe Maurizio Campo e Giovanni Crea.

Al giorno d’oggi, per intraprendere questa professione, è quanto più necessaria una predisposizione all’ascolto, che consiste nell’essere empatici verso il nostro prossimo, ancor più in una società “distratta” come la nostra, dove vige l’indifferenza verso gli altri. Ecco che la figura dell’infermiere, o meglio, di chi in generale voglia affacciarsi al mondo dell’assistenza, deve far propri i valori di solidarietà, umanità e amore empatico, a priori, come fosse un legame imprescindibile. Per “amore” si intende quello che nella vita bisognerebbe avere nel prendersi cura degli altri sotto tutti i punti di vista, anche in modo assistenziale. I concetti di aiuto e del mettersi a disposizione degli altri sono quei presupposti che dovrebbero animare qualsiasi aspirante infermiere, ancor prima dell’essere un professionista della salute.

 

L’infermiere, che viene riconosciuto come operatore sanitario dal decreto ministeriale 739 del 1994, e che da pochissimo si vede attribuito il passaggio dal Collegio IPASVI (Infermieri Professionali Assistenti Sanitari Vigilatrici d’ Infanzia ) a Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI), fa della sua professione uno stile di vita, sua e degli altri, in una società in cui mai prima di adesso la sua figura è tanto richiesta.

Ai ragazzi che hanno avuto il piacere di essere ospiti del Dipartimento di Medicina Clinica e sperimentale e più in generale delle iniziative d’ateneo, vanno i nostri più sinceri auguri per un futuro ricco di luce, la stessa che anche noi sperammo, perseguimmo, e trovammo. Luce a voi futuro dell’ateneo Messinese e di questa nostra Italia!

A supporto della kermesse, instancabili, presenti, attenti e costanti i ragazzi di UniVersoMe, che in tutte le sue componenti hanno dato risalto alle attività e a tutti i singoli aspetti della manifestazione.

Filippo Celi

Chi ce lo fa fare: scrivere per ritrovarsi

“Chi te lo fa fare?”

In due anni di onorato servizio qui su UniVersoMe, non c’è dubbio che questa sia stata la domanda più frequente che mi sia mai stata posta (o che mi sia mai posto) a riguardo.
Ed è una domanda all’apparenza sensata. Dopotutto siamo universitari, e si sa, il ritmo della nostra vita è scandito dal pendolo schopenhaueriano che oscilla tra una sessione e l’altra, tra lo studio di una materia e lo studio della prossima. Arrivi al punto in cui tutto quello che c’è in mezzo a questo intervallo, a meno che non serva a soddisfare un bisogno immediato (mangiare, bere, accoppiarci coi nostri simili, insomma mantenerci vivi) o a facilitare la sua soddisfazione, diventa automaticamente etichettato come “perdere tempo”, quest’espressione che è l’incubo di ogni universitario che si rispetti, capace di risvegliare atavici e inarrestabili sensi di colpa in ciascuno di noi.

Bene, se accettiamo questa definizione ci sono pochi dubbi sul fatto che UniVersoMe sia stato, per me come per molti altri, “perdere tempo”.
Magari questa assunzione, oggi in cui questa attività consente di acquistare i tanto agognati CFU (ma solo in alcune facoltà) o, per chi studia Giornalismo, addirittura di svolgere tirocinio, può suonare meno vera rispetto a quando per la prima volta mi sono accostato al giornale. Ma quando, insieme a tanti dell’attuale direttivo o della redazione, abbiamo iniziato a scriverci, tutto questo non esisteva. E se magari alcuni di noi, spinti da velleità di carriera giornalistica, avrebbero potuto vedere quest’esperienza come un banco di prova per il loro futuro professionale, per me come per molti altri non ci sono mai stati dubbi: certo non lavorerò domani facendo il giornalista.

Quindi, tornando a noi, “chi me lo fa fare”? È una domanda che pesa un po’ se penso che questo, che state leggendo, sarà il mio ultimo editoriale, dato che sto per lasciare il direttivo di UniVersoMe. Quindi direi che è ora di abbozzare una risposta.

