Maturità 2022: il ritorno alla normalità dell’Esame di Stato. Dal ritorno delle tracce alle novità ministeriali

Dopo due anni di pandemia tornano gli scritti all’esame di Stato. La Maturità 2022 si sta vivendo tra mascherine, distanziamento e toto tracce.

Maturità 2022, previsti gli scritti di italiano e di un’altra materia -Fonte:ladige.it

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, insieme ad un’ampia cerchia di professori ed intellettuali, ha dato il via libera allo svolgimento dell’esame di Maturità uguale ai tempi pre-Covid. Riprendono da quest’anno le due prove scritte e l’orale, affinché gli appelli nei mesi scorsi sul ritorno delle famose tracce tornasse in “voga”. Tantissime le incertezze dei maturandi sui possibili argomenti scelti per la prima prova, nonché l’attesa per le disposizioni sanitarie più consuete allo svolgimento, in sicurezza, dell’Esame di Stato.

La nuova guida alla Prova scritta di Italiano

Dopo settimane di tensioni, ieri si è conclusa la prova di italiano. Il primo scritto si è articolato in sette tracce proposte dal Ministero, per un peso massimo di 15 punti sul voto finale. Queste suddivise in:

  • Tipologia A: analisi e interpretazione di un testo letterario;
  • Tipologia B: analisi e produzione di un testo argomentativo;
  • Tipologia C: riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.
Maturità 2022 -Fonte:ilsussidiario.net

Per ognuna sono state proposte:

  • Tracce guidate: che conducono lo studente alla comprensione e analisi del testo presentato e alla produzione autonoma e critica di un proprio elaborato;
  • Tracce non guidate: concepite in conformità con le più recenti indicazioni ministeriali, usate per le esercitazioni in classe o a casa;
  • Tracce svolte: che fungono da modello per la composizione di un testo coerente, coeso e argomentato.
  • Un’ampia e articolata sezione dedicata in particolare all’argomentazione: cioè alla vera novità dell’Esame di Stato, e alle sue tecniche, illustrate attraverso numerosi esempi e puntuali esercizi.

Per la tipologia A, l’autore estratto per l’analisi della poesia è Giovanni Pascoli e la lirica scelta è “La Via Ferrata”, tratta dalla raccolta Myricae, in cui il poeta contrappone gli scenari bucolici della campagna alla modernità che avanza.

Segue l’analisi del testo di un brano di Giovanni Verga, tratto dalla novella “Nedda”. La protagonista, una contadina, deve affrontare la perdita del suo amato, del quale aspetta una bambina. Nel testo ci si sofferma su un’interpretazione della vita di stampo sofocleo che caratterizzerà la produzione successiva dell’autore.

Passando alla tipologia B, la traccia storico-politica parte da un brano di “La sola colpa di essere nati”, libro di Liliana Segre scritto con Gherardo Colombo. La Segre ricorda le leggi razziali e quello che lei, la sua famiglia e i suoi coetanei subirono durante la dittatura fascista. La richiesta verte sulla produzione di una riflessione su quel periodo, mettendolo in parallelo con le discriminazioni della nostra contemporaneità.

Per la traccia artistico-letteraria la scelta è ricaduta su “Musicofilia”, un libro di Oliver Sacks del quale è stato sottoposto un brano. Gli studenti dovevano cimentarsi con la comprensione del testo, e successivamente produrre un elaborato che riflettesse il valore della musica per l’individuo e la società.

L’ultima traccia proposta per la tipologia B, di natura tecnico-scientifica, è quella sul cambiamento climatico. Ai maturandi è stato sottoposto uno stralcio del discorso che Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica nel 2021, ha tenuto alla Camera dei Deputati prima della Conferenza sul clima di Glasgow. A partire da questo brano, è stato richiesto di analizzare il tema del cambiamento climatico e l’impatto che esso ha avuto e ha sulle loro vite.

La prima traccia della tipologia C riguarda gli effetti della pandemia di Covid sull’economia, sulla società e in generale sulla civiltà occidentale, chiamata a nuove sfide non solo sanitarie, ma anche e soprattutto sociali. Partendo da un brano di Bruno Ferrajoli, si è chiesto agli studenti di esporre le loro riflessioni sul tema.

La seconda invece è incentrata sull’iperconnessione, partendo da un brano tratto dal libro “Tienilo acceso” di Vera Gheno e Bruno Mastroianni.

Il podio delle tracce

La maggior parte degli studenti ha prediletto il tema relativo al mondo del digitale, tra rischi e pericoli collegati all’iperconnessione. Secondo quanto ricavato da un’indagine a campione effettuata dal Ministero dell’Istruzione, questa è stata svolta dal 21,2% dei maturandi.

Medaglia di argento, con il 18%, per la tipologia B che partiva da un estratto del libro “La sola colpa di essere nati” di Gherardo Colombo e di Liliana Segre.

Con il 16,5% delle preferenze, i candidati hanno optato per l’analisi del testo dell’estratto di “Nedda”, bozzetto siciliano di Giovanni Verga.

