UniMe: fuori il bando Erasmus+ per il II semestre

Il Bando Erasmus + ICM per la mobilità studenti UniMe per il secondo semestre dell’a.a. 2021/22 è stato pubblicato.

Mete

Le Università partner che prenderanno parte al progetto sono divise tra: Albania, Armenia, Cile, Cina, Georgia, Giordania, Israele, Marocco e Ucraina per un totale di 26 borse. Gli studenti dovranno presentare le proprie candidature fino al 9 dicembre, giorno di chiusura per le domande, rispettando le modalità previste dal bando. Il seguente documento chiarisce nel dettaglio tutto quello che bisogna sapere per poter partecipare agli Erasmus: https://www.unime.it/sites/default/files/DR%20PUBBLICAZIONE%20BANDO%20OUTGOING%20STUDENTI_III%20CALL.pdf

Informazioni e requisiti

I requisiti necessari per poter partecipare agli Erasmus variano in base alla meta: la quasi totalità richiede una buona conoscenza della lingua inglese, ma alcuni prevedono lezioni anche in italiano russo e francese.

La selezione avviene anche sulla base del CdL di appartenenza e, per gli studenti interessati, sono già esposte le attività di cui si occuperanno (se di studio, di ricerca o tirocinio). Queste informazioni con in più i contatti di riferimento dei diversi Atenei sono disponibili al seguente link: Elenco sedi e requisiti specifici.

Come viene stilata la graduatoria

La graduatoria dei candidati verrà invece stabilita secondo un calcolo che terrà conto di: media, crediti annui, negli specifici casi anche del voto di laurea.

La graduatoria si baserà come segue:

Σ (voto X credito) / (diviso) numero di crediti acquisiti

In particolar modo:

  1. Studenti di Primo Ciclo e Ciclo Unico
    • Punteggio = (50 * media/30) + (50 * CreditiSuAnni)/60)
      creditiSuAnni= crediti acquisiti / anni di corso
  2. Studenti di Secondo Ciclo
    • Punteggio = (50 * media/30) + (25 * (creditiSuAnni)/60) + (25 * R/33)
      creditiSuAnni= crediti acquisiti / anni di corso
      R = ((votoLaurea1livello /scalavotolaurea1livello* 30) * (3 / anniLaurea1livello) * 1,1
  3. Studenti di Terzo Ciclo
      1. Punteggio = (voto di laurea di livello I) + (voto di laurea di livello II) / 2
        oppure
        Punteggio (C.U.) = voto di laurea a ciclo unico

Borse di studio e tirocinio

Sono previste 26 borse di mobilità per studio (Erasmus+ Studio) e 5 per il tirocinio (Erasmus+ Traineeship). Per potervi accedere bisogna essere regolarmente iscritti all’Università di Messina. I beneficiari avranno una borsa di studio mensile di 700 più dei contributi che copriranno parte delle spese di viaggio. L’erogazione del contributo mensile avverrà nel seguente modo:

  • il 70% dell’importo totale, all’inizio della mobilità, a seguito dell’invio della “Conferma di
    Arrivo” da parte dell’Università ospitante;
  • il restante 30% calcolato in base ai giorni di permanenza certificati dall’Università ospitante al
    rientro, previa presentazione della documentazione richiesta.

Il contributo per spese viaggio verrà invece erogato totalmente all’inizio della mobilità, insieme al 70% dell’importo totale della borsa di studio. Il valore di ciascun contributo per le spese di viaggio varia in base alla distanza chilometrica fra la città di partenza e la città di destinazione.

Studenti laureandi

Gli studenti laureandi, interessati all’Erasmus+ Traineeship, che non sono regolarmente iscritti all’A.A. 2021/22 e che quindi non possono compilare la candidatura tramite esse3, dovranno inviare la propria candidatura dal proprio account istituzionale (codicefiscale@studenti.unime.it) all’indirizzo email: protocollo@unime.it con oggetto della stessa: “Candidatura Bando Erasmus+ ICM II semestre a.a. 2021/22 – C.A. “Unità Operativa Cooperazione e Didattica Internazionale” entro e non oltre le ore 23:59 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente bando.

