La Scuola dei Lavoratori

Premessa storico-culturale

La storia della Scuola risale a tempi antichissimi.

Già i Sumeri, nel 3500 a.C., si riunivano in aule come allievi e maestri per scrivere su delle tavolette di argilla umida (da qui il nome attribuitogli “Edubba“, cioè “casa delle tavolette“). Passa, poi, per i “contratti” privati tra studente e professore la Scolastica, la Scuola come privilegio e poi come diritto, sino ai giorni nostri, dove essa ha assunto un termine e un Padrone del tutto particolare: il Lavoro.

La cultura è sempre stata l’arma più forte che l’uomo possegga. Senza di essa navigheremmo nell’ombra dell’ignoranza e nel silenzio intellettuale delle mere barbarie.

Ma forse questa sua forza non viene riconosciuta da tutti. O, forse, viene riconosciuta in quanto serva del suo Padrone, con la quale quest’ultimo può giocare a suo piacimento, dimenticandosi di non essere già superiore, ma figlio diretto della stessa.

Johann Peter Hasenclever, La scuola del villaggio, 1845
 La scuola del villaggio, di Johann Peter Hasenclever, 1845

L’uomo così formatosi

Consapevoli che l’istituzione scolastica (almeno nel suo originale intento) sia la portavoce della madre Cultura, ecco che si scoprono le carte proposte nella premessa, fatta poc’anzi, circa il rapporto tra Scuola e Lavoro. Se prima il Lavoro poteva attingersi alle forme del sapere scolastico per potersi formare, ora sembra quasi sia la Scuola a doversi adattare alle nuove esigenze lavorative, eliminando di fatto l’autonomia della cultura.

Guardiamo così nascere (e ne siamo allietati) nuovi istituti superiori, o particolarizzazioni degli stessi, che svolgono il compito di formare non più lo studente, ma il Lavoratore. Non più l’Uomo appagato dalla conoscenza, ma l’Uomo appagato dalla ricchezza materiale.

L’uso di questi nomignoli non simboleggia una divisione già connaturata in noi, ma solo una sottigliezza ingigantita dal riduzionismo attuato sulla figura dell’Uomo: o Uomo meramente pratico, o Uomo meramente teoretico; o Uomo platonico, o Uomo aristotelico. Riduzione che Benedetto Croce, noto filosofo partenopeo, aveva condannato, dicendo che l’uomo è sia pratico che teoretico e che le due parti non sono l’una il fine dell’altra, ma una circolarità di posizioni rispettate reciprocamente. D’altronde, se così non fosse, ci sarebbero Uomini di idee e Uomini di fatti. Come se le idee dei primi non vengano in funzione della pratica, e i fatti dei secondi non siano già stati idee prima.

Forse, quindi, comprendere la completezza dell’uomo ci aiuta a capire quanto questo sistema squilibrato sia dannoso, quanto giovi alle tasche, ma non all’intelletto.

L’alternanza scuola-lavoro

Grandissima problematica che ne deriva è la disorganizzazione scolastica circa l’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, oggi PCTO. A prova che sia la Scuola ad adattarsi alle esigenze del suo Padrone, ecco che nei licei scientifici vengono assegnate ore di alternanza per fare dei corsi online fruibili da siti di aziende casuali. Corsi che, chiaramente, c’entrano ben poco con quello con cui si ha a che fare ogni giorno per chi studia le scienze naturali o matematiche, ma che vengono inseriti per “fare affacciare lo studente all’ambito lavorativo“, come se questo fosse il fine e tutti i mezzi fossero giustificati, in un senso machiavelliano.

Come se questo non fosse abbastanza, senza il raggiungimento delle 90 ore prestabilite di alternanza, non si potranno sostenere gli esami di maturità, la quale evidentemente viene preclusa a coloro i quali non hanno dedicato abbastanza tempo nel vagheggiare tra opzioni lavorative di alternanza che ben poco gli competono, visti i suoi studi.

Conseguenze sullo studente

Dal suo canto lo studente, soggiogato dalla pressante decisione del “che ne faccio della mia vita?” si farà ammaliare dai bei discorsi sul Lavoro, come fosse il culmine della sua carriera scolastica. E i dubbi saranno presto sciolti dietro la frase “Studia e guadagna tanti soldi” o “Con questa laurea non farai nulla nella vita, meglio se scegli questo che ti porti i soldi a casa“.

Abbiamo aperto le porte della docile Cultura e le abbiamo detto di mettersi da parte per fare spazio al guadagno monetario.

Una laurea vale più di un’altra solo perché porta una remunerazione maggiore rispetto a quest’ultima. Ed ecco che, infatti, le aule di Ingegneria sono piene, quelle di Lettere svuotate.

Lo studente si vede completamente sommerso da avversità nel momento della scelta.

Ben venga per coloro i quali traggono piacere nella conoscenza di un sapere che porta anche soldi. Ma non tutti siamo così fortunati da poter dire “a me piace ciò e mi porta pure guadagno“.

Non si pensi che le conseguenze di questo squilibrio siano solo per gli studenti degli studi superiori, perché i ragazzi sono portati a una scelta angosciante, citando Kierkegaard, già in terza media. Se la scuola fosse veramente solo portavoce autonoma di Cultura, ciò non implicherebbe un grosso problema. Essa, però, è anche schiava del suo Padrone e, in quanto tale, ogni scelta di chi la vive è sottoposta all’attenta visione del Big Brother, il Lavoro.

I ragazzi sono, quindi, portati a scegliere una scuola superiore a tredici anni, che influenzerà per sempre il corso della loro vita, per quanto possa essere una decisione cambiabile.

