Vivere sportivi: la passione

“Lo sport come educazione di vita sociale” è la tipica frase che il grande dice al piccolo. Il piccolo cresce, apprende e applica. Ma cosa apprende? Cosa applica?

Nella nostra Italia è oggettivamente accertato che lo sport più applicato sia il calcio, vuoi per cultura o vuoi per interazioni mediatiche. Il gioco del calcio, bellissimo e interessantissimo se si approfondiscono studi tattici o schematici, trova dal canto suo molteplici interpretazioni che talvolta possono risultare in contrasto con l’esclamazione di cui sopra.
divertimento

 

 

 

 

Il mondo del “pallone” può essere suddiviso in tre branche: professionistico, dilettantistico e amatoriale. Ognuno di questi tre rami ha valenza nella vita di uno sportivo, ma con le relative attenzioni derivanti dagli interessi propri.

Cos’hanno in comune queste tre tipologie? La risposta è molto semplice. Sono infatti due i punti in comune: le regole del gioco e la passione.

Ecco la passione. La passione è, o quantomeno dovrebbe essere, il fulcro di ogni azione (sportiva e non), ma è chiaro che il mondo politicizzato e strumentalizzato in cui viviamo ha fatto venir meno quest’essenziale prerogativa. Fortunatamente, però, non dappertutto.

Ed è proprio qui che passiamo alle differenze tra questi tre “tipi di calcio”. C’è chi è deciso nell’affermare che il calcio dilettantistico è la porta del calcio professionistico e c’è poi chi, invece, quasi disdegna il calcio dei professionisti consegnando anima e corpo a quello dei dilettanti.

Lo sport mediatico ha oggi un’importanza non banale sulla cultura di massa, in particolare nel calcio, dove diritti televisivi e sponsor hanno preso il controllo del gioco e di conseguenza delle menti di quei piccoli, i quali, nel tentare di imitare i professionisti, spesso e volentieri perdono di vista il significato dello sport in senso stretto: passione e aggregazione (…come educazione di vita sociale!)

Discorso diverso va fatto per il calcio amatoriale: probabilmente il calcio più sano e amichevole che esista, non perché non vi è competizione, bensì perché l’unico reale obiettivo di questa tipologia è lo svago, che a sua volta si può interpretare come salutare attività motoria con fini socializzanti, incentivato per lo più anche da autofinanziamenti.

È chiaro che il calcio professionistico offre molto di più dal punto di vista tecnico-tattico e se è vero che anche l’occhio vuole la sua parte non si può che avallare tutto l’audience che genera su ogni formato di pubblico, senza diversità d’età o di genere. Paradossalmente però il calcio dilettantistico offre qualcosa di più profondo in valore assoluto: la competizione non manca e in più vi è quella voglia e quell’amore per lo sport necessaria per compensare i limiti tecnici. Limiti che da sempre e per sempre impediranno di fare dello sport la propria professione, ma che mai riusciranno a ostacolare ne frenare il sentimento del dilettante.Scuola calcio: Temporary e Iper

Pertanto, qualunque tipo di calcio si preferisca può fare da esempio o stile di vita, ma solo se accolto in modo soggettivo e sempre e comunque in tutela del sentimento per lo sport.

In conclusione, il problema non sta nelle differenze tra i vari tipi di calcio, perché sia in quello professionistico che in quello dilettantistico e amatoriale, il gioco è sempre lo stesso e con le stesse regole. Il problema consiste nell’interpretazione che ognuno di noi prova a dare a queste tre realtà sportive.

L’auspicio è dunque che il piccolo, mentre cresce, apprenda i molteplici valori dello sport tanto dal punto di vista dell’attività fisica quanto da quello della competizione e dell’aggregazione, indipendentemente dalla categoria in cui lo andrà a praticare. Così da diventare egli il grande di domani che trasmetterà al “nuovo” piccolo questi essenziali principi per non tralasciare e trascurare il senso dello sport (e della vita).

Essere sportivi significa vivere sportivi. Vivere sportivi significa vivere sani e competitivi.

 

Mirko Burrascano

CUS calcio: tra sofferenza ed equilibrio

L’ultima giornata del girone d’andata vede affrontarsi Cus Unime e FaSport, che, oltre ad essere un sentito derby locale, rappresenta anche il big match di classifica. La delicata sfida è diretta dal Sig. Garzo di Messina, che ha l’impegnativo compito di tenere in pugno una partita dal clima teso e nervoso e dove la posta in palio è troppo alta per entrambi.
Il fischio d’inizio è alle 16,30, di domenica 29 gennaio, al N. Bonanno.

