8 marzo: “Giornata Internazionale della Donna”

 

Oggi, 8 marzo 2019, ricorre la Giornata Internazionale della Donna, più comunemente chiamata anche “Festa della Donna”.

Questa giornata viene ogni anno celebrata per ricordare le conquiste delle donne nell’ambito economico, politico e sociale, ma anche per non dimenticare le violenze a cui purtroppo ancora oggi le donne sono sottoposte.

Alcuni cenni storici, non del tutto affidabili, ci dicono che questa giornata iniziò dal momento in cui nel marzo del 1908 alcune donne operaie della “Cotton”, industria tessile di New York, scioperarono a causa delle condizioni lavorative a cui erano costrette.

Questo sciopero durò fino all’8 marzo, momento in cui il proprietario della fabbrica decise di rinchiuderle nella stessa, appiccando fuoco all’edificio e facendo morire tutte le donne chiuse all’interno.

Altri cenni storici più affidabili, invece, ci dicono che l’origine della ricorrenza dell’8 marzo provenga dall’incendio della fabbrica “Triangle”.

 

 

Qui le donne lavoravano circa sessanta ore la settimana in condizioni estenuanti e antigieniche; la sorveglianza era molto rigida, le donne venivano sottoposte a ritmi di lavoro massacranti, che spesso causavano danni durante le ore lavorative.

Per questo gli ingressi della stessa fabbrica erano completamente chiusi per impedire alle operaie di fuggire dal posto di lavoro anche per soli cinque minuti di riposo.

Il 25 marzo del 1911 un incendio scoppiò all’interno della “Triangle”, propagandosi in men che non si dica ai piani superiori, causando la morte di 146 operai, gran parte giovani donne immigrate di origini italiane ed ebree, con un’età compresa fra i 13 e i 22 anni.

Probabilmente l’incendio della “Triangle” è l’origine della celebrazione dell’ 8marzo, ma è bene considerare le condizioni della donna nella società industriale di quell’epoca: sfruttata, priva di ogni forma di diritto (tra cui anche il diritto di voto), ricoperta di pregiudizi, ritenuta un essere inferiore rispetto all’uomo.

Oggi la realtà fortunatamente è un’altra, viviamo in un mondo in cui su sette miliardi di persone due miliardi sono donne lavoratrici, in cui la donna possiede ogni diritto, compreso il voto, in cui in ogni ambito sociale non vi è più la differenza tra uomo e donna.

L’ultimo problema, sicuramente il più grave, è che purtroppo tutt’oggi si sente ancora parlare di violenza sulle donne, violenza su ragazze e bambine, una tutela che da questo punto di vista manca, perchè come si suol dire “le donne non si toccano neanche con un fiore”.

Pertanto, il 1975 fu designato come “Anno Internazionale delle Donne” dalle Nazioni Unite e l’8 marzo le organizzazioni femminili celebrarono in ogni parte del mondo la “Giornata Internazionale della Donna”, con manifestazioni che onoravano l’avanzamento della donna nella società e soprattutto l’eguaglianza in tutti gli aspetti della vita civile.

 

 

Da quell’anno in poi, fino ai giorni nostri, l’8 si celebra la “Festa della Donna” per ricordare tutti i sacrifici che le donne dovettero affrontare prima di poter ottenere i giusti diritti e il giusto rispetto.

 

Piero Cento

Quinto anniversario del Policlinic Party

L’associazione “Figli di Ippocrate” in collaborazione con l’organizzazione Mood sarà lieta di presentarvi,  giovedì 7 marzo 2019, “The Policlinic Party show Vs Mood 5°anniversary”

Un’edizione speciale dedicata al tema della festa della donna. Mood e Policlinic Party, principali organizzazioni della nightlife messinese, dopo i numerosi successi targati “Policlinic Party”, festeggeranno con voi questo quinto anniversario.
Sarà un evento unico per la città.

Con l’acquisto del ticket per la serata del 7 verranno rilasciate delle promozioni da sfruttare per la serata successiva di giorno 8.

Per l’occasione, il Centro Multiculturale Officina sarà a vostra completa disposizione, a partire delle 22:00, per una serata che durerà tutta la notte.

L’ingresso è esclusivamente riservato a chi ha acquistato la prevendita, pari al costo di 15€, inclusa la consumazione.

