Stranger Things 4 parte I: tra realtà e fantascienza

      Una serie avvincente che lega fantascienza e realtà ad un unico filo – Voto UvM: 5/5

 

Esser felici dura il tempo di un ballo
Fra Dustin e Nancy
(La Storia Infinita – PTN)

Una strana atmosfera avvolge Netflix, i colori si sono spenti, è tutto sotto sopra, giochi da tavolo come Dungeons & Dragons vengono rispolverati. Strane cose avvengono sulla piattaforma streaming.

Dopo tre anni finalmente ritorna Stranger Things con la prima parte della quarta stagione. Ritardo dovuto soprattutto all’emergenza pandemica che ha più volte costretto il regista a rimandare le riprese. La seconda parte della stagione debutterà il 1 luglio 2022 con altri due episodi ma non sarà l’ultima! Netflix ha infatti già annunciato una quinta stagione per il gran finale.

Con l’annuncio di questa quarta stagione internet è esploso. I fan ormai aspettavano l’uscita della serie, il 27 maggio, più di ogni altra cosa. Non saranno mancati i rewatch di una terza stagione che ci aveva lasciati col fiato sospeso, del duetto di Dustin e Suzy sulle note di Neverending Story, canzone tratta da La Storia Infinitafilm che ha ispirato i Pinguini Tattici Nucleari nella realizzazione dell’omonimo brano. Abbiamo capito che la serie TV è entrata nei cuori di molte persone. E per i più nostalgici sarà un colpo al cuore vedere i protagonisti che da teneri bambini sono diventati dei veri e propri adolescenti isterici. È proprio in casi come questi che la vecchia che è in te penserà: “Ai miei tempi queste cose io non le facevo”.

Da sinistra verso destra gli attori: Caleb McLaughlin (Lucas), Gaten Matarazzo (Dustin), Finn Wolfhard (Mike),  Milly Bobby Brown (Unidici). Fonte: Netflix

Un tuffo nel passato

Ritorniamo indietro nel tempo: con le stagioni precedenti abbiamo avuto modo di conoscere tutti i personaggi. Li abbiamo visti scappare in bici dai “cattivi” che trattavano Undici come un topo da laboratorio. E abbiamo visto nascere i primi amori, come quello tra “Undi” e Mike o quello tra Max e Lucas. E poi, chi non ha mai desiderato creare l’alfabeto, costruito da Joyce nella prima stagione, per ritrovare Will?

“Gli amici non mentono”

Ci siamo innamorati di Stranger Things per la sua storia avvincente che lega fantascienza e realtà ad un unico filo. Autentico, perché ci mostra l’interiorità di ogni personaggio. Ci fa scoprire il mondo del Sottosopra, una dimensione alternativa, “arredata” di flora e fauna. Sono quest’ultime ad allevare e controllare il Mind Flayer, un super organismo e villain principale della serie, che produce i Demogorgoni, creature alte 3 metri, con corpi antropomorfi e con una “carnagione” verdastra – che nemmeno con un po’ di sole di Agosto si può rimediare – e una testa che sembra un simpatico fiore di tulipano.

Undici che combatte contro il Demogorgone. Fonte: Netflix

Il Ritorno

Stranger Things con la sua storia avvincente ha affascinato tutti – nerd e non – rendendola una delle serie TV più amate di tutti i tempi. L’opera tiene lo spettatore incollato allo schermo anche grazie ai tanti temi trattati: amore, amicizia, mistero, ecc…

“Solo l’amore ti rende così folle e così dannatamente stupido”

La quarta parte è composta da 7 episodi e il Sottosopra ritorna a minacciare gli abitanti di Hawkins. Nuovo mostro, nuova avventura!
I ragazzi come dei segugi cercheranno di risolvere il mistero, per salvare la loro cittadina, che sembra essere diventata la nuova Salem – ma con i Demogorgoni al posto delle streghe! In questa stagione un nuovo cattivo fa il suo debutto. Stiamo parlando di Vecna, un “demone” che minaccia i cittadini.

La nuova stagione è come un puzzle: all’inizio lo spettatore si sente confuso e non capisce cosa sta accadendo ma andando avanti, pian piano, riceve delle risposte.