In tutto il primo tempo regnerà un sostanziale equilibrio, ma non mancano le occasioni da entrambe i lati: ci prova subito Tavilla per la FaSport, ma la traversa salva gli universitari. Il Cus risponde due volte con Di Bella, ma le sue conclusioni sono imprecise e il punteggio non si sblocca. Alla mezz’ora servono i migliori riflessi di Battaglia per evitare il vantaggio ospite su un’interessante girata di Zoumir. L’ultimo colpo del “botta e risposta” dei primi (e tutto sommato piacevoli) 45 minuti è opera di Insana, ma anch’egli pecca d’imprecisione e il suo tentativo finisce a lato d’un soffio.

foto2-2Ad inizio secondo tempo la svolta: su una conclusione da lontano di Iamonte, apparentemente non irresistibile, l’estremo difensore ospite Geraci dimostra tutte le sue incertezze, respingendo debolmente il tiro e consegnando a Di Bella l’occasione per il tap-in vincente. L’attaccante del Cus non fallisce ed è 1-0.
Vantaggio che dura appena 10 minuti, infatti la FaSport trova il pari direttamente su punizione con un tiro forte e preciso di non poco ispirato Sorrenti. Uno pari e il match torna in un sostanziale e delicatissimo equilibrio, condito dal classico clima derby, ricco di sventatezza e distrazioni.
La FaSport tiene alto il pallino del gioco e fa dell’intensità sui contrasti la sua miglior arma; sarà infatti il Cus a soffrire maggiormente per tutto il resto del secondo tempo. Dopo il gol annullato a Sorrenti per discutibile scelta arbitrale, a prendersi la scena e gli applausi dei suoi sostenitori è Bruno, estremo difensore del Cus, subentrato a freddo al posto dell’infortunato Battaglia. Il numero 12 universitario si rende protagonista con due parate a dir poco decisive: la prima su Zoumir in uscita bassa e la seconda su Di Leo, salvando il risultato in entrambi i casi.

Il triplice fischio arriva dopo 4 minuti di recupero e a vincere è stato l’equilibrio fra due squadre che ci hanno provato ma senza, forse, quella necessaria tenacia per aggiudicarsi i 3 punti. Il Cus oggi ha superato l’ennesima prova, indispensabile per stare in vetta alla classifica, ossia quella di saper soffrire in una sfida sicuramente meno brillante delle ultime, ma dove comunque è riuscita ad ottenere un punto importante che continua a garantire il primato in solitaria.
Nella prossima partita, la prima del girone di ritorno, il Cus ospiterà, sempre al Bonanno, l’Arci Grazia (terza forza del campionato), in un match d’elevatissima valenza ai fini del campionato. Gli universitari avranno la possibilità di vendicarsi, dopo lo scivolone d’inizio stagione, proprio nella prima partita contro la squadra milazzese.

Formazione Cus (4-5-1):

1 Battaglia (73’, 12 Bruno); 2 D’Agostino, 4 Iacopino, 5 Occhipinti, 3 Arena; 11 Insana, 8 Iamonte (70’, 16 Nucera), 6 Lombardo, 7 Vinci (86’, 18 Caputo), 10 Creazzo (57’, 15 Monterosso); 9 Di Bella.

Panchina: 13 Rodà, 14 Tiano, 17 Condò. Allenatore: Smedile.

Classifica:

1. Cus Unime 23
2. Real Zancle 22
3. Arci Grazia 21
4. FaSport 19*
5. Sc Sicilia 18*
6. Ludica Lipari 18*
7. Stromboli 15*
8. Casalvecchio Siculo 14 *
9. Kaggi 12*
10. Malfa 6*
11. Città di Antillo 6
12. Cariddi 5

*Una partita in meno

Mirko Burrascano

CUS FORZA 4!

squadra

Ore 4:30 del mattino di domenica 18 dicembre, quando il sole deve ancora sorgere e freddo e vento dominano l’ambiente, ventuno ragazzi che rappresentano l’Università di Messina si preparano per la trasferta di Stromboli, ottava giornata del campionato di terza categoria, l’ultima prima della lunga sosta natalizia.

