Crono: il dio che diede vita a Messina

Gaia per primo generò, simile a sé,
Urano stellato, che l’avvolgesse tutta d’intorno,
che fosse ai beati sede sicura per sempre. […]
con Urano giacendo, generò Oceano dai gorghi profondi,
e Coio e Crio e Iperione e Giapeto,
Teia, Rea, Teti e Mnemosine,
e Foibe dall’aurea corona e l’amabile Teti;
e dopo di questi, per ultimo, nacque Crono dai torti pensieri, il più̀ tremendo dei figli, e prese in odio il gagliardo genitore.

 Esiodo, Teogonia, vv.126-128; 133-138.

Messina ha origini assai remote e sono molteplici le leggende che trattano della sua nascita.

Quella più accreditata ne attribuisce il merito a Orione, gigante cacciatore figlio di Poseidone, mentre molte altre, più verosimili perché ancorate ai fatti storici, riconducono la fondazione della città ad alcune antiche popolazioni greche.

Esiste, però, un’ulteriore ipotesi, da non molti vagliata e quasi sconosciuta: quella di Crono.

 Scopriamola insieme!

Il mito di Crono

Figlio della Terra e del Cielo, Crono – nella mitologia romana Saturno – è una divinità preolimpica, titano della fertilità, del tempo e dell’agricoltura.

Secondo il mito, il padre Urano, considerando i figli delle mostruosità, cominciò a trangugiarne i corpi, spingendo l’accorata madre Gea ad architettare il suo omicidio.

Costruendo dapprima una falce dentata, Gea decise di affidare l’arma all’ultimo e il più tremendo dei suoi pargoli, proprio Crono, istigandolo, una volta avvicinato il genitore, a colpirlo.

Così avvenne: Crono tagliò il suo phallo e questo cadde sulla terra. Il sangue che ne fuoriuscì bagnò le coste siciliane, rendendole d’allora fertilissime, e generò la dea Afrodite.

Saturno e Urano
Giorgio Vasari e Cristofano Gherardi, Saturno o Crono mutila il cielo Urano, 1555 ca, olio su tavola, Firenze, Museo di Palazzo Vecchio. [1]

La falce di Crono e Zancle

Il mondo, come abbiamo appena appreso, deve i suoi natali ad un’evirazione.

Sembra, però, che Esiodo non abbia l’esclusiva su questa versione: anche la teogonia ittita, quasi nove secoli prima, raccontò di uno scontro primordiale fra divinità ancestrali, conclusosi con una castrazione. In esso, però, fu protagonista una taglierina di rame.

Che quella di Crono fosse una rivisitazione?

 

Dove si trova?

Qualunque sia la reale fonte del mito, ciò che in tanti, nel corso dei secoli, si sono chiesti è: dov’è finita la falce?

Gli Ittiti dicevano di averla nascosta al sicuro sul Monte Hazzi, dimora del dio della tempesta Teshub e sacro luogo di culto.

Ai tempi, però, erano in molte le località che prendevano il nome di drepanon, ovvero falce. Ciò, come nel caso di Trapani, di Cipro, di Corinto e di Istanbul, era dovuto alla loro morfologia, caratterizzata da promontori ricurvi e una chiara similitudine con l’utensile. Il fatto è abbastanza rivelatorio e indicativo.

Si dà il caso che anche la stessa Messina rientrasse nel novero delle città con questa denominazione.

Essa era stata chiamata dai greci Zancle, che significa proprio falce, e il suo paesaggio, esattamente nel porto e in prossimità del Braccio di San Ranieri, ne rappresentava e ne rappresenta tutt’ora una perfetta e naturale riproduzione.

A riprova di ciò, le monete con la raffigurazione di Crono, coniate nella colonia di Imera, e il poema Aitia, di Callimaco.

In esso, l’autore, riportando la testimonianza della musa della storia Clio, narrò di come i fondatori di Zancle avessero eretto torri di legno attorno all’area falcata, in quanto proprio lì la falce, con la quale Crono aveva reciso gli attributi del padre, era stata conservata.

Un primato di cui poterci fieramente vantare!

Braccio di San Ranieri e Forte del San Salvatore
 Il Braccio di San Ranieri e il Forte San Salvatore, luogo che secondo le leggende custodisce la falce di Crono [2]

La tomba di Crono

Ribelle, salvatore e, a sua volta, divoratore di figli.