The Hellfire Club. Fonte: SmartWorld

Stagione nuova, personaggi nuovi

Nel cast troviamo delle new entry, come l’affascinante Jamie Campbell Bower, che interpreta Peter Ballard, un uomo empatico che lavora come assistente nel laboratorio del Dottore Martin Brenner, (Matthew Modine) colui che tiene sotto osservazione i bambini e i ragazzi come Undici (Milly Bobby Brown). Ci sarà poi  Joseph Quinn, a vestire i panni di Eddie Munson, un liceale, leader del Hellfire Club.

I protagonisti principali sono ormai cresciuti, sono cambiati, e anche il gruppo questa volta non sarà unito “fisicamente” come nelle stagioni precedenti. Ognuno di loro affronterà un’avventura diversa. Ma anche se in Stati diversi, tutti lotteranno per lo stesso scopo.

Joyce, interpretata dalla bellissima Winona Ryder, volerà in direzione Alaska, assieme a Murray Bauman (Brett Gelman), per salvare Hopper (David Harbour). Nancy, Lucas, Steve, Dustin, Max e Robin, rimasti ad Hawkins, cercheranno indizi per salvare la loro città. Mentre Mike, Will e Jonathan, saranno alla ricerca di … non ve lo dico, dovrete guardare la serie!

Alla fine abbiamo Undici, che tornerà nel laboratorio, da cui in passato era scappata, per cercare di riacquistare i propri poteri. Tre gruppi, tra cui Undici che sarà sola, dovranno affrontare mille avventure accomunate dallo stesso obiettivo.

“Non avevano bisogno di me. Avevo bisogno di loro”

Caleb McLaughlin (Lucas Sinclair), Priah Ferguson (Erica Sinclair), Sadie Sink (Max Mayfield) e Gaten Matarazzo (Dustin Henderson). Fonte: Netflix

Musiche

L’opera è amata per tante ragioni, a partire dall’ambientazione: i mitici anni ’80, un’era di capigliature eccentriche, outifit stravaganti ma sempre alla moda, e una musica che ha creato leggende. È proprio grazie a Stranger Things che sono tornate alla ribalta canzoni come “Every Breath You Take” dei The Police, “Beat It” di Michael Jackson, “Girls Just Wanna Have Fun” di Cyndi Lauper o “Should I Stay Or Should I Go” del mitico gruppo The Clash , vere e proprie colonne sonore dei mitici anni ’80 che ci fanno alzare dalla sedia e ballare. Con la quarta stagione la canzone Running Up that Hill di Kate Bush, si è posizionata al primo posto tra i brani più ascoltati sulle piattaforme digitali.

Darling you got to let me know
Should I stay or should I go?
If you say that you are mine…
(“Shoul I Stay Or Sholud I Go” -The Clash)

Una serie TV che riesce a dare spazio a tutti i suoi personaggi, anche a quelli secondari, mostrandoci le loro fragilità e paure. Dopo un’attesa durata tre anni, noi fan possiamo ritenerci soddisfatti e pronti a rivedere, fra un paio di settimane, le avventure dei ragazzi di Hawkins.

Alessia Orsa

5+1 serie tv per farvi innamorare della (fanta)scienza

Tra le series più ricercate ci sono quelle tecnologiche e fantascientifiche, chissà perché!

Che siano forse troppi i nerd? O che siano forse tante le offerte del settore?

Sin dagli anni ‘60, da quando Star Trek – con Spock sulla navicella USS Enterprise – cominciò ad appassionare milioni di telespettatori e a rendere la sua idea di spazio e di futuro, fino ad arrivare ai giorni nostri, la scienza ha mantenuto un certo appeal. Che siano supereroi, storie vere o possibili realtà future, una cosa è certa: la scienza fa intrattenimento.

Così abbiamo scelto cinque (+ una) delle serie che meglio la rappresentano, in ogni suo aspetto e sfaccettatura.

1)The Big Bang Theory

Leonard, Sheldon, Howard e Raj, nel 2007 ci hanno fatto entrare nelle loro vite (e nel loro appartamento), presentando al mondo i nerd  e reclutando un esercito di ragazzi che – come i protagonisti – adorano i fumetti e indossano magliette dei supereroi,  ottenendo un successo strepitoso.

