UniMe indice un bando per 150 posti di collaborazione ai servizi generali

Indetto dall’Università di Messina un nuovo bando relativo all’A.A. 2018/2019 per il conferimento di 150 collaborazioni part-time degli studenti ai servizi generali dell’Ateneo. L’avviso offre ai regolarmente iscritti la possibilità di svolgere attività a tempo parziale all’interno di locali siti nell’Università o comunque da essa utilizzati. Gli idonei confluiranno in un’unica graduatoria nella quale ogni nome verrà associato alla relativa struttura assegnata, compatibilmente con le richieste della stessa. La durata della collaborazione, che si svolgerà nell’anno accademico di emanazione del bando (preferibilmente entro luglio 2019) e con turnazioni periodiche in accordo alle esigenze e dello studente e della struttura, è compresa tra un minimo di 20 ore e un massimo di 150 ore.
Le domande dovranno pervenire entro e non oltre le 23:59 del 15° giorno successivo alla data di pubblicazione del bando (14 marzo).

Chi può partecipare?

La selezione è rivolta agli studenti UniMe che soddisfano contemporaneamente i seguenti requisiti:

  • non essere matricole o studenti trasferiti da altri Atenei per l’anno accademico cui si riferisce il bando;
  • essere iscritti al secondo anno di corso e ad anni successivi, non oltre il 1° anno fuori corso di qualsiasi CdL triennale, magistrale o magistrale a ciclo unico;
  • aver acquisito alla data del 31 dicembre 2018;
  • per CdL triennale 30 CFU se iscritti al 2° anno, 60 CFU se al 3° anno 90 CFU se iscritti al 1° anno fuori corso;
  • per CdL magistrale 30 CFU se iscritti al 2° anno, 60 CFU se al 1° fuori corso;
  • per CdL magistrale a ciclo unico della durata di cinque anni 30 CFU se iscritti al 2° anno, 60 CFU se al 3° anno, 90 CFU se al 4° anno,120 CFU se al 5 ° anno, 150 CFU se al 1° anno fuori corso;
  • per CdL magistrale a ciclo unico della durata di sei anni 30 CFU se iscritti al 2° anno, 60 CFU se al 3° anno, 90 CFU se al 4° anno,120 CFU se al 5 ° anno, 150 CFU se al 6°, 180 CFU se al 1° anno fuori corso;
  • non essere mai stato ripetente o fuori corso intermedio;
  • non aver già conseguito un diploma di laurea, salvo per gli studenti iscritti ad un CdL magistrale;
  • non aver ricongiunto la propria carriera universitaria;
  • non essere beneficiari di borse di studio o di collaborazione part-time ai servizi dell’ERSU di Messina nell’anno accademico di emanazione del bando.

Agli studenti non è consentito contestare le destinazioni assegnate dall’Università, con la quale l’avviso non costituisce alcun rapporto di lavoro subordinato. Il compenso orario, che verrà corrisposto in un’unica soluzione, è di 7,75euro.

 

Com’è possibile candidarsi?

Le procedure di presentazione della candidatura saranno espletate esclusivamente attraverso piattaforma Online Esse3, entro i termini stabiliti; non saranno accettate domande compilate su modulo cartaceo.

 

Quali criteri orienteranno la formazione della graduatoria?

Sarà valutata la carriera accademica dei candidati a cui, in caso di parità di punteggio, si sommerà l’ISEE, che farà dunque prevalere lo studente in condizioni economiche maggiormente disagiate. Nel caso di ulteriore stato di pari, si procederà a nuovo ordinamento in base alla minore età anagrafica. La Commissione attribuirà un punteggio che varia a secondo della media ponderata dello studente, valore compreso tra 0 (media del 22) e 9 (media del 30); per il 1° anno fuori corso è prevista una penalizzazione di 0,60 punti. La graduatoria sarà resa nota sul sito web dell’Ateneo.

Per ulteriori info:
Unità Operativa “Agevolazioni e Premialità Studenti”, sita in Via Loggia dei Mercanti n° 38 – email: agevolazionipremistudenti@unime.it

 

Mariachiara Villari

Tasse ed esenzioni

Tassazione ed agevolazioni. Scadenza, proroga e requisiti necessari per l’esonero e per le riduzioni del pagamento.