Il destino di Crono era stato predetto dal suo stesso padre: avrebbe replicato i suoi errori e da un suo discendente sarebbe stato privato del trono e sconfitto.

È una storia che, fra orrore e curiosità, tutti noi abbiamo imparato a scuola.

Sapevate, però, che la tomba del crudele titano Crono pare trovarsi, anch’essa, a Messina?

Esattamente a Fiumedinisi, presso il Monte Scuderi, legato al toponimo Mons Saturnius.

Tra Monte Scuderi e il Braccio di San Ranieri esiste anche un collegamento visivo: da entrambi, infatti, è possibile osservare la falce..

Monte Schuderi e tomba di Crono
 Monte Scuderi, dove si troverebbe la tomba di Crono [3]

Valeria Vella

 

 

 

Fonti: https://giannibonina.blogspot.com/2015/07/la-falce-di-crono-e-sotterrata-messina.html

Ignazio Caloggero, Culti Miti e Leggende dell’Antica Sicilia, Centro Studi Helios, 2018

Immagini: 

1 – https://eclecticlightdotcom.files.wordpress.com/2020/06/vasarimutiliationuranus.jpg

2 https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/19/Hafeneinfahrt_Mariendenkmal%40Fort_San_Salvatore_Messina_20171018_02.jpg/800px-Hafeneinfahrt_Mariendenkmal%40Fort_San_Salvatore_Messina_20171018_02.jpg

3 – https://www.naturalmentesicilia.it/images/riservafiumedinisi.jpg

Regione Sicilia: contributo straordinario per studenti fuorisede

L’Assessorato Regionale dell’Istruzione ha approvato l’avviso 41/2021.

Gli studenti universitari e Afam siciliani fuorisede potranno presentare domanda per ricevere un contributo una tantum di 500 Euro.

Chi può presentare domanda?

Possono presentare la domanda:

  • studenti siciliani conduttori o co-conduttori di unità immobiliari ad uso residenziale o in alloggio in residenze universitarie,
  • fiscalmente a carico del proprio nucleo familiare di provenienza,
  • individuati come “fuori sede” ai sensi del D.L. 104/2020, convertito in L. 126/2020,
  • con contratto di locazione regolarmente registrato alla data del 28 febbraio 2020, anche per un periodo inferiore a dieci mesi, purché non inferiore a quattro mesi,
  • che non risultino fruitori alla stessa data di servizi abitativi erogati da ciascun Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario (E.R.S.U.)

Inoltre, si tratta di studenti che siano stati:

  • iscritti a corsi di laurea, laurea magistrale o a ciclo unico, master universitari e dottorati di ricerca
    presso università ed AFAM, con sede in Sicilia, nell’a.a. 2019/2020 fino al 1° anno fuori corso;

oppure

  •  laureandi nelle sessioni straordinarie dell’a.a. 2018/2019 (presso università ed AFAM, con sede in Sicilia) fino al 1° anno fuori corso.

Sono esclusi dal riconoscimento del contribuito:

  • gli studenti universitari non fiscalmente a carico dei nuclei familiari di provenienza;
  • fiscalmente a carico dei nuclei familiari di provenienza che rientrano nella massima fascia di reddito ai fini del calcolo delle tasse universitarie dell’Istituzione universitaria frequentata.

Documenti necessari per presentare la domanda

Chiunque volesse richiedere il contributo, dovrà compilare e trasmettere:

  • Domanda di partecipazione;
  • copia leggibile di un documento di riconoscimento in corso di validità;
  • modello ISEE valido per prestazioni per il Diritto Studio Universitario in corso di validità e/o presentate al momento dell’iscrizione A.A. 2019/2020 e prive di annotazioni relative a omissioni/difformità rilevate dall’Agenzia delle Entrate;
  • Contratto di locazione regolarmente registrato alla data del 28/02/2020.

Si ricorda che ai fini del riconoscimento del contributo, il valore dell’indicatore (ISEE) dovrà risultare inferiore al valore della massima fascia di reddito (ai fini del calcolo delle tasse universitarie), dell’Istituzione universitaria frequentata.

