È attivo il bando della 51esima edizione del Fotogramma d’Oro

Sono state rese note le date per l’edizione 2019 del Fotogramma d’Oro Short Film Festival. La rassegna di cinema internazionale si svolgerà a Messina dal 22 al 25 maggio 2019. Organizzata dalla Federazione nazionale Cinevideoautori (F.N.C) in collaborazione con l’associazione culturale Proposizione Scenica e il cinema Multisala Apollo e patrocinata dall’Università degli Studi di Messina, la manifestazione, giunta alla 51esima edizione, premia, tramite una giuria, i migliori cortometraggi che parteciperanno alle selezioni.

I film, a tema libero, devono avere una durata che, preferibilmente, non deve superare i 20 minuti. Possono essere realizzati in qualsiasi formato, anche attraverso l’ausilio di mezzi non convenzionali come smarthphone e tablet. Oltre ai primi tre Premi Ufficiali, la rassegna sceglierà il corto vincitore del Fotogramma d’Oro Trinakrios destinato al migliore corto girato in Sicilia e realizzato da autori nati o attivi nell’isola. Come nelle precedenti edizioni un Premio verrà assegnato anche dalla Giuria Campus, composta da studenti universitari. Altri Premi Speciali andranno alla migliore opera prima, al migliore inedito, al migliore attore/attrice, al migliore documentario e corto d’animazione.

Adolfo Celi e Sean Connery (Ansa)

Il fotogramma d’Oro è una storica kermesse, nata a Torino nel 1968, che per il quarto anno consecutivo si trasferisce sullo Stretto. Nell’ultima edizione, seguita anche dalla redazione di UniVersoMe (clicca qui per leggere l’articolo), ad apertura del festival è stata presentata una interessante mostra pittorica ispirata alle locandine storiche di alcuni film. Quest’anno la rassegna sarà dedicata ad Adolfo Celi, attore e regista messinese. Tra le interpretazioni che l’hanno reso celebre, spesso nel ruolo del “cattivo”, si possono ricordare quelle in Agente 007-Thunderball (1965) a fianco di Sean Connery e in Amici Miei (1975) di Mario Monicelli. Insieme a Vittorio Gassman è stato inoltre regista del film L’Alibi (1969).

E’ possibile presentare la candidatura della propria opera entro lunedì 4 febbraio. Per consultare il bando:

https://fotogrammadorodotcom.files.wordpress.com/2017/11/bando-2018-it.pdf

Eulalia Cambria

Salina Doc Fest: tre giorni sul documentario narrativo

Isolani sì, isolati no” è lo slogan del Salina Doc Fest, festival del documentario narrativo svoltasi nei giorni tra il 13 ed il 15 settembre nell’isola di Salina.
Il festival, giunto alla dodicesima edizione, vuole essere un’omaggio al rimpianto maestro del cinema italiano, Vittorio Taviani, nonché padre di Giovanna Taviani, presidente e direttrice artistica della manifestazione. E’ anche un momento per parlare di un tema importante al giorno d’oggi ovvero la comunità. Comunità intesa a coinvolgere tutti, anche gli stranieri, venuti qui per cercare migliori condizioni di vita.
Ma iniziamo a parlare del festival, che si apre con l’omaggio a Marcella Pedone, classe 1919, fotografa e pioniera del documentario etnografico.

Vengono proiettati alcuni dei suoi documentari che parlano della Sicilia e delle sue tradizioni: Festa dei tre martiri, Mercato dellaglio, Mattanza del tonno, il Giardino incantato di Filippo Bentivegna.
Successivamente, vi è la presentazione dei documentari, che concorrono per due premi: Premio Tasca dAlmerita con la giuria composta da Giorgio Gosetti (giornalista) Marco Spoletini (montatore di Garrone) e Gianfilippo Pedote (produttore e sceneggiatore); il secondo Premio Signum con la giuria del pubblico.

 

Il primo giorno, il 12 settembre, vengono presentati:“Beautiful Things” di Giorgio Ferrero e Federico Biasin (Italia, 2017, 94’); e “Happy Winter” di Giovanni Totaro (Italia, 2017, 91’).
Beautiful Things” racconta del processo della plastica, dalla produzione allo smaltimento. Tramite la vita di uomini che lavorano all’interno di processi diversi, viene presentato il lungo viaggio che fa la plastica dalla materia prima alle nostre case. Tutto è curato nei minimi dettagli, dalle immagini, colori fino alla musica curata dallo stesso Giorgio Ferrero, regista e compositore di colonne sonore.