La giornata si preannuncia lunga e complessa. Ma andiamo con ordine. Alle ore 6,00, dopo una leggera colazione, si parte da Milazzo, nonostante le condizioni del mare non siano del tutto favorevoli. Eppure tra gli occhi dei ragazzi del CUS, ancora strapazzati dalla sveglia prematura, si riesce a percepire la grande voglia di giocare e vincere questa partita. Si parte!

Il viaggio è tra i meno augurabili di sempre: il forte mare nei pressi eoliani non permette ai ragazzi di riposare tranquillamente. Fortunatamente, però, una volta scesi dall’aliscafo (ore 7,30) si entra in clima pre-partita con la concentrazione a pieni giri.

La passeggiata per giungere al campo di gioco è bellissima. Il sole che accompagna una fredda domenica di dicembre sembra essere un segno del fato divino e l’aria che si respira è quella di una squadra consapevole della propria forza e dei propri mezzi, pronta a giocarsela con chiunque, in casa e fuori.

Dopo riconoscimenti, confronti e riscaldamenti di turno, l’arbitro Quartaronello di Messina dà il via a questo importantissimo match che potrebbe valere la vetta della classifica.

partita

Il primo tempo lascia tutti a bocca aperta: 0-3 in favore del CUS. Due gol di Arena che, sfruttando astutamente il sole che splende in faccia al portiere eoliano, disegna “da casa sua” due traiettorie più scomode che complicate ma che valgono il doppio vantaggio ospite. Il terzo gol, invece, lo timbra Iamonte che in un ruolo non propriamente suo, ovvero quello di punta centrale, mette tutta la sua impressionante forza per giungere su un pallone verticale e con un delicatissimo colpo sotto d’esterno piede insacca il tris gialloblù. Al termine dei primi 45 minuti lo Stromboli è letteralmente sotto shock e per il CUS invece è tutto molto bello, forse anche troppo.

Il pericolo infatti era dietro l’angolo. Inizio secondo tempo e, come prevedibile, i padroni di casa tirano fuori l’orgoglio facendo valere il fattore campo: 20 minuti per accorciare di ben due lunghezze il risultato. L’1-3 lo firma il capitano Lanza su rigore e il 2-3 viene realizzato da Di Natale in conclusione di un’azione manovrata palla a terra. La tensione si taglia col coltello. La partita che sembrava chiusa e archiviata già nel primo tempo si è totalmente ribaltata. I postumi del turbolento viaggio in aliscafo si fanno sentire tra gli universitari e qualcuno in campo chiede la sostituzione. La paura di farsi recuperare un triplo vantaggio tra le fila del CUS è tanta, proprio come la voglia di tentare l’impresa da parte dello Stromboli che spinge per tutto il secondo tempo alla ricerca del pari.

Allo scoccare del 90esimo minuto Vinci si procura un interessante calcio di punizione dalla trequarti e sarà lo stesso numero 7 gialloblù a regalarsi e regalare a tutta la squadra il gol del 2-4 che a pochi minuti dal termine mette più serenità tra gli ospiti, ipotecando questa vittoria. Tuttavia questo match non ne vuole sapere di terminare, infatti a 30 secondi dalla fine Utano si inventa un super gol a foglia morta che porta lo Stromboli sul punteggio di 3-4. Ma è troppo tardi per tentare un’ulteriore rimonta. La partita che sembrava infinita si conclude così, con il CUS che espugna l’isola vulcanica superando in classifica proprio lo Stromboli e piazzandosi in solitario al secondo posto in classifica, appena due punti dietro la capolista Real Zancle.

partenza

Il viaggio di ritorno da Stromboli in aliscafo è stato anche peggio dell’andata, quasi tre ore di turbolenze marine, ma tutto ciò non ha impedito al CUS Unime di festeggiare la terza vittoria consecutiva, come testimoniato nelle immagini.

vittoria

Adesso è tempo di festeggiamenti natalizi e il CUS non poteva farsi regalo più bello. Il 2017 è alle porte e sognare non costa nulla, i buoni propositi ci sono eccome, ma lasceremo il campo a parlare! Il campionato riprenderà il 15 gennaio, quando in casa verrà ospitata la Ludica Lipari, squadra che, anch’essa, viaggia tra le parti alti della classifica.

Auguri di buone feste in tinta gialloblù da parte di tutta la famiglia CUS Unime.

Formazione CUS (4-5-1): 1 Battglia; 2 D’Agostino, 4 Iacopino, 5 Occhipinti, 3 Arena; 11 Al Hunaiti, 7 Vinci, 10 Lombardo, 9 Fiorello, 6 Insana; 8 Iamonte.

