Gli auguri di Natale della Magnifica Rettrice: tra bilanci e propositi

Si è rinnovato anche quest’anno il tradizionale incontro tra la Magnifica Rettrice, la Prof.ssa Giovanna Spatari, e la stampa, per lo scambio degli auguri di Natale.  L’appuntamento si è tenuto questa mattina nella suggestiva stanza del Rettorato, che ha accolto i rappresentanti della stampa locale. Un momento di grande importanza per l’Università di Messina per tirare le somme sull’anno che sta volgendo al termine e condividere le prospettive future per questo 2025.

“Bisogna guardare sempre al futuro, mettendo al centro gli studenti, come è stato fatto nell’anno appena trascorso. Sono convinta che la grandezza di un Ateneo sia fatta dagli studenti che decidono liberamente di sceglierla”

Bilanci e propositi

Tra le numerose iniziative intraprese dall’Università di Messina per rafforzare il legame tra studenti, territorio e Università, ricordiamo l’UniMe Recruiting Day, svoltosi lo scorso 26 novembre. Questo evento ha confermato il concreto interesse e impegno dell’Ateneo verso gli studenti, offrendo loro l’opportunità di esplorare nuove prospettive di carriera e di entrare in contatto con il mondo del lavoro. Inoltre, non mancheranno i cambiamenti per l’Ateneo per questo 2025, a partire dall’inaugurazione di nuove strutture per potenziare ancor di più l’offerta.

“L’impegno deriva da un’offerta formativa al passo con i tempi, con l’implementazione dei servizi per gli studenti, tra cui la creazione di nuovi spazi fruibili per gli studenti, ma anche cercando di agire in sinergia con le altre istituzioni del territorio”.

La Rettrice ha rivolto i suoi calorosi auguri di Natale a tutti gli studenti, sottolineando il loro ruolo centrale nelle iniziative dell’Ateneo e incoraggiandoli a vivere l’Università in tutti i suoi aspetti e di sentirla propria, con la promessa che “tutto quello che sarà possibile fare da parte dell’Università state certi che verrà fatto”.

La Rettrice la ascolti qui!

Elisa Guarnera

Zagarrio presenta “Le seduzioni” a Messina

Lunedi 21 ottobre è stato presentato al Cinema Lux il film Le seduzioni diretto da Vito Zagarrio, tratto dal romanzo Le seduzioni dell’inverno di Lidia Ravera. La pellicola, presentata al Procida Film Fest nel 2021 e disponibile nelle sale dal 22 febbraio 2024, è sbarcata ufficialmente a Messina.

Trama e genesi di un “thriller sentimentale”

Stefano (interpretato da Andrea Renzi), è un editore che ha una relazione con una scrittrice molto più giovane di lui, Silvia (interpretata da Serena Marziale), che scrive per la sua stessa casa editrice a Napoli. Ad un certo punto a casa sua spunta Sophie (Amélie Daure), una domestica mandatagli dalla sua ex moglie prima di partire. I due da quel momento vivono sotto lo stesso tetto e nel corso del tempo Stefano inizierà a provare qualcosa, come non era mai riuscito a fare prima di allora.

Stefano e due suoi colleghi in una scena del film
Stefano e due suoi colleghi in una scena del film.

La storia è ambientata a Napoli e non a Roma come nel romanzo. Zagarrio ha voluto fortemente trasportare il tutto nel capoluogo campano mostrando però un’altro lato della città, quello borghese, che nel cinema e/o nelle serie televisive ha sempre avuto troppo poco spazio:

Ho chiamato questo film un thriller sentimentale, un thriller dei sentimenti perché anche i sentimenti possono essere un giallo e qui c’è certamente una trama gialla dietro una storia d’amore. Quindi attraverso questo tono da romance volevo raccontare anche le contraddizioni della società

Zagarrio con questo film ci permette di riflettere sulla freddezza come sentimento di privazione e lo fa proprio attraverso il personaggio di Stefano che durante il corso della storia scoprirà che la freddezza vera non è quella che pensava di possedere ma un sentimento di mancanza.

Il titolo del romanzo è Le seduzioni d’inverno e racconta di un uomo freddo, in crisi, che piano piano si “scongela”. È anche per questo che il protagonista ci permette di capire come la realtà sia ambigua; non è sempre tutto come appare. 

Lo storico di cinema Nino Genovese introduce il film insieme al regista Vito Zagarrio
Lo storico di cinema Nino Genovese introduce il film insieme al regista Vito Zagarrio al Cinema Lux.

Zagarrio e Genovese: due grandi rappresentanti del cinema in Sicilia

Vito Zagarrio con la presentazione delle “sue seduzioni” ritorna a quelle che sono state le sue origini. Il regista, nato a Firenze da una famiglia siciliana, ha scelto proprio la città di Messina per presentare il suo ultimo film.

