Harvey Keitel: la qualità non sta nella quantità

Oggi compie 81 anni il grande Harvey Keitel, che con le sue interpretazioni ha deliziato gli spettatori del mondo intero e grazie al suo fiuto è riuscito a far emergere grandi registi come Martin Scorsese, Quentin Tarantino e Ridley Scott.

Noi di UniVersoMe vogliamo omaggiare la sua figura andando ad analizzare la sua filmografia ed i suoi personaggi più rilevanti.

Harvey Keitel al Taormina Film Festival del 2016 – Fonte: archivio Paolo Barbera ©

 

Biografia e sodalizi

Nato a Brookyn nel 1939 da una famiglia ebraica, trascorre un’adolescenza turbolenta. All’età di 16 anni si arruola nei Marines e prende parte ad un intervento militare in Libano.

Tornato a New York inizia a studiare recitazione presso la prestigiosa scuola dell’Actors studio e dopo 10 anni di esperienze teatrali esordisce sul grande schermo con Mean Streets-Domenica in chiesa, lunedì all’inferno (1973), il film che lanciato Martin Scorsese.

Con il regista instaurerà un solido rapporto, sia professionale che d’amicizia, grazie al quale girerà altri film come Alice non abita più qui (1974), Taxi driver (1976), L’ultima tentazione di Cristo (1988) e The Irishman (2019).

Nel 1977 recita ne I duellanti, il film che segna l’inizio della carriera di Ridley Scott con il quale lavorerà anche in Thelma e Louise (1991).

All’inizio degli anni ’90 un collega di Harvey dell’Actors studio gli presentò una sceneggiatura di un film scritta da un ancora sconosciuto Quentin Tarantino (che lavorava ancora in una videoteca come commesso).

Quentin Tarantino, Steve Buscemi e Harvey Keitel sul set del film Le Iene – Fonte: ebay.ie

L’attore rimase estremamente colpito dalla trama, ma non vi era denaro a sufficienza per girare la pellicola. Lo stesso Harvey Keitel quindi decise di raccogliere i fondi necessari per finanziarla ed è così che venne creato uno dei migliori film della storia: Le Iene (1992).

A conti fatti, se non fosse stato per l’intervento dell’attore probabilmente non avremmo mai potuto godere dell’intera arte di Quentin Tarantino. I due collaboreranno anche in Pulp Fiction (1994).

Personaggi

Tra la miriade di personaggi interpretati da Harvey Keitel, ve ne sono alcuni che sono rimasti impressi nella mente di tutti noi in maniera indelebile.

Il primo è Matthew Sport, il protettore di prostitute in Taxi Driver.

L’attore, anche se compare per poco tempo sul grande schermo, è riuscito comunque a creare un personaggio assai intrigante, dotato di una forte aura menefreghista che in realtà cela tutta la sua crudeltà.

Harvey Keitel nei panni di Matthew Sport in Taxi Driver – Fonte: dagospia.com

Grazie alla prova d’attore di Harvey, il personaggio riesce comunque a mettersi in luce nonostante potesse essere oscurato dall’imponente interpretazione di Robert De Niro.

Da ricordare è sicuramente anche il ruolo di Mr White nel film Le Iene.

Harvey Keitel ha interpretato al meglio il ruolo di un criminale ricco d’esperienza e capace di compiere qualsiasi follia per ottenere ciò che vuole, riuscendo appunto a trasmettergli tutta la cattiveria e la maturità necessaria per imporsi come una sorta di capitano durante la rapina.

Harvey Keitel che interpreta Mr White nel film Le iene – Fonte: filmalcinema.com

Possiamo riscontrare la sua prova d’attore d’eccellenza in Pulp Fiction, dove Harvey Keitel interpreta l’indimenticabile Mr Wolf.

Il suo compito – a detta sua- è quello di “risolvere problemi”e ciò che affascina è proprio il modo in cui li risolve.

