La Fisica di Star Wars #2: spade laser e Rotta di Kessel

Benvenuti in questo secondo episodio dedicato alla galassia lontana lontana, bando alle ciance andiamo a vedere le lightsabers e la rotta di Kessel.

Lightsabers

Le prime forme dell’arma erano conosciute come “protosabers” che richiedevano pacchi batteria, collegati all’elsa della lightsaber, attaccati a cinture indossate dai Jedi. Non erano l’ideale in quanto limitavano i movimenti dei Jedi durante il combattimento.

I componenti necessari per il funzionamento della lightsaber sono contenuti nell’elsa, il cuore dell’arma. Qui accade tutta la fisica, o forse la magia. Contiene le celle di potenza e vari altri componenti che puoi vedere nella foto sotto.

Descrizione di come l’energia delle cellule di potenza è diretta attraverso una serie di lenti di focalizzazione ed energizzatori che convertono l’energia in plasma. Fonte: Starwars Fandome

Si dice che le lightsabers siano composte da laser. Tuttavia, l’utilizzo dei laser solleva diversi problemi.

Qualcosa che rifletta la fine del raggio

Se avessi una spada laser, non esisterebbe un modo per “fermare” il raggio a una certa lunghezza. Andrebbe avanti e taglierebbe tutto lungo suo cammino. Sono in corso ricerche che sfruttano le leggi della meccanica quantistica e della relatività per fermare la luce per un breve periodo di tempo, ma non sarà ancora pratico in quanto si tratterebbe di un effetto temporaneo.

I laser non si scontrano

L’altro problema con i laser è che i fotoni non hanno massa. Se due fasci di luce si attraversassero, questi non si scontreranno, si incroceranno e continueranno a tagliare tutto.

Nella foto della cella di potenza nell’elsa ho menzionato il plasma. Il plasma è il quarto stato della materia, è un gas ionizzato superhot, il che significa che il gas diventa così caldo e/o così eccitato che gli elettroni perdono il legame con il loro atomo, rendendo il gas altamente conduttivo.

La spada laser al plasma ha diversi problemi legati a temperatura e incontrollabilità. Il plasma è altamente conduttivo, quindi grazie alle leggi dell’elettromagnetismo di Maxwell possiamo controllarne la forma con un campo elettromagnetico, degli scienziati in Francia stanno cercando di controllarlo tramite la fusione nucleare.

Quando due lame al plasma entrano in contatto diretto, quasi certamente si verifica una riconnessione magnetica, provocando un rilascio esplosivo del plasma delle spade.

Eulero e Heisenberg dimostrarono che, per intensità sufficientemente elevate, la luce può effettivamente interagire con se stessa (effetto dovuto alle fluttuazioni quantistiche del vuoto).

Fonte di alimentazione compatta e abbastanza potente

L’energia necessaria per alimentare qualcosa di così potente richiederebbe una grande batteria. Non qualcosa di portatile. Per renderla abbastanza potente avresti bisogno di 15 MWh di energia, quanto basta per alimentare una piccola città.

Utilizzando tecniche di laser ad altissima intensità, è stato dimostrato che è necessaria un’incredibile quantità di energia per alimentare una simile spada laser. Se la fonte di energia fosse la fusione nucleare, una simile spada laser richiederebbe 1011 kg di combustibile per funzionare per un minuto.

E’ possibile nel mondo naturale della scienza replicare questo pezzo di armamento?

Il fisico teorico Michio Kaku nel suo libro ‘La fisica dell’impossibile’ ne parla brevemente. Crede che in questo secolo saremo abbastanza avanzati con la nostra nanotecnologia per fare grandi progressi nel campo delle batterie. Suggerisce di usare come lama un’asta telescopica in ceramica resistente al calore. Ci consentirebbe di esercitare il potere del plasma e quindi realizzare una spada laser che non violerà nessuna legge della fisica.

Rotta di Kessel

Mai sentito il famoso vanto di Han Solo secondo cui il Millennium Falconha fatto la rotta di Kessel in meno di 12 parsec“? Pochi sanno che da una prospettiva astronomica non aveva senso. Un Parsec è un’unità di distanza, non di tempo.

