4 serie tv che raccontano il sapore dell’amicizia vera

Oggi si celebra la giornata mondiale dell’amicizia, istituita dall’Onu nel 2011 per promuovere la fratellanza e il dialogo tra i popoli e per riconoscere l’uguaglianza nella diversità.

Tralasciando le ragioni e le finalità che hanno fatto nascere questa ricorrenza, vogliamo invece accompagnarvi in un viaggio originale tra le grandi amicizie di 4 famose serie tv degli ultimi 20-30 anni e, dato che amicizia è sinonimo di grandi bevute in un pub, su una spiaggia o spaparanzati sul divano, assoceremo ognuna di esse ad un drink.

Dolce amaro come l’adolescenza: The O.C.

Teen drama cult anni 2000, ideato da Josh Schwartz che intreccia le vicende del giovane diciassettenne Ryan Atwood (Benjamin Mckenzie) con quelle della ricca famiglia Cohen che lo adotta e di tutto il “jet set” di Orange County (da qui il nome della serie “The O.C.”), tra magnati paperoni e speculatori di borsa.

Quello su cui ci soffermeremo è il rapporto tra Ryan e Seth Cohen (Adam Brody), suo coetaneo e fratello adottivo. I due provengono da mondi totalmente diversi.

Ryan è il tipico bello e maledetto cresciuto in una famiglia di avanzi di galera ed alcolizzati, pronto ad alzare il pugno non appena qualcuno si trovi emarginato o bullizzato.  Da ragazzo proveniente da un contesto marginale,  non rimane indifferente davanti a chi viene messo con le spalle al muro dai prepotenti e si troverà a proteggere un Seth troppo rachitico e logorroico che non si è mai amalgamato al background di una Newport piena di adolescenti solo muscoli, festini e pallanuoto.

Non solo il giovane tutto fumetti ed ironia, ma anche il ragazzo proveniente dalla periferia di Chino avrà bisogno di una spalla per farsi accettare in un ambiente di figli di papà e di party nelle ville con piscine; questa spalla sarà proprio il giovane Cohen, che con il suo sarcasmo cercherà di smorzare la tensione delle situazioni più imbarazzanti o pericolose in cui viene coinvolto il giovane Atwood.

I protagonisti di The O.C. e il drink 4 Bianchi alla fragola

Fa da cornice al legame tra Seth e Ryan quello tra Marissa Cooper (Mischa Barton) e Summer Roberts (Rachel Bilson): fragile, altruista e a tratti ingenua la prima, intraprendente, perspicace e a volte superba la seconda. Amiche dall’infanzia in quel di Orange County, insieme ai due boys formeranno  “i fantastici 4” , sempre pronti ad affiancarsi l’uno all’altro.

Dolce amaro come la vita di Ryan e degli altri, può essere un 4 Bianchi alla fragola, un mix di 4 liquori secchi base vodka, rum, gin, tequila, addolcito con sciroppo alla fragola.

Deciso e aromatico: The Big Bang Theory

Se volete godervi un’amicizia in grado di andare oltre le apparenze e i luoghi comuni, The Big Bang Theory è la sitcom che fa per voi!

Ideata da Chuck Lorre e Bill Prady, segue le vicende di quattro amici nerd e geek: il fastidioso quanto intelligente Sheldon Cooper (Jim Parsons), l’insicuro Leonard (Johnny Galecki), il sottovalutato Howard (Simon Helberg) e il timido Raji (Kunal Nayyar).

I quattro scienziati, con l’arrivo della vivace Penny (Kaley Cuoco), dall’essere dei socialmente inetti, impareranno a vivere nel “mondo reale”, che è ben diverso da quello che immaginavano. La nuova vicina, invece, imparerà prima a rispettare e poi ad apprezzare le piacevoli serate trascorse sul divano di Sheldon e Leonard tra videogames, fumetti, serie tv e l’immancabile cibo take away.