La seconda opera in concorso è “Happy Winter” di Giovanni Totaro. Diplomato al Centro Sperimentale, realizza questo documentario “pop”, come da egli definito, basandosi sulle cabine da spiaggia di Mondello a Palermo. Racconta la vita di persone comuni che per sfuggire alla crisi economica si rifugiano in spiaggia.

Evento speciale è Amos Gitai, in video intervista, ci presenta il suo ultimo lavoro “A letter to a Gaza”. Durante il suo intervento parla della necessità per gli artisti di raccontare la realtà, indagando su di essa e per farlo bisogna conoscere la propria.
In questo momento ci sono diverse manifestazioni a Gaza, purtroppo con il silenzio dei media passano inosservate.
Il suo documentario rende omaggio ad Albert Camus e ad altri; parla di Gaza e di com’è adesso. Tema centrale è un dibattito tra due donne, che parlano rispettivamente arabo e lingua ebraica, rappresentano le due fazioni che si sono da sempre fatte la guerra.

Nel pomeriggio, nonostante le scarse condizioni meteorologiche, si è svolta una rappresentazione di cunti, tra le vie di Malfa con Mario Incudine, Gaspare Balsamo e Giovanni Calcagno. Sono di tre narratori orali che hanno messo in scena il dialogo tra Ulisse e Polifemo da angolazioni diverse.

Segue l’omaggio a Vittorio Taviani e Gian Maria Volontè, svoltasi nella sala congressi di Malfa. Ha visto protagonisti la figlia Giovanna che ha raccontato del padre e della collaborazione importante con Gian Maria Volonté, che ha segnato il successo dei fratelli registi. Continuano i cunti e racconti orali, da parte di Mario Incudine che interpreta un monologo di Gian Maria Volonté tratto dalla sceneggiatura originale del film; Yousif Iaralla presenta un cunto “Il sogno di mio padre” e Gaspare Balsamo legge “U Lamentu di Turiddu Carnevale“.

Il film dei fratelli Taviani che è stato proiettato è il loro film d’esordio, ovvero “Un uomo da bruciare”, che racconta la storia di un sindacalista siciliano, Salvatore Carnevale, ucciso dalla mafia nel 1955, vicino Palermo, per aver appoggiato l’occupazione delle terre da parte dei contadini. I registi si erano già occupati della Sicilia e di tematiche politiche.

Durante la giornata di venerdì, vengono presentati i documentari partecipanti al concorso: “Iuventa”(Italia, 2018, 84’) di Michele Cinque e La Strada dei Samouni”(Italia, Francia, 2018, 128’) di Stefano Savona.

Michele Cinque racconta un anno cruciale della vita di un gruppo di giovani europei coinvolti nel progetto umanitario “Jugend Rettet” fino alle pesanti accuse che hanno portato il sequestro della nave l’anno successivo. Il tema centrale è il viaggio della nave, finanziata da dei ragazzi tedeschi e salpata da Malta, per salvare le vite di duemila persone emigrate dal loro paese.

Stefano Savona, archeologo e antropologo, ci presenta la sua opera divisa tra immagini reali e animazione, dove mostra le storie raccontate dalla famiglia Samouni, verso la ricostruzione dopo che ventinove membri sono stati uccisi in seguito ad un attacco a Gaza.

Nel pomeriggio, per il premio Ravesi abbiamo un collegamento skype con il regista Abderrahmane Sissako, regista di Timbuktu, il quale è stato presentato a Cannes e ha avuto una nomination agli Oscar nel 2014 per miglior film straniero.

Durante il suo intervento ha parlato della necessità degli artisti, di parlare di problemi sociali, invece che occuparsi di film volti esclusivamente all’intrattenimento. Il suo è un invito: ogni artista dovrebbe avere il dovere morale di raccontare dei problemi che affliggono la nostra società, per portare il pubblico ad una conoscenza maggiore.

La sera presso Santa Marina, si è svolta la proiezione di “Lazzaro Felice” di Alice Rohrwacher, seguito da un incontro dei protagonisti del film, Adriano Tardiolo (Lazzaro) e Luca Chikovani (Tancredi giovane) che hanno ricevuto il premio SIAE.

Parlando di emigrazione, non possiamo ricordare la nostra verso l’America alla ricerca di condizioni di vita più agiate. A tal proposito, durante la giornata di sabato viene presentato il documentario in concorso di Salvo Cuccia, “La Spartenza” (Italia, 2018, 60’). A presentarlo la sceneggiatrice, Federica Cuccia. Questo film è basato sul romanzo autobiografico di Tommaso Bordonaro, che emigrò dalla Sicilia a Garfield nel New Jersey nel 1948. Nel film si racconta la sua vita familiare e i suoi viaggi.