Perché Solo dovrebbe usarlo per spiegare la velocità del Millenium Falcon?

Ci sono due teorie. La prima è che la frase detta da Solo contenesse un errore di terminologia. La seconda è molto più interessante: quando Obi-Wan si è seduto di fronte ad Han Solo in quella cantina angusta, avrebbe incontrato un viaggiatore del tempo.

Cos’è il parsec?

Coniato dall’astronomo britannico Herbert Hall Turner, il termine “parsec” viene da “parallasse” e “secondo“, 1 parsec di distanza equivale a 3,26 anni luce (3,08×1016 metri).

The Essential Atlas, la rotta di Kessel era un percorso di 18 parsec (59 anni luce), utilizzato dai contrabbandieri per aggirare i blocchi imperiali, il cui percorso viaggia attorno a “The Maw“, un ammasso di buchi neri.

Perché Solo dovrebbe descrivere la velocità con cui ha viaggiato usando la distanza?

Per ridurre la distanza percorsa, i piloti dovrebbero aggirare pericolosamente i bordi dei buchi neri, cercando di evitare la spaghettificazione. Se Solo era un pilota abbastanza abile da volare abbastanza vicino ai buchi neri, e tagliare quasi 20 anni luce, allora la sua nave era davvero veloce.

Immagine della Rotta di Kessel Fonte: Slashgear

Essendo in grado di ballare attorno alle singolarità (buchi neri), il Millennium Falcon si afferma come una nave veloce e il vantarsi di Solo ha senso. Ma questo solleva un problema più intrinseco: la rotta Kessel copriva quasi 40 anni luce di cosmo. Se Star Wars seguisse le leggi della fisica, prendere quella rotta cambierebbe la cronologia della vita di Han Solo.

In A New Hope, Solo stabilisce che il Millennium Falcon può andare “0,5 oltre la velocità della luce“, accendendo la speranza per un’argomentazione scientificamente accurata. La velocità della luce è il limite di velocità universale e niente può superarla.

Viaggio nel tempo

Poiché la rotta di Kessel accorciata copre 12 parsec (39,6 anni luce), una nave che viaggia quasi alla velocità della luce impiegherebbe poco più di 39,6 anni per arrivarci. Considerando la dilatazione del tempo, chiunque guardasse la rotta di Kessel avrebbe visto Solo accelerare per 40 anni, ma Solo stesso avrebbe vissuto solo poco più di mezza giornata. Nel tempo necessario a Han per completare solo una rotta di Kessel, nel resto della galassia passano 40 anni.

C’è la scappatoia dell’azionamento a curvatura. Se riesci a percorrere una distanza minore piegando lo spazio stesso, non c’è problema di dilatazione del tempo. Ma un dispositivo di azionamento a curvatura non è mai menzionato esplicitamente in Star Wars.

Come potrebbe funzionare una simile rotta di contrabbando? Chi ha la lungimiranza di contrabbandare qualcosa che l’altra parte non vedrà per 40 anni? E immagina come funzionerebbe per il contrabbandiere. Parte per una rotta Kessel, e 16 ore dopo torna per scoprire un mondo cambiato.

“May the Force be with You, Always!”

 

Gabriele Galletta

Solo: A star Wars Story

Lo spin-off dedicato a Han Solo è probabilmente uno dei capitoli attesi con maggiore trepidazione dagli appassionati e dai fan della saga. L’interpretazione di Harrison Ford ha conferito al personaggio una fama inarrivabile: il suo essere del tutto antitetico rispetto allo stereotipo tradizionale dell’eroe, incarnato dal buon Luke Skywalker, e il suo beffardo, e in larga misura egoistico, approccio alla vita, l’hanno consacrato a uno dei ruoli più amati nella storia del cinema di fantascienza.

