Cerimonia per i laureati durante la quarantena

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Il 7 Luglio abbiamo finalmente assistito alle prime lauree in presenza dopo mesi di proclamazioni telematiche. L’Università di Messina ha tenuto conto anche di coloro che non hanno potuto godere di questa ritrovata normalità, decidendo di svolgere una cerimonia per premiare tutti coloro che si sono laureati durante la quarantena.

La Cerimonia di Consegna dei Diplomi si terrà alla Cittadella sportiva nel corso dell’ultima settimana di settembre e sarà dedicata a tutti gli studenti che si sono laureati tra il 10 marzo e il 30 giugno in modalità telematica. L’Università regalerà a ognuno la pergamena e il Tocco, in modo da permettere anche a questi studenti di avere meritati applausi e congratulazioni “dal vivo”.

Questa nuova manifestazione sostituisce la tradizionale cerimonia che si è svolta negli anni passati a Taormina e che ospitava tutti i laureati dell’Ateneo: le norme da rispettare relative al distanziamento sociale impediscono una celebrazione con un numero così elevato di studenti ed è per questo che anche il numero degli accompagnatori sarà deciso in seguito, una volta calcolato il numero degli studenti partecipanti.

Modalità di prenotazione

I laureati che volessero prendere parte alla cerimonia, dovranno prenotarsi dal 20 al 31 luglio attraverso la piattaforma raggiungibile tramite questo link.

Per altri chiarimenti è possibile scrivere all’indirizzo consegna.diplomi@unime.it.

Informazioni utili

Il link citato per la prenotazione alla Cerimonia di Consegna dei Diplomi può essere utilizzato anche dai i laureandi delle prossime sessioni di laurea già da ora. In questo caso la piattaforma è stata predisposta per prenotare i posti di massimo di 5 accompagnatori (di cui bisogna specificare i nomi) per studente. Questo sistema permetterà di organizzare al meglio le aule rispettando le norme di distanziamento sociale.  La piattaforma potrà essere usata solo dopo il controllo amministrativo nelle rispettive segreterie.

Federica Cannavò

 

 

Segr. Italiano Giovani Medici: ottenuta abilitazione d’ufficio e vera laurea abilitante per tutti

Riportiamo quanto comunicato oggi dal Segretariato Italiano Giovani Medici (SIGM) sulla loro pagina Facebook ufficiale:

“L’abilitazione d’ufficio per gli abilitandi del 28 febbraio e la laurea veramente abilitante per le future coorti, ossia la valutazione dei soli tirocini pratici al fine del conseguimento dell’esame di Stato, è stata finalmente approvata.

Come sapete ci siamo battuti insieme a molti abilitandi affinché questa decisione venisse presa il prima possibile monitorando l’evolversi della situazione e adattando prontamente continue proposte al Ministero.

Abbiamo creduto per primi che l’ abilitazione d’ufficio fosse il provvedimento giusto, in questo momento di emergenza.

Nel documento che abbiamo depositato, oltre alla richiesta di questo provvedimento abbiamo inoltre chiesto di estendere tale provvedimento, alla luce delle modifiche normative attuate, anche alle coorti successive, in modo da avvicinarci sempre di più all’obbiettivo di una nostra battaglia storica, una vera #laureabilitante. Anche questo è stato approvato.

Vi informiamo inoltre che abbiamo già provveduto a contattare la FNOMCeO perché venga subito digitalizzata la procedura di iscrizione all’ordine dei medici, che altrimenti sarebbe impossibile per via fisica. Vi faremo sapere appena sarà possibile iscriversi ai vari ordini!

Questo importante risultato ci da sempre maggiore consapevolezza che l’impegno concreto portato avanti con serietà alla fine ripaga; per questo non possiamo che ringraziarvi tutti che con noi avete partecipato a questa battaglia sicuri che potremo contare l’uno sull’altro anche nelle prossime.

Quello che cambia, rispetto a prima è che non ci sarà più il test a crocette, ma i tirocini dovranno essere sempre frequentati, pre o post laurea: a tal scopo, a causa di questa emergenza, abbiamo chiesto tutele al ministero sulle modalità di frequenza e recupero.”

Segretariato Italiano Giovani Medici

Digitalizzazione domanda di laurea

Fonte: osla.sm

 

L’Università degli studi di Messina a partire dalla sessione di laurea di Dicembre, ha provveduto a informatizzare la procedura per la visualizzazione e l’accettazione dello statino di laurea. 

L’iniziativa è finalizzata a rendere l’università sempre più smart e tecnologica, snellire la burocrazia e pertanto agevolare il “controllo amministrativo” da effettuare comodamente su Esse3 o tramite l’App Unime; inoltre i laureandi riceveranno una comunicazione e-mail con le istruzioni utili per effettuare la procedura online.

Se non avete provveduto a trasmettere i documenti inerenti alla tesi (Cd contenente la tesi, frontespizio della tesi firmato, dichiarazione di conformità e se presente libretto cartaceo), sarà necessario recarsi all’Infopoint.

Per problematiche riguardanti difformità e/o incongruenze nello statino, sarà necessario inviare una mail (completa di dati anagrafici, n. matricola, CdS di appartenenza e problematica riscontrata) al seguente indirizzo: laureaonline@unime.it e recarsi presso la propria segreteria studenti.

 

Livio Milazzo

Corsi formativi post-laurea 2019/20

Per l’anno accademico 2019/20 saranno attivati o rinnovati 24 i Master di I e II livello come corsi di perfezionamento.

  • Per accedere ai master di I livello bisogna aver conseguito una laurea triennale;
  • Per i master di II livello, serve una laurea magistrale;
  • Le lauree di vecchio ordinamento consentono di accedere sia ai Master di I che di II livello.

Di seguito l’offerta formativa completa per il 2019/20.

 

MASTER DI I LIVELLO

ECONOMIA BANCARIA E FINANZIARIA

  • Offre agli studenti le conoscenze e le abilità necessarie per intraprendere la carriera professionale nei settori pubblici e privati nei ruoli di analista di investimento, finanziamento e manager nei settori aziendale, bancario e finanziario.