Il loro indissolubile legame di amicizia, infatti, nasce e cresce mentre si discutono teorie fisiche e si condividono involtini primavera, noodles e bocconcini di pollo fritto anche con tutti gli altri personaggi che, nel corso delle puntate, diverranno nuovi amici. Tra questi la pacata – attenzione a farla arrabbiare però – Bernadette (Melissa Rauch) e Amy (Mayim Bialik), versione al femminile – almeno inizialmente – di Sheldon.

I personaggi di The Big Bang Theory sul divano e il cocktail Mai Tai

E noi, se fossimo invitate alla loro cena di lunedì prossimo che, come prevede la “regola del lunedì” di Sheldon, sarà a base di cibo thai con pollo o di cibo cinese , prepareremmo un saporito Mai Tai: un cocktail dal sapore deciso, asciutto e aromatico, ideale per accompagnare una piacevole serata estiva in compagnia di coloro che, sebbene non c’entrino nulla con noi, colorano la nostra vita. Un po’ come fa il rum scuro shakerato con quello chiaro.

Sicuro e spumeggiante: How I Met Your Mother

Se si parla di amici non possono sfuggire a chi è nato negli anni ’90/ 2000 le vicende dei 5 stravaccati al solito sedile del Mac Laren’s Pub in quel di New York.

Al racconto di Ted Mosby (Josh Radnor) ai suoi figli su come ha conosciuto la loro madre, fanno da sfondo le vite di Marshall (Jason Segel), Robin (Cobie Smulders), Lily (Alyson Hannigan) e Barney (Neil Patrick Harris).  

Un’amicizia sancita dal “The Bro Code”, manuale venuto fuori dalla fantasia di quel “genio e sregolatezza” di Barney Stinson, su cui i suoi amici prestano giuramento in un famoso episodio.

I Protagonisti di How I Met Your Mother e la classica birra da Pub

Non sempre la vita dei nostri 5 protagonisti procede a gonfie vele – come del resto è quello che accade a tutti noi nella realtà. Spesso sono costretti a cedere agli eventi abbassando il target delle loro ambizioni, oppure sono imbrigliati in relazioni sentimentali che possono essere tossiche o fugaci, ma il legame che si crea tra di loro rimane una costante.

Ognuno diviene il porto sicuro dell’altro tanto che non riusciamo ad immaginarci uno solo di questi staccato dalla sua gang o che passi per loro un venerdì senza bere birra o mangiando patatine, noccioline e jalapenos al MacLaren’s Pub.

L’equilibrio dei diversi: Friends

E per finire Friends: la serie tv sull’amicizia per eccellenza e d’eccellenza, perché in Friends l’amicizia raccontata è quella autentica, anche se imperfetta, cui tutti dovremmo aspirare.

La serie, creata da David Crane e Marta Kauffman, narra le vicissitudini di un gruppo di sei amici trentenni newyorchesi: l’indipendente Rachel (Jennifer Aniston), la competitiva e ossessiva Monica (Courteney Cox), l’imbranato Ross (David Schwimmer), il donnaiolo e spesso ottuso Joey (Matt LeBlanc), il sarcastico ma composto Chandler (Matthew Perry) e l’eccentrica Phoebe (Lisa Kudrow).

I sei amici affronteranno insieme la vita quotidiana (a volte paradossale), s’innamoreranno e si lasceranno, creeranno disastri (con esiti spesso tragicomici) ma li risolveranno tra una battuta, uno scherzo e un caffè al Central Park. Come dice l’indimenticabile sigla iniziale: I’ll be there for you, sanno di non poter fare a meno l’uno dell’altro e di poter sempre contare sul loro rapporto.

Il segreto della loro amicizia incondizionata è quello di aver imparato a equilibrare le diversità, perché sono un po’ come un buon Coffee spritz: un perfetto equilibrio tra sapori inaspettati che lasciano un piacevole retrogusto al caffè.

E il caffè è il settimo protagonista della sitcom, il cui titolo originale era Insomnia Cafe, in omaggio a un bar realmente esistente a West Hollywood nel cui menù, secondo noi, starebbe benissimo questo drink.

