#iorestoacasa: Guida di sopravvivenza pt.3

In questi tempi dalla natura alquanto singolare, stiamo imparando che alla fine non è poi chissà quale sacrificio stare chiusi in casa per un periodo di tempo, anche se così lungo. Sicuramente anche grazie alla nostra guida (qui la parte 1 e la parte 2) che vi terrà compagnia giorno per giorno.

Oggi ci occupiamo di una forma di intrattenimento molto nota… ma che, proprio per questo, necessita sempre più di idee originali e semisconosciute, oltre alla riscoperta di qualche classico.

LUNEDÌ: Prova a prendermi (2002)

Film diretto da Steven Spielberg con protagonisti Leonardo Di Caprio e Tom Hanks affiancati da un magistrale Cristopher Walken. La pellicola narra l’incredibile storia di Frank Abagnale (Leonardo Di Caprio), un giovane ragazzo che, in seguito ad una crisi finanziaria del padre, decide di andarsene da casa per tentare di risanare la situazione.

Fonte: Telefilm Central

La mente estremamente brillante di Frank e la sua forza di volontà lo aiuteranno a sbarcare il lunario; tuttavia le sue azioni non sono prettamente legali, infatti sarà costantemente pedinato da Carl (Tom Hanks), un agente dell’FBI.

MARTEDÌ: Facciamola finita (2013)

Pellicola altamente demenziale dove l’ignoranza regna sovrana. Il cast è ricco di giovani star hollywoodiane come James Franco, Seth Rogen, Jonah Hill e Jay Baruchel, i quali interpretano se stessi.

Il film inizia con Seth Rogen all’aeroporto di Los Angeles mentre aspetta il suo amico Jay per trascorrere un week-end a base di marijuana, cibo spazzatura e videogiochi. La sera i due si recano ad una festa organizzata da James Franco nella sua villa di Beverly Hills, ma ad un tratto l’apocalisse ha inizio e li costringe a barricarsi nel grande villone di Franco per cercare di sopravvivere. Questo susseguirsi di sketch comici e di momenti di in cui l’intelletto umano viene sostituito interamente dall’idiozia vi ricorda qualcosa?

Locandina del film Facciamola Finita – Fonte: mymovies.it

MERCOLEDÌ: The Lincoln Lawyer (2011)

Il film che ha rilanciato la carriera di Matthew McConaughey e gli ha aperto le vie per diventare uno dei più grandi attori della storia.

La pellicola, diretta da Brad Furman, racconta la storia di Mickey Haller, un eccellente avvocato noto per i suoi metodi abbastanza discutibili ma estremamente efficaci per tutelare i suoi assistiti.

Fonte: cinematographe.it

Il racconto presenta una serie di colpi di scena che lasciano di stucco lo spettatore, il quale deve tenere un livello d’attenzione alle stelle per non perdersi nemmeno un passaggio della vicenda, così da poter comprendere il tutto e godersi a pieno quest’opera cinematografica.

GIOVEDÌ: Carnage (2011)

Diretto dal celebre Roman Polanski, Carnage è un film particolare. Narra la storia di due coppie di genitori che si riuniscono all’interno di una casa per discutere di un litigio insorto tra i figli delle rispettive famiglie. Il film è ambientato tutto all’interno dell’appartamento dove i toni della conversazione vanno ad inasprirsi sempre di più e fanno nascere nello spettatore un’ansia abissale.

Nel cast di soli 4 attori spiccano Cristopher Waltz, Jodie Foster, Kate Winslet e John Christopher Reilly (i primi 3 tutti vincitori di un Oscar, mentre John comunque è stato candidato nel 2003).

Fonte: cinematographe.it

VENERDÌ: Sweeny Todd – il diabolico barbiere di Fleet Street (2007)

A mani basse il miglior film della coppia formata da Tim Burton e Johnny Depp.

Il musical racconta la storia (forse vera) di Benjamin Barker, un barbiere che viene ingiustamente arrestato ed esiliato in Australia dal crudele giudice Turpin (interpretato dal compianto Alan Rickman), il quale brama Lucy Barker, moglie di Benjamin.