Essa influenza la scuola superiore, che influenza il primo approccio al lavoro accostato all’approccio con l’Università, che influenza a sua volta il resto della nostra vita improntata sul Lavoro.

the big brother is watching you
The big brother is watching you, dal romanzo “1984” di George Orwell

Conclusione

Niente ci nega di comprendere che il Lavoro ha la sua importanza. Senza soldi, purtroppo, ad oggi non si vive. Ma ciò non implica che quest’ultimi debbano diventare il nostro unico obbiettivo di vita.

In una società sempre più materialista e superficiale, sfociante nell’ignoranza, la Cultura deve ritrovare la sua autonomia in quanto arma più forte che l’uomo possegga. Possa così la Scuola ritornare ad essere l’abile armaiolo che da sempre l’ha maneggiata e portata avanti con cura.

Fonti:
Logica come scienza del concetto puro, Benedetto Croce
Filosofia della pratica, Benedetto Croce
1984, George Orwell
 https://www.focusjunior.it/scuola/chi-ha-inventato-la-scuola/

Strage sul lavoro: cinque operai sono morti a Casteldaccia

Lunedì cinque operai sono morti a Casteldaccia, comune in provincia di Palermo, durante un lavoro di manutenzione a una rete fognaria. Secondo i Vigili del Fuoco di Palermo, la causa del decesso è stata l’inalazione di solfuro di idrogeno. I manutentori stavano lavorando in una vasca di depurazione di acque reflue a 6 metri sotto il livello del suolo nelle vicinanze di un’azienda vinicola. Gli operai in questione sono Epifanio Assazia, 71 anni, Ignazio Giordano, 57 anni, Giuseppe Miraglia, 47 anni, Roberto Raneri, 51 anni, e Giuseppe La Barbera, di 26 anni. Un sesto operaio è attualmente ricoverato in gravi condizioni al Policlinico di Palermo dopo l’inalazione delle esalazioni tossiche. È rimasto illeso il settimo operaio che è riuscito a chiamare i soccorsi alle 13:48.

I Vigili del Fuoco hanno accertato che il livello del gas si trovasse a una concentrazione dieci volte superiore alla norma e che gli operai non indossassero protezioni. Non sono note le cause per le quali i manutentori non ne fossero provvisti. Un’indagine è stata dunque aperta dalla Procura di Termini Imerese.

(vigilidelfuoco.it)

Le dinamiche dell’accaduto

Gli operai coinvolti facevano parte dell’azienda Quadrifoglio Group di Partinico (ad eccezione di La Barbera che era dipendente di AMAP). La Quadrifoglio Group, di cui Assazia era inoltre uno dei titolari, aveva vinto una gara d’appalto per la manutenzione della rete fognaria. Insieme a quella idrica, a gestire le fogne è AMAP, Azienda Municipalizzata Acquedotto di Palermo.

Secondo le prime ricostruzioni, inizialmente sarebbero scesi solo due operai. Gli altri tre, alle prime richieste di aiuto, li avrebbero poi seguiti per soccorrerli rimanendo però uccisi dalle stesse esalazioni, seppur in un soppalco superiore. Un altro operaio, ora ricoverato in gravi condizioni, sarebbe poi sceso rimanendo anch’egli ferito. A chiamare i soccorsi è stato dunque il settimo operaio, rimasto illeso.

(Flickr)

La sostanza che ha ucciso gli operai

Il solfuro d’idrogeno (o idrogeno solforato) è un gas che viene prodotto durante la fermentazioni di alcuni composti organici. Se inalato, risulta estremamente tossico per le vie aeree, con effetti letali. La sua presenza è percepibile per l’odore sgradevole di uova marce che emana, seppur tenda a diminuire man mano che aumenta la concentrazione nell’aria.

Per evitare l’inalazione è sufficiente indossare delle protezioni delle vie aeree: gli operai, al momento dei lavori, non le indossavano. Diverse sono state le irregolarità riscontrate durante il lavoro: oltre alla mancanza di dispositivi di protezione individuale, due degli operai rimasti uccisi non avevano sufficienti competenze e un altro era formalmente pensionato.

(Pexels)

I commenti di AMAP e le reazioni dei sindacati

L’AMAP ha commentato l’accaduto come «assurdo», ritenendo di godere di rigidi protocolli di sicurezza e formazione del personale. Durante la manutenzione era comunque presente il direttore dei lavori e responsabile della sicurezza, che viene ora ascoltato dalla Polizia. Nel frattempo, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno indetto uno sciopero di quattro ore per oggi e organizzato un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo in via Cavour. Un altro sciopero di 8 ore indetto da Fillea, Filca e Feneal si affianca a quello delle maggiori sigle sindacali. Le mobilitazioni sono state organizzate per chiedere maggiori tutele di sicurezza sul lavoro, a fronte del crescente numero di vittime.

Sulla tragedia si sono espressi il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto, esprimendo il loro profondo cordoglio. Di Giacinto ha poi affermato in collegamento con RaiNews.it che non si tratta del primo lavoro di manutenzione della vasca, affermando vi si opera «da più di vent’anni». Molto provato dalla tragedia ha poi raccontato ai microfoni lo shock dell’operaio rimasto illeso. Dopo aver chiamato i soccorsi ed essere venuto a conoscenza della morte dei colleghi, avrebbe ricevuto supporto psicologico dai medici giunti sul posto.

(Wikimedia)

Francesco D’Anna

Al via l’Unime Recruiting Day Lidl

Dopo il Recruiting Day Decathlon, l’Università degli Studi di Messina – attraverso il Career Service – organizzerà un nuovo evento di selezione dedicato a LIDL – famosa catena europea di supermercati della Schwarz Gruppe – in cerca di profili da inserire in azienda. L’appuntamento prenderà il via nella tarda mattinata del 18 ottobre, presso la sede Polo Centrale in Piazza Pugliatti 1 (Aula Cannizzaro).