L’avevamo visto nell’episodio VII – Il Risveglio della Forza – perire trafitto dalla spada laser del figlio Kylo Ren (interpretato da Adam Driver), convertito al lato oscuro dopo essersi ribellato al suo maestro Jedi. Nel nuovo prequel di Ron Howard (vedi anche: The Beatles – Eight days a week), in uscita nei cinema in Italia dal 23 maggio, ambientato alcuni anni prima dell’episodio del 1977 – Una Nuova Speranza -, trovano invece posto le prime e rocambolesche avventure, elaborate dagli sceneggiatori a partire da alcuni accenni contenuti nei film precedenti (ad esempio la celeberrima “rotta di Kessel in 12 parsec”). Tralasciando gli ovvi motivi anagrafici che hanno portato la produzione a scegliere un giovane attore come Alden Ehrenreich, è notorio che Harrison Ford agli inizi della sua carriera odiasse rimanere imprigionato nel ruolo, mantenendo questo astio nel tempo al punto, infatti, da accettare la partecipazione all’episodio VII unicamente a patto di fare morire il personaggio.

Il nuovo interprete non deve avere avuto vita facile a confrontarsi con la personalità di Han Solo, ma l’interpretazione risulta nel complesso convincente. La storia parte dalla fuga dal pianeta Corellian insieme alla  sua amata Qi’ra (Emilia Clarke) per sfuggire dalle grinfie di Lady Proxima, e dall’arruolamento nelle fila dell’esercito imperiale, per perseguire l’obiettivo di diventare un pilota e quindi tornare a salvare la donna della quale si era innamorato. Questo piano iniziale si guasterà scontrandosi con una serie di imprevisti: l’incontro con tre personaggi in incognito travestiti da militari e il primo contatto con Chewbacca e Lando Calrissian, nonché col Millennium Falcon.

Gli effetti speciali spettacolari e il ritmo forsennato degli avvenimenti conferiscono alla trama una caratterizzazione decisamente action. Le ambientazioni, soprattutto quelle girate sulle Dolomiti, durante l’assalto a un vagone di un treno (topic caro ai film western e a molti war movies), nei pressi delle Tre Cime di Lavaredo, denotano un approccio visivo magniloquente al film. Bella anche la ricostruzione immaginaria dell’avventura all’interno del Maelstrom spaziale, in cui è facile scorgere un richiamo al celebre racconto di E. Allan Poe. A differenza degli altri film del filone principale, dove forte era la componente mistica e l’allegoria giocata sull’elemento della forza, e rispetto all’altro spin-off, Rogue One, in cui era pregnante l’etica del sacrificio in vista di grandi ideali, la trama risulta povera di spunti che vanno al di fuori degli schemi del classico racconto di azione di Hollywood, consegnando un carattere quasi “fumettistico” all’azione. La mancanza reale di colpi di scena, al di là di quelli più che prevedibili, e la freddezza lineare di alcune scene, non ne fanno un film particolarmente memorabile, ma che risulta, in definitiva, un tassello godibile per tutti gli amanti di Guerre Stellari.

                                                                                                                                                         Eulalia Cambria

Prossimi film al cinema

Dal 13 Dicembre

Star Wars: Gli ultimi Jedi

Titolo originale: Star Wars: The Last Jedi

GENERE: Fantascienza, Avventura, Azione

REGIA: Rian Johnson

ATTORI: Mark Hamill, Daisy Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Benicio Del Toro, John Boyega, Carrie Fisher, Laura Dern, Domhnall Gleeson, Lupita Nyong’o, Andy Serkis, Anthony Daniels, Gwendoline Christie, Kelly Marie Tran