Fonte: over-blog-kiwi.com – Sheldon cita Star Trek

I quattro, alle prese con la quotidianità da cervelloni, dovranno fare i conti con Penny: una giovane aspirante attrice che, estremamente diversa da loro,  creerà un mix esilarante tra teoria delle stringhe e frivolezze.

È una serie cult ormai, premiata ma finita. Lascia un prequel, Young Sheldon, che racconta il genio del protagonista sin dalle scuole elementari, ma sappiamo che non basta: siamo sicuri, che The Big Bang Theory ci mancherà!

2)Rick and Morty

Ah, che belli i ricordi con i nonni! E questo,  Morty potrebbe dirlo più di tutti.

In un Cartoon, Netflix racconta il particolare rapporto nonno–nipote, riuscendo a condensare i temi più disparati: attualità, credenze mistiche e futuri impensabili.

Fonte: steamuserimages. com – Una tipica passeggiata nonno e nipote

La nonchalance di Rick  e l’insicurezza di Morty si armonizzano perfettamente e si addicono ad ogni avventura, che non sarebbe la stessa se non venisse vissuta con questo mix.

Tra un briciolo di gelida realtà e l’immensa comicità che la contraddistingue, è una serie da guardare e da riguardare, venti minuti di scienza esposta in modo (molto) poco convenzionale.

3) Stranger Things

Con un velo di nostalgia per gli anni 80, ci immergiamo in un atmosfera spielberghiana, in cui, per  quattro ragazzini, cominceranno una serie di eventi molto strani.

In coincidenza di un incidente nucleare, che creerà una breccia tra il nostro mondo e una dimensione non ben conosciuta, si perderà Will ma si conoscerà Undi, una ragazzina molto strana, appena scappata dalle forze governative.

Fonte: media.giphy.com – Will, Mike, Dustin, Lucas alla sala giochi

Nel giro di tre stagioni, vediamo come i nostri protagonisti riusciranno a combattere contro un upside down  misterioso – e spaventoso – e contro forze soprannaturali.

Questa serie ha avuto la capacità di far innamorare chiunque la guardasse, dai più giovani ai più adulti e, in attesa della quarta stagione, non si può far altro che un rewatch.

4) Orphan Black

Cosa fareste se vi ritrovaste davanti una persona identica a voi? E se poi questa si scoprisse essere un clone?

Sarah Manning e le sue sorelle scopriranno di esserlo, e – come se non bastasse – scopriranno di essere la punta dell’iceberg  di un progetto ben più complesso, che ha per obiettivo modificare e riprogrammare l’umanità.

Fonte: mediaite.com – Clone Dance/ Clone Club

In un contesto di scienza usata per un fine estremista, spicca il talento di Tatiana Maslany: già solo per questo varrebbe la pena guardare i quaranta minuti di ogni episodio.

L’estrema bravura di una sola attrice, che riesce ad essere copia di se stessa ma diversa in ogni atteggiamento e battuta.  Un capolavoro, in Italia purtroppo sottovalutato, che ci fa rendere conto di quello che potrebbe succedere quando l’uomo supera i limiti dell’etica e della scienza stessa.

5) Black Mirror

Lo specchio nero dei nostri dispositivi, ora più che mai è la fonte più vicina di scienza che abbiamo.

Quello che Black Mirror fa, e che giustifica il suo enorme successo, è rendere evidenti le crepe del rapporto uomo–macchina e mostrare da ogni punto di vista come l’evoluzione tecnologica stia andando più veloce di quella dell’uomo stesso.

Fonte: monstermovieitalia.com – logo BM originale Netflix

È una serie antologica difficile da classificare: distopica, attuale, horror, fantascientifica.  Non c’è niente di specifico per descriverla; le stagioni sono sconnesse tra loro, nonostante ci sia un sottile filo conduttore e le puntate non hanno un ordine ben preciso.

Quello che ha attratto milioni di telespettatori dunque,  è l’aver denunciato l’uso della tecnologia esasperato e l’aver mostrato come  le conseguenze che si avranno, saranno importantissime e disastrose.