Appare in scena per una decina di minuti, ma sono sufficienti per ammirarne la maestosità. Durante questo arco temporale, Mr Wolf pianifica un modo per tirare fuori dai guai due uomini del gangster Marsellus Wallace che accidentalmente hanno sparato in testa ad un ragazzo nella loro auto.

Mr Wolf non alza nemmeno un dito, anzi: mentre impartisce ordini su cosa fare, sorseggia beatamente una tazza di caffè (con molta panna e molto zucchero). Harvey Keitel ha dato vita ad un personaggio simpatico, elegantissimo nei modi di fare e soprattutto che conquista lo spettatore per la sua capacità di analizzare perfettamente ogni dettaglio di una qualsiasi problematica e di porvi rimedio in breve tempo.

 

Se nel corso di una carriera un attore prende parte a ben 158 film, obiettivamente ha del talento. Se a ciò si aggiunge il fatto che Harvey Keitel abbia preso parte ai primi lavori di registi del calibro di Scorsese, Tarantino e Ridley Scott, ciò implica che l’attore in questione abbia qualcosa in più degli altri. L’attore passa alla storia in particolare per ruoli che lo vedono sul grande schermo solo per pochi minuti, ma come diceva Stanislavskij: «non esistono piccoli ruoli, ma solo piccoli attori».

Vincenzo Barbera

 

Il più grande fan del cinema

Uno dei più celebri registi della storia del cinema oggi compie 57 anni.

Quentin Tarantino è oggettivamente una pietra miliare della settima arte che ha ricevuto e, soprattutto, ha donato tantissimo alla cinematografia mondiale. Le sue opere andrebbero riviste molteplici volte per cercare di coglierne buona parte dei significati, apprezzarne i contenuti e comprenderne il genio del loro creatore.

Quentin Tarantino nel film Le Iene – Fonte: ciakclub.it

Filmografia

La filmografia di Tarantino andrebbe esposta in un museo d’arte. Il regista non ha diretto un numero elevato di pellicole, ma qualsiasi progetto ideato o creato da Quentin è praticamente un capolavoro.

Il primo film, Le Iene,  si contraddistingue per i dialoghi altamente sopra le righe, per l’ambiguità morale dei personaggi, per l’uso dell’analessi e soprattutto per la rappresentazione della violenza nuda e cruda. Nel cast troviamo attori già affermati, come Harvey Keitel e Steve Buscemi, ed interpreti che diventeranno celebri proprio grazie a questo film come Tim Roth e Michael Madsen, i quali reciteranno in quasi tutti i film di Tarantino.

Una scena del film Le iene – Fonte: newyorker.com

Grazie a Le Iene, Quentin diviene uno dei maggiori registi emergenti di Hollywood: infatti gli vengono offerti diversi progetti, come Speed e Men in Black. Questi vengono rifiutati dal cineasta, in quanto ha preferito dedicarsi completamente alla stesura della sua prossima sceneggiatura, ovvero Pulp Fiction.

La pellicola rappresenta la rivoluzione del cinema indipendente. E’ un continuo alternarsi di prolessi ed analessi mediante le quali il regista rimescola storie che apparentemente risulterebbero essere completamente scollegate tra loro. Il film ha rilanciato la carriera di John Travolta ed ha consacrato quella di Samuel Jackson, artefice di una delle migliori interpretazioni attoriali della storia. Tarantino venne premiato con l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale, insieme all’amico fraterno Roger Alvary.

Nel 1997 il regista dirige Jackie Brown. All’inizio il film fu un insuccesso, ma in seguito ne venne apprezzata la regia più matura e ricercata con la quale Tarantino ha deciso  di distaccarsi dai suoi canoni classici. Il film presenta nel cast Robert De Niro e Samuel Jackson, autori di eccellenti prove d’attore.