Sempre sabato viene presentato il documentario concorrente “Amal” (Danimarca, Francia, Germania, Libano, Norvegia, 2017, 83’) di Mohammed Siam. Il film è un racconto di formazione di un popolo intero, rappresentato dalla protagonista, Amal.

 

La sera in piazza di Santa Marina si è svolta la premiazione Tasca d’Almerita e Signum dove per entrambi premi vince Stefano Savona con “La Strada dei Samouni“.

Invece, Giorgio Ferrero e Federico Biasin hanno ricevuto una menzione speciale regia per il documentario “Beautiful Things”.
Durante la serata è stato proiettato il documentario del fotografo Francesco Zizola, As if we were tuna” e parla della brutalità della pesca dei tonni.

Infine, lo spettacolo di Fiorello con “Lettere a mio padre” con i musicisti Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma ha concluso il festival.

 

Tutti i documentari presenti, provenienti anche da oltre il Mediterraneo, parlano di argomenti veri, attuali, che fanno riflettere su temi odierni. Ci viene mostrato lo sguardo di chi vive queste realtà, che è diverso dal nostro e per questo ci fa riflettere.

 

Marina Fulco

Tra concerti in spiaggia e secret artist: il live report di Indiegeno

Da alcuni anni la distribuzione dei festival di musica attorno ai piccoli centri sta assumendo sempre più dimensione capillare: a una ricerca volta verso le ultime release discografiche si va associando l’attrattiva dei borghi e delle località che pulsano di energia nei luoghi più belli sulla spiaggia. In Sicilia, già solcata da Ortigia Sound System, Ypsigrock e Mish Mash, per dire solo di quelli più noti, è asceso agli onori un festival che costituisce un’esperienza irripetibile a più livelli.

Un tuffo in acqua a Patti, un’escursione tra antiche ville romane e un giro in pedalò fino a nuotare tra le gole di antiche rocce dalle forme di bizzarri mostri marini: Indiegeno è stato il punto di raccolta per sfaccettate immersioni sensoriali, caleidoscopio di suggestioni accese dove la musica ha fatto da  sostegno sonoro a scorpacciate di granite e brioche.

Poco lontano dal centro di Patti, dove tutto è iniziato il 3 agosto, nel suo lungomare il 6 e 7, giovani e giovanissimi con berretti dalla visiera capovolta, scarpe da tennis o infradito, hanno in tantissimi affollato la spiaggia – che è stata opportunamente racchiusa in modo da evitare incursioni “piratesche” – per seguire i concerti. La prima serata ha avuto protagonista rap e derivati. CRLN si è presentata con timidezza, ma è arrivata a trascinare, con un pop dalle tinte soul, un pubblico non facile che  aspettava con trepidazione l’esibizione del suo idolo. A scaldare l’attesa ha provveduto il djset del duo Frenetik&orange3 che ha proposto un vasto repertorio molto amato dai presenti, che sembrava ne conoscessero pressoché ogni canzone. L’apice degli entusiasmi è stato toccato da Gemitaiz, stella in ascesa della trap, che ha coinvolto gli spettatori con testi aggressivi che parlano di vita di strada. Il giorno seguente è stato inaugurato da Giorgieness e da un rock alternative vagamente anni ’90 sostenuto da un solido trio chitarra, basso e batteria e dalla voce graffiante di Giorgia D’Eraclea. Thom Calisto e Fabio Scap hanno proseguito la serata con un djset abbastanza originale che ha toccato il punto massimo nel remix della famosa I fell love di Giorgio Moroder. Per ultimo l’headliner Cosmo ha inscenato la sua doppia personalità: quella da cantautore e quella, diciamo così, da raver. Più interessante nella prima, quando abbina con successo testi indie e musica elettronica, più ripetitivo nelle parti dichiaratamente dance che raramente si discostano dalla usuale cassa dritta. Lo show comunque è stato un grande spettacolo, specie dal punto di vista visivo, grazie ai particolari effetti luminosi tridimensionali a base di lampi, fumi e laser. 

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Indiegeno Fest 2018 al Golfo di Patti: tutte le location e gli artisti

Sette giorni e ben quattro diverse località tra la spiaggia, il centro di un paese ricco di storia, e uno dei più bei teatri di epoca greca. Indiegeno è un Festival tutto siciliano che raccoglie il meglio delle proposte della musica indipendente e le mette a dialogare con un territorio che porta lo spettatore ad immergersi a contatto diretto con la natura e le bellezze artistiche.

La prima edizione, cinque anni fa, nel 2014, è stata voluta da Leave Music per valorizzare l’area del Golfo di Patti, e per questo è stato scelto, fin da subito, il Teatro Greco di Tindari come palco dove fare esibire nomi rilevanti del panorama musicale italiano: da qui sono passati, tra gli altri, gli Afterhours, Eugenio Finardi, Carmen Consoli, Marta sui Tubi, Brunori Sas, Niccolò Fabi, Dente e Motta.