Come si svolgerà l’evento

L’evento si suddividerà in due tronconi:

  • Dalle 10.30 alle 11.30 verrà presentata l’azienda LIDL, partendo dalle sue origini tedesche fino ad arrivare alla sua progressiva ascesa in Europa e in Italia.
  • A partire dalle ore 12:00 inizieranno i colloqui di selezione. L’azienda si confronterà con i candidati ritenuti interessanti, seguendo l’ordine degli appuntamenti fissati dai selezionatori. Fra i requisiti più ricercati, ci sono studenti laureati e/o laureandi.

Come prenotarsi al colloquio

Per potersi prenotare ai colloqui bisogna innanzitutto accedere al seguente link, controllare ed eventualmente aggiornare il proprio Curriculum Vitae AlmaLaurea e procedere infine con la registrazione. Per ogni informazione sulla selezione è possibile rivolgersi al Career Service di Ateneo.

Fonte: Wikimedia Commons

Le opportunità lavorative offerte da LIDL e punti vendita

La proposta lavorativa della LIDL non si limita solo alla vendita di prodotti. L’azienda richiede infatti competenze in ambito ingegneristico, giuridico, economico e comunicativo. Questo fa sì che qualsiasi studente universitario diventi un potenziale candidato per la scelta finale.

Il territorio messinese, inoltre, offre al momento due punti vendita LIDL:

  • Contrada Masseria, snc, 98044 Milazzo-ME*
  • Strada Statale 114, km 4+400, 98145 Messina-ME*

Per quel che concerne il territorio reggino, infine, abbiamo cinque punti vendita LIDL:

  • Via Cappelleri snc, 89135 Reggio Calabria (RC)*
  • Traversa Via Padova snc, 89129 Reggio Calabria (RC)*
  • Superstrada Jonica 14, 89131 Reggio Calabria (RC)*
  • Viale Della Libertà, snc, 89063 Melito di Porto Salvo (RC)*
  • Via La Resta, 1, 89029 Taurianova (RC) – Via Giuseppe Impastato, 1, 89024 Polistena (RC)*.

*Fonte: Lidl.it

Antonino Nicolò

Alessio Morganti

Un diciottenne muore durante l’ultimo giorno di uno stage con la scuola. Scoppia la rabbia degli studenti italiani

La dinamica della tragedia

Diciotto anni, quarto anno di scuola e una vita ancora davanti. Lorenzo Parelli, uno studente di Castions di Strada, frazione di Udine, lo scorso 21 gennaio, è morto sul colpo schiacchiato da una trave d’acciaio nella fabbrica Burimec“, dove si trovava per l’ultimo giorno di un Pcto (“percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento”). Il lunedì successivo sarebbe tornato a scuola, dopo l’esperienza che lo aveva appassionato tanto.

Lorenzo Parelli, giovane studente rimasto ucciso da una trave d’acciaio (fonte: zazoom.it)

Aperte le indagini, ancora molto deve essere definito. Indagati il datore di lavoro e un operaio, tra i primi o forse il primo a soccorrere il ragazzo in quel capannone dove è avvenuta la tragedia. Il dettaglio che è subito rimbalzato tra le cronache è la notizia dell’assenza, quel giorno, del tutor che doveva seguire lo studente, però risultato assente giustificato per motivi di salute. Dunque, le responsabilità sono ancora da definire, forse quel giorno potrebbero non essere state prese tutte le misure di sicurezza. Dovrà esser chiarito se la tragedia potesse essere evitata e se vi è un colpevole.

La zona della tragedia è stata immediatamente transennata e posta sotto sequestro dalla Procura di Udine: le indagini sono state affidate ai Carabinieri di Palmanova e agli ispettori dell’Azienda sanitaria.

Tra i primi ad accorrere sono stati anche i genitori della vittima, a cui si sono stretti i titolari dell’azienda e i “colleghi” di Lorenzo. La produzione è stata immediatamente fermata e disperazione e incredulità hanno raggiunto tutto il paese del ragazzo, dove lui e la sua famiglia erano molto ben visti.

Ancora polemica sul rapporto Scuola-Lavoro e in generale sulla sicurezza sui posti di lavoro

Quello che Lorenzo stava svolgendo in azienda, era un “percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento”. I Pcto vennero creati nel 2018 e prevedono un minimo di 210 ore da svolgere in tre anni negli istituti professionali, come quello in cui studiava Lorenzo, l’Istituto salesiano Bearzi di Udine, mentre 150 nei tecnici e 90 nei licei.

Poi vi è l’Alternanza Scuola-Lavoro, un percorso scolastico reso obbligatorio dal governo Renzi nel 2015, erede della Riforma Moratti, che l’aveva ideata nel 2003 prevedendo adesione spontanea per le scuole, ma solo sulla carta. Da quando è obbligatoria, non molte sono le difficoltà per le scuole, che, innanzitutto, devono portare a termine dei progetti con un’esigua disponibilità di fondi. Non poche sono le volte in cui gli studenti e le proprie famiglie devono sopperire personalmente a questa mancanza.

Poi, vi è un mondo del lavoro non sempre pronto a fare al meglio la sua parte in questo rapporto obbligato. Le problematicità non sono poche, ma soprattutto non sono ancora risolvibili. Dunque, in tanti, prima di tutto gli stessi studenti si interrogano se tutto ciò sia realmente utile per lo sviluppo di un percorso lavorativo e se si fa tutto ciò perché anche con solo un po’ di convinzione, seguendo le proprie attitudini.