 

 

 

 

 

 

Immatricolazione 

Al momento dell’immatricolazione/iscrizione, bisognerà pagare soltanto la tassa regionale per il diritto allo studio e il bollo virtuale, per un importo complessivo di 156,00 euro.
Le restanti somme vengono inglobate nel contributo annuale, che sostituisce la quota di pertinenza dell’Università della tassa d’iscrizione e la tassa a saldo/conguaglio. 

Grazie alla proroga concessa, sarà possibile iscriversi e immatricolarsi, pagando una mora pari a 80 euro, fino al 31 gennaio 2018. 

Sono esonerati dal pagamento della mora: 

  • Gli immatricolati a seguito di scorrimento delle graduatorie relative ai test per l’accesso ai CdS a numero programmato locale e nazionale. 
  • Gli immatricolati con riserva a seguito di provvedimenti giudiziali. 
  • Gli immatricolati ai Corsi di Laurea magistrali non a ciclo unico, che hanno conseguito la laurea di primo livello entro la sessione di marzo 2018, intesa come recupero dell’A.A. 2016/17, acquisendo tutti i crediti formativi entro il 31 dicembre 2017. 

 

NO TAX AREA 

La NO TAX AREA consente agli studenti (che si immatricolano e si iscrivono ad anni successivi al 1°) di ottenere delle agevolazioni economiche in presenza di determinati requisiti legati al merito e al reddito. 

Come funziona? 

Gli esonerati dal pagamento del contributo onnicomprensivo annuale (che ha sostituito la tassa a saldo/conguaglio) sono gli studenti che soddisfano i seguenti requisiti: 

  • i facenti parte ad un nucleo familiare il cui ISEE è inferiore o uguale a 13.000,00 euro; 
  • gli iscritti da un numero di anni accademici inferiore o uguale alla durata normale del corso di studio, aumentata di uno; 
  • nel caso di iscrizione al secondo anno accademico, chi ha conseguito, entro la data del 10 agosto del primo anno, almeno 10 crediti formativi universitari; nel caso di iscrizione ad anni accademici successivi al secondo abbiano conseguito, nei dodici mesi antecedenti la data del 10 agosto precedente la relativa iscrizione, almeno 25 crediti formativi.  

 

Centisti con o senza lode 

Gli studenti che si immatricolano e i quali hanno conseguito in tutta Italia il diploma di maturità nell’anno 2018 con la votazione di 100 o di 100 con lode, vengono esonerati dal pagamento del contributo annuale onnicomprensivo per l’a.a. 2018/2019 (solo per il primo anno del Corso di Laurea).
Dovranno versare, pertanto, esclusivamente l’importo di € 156,00 (= € 140 tassa regionale per il diritto allo studio ed € 16 bollo virtuale).

 

Studenti dello stesso nucleo  

Gli studenti iscritti appartenenti allo stesso nucleo familiare godranno, sul pagamento del contributo annuale onnicomprensivo, di una riduzione fino a € 80,00 per il secondo componente e fino a € 150,00 dal terzo componente in poi, a condizione che siano regolarmente iscritti per l’A.A. 2018/19 e abbiano presentato ciascuno il proprio ISEE-U.  

 

Studenti con disabilità 

Gli studenti con disabilità sono esonerati dal pagamento del contributo onnicomprensivo annuale per l’a.a. 2018/2019. Dovranno versare, quindi, esclusivamente l’importo di € 156,00 (= € 140,00 tassa regionale per il diritto allo studio ed € 16,00 bollo virtuale).
Le condizioni di disabilità non permanente, o soggette a revisione periodica, devono essere riconfermate ad ogni rinnovo. 

 

Benefici E.R.S.U. 

Il 100% degli studenti UniMe idonei beneficia delle borse di studio erogate annualmente dall’Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario di Messina, destinate in particolare alle persone con i redditi più bassi.