ESPERTO PER LE PROFESSIONI ECONOMICHE AZIENDALI (EPEA)

  • La finalità è quella di far acquisire ai partecipanti le conoscenze e le competenze indispensabili per l’esercizio delle professioni di dottore commercialista e di esperto contabile, in sinergia con gli Ordini professionali territoriali. Il corso, realizzato in convenzione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Messina, si caratterizza per essere l’unico Master universitario nel centro e sud Italia specificatamente rivolto a coloro che intendono esercitare la libera professione.

INFERMIERI/FERRISTI DI SALA OPERATORIA PER LA CHIRURGIA MINI-INVASIVA E ROBOTICA

  • Il master si propone la formazione di infermieri-professionisti con specifiche esperienze e competenze nell’ambito della chirurgia laparoscopica e toracoscopica e nell’acquisizione delle competenze specifiche della chirurgia 3D robotica. Le figure formate saranno in grado di organizzare e partecipare alla gestione delle risorse dedicate agli interventi di alta chirurgia con moderna tecnologia, laparoscopica in 3D, 4K, e robotica con il sistema “Da Vinci”.

TECNOLOGIE AVANZATE DI FORMAZIONE E COMUNICAZIONE PER LE SCIENZE COGNITIVE E PEDAGOGICHE

  • Si propone di approfondire le conoscenze teoriche e metodologiche inerenti i processi formativi e quelli comunicativi, la didattica e la pedagogia applicate alle scuole di ogni ordine e grado, la struttura e la funzione dei sistemi cognitivi, la filosofia della mente, l’etica della comunicazione, la psicologia e la neurobiologia, la sociologia dei processi culturali, le teorie del linguaggio e le varie tecnologie.

SOCIAL MEDIA MANAGER

  • Risponde alle esigenze di formazione di coloro che si pongono in un contesto sociale e in un mercato del lavoro riconfigurati dalla pervasiva diffusione dei media digitali. Offre un indispensabile supporto per fronteggiare gli emergenti bisogni professionali necessitati dalla velocità dei cambiamenti sociali e da una realtà fondata sempre più su un’economia digitale.

MANAGEMENT DELL’EMERGENZA E DELLE MAXI EMERGENZE

  • Affronta le problematiche connesse al primo soccorso territoriale, al pronto soccorso ospedaliero e all’ambiente ospedaliero con particolare riguardo alle aree dell’emergenza e dell’urgenza.
    Il corso consente di approfondire l’organizzazione dei servizi sanitari, la programmazione e le politiche sanitarie, le reti dell’emergenza e la protezione civile.

SCIENZE DEL MOVIMENTO UMANO: PROGETTARE, ORGANIZZARE, GESTIRE E VALUTARE

  • Offre la possibilità di acquisire, approfondire, aggiornare e perfezionare conoscenze interdisciplinari e scientifiche nel campo della prevenzione e dell’educazione motoria adattata, nonché di formare professionisti esperti, in grado di interagire in un contesto di equipe con competenze operative, specifiche e sperimentate, nella progettazione, organizzazione, gestione e valutazione dei protocolli di lavoro, oltreché nella prescrizione personalizzata di programmi di allenamento, in funzione delle esigenze fisico-organiche di coloro che intendono svolgere attività motorie in modo sistematico e salutare.

CONSUMATORE MEDIA DIGITALI E TUTELE

  • Fornisce una specifica formazione a coloro che intendono approfondire le tematiche del diritto dei consumatori e degli utenti con particolare riferimento al mercato ed all’economia digitale, alla loro regolazione mediante lo studio e l’acquisizione del quadro normativo di riferimento e delle regole riguardanti le Autorità indipendenti e l’Autorità garante per le comunicazioni; nonché le modalità, anche pratiche, per difendere i diritti dei consumatori dinnanzi alle stesse Autorità.
    La formazione sarà integrata da uno studio guidato sui principi e sulle regole dell’organizzazione e dell’azione amministrativa delle Pubbliche Amministrazioni, preposte al governo della comunicazione elettronica e delle autorità di regolazione coinvolte (Autorità garante per le comunicazioni, Autorità Antitrust, Garante Privacy).

MEDIATORE DEI CONFLITTI IN AMBITO FAMILIARE, PENALE E DI COMUNITA’

  • Consente di acquisire una preparazione formativo-esperienziale nella gestione trasformativa dei conflitti in ambito familiare (con particolare riferimento alla crisi della coppia e alle vicende della separazione/divorzio), nell’ambito del sistema penale minorile, degli adulti e nel corso dell’esecuzione penitenziaria, nonché in altri ambiti sociali “sensibili” (scuola, settore sanitario, accoglienza dei migranti, contesti lavorativi e organizzazioni).
MASTER II LIVELLO

CURE PALLIATIVE E TERAPIA DEL DOLORE PER PSICOLOGI

  • Permetterà di formare Psicologi con specifiche competenze ed esperienza nell’ambito delle cure palliative e della terapia del dolore, che possano svolgere attività professionale sia in ambito ospedaliero sia in servizi di tipo territoriale, in regime di dipendenza o libera professione, nelle strutture sanitarie pubbliche e private e nelle organizzazioni senza scopo di lucro operanti nella rete per le cure palliative e per la terapia del dolore, per realizzare interventi psicologici finalizzati a contenere ed elaborare la sofferenza dei vissuti di persone affette da malattia ad andamento cronico progressivo, delle loro famiglie e degli operatori sanitari.