Dopo 15 anni il barbiere riesce a fuggire e a tornare a Londra dove adotta il nome fittizio di Sweeney Todd ed apre bottega a Fleet Street sopra al negozio fatiscente di Mrs Lovett (Helena Bonham Carter). La donna gli racconta che il giudice durante la sua assenza ha violentato la moglie e che la tiene segregata in casa sua figlia. Ciò scatenerà l’ira funesta di Sweeney sui suoi poveri clienti, con risvolti del tutto inaspettati.

A sinitra Johnny Depp e a destra Helena Bonham Carter nei panni di Sweeney Todd e Mrs Lovett – Fonte: ilsuperuovo.it

SABATO: Hook – Capitan Uncino (1991)

Film diretto da Steven Spielberg con un cast incredibile in cui spiccano Robin Williams, Dustin Hoffman e Julia Roberts.

Il regista analizza la storia di Peter Pan in chiave diversa rispetto ai canoni classici. Infatti, assistiamo alle vicende di un Peter adulto, divenuto uno stimato avvocato il quale ha dimenticato completamente l’isola che non c’è ed i bimbi sperduti, tant’è che una volta tornato lì fa fatica a credere che quella sia la realtà.

DOMENICA: L’evocazione – The Conjuring (2013)

La pellicola, diretta da James Wan, ha dato inizio ad una serie di film, tutti collegati tra loro in maniera impeccabile, che ha spaventato ed impressionato il mondo intero.

Fonte: amazon.it

Il film narra le vicende di una famiglia trasferitasi all’interno di una casa dove giorno dopo giorno avvengono fatti sempre più inspiegabili ed agghiaccianti. Dopo che la madre viene attaccata dallo spirito di una donna anziana, la famiglia decide di chiedere aiuto ai coniugi Warren, due investigatori del paranormale (sui quali è incentrata l’intera serie e che sono realmente esistiti).

 

Speriamo che questi film possano tenervi compagnia in un momento così particolare della nostra storia.

Per fortuna di pellicole che meritano ne abbiamo a bizzeffe e per tutti i gusti: quindi rilassiamoci un po’ e concediamo ai grandi artisti la possibilità di farci fuggire con la mente.

Vincenzo Barbera

Anteprima di Ready Player One di Steven Spielberg (SENZA SPOILER)

2045. In un futuro distopico la popolazione mondiale è spaccata economicamente in due, fra ricchezza e povertà.
L’unico punto in comune fra i due ceti è una tecnologia particolare e complessa che permette di vivere interamente la propria vita in rete, eccetto che per mangiare e dormire, grazie all’ausilio di un immenso videogioco: OASIS.
Dai bambini agli anziani, chiunque è attratto da questa piattaforma ibrida fra Realtà Virtuale e Realtà Aumentata, permettendo all’utente di percepire ogni sensazione provata dal proprio alter ego digitale in tutto e per tutto nella vita reale.
Talmente di grande portata e successo che OASIS fa parte della quotidianità ad un punto tale che il semplice socializzare è ripiegato alla piattaforma, considerando il mondo reale quasi come un momento di transizione tra una pausa e l’altra dal gioco.

Il perché di tutto questo successo? Chi riuscirà ad individuare un Easter Egg posizionato in maniera assolutamente casuale fra gli infiniti mondi di gioco del software, otterrà l’intera eredità del suo creatore James Donovan Halliday (Mark Rylance) equivalente a 500 miliardi di dollari e il controllo completo di OASIS. Wade Owen Watts (Tye Sheridan) è un semplice ragazzo che usa il videogioco per evadere dalla realtà che vive tutti i giorni, con una profonda conoscenza della piattaforma e del suo creatore. Ma ben presto capirà che anche questa “altra” realtà ha un suo prezzo.

E’ risaputa la voglia di Spielberg di spaziare nei suoi argomenti trattati nei vari film e cercare di narrare una storia che possa quanto più distanziarsi dal normale, ed anche questa volta si dimostra essere un maestro con un tentativo di pieno successo.
Trattare un tema quale quello dei videogiochi non è mai facile, sia per il pubblico d’utenza molto esigente, sia per la conoscenza limitata dell’ambito soprattutto nel comparto Hollywood, ma Steven sembra aver fatto i compiti a casa.