Scadenze da ricordare e procedura

Ai fini della partecipazione l’istanza per la concessione del contributo straordinario dovrà essere presentata esclusivamente tramite specifica procedura, disponibile online dalle ore 9:00 del 07 aprile 2021 alle ore 14:00 del 30 aprile 2021, nelle modalità di seguito indicate:

  • accedere all’applicazione internet resa disponibile nella pagina personale dei servizi “ersuonline” del portale studenti ERSUSICILIANI raggiungibile dal sito istituzionale www.ersusiciliani.it;
  • compilare i campi obbligatori del form;
  • confermare i dati inseriti;
  • premere il pulsante “Valida richiesta”, generare OTP e attendere SMS con codice per la validazione degli stessi (ATTENZIONE: il codice OTP sarà inviato al numero di cellulare indicato in fase di registrazione al portale studenti);
  • validare i dati inseriti nella richiesta benefici inserendo nell’apposito campo (entro 60 minuti dalla ricezione) il codice OTP ricevuto via SMS.

La concessione del contributo deve essere regolarizzata, caricando nella sezione “Fascicolo” presente nella pagina personale del portale dei servizi “ersuonline”, la seguente documentazione aggiuntiva:

  • copia fronte/retro del documento d’identità;
  • copia del contratto di locazione regolarmente registrato alla data del 28/02/2020;
  • copia documentazione attestante la situazione reddituale/patrimoniale solo per ISEE parificato;
  • altro (specificare).

Per regolarizzare la concessione del contributo, i richiedenti dovranno eseguire la seguente procedura entro e non oltre le ore 14:00 del 8 maggio 2021:

  • accedere all’applicazione internet resa disponibile nella pagina personale dei servizi “ersuonline”
    del portale studenti;
  • selezionare la voce “concessione del contributo straordinario “una tantum” nella misura
    forfettaria di € 500,00”;
  • scannerizzare i documenti sopra elencati in un unico file pdf della dimensione massima di 5MB;
  • caricare (upload) il suddetto file pdf.

Il soggetto richiedente riceverà sul proprio indirizzo di posta elettronica una conferma dell’avvenuta protocollazione entro 24. Nel caso in cui si compissero errori, la domanda già inoltrata entro i termini e con le modalità sopra descritti, potrà essere annullata ripetendo tutta la procedura. L’ultima istanza sarà quella ritenuta valida ai fini dell’ammissione alla fase di istruttoria.

Servizio di assistenza

L’assistenza tecnica e le risposte ai quesiti inviati per e-mail saranno garantite fino alle ore 13:00 del 30 aprile 2021.

Graduatoria

La graduatoria sarà pubblicata entro il 30/05/2021.

La concessione del contributo economico straordinario sarà formulata sulla base di un’unica graduatoria, elaborata in ordine crescente del valore ISEE dichiarato.

A parità di requisiti economici l’età minore costituisce titolo preferenziale. Il contributo sarà attribuito prioritariamente a tutti i richiedenti con disabilità in condizioni di gravità, di cui all’art. 3 comma 3 della L. 104/92 o con invalidità non inferiore al 66%.

Per maggiori informazioni clicca qui.

Livio Milazzo

Caro voli, è polemica in Sicilia. Musumeci: “Più corse e tariffa unica per i siciliani”

Numerose sono le segnalazioni relative alle speculazioni legate all’emergenza pandemica. Se prima erano guanti, mascherine e igienizzanti a preoccupare – e che oramai sono stati regolamentati – oggi, dal momento che si può ufficialmente viaggiare da regione a regione, sono i voli e i treni per rientrare al sud a suscitare dibattiti.

Polemica tra regione Sicilia e Alitalia

Tre giorni fa il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha attacco la Compagnia di bandiera Alitalia per aver cancellato senza preavviso le tratte di luglio e agosto da e per l’aeroporto di Trapani Birgi con destinazioni Roma e Milano. Il governatore ha parlato di “schiaffo ai siciliani”, ma la compagnia si difende affermando che il numero di prenotazioni era inferiore al 60% e non ha ritenuto “di favorire una più equa distribuzione dello sforzo economico”.

Anche il viceministro ai Trasporti Giancarlo Cancellieri e i sindaci della provincia di Trapani si sono uniti alla polemica. Il viceministro ha ricordato che l’aeroporto Trapanese riceverà entro dà novembre 2020 50 milioni di euro, con i quali verranno attivati i biglietti a tariffa agevolata, definendo questi atteggiamento come “speculazioni politiche”. Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, afferma che Alitalia non si può permettere di parlare in termini commerciali dopo che è stata ripetutamente salvata “con i soldi degli italiani”.

La questione è stata discussa nelle ultime ore con il ministro per il Sud, Peppe Provenzano, i sindaci del Trapanese, e Airgest, società che gestisce gli scali, con la presenza anche i sindacati e le associazioni degli industriali, dei commercianti e il presidente Musumeci.