FARMACOVIGILANZA, FARMACO EPIDEMIOLOGIA E FARMACO ECONOMIA: VALUTAZIONI TRAMITE UTILIZZO DI REAL WORLD DATA

  • Permetterà di ottenere una formazione teorica e pratica in merito alla pianificazione e realizzazione di studi post-marketing su pattern d’uso, sicurezza, effectiveness e costo-efficacia dei farmaci in commercio attraverso raccolta prospettica di informazioni cliniche o utilizzo secondario di banche dati sanitarie (es. archivi elettronici di medicina generale o banche dati amministrative di Aziende Sanitarie Locali e Regioni). L’obiettivo ultimo del Master è formare professionalità che siano in grado di programmare, condurre così come interpretare correttamente i risultati derivanti da studi osservazionali atti a monitorare il profilo beneficio-rischio, l’appropriatezza prescrittiva dei farmaci (ed in generale di tutte le prestazioni sanitarie a carico dell’SSN) ed il loro impatto economico nella reale pratica clinica.

HOSPITAL INFECTION CONTROL AND ANTIMICROBIAL STEWARDSHIP

  • La finalità sarà quella di formare professionisti che nei propri luoghi di lavoro sapranno a loro volta applicare e fornire strumenti ad altri per rendere sempre più appropriata la prevenzione e gestione delle ICA, la prescrizione degli antibiotici, sia in termini di efficacia e tollerabilità, per la riduzione delle resistenze batteriche e la razionalizzazione delle risorse. Saranno approfondite le conoscenze di carattere epidemiologico, microbiologico, farmacologico, clinico e gestionale della gestione delle infezioni correlate all’assistenza (ICA).

MEDICINA LEGALE: IL DANNO ALLA PERSONA NEI SUOI ASPETTI MEDICO-LEGALI E GIURIDICI

  • Con apporto multidisciplinare, i corsisti del Master potranno ottenere quel completamento formativo ed acquisire quella competenza in tematiche in un ambito valutativo oggi assai complesso necessari per chi quotidianamente deve risolvere problemi relativi al risarcimento e all’indennizzo del danno alla persona nei vari ambiti, ivi compresi quello conseguente a responsabilità professionale medica.

NUTRACEUTICA, ALIMENTAZIONE E SALUTE 

  • Si propone di realizzare un percorso formativo finalizzato ad approfondire le conoscenze teorico-pratiche nel campo della nutraceutica e dell’alimentazione per la salute con l’obiettivo di formare figure professionali con preparazione interdisciplinare e dotate di autonomia decisionale ed operativa.

CRIMINOLOGIA E SCIENZE FORENSI

  • Si propone di fornire una preparazione di alto livello sulle principali tematiche della criminologia e delle scienze forensi, aggiornata ai più recenti sviluppi della ricerca scientifica.

TERAPIA INTENSIVA E SUB INTENSIVA PEDIATRICA – I EDIZIONE

  • Consente di realizzare un percorso formativo di alta specialità per la stabilizzazione e il trattamento delle patologie critiche che richiedono supporto intensivo delle funzioni vitali in età pediatrica, con particolare riferimento gestione delle patologie “life threatening” dall’età neonatale all’adolescenza.

NEUROPSICOLOGIA CLINICA

  • E’ finalizzato alla formazione di professionisti nell’ambito della neuropsicologia clinica e dei suoi diversi contesti di applicazione: • socio-sanitari (comunità, centri con utenza in situazione di disabilità, disagio ecc., in ambito sia privato sia pubblico); • riabilitativi (centri specializzati sia privati sia pubblici); • socio-educativi; • ricerca scientifica e formazione.

HAPPINESS AT WORK – I EDIZIONE

  • Si propone la formazione in termini di integrazione delle proprie abilità personologiche di base. Esso si rivolge a varie figure professionali ed in particolar modo a coloro che desiderano migliorare le loro competenze nella gestione delle relazioni e delle rappresentazioni emozionali con particolare riferimento all’empatia e al riconoscimento emozionale; ai Dirigenti che già occupano una professione dirigenziale e che desiderano implementare qualità psicologiche finalizzate alla riduzione del distress, al miglioramento delle relazioni umane nell’ambito lavorativo, alla prevenzione del burn out e/o si occupano di risorse umane e job crafting.

CHIRURGIA METABOLICA E DELL’OBESITA’ PATOLOGICA – I EDIZIONE

  • Ha come suo principale obiettivo quello di formare chirurghi esperti nel ramo della chirurgia metabolica e dell’obesità patologica, fornendo la possibilità di acquisire specifica competenza ed esperienza nello specifico settore anche mediante la moderna tecnologia robotica e/o videolaparoscopica, anche in 3D.

ORTOGNATODONZIA DIGITALE

  • Fornisce l’acquisizione di nuove metodiche applicative per una corretta diagnosi ortognatodontica e di vari presidi, nonchè l’approfondimento, con pratica clinica, di varie tecniche terapeutiche.

NEURORADIOLOGIA INTERVENTISTA VASCOLARE

  • Rappresenta un completamento super-specialistico dell’iter formativo della Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica, in grado di fornire adeguata formazione tecnica e clinica per le figure professionali che potranno essere attrici nei Centri di Neuro-radiologia Interventistica.
    Il percorso è rivolto a medici che abbiano adeguati requisiti, in particolare costituiti da conoscenze di base di angiografia e di tecniche diagnostiche TC e RM.
    Il Corso nasce soprattutto dall’esigenza di adeguare la formazione accademica e di mantenere elevata la qualità dell’attività assistenziale, anche alla luce della recente riorganizzazione della “Rete Ictus” nel Sistema Sanitario Nazionale (D.M. 70 del 04/04/2015).
CORSI DI PERFEZIONAMENTO

RISCHI E PATOLOGIA NEL LAVORO 

  • Rivolto ai laureati in tutte le discipline e a coloro che sono in possesso di un diploma di maturità con documentata esperienza lavorativa nel settore della prevenzione e protezione che vogliono acquisire una preparazione culturale e, soprattutto, professionale (tecnico-scientifica) nell’ambito della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.

I DIRITTI FONDAMENTALI TRA DIRITTO EUROPEO E LATINO AMERICANO 

  • Si propone di approfondire le tematiche inerenti la tutela dei diritti fondamentali nei sistemi europeo e latino americano, e si caratterizza per la sua dimensione internazionale, offrendo agli iscritti l’opportunità di frequentare sedi site in vari contesti giuridico-culturali, acquisendo una formazione di carattere sovranazionale.

