Mina, “la tigre di Cremona”, è tornata!

Mina
Il nuovo disco di Mina è una raccolta di canzoni d’amore morbide e drammatiche. – Voto UVM: 4/5

 

Nata nel 1940 a Busto Arsizio, Mina è una cantante, produttrice discografica, conduttrice televisiva ed attrice italiana che da anni risiede in Svizzera. E’ nota per le sue qualità vocali e per essere stata protagonista negli anni sessanta e settanta in molti spettacoli televisivi trasmessi dalla Rai.

Soprannominata la “Tigre di Cremona” (la famiglia era infatti, originaria di Cremona, città nella quale poi vi fece ritorno nel 1943), fu anche apprezzata dal grande Loius Armstrong che la definì:

“La più grande cantante bianca al mondo!”

Mina ha venduto oltre 150 milioni di album, ed è infatti l’artista italiana con maggior successo discografico.
Ha anticipato mode e costumi : dallo scandaloso cat eye allungato di nero, al vestito glitter nel videoclip di Ancora Ancora Ancora. Nell’immaginario collettivo, infatti, è un patrimonio del quale andare orgogliosi. Indimenticabili i suoi successi come Grande Grande Grande, Amor mio, Parole parole, Le mille bolle blu, Mi sei scoppiato dentro il cuore, Ma che bontà.

Una particolare attenzione è da dare al brano Se telefonando, scritto da Maurizio Costanzo (scomparso nel 2023); brano che Nek nel 2015 ha riportato in auge grazie a Sanremo nella serata dedicata alle cover.

Perché Mina si è ritirata dalle scene?

Un addio simbolico è quello che accompagna la regina della canzone italiana anni sessanta e settanta. Il suo ultimo concerto risale al 23 agosto del 1978 a Bussoladomani a Marina di Pietrasanta, nonostante ciò è sempre presente, ma nascosta, nella sua intimità familiare a Lugano, continuando a comporre musica.

Uno dei primi motivi del suo ritiro fu una broncopolmonite virale che le fece interrompere il suo ultimo tour. Scomparsa dalle scene da ormai 40 anni, il suo ultimo fotogramma televisivo risale al 1974 nello show Milleluci della grande Raffaella Carrà. Lo stress mediatico poi, ha sicuramente giocato un ruolo importante nel suo ritiro. Tutto ciò ha consegnato il mito a una narrazione solamente musicale e l’ha resa una legenda più di quanto già non lo fosse prima!

Le collaborazioni importanti di Mina…

La tigre di Cremona ha sempre dimostrato di essere versatile e di avere una grande cultura musicale, oltre al timbro inconfondibile e potentissimo: non sorprende, quindi, che conoscesse ed ammirasse il Re del pop.

Proprio come Michael Jackson, anche Mina ha sempre vissuto male la propria fama e lo ha omaggiato nel 1990 quando uscì il suo disco Ti conosco mascherina nel quale inserì una sua personale versione di Billie jean, cover molto lodata ed apprezzata.

Famosissimo poi il duetto di Acqua e sale (brano poi riscritto in spagnolo da Miguel Bos) e Brivido felino (del 1998 e tratto dall’album Mina Celentano), A un passo da te (brano del 2017 dell’album Le migliori) con il suo amico di lunga data Adriano Celentano. Nel 2009 la cantante fa il duetto con Manuel Agnelli degli Afterhours in Adesso è facile mentre nel 2019 collabora col rapper Mondo Marcio nel brano Angeli e Demoni.

Il nuovo album: “Ti amo come un pazzo”

Il suo nuovo album contiene 12 brani ed è uscito il 21 aprile 2023 col titolo Ti amo come un pazzo, anticipato il 14 aprile dal duetto con il ribelle Blanco in Un briciolo di allegria (nonostante i due non si siano mai visti di persona). Nel video, la ballerina e attrice messinese Alice Stancanelli interpreta Mina, ed a proposito ha spiegato:

“Mina non si fa vedere in pubblico da anni, e anche nel video io non mi vedo mai direttamente, è quasi come se fossi la sua ombra. Sono sempre in silhouette, in controluce.”

Il disco è una raccolta di canzoni d’amore morbide e drammatiche. Composto da 10 inediti e due cover: Tutto quello che un uomo di Sergio Cammiare e Don Salvatò di Enzo Avitabile. Il brano Povero amore è stato scelto dal regista Ferzan Ozpetek per il suo film Nuovo Olimpo in uscita a Natale 2023; tra l’altro si tratta di una seconda collaborazione con il regista, dopo che Luna diamante venne scelta per il film La dea fortuna.

Nel nuovo album Mina sceglie autori, mondi e atmosfere diverse; fanno da “fil rouge” la sua voce, e quella vena ironica a cui l’artista non ha mai rinunciato. Il figlio Massimiliano Pani, ormai da tempo portavoce della cantante, riguardo al nuovo album della madre ha affermato:

“Questi sono tutti pezzi d’amore, è un fotoromanzo che accarezza tanti mondi musicali, dal triste al bello, fino a quello che finisce bene e quello che invece va male. La cover cita il fotoromanzo, una delle poche volte che è coerente col progetto. Ha una linea ironica, e i pezzi che sembrano minori poi non lo sono.”

Mina, sottraendosi al nostro sguardo, è finita per alimentare sempre più la nostra immaginazione; speriamo che ci stupisca ancora!