Nonostante la differenza tra le due tipologie di percorso, questo non cambia che Lorenzo sia morto in un contesto legato al mondo della scuola. Il caso di Parelli, inoltre, non è il primo di questo genere avvenuto nell’ambito di un percorso professionalizzante: nei pochi anni della Buona Scuola ci sono stati almeno sei feriti gravi e nel 2021, in Italia, i morti per infortunio sul lavoro sono stati 1404. Con questo si realizza facilmente che i luoghi di lavoro, per la vita che conduciamo nel terzo millennio, non sono spesso all’altezza degli standard e che gli studenti spesso sono troppo a rischio, contando la loro inesperienza.

Eppure, per la morte di Lorenzo, avvenuta in un contesto legato sia al mondo della Scuola che del Lavoro, nessuna componente della macchina statale ha dimostrato di sentirsi chiamata in causa.

(fonte: zazoom.it)

 

Le proteste degli studenti per Lorenzo e contro altri aspetti del mondo scolastico

Di fronte a un episodio del genere, risulta quindi inevitabile lo sconcerto e soprattutto la rabbia dei più giovani, sempre chiamati a capire le scelte fatte per loro, a volte insufficienti come risposta alle loro domande. Numerose le manifestazioni organizzate da studenti e studentesse negli scorsi giorni. La tensione accesasi si colloca in un più ampio clima difficile, creatosi negli scorsi mesi per il generale malcontento per la gestione della scuola durante la pandemia. È stato poi aggravato dagli scontri scoppiati tra polizia e ragazzi, a Torino, Milano, Napoli e Roma, in cui la prima ha fatto ricorso anche ai manganelli.

La primissima manifestazione si è svolta la scorsa domenica nella capitale. Tra trecento partecipanti quattro ragazzi sono rimasti feriti nello scontro con la polizia. Durante il corteo, organizzato dal movimento studentesco “La Lupa”, sono state lanciate contro il cordone delle forze dell’ordine alcune bombe carta e dei petardi, in via Cavour all’altezza di via Annibali. Questa pare la motivazione che ha fatto scattare la repressione. La manifestazione si è poi conclusa presso i Fori imperiali con l’osservazione di un minuto di silenzio.

Un’immagine da una delle proteste (fonte: zazoom.it)

Nel mentre gli studenti gridavanoLa vostra scuola uccide” e “L’alternanza uccide”, i sindacati discutevano online di come per riformare Pcto e Alternanza sarebbe importante pagare di più gli insegnanti. Nessun contributo diretto da parte loro a sottolineare innanzitutto la gravità dell’accaduto al diciottenne di Udine.

«Noi vogliamo l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro e dei PCTO e per i tirocini, come quello che stava frequentando Lorenzo, noi chiediamo un tavolo con l’Ufficio scolastico del Ministero dell’Istruzione, per stilare dei protocolli di sicurezza da poter utilizzare durante questi stage, che in ogni caso vorremmo fossero facoltativi e retribuiti.» ha dichiarato Pietro Zanchini, rappresentante di istituto del Virgilio.

«Quella di Lorenzo non è una morte, è un omicidio noi diciamo basta a tutto questo che è solo sfruttamento gratuito.» ha aggiunto Tommaso Marcon, rappresentante di Osa, Opposizione studentesca d’alternativa.

(fonte: mattinodiverona.it)

La polemica riguardo lo sbaglio degli studenti poiché inizialmente riversato la rabbia contro l’Alternanza, seppur Lorenzo stava svolgendo, più precisamente, un Ptco, per poi ampliare la protesta anche contro l’esame di maturità – giudicato ingiusto dopo due anni di pandemia e le relative difficoltà nella scuola – non deve far dimenticare che quanto successo resta grave e potrebbe esserlo anche di più qualora venisse stabilito che vi sono precise responsabilità da parte di qualcuno in quanto accaduto il 21 gennaio. Scuola, ma anche Lavoro necessitano di maggiori attenzioni, in ogni caso, da parte dello Stato e gli studenti, che stanno per iniziare la loro vita lavorativa ne sono estremamente consapevoli e bisognosi.

 

 

Rita Bonaccurso

UniMe: aperte le iscrizioni al programma “Generation4Universities”

L’Università degli Studi di Messina informa che sono aperte le iscrizioni al programma di accelerazione verso il lavoro “Generation4Universities”.

Con il sostegno ed il patrocinio, fra gli altri, della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), la Fondazione Generation Italy, ha avviato una selezione finalizzata ad inserire 25 studentesse e 25 studenti in un programma di accelerazione verso il mondo del lavoro che dura 6 mesi e prevede formazione esperienziale, mentorship individuale, e seminari professionalizzanti.

Cos’è Generation Italy?

La fondazione “Generation Italy” aiuta i giovani a sviluppare competenze altamente qualificate, fornendo alle imprese i profili professionali di cui hanno bisogno. Cerca, quindi, di garantire ai giovani un lavoro che dia inizio alla carriera professionale di ogni giovane, in qualsiasi parte del mondo.

Il principale obiettivo di questa fondazione è quello di consentire ai giovani di costruire le proprie carriere professionali, aiutandoli a sviluppare competenze altamente qualificate.

In Italia, Paese in cui 1,3 milioni di giovani sono disoccupati, oltre 731 mila posizioni lavorative entry-level sono difficili da coprire per le aziende. Un approccio pragmatico, che mette in relazione la domanda di competenze, le professionalità richieste dalle imprese e le aree geografiche che presentano un elevato numero di disoccupati, permette quindi di creare valore per i datori di lavoro e di fare la differenza per i partecipanti ai programmi, creando un incentivo per tutti a investire nella formazione.