SOCIAL MEDIA MANAGER

  • E’ indirizzato a persone in possesso del diploma di scuola superiore, che intendono acquisire conoscenze e competenze di base riguardo alla gestione dei social media.

Sarà possibile avere informazioni ulteriori contattando la segreteria master: master@unime.it – 0906768678 – 0906768557.

 

Jessica Cardullo

Riaperture termini per l’ammissione ai corsi di laurea

 

Riaperti i termini per l’ammissione per i seguenti corsi di laurea con le relative date di scadenza:

  • SCIENZE MOTORIE, SPORT E SALUTE con pre-immatricolazione dal 04/11/19 e scadenza alle ore 13.00 del 25/11/19 — per info e-mail areamedica2@unime.ittel. 0906768554-8555-6494

 

  • FARMACIA con pre-immatricolazione dal 04/11/19 e scadenza alle ore 13.00 del 25/11/19 — per info e-mail areamedica2@unime.ittel. 0906768554-8555-6494

 

  • CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE con pre-immatricolazione dal 04/11/19 e scadenza alle ore 13.00 del 25/11/19 — per info e-mail areamedica2@unime.ittel. 0906768554-8555-6494

 

  • SCIENZE BIOLOGICHE con pre-immatricolazione dal 04/11/19 e scadenza alle ore 13.00 del 25/11/19 — per info e-mail scienzeetecnologie@unime.it tel.090/6768514-5-6

 

  • SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE CLINICHE E PREVENTIVE con pre-immatricolazione dalle ore 13.00 del 05/11/19 e scadenza alle ore 13.00 del 25/11/2019 — per info:  e-mail areeumanistiche@unime.ittel. 0906768512

 

  • LINGUE, LETTERATURE STRANIERE E TECNICHE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA con pre-immatricolazione dal 04/11/19 e scadenza alle ore 13.00 del 25/11/19 — per info: e-mail areeumanistiche@unime.it  – tel. 0906768511

 

  • SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (sede di Messina) con pre-immatricolazione dalle ore 13.00 del 05 /11/19 e scadenza alle ore 16.00 del 12/11/19 — per info: e-mail: areeumanistiche@unime.ittel. 090/6768512

 

Ammissione al Corso di Laurea:

– per via telematica

-procedura di pre-immatricolazione online con Esse3 secondo le istruzioni indicate > https://unime.esse3.cineca.it

 

Posti diponibili per CDS:

  • Scienze motorie, sport e salute: 29
  • Farmacia: 14
  • CTF: 24
  • Scienze biologiche: 152
  • Scienze e tecniche psicologiche cliniche e preventive: 40
  • Lingue, letterature straniere e tecniche della mediazione linguistica: 22

 

Jessica Cardullo

 

 

 

 

L’istruzione in discussione: il valore della laurea negli atenei del sud

Con voce tonante Matteo Salvini ha annunciato di volere rimettere mano a una questione che riguarda da vicino il futuro e l’inserimento nel mondo lavorativo dei giovani neolaureati o in procinto di laurearsi. Nella fattispecie la proposta in materia non rappresenta uno scenario nuovo; si tratta di dare avvio a una riforma, già discussa in passato, che intende abolire il valore legale della laurea e dei titoli di studio. Alla Scuola di Formazione Politica della Lega, lo scorso 12 novembre, il vicepremier ha usato queste parole: “Negli ultimi decenni sia la scuola che l’università sono stati considerati serbatoi elettorali e sindacali, semplici fornitori di documenti”. In spiccioli, il Ministro dell’Interno, ha detto che i luoghi in cui viene impartita l’istruzione sono dei vacui erogatori di titoli, degli spazi adatti a incastrare consensi politici. L’appello non è scivolato in basso, come le foto che Matteo Salvini posta su Instagram mentre si trova a cena (per fare un giro nei suoi social, dai un’occhiata qui), ma ha ricevuto una replica da Marco Bussetti, Ministro dell’istruzione: “È un tema di cui si dibatte da tanti anni, per adesso non è in programma, ma non è detto che in futuro non possa essere analizzato”. Almeno per ora la faccenda pare essersi sciolta in un grande nulla di fatto, l’ennesima misura grossolana e azzardata che attrae e incanta chi è in attesa di un forte scossone da parte della coalizione gialloverde.

Non è senz’altro la prima volta che la Lega si incammina su questa strada. La messa in discussione del titolo di studio è un tema che aveva già appassionato Umberto Bossi, e non senza però una valida e maliziosa attenuante, se ricordiamo la lunga trafila del figlio Renzo per ottenere il diploma, ma anche le più recenti notizie riguardo una laurea che avrebbe conseguito in Albania (link). Anche Maria Stella Gelmini aveva sollevato la questione che ha continuato in seguito a stare a cuore alla squadra del Prof. Mario Monti. I pentastellati, Beppe Grillo in primis, sono fautori di analoghe opinioni sulla faccenda, tanto che il 31 luglio scorso Maria Pallini, deputata del Movimento 5 Stelle ha depositato una proposta di legge che prevede «il divieto di inserire il requisito del voto di laurea nei bandi dei concorsi pubblici».