Insieme a lui a presentare vi era anche Nino Genovese, il più grande storico cinematografico siciliano, che ha deliziato a sua volta il pubblico introducendo il film e la figura del suo regista, dimostrando a sua volta come Messina, e in generale la Sicilia, sia un luogo molto più cinematografico di quanto si possa immaginare. Eventi come questo ne sono la piena dimostrazione!

 

di Rosanna Bonfiglio e Marco Castiglia

Pezzolo, alla scoperta di un luogo dimenticato

Lungo le pendici dei Monti Peloritani, nella zona sud del territorio messinese, si trova il borgo di Pezzolo.

In questo articolo, si darà uno sguardo a ciò che ha da offrire questa piccola comunità, oramai quasi dimenticata.

Storia di Pezzolo

Pezzolo deriva dal greco Piczuli e si sviluppò durante gli attacchi saraceni. Infatti, esso viene citato per la prima volta in un documento del 1308.

Vi furono alcuni avvenimenti importanti che segnarono la storia del villaggio. I suoi territori vennero prima venduti e successivamente confiscati. Poi, vennero ceduti al monastero benedettino di San Placido di Calonerò, fino a quando, nel 1866, il Regno d’Italia non se ne appropriò a sua volta, dando i possedimenti dei benedettini ai contadini del luogo.

Il villaggio fu colpito, successivamente, da un’epidemia di peste, che ne decimò la popolazione, e subì vari altri danni durante il terremoto del 1908.

L’economia di Pezzolo fino al XX secolo era prettamente agricola, come testimoniano i vari agrumeti, uliveti e vigneti presenti nel territorio. Inoltre, fino alla Seconda guerra mondiale, era molto diffusa anche la produzione del baco da seta.

Panorama di Pezzolo dalla contrada Bettaci
Samuele Di Meo © 2024


Attrattive del villaggio

Il villaggio ad oggi conta 300 abitanti, seppur negli anni trenta del secolo scorso la popolazione si assestasse sui 1500 abitanti

All’interno del villaggio, sono presenti la Chiesa della Madonna del Loretosorta in epoca tardo bizantina, di cui ad oggi rimangono poche tracce, e la Chiesa Madre, dedicata a San Nicola di Baripatrono del paese. Quest’ultima, ristrutturata dopo il terremoto del 1908, presenta un Portale realizzato dagli allievi di Alessandro GaginiHa una struttura ad arco e l’entrata ha rappresentati i Quattro Evangelisti in bassorilievo. Nelle basi di sostegno, invece, sono raffigurate le Chimere alate in altorilievo e, all’esterno, vi è un alto campanile dove vi è una targa che riporta la data del 1598.

Chiesa di San NIcola di Bari, Pezzolo
Samuele Di Meo © 2024

La Contrada Bettaci e le armacie



Il villaggio è anche conosciuto per la celebre Contrada Bettaciuna zona ricca di storia, che fino a quest’anno era in stato di abbandono. L’apporto di un gruppo di giovani del luogo ha fatto sì che questo sentiero venisse prima ripulito e poi successivamente reso fruibile al pubblico.

Qui, infatti il gruppo Borgata di Pezzoloorganizza delle passeggiate, volte a far conoscere a tutti la ricchezza del patrimonio culturale del luogo. Il percorso del sentiero si divide in due “calate”. Nella prima, il sentiero scende e qui si possono ammirare le colline sistemate a terrazzamenti (le cosiddette armacie) e i canali che venivano utilizzati dai contadini per dividere l’acqua in tutti i terreni.

Appezzamenti di terreno a Pezzolo
Samuele Di Meo © 2024

Ponte e mulino di Contrada Bettaci

Scendendo lungo la seconda calata, i visitatori si immergono all’interno della natura. Proseguendo verso l’interno e attraversando i piccoli ruscelli presenti nella zona, si raggiunge un imponente ponte a quattro arcate realizzato nell’Ottocento che, oltre al passaggio dei contadini e dei lavoratori di calce, serviva anche come acquedotto.

Ponte in pietra situato nella Contrada Bettaci
Samuele Di Meo © 2024

Subito dopo si raggiunge un antico mulino. Seppur semidistrutto, resta sempre un’importante reliquia del passato agricolo del villaggio. Accanto ad esso vi sono due targhe in pietra, datate 1568 e 1781.

Al termine della passeggiata, si risale fino al villaggio, meta finale la Chiesa Madre. Qui, i giovani raccontano la storia della Chiesa e la storia del borgo, offrendo a tutti al termine una degustazione di prodotti locali.