Scadenze e termini per l’iscrizione al programma

I giovani potranno iscriversi all’iniziativa, denominata “Generation4Universities” e promossa anche dalla multinazionale di consulenza strategica McKinsey & Company, accedendo a questo LINK, entro il  21 marzo per completare le 5 fasi del processo di selezione.

I requisiti richiesti, ai giovani profili, per poter accedere al suddetto programma sono i seguenti:

  • Iscrizione all’ultimo anno di un CdL Magistrale in Ingegneria, Economia, Lettere, Filosofia e Lingue
  • Essere in regola col percorso di studi ed aver conseguito una media ponderata non inferiore a 28/30

Cosa prevede il programma

Il programma dell’iniziativa “Generation4Universities” si articolerà in 3 moduli formativi, ed in particolare:

  • Bootcamp da metà aprile;
  • Mentorship individuale da maggio a luglio;
  • Seminari professionalizzanti tra aprile/luglio.

Per maggiori informazioni, di seguito i link, per accedere alla presentazione ed al programma dell’iniziativa, forniti dalla stessa Fondazione “Generation Italy”:

 

Andrea Valenti

UniMe: tornano i laboratori di orientamento e formazione

Sono aperte le iscrizioni per i laboratori di orientamento e formazione per studenti; si rinnova, infatti, l’impegno da parte dell’Ateneo messinese nel promuovere ed incentivare l’occupabilità di studenti e laureati.

A tal fine, il COP UniMe, in collaborazione con i Dipartimenti dell’Ateneo, ha organizzato un nuovo ciclo di appuntamenti che aiuteranno lo studente, ma anche i neolaureati, nell’acquisizione di quelle soft skills (competenze trasversali) che sappiamo tutti essere indispensabili ed oggi sempre più richieste nel mondo del lavoro.

L’Università di Messina è vicina a tutti gli studenti e nonostante i disagi provocati dall’emergenza sanitaria, i servizi di orientamento agli studi e al lavoro del COP UniMe non si sono fermati, anzi sono stati potenziati ulteriormente per stare al fianco, nel modo più efficace possibile, di ogni giovane impegnato a riflettere sul proprio futuro.

Date, scadenze e modalità d’iscrizione

Gli incontri per i prossimi laboratori di orientamento e formazione si terranno nel mese di febbraio, sulla piattaforma Microsoft Teams,  basterà accedervi tramite le credenziali istituzionali in possesso ad ogni studente dell’Ateneo peloritano. Ognuno degli appuntamenti, prevede una data di scadenza ed un link di accesso al team che troverete, di seguito, nella descrizione del programma di questa iniziativa.

Programma dei laboratori di orientamento

Il programma prevede tredici incontri, quasi tutti della durata di 2 ore. Gli argomenti trattati saranno svariati e prevedono la partecipazione di diversi docenti, promotori dei vari appuntamenti:

Titolo Webinar Durata FAD Data Soggetto promotore Link e scadenza iscrizioni (entro il 5/o2/2021)
Fake news il grande inganno:
come scoprirle e come
combatterle
n. 2 ore 08/02/2021
ore 15.00 – 17-00
DICAM
Prof. F. Pira
DIP.
GIURISPRUDENZA
Prof. S. Agosta
Link Iscrizione
Power You Digital – Allena le tue
Soft Skills
n. 2 ore di
FAD
n. 30 ore su
piattaforma
PYD
11/02/2021
ore 15.30 – 17-30
C. O. P. in
collaborazione con
ManPower
Link Iscrizione
The impact of packaging on
Consumer Decision – the case of
Food Front-of-Pack labels
n. 2 ore 12/02/2021
ore 14.30-16.30
Dipartimento di
Economia
Dott. M. Mazzù
Link Iscrizione
“Minori e mafie: il principio di
autodeterminazione e la logica
della legalità”
n. 2 ore 12/02/2021
ore 15 -17
SCIPOG
Prof. A. Marchese
Link Iscrizione
Il curriculum Vitae: il tuo
successo in un PDF!
n. 2 ore 16/02/2021
ore 15.30 – 17.30
C.O.P. Link Iscrizione
I servizi di AlmaLaurea per i
laureandi 
n. 2 ore 18/02/2021
ore 15.30 – 17.30
C.O.P. Link Iscrizione
Come reperire e analizzare
informazioni brevettuali per
studiare le competenze
tecnologiche delle imprese
n. 2 ore 19/02/2021
Ore 15:00-17:00
Dipartimento di
Economia
Dott.ssa A. Donato
Link Iscrizione
Edufin 2021: il futuro è oggi! n. 2 ore 22/02/2021
ore 8.30-10.30
Dipartimento di
Economia
Prof. E. Millemaci
Dott.ssa A. Sconti
Link Iscrizione
Presentazione del Corso Elearning “Agenda 2030 e gli
obiettivi di sviluppo sostenibile”
n. 1 ora+
Percorso su
Piattaforma
E-learning
22/02/2021
ore 15.30 – 16.30
C.O.P.
Prof.ssa R.Salomone
Link Iscrizione
Finlit 2021: Today i$ the day! n. 2 ore 23/02/2021
ore 8.30-10.30
Dipartimento di
Economia
Prof. E. Millemaci
Dott.ssa A. Sconti
Link Iscrizione
Il Colloquio di Lavoro: come
(bene) al tuo prossimo lavoro!
presentarti
n. 2 ore 23/02/2021
ore 15.30 – 17.30
C.O.P. Link Iscrizione
Elementi di ottimizzazione per
l’Economia e la Finanza
n. 2 ore 25/02/2021
Ore 15:30-17:30
Dipartimento di
Economia
Dott. D. Scopelliti
Link Iscrizione
Introduzione a R: ottimizzazione
numerica
n. 2 ore 25/02/2021
Ore 17:30-19:30
Dipartimento di
Economia
Dott.ssa C. Di Nuzzo
Link Iscrizione

Riconoscimento CFU

Con la partecipazione a questi laboratori di orientamento, è previsto in aggiunta il riconoscimento di crediti formativiesclusivamente in favore degli studenti che sono prossimi al conseguimento del titolo accademico; visto, infatti, il persistere dell’emergenza pandemica da COVID-19, questi crediti serviranno, in parte, a colmare la formazione prevista per il tirocinio.