Seguono poi il tema, sulla musica (15,8%); sugli effetti della pandemia da Covid (14%); sul cambiamento climatico (11,6%); mentre il solo 2,9% degli studenti ha scelto l’analisi della poesia “La Via ferrata” di Giovanni Pascoli.

Le misure di sicurezza

Dopo settimane di discussione politica i ministri della Salute, Roberto Speranza, e dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, hanno deciso che durante il corso degli Esami di Stato, del primo e del secondo ciclo, non sarà necessario l’ausilio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Sebbene cada l’obbligo della mascherina, questa rimane fortemente raccomandata nel caso in cui vi sia, ad esempio, l’impossibilità di garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro.

Maturità 2022, mascherine solo raccomandate -Fonte:adnkronos.com

Maturità 2019 vs Maturità 2022: differenze rispetto al passato?

Le differenze rispetto al passato, secondo quanto spiegato dall’ispettrice dal ministero dell’Istruzione Flaminia Giorda, sono poche. Si ripetono per la prima prova le stesse tipologie di tracce del 2019, che avrà un peso di 15 punti.

Maturità 2022, colloquio orale -Fonte:ilcapoluogo.it

Rispetto all’esame pre pandemia, alla seconda prova saranno destinati solo 10 punti, che verterà sulla disciplina di indirizzo individuata dal Ministero dell’Istruzione. Questa, però, a differenza degli anni pregressi, non sarà su scala nazionale, bensì predisposta dai singoli istituti, al fine di consentire una maggiore aderenza a quanto effettivamente è stato svolto dagli studenti in questi anni ostici.

Seguirà come di consueto il colloquio orale, che con il peso di ben 25 punti si articolerà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto), riprendendo per vaste venute la Maturità 2019, del cosiddetto “sistema delle tre buste”, dalle quali i candidati dovevano pescare lo spunto iniziale del loro colloquio. Si terminerà con l’argomentazione di Educazione Civica e del PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento).

La commissione sarà composta da sei commissari interni e solo il Presidente sarà esterno, discostandosi dall’ex composizione del 2019, che vedeva commissari interni ed esterni formulare domande su “Cittadinanza e Costituzione”.

Si raggiungerà quest’anno il voto massimo di 100/100, con i crediti scolastici accumulati alla fine del triennio, per un massimo di 50 punti. Verrà attribuita la lode solo con la deliberazione unanime della Commissione.

Giovanna Sgarlata

Giornata della Memoria 2022. Coltivare la memoria è un dovere civile

27 gennaio 1945, Auschwitz. Durante un’operazione, nel mentre della Seconda Guerra Mondiale, delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa, viene scoperto e vengono aperti i cancelli di quel posto che era come un inferno sulla terra. Il mondo, per la prima volta, scoprì cosa accadesse nei campi di concentramento, tra cui, appunto, quello presso la cittadina polacca di Oświęcim, Auschwitz per i nazisti.

 

I cancelli del campo di concentramento di Auschwitz (fonte: ilpost.it)

Ideati inizialmente per sterminare la popolazione ebraica, all’interno di questi luoghi, noti anche come lager, trovarono la morte anche slavi, rom, persone di colore, disabili, omosessuali e avversari politici, oltre che circa 6 milioni di ebrei, principali bersagli.

In questa data, dunque, ricordiamo ogni anno tutte le vittime innocenti di questo genocidio noto comeOlocausto” (“sacrificio”) oShoa” (“tempesta devastante”), espressione usata per la prima volta nella Bibbia, nel libro di Isaia, per indicare una forma di sacrificio praticata nell’antichità in cui la vittima veniva interamente bruciata.

Gli avvenimenti storici

Tra il 1933 e il 1945, morirono uccise dai nazisti circa 15-17 milioni persone.

Adolf Hitler a capo del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, dopo esser salito al potere in Germania nel 1933, diede inizio a quel programma politico che fu causa di tutto. Intendeva porre la Germania nazista come erede storica del Sacro Romano Impero e del moderno Impero tedesco. Perciò istituì il “Terzo Reich(letteralmente “Terzo Impero”). Il 30 gennaio 1933, divenne cancelliere del Reich e, nonostante inizialmente fosse a capo di un governo di coalizione, si liberò velocemente dei partiti alleati, per accentrare nella sua persona tutto il potere, esecutivo e legislativo, nel giro di un solo anno, ponendo le basi per il regime totalitario di estrema destra, ispirato a ideologie come quelle nazionalistiche – in cui ritroviamo i concetti di “razza” e “superiorità ariana”e connotato da un’aggressiva politica estera, dovuta al gran risentimento della Germania per il funesto esito del primo conflitto mondiale.

L’invasione della Polonia fece degenerare le tensioni in Europa, dopo che la Germania iniziò la sua espansione, per cui Regno Unito e Francia dichiararono guerra.

Ebrei costretti ad indossare il simbolo distintivo per essere riconosciuti (fonte: Rai News)

Da quel momento in poi, i nazisti perseguitarono e assassinarono moltissime persone, tutti considerati nemici del Reich, non solo, dunque, gli ebrei per completare lasoluzione finale”.