Targa del 1568 accanto al mulino in contrada Bettaci
Samuele Di Meo © 2024

La rinascita ad opera dei giovani

Attraverso questa ed altre iniziative, si vuole cercare di recuperare un territorio che presenta tanta storia e cultura, ma che è lasciato in stato di abbandono.

I giovani, nonostante siano un numero esiguo, non si sono mai arresi, e col tempo sono riusciti a ottenere il patrocinio delle Vie dei Tesori.

Il borgo, inoltre, è stato anche centro di altre iniziative importanti, come il Trinacria Arts Festivalevento organizzato dalla Trinacria Theather Company, e il ritorno della celebrazione della Madonna del Loretoche non veniva celebrata dal 1992.

Stretto-Art, il primo evento artistico siglato StrettoCrea

Messina si prepara ad accogliere la prima edizione di Stretto-Art, progetto che chiuderà il ciclo dei grandi eventi promossi dall’Associazione StrettoCrea. Dopo il successo di StrettoGames e MessinaCon, i locali del PalaCultura ospiteranno l’11 e il 12 ottobre un evento che promette di ridefinire il concetto di arte nella città dello Stretto.

Ma cos’è, nello specifico, Stretto-Art? A spiegarlo è Giuseppe Mulfari, Presidente di StrettoCrea e organizzatore dell’evento: “È il primo evento artistico fatto da Stretto Crea. Nasce dalla necessità di creare un contatto diretto tra arte e fruitore con uno sguardo alla tecnologia e all’architettura. Vogliamo far pensare alle persone che l’arte si può fare anche in una maniera diversa”.

Stratto-Art
Locandina Stretto-Art 2024 – Fonte: StrettoCrea

Un nuovo modo di vivere l’arte

Contrariamente alle mostre convenzionali, Stretto-Art offrirà agli artisti uno “spazio dedicato” in cui potranno esprimersi liberamente, creando un’interazione più diretta con il pubblico.

L’evento vedrà la partecipazione di 20 artisti che avranno dunque la possibilità di esibirsi dal vivo per tutta la durata del festival. Tra questi, spiccano nomi importanti come un celebre tatuatore e pittore, insieme a un esperto che terrà una conferenza su un tema di grande attualità: l’arte e la realtà aumentata. Questo intervento sottolinea l’intento di StrettoCrea di fondere arte e tecnologia, aprendo le porte a nuove forme espressive. Ospite d’eccezione della prima edizione sarà Murubutu, noto rapper emiliano e ideatore del cosiddetto “rap didattico”.

Questa prima edizione di Stretto-Art è stata pensata come una sorta di betaper vedere come il pubblico recepisce” e raccogliere suggerimenti utili per le prossime edizioni. Mulfari avrebbe già preannunciato grandi piani per il futuro. Nonostante la natura sperimentale di Stretto-Art, i primi riscontri, anche sui social, lasciano ben presagire sul futuro del progetto.

Di seguito, l’elenco degli artisti partecipanti e il programma completo:

 

GLI ARTISTI

  • Sam Levi
  • Magda De Benedetto
  • Eleonora Roxanne Cali
  • Dario Tavormina
  • Giuseppe Orlando
  • Kintsugi
  • Antro Incantato
  • Aniram Arts
  • Martina Karamazov
  • Xander 3D
  • Zeudi Art
  • Giulia Moschella
  • Fabio Alibrandi
  • Mariella Bellantone
  • Benedetto Norcia
  • Antonella Bambino
  • Mirella Migliorato
  • Miriana De Luca
  • Starlight Studio
  • Simone Ventura
  • Marco Pavone
  • Spiralware
  • Liceo Artistico “Basile” Design Arte della Moda

 

PROGRAMMAZIONE WORKSHOP E TALK

11 OTTOBRE, apertura ore 11:00

Sala Palumbo, ore 11:30:

Lectio Magistralis dell’Architetto Francesco Ferla “Accessibilità e Realtà virtuale”

Sala Palumbo, ore 17:00:

“Compagnia Carullo-Minasi” e “Teatro delle Perle di Vetro” presentano “Appunti di drammaturgia: Workshop di introduzione e perfezionamento sulla drammaturgia teatrale”

 

12 OTTOBRE, apertura ore 10:00

Sala Palumbo, ore 10:30:

Workshop sulla raffigurazione dell’anatonima umana nel disegno a cura Sam Levi

Sala Palumbo, ore 16:30:

Workshop a cura di Terremoti di carte ed Eriador “Chi ha paura dell’eroe?” con Nancy Antonazzo e Marco Boncoddo

Sala Palumbo, ore 19:30:

Talk “LettaratuRap” con Murubutu. Modera UniversoMe. Seguirà firmacopie a cura di Fumetteria La Torre Nera.