Quest’anno l’offerta diversificata si mostra all’altezza aderendo ai gusti di un pubblico eterogeneo. Non soltanto musica, dicevamo, ma anche (ri)scoperta degli ambienti e delle tradizioni tipiche della cucina locale. Oltre ai concerti, si svolgeranno laboratori, mostre e performance. Le escursioni, organizzate dall’Associazione PFM, durante i giorni del festival, porteranno ad esplorare la zona costiera alla scoperta di sentieri da percorrere a piedi o aggirare via mare.

In collaborazione con la 9° edizione della Notte della Cultura, promossa da Officina delle Idee, la rassegna avrà inizio stasera nel centro storico di Patti. Dopo le visite gratuite ad alcuni ambienti caratteristici del borgo, ad esibirsi alle 22.30, ci sarà la cantante Giulia Mei, vincitrice del Premio Lauzi, seguita dal cantautore Francesco Anselmo, candidato alla targa Tenco.

Il 4 e il 5, sempre nella stessa location, sarà la volta di numerosi giovani. Il cantautore calabrese CIMINI presenterà il disco La legge di Murphy, mentre Mirkoeilcane, vincitore del Premio della Critica a Sanremo 2018, farà tappa a Patti per il suo tour. Attesi anche Bianco e Danilo Ruggero, oltre ai cantanti di Officina delle arti Pier Paolo Pasolini, laboratorio che include artisti provenienti da tutta Italia, che comparirà anche nella line up del giorno successivo, quando toccherà ai gruppi salire sul palco: musica peruviana, garage anni ‘60 e psichedelia coi Joe Victor, i Caltiki e Cacao Mental. Le escursioni, previste alle 17, invece, porteranno a Montagnareale, al Mulino di Capo (4 agosto), alla antica Domus romana di Patti (5 agosto) e alla Cattedrale, dove si farà visita anche alle spoglie mortali di Adelasia, madre di Ruggero II.

Il 6 e il 7 si andrà sul litorale di Patti Marina per Indigeno On the Beach. Lunedì sera il rapper Gemitaiz presenterà le canzoni dell’album Davide. Nello stesso giorno suonerà il duo Frenetik&orang3 e la cantautrice alternative pop CRLN. Tra i live più attesi, il 7 agosto, quello di Cosmo, in giro per festival lungo la penisola con uno spettacolare concerto fatto di luci e coriandoli. A introdurre i Giorgieness e a conclusione, fino a notte fonda, il Djset di La Pineta. Il trekking pomeridiano (il 6) condurrà lungo le rovine di una città medioevale abbandonata dando, a chi volesse, la possibilità di effettuare un volo in parapendio. Il 7 sarà invece organizzata un escursione via mare dalle Grotte di Mongiove a Capo Tindari.

L’8 agosto tutti alla Riserva di Marinello muniti di torce e teli per assistere al Secret Artist, la cui indentità ancora è da svelare. Introducono la serata i Bottega Glitzer, di ritorno ad Indiegeno. Come ogni anno al Teatro Greco di Tindari si svolgerà il concerto conclusivo: sullo sfondo del tirreno e del cielo stellato, il 9 agosto, Maria Antonietta e Tommaso Di Giulio apriranno ai The Zen Circus

Dettagli e biglietti su: http://www.indiegenofest.it/

Eulalia Cambria

La 50esima edizione del Fotogramma d’oro si è conclusa: impressioni e vincitori.

Si è concluso giorno 26 maggio la 50esima edizione del Fotogramma d’oro, rassegna di cortometraggi di registi internazionali.
I cineasti e non hanno potuto godere, con ingresso gratuito, la qualità di una rassegna nata a Torino, che da tre edizioni si svolge nella nostra città.

Ha preceduto il Festival l’inaugurazione della mostra «Fotogrammi – Mostra pittorica e grafica liberamente ispirata a locandine di film» ideata dal pittore messinese Piero Serboli, hanno aderito numerosi artisti tra pittori, grafici ed illustratori con opere inedite, frutto della loro fantasia ed ispirazione. Gli autori hanno scelto e riprodotto, secondo le personali interpretazioni, locandine di film.

Le proiezioni si sono svolte nei pomeriggi e serate di giovedì 24 e venerdì 25. Le mattine hanno visto la Feltrinelli Point come luogo adibito agli incontri con gli autori delle opere in concorso.