 

Jessica Cardullo

Erasmus+ Traineeship

 

Cari Colleghe e Colleghi,  l’Università degli Studi di Messina, nell’ottica di offrire a tutti noi studenti le migliori opportunità di mobilità all’estero, ha appena pubblicato un nuovo bando Erasmus+ per  Tirocinio (traineeship). 

Prima di presentarvi una piccola guida su come partecipare al Bando, partiamo dalle basi: voi sapete cos’è l’Erasmus? Ed il significato del nome? ll programma Erasmus, acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, è un progetto di mobilità studentesca dell’Unione europea, avviato nel 1987.

Il nome ‘’Erasmus’’ deriva dall’umanista e teologo olandese Erasmo da Rotterdam che, spinto dalla fame di cultura e conoscenza, viaggiò diversi anni in tutta Europa. 

L’Erasmus rappresenta una delle più concrete possibilità per uno studente universitario di effettuare un’esperienza di mobilità all’estero. 

Esistono due tipi di mobilità Erasmus per studenti: STUDIO e TIROCINIO (traineeship). 

L’esperienza Erasmus verrà formalmente riconosciuta in carriera attraverso l’attribuzione di CFU curriculari e/o extracurriculari, a seconda del piano di studi del proprio CdS. 

 

Adesso, dopo qualche piccola curiosità, passiamo al nocciolo della questione. 

 Cos’è l’Erasmus+ Traineeship? L’Erasmus+ Traineeship consente di: 

  • Realizzare una vera esperienza di tirocinio presso una Università/Ente/Azienda straniera; 
  • Effettuare attività di ricerca tesi; 

 

-A chi è rivolto il bando Erasmus+ Traineeship BET FOR JOBS? A Studenti, Laureandi, ma anche a Dottorandi/Specializzandi che intendono svolgere un tirocinio della durata minima di due mesi presso un Ente straniero. 

-Entro quando presentare la propria candidatura? La scadenza è il 18 dicembre 2018 alle ore 12:00. 

Come compilare la domanda di partecipazione? Basta collegarsi al link: https://betforjobs.erasmusmanager.it/ (la compilazione della domanda è solo online, non è necessario presentare candidature in cartaceo!) 

 

Requisiti OBBLIGATORI per accedere al bando: 

  1. Attestazione della propria CONOSCENZA LINGUISTICA secondo le modalità: CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI oppure TEST DI VERIFICA PRESSO IL CENTRO LINGUISTICO DI ATENEO – CLAM.

—> ISCRIZIONI TEST CLAM: Dal 9 novembre aperte, presso la segreteria del CLAM). Le prove si svolgeranno in due sessioni (ore 09:30 e ore 11:30) presso le aule multimediali del CLAM in via Luciano Manara 54 – Messina, nei seguenti giorni: 

-Mercoledì; 14 novembre 

-Lunedì; 19 novembre 

-Giovedì; 22 novembre 

-Lunedì; 26 novembre 

-Mercoledì; 28 novembre 

-Lunedì; 3 dicembre 

-Mercoledì; 5 dicembre 

-Lunedì; 10 dicembre 

Mercoledì; 12 dicembre 

Per partecipare all’esame bisogna iscriversi ad ogni appello, almeno tre giorni prima della data prevista in calendario. I test si terranno in Laboratorio e comporteranno, previo superamento, il rilascio di un’idoneità linguistica di inglese, francese, spagnolo e tedesco per i livelli A1* (solo per lingua spagnola) – A2 – B1 – B2 – C1* (solo per lingua inglese) finalizzata alla partecipazione alla mobilità Erasmus+. Il livello linguistico attestato dovrà corrispondere a quello richiesto dalla sede partner in cui il candidato intende effettuare la mobilità. 

Gli studenti Idonei provvederanno ad autocertificare il livello linguistico raggiunto, l’Ufficio Mobilità Erasmus verificherà quanto dichiarato sulla base degli elenchi degli Studenti Idonei che il CLAM fornirà alla fine della sessione dei test. 

In caso di mancato superamento, il test potrà essere ripetuto fino ad un massimo di due 

volte. 

E’ possibile sostenere il test in più di una lingua, per tre volte a lingua. 