Ma prima di analizzare i motivi di questa posizione, chiariamo subito cosa si intende per valore legale della laurea:

Il principio del valore legale dei titoli universitari è sintetizzato nel Testo unico delle leggi sull’istruzione superiore (R.D. 31.8.1933, n.1592, art. 167). La riforma universitaria in Italia (DM 509/1999) che ha introdotto i nuovi titoli accademici di ‘laurea’ e di ‘laurea specialistica’, ha voluto confermare esplicitamente il principio del valore legale affermando che i titoli conseguiti al termine dei corsi di studio dello stesso livello, appartenenti alla stessa classe, hanno identico valore legale (art. 4.3) (fonte Wikipedia)

Quindi, il valore legale del titolo di studio indica il grado di ufficialità riconosciuto ai sensi della legge a un determinato certificato ottenuto in una Università. Abolire questo principio consente di mettere sullo stesso piano due lauree conseguite in due branche differenti, attribuendo un maggiore rilievo a caratteristiche diverse che non rientrano nelle conoscenze e nelle nozioni acquisite nel piano del corso universitario. In un documento, risalente al 2013, che si può trovare sul sito della Lega (link), ci sono alcuni dei motivi che hanno orientato questa scelta: “Oggi una laurea presa in una qualsiasi Università italiana ha lo stesso identico valore, ma sappiamo bene che diversi Atenei, soprattutto meridionali, offrono un servizio nettamente inferiore alla media. Questo squilibrio provoca la mancanza di concorrenza tra Atenei, ma soprattutto si ripercuote sul meccanismo dei concorsi pubblici che penalizza sistematicamente chi proviene dalle Università del Nord”. Nel libero mercato rappresenterebbe un progresso, secondo i fautori, perché in questo modo le università, chiamate a puntare sulla concorrenza e sulla qualità, farebbero a gara tra loro per primeggiare sulle altre in materia di formazione, accelerando così un processo virtuoso che porterebbe a uno sviluppo del sistema dell’istruzione superiore.

Peccato che Matteo Renzi aveva gridato che ci sono di fatto in Italia università di serie A e serie B già alcuni anni fa all’inaugurazione dell’anno accademico al Politecnico di Torino (link). Le differenze tra gli atenei verrebbero ad aumentare a dismisura, e ciò comporterebbe una ulteriore svalutazione delle università del sud, vessate da problemi reali e presunti, sulla scia anche di luoghi comuni non sempre fondati. Come avviene negli USA sarebbero valutati positivamente, nelle assunzioni ai concorsi, non tutti i laureati in una disciplina che hanno il massimo dei voti, ma solo coloro che provengono da conclamate istituzioni accademiche, collocate quasi tutte al nord. Questo porterebbe a un netto divario tra i ceti, fornendo “un’istruzione all’altezza” soltanto a chi può permettersela. Una soluzione quindi che ha poco di equilibrato, considerato anche il fattore discrezionale per stabilire quali sono i parametri che definiscono un’istruzione di qualità, e che, se diventasse una possibilità concreta, provocherebbe un ulteriore declino di un sud già penalizzato.

Eulalia Cambria

 

Cosa fare dopo la laurea triennale

“Luglio col bene che ti voglio vedrai non finirà..” cantava così Riccardo Del Turco nel 1968 e sul fatto che non finirà subito questo mese non aveva del tutto torto, una visione di sicuro molto attuale nonostante il mezzo secolo di distanza. A rendere complicate le prime settimane di Luglio sono i social, in particolar modo Instagram, network fotografico in auge di questi tempi, in cui si contraddistinguono principalmente tre tipologie di utenti: i tuoi amici che si fanno foto di gruppo al mare (senza te), i tuoi amici in vacanza all’estero che fanno mille stories (senza te però taggandoti) e tu che non pubblichi foto dall’ ‘82 e leggi questo articolo come intermezzo tra un manuale e l’altro (maledicendo i tuoi amici al mare e all’estero) . Per alcuni potranno anche esser arrivate le vacanze ma abbiate un minimo di pietà dai! Per molti invece, è l’inizio di un tour de force infinito: c’è chi sta affrontando la maturità, chi lavora tutta la stagione estiva, chi tra un esame e l’altro fa esami, e c’è chi si sta laureando. Proprio di quest’ultimi vorrei parlarvi e cercare di fare una panoramica assieme a voi del laureando in triennale. Tre anni passati a studiare più di notte che di giorno, tre anni bevendo più caffè che qualsiasi altra bevanda acqua compresa, tre anni di “accetto dal 18 in su”. Credo che ognuno di voi si possa specchiare almeno in una di queste frasi, ma quella in cui vi riscontrete maggiormente è la seguente: “E ora che faccio? Anno sabbatico, inizio a lavorare o continuo gli studi?”. L’immediato futuro mette paura al neo-laureato che dopo tre anni di fatica nel guadagnarsi un ruolo nel proprio ateneo ed essersi fatto la bellezza di tre amici deve ricominciare tutto da capo.

Oggi cercherò di darvi una guida da seguire per affrontare il post laurea (triennale) senza cadere in preda all’ansia e per capire cosa si vuole fare della propria vita!

  1. AGGIORNATE IL VOSTRO CURRICULUM VITAE

Avete conseguito una laurea in giornalismo, scienze politiche o psicologia? Le grandi multinazionali stanno cercando te altro che non avrete un futuro! Una ricerca EUROSTAT, sistema statistico europeo, afferma che i due piu grandi brand di fast food, rispettivamente McDonald e Burger King assumono dipendenti in possesso dei suddetti corsi di laurea triennale. KFC, dal canto suo, assume personale specializzato ovvero con un titolo di studio magistrale, quindi proseguite gli studi se volete fare carriera. (Proprio per questo mi sono iscritto ad un CdL magistrale in giornalismo).

  1. VIAGGIATE

Viaggiare, prendersi del tempo per se stessi potrebbe aiutare ad allontanare tutte le ansie relative il futuro imminente. Camminate, condivedete la fatica con un amico e ritroverete voi stessi. Assaporate ogni momento del vostro anno sabbatico, provate di tutto, esplorate e mettetevi alla prova, più il cammino è tortuoso ed in salita, migliore sarà la vostra esperienza, non equiparabile con nessun altro percorso formativo-universitario. Vivete a pieno ogni esperienza lavorativa che affronterete, nessun manuale è in grado di formarvi come l’esperienza sul campo.

  1. SFRUTTATE AL MEGLIO I VOSTRI CONTATTI

Avete una cugina che lavora alle Poste Italiane? Uno zio che lavora in ferrovia?