Il festival è stato organizzato dalla Federazione Nazionale Cinevideoautori, il cui presidente è Francesco Coglitore con il patrocinio dell’Università degli Studi di Messina, dell’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Messina, dell’AIRSC (Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema), da AluMnime (Associazione ex allievi dell’Università di Messina) e in collaborazione con COSPECS.

La nota caratteristica di questa edizione è stata la internazionalizzazione sono stati selezionati per il concorso 53 opere su le 244 arrivate agli organizzatori, opere provenienti dalla Germania, Giappone, India, Iran, Spagna, Stati Uniti, Turchia. A selezionarle la commissione composta dal direttore artistico del Festival Francesco Coglitore, Roberta Ainis (Staff FOTORO), Michele Castori (esperto di cinema), Gabriele Celona (attore e videomaker), Ferdinando Costantino (Direttore tecnico del Festival), Aurora De Francesco (studentessa DAMS) e Marcello Mento (giornalista).

L’edizione è stata dedicata a Tano Cimarosa nel decennale della sua morte.
A presiedere la giuria è stato Maurizio Marchetti affiancato da Maria Arena (regista e docente dell’Accademia delle Belle Arti), Nino Genovese (storico del cinema), Donatella Lisciotto (psicologa e psicoterapeuta) e Marco Olivieri (giornalista).
A Maurizio Marchetti è stato anche conferito il premio alla carriera.

Il Fotogramma d’Oro Campus è stato assegnato all’opera giudicata meritevole da una Giuria popolare composta da studenti che frequentano il DAMS e corsi di studio afferenti al COSPECS di Messina.

Il Fotogramma d’Oro è andato ad “Ainhoa” del regista spagnolo Iván Sáinz-Pardo, cortometraggio realizzato a Bilbao, con protagonista Aurelia Schikarski, attrice di soli nove anni, alla quale è stato assegnato il premio speciale della giuria.

Ad un altro cortometraggio spagnolo viene assegnato il Fotogramma d’argento “Hola me llamo Carla” di Gabriel Beitia , a questa opera è andato anche il premio per il miglior montaggio.
Il Fotogramma di bronzo è andato a “Futuro prossimo” di Salvatore Mereu.

A Rocio Calvo, protagonista di “Hola me llamo Carla”, è andato il premio come miglior attrice.

A Giorgio Colangeli il premio miglior attore per “Partenze”.

Migliore fotografia a “2 By 2”, film britannico del regia di Mark Playne.

A “Sisak”, film indiano del regista Faraz Ansari sono andati il premio speciale “Cinema è libertà” e quello assegnato dalla giuria composta dagli studenti COSPECs  “Premio Fotogramma d’Oro Campus”.

Il Premio della Federazione Nazionale Cinevideoautori, è andato a “Skin” del libanese Inaam Attar.

Premio speciale “Cinema come impegno sociale” a “La Giornata” del regista Pippo Mezzasoma.

Diversi componenti della redazione di Universome hanno partecipato alle proiezioni ed incontri rimanendo molto soddisfatti. Lodando l’organizzazione efficace ed efficiente dello staff.

Giusy Boccalatte e Giorgio Muzzupappa hanno reputato tutti i cortometraggi molto interessanti, notando l’attualità delle tematiche affrontate. Hanno sollecitato gli spettatori a riflettere su questi argomenti. I ragazzi augurano, inoltre,  future manifestazioni affini.
Hanno apprezzato le interviste con alcuni registi avvenute dopo le proiezioni e la possibilità che gli spettatori potessero rivolgere domande agli autori. Ci hanno riportato le opere che gli sono rimaste maggiormente impresse.

“Una bellissima bugia” di Lorenzo Santoni si apre con una citazione di Cesare Pavese “l’arte di vivere è l’arte di sapere credere alle menzogne” è un corto incentrato sulla figura di Luca un ragazzo in sedia a rotelle che incontra un uomo misterioso che afferma di essere stato anche lui affetto dalla medesima malattia e con il quale dialoga di questa.
L’uomo misterioso vuole far capire a Luca che è possibile cambiare la propria vita se si vuole, che si riscatterà avrà un futuro migliore. Il twist sta nel finale : l’uomo misterioso è un Luca del futuro.

“Come ieri” di Noemi Aprea, Lorenzo Ballico , Adamo Pedro Bronzoni, Gabriele Ciances, Irene Del Maestro, Dario Grasso, Ilaria Pedoni, Giorgio Raito, Adriano Ricci, Giuliano Tomarchio  e Irene del Maestro.
Tematica molto attuale anche qui, padre e figlio ritrovano in una spiaggia il corpo esanime di una ragazza di colore. Girando tutto intorno al conflitto fra i due per soccorrere o meno la donna.
Sono dieci giovani registi emergenti chiamati mediante un bando da Film making lab 2017 e il cortometraggio è stato girato a Catania. Una esperienza altamente formativa.Momento molto toccante a fine della proiezione che ha visto presenti in sala due registi, Fabio Schifilliti e l’altro attore protagonista Francesco Bernava i quali hanno parlato del cortometraggio e ricordato il messinese Domenico Bisazza protagonista anche lui del corto e scomparso prematuramente questo febbraio.