I partners ufficiali dell’evento sono : LIBRERIA DELLO STUDENTE; CLIP ART; CARTOCENTER; BURGER KING; FARMACIA DEL TIRRENO DR PIRROTTA e UNIVERSOME.

I punti in cui richiedere le prevendite sono:
CARTO – COPY CENTER: Via Consolare Valeria, 19/C – 98100 Messina  https://www.facebook.com/Cartocenter/timeline
CLIP ART SERVICE : Via vecchia comunale 82/84 Gazzi – Messina
https://www.facebook.com/Clip-Art-Service-492968370735810/timeline/

Per informazioni e la prenotazioni dei tavoli rivolgersi a:
FRANCESCO DESTEFANO 3466532809
ANDREA BARBARELLO 3494697478

Qui di seguito si allega il link dell’evento su Facebook: https://www.facebook.com/events/351577265433451/

UniVersoMe sarà ancora una volta official media partner del Policlinic Party. Studiate bene perché la testata sarà presente all’evento per interrogarvi con le consuete interviste sobrie. Inoltre, è attivo il primo contest giveaway targato #policlinicparty tramite il quale sarà possibile vincere: una bottiglia di vodka, una bottiglia di prosecco e due prevendite (consumazione inclusa).
Per partecipare basta seguire questi tre semplici passaggi:
1) Seguire tre pagine instagram: uvm_universome; the_policlinic_party; mood_messina;
2) mettere like al post su instagram che trovate al seguente link: https://www.instagram.com/p/BulPgAcFBUz/?utm_source=ig_share_sheet&igshid=amlemlwi8ern
3) taggare due amici nei commenti del post con l’hashtag #PoliclincParty (che a loro volta possono partecipare seguendo le stesse regole)
Avete tempo per partecipare fino al 7 Marzo ore 17:00.

Se condividete il post al link https://www.instagram.com/p/BulPgAcFBUz/?utm_source=ig_share_sheet&igshid=amlemlwi8ern sulle vostre instagram stories, potreste essere tra i fortunati che ogni giorno possono vincere: una drink card, un pass entrata, un bracciale per accedere al privè.
Nella vostra instagram story occorre taggare: uvm_universome, the_policlinic_party e mood_messina.
Le estrazioni dei fortunati vincitori avverranno in diretta radio fino al 7  marzo durante le puntate di questa settimana sul profilo Spreaker Radio UniVersoMe (in onda dalle 15:30).

DAMS e LUX in collaborazione per il bene del mondo: il buon cinema in sala

26 febbraio 2019. Messina. Via Largo Seggiola. Si è svolta la giornata pilota della seconda edizione della rassegna cinematografica “il DAMS in sala”, a cura del prof. Federico Vitella, insegnante di Storia del Cinema presso il Dipartimento di scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali, in collaborazione con Umberto Parlagreco, gestore dei cinema LUX  e IRIS di Messina. Rassegna dedicata ai grandi classici della storia del cinema.

Federico Vitella e Umberto Parlagreco spiegano come nasce la loro collaborazione ed il perché:

“la nostra collaborazione nasce innanzitutto perché siamo appassionati di cinema e poi come avrà ben notato facciamo dei mestieri in linea con questo progetto che stiamo portando avanti, io sono per l’appunto un professore di Storia del Cinema e Umberto è un esercente. Il nostro obiettivo comune – commenta ironicamente il Prof. F. Vitella – è lavorare per il BENE DEL MONDO! Perché abbiamo sempre più bisogno di cinema e sempre più bisogno di BUON cinema; Ci teniamo molto affinchè il cinema venga visto al cinema soprattutto ora, in un momento come questo, di grande difficoltà, ove le sale cinematografiche chiudono un giorno sì e l’altro pure, pensare di riportare i grandi classici sul grande schermo è quasi un atto rivoluzionario, anzi, è un atto rivoluzionario.

La collaborazione è questa, ma chiaramente non finisce qui, faremo molto altro…abbiamo solo deciso di iniziare dai  Fratelli Lumière poiché sono considerati gli inventori del cinema, gli inventori dell’apparecchio cinematografico, i primi grandi produttori cinematografici, che hanno fatto film per un decennio, dal 1895 al 1905. In sala è stato proiettato un montaggio di oltre 100 film restaurati dagli archivi francesi del Centre National de la Cinématographie ad opera dell’Istituto Lumière di Parigi.”