 

*I biglietti sono acquistabili presso postoriservato.it o alla biglietteria durante i giorni dell’evento.

 

Giusy Lanzafame

Sud Innovation Summit: un Ponte verso il Futuro

Il 3 e il 4 ottobre Messina ha accolto il Sud Innovation Summit, un evento che ha riunito professionisti, studenti e accademici in un’atmosfera vibrante di musica e luci. L’evento ha visto la partecipazione di esperti e rappresentanti delle università del Sud Italia, con l’obiettivo di creare un ecosistema di aggregazione e collaborazione.

Apertura Ispiratrice

Il Dott. Roberto Ruggeri, organizzatore e presidente dell’evento, ha aperto i lavori sottolineando la necessità di valorizzare il Meridione:

“Un Sud non da buttare, ma ricco di opportunità”

La sua visione di un’aggregazione universitaria come strumento imprescindibile per la formazione ha trovato eco in interventi come quello di Barbara Carfagna. La giornalista ha tracciato un percorso dall’era analogica a quella digitale, evidenziando il ruolo strategico della Sicilia nel Mediterraneo. L’intervento del Sindaco di Messina , Federico Basile ha mostrato l’interesse del primo cittadino verso la nuova tecnologia e la volontà di rendere Messina un hub per le aziende.

Federico Basile ha enfatizzato la trasformazione da ispirazione a innovazione, evidenziando gli sforzi di Messina per diventare un hub tecnologico nazionale. Black Rock e Microsoft hanno annunciato investimenti significativi, con l’obiettivo di sviluppare data center e potenziare le infrastrutture digitali in Italia. Matteo Mille, responsabile degli investimenti di Microsoft, ha delineato come l’intelligenza artificiale (AI) possa generare oltre 312 miliardi di euro, ponendo l’accento sulla necessità di formare competenze adeguate.

Il Ruolo dell’Università e delle Startup

Il summit ha messo in luce il ruolo cruciale delle università nel trasferimento tecnologico e nella creazione di startup. Diversi esperti, come Nunzio Abbate e Giorgio Scarpelli, hanno parlato dell’importanza dell’innovazione aperta e della formazione delle competenze per affrontare le sfide future. Antonio Valenza ha sottolineato la necessità di un dialogo attivo tra università e aziende per valorizzare le idee e le invenzioni.

Sud Innovation Summit
Sud Innovation Summit. Foto di Marco Prestipino

Il Settore Turistico e le Nuove Opportunità

Il Sud si sta rivelando un’area sempre più attrattiva per il turismo internazionale. Relatori come Carmelo Pappalardo e Maurizio La Rocca hanno evidenziato come il turismo possa essere un motore di sviluppo economico, a patto di gestirne l’impatto attraverso pratiche sostenibili e innovative.

Isadora Azzalin, community manager italo-brasiliana, ha organizzato la sala hackathon. Tale evento, nell’ambito dello startup weekend, è finalizzato alla creazione di una startup. Durante questo weekend, i partecipanti, suddivisi in team, hanno l’opportunità di sviluppare una startup a partire da un’idea innovativa, con il supporto di mentori che offrono il loro aiuto su base volontaria. L’obiettivo principale dell’hackathon è trovare una soluzione concreta a un problema reale, semplificando la vita degli utenti. I team lavorano intensamente per ideare, sviluppare e presentare un prototipo o un modello di business funzionale entro la fine dell’evento.

Sfide e Futuro dell’AI: un impegno collettivo

Il summit ha anche affrontato il tema dell’intelligenza artificiale, analizzando le sue implicazioni per il mondo del lavoro. Gli esperti hanno rilevato come l’AI possa migliorare l’efficienza, ma al contempo non delegarle completamente le capacità intellettive. In particolare, la discussione si è concentrata sulla necessità di formare le nuove generazioni per utilizzare efficacemente l’AI.

Sud Innovation Summit
Sud Innovation Summit. Foto di Marco Prestipino

Il Sud Innovation Summit ha rappresentato un’importante occasione di riflessione e di scambio di idee su come il Sud Italia possa emergere come leader nell’innovazione e nella tecnologia. Con una comunità di professionisti, studenti e imprenditori motivati, l’augurio è che i risultati di questo evento possano estendersi ben oltre le due giornate di conferenze, alimentando un movimento di cambiamento e crescita per il Meridione.

 

Marco Prestipino

 

Prof.ssa Nadia Urbinati: ieri la Cerimonia di Dottorato Honoris Causa all’Università di Messina

Si è tenuta questa mattina nell’Aula Magna del rettorato di Piazza Pugliatti, la Lectio Magistralis della Prof.ssa Nadia Urbinati, a cui la nostra università ha avuto il piacere di conferire il dottorato honoris causa in Scienze Umanistiche.