Il razzismo era uno strumento importantissimo per i nazisti – più di quanto lo fosse per i fascisti, che lasciarono maggiore libertà personale ai cittadini – per combattere comunismo e capitalismo, odiatissimi, di cui principali autori erano considerati gli ebrei, accusati di star mettendo in atto una vera e propria cospirazione contro il mondo. Un alto numero di persone di origine ebraica lavorava nell’alta finanza angloamericana e molti erano stati tra gli esponenti della rivoluzione bolscevica; perciò, per i nazisti, anticomunismo e antisemitismo finirono per combaciare.

Per questo venne messa a punto la “soluzione finale”, per cui vennero sterminati i due terzi degli ebrei che vivevano in Europa.

Istituzione della Giornata della Memoria

L’1 novembre 2005, a conclusione della 42esima riunione plenaria dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, venne istituito il Giorno della Memoria, fissando la ricorrenza al 27 gennaio. Quello stesso giorno di sessant’anni prima, nel 1945, le truppe sovietiche guidate dal maresciallo Ivan Konev e dette “Fronte ucraino”, dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, scoprirono e in seguito liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

Foto in cui si possono notare le condizioni disumane in cui erano costretti a vivere i deportati nei campi di concentramento (fonte: ANSA)

Trovarono ad aspettarli circa 7000 prigionieri in condizioni disumane. Scoprirono i forni crematori e i resti delle centinaia di esseri umani nelle fosse comuni scavate in fretta dalle SS primati scappare e compiere la “marcia della morte” con migliaia di deportati trascinati con sé.

Furono circa un milione le persone che morirono all’interno e non solo ebrei.

Nonostante i sovietici avessero liberato, circa sei mesi prima, il campo di concentramento di Majdanek e conquistato, nell’estate del 1944, anche le zone in cui si trovavano i campi di sterminio di Belzec, Sobibor e Treblinka, questi erano stati precedentemente smantellati dai nazisti, nel 1943. Fu stabilito che la celebrazione della Giornata coincidesse, dunque, con la data in cui venne liberato quello che era il lager più grande mai costruito.

L’Italia ha formalmente istituito la giornata commemorativa nello stesso giorno. Prima, erano state proposte altre date, con le quali si sarebbe sottolineato ancor di più le responsabilità anche italiane nello sterminio e altre tramite cui si sarebbe fatto risaltare, invece, il forte antifascismo che dilagò in Italia in contrapposizione al fascismo. Infine, però, per la portata evocativa che aveva assunto negli anni Auschwitz, si optò per concordare il 27 gennaio.

 

La senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, e il valore della memoria

In Italia, abbiamo ancora testimoni in vita di quegli orrori, tra cui la senatrice Liliana Segre, deportata e sopravvissuta ad Auschwitz, la quale ogni anno si impegna affinché tutti possano mantenere vivo il ricordo di quell’atrocità, vissute anche in prima persona, e di conseguenza far sì che una simile cosa non si ripeta mai più.

Per la ricorrenza di oggi, 27 gennaio 2022, settantasette anni dopo la fine dell’incubo, la senatrice ha voluto rivolgersi in particolare ai giovani studenti italiani: «Se non saremo sempre vigili, attenti, informati, solidali e attivi, il passato potrebbe accadere ancora e ridiventare futuro».

La senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz e alla “marcia della morte” (fonte: fanpage.it)

Eppure, l’odio, seppur non così diffuso, continua a vivere tra negazionisti dell’Olocausto e razzisti, in tutto il mondo. La senatrice ha fatto riferimento anche ad episodi recenti: il funerale avvenuto poco tempo fa, a Roma, durante il quale una bara è stata avvolta in una bandiera nazista e l’aggressione a Livorno di due ragazzine quindicenni ai danni di un dodicenne perché ebreo.

La stessa senatrice continua ad esser vittima di razzismo, ricordiamo l’episodio delle minacce ricevute pochi mesi fa, dopo essersi sottoposta alla vaccinazione anti-covid. Sotto la foto che la ritraeva durante la vaccinazione, pubblicata sui social per sensibilizzare sull’importanza di immunizzarsi, delle persone, poi individuate dalla polizia postale, si sono scatenate con commenti trasudanti sentimenti antisemiti e profondo odio razziale.

«Coltivare la memoria è un dovere di ogni società che voglia dirsi civile. Curare il senso della storia, situare il proprio essere in una prospettiva di lungo periodo che permetta di muoversi meglio nel presente, di vedere meglio i pericoli sulla scorta appunto dell’esperienza, questo il compito di tutti e di ciascuno. La memoria è una componente indispensabile di una personalità ricca, vigile, sensibile, democratica.».

È importante non dimenticare mai, anche se non abbiamo vissuto direttamente quell’incubo, portando avanti la missione dei sopravvissuti anche quando non ci saranno più, perché il ricordo diventi un monito sempre presente nelle nostre menti e ci faccia essere un’umanità diversa, migliore.

 

Rita Bonaccurso