12 Bruno, 13 Russo, 14 Smedile, 15 Costa, 16 Tiano, 17 Singh, 18 Cardella.

Mirko Burrascano

Cus Sport: Bene le ragazze del basket. Sconfitte le ragazze della pallavolo

Prosegue a ritmi serrati la corsa del CUS Unime, che si aggiudica a domicilio anche la terza giornata del campionato di basket serie b femminile, superando la Lazùr Catania con il finale di 64-35. Al PalaArcidiacono di Catania, in una partita contraddistinta da numerose assenze da entrambe le parti (Raffaele tra le universitarie, Hristova, Cutugno e Licciardello per le locali), la Lazùr regge il confronto per sei minuti (8-6); poi, a cavallo tra prima e seconda frazione di gioco, Grillo e compagne piazzano un parziale di 12-0 che indirizza il confronto in modo definitive. Complice anche la mancanza della bulgara Hristova tra le padrone di casa, le lunghe peloritane conquistano tanti rimbalzi in attacco (Cascio 7) e, nella seconda parte dell’incontro, il CUS Unime riesce a prendere il largo in scioltezza, con Borgia particolarmente in evidenza. Mara Buzzanca ne approfitta, dunque, per far ruotare tutto il roster, festeggiando anche il ritorno alle competizioni della classe ‘99 Giulia Rabe, senza permettere alle etnee di accorciare il divario, che arriva a sfiorare I trenta punti di divario nel conteggio finale.

Con un secco 3-0 in casa della Nigithor Volley di Santo Stefano di Camastra arriva la prima netta sconfitta nel campionato di serie c per le giovani pallavoliste del CUS Unime. Al Palaceramica le atlete universitarie partono con il piede sbagliato e non riescono più a riprendere il match, nonostante un terzo set combattuto in maniera grintosa e conquistato con fatica, con un 27-25 finale, dalle atlete di casa. Nel primo set la Nigithor parte con il piglio giusto: le padrone di casa scendono in campo in maniera disinvolta ed affidandosi alle due attaccanti di punta, Pipitone e Prinzivalli, riescono a chiudere senza molti patemi il primo gioco dell’incontro, con un 25-15 finale. Le ragazze allenate dal mister Leandri riescono a trovare un po’ di lucidità nel secondo set, quando riescono a sostenere il ritmo delle avversarie fino al 13 pari, cedendo nella seconda parte del set a causa di una ricezione da rivedere (25-18). La partita si “riscalda” solo nel terzo set, quando si possono gustare le azioni più lunghe ed i momenti più belli della partita grazie ad una maggiore grinta con la quale le cussine tornano in campo, riducendo gli errori in attacco e prendendo le giuste misure in difesa. Si procede punto a punto ed il set viene deciso e conquistato dalla Nigithor con il finale di 27-25.

Le universitarie, adesso, sono chiamate ad un pronto riscatto già nel prossimo incontro, da programma sabato prossimo, 12 novembre, al PalaNebiolo contro la Polisportiva Nino Romano.

Piero Genovese

Notte bianca dello Sport: la terza edizione tra tornei e musica

Si è conclusa anche la III edizione della Notte Bianca dello Sport Universitario, manifestazione sportiva organizzata dal CUS Unime e dall’Università di Messina . All’evento, che si è svolto alla Cittadella Sportiva sin dalle prime ore del pomeriggio di venerdi 14 ottobre, hanno partecipato oltre 150 studenti, che si sono “sfidati” nei tornei sportivi di basket 3vs3 e calcio a 5. Superate le 400 presenze. Molte le persone che hanno preso parte alle prove libere ed alle dimostrazioni proposte dal Centro Universitario Sportivo nelle varie discipline in programma per questa stagione.

Nel corso della serata ampia attenzione è stata posta sul tema della lotta alla sclerosi
multipla e dell’ecosostenibilità, grazie alla presenza dei volontari dell’Aism e dell’associazione Futuro Ecosostenibile.

Terminati i tornei e le attività sportive, dunque, i numeri si sono alzati ulteriormente per la parte conclusiva della manifestazione, iniziata con un’esibizione di bollywood ed una di break dance, per poi proseguire con l’intervento del Presidente del CUS Unime, Nino Micali, il quale ha sottolineato l’enorme soddisfazione per la bella riuscita della manifestazione.

La serata, poi, è proseguita con la presentazione di alcune delle prime squadre cussine (calcio, basket, pallavolo, softball, hockey e pallanuoto) e con la premiazione dei vincitori dei tornei.