-Costo del test? Il test ha una tariffa agevolata (10 euro) riservata agli studenti Unime. Per sostenere il test sarà necessario effettuare un bonifico al CLAM secondo le modalità riportate sul modulo di iscrizione: http://clam.unime.it/pdf/iscrizioni/Modulo_iscrizione_mobilita_ERASMUS.pdf

I candidati dovranno presentarsi muniti di un documento di riconoscimento valido. 

-Format del Test: nel test linguistico ERASMUS+, non è prevista la prova di Comprensione Orale. 

 

  1. Presentazione del LAT – Learning Agreement forTraineeshipgià compilato e firmato.  

Il LAT è il piano di lavoro che lo studente svolgerà presso l’Ente ospitante. 

  • COME TROVARE UN ENTE OSPITANTE? 

L’Unità Operativa Mobilità Erasmus ha messo a disposizione alcuni strumenti utili per la ricerca autonoma della “sede ospitante”: 

1) Un Database Enti ospitanti per Erasmus+ Traineeship:  https://www.unime.it/it/international/database-sedi-ospitanti-erasmus-traineeship  (contenente l’elenco degli Atenei stranieri con cui UniME ha stipulato Accordi Bilaterali per  traineeship, le offerte di tirocinio pervenute, la lista delle imprese che hanno ospitato precedentemente studenti UniME.) 

 

2) Una scheda “Consigli per la ricerca autonoma del tirocinio”: https://www.unime.it/sites/default/files/SMP%20-%20offerte%20e%20consigli.pdf 

 

3) Un format per “autocandidarsi” presso le Università/Enti/imprese in inglese: https://www.unime.it/it/sites/default/files/UNIME%20-

 

4) Una lista di link utili in cui sono riportati siti web specializzati in Erasmus+ Traineeship ed in cui sono elencate le posizioni di tirocinio disponibili presso Enti ed Organizzazioni europee, come ad esempio il sito sponsorizzato dalla Commissione europea: https://erasmusintern.org/

 

  • Per ulteriori info: 

Unità Operativa Mobilità Erasmus 

Unità Organizzativa Relazioni Internazionali 

Università degli Studi di Messina 

Orario di apertura al pubblico: Lunedì ore 9.00-13.00, Mercoledì ore 15.00-16.00, Giovedì 

ore 9.00-13.00 

E-mail: traineeship@unime.it 

Tel. 090/6768531-8506 

  • Allegati:

https://www.unime.it/sites/default/files/bando_B4J_1819.pdf

https://www.unime.it/sites/default/files/ALLEGATO_2_Bet%20for%20Jobs_UNIME_18.19-OK%20firmato.pdf

https://www.unime.it/sites/default/files/Allegato%20A%20-%20Dichiarazione%20Sostitutiva%20di%20certificazione%20di%20conoscenza%20linguististica%20Bando%20BET18-19.pdf

 

 

Jessica Cardullo

Siracusa: la custode di imponenti vestigia greco-romane

Secondo Cicerone, era la più grande città greca e la più bella di tutte 

Siracusa è una meravigliosa città del sud est siciliano, dalle impronte greco-romane ricostruita con pietra arenaria dopo il terremoto del 1693. La sua ricchezza storico – culturale le ha, inoltre, permesso di essere dichiarata Patrimonio dell’Unesco dal 2005. 

 

Ecco cosa non perdere nella splendida città dalla luce perlacea:

 

1) Tempio di Apollo 

In largo XXV luglio si trova il tempio di Apollo, un’area archeologica a cielo aperto, risalente al VII sec. a.C. Si tratta del tempio dorico più antico della Sicilia, trasformato poi in chiesa bizantina e in moschea araba, in chiesa normanna e perfino in una caserma spagnola. 

 

 

2) Porta Urbica 

In via XX Settembre, in uno scavo nella sede stradale vediamo i resti dell’antica Porta Urbica, fatta erigere da Dionigi il Grande (430 a.C. – 367 a. C. ) ed inserita nella cinta muraria che, partendo da Ortigia, cingeva completamente tutta la città fino al castello Euralio, per una lunghezza di circa 30 Km. 