Chi è Nadia Urbinati?

Politologa, storica della filosofia e giornalista, ha conseguito la maturità all’istituto magistrale di Rimini, per poi laurearsi in filosofia a Bologna. È titolare della cattedra di scienze politiche e “Kyriakos Tsakopoulous Professor of Political Theory” presso il Department of Political Science della Columbia University (New York). È stata inoltre visiting professor presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’Università Bocconi di Milano.

Figura tra i fondatori della rivista Reset, è collaboratrice di periodici nazionali quali La Repubblica, Il Manifesto, Left e Domani. L’8 marzo 2008, Nadia Urbinati ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana.

La Magnifica Rettrice Giovanna Spatari e la Prof.ssa Nadia Urbinati. ©UniVersoMe

La cerimonia di Dottorato

Dopo una breve introduzione, è stata data la parola per la laudatio alla Prof.ssa Rita Fulco, associata di Filosofia Teoretica. La Professoressa ha elogiato i meriti della Docente e sottolineato l’importanza dei finanziamenti per lo sviluppo della ricerca accademica.

A seguire, è stato letto l’ordine del giorno della seduta del Senato Accademico in cui è stato decretato il conferimento del dottorato honoris causa in Scienze Umanistiche. La proposta è stata approvata all’unanimità e motivata dal Prof. Giuseppe Ucciardello, direttore del dipartimento DiCAM: “per l’autorevolezza dei suoi studi nella filosofia moderna e nella diffusione del pensiero politico italiano all’estero”.  Presenti anche la Prof.ssa Caterina Malta, l’Avv. Francesco Bonanno e gli studenti dei licei La Farina e Maurolico.

La Prof.ssa Urbinati è stata poi invitata a ritirare il dottorato. Inizia quindi la sua Lectio Doctoralis, dal titolo “Individualismo e solitudine sociale. Alle origini della crisi della democrazia”. La Professoressa ha inoltre ringraziato l’Università di Messina per il conferimento del premio e ricordato piacevolmente il suo precedente intervento nella nostra università, nell’A.A.2021/2022.

Crisi della democrazia: la Lectio Doctoralis è anche un appello ai giovani

La sua lezione è partita da un assunto fondamentale: se generalmente l’attenzione è rivolta ai partiti, “è invece necessario leggere la crisi a partire dall’intermediazione sociale e dalla presa debole della politica, oggi più reattiva e meno responsabile, sulla società.”

Uno dei fattori della crisi democratica parte, dunque, dalla società poiché la democrazia si compone di singoli cittadini i quali devono riscoprire la necessità di associarsi. Mi rivolgo ai ragazzi che vedo in aula chiedendo loro di studiare il rapporto tra politica e società […] in questa fase critica lo scollamento dei giovani dalla politica va a discapito della loro vita e del loro benessere”.

La Prof.ssa Nadia Urbinati durante la lectio dottoralis. ©UniVersoMe

Nella sua trattazione sottolinea anche il ruolo dei corpi intermedi, il disallineamento dei partiti rispetto alla società, la loro presa debole sul popolo e la loro inettitudine nell’intermediazione. Definisce inoltre il tema della solitudine sociale come l’assenza di una rete di sostegno associativo. Essa, dichiara la Professoressa, umilia le progettazioni di vita e impedisce l’ascesa sociale, incoraggiando la diffusione dell’assenteismo elettorale. “I principi di uguaglianza del potere politico primario e i diritti civili” afferma infine “sono la condizione affinché il dissenso possa esprimersi liberamente, garantendo l’equilibrio di un sistema democratico che oggi è in fase di decadenza.”

Tra scroscianti applausi dei presenti, tutti in piedi per la Professoressa, si è quindi conclusa la cerimonia. Essa ha rappresentato – secondo le parole della Rettrice Spatari – “un’occasione importante per tutti i nostri giovani, che hanno potuto ascoltare le parole di chi rappresenta un profilo scientifico eccellente per i suoi studi sul pensiero democratico, la coscienza sociale e sulla politica a più livelli”.

Carla Fiorentino

MessinaCon 2024: la Fiera del Fumetto che ti porta in un mondo fantastico

La città dello Stretto si appresta ad aprire le proprie porte al fantastico con il MessinaCon 2024, evento atteso con grande entusiasmo da appassionati di fumetti, cosplay, giochi di ruolo e cultura pop. La fiera del Fumetto e del Fantastico, fenomeno messinese in continua crescita, si terrà nel weekend del 30 agosto – 1 settembre, presso il PalaCultura di Messina.