Dopo 6 anni di pausa nel 2003 esce nelle sale Kill Bill. La produzione ha pregato Quentin di accorciare il film data l’eccessiva lunghezza della pellicola, ma il regista decise di dividerlo in due parti. Due film d’azione veri e propri dove non mancano ovviamente gli elementi emblematici del suo cinema ed omaggi al cinema orientale.

In seguito dirige Bastardi senza gloria (2009). In questo film Tarantino racconta la seconda guerra mondiale da un punto di vista alquanto singolare dato che non è presente nemmeno una scena ambientata in un fronte bellico. Gran parte della narrazione si svolge all’interno di ristoranti, pub e di un cinema, come se tutte le vicende rappresentate dal regista facessero da contorno ad uno degli avvenimenti più catastrofici della storia dell’uomo.

Il film, che ha incassato globalmente 313 milioni di dollari, ha ricevuto 8 candidature agli Oscar, trionfando nella categoria migliore attore non protagonista con Cristoph Waltz, allora sconosciuto.

Locandina del film Inglourious Basterds – Fonte: mymovies.it

Dopo 3 anni esce nelle sale Django Unchained. Con questa pellicola finalmente Quentin ha potuto rendere omaggio al suo più grande mito del passato, Sergio Leone, che gli ha illuminato l’adolescenza con i suoi spaghetti-western.

Il cast del film è ricco di star hollywoodiane di alto calibro come Jamie Foxx, Leonardo Di Caprio, Samuel Jackson e Cristoph Waltz, tutti autori di brillanti interpretazioni. Il film ha incassato 425 milioni e si è aggiudicato due Oscar per la miglior sceneggiatura con Tarantino e per il miglior attore non protagonista nuovamente con Cristoph Waltz.

Nel 2015 dirige The Hateful Eight. Un altro film sempre a tema western ma incentrato maggiormente sui dialoghi piuttosto che sull’azione come Django. Per questo film, Ennio Morricone, ha vinto sia il Golden Globe che l’Oscar per la miglior colonna sonora.

Nel 2019 esce nelle sale C’era una volta a… Hollywood con un cast fuori dall’umana concezione in quanto sono presenti Leonardo Di Caprio, Brad Pitt, Al pacino, Margot Robbie Kurt Russell, Luke Perry e tante altre star di Hollywood.

Stile e particolarità

I film di Tarantino presentano elementi ricorrenti che marchiano il suo stile cinematografico in maniera indelebile.

I dialoghi sopra le righe sono presenti in tutti i suoi film. Vengono utilizzati anche per argomentare su concetti banali come “la mancia” in Le Iene o “il massaggio ai piedi” in Pulp Fiction.

Lo stallo alla messicana (cioè quando 3 o più personaggi discutono tra loro mirandosi con una pistola a vicenda) è presente in diverse pellicole come Le Iene, Pulp Fiction, Bastardi senza gloria e Django Unchained.

Cristoph Waltz e Jamie Foxx in una scena di Django Unchained – Fonte: jamovie.it

In tutti i film i personaggi di Tarantino fumano le sigarette Red Apple, un marchio di sigarette completamente inventato dal regista stesso.

Ogni pellicola presenta un’infinità di riferimenti ad altri film del passato di vario genere che hanno arricchito l’enorme cultura cinematografica di Quentin.

Egli infine è solito effettuare un cameo in ogni sua pellicola dove nella maggior parte delle occasioni muore brutalmente.

 

Quentin Tarantino è sicuramente uno dei più grandi cineasti della storia. La sua più grande caratteristica è quella di essere uno dei fan più accaniti del cinema, e ciò lo ha portato a conoscere ogni angolo della settima arte, cogliendone gli aspetti più profondi per rappresentarli secondo il suo stile al grande pubblico. Quentin è la rappresentazione di ognuno di noi: nasce come uno spettatore appassionato di cinem,a che poi ha avuto la possibilità di poter lavorare all’interno di quel mondo e di imporsi grazie alle sue conoscenze ed al suo genio.

Vincenzo Barbera