Apple ha fatto perdere miliardi di dollari a Facebook e altre piattaforme

Il nuovo sistema ATT rende più difficile tracciare gli utenti e mostrare loro annunci pubblicitari personalizzati

Secondo un’analisi realizzata dall’azienda di pubblicità online Lotame, poi ripresa dal Financial Times, dal mese di aprile 2021, Apple ha fatto perdere miliardi di dollari in ricavi a Facebook e ad altre piattaforme come Snapchat, Twitter e YouTube. Il tutto a causa dell’introduzione di un nuovo sistema, l’App Tracking Transparency (ATT). Questa nuova funzionalità permette agli utenti iOS di bloccare il tracciamento delle app di terze parti durante l’utilizzo delle applicazioni, con la conseguente impossibilità di mostrare loro gli annunci pubblicitari personalizzati solitamente più redditizi per le aziende.

Tim Cook, ceo di Apple  (fonte: iphoneitalia.com)

Cos’è l’ATT e perché è stato introdotto

La Apple con l’aggiornamento iOS 14.5, nell’aprile 2021, ha introdotto il suddetto ATT, una nuova funzionalità del sistema operativo che assicura nuovi criteri di privacy. L’App Tracking Transparency prevede che ogni applicazione consenta agli utenti di scegliere tra la possibilità di essere tracciati o meno, in modo da ricevere annunci pubblicitari personalizzati oppure generici. Una volta aggiornato il sistema operativo, le applicazioni quindi potranno ottenere i dati degli utenti solo previa autorizzazione, richiesta tramite notifica all’apertura dell’app.

“Privacy. This is iPhone”

Gli effetti dell’ATT, gli utenti non vogliono essere tracciati

Una scelta totalmente in controtendenza rispetto a quella di alcune tra i giganti dell’high tech, tra cui Facebook, i cui introiti derivano in gran parte dalle aziende che decidono di fare pubblicità sulla piattaforma. Come riporta il Financial Times, in seguito al nuovo aggiornamento, molti inserzionisti hanno ridotto i propri investimenti pubblicitari dirottandone i rimanenti verso Android, le cui regole sulla privacy sono diverse. Nonostante la scelta della Apple sia stata criticata dai maggiori competitor, il comportamento adottato dagli utenti ha però dimostrato un certo grado di apprezzamento circa la nuova linea dell’azienda, confermando dunque l’effettiva utilità della nuova funzione.

Appena qualche settimana dopo il rilascio, i dati di Flurry Analysis riportavano che su un campionamento di 2,5 milioni di utenti iOS attivi ogni giorno negli Usa e di 5,3 milioni di utenti nel resto del mondo (Italia inclusa), solo il 4% degli utenti iPhone negli Usa e il 12% nel resto del mondo aveva scelto il monitoraggio delle app di terze parti.

Mark Zuckerberg, creatore di Facebook (fonte: Forbes Italia)

Quale piattaforma ne ha più risentito?

Secondo quanto riportato da The Verge, Gizmodo e Financial Times, le nuove policy adottate dalla società di Cupertino hanno comportato perdite miliardarie per i colossi del mondo del Web. YouTube, Facebook, Twitter e Snapchat avrebbero perso circa 9,85 miliardi di dollari nella seconda metà del 2021.

Facebook sembra essere la realtà più colpita in assoluto. Le app di Zuckerberg vantano un bacino di utenti più grande delle altre piattaforme. Inoltre, gli aumenti dei costì per gli annunci sul social network hanno indotto molti inserzionisti a ridurre i propri investimenti e dirottarli presso altre piattaforme più economiche, come Tik Tok. Il secondo gradino del podio lo occupa Snapchat in quanto dotato di un sistema fortemente incentrato sugli smartphone. Twitter, invece, sembra essere stato interessato poco dalla nuova policy. Questo perché l’app di Dorsey mostra gli annunci sulla base dei contenuti e non tiene conto delle abitudini di navigazione degli iscritti.

Elidia Trifirò 

Snapchat non si arrende e rilancia: avviato l’e-commerce con gli Spectacles

Prima Instagram, poi Facebook e a breve anche Whatsapp. Marck Zuckerberg non ci ha pensato due volte: le piattaforme di sua proprietà non potevano non offrire le Stories.

La novità chiamata Stories è stata introdotta per la prima volta da Snapchat, un servizio di messaggistica fondato nel 2011 apparentemente come tanti altri ma dotato di una peculiarità che in breve ha conquistato i giovani di tutto il mondo: le foto, i video e/o i messaggi che si condividono (si possono anche inoltrare in privato) su Snapchat, infatti, si cancellano dopo 24 ore dalla pubblicazione.

I più anziani e famosi social hanno dunque inglobato la funzione principale e caratteristica dell’applicazione creata da Bobby Murphy ed Evan Spiegel. Forte del record ottenuto nell’aprile 2016, quando sono stati visualizzati addirittura 10 miliardi di video, allora la Snap. Inc (società proprietaria del social) per affrontare la concorrenza ha deciso prima di percorrere due strade: quotarsi in borsa e gli Spectacles.

Per l’ingresso a Wall Street servirà ancora un pò di tempo, mentre l’e-commerce targato Snapchat è già realtà. La società a stelle e strisce, infatti, entra nel mercato delle vendite online con gli Spectacles, occhiali hi tech per adesso in commercio solo nel territorio statunitense.

Gli Spectacles sono stati lanciati lo scorso settembre e inizialmente potevano essere acquistati soltanto negli Snapbots, distributori siti nella città di New York. Gli Spectacles permettono agli amanti dei social di registrare e pubblicare video di alta qualità e con un formato vicino al fish eye, che garantisce un campo visivo di 115 gradi. Il costo del nuovo “giocattolino” è di 129,99 dollari, senza contare le spese di spedizione e i tempi di consegna, che attualmente si aggirano sulle quattro settimane.

Francesco Lazzarano