Cultura Pop e Intrattenimento: Un Programma Ricco e Diversificato

Il MessinaCon è organizzato dall’Associazione StrettoCrea e parte di ReteFumetto, si presenta con un programma estremamente vario. Il cuore pulsante del MessinaCon è, come ogni anno, il mondo del fumetto. Gli appassionati potranno incontrare autori di fama nazionale e internazionale, partecipare a sessioni di autografi, e assistere a conferenze e workshop dedicati all’arte del disegno e della narrazione per immagini.

Ma non solo fumetti, previste innumerevoli attività per gli amanti dei giochi di ruolo e dei board games che troveranno pane per i loro denti. Immancabile è la gara Cosplay (qui il link per l’iscrizione) prevista per giorno 1 settembre, dove i cosplayer animeranno la manifestazione con i loro costumi spettacolari e performance artistiche.  

 

MessinaCon 2024: Ospiti eccezionali e personalità dirompenti

Per la prima volta a Messina, Ruggero de i Timidi (alter ego di Andrea Sambucco), cantautore e comico, ci farà ballare e cantare con i suoi pezzi più iconici: Timidamente io, Padre e Figlio e tante canzoni che compongono la sua nutrita discografia. Il concerto è previsto per il 30 agosto a partire dalle ore 18, mentre il giorno dopo si racconterà ai nostri microfoni alle ore 19.30.

Il secondo ospite invece a Messina è di casa che, dopo la sua partecipazione allo Stretto Games, ritorna sui nostri palchi, stiamo parlando dell’artista poliedrico (cantautore, performer e creatore di giochi) Immanuel Casto, che si racconterà in un meet&greet (targato UVM) previsto per il 31 agosto alle ore 18.

La terza e non per importanza, è il fenomeno del fumetto italiano, la catanese Fumetti Brutti, nome d’arte di Josephine Yole Signorelli. La fama di Fumetti Brutti la precede, artista che vanta nel suo palmares numerosi premi: Premio Micheluzzi con Romanzo Esplicito, e ben 2 Premi Gran Guinigi di Lucca con P. La mia adolescenza trans (2019) e l’anno dopo con Anestesia. L’autrice si racconterà in un doppio meet&greet (firmato UVM), nei giorni 30 e 31 alle ore 16.

Arte in mostra: Officina del Sole & Friends

Lunedì 26 Agosto alle ore 18.00, Palazzo Zanca a Messina apre le porte all’inaugurazione della mostra di fumetti e illustrazioni “Officina del Sole & Friends”, a cura di Officina del Sole.
L’esposizione, inserita nel circuito del MessinaCon, è  visitabile fino al 1 settembre e coinvolge 20 autori siciliani e calabresi, rendendo evidente come anche nella nostra terra si può fare dell’arte una mestiere. A tal proposito, nel discorso inaugurale, il presidente di StrettoCrea, Giuseppe Mulfari, ha espresso la sua volontà di voler trasmettere ai giovani l’importanza di credere nei propri sogni e che “la passione può essere un lavoro”.

MessinaCon2024
Inaugurazione mostra Officina del Sole & Friends. © Giulia Cavallaro

 

Il MessinaCon 2024 si annuncia come un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati del mondo geek, offrendo un mix perfetto di intrattenimento, cultura e creatività. Che siate fan di lunga data o nuovi curiosi del genere, il MessinaCon promette di regalarvi un’esperienza indimenticabile, immersi nel fantastico e circondati da persone che condividono le vostre passioni.

Non resta che segnare le date sul calendario e prepararsi a vivere un weekend all’insegna del divertimento e della scoperta.

 

Gaetano Aspa

Qui il programma completo https://www.messinacon.it/programma/

Torna il MessinaCon: le date e i primi ospiti

Per sopravvivere al caldo estivo, anche quest’anno, il 30 e 31 agosto e l’1 settembre arriva il MessinaCon al Palacultura di Messina. Oggi, 22 luglio, è stata presentata nella Sala Falcone e Borsellino di Palazzo Zanca la locandina della fiera, anche per quest’anno firmata da Gaspare Orrico.

Alla conferenza erano presenti gli assessori Liana Cannata e Massimo Finocchiaro, Giuseppe Mulfari, presidente dell’associazione StrettoCrea, che si occupa dell’organizzazione del Festival, l’illustratore Fabio Franchi per l’Officina del Sole e l’architetta Anna Carulli della Fondazione Architetti del Mediterraneo.

I primi ospiti

Una tre giorni ricca di sorprese ancora tutte da svelare; gli ospiti già annunciati sono Immanuel Casto e Fumettibrutti. Come ogni anno, la domenica sarà il giorno dedicato alla gara Cosplay, che quest’anno è affidata al gruppo Role & Roll.