Sarà inoltre necessario allegare i documenti presenti nella sezione modulistica:

  • Application Form;
  • Documento di identità in corso di validità;
  • Learning Agreement for Traineeship, debitamente compilato e firmato dallo studente, dal Referente per la mobilità internazionale del proprio CdS e – ove possibile (fortemente consigliato) – dal Referente per la mobilità internazionale dell’Università prescelta;
  • la competenza linguistica, certificata mediante una delle seguenti modalità:
    • superamento dell’esame di lingua previsto dal proprio corso di studi (con attestazione del Docente titolare del corso, riportante il livello di conoscenza acquisito secondo la classificazione
      europea);
    • Certificazioni linguistiche rilasciate dal CLA/CLAM (Centro Linguistico d’Ateneo), con la specifica del livello di conoscenza acquisito secondo la classificazione europea;
    • Certificazioni internazionali;
    • Autocertificazione.

Questione Covid-19

L’Università ha poi fatto il punto anche sui possibili imprevisti legati alla pandemia di Covid-19, che ovviamente potrebbe influenzare anche pesantemente le questioni di mobilità. L’Ateneo ha dunque specificato che, non potendo prevedere l’evoluzione della pandemia, potrebbero essere prese in considerazione cancellazioni o svolgimento in modalità virtuale delle attività Erasmus, tutto dipenderà dal proseguo della pandemia e dalle condizioni dei paesi e degli Atenei di destinazione.

Riconoscimento delle attività e modulistica

Le attività di formazione svolte dagli studenti con gli Atenei esteri saranno approvate anche da UniMe secondo quanto garantito dal Regolamento per il riconoscimento dei periodi di mobilità all’estero.

Clicca qui per leggere tutte le informazioni specifiche tratte dal regolamento.

Per quanto concerne la modulistica si trova sul sito UniMe nella sezione “Documenti e Regolamenti” (clicca qui).

Maggiori informazioni

Il Bando

Per maggiori informazioni è possibile contattare gli uffici preposti:

U. Op. Cooperazione e Didattica Internazionale
Unità Organizzativa Programmi Internazionali
Palazzo Mariani – Via Consolato del Mare, 41 1° Piano – 98122 Messina

  • Tel: 090 676 8539-8288
  • Email: progetti.erasmusicm@unime.it
  • Ricevimento: scrivere a progetti.erasmusicm@unime.it per concordare appuntamento sulla piattaforma Microsoft TEAMS.

Antonio Ardizzone

La Francia propone la risoluzione del conflitto in Palestina. Preoccupa l’esitazione USA

Il conflitto israeolo-palestinese non accenna a placarsi. Dopo nove giorni di scontri tra l’esercito israeliano e Hamas, il fervore con cui le notizie provenienti dal medioriente sono state recepite dall’opinione pubblica non ha mancato di stimolare le potenze occidentali. Ultima misura, in ordine di tempo, a emergere è stata quella presentata al tavolo delle Nazioni Unite dalla Francia e concordata con Egitto e Giordania. La proposta è arrivata al Consiglio di Sicurezza dell’ONU e punta a un cessate il fuoco in Palestina.

La risoluzione

Emmanuel Macron, insieme ad Egitto e Giordania, si appella all’Onu per cessare le violenze in Medioriente. Fonte: Huffingpost.

La proposta di tregua giunge in seguito all’ incontro fra il presidente francese Emmanuel Macron, l’egiziano Abdel Fatah Al-Sisi e, collegato in videoconferenza, il re Abdallah II di Giordania. Durante il meeting è emerso che

“i tre Paesi concordano su tre elementi: i lanci di razzi devono cessare, è giunto il momento di un cessate il fuoco e il Consiglio di sicurezza Onu deve prendere in mano la questione“.