Umberto Parlagreco interviene dando maggiori delucidazioni tecniche e spiegando che non è un evento esclusivo e riservato o di nicchia, anzi, è aperto all’intero pubblico cittadino ad un prezzo modico per far sì che i grandi capolavori di ogni tempo tornino ad essere prime visioni:

“La struttura del LUX ospiterà in totale 6 appuntamenti che ripercorrono tutta la storia del cinema, i film sono aperti a tutti gli studenti universitari e gli studenti delle superiori con una corsia preferenziale che consiste in un prezzo ultra scontato di € 3.50. Per chi non appartenesse a queste due categorie il prezzo sarà di € 5.00 con la possibilità di fare anche un abbonamento di € 15.oo per tutta la rassegna.”

Attraverso la visione condivisa davanti a un grande schermo si recupera l’aurea magica di questi film. Si tratta di pellicole restaurate negli ultimi anni con tecnologia digitale, pertanto risultano di una nitidezza visiva mai raggiunta prima. Ogni proiezione è introdotta e commentata da docenti del dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali specializzati in materia. I prossimi appuntamenti saranno: Metropolis di Fritz Lang, Luci della città di Charlie Chaplin, Ladri di biciclette di Vittorio de Sica, Il disprezzo di Jean-Luc Godard e Toro scatenato di Martin Scorsese.

Gabriella Parasiliti Collazzo

 

Il giorno della maschera

Carnevale nelle vie di Messina e provincia.

Anche quest’anno, nella nostra città, si sente e si vede aria di festa, tra il profumo dei dolci carnevaleschi e i colori che riempiono le strade, tra coriandoli e maschere di tutti i tipi, cadendo sempre nell’originalità della festa.

Così come le maschera non mancano le iniziative Messinesi.

Piazza Cairoli accoglierà il 2 marzo i cittadini in grandi sfilate di fantasia, ricordando per antonomasia le sfumature Disney, senza tralasciare il divertimento del pubblico, tra spettacoli musicali e Danze popolari tipiche della cultura Siciliana.

Ma le sorprese non finiscono… “A Carnevale ogni scherzo vale“ dice il proverbio e noi di scherzi in questi giorni ne vedremo ancora per un po’; a continuare il 3 Marzo con la sfilata delle mascherine , dei bambini della scuola Elio Vittorini, con il fantastico concorso “La mascherina D’oro” e a seguire l’esibizione della scuola di ballo “Sueno de Ball”.

 

Ma il divertimento prosegue anche per le strade di Torre faro, deliziando ancora una volta i cittadini e i passanti delle sue vie, con il tipico dolce della festa che racchiude le risate, e noi Messinesi così come nelle feste, ci teniamo alle nostre tradizioni, senza lasciarci scappare la pignolata, una tradizionale leccornia dei nostri tempi.

Quest’anno il Faro ne ha fatto un guinness dei primati: la pignolata Messinese, la quale sarà una delle protagoniste del 3 Marzo per il “Faro in festa 2019”, farà un record di 100 kg è sarà alta 1,30 mt, ma soprattutto larga 90 cm.

Una giornata da non perdere tra maschere fantasiose e delizie della nostra città, che ancora una volta riescono a farci ricordare non solo il significato festivo ma anche i buoni sapori che porta assieme ad un vestito ricco di colori.

Dalila De Benedetto

La revisione dell’articolo scientifico: processi di peer rewiew

Il Prof. Salvatore Settineri, docente di  Psicologia Clinica del Dipartimento BIOMORF, Editor in Chief della rivista Open Access “Mediterranean Journal of Clinical Psychology” (MJCP), edita dall’Università di Messina, organizza, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario d’Ateneo il seminario: “La revisione dell’articolo scientifico: processi di peer review”.
Il processo di revisione dell’articolo scientifico ha il compito di assicurare la qualità dei prodotti della ricerca pubblicati su riviste scientifiche. La revisione è dunque un passaggio delicato e fondamentale per l’impatto in termini di immagine e di affidabilità scientifica delle riviste, dell’editor, del Comitato editoriale.

Questa esperienza avrà il fine di rendere rapido e accettabile il lavoro scientifico ed efficace la produzione scientifica.