Se Friends avesse mantenuto il nome originario “Insomnia Cafe”, avrebbe avuto lo stesso successo? Due amanti del caffè come noi hanno una loro opinione…

I 6 di Friends e il coffee spritz

Benché l’amicizia non si possa imparare e insegnare attraverso la tv, queste sitcom ci hanno mostrato gli innumerevoli volti che l’amicizia può assumere e ci hanno lasciato degli insegnamenti che non dimenticheremo neanche dopo un buon aperitivo – o anche due-  in compagnia di un amico fidato.

E se per noi l’amicizia è anche dire: «Ti proteggerò sempre, come proteggo i cocktail in discoteca», per voi cos’è?

                                            Angelica Terranova e Ilenia Rocca

“Ragazzi sto per raccontarvi una storia: quella di come ho conosciuto HIMYM”

Chi non conosce How I Met Your Mother? Vale ancora la pena guardarla o consumare fiumi di inchiostro sulla sitcom più vista e citata negli ultimi vent’anni? Se siete piuttosto scettici, come direbbe il nostro Barney Stinson, la sfida è accettata!

Perché è diversa dalle altre sitcom

Nonostante ci troviamo immersi nelle classiche vicende di un gruppo di cinque amici a New York (una trama che superficialmente potrebbe apparire piuttosto scontata), sono notevoli gli elementi che differenziano questa sitcom dalle altre. Primo fra tutti la geniale dinamicità con cui si intersecano i diversi piani temporali: il background principale è costituito dal racconto che il protagonista Ted Mosby (Josh Radnor) fa nel 2030 ai figli adolescenti su come ha conosciuto la loro madre.

“Ragazzi sto per raccontarvi una storia incredibile: la storia di come ho conosciuto vostra madre” ( 1×1)                                               Fonte: hallofseries.com  

La narrazione torna indietro ai primi anni 2000 in cui abbiamo un Ted – quasi trentenne – alle prese con la ricerca dell’anima gemella e con una carriera da far decollare. Queste vicende si intrecciano con quelle dei suoi quattro amici in un gioco di dilatazioni e contrazioni temporali che alternano flashback e flashforwardUn altro elemento distintivo sono i dialoghi marcati da sarcasmo e ironia, una prontezza di battute argute che lasciano in alcuni tratti un’amara leggerezza, il tutto accompagnato da una ritualità di gesti spesso compiuti dai protagonisti; una dialettica nelle argomentazioni dei vari personaggi che si dimostra di gran lunga superiore rispetto a quella degli “storici rivali” Friends e New Girl.

How I Met Your Mother scatenerà nel corso degli episodi una riflessione su temi esistenziali, tra cui il destino, entità misteriosa e indomabile che “gioca” con i protagonisti: sarà il destino che porterà all’incontro con l’anima gemella o forse è l’universo che invia segnali che non sempre siamo pronti a vedere?

E poi ancora, spicca un simbolismo costruito ad arte. I momenti cruciali e di svolta sono sempre accompagnati dalla pioggia: questa è come se purificasse e cancellasse il superfluo così da permettere di chiarire situazioni che precedentemente apparivano ingarbugliate.

Ted Mosby ( Josh Radnor) consola l’amico Marshall Eriksen ( Jason Segel) – Fonte: hallofseries.com

Insomma una tecnica narrativa di alto livello rispetto all’idea di sitcom a cui siamo abituati.

Perché è ancora attuale? Polemiche e controversie

Durante il primo lockdown tanta gente ha pensato bene di riscoprire il fascino di questa serie e tra questi c’è anche chi si è fiondato alla ricerca del suo tallone d’Achille. Ma, come spesso accade, tutte queste polemiche hanno solamente scatenato l’effetto contrario, facendo tornare How I Met Your Mother tra gli argomenti più gettonati da un po’ di mesi a questa parte.

Le critiche mosse alla serie – sceneggiata da Bays e Thomas – sono state tante: da chi ha attaccato il controverso e attesissimo finale (che non intendiamo svelarvi ma che ha deluso molti fan), fino a chi la definisce come brutta copia della più storica Friends, in quanto riproporrebbe il solito copione dell’allegra combriccola di personaggi stereotipati che se la spassano sullo sfondo di New York e dintorni.