In un film costellato di effetti speciali ottimizzati in maniera splendida e con una cura non indifferente.
I riferimenti, le allusioni e quant’altro si colleghi al mondo video-ludico sono sempre azzeccati, lasciando allo spettatore il compito di individuare quel personaggio noto di un determinato videogioco o perfino scegliendo di guidarlo nella conoscenza di alcuni fatti “storici” dell’ambito non molto noti, circondato da un’aura di nostalgia che attraversa il vecchio per abbracciare il nuovo.
L’influenza dalla cultura degli anni ’80 – ’90, rende il prodotto curioso e fruibile anche a chi i videogiochi non vanno proprio a genio. Successo che si conferma anche tagliando fuori il tema principale dei videogiochi, evidenziando una buona regia, una sceneggiatura abbastanza scontata e prevedibile, ma non per questo da considerare debole e una pellicola godibile alla vista ottima per passare il tempo in compagnia di qualche amico.

Ready Player One, in uscita nelle sale italiane il 28 marzo 2018, è un film diretto da Steven Spielberg e ispirato all’omonimo romanzo di Ernest Cline, il quale ha collaborato alla stessa sceneggiatura del film.

 

                                                                                                                       Giuseppe Maimone

Quando girare con un Super 8 era bello da morire

Nel lontano 1979, in Ohio, un giovane ragazzo di nome Joe Lamb (Joel Courtney) perde la madre in un incidente di fabbrica.
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La scena si apre proprio sulla veglia di quest’ultima, con Joe in lacrime, seduto su un’altalena che assiste inerme ad un ospite (Ron Eldard) appena arrivato cacciato dal padre del ragazzo (Kyle Chandler), facente parte del comando di polizia locale.

Passati quattro mesi, Lamb sembra apparentemente aver superato la morte della madre e insieme al suo migliore amico Charles Kaznyk (Riley Griffiths) ed altri suoi compagni di scuola Cary McCarthy (Ryan Lee), Martin Read (Gabriel Basso) ePreston Scott (Zach Mills), decidono di girare un film per un concorso cinematografico, trattando una storia basata su degli zombie e un detective che indaga su di essi.
Charles riesce ad aggiungere al gruppo una ragazza molto popolare a scuola, Alice Dainard (Elle Fanning), per interpretare la moglie del detective. Così, gruppo riunito, si danno appuntamento a mezzanotte per dirigersi verso una stazione ferroviaria per girare una scena precisa del futuro film, approfittando del passaggio del treno per rendere la scena più emblematica.
Tutto tranquillo finché Joe nota un pick-up dirigersi verso le rotaie in direzione del treno. Nel momento stesso in cui avvisa i suoi amici, avviene l’impatto devastante, talmente impetuoso da far deragliare il treno e far letteralmente volare tutti i vagoni che si disperdono nella zona circostante. Verificata la situazione di tutti i componenti della “produzione”, per fortuna interamente illesi, si dirigono verso il pick-up, dove trovano alla guida un loro professore scolastico, Thomas Woodward(Glynn Turman) che puntandogli una pistola contro gli intima di scappare e di non parlarne con nessuno, pena l’incolumità loro e delle loro famiglie.

Stasera-in-tv-Super-8-di-JJ-Abrams-su-Italia-1-8Con “Super 8”, per chi non ne fosse a conoscenza, si intende un tipo di formato cinematografico nato nel 1965. Ed è proprio da questo che il noto regista J.J. Abrams prende il nome per il suo film del 2011, prodotto anche da Steven Spielberg.
Perché proprio “Super 8”? Fondamentalmente al centro delle vicende c’è proprio la cinepresa e la necessità di creare un film, per cui sebbene si marginale, è proprio essa ad essere la protagonista ed il motore del film.
Il lavoro di Abrams è pieno del suo stile, tratti caratteristici ed altre componenti che lo rendono assolutamente particolare. Per i più, sembra ricordare lavori quali “Lost”, intramontabile e leggendaria serie tv curata proprio dal suddetto regista. Scindendo dalle componenti fondamentali come fotografia e regia, che sono senza dubbio curate e discutibili solo con note positive, la narrazione nonostante tratti temi che almeno in teoria potrebbero risultare contrastanti, riesce a creare un connubio perfetto rendendo ciò che sembra impossibile, quasi plausibile.
Un lavoro egregio che, sicuramente, non renderà Super 8 un film perfetto, ma assolutamente un opera piacevole e bella da vedere. Che, in sostanza, questo è ciò che importa.

 

Giuseppe Maimone