Per il basket 3vs3 hanno vinto il torneo i NBM, secondi i Narcos e terzi classificati i Papardo Raptors. Per il calcio a 5 primi classificati sono stati i ragazzi del team A.C. Picchia, mentre secondi si sono classificati i ragazzi proprio del CUS Unime.

Ospite d’onore per la premiazione Alessandro Parisi, nuovo innesto, tra l’altro, del settore calcio cussino.

Il momento dedicato alla musica ha visto come protagonista Luca Dirisio che ha condiviso il palco con il giovane cantante messinese Marco Germanotta.

Una manifestazione, dunque, che anche nella sua terza edizione registra numeri importanti, riusce anche a migliorarsi rispetto alla precedente edizione e si spera che l’anno prossimo i numeri delle presenze sia ancora più alto.

Piero Genovese

Pallavolo U16 in semifinale, Cus Unime pallanuoto sempre più rullo compressore

Sono stati definiti gli accoppiamenti per le semifinali di pallavolo femminile categoria Under 16 e le giovani pallavoliste del CUS Unime, che hanno chiuso al primo posto nel proprio girone, saranno impegnate contro i Nebrodi Volley School, formazione che si è aggiudicata il girone C.

Le giovani universitarie arrivano a questo appuntamento grazie all’ottimo lavoro svolto da mister Leandri, che ha permesso alle giocatrici di vincere il girone B con ben 39 punti finali, frutto di 13 vittorie ed una sola sconfitta.

La gara contro i Nebrodi Volley School sarà sicuramente un impegno difficile, in quanto anche questa squadra ha condotto in maniera autoritaria il proprio girone. Il tecnico cussino afferma che “sarà una gara per nulla semplice siamo alle semifinali e di conseguenza adesso tutte le partite saranno molto combattute. Nello specifico ci troviamo di fronte ad una squadra molto forte che, come noi, ha chiuso in testa il proprio girone. Noi, dal canto nostro, vogliamo confermare l’ottimo cammino fatto dalle ragazze sin qui, di conseguenza daremo il massimo per conquistare la finale”.

La semifinale d’andata si giocherà lunedi 14 marzo al PalaNebiolo mentre l’altra semifinale sarà giocata da un’altra compagine cittadina, il Savio, prima del girone A, che per l’occasione giocherà contro l’Oliveri, qualificatasi come migliore seconda nel girone C.

Continua a vincere il CUS Unime e a mantenere la prima posizione in classifica. Gli universitari, nell’incontro giocato alla cittadella sportiva universitaria valevole per la settima giornata del campionato nazionale di pallanuoto maschile di serie B, superano con il risultato finale di 11-5 il Cosenza Nuoto e continuano a rimanere soli in vetta.

Partita fin da subito in mano ai cussini, che pronti via, si portano già alla prima azione in vantaggio con Trocciola. Per tutto il corso del primo tempo la formazione cosentina tenta di tenere botta e si porta sull’1-1 con Chiappetta; pareggia ancora una volta con Chiappetta, che risponde al momentaneo 2-1 messinese di Basile.

La formazione di casa del Cus,tre fine primo tempo e inizio del secondo rompe gli equilibri portando a proprio favore un parziale di 5 reti a zero. A fine primo tempo ci pensa Vittorioso (3 reti a fine match), mentre nel secondo parziale segnano ancora Vittorioso, poi Lanfranchi ed infine Trocciola.

La spinta dei ragazzi cussini continua anche ad inizio terzo tempo, con la marcatura di Ciccio Cama. Timida la reazione ospite con Cavalcanti a cui risponde la segnatura di Cama, che riporta i suoi sul +5.

Altra girandola di gol nell’ultimo tempo, con i messinesi che scendono in acqua con tutti gli uomini e vanno a segno altre tre volte, con Vittorioso, Cama e la prima marcatura stagionale di Bonansinga, reti inframezzate dai gol di Cosenza con Cavalcanti e Chiappetta.

A fine gara ecco quanto dichiarato dal tecnico cussino Naccari: “Abbiamo portato altri tre punti a casa e per questo sono contento, eravamo i favoriti sulla carta ma abbiamo fatto bene a non sottovalutare il match e partire subito bene, imponendoci con ritmi e gioco”.

Il prossimo turno il Cus lo giocherà ancora tra le mura amiche. Avversario la RariNantes Napoli.

Piero Genovese