Il seminario è aperto agli studenti dell’ultimo anno del Corso di Laurea di Medicina e Chirurgia, del Corso di Laurea Magistrale in Psicologia e ai Dottorandi di ricerca, perchè possano accostarsi al contesto della produzione editoriale di una rivista scientifica, è gratuito ed accoglierà i primi 50 iscritti,  sarà però prevista una modalità streaming, tramite chat, che renderà possibile la partecipazione a distanza.

L’incontro si terrà martedì 26 febbraio dalle ore 9.00 alle ore 12.00  presso l’aula Cannizzaro del Rettorato dell’Università degli studi di Messina e sarà trasmesso in diretta Facebook alla pagina di “MJCP | Mediterranean Journal of Clinical Psychology” e alla pagina del “Sistema Bibliotecario dell’Università di Messina”.

Programma:
– Editare una rivista come sogno di un Professore Universitario (Salvatore Settineri, Editor MJCP)
– Guardare all’Open Peer Review (Benedetta Alosi, SBA di Ateneo)
– Il Journal Manager nel processo di revisione (Emanuele Maria Merlo, Journal Manager)
– Introduzione all’analisi citazionale (Nunzio Femminò, SBA di Ateneo)
– Referaggio dell’articolo scientifico: aspetti statistici (Angela Alibrandi, Docente di Statistica)
– La rivista come strumento di cultura, recensioni, rubriche (Fabio Frisone, Assistant Journal Manager).

Iscrizioni per studenti all’ultimo anno di Medicina e chirurgia, del Corso di Laurea Magistrale in Psicologia o Dottorandi di Ricerca all’indirizzo mjcp@unime.it
Il Seminario sarà trasmesso in diretta Facebook alla pagina “Mediterranean Journal of Clinical Psychology”, link https://www.facebook.com/Mediterranean-Journal-of-Clinical-Psychology-MJCP-1582621301832345/?ref=bookmarks

Fiera delle Carriere Internazionali: opportunità di stage e lavoro per gli studenti UniMe

La città di Roma, nella splendida cornice dell’Hotel Sheraton Parco de Medici, ospiterà l’11 ed il 12 marzo la Fiera delle Carriere Internazionali, ormai alla sua 10ª edizione. Si tratta di un Expo aperto al pubblico sul tema “Giovani – lavoro e internazionalità”: 60 mila i giovani che avranno la possibilità di visitare più di 200 espositori ed interfacciarsi con i rappresentanti delle migliori Università e Business School, sia italiane che straniere. La Fiera, promossa da “Giovani nel mondo”, si colloca all’interno dell’omonimo Festival e sarà aperta al pubblico per 2 dei 4 giorni dedicati al Festival; la manifestazione è finalizzata a favorire l’incontro tra studenti di svariata provenienza e istituzioni che offrono lavoro, stage, formazione, e incoraggiare la partecipazione a sessioni di recruiting e workshop pratici su come condurre una ricerca di lavoro internazionale. Le testimonianze di chi vi ha partecipato descrivono l’evento come un’occasione unica per mettersi alla prova ed applicare fruttuosamente le conoscenze acquisite durante il percorso di studi: un’Olimpiade in cui la sana competizione tra partecipanti provenienti da tutto il mondo, con background e culture diverse, stimola e promuove una crescita personale e professionale. La Fiera delle Carriere Internazionali è un’esperienza motivante e rivelatrice, una palestra attraverso cui prepararsi alle sfide lavorative di lungo respiro, nel contesto globale. L’Università di Messina, da anni partner, promuove con salda convinzione l’opportunità di approccio al competitivo ma affascinante mondo delle carriere internazionali, nella direzione dell’unificazione e dell’integrazione tra le diverse nazioni.
All’interno dello spazio espositivo saranno presenti un’Area formazione e un’Area lavoro, che consentiranno ai presenti di reperire le informazioni utili per avviare stage o tirocini in aziende, istituzioni internazionali o ONG, grazie a incontri diretti con esperti del settore.

L’evento è aperto a studenti UniMe, laureati, dottorandi o studenti iscritti a master di 1° o 2° livello, che intendono intraprendere un percorso formativo o lavorativo all’estero. La partecipazione è a numero chiuso ed è, pertanto, necessaria l’iscrizione, del tutto gratuita, tramite apposito form.
E tu cosa aspetti? Iscriviti subito al Festival delle Carriere Internazionali e vivi anche tu un’esperienza indimenticabile!