 

3) Il centro storico: l’isola di Ortigia 

Ortigia è una piccola isola collegata alla terraferma da due ponti, il Ponte Umbertino e il ponte Santa Lucia. Passeggiando per l’isolotto è possibile osservare la classicità greco romana in ogni dove, ma soprattutto godere dell’odore del mare e della suggestiva vista.  

Se decidete di farci un salto in questo periodo estivo, vi suggerisco di fare un bagno nelle acque cristalline di Ortigia.  

 

(p.s.: le foto scattate qui hanno una luce particolarmente perfetta per Instagram) 

 

4) Fonte aretusa 

Prodeguendo la passaggiata vista mare, noterete la fonte di Aretusa, con le sue piante di papiro è uno dei simboli di Siracusa. Secondo la leggenda proprio qui il Dio Alfeo si innamorò della bellissima ninfa Aretusa; Aretusa così fuggì sull’isola di Ortigia e venne tramutata in una fonte da Artemide. 

 

 

 

5) Castello Maniace 

Percorrendo i vicoli alle spalle di fonte Aretusa, possiamo scorgere il possente Castello Maniace, sulla punta estrema dell’isola. L’edificio (risalente al periodo svevo) sorge su un luogo dove la tradizione narra di precedenti fortificazioni; i recenti scavi, tuttavia, non hanno portato alla luce alcuna traccia del maniero che dal condottiero bizantino Giorgio Maniace prende il nome. È probabile che le profonde escavazioni del banco roccioso fatte in età sveva per le nuove fondazioni abbiano completamente cancellato ogni traccia del probabile fortilizio preesistente 

 

 6) Duomo 

Il Duomo di Siracusa (nella parte alta del centro storico), da un punto di vista architettonico risente dell’influenza ionica, poi dorica, gotica fino al barocco dopo il terremoto della Val di Noto del 1693. La Cattedrale metropolitana della Natività di Maria Santissima – questo il suo nome – è un edificio bellissimo, non a caso, da inizio millennio, tutelato dall’Unesco, al pari di tutti gli altri siti della Sicilia barocca nel versante sud-orientale dell’isola. All’interno, sono moltissime le tracce di età ellenica (basti pensare alle due colonne doriche all’ingresso della navata principale). Da qui la particolarità della chiesa in cui l’esuberanza decorativa della facciata esterna convive con l’austerità del tempio greco dedicato ad Atena. 

 

7) Chiesa di Santa Lucia alla Badia 

Dal 2009 l’edificio ospita un quadro del Caravaggio (Michelangelo Merisi 1571 –1610) dipinto tra il 1608 e il 1609 durante il soggiorno siracusano dell’artista. La tela, una pala raffigurante il “Seppellimento di santa Lucia” (patrona di Siracusa), era originariamente collocata nella Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro, fuori il centro storico della città. Una curiosità. La santa presenta una ferita da taglio sul collo, tema ricorrente nella pittura del Caravaggio su cui, dal 1606, a seguito di un omicidio compiuto a Roma, pendeva una condanna alla decapitazione. Condanna che costrinse l’irrequieto artista alla fuga di cui, appunto, Siracusa fu una delle tappe. 

 

8) Il parco archeologico Neapolis di Siracusa 

Il parco archeologico Neapolis è un sito di grande interesse (poco fuori dal centro città) al cui interno si trovano diversi siti antichi. La visita può cominciare dalla parte più interessante che comprende il Teatro greco, la Latomia del Paradiso e  l’orecchio di Dionisio, la grotta dei Cordari, la presunta tomba di Archimede. Dopo si può proseguire visitando l’ara di Ierone II, l’anfiteatro romano e la chiesa di San Nicolò.

 

 

 

 

  • Orecchio di Dionisio 

È una grotta artificiale, imbutiforme, scavata nel calcare, alta circa 23 metri e larga dai 5 agli 11, con una forma singolare, vagamente simile a un padiglione auricolare. Si sviluppa in profondità per 65 metri, con un insolito andamento a S e sinuose pareti che convergono in alto, in un singolare sesto acuto. La grotta è, inoltre, dotata di eccezionali proprietà acustiche (i suoni vengono amplificati fino a 16 volte).  