Il governatore della Sicilia ha formalizzato il documento di protesta indirizzata alla direzione generale dell’Alitalia che verrà consegnata martedì al ministro dei Trasporti a Roma.

Il documento sintetizza lo stato d’animo che la  comunità siciliana vive, Musumeci afferma che il comportamento

” registra il cinismo di una compagnia” e continua “si permette di fare i capricci, abbandonando gli scali minori e mantenendo limitato il numero delle corse negli scali maggiori e soprattutto adottando una politica dei costi, inaccessibile per gran parte dei siciliani”.

Per i siciliani il trasporto aereo non è un lusso ma è una necessità, e le politiche adottate dalla compagnia Alitalia scoraggiano i cittadini a far ritorno nella propria terra. Attraverso il documento

chiediamo al governo nazionale di intervenire sull’Alitalia, per applicare una tariffa unica per i siciliani, che faccia la media tra le tariffe accessibili  e le tariffe inaccessibili.

I prezzi proposti dalla compagnia sono solo da un lato accessibili ai cittadini, con biglietti aerei di 70 euro se prenotati con mesi di anticipo, e dall’altro inaccessibili se prenotati nella stessa settimana, con l’ammontare dei costi che può superare i 700 euro. Il governatore conclude il discorso esortando ad evitare queste iniziative speculative nei confronti dei cittadini.

I voli scontati tardano ad arrivare

“Le tariffe sociali? Le stiamo chiudendo, in settimana incontrerò le compagnie aeree”, ha dichiarato Giancarlo Cancellieri, vice ministro dei trasporti a Open. Il motivo del ritardo è dovuta dall’emergenza sanitaria che “Ha ritardato tutto, compresi gli sconti sui voli –chiarisce il Ministro– se non cominciano a volare le compagnie, non possiamo sapere quando scatteranno le tariffe sociali”. E’ in progetto da parte del governo Conte di dare “un contributo per ogni biglietto aereo acquistato da e per Palermo e Catania”. Le tariffe sociali consistono in uno sconto del 30% per ogni biglietto acquistato dai residenti in Sicilia. Non tutti però potranno usufruire dell’agevolazione, ma solo alcune categorie. Ad esempio gli studenti fuori sede, i lavoratori con sede lavorativa al di fuori della regione, coloro che dovranno viaggiare per esigenze sanitarie e i disabili. Le tariffe avrebbero dovuto iniziare già da quest’estate, ma sfortunatamente, il tutto è stato posticipato.

Polemica anche a Catania

Il primo cittadino di Catania, Vincenzo Bianco, ha parlato di un rincaro dei prezzi anche da e per l’aeroporto del Catanese, dove alcuni biglietti verrebbero venduti all’ammontare di 800 euro. Circostanza che si presenta nella tratta Verona-Catania. Le tariffe esorbitanti, però, non dovrebbero continuare per molto tempo. Con la ripresa delle compagnie low cost e il recente annuncio di Alitalia che dovrebbe, da oggi, prevedere il lancio dei voli a 30 euro da Roma e Milano.

La situazione in Calabria

Parlando di Calabria, spostiamo l’attenzione sulle ferrovie.

La bella notizia è che, dal 3 giugno, in Calabria sono arrivati i FrecciaRossa direttamente da Torino senza dover fare cambio a Roma.

Gianfranco Battisti, amministratore delegato e direttore generale del gruppo FS italiane afferma “per la prima volta il Frecciarossa arriva a Reggio Calabria. Il treno simbolo dell’eccellenza italiana nell’Alta velocità collegherà Reggio Calabria al Sistema AV. Un nuovo servizio che avvicina le persone, nel momento in cui il Paese deve ripartire. L’arrivo del Frecciarossa contribuirà alla ripartenza e al rilancio dell’economia e del settore turistico della Calabria e dell’intero Sud Italia”. Ma quanto costerà un biglietto?

La cattiva notizia è che un biglietto da Torino Porta Susa diretto a Reggio Calabria centrale (solo andata) prenotato oggi, con partenza 25/06/2020 parte dai 100 euro fino ad arrivare ai 155 euro. E a differenza di quanto affermato dalla compagnia ferroviaria, sono pochi i treni senza cambi. Invece prendendo il treno da Milano Centrale diretto Reggio Calabria centrale con partenza il 18/06 e prenotato oggi, i costi lievitano a dismisura, per un totale di 237 euro (andata e ritorno) senza neppure scegliere il posto a sedere (che aumenterebbe la spesa di 8 euro).