Maggiori info: http://www.internationalcareersfestival.org

Form di iscrizione: https://giovaninelmondo.typeform.com/to/rcLNIW

Mariachiara Villari

Il valore del ricordo a quarant’anni dalla morte di Mario Francese

La mafia ha sempre mietuto molte vittime, ma per non renderle vane occorre perpetuarne il ricordo. Le idee di chi ha lottato e dedicato la propria vita alla ricerca della verità non moriranno mai. E continueranno a vivere nelle parole e nelle azioni di chi ne racconta l’operato, commemorandoli nel nome di un ricordo che mai si affievolisce. Sono tante le categorie colpite dalla malavita, che non risparmia nessuno: civili, magistrati, forze dell’ordine, ispettori e giornalisti. Sì, giornalisti, come Mario Francese, garante ideale dell’informazione per antonomasia, uno dei primi pionieri delle inchieste antimafia, risoluto, ostinato ed eccellente professionista considerato scomodo da un sistema criminale, e per questo zittito. A quarant’anni dal suo omicidio avvenuto per mano mafiosa, studenti, professori e giornalisti si sono raccolti per riflettere, nell’aula dell’accademia dei pericolanti dell’università degli studi di Messina. Vi hanno preso la parola il prof. Giovanni Moschella, presidente del centro studi sulle mafie, il prof. Luigi Chiara, direttore del centro studi sulle mafie, il prof. Marco Centorrino, docente di sociologia della comunicazione e Claudia Benassai, giornalista e promotrice della realizzazione dell’evento, in collaborazione con UniVersoMe, la testata giornalistica degli studenti universitari di Messina, il cui direttore generale, Alessio Gugliotta, ha moderato gli interventi.

©Marina Fulco, Messina 2019

 

©Marina Fulco, Messina 2019

Presente anche Giulio Francese, in veste di presidente dell’ordine dei giornalisti di Sicilia, nonché figlio del giornalista prematuramente scomparso, testimone della vita del padre, di cui ha descritto e condiviso i tratti della personalità in un discorso toccante e ispirante che ha visibilmente risvegliato gli animi e smosso le coscienze dei partecipanti. “Il giornalista con la schiena dritta” è l’espressione che ha dato il titolo alla ricorrenza, che, come ha dichiarato Giulio Francese, rispecchia a pieno la figura del padre incorruttibile, coraggioso, con un modus operandi eticamente corretto, che agiva con trasparenza e responsabilità. Figura esemplare per chiunque voglia intraprendere un percorso giornalistico. Non c’è coraggio senza paura. Il figlio di Francese ha infatti negato che il padre non avesse paura. Sicuramente ne ha provata molta nello svolgere il suo lavoro, ma non ha mai lasciato che prevalesse sul senso del dovere. La reputazione odierna del ruolo di giornalista tende a subire generalizzazioni ed essere compromessa, denigrata, infangata, privata di dignità, sminuita, svilita ed erroneamente ridotta a mero sciacallaggio. Raccontare di un giornalista come Mario Francese aiuta a ripristinare quell’immagine genuina di interprete della realtà riportata con credibilità e senza essere distorta. A proposito di storpiature, dalle parole di tutti gli intervenuti è emersa un’amara consapevolezza: l’esistenza di chi vorrebbe manipolare e orientare l’informazione, ingannando la società e divulgando le sempre più diffuse fake news. Tra i consigli per riconoscerle, quello di verificare sempre le fonti di ciò che leggiamo, confrontare diversi testi e approfondire i contenuti, analizzandoli con criterio e spirito critico. Il lascito di Francese è un’eredità intellettuale e culturale che dovrebbe fungere da monito per non ricommettere più gli stessi errori. L’aver ottenuto giustizia, se pur parziale e con tante congetture irrisolte, non colmerà mai il dolore di persone come Giulio Francese. Ciò nonostante, egli stesso ha affermato, durante il suo intervento, di credere che prima o poi la verità emergerà. Se è vero che la storia insegna, quella di Mario Francese non deve più cadere nell’oblio, dove è finita per vent’anni, prima di essere rivalutata e riportata in auge per i restanti venti.