PAESE: USA

DURATA: 150 Min

Dopo aver mosso i primi passi in Il Risveglio della Forza, la coraggiosa Rey (Daisy Ridley) prende in mano le redini del suo destino nel secondo capitolo della nuova trilogia ambientata trent’anni dopo Il Ritorno dello Jedi, Star Wars: Gli ultimi Jedi.
La Forza scorre nella giovane mercante di rottami, ma ha bisogno di un maestro che le insegni a controllarla. Rivelata la mappa che traccia la rotta per il nascondiglio segreto di Luke Skywalker (Mark Hamill), la ragazza attraversa l’universo fino al pianeta sperduto dove il cavaliere jedi si è ritirato in esilio volontario. Si inerpica lungo sentieri impervi, perlustra gli angoli più selvaggi dell’isola per incrociare lo sguardo del leggendario guerriero che ha combattuto e sconfitto l’Impero, e porgergli la vecchia spada laser appartenuta alla sua famiglia. Il gesto significativo riprende ed eguaglia il passaggio di testimone avvenuto nel corso della saga, nella quale l’allievo assume infine il ruolo di mentore. Intuitiva e tenace, Rey è la capofila delle nuove leve Jedi, pronta a contrastare le forze del sinistro Primo Ordine, in aiuto della Resistenza. Accanto a lei ritornano l’ex assaltatore Finn (John Boyega), il pilota di X-wing Poe Dameron (Oscar Isaac), l’occhialuta aliena Maz Kanata (Lupita Nyong’o tramite performance capture) e il Generale Leia Organa (nell’ultima interpretazione di Carrie Fisher). Tra i servitori del Lato Oscuro, con il volto sfregiato dall’ultimo scontro con Rey, ritroviamo Kylo Ren (Adam Driver), influenzato dalla misteriosa figura del Leader Supremo Snoke (Andy Serkis tramite performance capture).
Diretto dal fan della trilogia originale, Rian Johnson, nell’Episodio VIII J.J. Abrams torna in veste di produttore esecutivo.

 

La Ruota delle Meraviglie

Titolo originale: Wonder Wheel

GENERE: Drammatico

REGIA: Woody Allen

ATTORI: Kate Winslet, Justin Timberlake, Juno Temple, James Belushi, Max Casella, Tony Sirico, Steve Schirripa, Jack Gore, David Krumholtz, Robert C. Kirk, Tommy Nohilly, Tom Guiry, Bobby Slayton

PAESE: USA

DURATA: 101 Min

Firmato dall’eclettico Woody AllenLa Ruota delle Meraviglie (Wonder Wheel) ha come sfondo la pittoresca Coney Island, con la spiaggia, la passerella e le scintillanti attrazioni lungo il litorale.
1950, le vite di quattro personaggi si intrecciano ai piedi della celebre ruota panoramica costruita negli anni venti: quella dell’imbronciata e malinconica Ginny (Kate Winslet), ex attrice emotivamente instabile, ora cameriera presso un modesto ristorante di pesce; di suo marito Humpty (Jim Belushi), rozzo manovratore di giostre; del giovane Mickey (Justin Timberlake), un bagnino di bell’aspetto che coltiva aspirazioni da commediografo; e della ribelle Carolina(Juno Temple), la figlia che Humpty non ha visto per molto tempo e che ora è costretta a nascondersi nell’appartamento del padre per sfuggire a un gruppo di spietati gangster che le dà la caccia.
La pittoresca boardwalk fa da sfondo a un racconto fatto di fragili speranze e nuovi sogni, passione e tradimenti, corteggiamenti nervosi e impacciati in puro stile Allen, in un clima di inganno e tensione che stride con le luci delle giostre, l’ilarità e la spensieratezza dei bagnanti. A complicare la situazione l’intromissione sgradita (solo ai personaggi del film) di Max Casella, Steve Schirripa e Tony Sirico.

 

Dal 14 Dicembre

 

La poltrona del padre

Titolo originale: Thy Father’s Chair

GENERE: Documentario

REGIA: Antonio Tibaldi

PAESE: USA

DURATA: 76 Min

 

Natale da chef

GENERE: Commedia

REGIA: Neri Parenti

ATTORI: Massimo Boldi, Dario Bandiera, Rocio Munoz Morales, Paolo Conticini, Francesca Chillemi, Enzo Salvi, Barbara Foria, Maurizio Casagrande, Milena Vukotic, Biagio Izzo, Loredana De Nardis

PAESE: Italia

 

Poveri ma ricchissimi

GENERE: Commedia

REGIA: Fausto Brizzi

ATTORI: Christian De Sica, Enrico Brignano, Lucia Ocone, Lodovica Comello, Anna Mazzamauro, Bebo Storti, Ubaldo Pantani, Tess Masazza, Kai Portman, Paolo Rossi, Massimo Ciavarro

PAESE: Italia

 

Super vacanze di Natale

GENERE: Commedia

REGIA: Paolo Ruffini

ATTORI: Paolo Ruffini

PAESE: Italia

DURATA: 86 Min

 

Dal 21 Dicembre

 