 

“Black and white” di Mahmoud Sakr il messaggio di questo corto viene specificato al suo termine facendo riferimento ad avvenimenti realmente accaduti, ai cori razzisti negli stadi, la discriminazione dei musulmani, tutti gli atti crudeli perpetrati nei confronti delle donne. Nell’opera si fa riferimento ad una società in cui tutti gli uomini bianchi indossano degli occhiali che fungono da filtro (lo si capisce dal fatto che siano pitturati) non permettendo di far capirequanto una persona di colore non abbia nulla di diverso rispetto a loro stessi. C’è un bambino che al contrario degli altri non ha occhiali pitturati e questo fa intendere la purezza e l’assenza di barriere mentali dei bimbi. L’animo genuino. Nel momento in cui il bambino si avvicina però ad una bimba di colore i genitori lo prendono e gli colorano gli occhiali, lo istruiscono al razzismo e alla violenza.

É un messaggio dirompente e provocatorio.

“La giornata” di Pippo Mezzapesa , ispirato ad una storia vera, tratta della condizione lavorativa della donna. Paola Clemente bracciante morta di fatica mentre stava raccogliendo l’uva in un campo per 2 euro l’ora, in Puglia. La morte di questa donna ha portato l’approvazione della legge contro il caporalato.
La particolarità sta nel fatto che le colleghe di Paola sono le protagoniste e raccontano la giornata tipica, durante la quale vengono sfruttate da un uomo, senza alcun tipo di tutela. Colpisce l’intensità e pathos con il quale le donne raccontano l’esperienza vissuta, hanno visto la loro compagna morire davanti i loro occhi. E la totale assenza di pietà del loro sfruttatore.

 

Arianna De Arcangelis

(Piccola) guida itinerante ai festival musicali dell’estate in Sicilia

E’ arrivato il momento ormai di liberare gli ormeggi che ci hanno tenuti legati alla scrivania, e di ricaricare le batterie in vista della resa dei conti finale a settembre. 

Dai grandi palchi internazionali a quelli più nascosti; l’estate è la stagione per eccellenza dei festival sotto le stelle. Ovunque in Italia il calendario è fitto di appuntamenti, ma per chi ha scelto di trascorrere le vacanze nell’isola le proposte sono numerose. Nel 2017 la Sicilia si conferma scenario ideale per immergersi in luoghi di bellezza al contatto con la natura e l’arte: mare, parchi, teatri e antichi castelli sono la materia prima per un concentrato di musica indie, rock ed elettronica. Di seguito vi proponiamo una guida pratica, immaginando, come ha fatto il cantautore Colapesce con Alessandro Baronciani nel fumetto La Distanza, di percorrere in lungo e in largo la Sicilia alla scoperta delle situazioni più interessanti e le opportunità da non perdere.

Si parte stasera a Catania, fino al 23 luglio, con la quarta edizione dello Zanne Festival al Castello D’Urso Somma. Il primo giorno saliranno sul palco gli statunitensi Of Montreal, formazione influenzata dal pop psichedelico e barocco di impronta sixties, gli Einstürzende Neubauten, band capofila del genere industrial capitanata da Blixa Bargeld, ex musicista dei Bad Seed di Nick Cave, seguiti dai Fufanu e H. Grimace. Sabato 22 è il turno dell’attesissima esibizione degli Air che presenteranno al pubblico siciliano il loro ultimo disco, Twentyyears, Nella stessa giornata suoneranno The Liminanas e Fujiya & Miyagi. Domenica 23 tocca ai Soulwax far ballare tutti i presenti con un repertorio elettronico che include la famosa hit E Talking, e alle band Ulrika Spacek e The Mystery Lights. Nei giorni del festival verrà allestito un camping, e diverse attività extra si svolgeranno sui Monti Rossi, presso Nicolosi, come laboratori musicali, trekking sull’Etna, workshop e osservazioni astronomiche a cura dell’osservatorio astrofisico di Catania.

Ma c’è tempo appena per una granita veloce lungo il percorso. Già il giorno successivo, 24 luglio, infatti ci spostiamo a Siracusa, all’Ortigia Sound System, proseguendo questa volta il nostro tracciato festivaliero all’insegna dell’elettronica e della musica house. Nella suggestiva Arena Maniace e in altre località a ridosso del mare, fino al 30 luglio, si esibiranno moltissimi Dj e nomi internazionali. Questi sono solo alcuni: Mount Kimbie, Erlend Øye (dei Kings of Convenience), Palms Trax, Avalon Emerson, Sevdaliza, Stump Valley, Awesome tapes from africa, Moses Boyd, Baba Stiltz, !K7 Sound System, Marcin Öz (Whitest Boy Alive).