5+1) Futurama

Da sempre , Bender, Fry e la loro ditta di consegne intergalattiche ci hanno tenuti incollati alla tv all’ora di pranzo.

La prima volta che l’uomo, la macchina e la galassia si sono uniti, in una sitcom disegnata dal celebre Matt Groening e che ha letteralmente posto il ventunesimo secolo in uno scenario nuovo: nel futuro anno 3000.

Un millennio in più, che però non è bastato a modificare le problematiche della società, ma ne ha solo mascherato l’evidenza e cambiato i protagonisti, includendo robot, alieni e mutanti.

Fonte: reactiongifs.us – Bender, Fry, Leela, professor Farnsworth sulla Planet Express

Sempre attuale e futuristica allo stesso tempo. Beh, adesso che è disponibile su Amazon Prime Video, non possiamo far altro che tornare a quel capodanno del 2000 e ibernarci con Fry!

Dunque, vediamo come questo argomento così complesso si mostra invece leggerissimo e fonte di intrattenimento (la cui lista sarebbe chilometrica).

Non è detto che la scienza sia noiosa, anzi tutt’altro, e non è detto che sia solo per cervelloni o per nerd, si presta a chiunque e ad ogni momento delle nostre vite e giornate.

Barbara Granata

5 buoni motivi per recuperare (o fare il rewatch) della prima stagione di Stranger Things

Tra 15 giorni Netflix rilascerà la seconda stagione di una delle sue produzioni originali più apprezzate: Stranger Things. 

Dal suo arrivo sulla piattaforma di streaming “rosso fuoco”, si è affermata ed ha riscosso un notevole successo, sia tra il pubblico che tra la critica.

I fan, che l’hanno amata, l’attendono con ansia e curiosità; ma chi non ne ha mai sentito parlare o non l’ha mai vista, perché dovrebbe recuperarla?

 

  1. Revival anni 80. Grande protagonista della serie è l’atmosfera di questo decennio. La storia inizia il 6 novembre del 1983 e tutto è ricostruito benissimo, dall’abbigliamento alla colonna sonora (piena di hits Rock e Pop di quegli anni), che scandisce alla perfezione il susseguirsi dell’azione. Se poi siete amanti di film come “i Goonies”, “Ghost Busters”, “Ritorno al Futuro” e altri cult di quegli anni, andrete a nozze con questa serie. La sceneggiatura è una continua citazione e ammicca a opere che hanno fatto la storia cinematografica e televisiva di quegli anni, che sono stati replicati a oltranza per tutta la durata degli anni 90, che almeno una volta nella vita abbiamo visto (o dovremmo vedere).
  2. Gli attori. Oltre alla presenza di Winona Ryder e di David Harbour, che interpretano benissimo i ruoli che hanno, i veri protagonisti della storia sono i ragazzi. Non è un teen drama, ma come la migliore tradizione dei film anni 80, sono gli adolescenti a fare l’azione. E qui i “piccoli” attori si sono dimostrati all’altezza di questo compito. Talmente all’altezza che qualcuno di loro è tra i protagonisti del film “IT”, che a breve sarà nelle sale italiane (coincidenze? Io non credo).
  3. Le puntate. Solo 8 puntate per la prima stagione con una durata che va dai 41 ai 55 minuti. Quindi relativamente corta, ma pregna di contenuti. Una volta cominciata più si va avanti più vorrete sapere cosa accadrà nell’episodio successivo. Insomma questo formato è perfetto per fare un bel binge watching, per fare una bella pausa dallo studio.
  4. Fantascienza e Mistery. Questi sono gli ingredienti che amalgamo tutta la storia. Risolvere i misteri e cercare risposte impensabili a domande improbabili. Si insinueranno dubbi e curiosità mentre guarderete ogni puntata e vorrete saperne sempre di più. Perché vorrete capire perché accadono certe cose, perché i personaggi si comportano in un certo modo.

E vorrete sapere tutto su Eleven / Undici.

  1. Il Sottosopra. Cosa sarà mai? Chi ha già visto la serie sa di cosa sto parlando e sa bene quanto sia importante questo “luogo”. Per chi non ha ancora avuto occasione di guardare Stranger Things, non voglio rovinare la sorpresa.

Saveria Serena Foti