 

  • Teatro Greco 

 Ha la particolarità di essere quasi interamente scavato nella roccia. 

Oltre che per le rappresentazioni, così com’era costume per gli antichi greci, il teatro veniva usato per le assemblee popolari. Dopo essere stato adattato in epoca imperiale ai giochi circensi, il teatro cadde in abbandono. 

Gli scavi, iniziati alla fine del Settecento e protrattisi per tutto il secolo successivo sono stati completati solo nella metà del Novecento. Pur nella diversità, anche sostanziale, di opinioni degli studiosi sulla genesi del monumento, è generalmente accettato che la forma attuale risalirebbe all’opera di ristrutturazione degli anni 238 – 215 a.C. sotto il regno di Ierone II. 

Il teatro si compone di tre parti: koilon (o càvea), orchestra e scena.
Koilon: ha forma semicircolare e con il diametro di oltre 138 metri; i 67 ordini di gradini sono divisi in nove settori(cunei) da otto scalette di servizio. Un lungo corridoio attraversa la cavea nel senso della larghezza. 

Orchestra: è lo spazio semicircolare ai piedi della càvea dove danzavano i cori. 

Scena: è la vasta spianata dove sorgeva l’edificio scenico, delimitata ai lati da due imponenti piloni. 

Ogni anno il teatro ospita Le famossissime tragedie: quest’anno il 54esimo ciclo di rappresentazioni classiche si svolgerà dal 10 Maggio all’8 Luglio. 

 

 9) Le spiagge di fontane bianche 

Fontane Bianche è un luogo dal mare cristallino e la sabbia chiara: sono state definite  ”tropici del Mediterraneo”. Lunga circa un chilometro e mezzo la spiaggia alterna tratti liberi ad altri in concessione, senza dimenticare la scogliera per chi non ama la sabbia sotto i piedi. Poco distante da Fontane Bianche, l’Area Marina Protetta del Plemmirio, oasi di grande interesse paesaggistico-ambientale, nonchè snodo importante dei traffici e dei commerci in età ellenistica. 

 

La cucina siracusana da non perdere

l’immancabile Gelo all’arancia (una specie di budino, squisito) e le cassatelle alla ricotta.

 

 

 

 

Jessica Cardullo

Migliorarsi per raggiungere la felicità

La ricerca della felicità è un tema da secoli discusso sul quale sono stati espresse varie opinioni.

I Greci la chiamavano eudaimonìa (demone buono), ma cos’è in effetti? E’ uno stato di grande soddisfazione e di pace con se stessi, un equilibrio dell’anima e del corpo.

Negli ultimi tempi sembra essere diventata sempre di più una chimera, qualcosa di raro e quindi di prezioso. Le cause sono tante, una in particolare cruciale: l’eccessivo benessere. Potrebbe sembrare un paradosso, ma è così. Chi non è all’altezza degli standard di vita della società di cui fa parte non regge il peso dell’inferiorità ed è preso da disperazione incontrollabile. Ovviamente il discorso può essere sia di natura economica che culturale.

Un povero tra i benestanti si nota parecchio, così come un analfabeta tra i laureati. Non è bello essere diversi, a meno che il diverso non sia apprezzato, e ciò capita quasi mai, perché chi non è nella norma difficilmente viene capito. Basti pensare che tante menti eccelse della storia sono morte in solitudine ed in povertà dimenticate da tutti, sebbene per poco.

Ma quindi la felicità è negata a chi non è perfetto fisicamente, a chi ha un carattere stravagante o è povero? In alcuni casi c’è poco da fare, ci sono tragedie alle quali non possiamo porre rimedio, ma dalle quali si possono trarre fonti d’ispirazione che possono rendere la nostra esistenza meno dolorosa. Migliorarsi è la chiave della felicità, superare quegli scogli che ci rendono la vita pesante per non stare più male. Il sacrificio può anche essere visto come una condanna, ma in realtà fortifica, c’insegna a non dare nulla per scontato di modo che tutto ci sembrerà scontato in futuro. Sicuramente c’è chi di sacrifici ne fa di meno e chi di più, ma qui si entrerebbe in merito ad una questione ancora più delicata, sulla quale c’è poco da dire, ovvero la fortuna. “Homo faber fortunae suae”, dicevano i Latini e di certo avevano ragione. Siamo artefici del nostro destino, ma talvolta la dea bendata esagera nell’aiutare alcuni piuttosto che altri. Fatto sta che tutti abbiamo il diritto di essere felici, se adempiamo al dovere di batterci per esserlo.