Comparando i prezzi dei treni diretti al sud con i voli internazionali, sarebbe addirittura preferibile optare per una vacanza piuttosto che tornare a casa dalla propria famiglia: il volo con WizzAir con partenza da Roma e direzione Ibiza a 230 euro (andata e ritorno), oppure una bella vacanza ad Amsterdam con la compagnia aerea Level a soli 126 euro, o anche andare a tornare da Londra con Ryanair a soli 94 euro.

Paola Caravelli

 

https://gds.it/articoli/economia/2020/06/04/aeroporti-riaperti-ma-prezzi-molto-alti-per-la-sicilia-e-pochi-voli-43debd0e-7491-497a-8398-6781b11a67bd/

https://catania.liveuniversity.it/2020/06/10/caro-voli-sicilia-prezzi-biglietti/

 

Arriva l’app “Sicilia SiCura”: la Regione dice sì al turismo ma con la salute a portata di smartphone

La Sicilia non segue l’isola gemella sulle restrizioni per gli arrivi turistici in vista della stagione estiva e prova ripartire e rilanciarsi puntando sul tracciamento a portata di smartphone.

Abbandonata dunque l’idea, che sarebbe stata si complessa realizzazione, del passaporto sanitario per chi arriverà sull’isola.
Al passaporto è stata preferita una app da scaricare volontariamente che permetta un contatto più diretto con il sistema sanitario regionale.
Un servizio di cooperazione (su base informatica) ed ausilio per le autorità sanitarie al fine limitare la temuta seconda ondata.

Nello specifico si tratta della app “Sicilia SiCura”, che mediante un monitoraggio veloce ed efficace permetterà a chi arriva nell’isola siciliana di poter essere assistito dal personale medico dell’Unità sanitaria turistica in caso di bisogno, come ha dichiarato il presidente Nello Musumeci.

L’app sarà scaricabile gratuitamente, con poche e semplici mosse direttamente sul proprio smartphone o su qualunque device personale, da una piattaforma web dedicata messa a disposizione dalla Regione Sicilia.

Sono oltre 3.000 i download di “SiciliaSiCura” registrati dalla Regione siciliana in appena 48 ore dal lancio dell’applicazione che rientra all’interno del protocollo sicurezza, pianificato grazie al supporto della Protezione Civile.

Un sistema informatico discreto ed invisibile per i turisti, ma che garantirà serenità e tutela anche ai siciliani.

All’inizio del soggiorno turistico in Sicilia, l’applicazione invierà un SMS di promemoria per invitare l’utente, che abbia preventivamente scaricato l’app e che si sia correttamente registrato, ad informare le autorità sanitarie sul suo stato di eventuale malessere respiratorio e febbrile. 

Il funzionamento dell’app richiede l’inserimento dei dati relativi al proprio stato di salute, agli spostamenti, all’eventuale presenza di casi di Covid-19 all’interno del proprio nucleo familiare, ed alla segnalazione di sintomi o insorgenza di febbre durante la permanenza in Sicilia.

Fondamentale evidenziare la facoltatività di download dell’applicazione, già utilizzata da tutti coloro che avevano ricevuto l’obbligo di auto-quarantena una volta rientrati in Sicilia.

L’app, poi convertita dai tecnici addetti alle nuove modalità di funzionamento ed alle nuove esigenze di fruizione, stando alle prime analisi di monitoraggio ed operatività, pare funzioni bene.

I dati e le previsioni che arrivano dalla regione evidenziano che l’app Sicilia SiCura lavorerà a pieno regime dal 1° Luglio e verrà utilizzata con ogni probabilità fino alla fine di Settembre.

Non ci saranno né test né limitazioni all’ingresso dei flussi turistici, ma soltanto verifiche della temperatura corporea (attraverso i termoscanner) nelle stazione ferroviarie e negli aeroporti, come dichiarato negli ultimi giorni dal governatore siciliano Nello Musumeci.

La situazione sanitaria in Sicilia, che intanto si appresta ad accogliere turisti da tutte le parti d’Italia, continua ad essere sotto controllo; ciò chiaramente incoraggia le autorità regionali alla spinta ed alla ripresa più o meno totale delle attività e dell’economia legate al turismo isolano.

Tutti i siciliani sperano che l’estate, da sempre sinonimo di libertà, faccia tornare un po’ di normalità nel quotidiano anche e soprattutto attraverso il turismo.