L’Eliseo ha inoltre reso noti i motivi dell’accordo con i due paesi arabi: “Sono protagonisti influenti nei luoghi santi per la Giordania e su Gaza per gli egiziani”.

L’Egitto ha proposto “attraverso canali privati” un cessate il fuoco tra Israele e Hamas a partire dalle 6 di mattina (ora locale) di giovedì prossimo. Hamas avrebbe risposto favorevolmente mentre Israele, al contrario, non avrebbe manifestato alcun segno di resa.
La notizia, riportata dalla tv israeliana di Canale 12, è stata tuttavia prontamente smentita sul Times of Israel dal membro della leadership di Hamas, Izzat al-Rishq, che ha dichiarato:

“Non è vero ciò che alcuni media nemici hanno riferito, ovvero che Hamas abbia concordato ad un cessate il fuoco per giovedì. Nessun accordo o uno specifico calendario per questo è stato raggiunto” continua poi “Pur sottolineando che gli sforzi e i contatti dei mediatori sono seri e continui, le richieste della nostra gente sono chiare e ben note”.

L’ambiguità della posizione statunitense

La Cina fa sapere che sostiene senz’altro la proposta. Gli Stati Uniti hanno bloccato per otto giorni una dichiarazione sul conflitto e hanno giustificato il loro silenzio attraverso l’ambasciatrice americana Linda Thomas Greenfield: Non siamo stati in silenzio. Il nostro obiettivo è stato e continuerà ad essere quello di un intenso impegno diplomatico per porre fine a questa violenza”. Il presidente Joe Biden “ha espresso il sostegno per un cessate il fuoco”.

L’ambasciatrice americana ribadisce l’impegno nella risoluzione del conflitto ma gli Usa finora hanno bloccato dichiarazioni che secondo Washington potrebbero ostacolare o nuocere alla sua “diplomazia intensa ma discreta”. Fonte: ABC News.

Il sostegno di Biden, tuttavia, giunge dopo ben quattro telefonate al premier israeliano Benjamin Netanyahu nel corso delle quali ha ribadito più volte che Israele abbia il pieno diritto di difendersi contro “gli indiscriminati attacchi di razzi” di Hamas.

Una mossa, quella di Biden, che ha confuso la comunità internazionale e non ha mancato di apparire come un’attività diplomatica molto blanda. Dallo stesso Partito Democratico aumentano gli appelli rivolti al presidente per una presa di posizione più forte e netta per fermare Israele. Malgrado la gravità della situazione pare per il momento che la questione non rientri tra le priorità dell’agenda presidenziale .

La guerra continua

Nonostante gli appelli, aumentano le vittime in rapporto a nuovi attacchi perpetrati questa notte. Secondo quanto riferito dal portavoce dell’esercito israeliano Hidai Zilberman, i caccia dello Stato ebraico hanno sganciato 122 bombe in 25 minuti su circa 40 obiettivi sotterranei. L’attacco ha comportato la distruzione di oltre 12 chilometri di tunnel e numerosi depositi di armi e un centro di comando. Zilberman ha poi dichiarato: “Almeno 10 membri dei gruppi terroristici di Hamas e della Jihad islamica palestinese sono stati uccisi“. Ad essere preso di mira il quartiere Rimal, sobborgo residenziale di Gaza City, dove vivono “molti leader di Hamas”.

Razzi nello scontro tra Gaza e Israele. Fonte: AGI.

Le vittime complessive a Gaza, dall’inizio delle ostilità, sono ora 213, tra cui 61 bambini e 36 donne.
Questa mattina, invece, il lancio di razzi diretti verso un capannone agricolo israeliano, vicino alla linea di demarcazione, ha ucciso due operai thailandesi e ferito altre due persone. Ora il totale delle vittime in Israele è di 12 persone: 10 (tra cui 2 bambini) sotto i razzi e altre 2 per motivi collegati ai lanci.

Alessia Vaccarella