50 primavere

Titolo originale: Aurore

GENERE: Commedia, Drammatico

REGIA: Blandine Lenoir

ATTORI: Agnes Jaoui, Thibault de Montalembert, Pascale Arbillot, Lou Roy-Lecollinet, Samir Guesmi

PAESE: Francia

DURATA: 89 Min

 

Dickens: L’uomo che inventò il Natale

Titolo originale: The Man Who Invented Christmas

GENERE: Biografico, Commedia

REGIA: Bharat Nalluri

ATTORI: Dan Stevens, Christopher Plummer, Jonathan Pryce, Simon Callow, Miriam Margolyes, Donald Sumpter, Cosimo Fusco, Bill Paterson, Annette Badland, Morfydd Clark, Justin Edwards, Ger Ryan, Eddie Jackson

PAESE: Irlanda, Canada

DURATA: 104 Min

Dickens – L’uomo che inventò il Natale è una divertente incursione nella vita e nella mente del grande scrittore Charles Dickens al momento della creazione della favola natalizia per eccellenza nella letteratura mondiale.

 

Ferdinand

Titolo originale: Ferdinand

GENERE: Animazione, Avventura, Commedia, Family, Fantasy

REGIA: Carlos Saldanha

ATTORI: John Cena, Kate McKinnon, Gina Rodriguez, Anthony Anderson, Daveed Diggs, Gabriel Iglesias, Bobby Cannavale, David Tennant, Sally Phillips, Boris Kodjoe, Jerrod Carmichael, Raúl Esparza, Miguel Ángel Silvestre

PAESE: USA

DURATA: 106 Min

FORMATO: 2D e 3D

l toro Ferdinando ha l’aspetto del feroce toro da corrida: esemplare robusto, dal manto nero e lucente ma con un temperamento tutt’altro che irascibile, un toro che, a differenza di tutti gli altri suoi amici, e a dispetto della sua stazza e della sua forza, non ha alcun interesse nel dimostrare di essere potente e feroce né di diventare un temuto toro da corrida che terrorizzi i toreri. Al contrario, aspira solo a una vita tranquilla.

 

Wonder

Titolo originale: Wonder

GENERE: Drammatico

REGIA: Stephen Chbosky

ATTORI: Julia Roberts, Owen Wilson, Jacob Tremblay, Daveed Diggs, Mandy Patinkin, Sonia Braga, Ali Liebert, Emma Tremblay

PAESE: USA

DURATA: 103 Min

 

Dal 25 Dicembre

 

The Greatest Showman

Titolo originale: The Greatest Showman

GENERE: Biografico, Musicale, Drammatico

REGIA: Michael Gracey

ATTORI: Hugh Jackman, Rebecca Ferguson, Zac Efron, Michelle Williams, Yahya Abdul-Mateen II, Paul Sparks, Diahann Carroll, Fredric Lehne, Tina Benko, Doris McCarthy

PAESE: USA

Numeri poderosi e coreografie sgargianti si mescolano nello spettacolo ottocentesco che prende il nome di The Greatest Showman, il biopic musicale con Hugh Jackman nei panni dell’abile intrattenitore di folle P.T. Barnum. L’astuto impresario circense, entrato in affari col giovane Phillip (Zac Efron), ha per le mani il rivoluzionario progetto di un enorme circo a tre piste, con quattro palcoscenici e ventimila posti a sedere. Gli ambiziosi uomini d’affari si lanciano con entusiasmo nella realizzazione del sontuoso spettacolo, che porta in scena nuove acrobazie e fenomeni da baraccone mai visti prima, finché entrambi non si infatuano di due giovani stelle del palcoscenico.
Phillip si perde tra i volteggi e le giravolte della sensuale trapezista Anne (Zendaya), mentre Barnum viene stregato dal dolce canto dell’artista Jenny Lind(Rebecca Ferguson), la timida soprano nota al pubblico come “usignolo svedese”, per la voce cristallina che arriva dritta al cuore.