Intanto, lo ho fatto perché mi piace scrivere. Lo ho fatto perché mi ha consentito di riscoprire un lato creativo in me che credevo completamente sopito. Lo ho fatto perché mi ha aiutato a conoscere, e fare conoscere, tante cose che non sapevo o che altri non sapevano sulla nostra città di Messina. Lo ho fatto perché mi ha permesso di mettermi in contatto con gente che condivide le mie stesse passioni e i miei stessi interessi, e scambiarci le idee ci ha fatto crescere insieme.
L’ho fatto perché mi ha aiutato a mettermi alla prova, ad assumermi degli impegni, ad essere parte di qualcosa. E l’ho fatto anche perché UniVersoMe nasce per questo, per creare un ponte fra l’università, la città e gli studenti: inseguendo l’idea di fondo che l’impegno che ci abbiamo messo a far crescere questo progetto è impegno investito nel rendere, nel nostro piccolo e nel limite delle nostre possibilità, l’Università di Messina un posto un po’ più simile a come vorremmo che fosse.

Per tutte queste cose io devo ringraziare UniVersoMe e a tutto il suo team, Alessio e tutti gli altri colleghi direttori, insieme a tutti i ragazzi della redazione e della radio che ogni giorno ci mettono il loro tempo, le loro capacità e il loro entusiasmo per fare crescere questo “qualcosa” a cui tutti apparteniamo e che ci appartiene. Grazie a tutti, è stata una esperienza che è valsa e continua a valere la pena, e anche se adesso mi rendo conto di non avere più tempo per adempiere al ruolo di membro del direttivo, spero di averne quantomeno per continuare a scrivere, ogni tanto, e crescere insieme.

E a voi che mi state leggendo, e magari siete incuriositi dal progetto, ma vi state chiedendo tutto sommato “chi ve lo fa fare”, l’unico consiglio che posso dare è: buttatevi, mettetevi in gioco, lasciatevi coinvolgere; dite no alla logica alienante che pretende che l’università sia solamente un posto in cui darsi le materie e prendere la laurea, e aiutate UniVersoMe a trasformarla in un posto più bello, un luogo di incontro, di scambio di opinioni, di crescita collettiva.

 

Gianpaolo Basile

Il favoloso mondo di Amelie: una favola stravagante su sfondo impressionista.

Film del 2001 del regista francese Jean Pierre Jeunet, Il favoloso mondo di Amelie è considerato un cult del nuovo millennio. La pellicola ha riscosso un gran successo non solo in Francia, ma anche in tutta Europa e negli USA. 

Amelie cresce in una famiglia fredda, composta da un padre anaffettivo e da una madre nevrotica. A causa di una malattia fittizia (legata alla mancanza di affetto che prova Amelie), la bambina viene educata in casa e non ha alcun rapporto con i bambini della sua età. Per sopperire alla solitudine, sviluppa una fervida immaginazione e sogna ad occhi aperti le cose più impensabili. Una volta cresciuta, la ragazza si trasferisce a Parigi, dove lavora come cameriera in un bistrot. La sua esistenza viene sconvolta dal ritrovamento in casa propria di una scatola dei ricordi nascosta lì da un bambino negli anni ’50. Dopo aver restituito la scatola al legittimo proprietario, Amelie viene colpita così intensamente dalla reazione dell’uomo, da decidere di dedicare la sua vita ad aiutare il prossimo. Basterà questo a renderla felice?

È interessante vedere come, al di là della trama principale, il film faccia entrare lo spettatore nella vita dei personaggi più disparati, che vengono presentati da una voce fuori campo con uno stile quasi documentaristico. Sebbene non sia subito evidente, ben presto ci si accorge che tutti i personaggi sono accomunati dalla solitudine.

C’è ad esempio l’uomo di vetro, affetto da osteogenesi imperfecta, che rappresenta la fragilità umana.

Oppure c’è Georgette, che cerca di attirare l’attenzione con mille malattie immaginarie.

Abbiamo poi Raphael, il padre di Amelie, che non riuscendo ad affrontare la morte della moglie, si impegna in modo quasi maniacale nella costruzione di un mausoleo per le ceneri della consorte.

Vi è poi Nino che colleziona le fototessere cestinate, forse per riuscire a trovare la propria identità.

Infine c’è Amelie, una ragazza introversa e sensibile, attenta agli altri. Incapace di comunicare, per imbarazzo o paura di essere rifiutata, si chiude in un “favoloso” mondo immaginario. In psichiatria si parlerebbe di disturbo di personalità evitante. Il processo per superare la paura del rifiuto è lungo e per sapere se la protagonista ce la farà bisogna vedere il film.

Sicuramente la resa dei personaggi è legata in buona parte alla prova recitativa degli attori. Semplicemente meravigliosa è Audrey Tatou (nel film Amelie) che grazie al successo del film è stata lanciata sulla scena internazionale e che ha reso Amelie un personaggio ormai iconico. Degna di nota anche la recitazione del simpaticissimo Mathieu Kassovitz (Nino) e di un eccezionale Serge Merlin (l’uomo di vetro).

