La prima volta al Mish Mash di Oratio

Durante il Welcome Day del Mish Mash Festival abbiamo avuto l’opportunità di intervistare uno degli ospiti: Andrea Corno alias Oratio, cantante siciliano stabilitosi da sette anni in Toscana. È da poco tornato ad esibirsi e sta preparando l’uscita del suo nuovo disco che raccoglierà i singoli usciti tra 2021 e 2022 tra cui l’ultimo: FirenzeMare. Lo abbiamo incontrato su un balcone del Monastero delle Benedettine, davanti a noi la vista mozzafiato dall’alto della Cittadella fortificata di Milazzo.

 Ci ha da subito dato l’impressione di un artista con tanta energia in corpo e voglia di esprimersi che abbiamo ritrovato – poco dopo – anche sul palco. E’ stata una chiacchierata piacevole e confidenziale: Oratio ci ha accolto in una delle sue camicie sgargianti e ci ha svelato diverse curiosità sulla sua vita artistica e personale. Rimane top secret, però, il “misterioso lavoro” che svolge a Firenze, lontano dalla sua amata terra sicula!

Oratio in esibizione sul palco. © Matteo Mangano

Innanzitutto ti volevamo chiedere se era la tua prima volta a Milazzo.
Allora io sono nato qui vicino, sono di Barcellona Pozzo di Gotto.

Anche noi siamo barcellonesi! Di che zona?
Centro, vicino alla piazza. Ma in realtà vivo fuori.

L’avevamo intuito, dall’accento che era un po’ “alterato”
Sì, vivo a Firenze da un po’ di anni, lavoro lì. Però in realtà ho sempre sperato di poter suonare qui anche se ero fermo da un po’. Il mio progetto era nato nel 2009 col primo disco, ne ho fatto un altro nel 2012, poi c’è stata una lunga pausa che si è protratta fino al 2022 e adesso sta uscendo un nuovo disco.

Diciamo che è stato questo nuovo disco a riportarti qua…
Sì, diciamo che non volevo venire con delle “vecchie robe”. Adesso che ho delle nuove canzoni, mi faceva più piacere esibirmi in concerto.

Prima volta che ti esibisci in provincia di Messina allora?
No no, assolutamente! La prima volta al Mish Mash però! In provincia di Messina ho suonato un sacco di volte – essendo della zona – soprattutto in quegli anni che vanno dal 2008 al 2014.

Pensavamo fossi già espatriato!
No no, ho fatto tanti concerti in giro, ma anche tanti nella provincia di Messina. I primi due dischi sono usciti con un’etichetta palermitana, questo qui con un’etichetta bolognese.

Il pubblico durante l’esibizione di Oratio. © Matteo Mangano

Bene, lasciaci dire “bentornato a casa” allora!
Grazie grazie!

Hai detto che ti sei preso anche una pausa dalla musica. Magari hai avuto tempo per trarne ispirazione?
Ho cercato altre strade nella mia vita, anche perché ho trovato un altro lavoro. In realtà non ho mai smesso di suonare, ma faccio anche altro.

Quindi diciamo che “quest’altro” ti ha aiutato a ritornare sulla scena, ti ha ridato l’ispirazione, ne sei uscito “ricaricato”.
Ad un certo punto mi è mancato molto farlo, perché comunque la musica è la mia valvola di sfogo, qualcosa che ho sempre avuto dentro. Prima la facevo, poi forse ci ho un po’ litigato, ma ci ho rifatto pace. Dopo una storia d’amore finita male nel 2018, forse ho ritrovato la voglia di scrivere queste cose che mi erano successe. Come si dice? Quando uno si lascia, poi escono sempre i dischi!

Esatto, è vero. Dicono così: dalle storie d’amore nascono sempre le migliori canzoni. Quando finiscono però!
Quando finiscono sì, quando ci stai no!

Quando va tutto bene non hai bisogno di cantare.
Eh già, ti annoi!

Oratio suona una delle sue canzoni. © Matteo Mangano

Almeno questa crisi ti ha riportato qua in un certo senso. Il Mish Mash è un festival molto giovane, molto pubblicizzato sui social. Questi ultimi spesso fanno molta leva sull’opportunità che danno anche agli stessi artisti per potersi esprimere. Tu li hai percepiti in qualche modo così i social?
Allora, quando ho iniziato io era in voga My Space…

Un “proto-social” !
Sì, sì esatto. Se lo guardo adesso mi fa paura. Sono andato qualche volta a rivedere la pagina ed era tutto terribile (ride), ma ricordo che in quel periodo fu un territorio importante per conoscersi tra artisti del circuito indie, i vari Colapesce, Di Martino per intenderci. ”Vengo a vederti”, ”Mi compro il disco”, erano affermazioni che nascevano lì in quel contesto, quando eravamo più piccoli. Poi si migrò su Facebook ed ora … Beh, io in realtà Instagram ce l’ho da poco (sono arrivato un pochino in ritardo su quest’ultimo social network, giusto da un paio d’anni)!

Per pubblicizzare la tua musica supponiamo …
Si lo faccio lì, visto che Facebook sta un po’ morendo.

C’è un pubblico molto diverso forse.
Gli over 40 li trovi su Facebook, gli over 25 su Instagram!

E adesso che sei ritornato sulla scena, hai voglia di continuare per un bel po’?
Forse ho trovato la mia dimensione. Non devo inseguire più nessuno, riesco a farlo con un giusto equilibrio, coniugandolo anche col lavoro che faccio a Firenze, prendendoci solamente il bello che c’è.