Antonio  Mulone

La Sicilia riparte ma a modo suo. Tutto quello che si può fare (e non si può fare) da oggi secondo l’ordinanza regionale

La Sicilia cerca di tornare alla normalità, che mai prima d’ora, era sembrata così sconnessa dalla quotidianità.

Dalla giornata di oggi riaprono gli esercizi commerciali di vendita al dettaglio, parrucchieri, barbieri, centri estetici, ristoranti, bar, pizzerie, pub, gelaterie e centri commerciali.

Ieri sera, il decreto che disciplina le modalità di riapertura non era ancora stato comunicato a Palazzo d’Orléans; il Presidente della Regione Nello Musumeci ha atteso il completamento con firma dell’ordinanza, che prevede l’apertura estesa della maggior parte delle attività commerciali sopra citate, relativa alla condizione sanitaria sufficientemente stabile dell’Isola.
“La Sicilia è pronta alla ripartenza, nella responsabilità di ognuno”, aveva comunicato, a conclusione del suo intervento serale, il Governatore siciliano.

 

La Sicilia tenta di ripartire con maggiore margine e con più rapidità.

L’obiettivo amministrativo di Musumeci è accelerare un po’ rispetto al quadro delle disposizioni nazionali, attraverso per esempio il via libera graduale ai centri commerciali: una ripartenza mediata da controlli serrati ad esempio sui parcheggi, e con lo stop agli ingressi liberi di Domenica.

E’ stata inoltre disposta la riapertura dei fiorai la Domenica, che era stata finora esclusa.

L’estensione che, più di tutte ha acceso la piazza delle polemiche, è quella relativa alla riapertura delle discoteche (effettivamente prematura e non in linea con quelle le disposizione emanate dal Dpcm), e la ripartenza di eventi e spettacoli a partire dall’8 giugno.

L’autorità di Pubblica sicurezza, ove necessaria la relativa autorizzazione, dovrà monitorare il numero dei partecipanti alla manifestazione pubblica, in rapporto proporzionale con gli spazi utilizzati e in relazione alla distanza di sicurezza interpersonale non inferiore ad un metro correlata all’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Riapertura in sicurezza di Musei e Parchi archeologici.

Prevista per il 25 maggio la riapertura in Sicilia di musei, parchi archeologici: i siti culturali più conosciuti come la Valle dei Templi di Agrigento, il Parco Archeologico di Selinunte e quello di Naxos-Taormina che comprende anche il Teatro Antico.
Si dovranno disporre tutte le misure necessarie contro il contagio da Covid-19: prenotazione elettronica per evitare assembramenti alle biglietterie, tornelli, termoscanner all’ingresso, percorsi e visite guidate.

Disposte le misure di sicurezza per i lidi balneari e obbligo di mascherina

E’ scattato il via libera per quanto concerne l’apertura di lidi, stabilimenti balneari e spiagge per l’estate 2020.
Confermata dunque la possibilità di rivedere gli ombrelloni aperti anche per la bella stagione che sta per arrivare, ma con regole ben precise e delineate.
La riapertura ufficiale (prevista nel Dpcm già da Maggio) potrà avvenire in Sicilia a partire dal 3 Giugno: gli ombrelloni che avranno a disposizione 10 metri quadrati, ovvero un distanziamento tra l’uno e l’altro di almeno 3,5 metri, tra lettini dovrà essere rispettata la distanza di almeno 1,5 metri.

In ogni luogo aperto al pubblico, anche non al chiuso, continueranno ad essere strettamente obbligatorie la mascherina o gli altri presidi di sicurezza per naso e bocca.

Estesa la fascia oraria di apertura degli esercizi commerciali.

Gli esercizi commerciali la domenica continueranno ad essere chiusi (eccezion fatta per bar, pizzerie e ristoranti) ma potranno estendere, secondo l’ordinanza di Musumeci, l’orario di apertura della propria attività fino alle 23:30 in chiara relazione ad un’accoglienza complessiva di clienti maggiore.

Per il resto valgono le regole concordate da Musumeci con gli altri presidenti delle Regioni e successivamente vagliate e condivise con il premier Giuseppe Conte.

L’impresa eccezionale è tornare ad essere normali, tentare di ridare alla quotidianità la parvenza di ordinarietà che il coronavirus, con cattiveria e sadismo invisibili, c’ha tolto.

Più che una ripartenza, per l’Italia, si attende una rinascita.

Antonio Mulone