Non si può non parlare della fotografia, che sembra portare lo spettatore in un quadro impressionista di Renoir, uno di quelli che l’uomo di vetro ama dipingere per hobby. La scelta dei colori è spesso lo specchio dell’umore della protagonista: si vedano ad esempio la preponderanza dei colori rosso e verde nelle scene più allegre e la presenza della pioggia nei momenti più tristi.

Menzione a parte merita la colonna sonora composta Yann Tiersen, che può essere considerato sia come elemento cardine del film, ma anche come capolavoro a sé stante. Nell’ambito del film lo si può definire come ponte tra lo sfondo, una Parigi dal sapore malinconico impregnata di colori e odori, e il mondo interno dei personaggi, su cui il regista pone sempre l’attenzione.

Il favoloso mondo di Amelie è una favola stravagante, a volte troppo buonista, ma in grado di sciogliere anche i cuori più gelidi, insomma indimenticabile.

Renata Cuzzola

NMUN 2018: il racconto di un delegato.

Il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Messina è stato recentemente impegnato nella nota simulazione diplomatica mondiale per studenti universitari National Model United Nation 2018 di New York.

La simulazione, conosciuta bene dal dipartimento di Giurisprudenza, che è ormai giunto alla sua nona partecipazione al progetto, ha visto impegnati gli studenti in qualità di delegati del Burkina Faso presso gli organi delle Nazioni Unite.
Dopo mesi di preparazione su regole procedurali, mozioni, speeches e la redazione di un paper circa la posizione dello Stato rappresentato su quelli che sono stati gli argomenti oggetto della simulazione, gli studenti hanno potuto finalmente toccare con mano cosa significa lavorare presso l’organismo mondiale che accomuna tutti gli stati del mondo.
La simulazione si è conclusa con una sessione plenaria di tutte le Assemblee Generali presso la sede dell’Onu, il famoso Palazzo di Vetro, nella quale si sono votate tutte le risoluzioni scritte dai delegati e prodotte da ogni singola assemblea generale durante i giorni di lavoro.

La sessione plenaria è stata seguita dalla consueta Cerimonia di Chiusura, all’interno della quale il Dipartimento di Giurisprudenza è stato chiamato ad alzarsi in piedi dinnanzi a tutti per ricevere la Honorable Mention Delegation, premio di delegazione che dimostra il duro lavoro condotto dai nostri delegati e la preparazione pressoché impeccabile di ognuno di loro.
Guidati dal Capo Delegazione Antonio Tringali, i delegati tutti, hanno dimostrato di possedere doti fondamentali per il lavoro di un diplomatico, quali un’approfondita conoscenza delle tematiche generali di Diritto Internazionale e dei singoli i topic assegnati  ad ognuno di loro attraverso le lezioni della Professoressa Marcella Di Stefano, del Professore Livio Scaffidi Runchella e del Professor Simon Michael Tanner, con il quale hanno curato la lingua inglese.

 

Angelo Giudice

La nostra compagna musica

La musica è ovunque.
La sua fruibilità grazie ai servizi streaming, Youtube, Soundcloud è diventata facilissima, l’ascoltiamo nelle cuffie, al pc, col cellulare, alla radio.
Ci viene servita, senza poterci opporre, anche nei locali, nei negozi, dove il suo valore viene svilito, è un rumore di sottofondo non più un piacere per la nostra anima e mente.
Il facile accesso ha portato negli ultimi anni ad un fenomeno quasi opposto, si è riscoperto il vinile.
Chi li acquista (o più facilmente recupera quelli dei genitori) decide di ritagliare del tempo per la musica, che perde quella funzione di compagna per le attività della giornata e diventa la protagonista del momento.
Si pulisce il piatto, si sistema LP, la puntina si posiziona sulla superficie e via: la magia inizia.

https://www.youtube.com/watch?v=bX0Ynv6fEO4

La musica è così parte del nostro essere umani che è strano fermarsi a pensare “cosa significa per noi”, ne beneficiamo in modi diversi ed ineffabili per compierne una disamina. Gli stessi musicisti hanno difficoltà a definire il loro lavoro, il perché, anzi alcuni la ritengono una domanda sciocca.
La musica è immortale, è vitale per l’umanità come l’acqua da bere.
La canzone nel momento in cui l’ascoltiamo la facciamo nostra, diviene parte di noi, ci parla e le conferiamo una interpretazione.
Il musicista ci racconta una sua esperienza, una sua idea ma non ci impone una lettura obbligata.
È un amico che ci dice implicitamente “guarda che non sei solo, non sei l’unico a pensare/provare ciò”.