Per ottenere il riconoscimento è necessario inoltrare formale richiesta al Coordinatore del Corso di Laurea e alla segreteria didattica del Dipartimento. I crediti saranno riconosciuti previa verifica della regolarità delle presenze da parte degli Uffici amministrativi competenti.

Ulteriori informazioni

Nel caso si desiderassero ulteriori informazioni, è possibile rivolgersi al personale del Career Service dell’Ateneo, inviando un’e-mail all’indirizzo jobplacement@unime.it o telefonando, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, ai numeri: 090 – 676 8272 – 8274 – 6065.

Andrea Valenti

UniMe: laboratori di orientamento e formazione

Sono aperte le iscrizioni per i laboratori di orientamento e formazione per studenti; si rinnova, infatti, l’impegno da parte dell’Ateneo messinese nel promuovere ed incentivare l’occupabilità di studenti e laureati.

A tal fine, il COP UniMe, in collaborazione con i Dipartimenti dell’Ateneo, ha organizzato un nuovo ciclo di appuntamenti che aiuteranno lo studente, ma anche i neolaureati, nell’acquisizione di quelle soft skills (competenze trasversali) che sappiamo tutti essere indispensabili ed oggi sempre più richieste nel mondo del lavoro.

L’Università di Messina è vicina a tutti gli studenti e nonostante i disagi provocati dall’emergenza sanitaria, i servizi di orientamento agli studi e al lavoro del COP Unime non si sono fermati e, al contrario, sono stati potenziati ulteriormente per stare al fianco, nel modo più efficace possibile, di ogni giovane impegnato a riflettere sul proprio futuro.

Date, scadenze e modalità d’iscrizione

Gli incontri per i prossimi laboratori di orientamento e formazione si terranno nei giorni 18, 19 e 22 Gennaio, sulla piattaforma Microsoft Teams,  basterà accedervi tramite le credenziali istituzionali in possesso ad ogni studente dell’Ateneo peloritano. Ognuno degli appuntamenti, prevede una data di scadenza ed un link di accesso al team che troverete, di seguito, nella descrizione del programma di questa iniziativa.

Programma dei laboratori di orientamento

Il programma prevede tre incontri, tutti della durata di 2 ore. Gli argomenti trattati saranno svariati e prevedono la partecipazione di diversi docenti, promotori dei vari appuntamenti:

Titolo Webinar Data

Soggetto promotore

Link e scadenza iscrizioni
Haters, cyber-bullismo, sexting:
odiatori e odio sui social network
22/01/2021
Ore 15.00 – 17-00
DICAM
Prof. F. Pira
DIP.
GIURISPRUDENZA
Prof. S. Agosta
Prof.ssa M. T. Collica
Link Iscrizione
Entro il 17/01/2021
Ragionevole durata del processo e
ragionevolezza del processo
18/01/2021
Ore 15.00 – 17-00
DIP.
GIURISPRUDENZA
Prof. G.Basilico
Prof. S.Agosta
Link Iscrizione
Entro il 16/01/2021
Quali sfide per il futuro
dell’Europa
19/01/2021
Ore 15,30 – 17,30
DIP. SCIPOG –
CENTRO
DOCUMENTAZIONE
EUROPEA
Link Iscrizione
Entro il 16/01/2021

Riconoscimento CFU

Con la partecipazione a questi laboratori di orientamento, è previsto in aggiunta il riconoscimento di crediti formativi, esclusivamente in favore degli studenti che sono prossimi al conseguimento del titolo accademico; visto, infatti, il persistere dell’emergenza pandemica da COVID-19, questi crediti serviranno, in parte, a colmare la formazione prevista per il tirocinio.

Ulteriori informazioni

Nel caso si desiderassero ulteriori informazioni, è possibile rivolgersi al personale del Career Service dell’Ateneo, inviando un’e-mail all’indirizzo jobplacement@unime.it o telefonando, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, ai numeri: 090 – 676 8272 – 8274 – 6065.

Andrea Valenti

Webinar “L’altra Pandemia”: la testimonianza dell’Associazione Orione

“Ascoltare l’opinione degli esperti è importante, perché consente agli ascoltatori di entrare in contatto con notizie attendibili, conformi alla verità scientifica dei fatti, preservando in tal modo la collettività, e in particolare i giovani, dalle conseguenze negative della “cattiva informazione” e dal diffondersi incontrollato di interpretazioni errate e suggerimenti nocivi.”

Queste le parole di Roberta Mele, che riassumono il leitmotiv del webinar “L’altra pandemia”. L’iniziativa, svoltasi in diretta Facebook e sulla piattaforma online Teams, è stata organizzata, in collaborazione con l’Università di Messina, dall’Associazione studentesca Orione.

La sanità, il mondo del lavoro, e l’economia sono pesantemente segnati da difficoltà dettate da carenza di organico, scarsi investimenti e scarsa capacità di programmazione. Il Coronavirus, oltre a mettere in luce una situazione già precaria, sta lasciando cicatrici molto profonde su settori già pesantemente danneggiati ancor prima dell’emergenza sanitaria.