Non tutti siamo uguali, c’è chi è più portato a reagire, chi lo è di meno , c’è chi sa cogliere la palla al balzo meglio di altri che invece si vedono sfuggire il treno della rimonta, del cambiamento. Fatto sta, tutti prima o poi dobbiamo migliorarci, è un dato di fatto. Ad un certo punto qualcosa deve cambiare in noi, è il bisogno che ci spinge a fare meglio. Sicuramente vivere senza felicità è impossibile, il benessere interiore è tanto importante quanto quello fisico. Non si può credere di fare solo rinunce nella vita, di sopportare tutto, di non avere mai una gioia, come spesso si dice. E’ odioso vedere gente scrivere “mai una gioia” sui social solo perché fa tendenza, ragazzini pubblicare papelli in cui rivelano crisi esistenziali con uno tono pessimistico superiore a quello di Leopardi.

Lamentarsi è normale, farlo cronicamente no. Arriva il momento in cui si deve solo reagire.

Talvolta parlare dei propri problemi ne aumenta la gravità, mentre tenerli per sé aiuta a silenziarli, a far sì che abbiano un impatto meno emotivo sulla nostra persona. Il nostro sforzo col tempo ripaga, la vita non è né dura né facile, ma indifferente. Non esistono il bene e il male in quanto tali, perché sono due condizioni create dall’uomo per indicare ciò che lo protegge e ciò che lo danneggia, ma l’equilibrio ed il disequilibrio che dominano in natura.
La felicità non è uno stato assoluto della psiche, si presenta in varie forme e vi sono innumerevoli motivi per cui essere contenti. Ognuno deve conoscere il percorso a sé adatto per ottenerla, non possiamo sperare di percorrere la “strada” di qualcun altro per raggiungere questa stessa “meta”. Come diceva Baltasar Graciàn y Moralesla felicità conquistata si gusta doppiamente”.

 

Francesco Catanzariti

Appuntamento eterno

Sono sempre qui dieci minuti prima. È la mia routine, è d’obbligo. 

Il portone in legno d’ingresso è quasi invisibile, coperto da quella trentina di mamme in tiro, con il trucco perfetto, tacco 15 e borsa di marca al braccio. È criptico il loro spettegolare ed ancora più enigmatico il loro trovare sempre un nuovo argomento di cui starnazzare.

Come fanno – mi chiedo – mentre dalla mia postazione, qualche centimetro dietro di loro, cerco di sfuggire agli sguardi di scherno.

Sento il suono della campanella; subito un allegro vociare e poi vedo il portone aprirsi: una mandria di bambini con il grembiulino blu esce salutando la mamma, agitando la manina.

La donna che mi sta davanti mi guarda titubante e prende in braccio una piccola bimba con le treccine, sussurrando all’amica: “Cosa fa quella sempre fuori dalla scuola? Mi preoccupa!”.

Le mie orecchie captano ogni parola ed i miei occhi si colorano di tristezza e di rabbia; così urlo: “ Io aspetto mio figlio, lo aspetto sempre!” – mi si affievolisce la voce – “Prima o poi uscirà da scuola!”

Sento ancora i versi impauriti di quelle donne accerchiarmi, mentre stringo l’unica cosa che mi rimane di Roby: quella foto in spiaggia, in cui siamo io e lui; quel sorriso allegro che pensavo di poter vedere anche il giorno dopo, magari nella stessa spiaggia, magari con quel secchiello con l’acqua traboccante che teneva stretto nelle sue piccole mani.

  • È suonata la campanella – penso –  dove sei?

Jessica Cardullo