Jimmy Page in una intervista alla BBC racconta la genesi di Starway to Heaven “L’idea di Stairway to Heaven era quella di avere un pezzo di musica, una canzone che si sarebbe dovuta sviluppare su più strati e dovesse andare a coinvolgere diversi stati d’animo. Tutta l’intensità e la finezza dovevano servire per dare spinta al brano sotto ogni punto di vista, sia quello emozionale che musicale. Per questo la canzone continua ad aprire e ad esplorare un certo tipo di schemi”.

L’ascolto di un intero album dalla prima canzone all’ultima ti trasporta in una altra storia, vita, tramite la concatenazione che c’è fra un brano e l’altro, i riferimenti impliciti nei testi.
I musicisti creano una relazione intensa con chi sceglie la loro musica,  nelle esibizioni dal vivo più che mai, dove è la capacità dell’artista di connettersi all’auditorium ad avere funzione principale.
Io lo reputo un gesto volontario di mettersi completamente a disposizione del pubblico, di farsi conoscere veramente da loro. I concerti sono condivisione e connessione fra gli spettatori e fra questi e il performer.
Guardate il video di seguito, come sono sbigottiti gli spettatori durante la performance di Janis Joplin all’ormai storico Monterey Pop nel 1967.

https://www.youtube.com/watch?v=Bld_-7gzJ-o

Peter Gabriel sostiene che la musica, la conoscenza anche teorica di questa, sia una “cassetta degli attrezzi per le emozioni”.
In effetti a seconda dei diversi momenti della nostra vita, noi ritorniamo, scopriamo canzoni che ci permettono di affrontare, comprende e sublimare i nostri sentimenti. Spesso abbatte le barriere che abbiamo creato dentro e fuori di noi.
Luca Sofri il direttore de Il Post in un suo articolo “Leccanzòni” ha scritto una frase sulla musica che mi è rimasta impressa più di mille canzoni

Forse non si esportano. La musica non cambia il mondo, come dicono in molti: la musica è il mondo. Il bicchiere mezzo pieno del mondo.

La musica è un riparo inviolabile, è mettersi in contatto con sé e col resto del mondo. Dalla notte dei tempi è la compagna dell’umanità.
Che la musica ci travolga che è il migliore terapia per la nostra anima.

 

Arianna De Arcangelis

Eventi della settimana

28 febbraio

APERIBOOK IN MUSICA: DAVID BOWIE

Dove: La Feltrinelli Point via Ghibellina 32

Quando: ore 20:00

Cosa: aperitivo del mercoledì sarà accompagnato dal rock glam dell’indimenticabile duca bianco, David Bowie.
Per info e prenotazioni 090-2400841
Drink+buffet 10 euro.
Consultazione libri e wi-fi free.

ERASUMS IN RETRO – TARANTINO’S PARTY

Dove: Retronouveau via Croce rossa 33

Quando: ore 23:30

Cosa: Tarantino: dialoghi, violenza, salti temporali nella narrazione, ossessioni della cultura pop. Ma anche soundtracks originali, coinvolgenti, evocative.
Da qui l’idea divenuta un “cult” delle serate Esn: sulla consueta selezione musicale proietteremo sequenze sceniche tratte dai film di Quentin che cattureranno sempre più il vostro interesse fino a coinvolgervi totalmente con la riproduzione di alcuni brevi ma intensi dialoghi in cui la musica si interromperà.

E’ GRADITO IL MASSIMO SILENZIO IN QUEGLI ISTANTI IN CUI CIO’ ACCADRA’ per raccogliere al massimo gli effetti scenici della videoproiezione.

<<< TARANTINO QUIZ >>>
– Nel corso della serata verranno proiettate alcune domande inerenti i film (incluse le soundtracks) di Tarantino, il primo/a che dirà la risposta giusta alla cassiera vince un cocktail!
– Occhio alla bacheca dell’evento! Chi risponde correttamente per primo ad alcune nostre domande (orientativamente all’ora di pranzo e all’ora di cena) vince (a seconda delle difficoltà) un chupito (o una birra) o un cocktail (da richiedere solo all’ingresso e solo uno a persona!)

– ingresso omaggio per chi verrà vestito da iena, drink + ingresso omaggio per coloro che saranno vestiti come Beatrix Kiddo o come Django Freeman

– ingresso GRATIS entro 00.00 per le donne! Per liste, tavoli, agevolazioni o informazioni contatta gli admin!