Gli assessori ci tengono a sottolineare la forte sinergia che si è creata tra il gruppo di StrettoCrea e il Comune di Messina, grazie al quale quest’anno sarà possibile fruire di tutti gli spazi del Palacultura. Oltre ai già noti foyer, zona palco e arena Cicciò, infatti, quest’anno si aggiungerà la GAMM, che diventerà la zona adibita al settore artistico della fiera.

MessinaCon, una storia di sinergie

MessinaCon non è soltanto frutto del lavoro di StrettoCrea, ma quest’anno vede anche la collaborazione dell’Officina del Sole, della Fondazione Architetti nel Mediterraneo e di UniVersoMe (proprio così!).

L’Officina del Sole, nelle persone di Lelio Bonaccorso e Fabio Franchi, si occuperanno della mostra che sarà allestita a partire dal 26 agosto nell’atrio del Comune, che quest’anno ha concesso questo ulteriore spazio alla Fiera. La Fondazione Architetti nel Mediterraneo, nella persona dell’architetta Anna Garulli, invece, sostiene da oltre 10 anni questo tipo di iniziative, che ritiene importanti in quanto “forme di espressione che hanno risvolti anche nel sociale”.

I biglietti possono essere acquistati nei MessinaCon Point (una novità di quest’anno), dislocati presso la Fumetteria La Torre Nera a Messina e la sede di Role & Roll a Reggio Calabria, sul sito postoriservato.it e al Palacultura durante i giorni della Fiera. Il biglietto giornaliero ha un costo di 10€, mentre l’abbonamento di 25€.

E UniVersoMe? Saremo lì tutti e tre i giorni del MessinaCon per raccontarvi da vicino il fermento della fiera e per farvi divertire con noi. E tu ci sarai?

“Messina, 7 Luglio 1674: ha inizio la Rivoluzione”: l’evento storico-rievocativo sulla Rivoluzione Antispagnola

Oggi, alle ore 19.30, presso la Scalinata del Rettorato dell’Università di Messina di Piazza Salvatore Pugliatti, l’Associazione Culturale Compagnia Rinascimentale della Stella organizza l’evento storico-rievocativo dal titolo: “Messina, 7 Luglio 1674: … ha inizio la Rivoluzione”. La manifestazione si svolge nel 350° anniversario dello scoppio della celebre Rivolta Antispagnola di Messina. Il Comune e l’Università degli Studi di Messina contribuiranno nel dare lustro all’iniziativa attraverso la concessione dei suggestivi spazi esterni del Rettorato. La manifestazione si fregia inoltre della collaborazione dell’Associazione Amici del Museo “Franz Riccobono di Messina e dell’Aλήθεια Ensemble.

Il programma della serata

La serata verrà inaugurata da Marco Grassi, consulente storico della Compagnia della Stella e Consigliere Nazionale della FIDAM – Federazione Italiana degli Amici dei Musei. Seguirà una relazione di Salvatore Bottari, Docente di Storia Moderna dell’Università di Messina, ed un’esibizione storico/rievocativa dello storico e cuntastorie Daniele Ferrara. Concluderà la manifestazione una esibizione con brani riferibili tra il XV e il XVIII dell’Aλήθεια Ensemble, composto dal mezzosoprano Tiziana Filiti, Raimondo Broccio al flauto e Alessandro Monteleone alla chitarra. Nel corso della manifestazione il noto fumettista Lelio Bonaccorso terrà un live painting.

La Locandina dell’evento odierno, Fonte: unime.it

La rivoluzione Antispagnola di Messina: i fatti storici

La Rivoluzione di Messina fu una sollevazione popolare nella città siciliana di Messina contro il dominio spagnolo. Questa rivolta rappresentò uno dei principali episodi di resistenza all’autorità spagnola in Sicilia durante il XVII secolo. In tale secolo, infatti, la Sicilia faceva parte del vasto impero spagnolo, con le tensioni che non mancavano a causa delle pesanti tasse, delle ingiustizie e dell’oppressione economica e sociale imposta dalle autorità spagnole. Ad alimentare ulteriormente la rivoluzione, inoltre, vi era la Francia di Luigi XIV, in competizione con la Spagna per il controllo dell’Europa, che supportò segretamente i rivoltosi messinesi.

Messina nella seconda metà del XVII secolo, Fonte: Pinterest

Il 7 luglio 1674 iniziò la rivolta. Tra i fautori della rivolta vi era la borghesia mercantile e artigianale rappresentata dai Merli, che voleva liberare Messina dal controllo spagnolo per favorire un regime più favorevole al commercio e all’autonomia locale. L’aristocrazia terriera, rappresentata dai Malvizzi, cercò invece di rimanere fedeli agli ispanici, in modo da mantenere lo status quo che garantiva loro privilegi e potere. In breve tempo i ribelli presero il controllo della città, cacciando i rappresentanti spagnoli. Tuttavia, con la Pace di Nimega (1678) stipulata tra Spagna e Francia, le truppe spagnole ripresero il controllo della città e posero fine alla rivolta. La città subì pesanti ritorsioni e le condizioni della popolazione peggiorarono ulteriormente. Sebbene in un primo momento sembra segnare l’apice del potere economico e politico di Messina, la Rivoluzione Messinese segnerà successivamente l’inizio di un lento declino della città.