Dal rapporto annuale ISTAT (dati reali) emerge che tra il 2008 e il 2017 l’utilizzo dei canali formali è sceso di 5,4 punti. Le raccomandazioni, la rete di amici, parenti e conoscenze, sono ancora oggi il modo principale per trovare lavoro in Italia. Lo racconta il 90% di coloro che sono alla ricerca di un impiego e la tendenza riguarda anche i laureati: uno su quattro ottiene un posto proprio attraverso le conoscenze. Come aveva suggerito tra le polemiche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, sostenendo davanti agli studenti bolognesi che è meglio “giocare a calcetto” piuttosto che “mandare in giro curricula”. Viva il posto fisso, viva Checco Zalone!

  1. IMPARATE LINGUE

Le lingue oggi giorno sono fondamentali per trovare un impiego, lo si sa. Ma non è importante solo a livello lavorativo, infatti, conoscere più lingue darà maggiore valore al vostro CV. Ecco perché Ibiza rappresenta una meta super gettonata dagli universitari di tutto il mondo, un’occasione di incontri culturali e mille possibilità di incontri formali ed informali in cui le lingue sono le protagoniste indiscusse. Tra l’altro quest’anno si terrà presso il club Amnesia Ibiza un meeting con i massimi esperti di sociolinguistica e si discuterà di pidgin e creoli del Mediterraneo (solo per pochi).

  1. FINGETEVI MORTI

Per ovviare a tutti i problemi di ansia, insicurezza e povertà che il post-laurea implica bisogna fingersi morti proprio come le simpatiche ed intuitive caprette che spopolano nei new digital media oggigiorno. Un metodo semplice ma altrettanto efficace per scappare dalle proprie responsabilità e vivere “senz penzier”.

La soluzione? In realtà non esiste. Bisogna solamente prenderne coscienza della propria volontà e decidere cosa fare seguendo le proprie passioni ed inesguendo i propri sogni, e come diceva Mark Twain: «Tra vent’anni sarai più deluso dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Perciò molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Esplora. Sogna. Scopri».

Vincenzo Francesco Romeo

Game Over: ultime memorie di un (quasi) neo laureato

illaureato

Game over. È finita (quasi). Mi sto per laureare. Veramente molto bello. No dai, una buona fetta di sarcasmo ce la metto perché non è bello manco per niente. È come trovarsi alla fine della maratona, dopo aver percorso 42 km e aver faticato tantissimo per un lungo periodo di tempo e iniziare a vedere davanti a te, finalmente, il traguardo. Peccato questa sia la maratona di Boston.

Ebbene sì, ho deciso di congedarmi con una buona dose di black humor. E, suvvia, non fate i moralisti proprio adesso, sto scherzando. Però la metafora rende perfettamente il concetto. Sì, perché ho faticato veramente tanto in questi tre anni, ho fatto esami, seguito lezioni e altre cose stupende che si fanno all’università. E adesso sono qui, con la mia manina protesa a prendere “il mio bel pezzo di carta” che dovrà darmi un futuro, ma il futuro non lo vedo. No dai, non voglio farvi deprimere, lo siete già abbastanza probabilmente. Cioè siete studenti universitari, per lo più, non può essere altrimenti. La mia è solo una considerazione sulla vita, sul futuro, sulle possibilità del nostro paese.

Vi confesso subito una cosa: io non ci capisco molto di politica e non sono nella posizione di fare un’analisi sull’argomento. Ma me ne frego altamente e la faccio lo stesso: BENVENUTI IN ITALIA, SE NON VI STA BENE EMIGRATE CHE QUI STIAMO DIVENTANDO UN PO’ TROPPI. Già, alla faccia del Fertility Day. Ma torniamo a noi, il futuro. Ora, visto che ho aperto il mio cuore con voi e sapete bene che non ho le conoscenze adatte per parlare del futuro di un giovane laureato in Italia, mi limiterò ad utilizzare un’espressione che su entrambe le rive dello stretto viene adoperata per descrivere al meglio la situazione: “Non c’è nenti”.

Esatto, la sentite la satira? Tutto in una frase, poche parole ed hai già detto tutto. Argomentare? Pff, lasciamolo fare a quei cervelloni che governano il paese. Ma, ora, mi chiedo se sia veramente così… Beh probabilmente sì. Mi riferisco soprattutto al sud, dove le alternative spesso mancano e dove i giovani sono costretti ad emigrare. E lo fanno veramente. Secondo una statistica, fatta da me, 3 ragazzi su 3 una volta finita la triennale al sud decidono di proseguire gli studi al nord. Ok, ammetto che non ho fatto un gran lavoro di ricerca. Ho chiesto ai miei tre colleghi che si stanno laureando con me dove pensano di proseguire gli studi e mi hanno risposto: “Lontano da qui!”. Pensavo bastasse come ricerca statistica. Forse non ho seguito al meglio i corsi di statistica sociale.

Eppure non sono completamente convinto che qui, al sud, non ci sia niente. Basta avere un po’ di fantasia, estro e creatività. Non vedete possibilità? Createle voi! Alzate il vostro bel culetto dal divano e cercate di cambiare le cose. Beh sì, forse mi faccio sgamare un’altra volta, ma non è che sono la persona più adatta di questo mondo per dire una cosa del genere. Ehi, non biasimatemi però, non è colpa mia se Netflix decide di aggiornare il suo catalogo ogni santo giorno. EHILÀ VOI DI NETFLIX? QUI C’È UN’ORDA DI GIOVANI CHE STA CERCANDO DI COSTRUIRSI UN FUTURO. POTETE, PER FAVORE, SMETTERLA DI PRODURRE COSÌ TANTI PRODOTTI DI QUALITÀ? GRAZIE. Già sempre a dare la colpa agli altri… Ho già detto “benvenuti in Italia”?