IMPORTANTE
L’ingresso è garantito solo con il nome in lista e fino ad esaurimento del limite di capienza del locale

2 marzo

RETRODISCO SOUNDS FROM GOLDEN AGE OF DISCO

Dove: Retronouveau via Croce rossa 33

Quando: ore 22:30

Cosa: Dal 1970 al 1999, una carica di stili e tendenze che hanno creato il principio di dancefloor moderno.
★Funk, Disco per arrivare alla primissima forma di House music, ricalcando i modelli dei locali che hanno fatto la storia come il The Loft di David Mancuso, il Paradise Garage di Larry Levan e il Music Box di Ron Hardy.

★ Oltre tre ore di full immersion di vintage sound, una cavalcata inarrestabile di pezzi che hanno segnato un’epoca e tante gemme rare, in versione originale o re-editata.

Ingresso gratuito entro 00.00
6€ con drink incluso da 00.00 in poi
In consolle:
Davide Patania
Lorenzo Macrì
Kate

3 marzo

FABIO MACAGNINO E MIMÌ STARRANTINO IN CONCERTO

Dove: Clan Off Teatro via Trento 4

Quando: ore 21:30

Cosa: FABIO MACAGNINO E MIMI’ STARRANTINO – LIVE CONCERT
Voice & Guitar
in collaborazione con PLAY MUSIC FESTIVAL

È consigliata la prenotazione al 388 811.06.18 (chiamando ovvero mandando sms o messaggio whatsapp) oppure tramite email all’indirizzo info@clandegliattori.it, indicando il nome, il giorno e l’orario per il quale si intende prenotare il posto.

Il Clan Off avvia una collaborazione con il Play Music festival, quest’anno alla sua settima edizione, che unisce le città di Messina e Reggio Calabria in un cheek to cheek culturale.
Quattro cantautori dei nostri tempi, capaci di catturare storie e di trarne linfa per i loro testi, da regalare a spettatori sognanti.
Tra storie di tutti i giorni e scenari immaginari, melodie popolari si affiancano e si mescolano a sonorità d’oltre oceano, echi di blues, di country.

Tre gli appuntamenti musicali previsti in teatro, due a marzo ed uno ad aprile: si parte sabato 3 marzo alle ore 21:30 con il live di due artisti, uno siciliano Mimì Sterrantino e l’altro calabrese Fabio Macagnino, in un doppio concerto che unisce le due rive dello Stretto.
Per il programma completo www.playmusicfestival.it

Mimi Sterrantino è un cantastorie. Un menestrello di un paesino della Sicilia, che con allegria e semplicità racconta la vita, in tutte le sue sfumature, il dolce e l’amaro, le zone d’ombra e i guizzi di luce. Un viaggio a cavalcioni tra il reale e l’immaginario, inseguendo storie e raccontando un futuro dal finale incerto.

I desideri, i sogni, la locride, la sensualità. Sono questi i temi che il calabrese Fabio Macagnino racconta con la tipica calma degli uomini del sud; l’occasione per un lento viaggio dentro se stessi, per lasciar venire a galla sogni impolverati e desideri rinnegati, per inseguire una musica sconosciuta ma familiare.

4 marzo

FLAVIO GIURATO – LE PROMESSE DEL MONDO TOUR

Dove: Retronouveau via Croce rossa 33

Quando: 21:30

Cosa: Flavio Giurato sul palco full band per riprodurre dal vivo il suono del nuovo disco.

Flavio Giurato – chitarra e voce
Federico Zanetti – basso elettrico
Daniele Ciucci Giuliani – batteria e percussioni
Mattia Candeloro – chitarre elettriche

Flavio Giurato è senza dubbio il segreto meglio custodito della scena musicale italiana. Artista di culto per addetti ai lavori e appassionati, torna con un nuovo album di inediti dal titolo “Le promesse del mondo” per l’etichetta discografica Entry, a distanza di due anni dal precedente “La scomparsa di Majorana”. “Le promesse del mondo è un concept album sul fenomeno migratorio, sullo spostamento, sul viaggio e sul movimento degli esseri umani in tutto il mondo, raccontato dai fatti e non informato sui fatti, visto da numerosi lati e non da un unico angolo, tirato fuori a forza dalla carneria del migrante e del migrato, dello scafista e del caporale, del volontario e del militare, del medico e del cappellano, di chi accoglie e di chi raccoglie. Nel disco il fenomeno è preso a tutte le latitudini e longitudini ed in diverse epoche storiche, dall’antica Roma alla Seconda Guerra Mondiale, dai Balcani degli anni ’90 fino al Messico e al Mediterraneo dei nostri giorni.”

 

Arianna De Arcangelis