Maschilismo? Ma mi faccia il piacere!

Una su tutte – e forse la più assurda – è l’accusa di maschilismo mossa dall’improbabile popolo di femministe del web. É vero, non mancano le battute poco politically correct (come in qualsiasi commedia che si rispetti), ma di certo questo non è un pretesto per assaltare una sitcom che utilizza termini del linguaggio medio e quotidiano: l’esempio cruciale è il «bitch» di Marshall (Jason Segel) Robin (Cobie Smulders). Perché lo stesso non viene detto ai personaggi maschili?

Semplice: perché “bitch” è un termine prettamente femminile nel dizionario inglese, non maschile. Quindi, care femministe, pensate a riscrivere il vocabolario e non saltate all’assalto di una sitcom solo per l’utilizzo di termini ormai diventati di uso quotidiano nel linguaggio medio.

Infatti, scavando sotto la superficie, come pensate si possa considerare maschilista una serie in cui ci vengono presentati modelli così diversi di donne (a partire dall’intraprendente e indipendente Robin alla più tradizionalista ma furba Lily) senza che su nessuna di loro venga pronunciato un definitivo giudizio moralistico?

Barney Stinson ( Neil Patrick Harris) col suo “Playbook”. Fonte: aminoapps.com

Se c’è forse un personaggio su cui ricade una sentenza è al contrario Barney Stinson ( Neil Patrick Harris), il donnaiolo simpatico ma impenitente che si vanta senza pudore delle sue conquiste compulsive.  È proprio lui che dovrà subire un’evoluzione nel corso del racconto, è lui che dovrà crescere e dire addio ai suoi giochetti da playboy. Come lo farà non saremo noi a svelarvelo.

Il vero amore o l’amore reale?

Ma la polemica che colpisce più profondamente i fan HIMYM è quella per cui la serie sarebbe l’ennesima storia televisiva che porta in scena l’amore malsano, il classico – e pessimo – esempio per un’intera generazione di giovani, cresciuta a pane e false aspettative sull’anima gemella. La strada che porterà Ted (e il pubblico) a conoscere la madre dei suoi figli è lunga e piena di incroci, di segnali d’arresto e importanti deviazioni; una su tutte Robin, il colpo di fulmine e l’amore impossibile della sua vita.

Il giovane architetto è uno di quelli che sogna ad occhi aperti e tenta di progettare la vita tassello per tassello proprio come se si trattasse di un edificio, un ragazzo simpatico, ma a tratti un po’ pesante. Al contrario Robin è più leggera e definita dallo stesso Ted come «fluttuante»: vive e non pianifica, agisce e non sogna, è una donna sarcastica e indipendente che sembra avere come unico obiettivo la carriera. Come possono due persone così diverse avere un amore “sano”?

“E lei era là”: l’incontro di Ted con Robin ( Cobie Smulders). Fonte: insider.com

La loro storia infatti sarà tutt’altro che semplice e priva di peripezie.  Molto più tranquilla e lineare, e per questo esempio di “vero amore” (a detta di qualche dente avvelenato del web) la storia dell’altra coppia, Marshall e Lily (Alyson Hannigan). Ma la realtà non abbonda di rapporti «platoneschi» (come dice nella serie lo stesso protagonista) e storie tormentate alla Ted e Robin, piuttosto che di teneri idilli alla Marshall e Lily?

Ed esiste davvero un amore totalmente sano, se spesso ci si accorge d’amare proprio nel momento in cui l’altro ci fa soffrire?

In realtà i tira e molla di Ted e Robin non fanno che aggiungere pepe a una relazione che altrimenti risulterebbe noiosa e poco coinvolgente agli occhi del pubblico. Del resto è il tipico copione da commedia, dall’antichità fino ad oggi: il protagonista attraversa tanti temporali prima di veder rispuntare il sole.

E nella stupenda costruzione armonica di How met your mother le piogge non mancano, ma nemmeno gli ombrelli!

Una delle scene più iconiche di HIMYM: la folla di ombrelli gialli. Fonte: hallofseries.com

 

Angelica Rocca, Ilenia Rocca