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Ed eccomi che mi trovo qui, in procinto di prendere una laurea considerata sfigata (anche più sfigata di quella in “Scienze della comunicazione”, quella quantomeno a furia di prenderla in giro è diventata famosa), che mi guardo indietro e ripenso a questi anni passati qui all’università. Sono stati dei begli anni. Beh forse lo devo dire per forza, non posso mica dire che mi hanno fatto schifo… Vi immaginate se dovessi ricevere qualche denuncia o qualche querela per questo? Sono troppo povero per potermi permettere di pagare un avvocato e se mi dovessi difendere da solo continuerei a dire qualcosa del tipo: “Ehm mi appello all’Articolo 21… quello sulla libertà d’espressione… o almeno credo sia il 21… no no, ne sono sicuro è il 21… l’ho studiato all’università… vedete, qualcosa l’ho imparata!” Non finirebbe tanto bene per me.

Però anche se probabilmente “il mio pezzo di carta”, di questi tempi, non mi garantisce un futuro lavorativo, sono contento di aver passato questi anni all’università. È un’esperienza e come ogni esperienza ti segna nel profondo. Ora, per i più svariati motivi personali (di cui non ve ne frega niente), probabilmente non utilizzerò le conoscenze acquisite in questi anni nel mondo del lavoro. Ho semplicemente deciso di cambiare percorso. Ma non sono abbattuto, anzi sono felice di aver provato questa esperienza e di aver vissuto così tante cose. E credetemi ne ho viste di cose strane e assurde all’università, dagli esami, alle lezioni, ai professori, alle code in segreteria. Tutte queste cose mi hanno formato e mi hanno fatto crescere, in un modo o nell’altro. Potrei raccontarvene tantissime e rimanere qui a discutere per ore. Ma vi ricordate il discorso sull’avvocato, l’articolo 21, ecc…? Ecco, come vi dicevo, sono stati veramente degli anni bellissimi.

Nicola Ripepi

E se Pokemon Go fosse fatto per l’Università?

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Avevo circa 10 anni, non di più. Me ne stavo nel sedile posteriore della macchina dei miei nonni, tutto stretto accanto al finestrino, schiacciato dai bagagli residui e da mia zia durante un viaggio Messina – Torino, passando per tratti dello stivale che “Autostrade per l’Italia” proprio scansate, e l’unica gioia, con 40 gradi fuori e 30 dentro, era il mio game boy color, o meglio, la cassetta che ci stava dentro. Quel Pokemon Diamante mi aveva fatto imprecare, festeggiare, piangere per la rabbia e divertire. Quello schermo senza luce interna mi costringeva a giocare e poi fermarmi nelle gallerie, in quell’auto, oppure a mettere in pausa quando sapevo che le batterie stavano ormai per esaurirsi. Se 10 anni fa mi avessero detto: “tra un po’ di tempo potrai giocare con i Pokemon dallo stesso apparecchio con cui telefoni”, avrei risposto, con la mia solita eleganza, “Siii dumani”, essendo proprietario di un modesto Motorola Turtle modello “carbone”, per farlo funzionare era necessario proprio incendiarlo.
Ragazzi, mi sono dovuto ricredere. Non solo adesso i Pokemon stanno nel mio smartphone, ma per catturarli non giro più per Lavandonia o Biancavilla, ma per il corso Cavour, via Garibaldi, il bagno di casa mia, il balcone e spio il vicino perchè c’era Zubat e della privacy onestamente chi se ne frega.
Pokemon Go è ufficialmente una droga, ci si mette con il cellulare puntato, gambe in spalle e si parte (i più eccentrici mettono anche il cappello al contrario che proprio Ash Ketchum chi?!): per catturarli tutti, ma davvero tutti, adesso si viaggia per palestre che sono luoghi reali, si portano i propri animali in centri ricovero adatti (ma perchè la mappa mi segna la statua di Padre Pio sulla circonvallazione come punto di cura?).
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C’è solo un problema: “Claudio ma me la vuoi dare una soddisfazione in questa vita infame e ti prendi sta laurea?”. C’è questo problema, la frase di mia madre che mi gira spesso in testa quando mi perdo ore con questi giochi. Dovrei dare esami, studiare ed invece no, cerco di unire l’utile al dilettevole, e mentre ripeto a casa giro con il telefono acceso e provo a vedere che trovo (Rattata vicino al tappeto vuol dirmi qualcosa o è solo coincidenza?) o in biblioteca o nei bar, mentre leggo, dove ho trovato un Pikachu nella granita fragola (ma che cazz) e un Magikarp nel gelato di un tizio che mi stava accanto (onestamente il cono mi sembrava di un aspetto strano, tipo lilla, forse un Pokemon così inutile si trovava in un gusto del genere perchè, sinceramente, lilla è una minchiata di gusto). Comunque, io propongo un compromesso: perchè non fare Pokemon Go anche con il mondo accademico? 
Seriamente, cioè, parliamone, immaginiamo che io cammini per via Palermo e trovi un appello regalato dell’esame di privato, mi metterei a catturarlo anche se avessi una gamba sola. Se passeggiando sulla litoranea vedessi un cfu selvatico i rapporti sociali finirebbero, prenderlo è l’unica cosa che conta. Girovagando per il viale San Martino, se mi spuntasse davanti un blocco di appunto di dottrine politiche, datemi una masterball che vi cambio anche il trattato di Maastricht così, no look, come fece Pirlo nel 2006. Non ne parliamo se poi nella via Tommaso Cannizzaro, a buffo, spuntasse un riassunto del libro di 1000 e più pagine quando mancano solo 10 giorni all’esame, lì inutile dirvelo, già ho preso i contatti per vendere il rene ed avere una pokeball infallibile.
Non si scherza, fate Pokemon Go con l’università, lo propongo davvero, altro che boom di donwload, saremmo tutti costantemente collegati. Il server down sarebbero un problema, ci toccherebbe studiare, ma insomma, l’importante, nella vita, è essere Charizard al momento giusto e mai, dico mai, Magikarp nel gusto lilla. Ora vado, il capo-palestra della Fiera di Messina ha certe responsabilità, quando divento quello del dipartimento di Scienze Politiche vi chiamo, anche se la vedo dura. Altro che acchiappali tutti, accettali tutti (i 18) è il mio nuovo motto. Dopo aver catturato Alakazam.
Claudio PaneBianco