Senza allontanarsi di molto andremo a Milo (CT) dove, dal 30 al 2 agosto, si svolgerà il festival di musica italiana Luce del sud organizzato da Franco Battiato. Figurano nel cartellone i nomi di Francesco Gabbani, Carmen Consoli, Emma, Arisa, Vasco Brondi, Miele, Roberto Cacciapaglia e Juri Camisasca.

La provincia di Messina sarà protagonista ad Agosto con Indiegeno, Mish Mash Festival e Pas De Trai. Il primo, dal 4 al 10, avrà come meravigliosa cornice il golfo di Patti, tra le Grotte di Mongiove e il Teatro Greco di Tindari; uno dei festival più belli dell’estate (nei giorni dei concerti sono previste visite guidate nei dintorni) e di crescente qualità artistica che quest’anno, per la quarta edizione, ospiterà Boosta Dj, Ex Otago, Sergio Beercock, Persian Pelican, Marianne Mirage, insieme ad altri. Headliners il 9 e 10 Carmen Consoli, Brunori Sas e Artù. Al Mish Mash Festival, per il secondo anno nel castello di Milazzo, il 5 e 6 agosto, invece suoneranno I Camillas, l’interessante cantautore romano d’adozione Giorgio Poi, Clap! Clap!, Canova, Be a Bear, Colombre e altri artisti. Negli stessi giorni a San Fratello (3-7 agosto) si terrà Pas De Trai, festival dedicato alla scoperta del Parco dei Nebrodi tra workshop, installazioni, Dj set e jam session. Sul palco La Rappresentante di Lista, i Tokyo Sound Land, i Mòn e i We are Children (We Make Sound).

Le abbuffate di pasta alla norma devono comportare ripercussioni sullo spazio-tempo perché, nel proseguire il nostro viaggio, ci spostiamo idealmente dall’altra parte dell’isola, più precisamente ad Alcamo e Agrigento. Il 4 e il 5 agosto al festival Nuove Impressioni, arrivato alla sua nona edizione, sarà il turno dei Gazebo Penguins, Moseek Junkfood 4tet, STUFF, Hey Bulldog, Mòn, When Due, e Aharon. Anche Agrigento diventa terra di Festival con FestiValle, la prima manifestazione musicale e di arti digitali nella Valle dei Templi. Il Tempio di Giunone, il Farm Cultural Park di Favara e la spiaggia di San Leone saranno la location di un ricco calendario che dal 4 al 6 agosto ospiterà concerti di musica jazz, elettronica, seminari e performance.

La rassegna si chiude, a metà strada, sul Parco delle Madonie. Per il ventunesimo anno Castelbuono (PA) è sede di uno dei festival più apprezzati d’Europa, l’Ypsigrock.  Anche quest’anno, dal 10 al 13 agosto, piazza Castello diventa il fulcro di un tracciato musicale di spessore all’interno della musica alternative. Venerdì 11 suoneranno tra gli altri i Ride, storico gruppo britannico shoegaze degli anni ’90, sabato 12 i Digitalism, duo tedesco disco-punk e i Beak. Domenica 13 è il tanto auspicato arrivo in Sicilia dei Beach House, band dalle melodie sognanti che risente delle stratificazioni sinfoniche di Brian Wilson e dell’influsso del dream pop. La stessa sera suoneranno Edda e i Cigarettes After Sex. Nei giorni del festival sarà allestito, come da tradizione, il camping presso San Focà, con dj set ed esibizioni. Tra un assaggio dell’eccellente panettone di Fiasconaro e una fetta di Testa di Turco, le strade del borgo si riempiranno di iniziative e spettacoli pomeridiani. I meno instancabili proseguiranno l’itinerario trasferendosi dal 18 al 20 agosto a Cefalù, dove il festival indipendente Camp Art darà sprint alla seconda metà di agosto con musica tekno e con i Desert Storm Soundsystem.

Di seguito i link di tutti i festival:
http://zannefestival.com/
http://www.ortigiasoundsystem.com/2017/
http://www.ansa.it/sicilia/notizie/2017/07/08/musica-a-milo-festival-luce-del-sud-promosso-da-battiato_cb1afd76-0b1c-4eb6-a1e0-41d1c7843816.html
http://www.indiegenofest.it/
http://www.mishmashfestival.com/
http://pasdetrai.com/
http://www.nuoveimpressioni.com/
http://www.festivalle.it/
http://www.ypsigrock.it/
https://www.campartfestival.org/

Eulalia Cambria

MareFestival – Premio Troisi. Il cinema a Salina.