Antonino Nicolò

La Zona falcata di Messina tra storia e leggenda

Situata sulla punta nordorientale della Sicilia, Messina, anticamente denominata “Zancle”, è una città caratterizzata da una storia dal grande fascino. Famosa per il suo porto a forma di falce, da cui il nome di “zona falcata”, vanta una tradizione marittima secolare.

Il mito di Crono che diede vita alla leggenda di Zancle

Secondo antiche leggende siciliane, quando gli dèi governavano la terra e il cielo, Messina fu teatro di una disputa divina. Crono, figlio di Urano, dio del cielo stellato, dopo aver tentato di evirare il padre con la sua stessa falce, la gettò in mare. La falce, impattando con la costa, si conficcò nella terraferma, dando vita al Porto e alla città di Zancle (nome derivante, secondo Tucidide, dal termine siculo Zanclon, “falce”).

La penisola di San Raineri

Raffigurata da Antonello da Messina come sfondo delle sue Crocifissioni, l’attuale penisola di San Raineri, sito dell’originaria Zancle, rappresenta un tratto distintivo della città di Messina.

Tuttavia, la penisola ha subito, nel corso del tempo, una serie di trasformazioni dal punto di vista fisico e funzionale.

Nel corso del XVI secolo la penisola di San Ranieri assume un ruolo di fondamentale importanza nelle strategie difensive contro gli attacchi turchi, diventando altresì nodo cruciale per la navigazione nello Stretto di Messina. Questo periodo segna un’epoca di trasformazioni significative per il promontorio: a partire dalla costruzione del Forte S. Salvatore, in sostituzione del monastero brasiliano di origine normanna, si denota la nascita di un nuovo sistema di fortificazioni, volto a garantire la sicurezza della città e dei commerci marittimi che attraversano lo Stretto.

La Lanterna del Montorsoli e il nuovo Arsenale

Nello stesso periodo viene costruita la Torre della Lanterna, progettata da Giovan Angelo Montorsoli (1556). Questo edificio turrito trae la sua origine da un doppio mandato della città portuale: comunicare il servizio di ricovero navale e, contemporaneamente, monitorare il transito sullo Stretto per segnalare eventuali situazioni di pericolo.

Contestualmente, nel periodo compreso tra il 1565 e il 1615, viene istituito un nuovo Arsenale, destinato alla costruzione e al raddobbo delle navi.

San Raineri, essendo isolato dalla città, è stato, per un lungo periodo, luogo di isolamento per i malati e sito di sepoltura per i morti causati da epidemie, come la peste del 1522 e del 1575.

Lanterna del Montorsoli
Lanterna del Montorsoli – Fonte: commons.wikimedia.org

Cittadella: da simbolo della repressione a sogno non realizzato

Un importante stravolgimento è dato dall’esito negativo della rivolta cittadina contro gli spagnoli del 1678: la repressione contro il governo spagnolo trova la sua massima rappresentazione nella costruzione della Cittadella, fortificazione nata con lo scopo di separare la penisola dalla città.

Facendo un salto temporale di qualche secolo, nel periodo immediatamente successivo all’Unità d’Italia, la città chiese al nuovo Stato l’abbattimento della Cittadella. Parallelamente l’architetto Giacomo Fiore sognava che San Raineri divenisse un vero e proprio giardino circondato dal mare. Sogno che, ad oggi, resta tale.

Madonna della Lettera - Zona Falcata di Messina ("Zancle")
© Giusy Lanzafame

La Madonnina del Porto

Nel 1934, nel punto più remoto della costa, nasce la maestosa stele della Madonnina del Porto. La Madonnina, simbolo della città di Messina, accoglie benedicente chiunque arrivi in Sicilia. Non è casuale, infatti, l’imponente scritta alla base del suo stele: «VOS ET IPSAM CIVITATEM BENEDICIMUS». Un augurio  tratto dal saluto finale presente all’interno di una lettera che la Madonna scrisse alla popolazione messinese. Da qui anche il nome di “Madonna della Lettera”.

Giusy Lanzafame

 

 

 

Fonti:

Lanterna del Montorsoli: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/08/Lanterna_Montorsoli_%28Messina%29_15_08_2019.jpg/800px-Lanterna_Montorsoli_%28Messina%29_15_08_2019.jpg