Gutta cavat lapidem

2 luglio 2013: un buffo omino grassoccio e sbarbato, dopo cinque anni di agonie (ma anche di gioie, non facciamola proprio tragica) si diploma. Il tutto al Liceo classico, dove apprende l’amore per gli studi umanistici. Non lo fa con il massimo (anzi, tutt’altro), ma ormai è proiettato avanti, vuole lasciarsi alle spalle quanto di sbagliato ha commesso, e portare avanti invece quel buono che è maturato negli anni.

agosto 2013: il buffo omino, che nel frattempo si è goduto la prima estate in libertà, decide di iscriversi al corso di laurea in giornalismo, sua grande passione (in realtà voleva fare il comico, ma non ditelo a nessuno).  Dopo aver passato in rassegna tutta l’offerta formativa del suo futuro Ateneo, apprende con non poche perplessità che il corso è a numero chiuso.
Sì, numero chiuso, la parola che aveva sentito nominare per anni da tanti suoi amici, incerti del proprio futuro, “Tutta colpa di quel maledetto numero chiuso, almeno mi facessero provare..”, dicevano. La condicio sine qua non per lo svolgimento del test, era un numero di iscritti superiore ai 60: sotto quel numero sarebbero entrati tutti i richiedenti.

5 settembre 2013: il buffo omino visita per la prima volta il suo futuro Dipartimento, vede luoghi, ragazzi, professori, che da quel giorno avrebbero fatto parte della sua vita futura.
Torniamo a quel famigerato test: ci credereste se vi dicessi che si iscrissero 59 persone e se ne presentarono 55? Sono sicuro di no, ma è davvero andata così. Il buffo omino allora potè avere accesso al corso di giornalismo.

Vi ho raccontato questa piccola storia per spiegarvi quanto poco credo nel numero chiuso. Quel giorno, in quell’aula, mancava un ragazzo che stava provando un test per fisioterapia. Quello studente, poi, entrò a giornalismo e si rivelò forse il più brillante del corso. Non chiedetemi cosa c’entri, ma ci pensate se si fossero iscritti 61 ragazzi e lui fosse rimasto fuori, per un misero, ridicolo, numero?

Sono anni che tanti ragazzi vivono nell’incertezza, la stessa scena si ripresenta puntuale ogni estate: “Dove ti iscriverai?”-“Boh, se entro lì bene, altrimenti ripiegherò su altro..”.
No, nessuno merita di dover ripiegare, nessuno merita di vedere un foglio davanti a sé con su scritto: “Non Ammesso”. Non la ridurrei a una mera questione di principio, è che ci vorrebbe un dibattito sempre acceso, sempre vivo sulla questione.

In questo senso, l’Amministrazione dell’Ateneo messinese ha fatto passi da gigante: negli ultimi anni sono stati aboliti tantissimi accessi a numero chiuso, in favore di un libero accesso.
Magari vi strapperà un sorriso sentirlo, ma sapete che proprio l’anno dopo l’episodio appena raccontato, venne abolito il numero chiuso in quel corso di laurea?

Un recentissimo passo in avanti è stato fatto proprio una settimana fa: una proposta del Prorettore alla Didattica, Prof. Pietro Perconti, al Senato Accademico, il tutto nel mese di Febbraio. La proposta chiedeva l’analisi dei test per i alcuni corsi di laurea ad accesso programmato. Detto fatto, pochi mesi dopo arriva il verdetto: viene abolito l’accesso locale programmato ai seguenti corsi di laurea:
– L11 & L12 Lingue, letterature straniere e Tecniche della Mediazione Linguistica;
L18 Economia Aziendale;
– L-18 Management d’Impresa;
L22 Scienze motorie, sport e salute;
– L24 Scienze e tecniche psicologiche;
– L33 Banca e Finanza;
– LM-6 Biologia;
– LM-51 Psicologia;
–  LM-67 Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate;
LM-85 Scienze Pedagogiche.

Encomiabile, senza dubbio, la scelta dell’Università di operare nel senso giusto, di abolire accessi programmati, che non hanno una vera e propria utilità. Pian piano, infatti, l’Amministrazione si sta attrezzando per “liberare” i corsi di laurea del nostro Ateneo. Gutta cavat lapidem, mi verrebbe da dire. Ma quando verrà scavata interamente la roccia?

Mi piacerebbe un giorno poter scrivere dell’abolizione del peggiore di tutti, del più infondato, di quello strutturato nel peggior modo. Non c’è bisogno che vi dica di cosa stia parlando, vi basti sapere che è su base Nazionale.
Studenti che già al Liceo iniziano ad essere derubati, a tirar fuori ingenti somme di denaro per imparare nozioni di Chimica, Fisica, Biologia e quant’altro, che nel migliore dei casi li aiuterà nel famigerato test di medicina.
Che poi, sono anni che non ne sentiamo parlare un gran bene. Tra chi entra perché deve entrare (plichi sospetti et similia), chi ormai si è dovuto arrendere alla triste parola ricorso, la situazione è sempre più brutta. Da tutte le parti, anche a detta di chi accede, arriva sempre la stessa affermazione: il test di medicina non è un test adatto. Non lo è per mille motivazioni.

A parte i cenni storici che ci vedono avversi ai modelli francesi (9 luglio 2006, quasi 10 anni, pensate un po’..), ci troviamo in una situazione in cui il nostro Paese non mette gli studenti in condizione di provare ad affermarsi, anzi, preferisce piazzare davanti a loro dei muri altissimi.
Il sistema francese, incredibilmente adatto per quanto mi riguarda, prevede l’ingresso al primo anno di tutti gli iscritti, con un maxi-esame di sbarramento alla fine del primo anno.

Perché non l’abbiamo già adottato da diversi anni? Semplice: perché il criterio base di questo sistema è la meritocrazia.

Alessio Micalizzi