 

Dal 28 Dicembre

Coco

Titolo originale: Coco

GENERE: Animazione, Avventura, Commedia, Family, Fantasy, Musicale

REGIA: Adrian Molina, Lee Unkrich

ATTORI: Mara Maionchi, Valentina Lodovini, Matilda De Angelis, Gael Garcia Bernal, Ana Ofelia Murguía, Anthony Gonzalez, Benjamin Bratt, Alanna Ubach, Renee Victor, Jaime Camil, Alfonso Arau, Herbert Siguenza, Gabriel Iglesias, Lombardo Boyar, Edward James Olmos, Natalia Cordova-Buckley

PAESE: USA

DURATA: 109 Min

Coco ci porta in un variopinto villaggio messicano, animato dai preparativi per il Dìa de Muertos e dalla musica delle orchestrine che inonda le strade. Il dodicenne Miguel (Anthony Gonzalez nella versione originale) vorrebbe immergersi nei festeggiamenti strimpellando la sua chitarra sconquassata, ma sulla famiglia Rivera aleggia una maledizione che impedisce ai componenti di imbracciare strumenti musicali. Il divieto, imposto decenni prima dalla bisnonna Imelda, non riesce a tenere Miguel lontano da corde e arpeggi. Né lo frena dal venerare e imitare le melodie del suo cantante preferito, il leggendario Ernesto de la Cruz. Destinato a raccogliere l’eredità familiare ed entrare nel business delle calzature, il ragazzino preferirebbe incorrere nell’ira degli antenati piuttosto che incollare suole e lucidare scarpe per la vita. Così, nel giorno della festa che celebra i defunti, trafuga la chitarra magica appartenuta al suo idolo e finisce in una dimensione tanto fiabesca quanto misteriosa. Il mondo dei morti appare come una gigantesca metropoli verticale: collegata da tram, regolata da uffici e sportelli, e popolata da arzilli scheletri luccicanti. Miguel lo visiterà con la guida dell’affascinante spirito Hector (Gael García Bernal), alla scoperta del segreto che si cela dietro alla sua famiglia.

 

Napoli velata

GENERE: Thriller

REGIA: Ferzan Ozpetek

ATTORI: Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Borghi, Anna Bonaiuto, Peppe Barra, Biagio Forestieri, Lina Sastri, Isabella Ferrari, Luisa Ranieri, Maria Pia Calzone, Loredana Cannata, Carmine Recano, Angela Pagano

PAESE: Italia

In una Napoli sospesa tra magia e superstizione, follia e razionalità, un mistero avvolge l’esistenza di Adriana (Giovanna Mezzogiorno) travolta da un amore improvviso e un delitto violento.
Nel cast del nuovo film di Ferzan Ozpetek anche uno dei nuovi attori più promettenti del cinema (e delle serie) italiano come Alessandro Borghi, onnipresente in questa stagione. una partenopea doc, anche se nata a Udine, come Anna Bonaiuto, che ha lasciato il teatro per qualche mese e sarà al cinema anche nel nuovo film di Riccardo Milani, Mamma o papà?. Nel cast anche Anna Sastri e Isabella Ferrari, già al lavoro con Ozpetek in Saturno contro e Un giorno perfetto. Un film corale, Napoli velata, con molti volti e caratteristi come tipico del cinema del regista.

 

 

Fonti:

https://www.comingsoon.it

 

 

Saveria Serena Foti

Star Wars 40 : un tributo a Carrie Fisher

Qualche giorno fa si sono svolte le celebrazioni per i 40 anni dall’uscita del primo Star Wars
Durante le quali è  stato mostrato questo video tributo a Carrie Fisher: l’eterna principessa Leila deceduta lo scorso dicembre.

Dal video si comprende il tipo che era: una Jedi non una principessa.
Lei e il suo femminismo galattico e la costante lotta , sullo schermo e nella vita reale, con il Lato oscuro della forza.

Come cantava Meryl Streep in “Postcards from the edge” adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo della Fisher : “I’m checking out of this heartbreak hotel…”
Di nuovo arrivederci Carrie.

“Ora, credo che questa cosa diventerebbe un fantastico necrologio, e allora dico a tutti i miei amici più giovani di me che non importa come morirò: voglio che sia detto che sono affogata nella luce lunare, strangolata dal mio reggiseno.”

Arianna De Arcangelis