 

                                                                                                      Carmen Nicolino

“Innamorato”: la probabile redenzione di Blanco

Dirompente, innovativo e malinconico, ma non ancora pienamente maturo. Voto UVM: 4/5

 

Venerdì scorso è uscito il nuovo album di Blanco (al secolo Riccardo Fabbriconi) Innamorato, un anno dopo l’album d’esordio Blu celeste che ha scalato le classifiche anche grazie ai singoli già noti Notti in bianco e Ladro di fiori, con cui è entrato in modo dirompente nella scena musicale italiana.

L’album, prodotto interamente dal suo fidato collaboratore Michelangelo e anticipato dal singolo L’isola delle rose, presenta delle sonorità inedite, spaziando dal pop alternative a parti rap tipiche del giovane artista (ricordiamo che è nato il 10 febbraio del 2003).

Fare un disco così a vent’anni non è mai un’operazione semplice poiché, è molto facile scadere nella banalità e nella ridondanza dei concetti. Blanco invece, riesce a ribaltare questa prospettiva poiché ogni canzone rappresenta molteplici sfumature del suo carattere forte e sognatore e ancora una volta, ha deciso di mettersi a nudo.

Il concept dietro al disco

Se in Blu Celeste abbiamo visto il lato più esuberante di Blanco (salvo la title track dai toni molto malinconici), in questo disco l’atmosfera tenta di farsi più immersiva, sviscerando quelli che sono i pensieri di un giovane innamorato per l’appunto.

Tra la delicatezza e la sfacciataggine, Blanco affronta il tema della paura in più tracce, in particolare in Anima Tormentata e La Mia Famiglia dove da sfogo a pensieri prettamente tipici di un ragazzo che, avviandosi verso l’età adulta, cerca lecitamente di darsi delle risposte, confidando di potersi rifugiare all’interno del proprio nido nonostante riconosca di essere cambiato.

Chi lo sa
A cosa serve essere ricchi se la fedeltà e l’amore non lo compri
Mi chiedo chi lo sa
Chiuso in una stanza d’albergo
Chi lo sa
Che non è quello che volevo
Chi lo sa
Se questa vita è vera oppure artificiale
Non è naturale
(Anima Tormentata)

 

E io forse son già morto
Ma Milano dicono “Non è mai troppo”
Ma per me è già troppo
Accettare un compromesso
Di essere cambiato adesso
Sul finale, sul più bello
(La Mia Famiglia)

E l’amore? Sembra essere un’ancora di salvezza, un punto fermo nella vita del giovane artista che gli da la forza per vivere, anche se le incertezze non lo lasciano andare.

Una tra le tracce più incisive è Giulia, probabilmente dedicata alla sua ex alla quale sono precedute diverse canzoni del suo repertorio (Ladro di fiori, Sai cosa c’è, Finché non mi seppelliscono). Nonostante sia finita, Blanco decide di chiudere il cerchio di un rapporto vissuto probabilmente con passione, accettandone la fine in maniera consapevole e matura.

E dividiamoci le colpe
Sennò è una storia folle
Finita quasi a botte
Tutto tranne che dolce
(Giulia)

Mina: una presenza inaspettata

“Non l’ho mai vista, ma per quanto sembri assurdo sono più contento perché il rischio, quando conosci i tuoi idoli, è che un po’ ti caschino, perché capisci che sono persone normali, invece lei non l’ho mai vista, quindi per me resta una persona che non esiste.” (Fonte: fanpage.it)

Il brano con Mina probabilmente rappresenta la vera punta di diamante del disco. La voce graffiante di Blanco unita alla profondità della regina della canzone italiana donano un’atmosfera estremamente immersiva, a metà tra sonorità tipicamente retrò e odierne.

Come silloge di ciò, vi è il videoclip ufficiale su YouTube, il quale si presenta come un breve film noir in bianco e nero che sembra ricordare le atmosfere “hitchcockiane”, dove Blanco insegue una donna misteriosa rappresentata proprio da Mina, la grande assente della scena.

Ciò nonostante, il suo ritorno in questa traccia si fa sentire in maniera non indifferente.

Se non è sincero
Se l’amore è vero muori dentro
Un sentimento puro
No, non ha futuro se ti perdo
Darei la mia vita
Che non è infinita
A un prezzo onesto.

Un disco romantico ma malinconico

Da come si esprime musicalmente, Blanco ha un carattere “difficile da digerire” come dice in Lacrime di piombo. Eppure, in virtù di ciò, questa canzone mostra coraggiosamente il cuore del giovane artista, il quale esprime un pensiero che vorrebbe non accadesse mai: la fine di una storia e il timore di perdere i momenti felici senza soffrire.

Sarà banale forse, ma quando si è giovani è comune trovarsi impreparati dinanzi al vuoto lasciato da una persona, specialmente se vi era un legame amoroso non indifferente. Si evince, dunque, il leitmotiv del disco che possiamo trovare anche in altre canzoni (Scusa, Fotocopia, la già citata Giulia e Raggi del sole).

Ogni anno, ogni giorno, ogni mese che passerà
Ricorderò ogni “fanculo” come se fosse un “ti amo”
Regalato, poi abusato come se fosse un boato
E sono lacrime di piombo, che scendon sotto i Ray-Ban
Le asciugo e le nascondo, sorridendo a mia mamma
Ma passerà
(Lacrime Di Piombo)

Non sarà probabilmente l’album della maturità, però è chiaro che il suo ritorno dopo la polemica durante il Festival di Sanremo non passerà inosservato. Il giovane artista ha fame di riscatto ed è “innamorato” della musica, oltre che della vita. Questo non glielo si può contestare, almeno si spera!

 

Federico Ferrara