Grazie per aver risposto alle nostre domande, Oratio. Siamo contenti di aver avuto l’onore di intervistare un artista “barcellonese”

Anch’io, grazie a voi! Vi esorto ad ascoltare le canzoni. Su Instagram mi trovate come ”oratio_con_la_t”, perché si confonde sempre Orazio con la z e invece … E’ un nome che si rifà un po’ anche al noto poeta latino e scrittore di satire Oratio.

Non ci resta che aspettare di vederti tra poco sul palco. A livello umano ci hai già colpiti … e anche “a livello di camicie” ! 
Grazie e in bocca al lupo anche a voi!

Matteo Mangano e Filippo Floramo

Mish Mash Festival: aprono le porte del castello di Milazzo

Dal 2 al 4 agosto al via una nuova edizione del festival: nella line up, tra gli altri, Selton, Populous, Galeffi e Indian Wells

Se questa ondata di caldo rende piatte le lunghe giornate ad agosto, non disperate: la splendida cittadella fortificata dell’area del Castello di Milazzo, per un’altra estate, è pronta ad accogliere una nuova edizione del Mish Mash, giunto al suo terzo anno. Tre giorni (il primo giovedì, 2 agosto, ospiterà il Welcome Day) dedicati alle esibizioni all’interno dell’antico maniero normanno e a molteplici installazioni artistiche.

In programma un’ampia escursione tra generi, stili e principali tendenze nella attuale musica elettronica, alternative, rock, pop e hip-pop. “Mish Mash”, che vuol dire proprio “miscuglio”, è nato dalla sinergia di realtà giovanili che operano da anni nella provincia di Messina. I numeri del 2017, grazie alla line up e alle partnership, hanno mostrato un aumento di pubblico, proveniente, per buona parte, fuori dalla Sicilia.

Ed è questa scia “internazionale”, insieme alla qualità del Festival, una delle realtà più suggestive in Italia, merito anche dell’eccezionale scenario storico e naturale sul mare, ad avere accompagnato la preview del 19 maggio scorso a Bologna al TPO con i concerti di Be a Bear, ≈ Belize ≈, Dargen D’Amico e altri artisti. Arrivata dopo alcuni live invernali al Retronoveau, l’esibizione del 25 luglio al Perditempo della band palermitana I Giocattoli, ha rappresentato il primo effettivo anticipo dell’edizione di quest’anno.

L‘anno prima abbiamo visto, sul Main stage, di fronte l’ex Monastero, accompagnati dal visual mapping proiettato sulla facciata a cura di Aurelio Calamuneri e Giovanni Scolaro, Giorgio Poi e Gazzelle, musicisti come Colombre, Clap! Clap! e Jolly Mare e i gruppi Carl Brave e x Franco126, Veivecura, Canova e Camillas. Mentre l’Island Stage è stato calcato da Filippo Zironi e Andrea Normanno.

Nel 2018 attese tante novità. Al pubblico verrà data la possibilità di accedere a delle zone del Castello non utilizzate fino a un anno fa. Al momento dell’inaugurazione, il 2 agosto, presso il Duomo Antico, sarà presentata l’art exhibition di Giuseppe la Spada, Fluctus, che simboleggia l’inquinamento dei nostri mari. Il Welcome Day, ad ingresso gratuito, accenderà la terza edizione insieme a RadioStreet, LeVacanze, Ylyne, Safarà e Resolution. Ulteriori installazioni artistiche verranno presentate nei giorni successivi.

Venerdì 3 e sabato 4 si entrerà nel vivo dell’evento estivo: il piazzale dell’ex Monastero delle Benedettine per due giorni accoglierà i Sound Butik, un collettivo formato da djs palermitani che infiammeranno gli aperitivi al tramonto con un sound che intreccia house, techno e soul. Nello stesso luogo Dischirotti allestirà una mostra con 12 copertine selezionate tra gli artisti che hanno partecipato alle scorse edizioni. A completare l’offerta ci sarà Alessio Barchitta nel Bastione di Santa Maria e i visual di QBO.

Ma è la musica il fiore all’occhiello. Una line up che spazia, come poche altre, tra le uscite più fresche in campo discografico. Reduce dal Primo Maggio romano, il 3 agosto sul palco principale, alle 22, ci sarà Galeffi. Dopo il cantautore è il turno di Coma Cose, duo di Milano, che mette insieme cultura hip pop ed estetica urban pop. A mezzanotte è attesa Myss Keta, rapper alla guida de “le ragazze di Porta Venezia”, eccessiva e dissacrante, mentre toccherà a Populous il compito di chiudere la prima giornata del Festival.

Il 4 agosto la magia si ripete: Francesco De Leo de L’officina della Camomilla aprirà la seconda giornata con le sue atmosfere lisergiche cantautoriali. Il pop italo-brasiliano troverà espressione nei Selton di tappa a Milazzo per presentare Manifesto Tropicale, dopo la collaborazione con Dente. Francesco Servidei, bresciano, alias Frah Quintale invece porterà sul palco il suo progetto solista. Il live set di Indian Wells, producer lucano, infine si prolungherà fino a tarda notte con una miscela melodica di musica elettronica.

Noi di UniVersoMe saremo presenti a Milazzo! Voi che cosa aspettate? Continuate a dare un’occhiata alla nostra pagina per seguire l’evento attraverso le foto e le dirette social. Per chi, ancora, non avesse fatto l’abbonamento, i biglietti saranno disponibili a partire dal 2 agosto (ore 18:30) al botteghino del Castello.

Eulalia Cambria