L’incontro è stato diviso in tre momenti di approfondimento, prendendo in considerazione tre temi principali:

  • Gli aspetti medico-sanitari, con riferimento alle difficoltà che il sistema sta incontrando nel garantire l’attività ordinaria, sono stati affrontati dal Prof. Navarra, ordinario di Chirurgia Generale dell’Ateneo di Messina e presidente della Società italiana di Ricerche in Chirurgia, e in seguito dal Prof. Melazzini, Amministratore Delegato di ICS – Istituti Clinici Scientifici Maugeri, componente del Consiglio di Amministrazione del CNR ed ex direttore generale AIFA.
  • La tematica relativa alla crisi del settore sociale, affrontata dal Prof. Perconti, ordinario d’Ateneo di Filosofia del Linguaggio e Direttore del Dipartimento COSPECS e dal Mons. Raspanti, vescovo di Acireale e vicepresidente della Conferenza episcopale italiana.
  • Gli effetti che la pandemia ha avuto sulla già precaria economia e sul mercato del lavoro, infine, affrontati con gli interventi: del Prof. Limosani, ordinario d’Ateneo e direttore del Dipartimento di Economia e del Prof. Nannicini, Senatore della Repubblica Italiana e ordinario di Economia Politica all’Università Bocconi.

É stata, inoltre, molto ampia la partecipazione degli studenti, a cui l’evento è stato rivolto con l’obiettivo di stimolare la riflessione sul tema.

“Gli interventi durante il webinar hanno contribuito a chiarire in noi studenti le prospettive future nei tre settori presi in esame. Il sistema sanitario può ripartire- afferma Luciana Siragusa – ma servirà incentivare i giovani e l’assistenza nel territorio. Il settore economico richiede importanti investimenti, ma c’è il rischio di sbagliare. L’obiettivo deve rimanere quello di supportare i settori lavorativi più in difficoltà. Infine, sarà anche necessario un adattamento sociale da parte di tutti: la pandemia inevitabilmente lascerà una profonda eredità nella nostra cultura.”

Come superare questo momento storico e come far fronte ai problemi sopracitati, sono quesiti che oltre noi giovani studenti, il mondo intero si sta ponendo, trovando misure e ipotesi diverse, perché mai nulla di simile era accaduto prima.

“A mio parere l’incontro ha permesso di definire un pensiero condiviso: la pandemia lascerà un’eredità diversa dal modello di società cui eravamo abituati- spiega Vincenzo Signoriello – la Sanità era già precedentemente in difficoltà a causa dell’inadeguatezza delle risorse, richiedendo agli operatori un impegno straordinario. Per quanto concerne l’economia la Covid ha inciso in senso depressivo determinando una riduzione del PIL e accentuando le povertà e le fragilità sociali già esistenti. Nell’ambito del lavoro si è verificata l’impossibilità nell’espletare alcune attività con il conseguente calo di produttività e di impiego. Ci sono stati però anche dei vantaggi: il fenomeno ha incentivato lo smart working, spingendo anche le pubbliche amministrazioni ad elaborare nuove forme di organizzazione del lavoro da remoto. Occorrerà molta resilienza e sarà necessario interrogarsi sulle cause e sul senso di tutto ciò. Come affermato da uno dei nostri ospiti, sarà necessario partire dal presupposto che quando parliamo di pandemia non parliamo di castighi divini o di sfortuna. Il senso di questa situazione è insito nel concetto stesso di realtà, che non è per forza ordinata e felice.”

Oggi la sfida è governare l’incertezza. Le informazioni critiche sulle caratteristiche del Covid-19 e i suoi impatti sull’attività economica italiana e globale sono difficili da valutare e possono cambiare rapidamente. Ma tutti noi dobbiamo strutturare risposte che siano in grado di gestire la nostra società ora, nelle settimane e nei mesi a venire.

Cristina Geraci

Career Day AL Lavoro Sicilia – l’incontro tra università e lavoro

AlmaLaurea, in coordinamento con la Rete del Placement degli Atenei Siciliani (Catania, Enna, Messina e Palermo), organizza l’incontro tra neolaureati ed offerte di lavoro qualificate e qualificanti.

L’evento

Il Career Day AL Lavoro Sicilia – Digital Edition è un evento dedicato a laureandi e laureati, grazie al quale avranno l’occasione di conoscere le opportunità di inserimento lavorativo e di carriera che propongono le imprese, dalle più piccole alle più grandi ed internazionali.

Organizzazione

L’evento durerà una settimana, dal 29 giugno al 3 luglio, giorni in cui  troverà posto un ricco palinsesto di workshop, orientamento e presentazione delle imprese.

A causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, l’intero evento si svolgerà in modalità telematica.

Nei due giorni finali i partecipanti preselezionati dalle imprese avranno la possibilità di incontrare i recruiter in sede di colloquio in modalità digitale.

Cosa offre la partecipazione a questo evento?

  • Conoscere le varie opportunità che il mondo del lavoro riserva;
  • prendere parte a numerosi workshop aziendali online;
  • avere a disposizione un programma di webinar sull’orientamento postlaurea, realizzati in digitale in collaborazione con la Rete del Placement siciliana.
  • avere l’occasione di essere contattati dalle aziende partecipanti, anche attraverso colloqui one-to-one con i recruiter, in modalità digitale.

Come partecipare

La richiesta per partecipare all’evento dovrà essere fatta in modalità online nella sezione dedicata del sito.