Gli interventi di tutti gli altri relatori hanno rappresentato stimoli e spunti di confronto per un dibattito interessante. In particolare, i professori Moschella e Chiara hanno analizzato la figura del giornalista Mario Francese in relazione al contesto storico della Sicilia degli anni settanta, scenario in cui l’organizzazione mafiosa si stava consolidando in modo capillare controllando molti aspetti del sistema politico e sociale della regione e dello Stato. Moschella ha definito Francese un giornalista che esercitava la propria professione scevro di condizionamenti, emblema che incarna un prototipo giornalistico sano e autentico come elemento fondante della coscienza democratica e civile. Il suo operato, che ha pagato con la vita, è la dimostrazione di come l’attività di informazione non possa essere disgiunta dal perseguire la verità”. 

Il professore Centorrino ha ribadito, in linea con quanto già sottolineato dai colleghi, la centralità di una delle funzioni del giornalismo: la tutela della democrazia e di indagine in opposizione alla criminalità organizzata. Da parte del professore è stato doveroso e spontaneo menzionare il parallelismo tra Francese e “un altro giornalista con la schiena dritta, altra vittima della mafia che si è distinto per il suo operato altrettanto degno di nota: Beppe Alfano, con il quale Centorrino ebbe il privilegio di lavorare durante l’esperienza di cronista di nera per il quotidiano “La Sicilia” di Catania”.

La giornalista Claudia Benassai, molto sensibile alla tematica ed esperta del caso Francese, su cui ha elaborato la sua tesi di laurea, durante l’incontro ha approfondito le inchieste condotte da Francese e spiegato le modalità di svolgimento del suo lavoro di ricerca, citando come modello l’articolo “Perché il Belice è un terreno minato” scritto proprio dal giornalista stesso. Il figlio Giulio ha ricordato l’importanza della lettura dei testi redatti dal padre, di cui è possibile prendere visione nel sito marioegiuseppefrancese.it., in una sezione del sito dedicata all’archivio pazientemente creato con la collaborazione del fratello Giuseppe, che fino a poco prima di togliersi la vita, si prodigò per la raccolta di dati in favore della ricostruzione dell’omicidio del padre.

©Marina Fulco, Messina 2019

La Benassai ha inoltre riportato la testimonianza del giornalista Vincenzo Vasile, collega di Mario, che per lui rappresentò un mentore dall’impeccabile etica professionale, al quale ispirarsi. Ecco un estratto del suo racconto, in cui dichiara:

“In alcune fiction recenti gli sceneggiatori tratteggiano un personaggio anacronistico, riscrivendo il profilo professionale e culturale di Mario con lo stereotipo del cosiddetto “giornalismo di inchiesta”. È invece la normalità, la quotidianità del mestiere di informare, il tratto caratteristico di Francese, e il suo omicidio dice dell’impossibilità, del divieto mafioso del mestiere di informare, alla svolta della metà degli anni Settanta. Mario lavorava una quindicina di ore al giorno, come facevano a quei tempi i veri cronisti. E la cronaca normale – riferire un rapporto dei carabinieri sui maneggi mafiosi e politici su una diga nel Corleonese – era divenuta impossibile. Un invisibile confine si era spostato. E Mario Francese lavorando normalmente quelle quindici ore al giorno si trovò un passo oltre quel confine per fare nient’altro che il suo mestiere. 

©Marina Fulco, Messina 2019

Molto significativa è stata la risposta della platea, che ha partecipato con attenzione e rispettoso silenzio, al quale è seguito un momento di interazione in cui il pubblico ha potuto rivolgere curiosità e domande agli ospiti. L’evento ha sortito l’effetto che la testata UniVersoMe si era prefissata tra gli obiettivi, e cioè, come ha affermato il coordinatore Gugliotta, quello di non speculare sul dolore e di non strumentalizzarlo con pietismo, ma di volgere il quarantesimo anniversario della morte di Francese alla sensibilizzazione dell’intera comunità studentesca e di quei giovani che, se pur non contemporanei all’epoca in cui è vissuto Francese, hanno il dovere morale di conoscerne la storia per non dimenticare. 

 

Giusy Boccalatte   

Più chiarezza (ed equità) sui CFU: criteri di determinazione meno diversificati

Altra grande conquista per gli studenti UniMe: dal prossimo anno accademico (A.A. 2019/2020) i criteri di determinazione dei CFU saranno finalmente meno diversificati. Le principali novità riguardano la didattica formativa e le altre attività ad essa connesse; la delibera è il risultato dell’ultima seduta degli organi collegiali d’Ateneo e
favorisce una più razionale attribuzione delle ore riservate alle attività didattiche formative frontali, differenziando, invece, il monte ore unicamente per tutte le altre attività. Nello specifico, è stato decretato quanto segue:

  • didattica frontale: 6 il numero di ore per credito formativo universitario per tutti i CdL,
  • altre attività (esercitazioni, attività di laboratorio, progettazione in aula, seminari, etc.): 10 il monte ore per credito formativo universitario per i CdL appartenenti all’Area Umanistica – Economica – Giuridica e 12 il numero di ore per i CdL appartenenti all’Area Medica – Scientifica.

La differenziazione relativa alle altre attività risponde alla necessità di distinguere le peculiarità specifiche dei corsi di studio e delle aree disciplinari, nel segno di una più equa e chiara determinazione dei tanto da noi studenti agognati CFU.

 

Mariachiara Villari

Le nuove frontiere della comunicazione universitaria: al via Live Chat, Contact Form e FAQ

 

Unime apre le porte alla multicanalità: nuovi canali bidirezionali di comunicazione permettono con estrema facilità di accedere e reperire le più svariate info. Il ventaglio di possibilità per l’utenza universitaria si amplia: al Call Service Numero Verde, un servizio coordinato dall’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) in collaborazione con “Radio Call Service”, si aggiunge una pagina web che attraverso tre differenti modalità d’uso consente un dialogo sempre aperto tra l’Ateneo e la compagine studentesca.

Il servizio di Call Center, valutato nel 2018 da apposita indagine di Customer Satisfaction, si è attestato su livelli di eccellenza, gli stessi che si auspica possano raggiungere anche le nuove tre frontiere della comunicazione accademica.

Nello specifico, questa pluralità di canali si articola in:

⦁ Live Chat
⦁ Contact Form
⦁ FAQ

L’uso singolo o congiunto di questi canali, studiati affinché risultino intuitivi e di semplice fruizione, favorisce l’accesso più diretto ad un’informazione trasparente, aggiornata e puntuale.

La pagina clienti.radiocallservice.it/unime/, consultabile anche in lingua inglese, permette la scelta della modalità di comunicazione più adatta alle proprie esigenze: al click del canale prescelto, si apre una nuova pagina contente le istruzioni d’uso ed eventuali orari di accessibilità ed inattività.

 

Mariachiara Villari

Al via ciclo di incontri tra il rettore ed i dipartimenti per un confronto sulla policy d’ateneo

A partire da martedì 22 Gennaio avrà inizio un ciclo di incontri tra il Rettore, il prof. Salvatore Cuzzocrea ed i Dipartimenti dell’Ateneo.

Nel corso degli appuntamenti parteciperanno anche il Prorettore vicario, prof. Giovanni Moschella ed i prorettori.

Saranno centrali il tema della didattica, dei servizi offerti agli studenti e della ricerca, con il fine di stabilire un confronto attivo tra studenti, docenti e personale tecnico amministrativo riguardo alle politiche dell’amministrazione.

Riportiamo qui di seguito il calendario degli incontri previsti:

Martedì 22/01/2019
Ore 9.30 Dipartimento ECONOMIA
Ore 12.00  Dipartimento GIURISPRUDENZA
Ore 16.00 Dipartimento SCIENZE POLITICHE E GIURIDICHE

Mercoledì 23/01/2019
Ore 9.30  Dipartimento CIVILTA’ ANTICHE E MODERNE
Ore 12.00 Dipartimento SCIENZE VETERINARIE

Giovedì 24/01/2019
Ore 9.30  Dipartimento SCIENZE MATEMATICHE ED INFOMATICHE, SCIENZE FISICHE E DELLA TERRA
Ore 12.00 Dipartimento SCIENZE CHIMICHE, BIOLOGICHE, FARMACEUTICHE ED AMBIENTALI
Ore 15.00 Dipartimento di INGEGNERIA

Venerdì 25/01/2019
Ore 9.30  Dipartimento di SCIENZE COGNITIVE, PSICOLOGICHE, PEDAGOGICHE E DEGLI STUDI CULT.
Ore 12.30  Dipartimenti di MEDICINA E CHIRURGIA