  1. Aggiorna il tuo CV e procedi con la registrazione all’evento entro il 28 giugno;
  2.  Seleziona le imprese partecipanti che più ti interessano per inviare il CV e manifestare la tua disponibilità a sostenere con loro un colloquio online nelle giornate del 2 e 3 luglio.
  3. Pre-iscriviti ai workshop aziendali che maggiormente ti attirano per potervi assistere durante l’evento.

Se non hai un CV AlmaLaurea puoi crearlo subito qui e procedere successivamente con la registrazione.

Georgiana Florea

Per avere maggiori informazioni e per scoprire le aziende che prendono parte all’evento cliccate qui.

AlmaLaurea 2020: tasso di occupazione dei laureati UniMe al massimo storico

Incremento esponenziale dell’employability dei laureati all’Università di Messina.

Con il comunicato del 12 giugno 2020, AlmaLaurea, la banca dati on-line dei laureati del sistema universitario italiano, svela i risultati delle indagini svolte quest’anno su un campione di 3901 soggetti, dimostrando una crescita rispetto a quelli della precedente rilevazione di circa il 6%.

Sotto i riflettori le scelte intraprese dagli Organi di Governo dell’Ateneo negli ultimi anni, il miglioramento dell’offerta formativa e i cambiamenti rivolti alle esigenze di studenti provenienti anche da paesi esteri. Su questo ultimo punto, lodevole la capacità di attrarre studenti stranieri pari ormai all’1.3% del totale (in crescita rispetto all’1% del 2019 ed allo 0.8% del 2018), rimasta invece invariata a livello regionale (0.6% nel 2019). Ottimo risultato se ricordiamo che a livello nazionale si è registrato un calo al 3.1% (3.5% nel 2019).

Altro dato importante dello studio si riferisce alla provenienza geografica degli studenti dell’Ateneo Peloritano. Una volta chiarito il contributo della favorevole posizione geografica nello stretto e, di conseguenza, la vicinanza alla penisola, anche su questo fronte si è registrata una flessione positiva: il 21.1% degli iscritti proviene da fuori regione (dato nazionale: 20.1%; dato regionale: 5.1%).

In evidenza la superiorità dell’Università di Messina rispetto alla media regionale, una valida scelta per gli studenti Messinesi e non.

Il tutto dimostrabile con il trend in costante miglioramento di tutti gli indicatori precedentemente richiamati, ai quali si associano il calo dell’età media dei laureati peloritani a 26.anni (rispetto ai 26.anni del 2019, media nazionale: 25.8; media regionale: 26.anni) e l’aumento al 51.9% dei laureati in corso (sotto la media nazionale ma nettamente superiore alla media regionale 44.7%).

Non trascurabili gli indicatori relativi al grado di soddisfazione degli studenti: nettamente superiore al dato regionale. Intervistati i neolaureati, ben il 90.1% (rispetto all’88.9% del 2019) ha espresso un giudizio di piena soddisfazione per quel che riguarda la loro esperienza, mentre il 68.3% dichiara che si iscriverebbe nuovamente all’Università di Messina. La valutazione circa l’adeguatezza delle aule ed in generale delle strutture disponibili, risulta l’unico dato negativo sulla media regionale.

Il dato relativo all’employability degli studenti messinesi

Lauree Triennali

Il tasso di occupazione è pari al 61% (dato regionale: 59.0%; dato nazionale: 74%). Coloro che hanno iniziato a lavorare dopo la laurea sono pari al 74% (dato regionale: 69.1%; dato nazionale: 58.4%).

Con soddisfazione si riscontra che il 66.8% dei laureati triennali messinesi ritiene che il proprio percorso di studi abbia facilitato la ricerca di una occupazione, dato superiore a quello regionale ed a quello nazionale. Apprezzabile sopratutto in relazione al mercato del lavoro siciliano non tanto favorevole o ampio come quello nazionale.

Lauree Magistrali

Il tasso di occupazione, pur mantenendosi al di sotto del dato nazionale, è aumentato sensibilmente al 54.2% (51.9% nel 2019),  invariato il tasso di occupazione nel medio periodo (5 anni dal conseguimento del titolo) sempre più alto nel primo anno dopo la laurea. Per quanto riguarda la retribuzione netta mensile si mantiene di poco superiore alla retribuzione media regionale. Anche qui si nota con soddisfazione che il 68.3% dei laureati (circa punti percentuali inferiori al dato nazionale) ha confermato l’importanza del percorso di studio nella ricerca di un impiego.

Il valore dell’Università oggi

Le valutazioni di AlmaLaurea 2020 ci delineano un’immagine perfetta del ruolo chiave dello studio universitario in una realtà come quella siciliana, in cui le scelte dei giovani diplomati ricadono maggiormente sul mondo lavorativo e meno su quello accademico.

Così facendo Almalaurea non esalta solo gli sforzi degli Organi Accademici dell’Università di Messina nel rendersi ogni anno più competitiva a livello nazionale, variegando i suoi percorsi di studi in funzione della richiesta del mercato; ma anche sottolineando l’importanza dell’orientamento nelle scuole superiori di secondo grado, per far comprendere ai liceali che iscriversi ad un corso universitario è un investimento per un futuro impiego stabile e una remunerazione superiore a quella media.

Fonte: almalaurea.it

Dal 13 Novembre 2019 c’è un aiuto in più! È infatti disponile sul portale di AlmaLaurea la nuova App per trovare lavoro: AlmaGo! L’applicazione permette di:

  • consultare le offerte di lavoro,
  • candidarsi,
  • conoscere nuovi colloqui di assunzione.

ed è stata creata appositamente per oltre il 90% dei laureati e per i 75 atenei che aderiscono ad AlmaLaurea.

 

Giuseppina Simona Della Valle