Giunge alla sua VI edizione il Marefestival – Premio Troisi che si svolgerà a Salina , con qualche incontro a Milazzo dal 18 al 23 luglio.

Nel sito del festival si legge “Cinema, musica, cultura e moda nella magica atmosfera dell’isola in cui fu girato il capolavoro “Il Postino” fanno di MareFestival un appuntamento imperdibile rivolto a un target eterogeneo e un’occasione preziosa per conoscere da vicino attori e registi pronti a raccontare la loro vita, la loro carriera, presentare film, libri e prossimi progetti.
Lungometraggi, corti, documentari, CineAperitivi, concerti, fashion party, esposizioni, eventi collaterali animeranno anche quest’anno suggestive location” .


Fra gli ospiti di quest’anno troviamo: Edoardo Leo, Barbara Bobulova, Sabrina Impacciatore, Mariagrazia Cucinotta, Francesca Reggiani, Alessandro Haber, Gabriella Germani, Chiara Taigi, Ninni Bruschetta ed Ezio Greggio. La scrittrice Catena Fiorello. Spicca il nome anche del duo comico i Soldi Spicci.

MareFestival è promosso dall’Associazione Prima Sicilia con sede a Messina; patrocinato dai Comuni di Santa Marina Salina e Malfa; sostenuto prevalentemente da imprenditori sensibili alla cultura e alla promozione turistica del territorio. L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito.

Il direttore artistico è il giornalista Massimiliano Cavaleri, l’organizzatrice la collega Patrizia Casale, il responsabile della logistica Francesco Cappello.

Di seguito trovate il link del programma http://www.marefestivalsalina.it/wp-content/uploads/2017/07/PROGRAMMA-MAREFESTIVAL-2017.pdf

Arianna De Arcangelis

Festival del Film per Ragazzi, appuntamento a Giardini Naxos dal 22 luglio

La XXI edizione della kermesse è stata presentata presso la “Sala Ovale” di Palazzo Zanca Il direttore artistico della manifestazione, Ignazio Vasta, e Antonio Marcianò, segretario del Comitato Organizzatore del Festival, hanno illustrato ai presenti il ricco programma e le finalità di questo evento, giunto all’importante traguardo dei 21 anni. Alla conferenza presenti il sindaco di Messina, Renato Accorinti, che durante i giorni del Festival riceverà il Premio Naxos – Cavalluccio Marino per il suo impegno come educatore oltre che di primo cittadino della città dello Stretto, Angela Rizzo Faranda, presidente provinciale di Unicef, e Floriana Ippolito, segretaria dell’Associazione Albergatori di Giardini Naxos che rientra fra i promotori del Comitato Organizzatore.

La kermesse è stata resa possibile grazie alla sinergia dell’Associzione Centro di Solidarietà P.O.R.T.O. – Onlus”, presieduta da mons. Salvatore Cingari, il l Centro Studi Cinematografici, il Comune di Giardini Naxos, il Coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia, il Circolo Don Bosco e Salvatore Quasimodo, il Consultorio La Famiglia. Importanti poi i contributi arrivati dall’Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Sicilia ed il patrocinio della Città Metropolitana di Messina. Il Festival, inoltre, aderisce al CFS, Coordinamento Festival in Sicilia, presieduto da Sino Caracappa.

Nel corso della conferenza, il direttore artistico Vasta ha anche annunciato che, fra gli ospiti che riceveranno il Premio Naxos – Cavalluccio Marino, ci sarà anche don Fortunato Di Noto, oggi conosciuto a livello internazionale per la lotta e il contrasto alla pedofilia ed alle organizzazioni pedo-criminali; rappresenta un baluardo della difesa dei diritti dell’infanzia ed un punto di riferimento per tutte le famiglie che si trovano a vivere il dramma dell’abuso.

Successivamente è intervenuto Antonio Marcianò, membro dell’Associazione “P.O.R.T.O e segretario del Comitato Organizzatore del Festival, ha illustrato ai presenti il ricco programma e le finalità, ricordando l’importanza del centro di aggregazione sociale, “nato dal progetto educativo dell’oratorio “Don Bosco”, da sempre a servizio dei ragazzi e dei giovani”. La dottoressa Floriana Ippolito, presente in veste di segretaria dell’ Associazione albergatori di Giardini Naxos, ha ribadito l’importanza dell’evento specificando che “l’Assoalberghi da sempre, come anche in questo caso, appoggia le attività di sviluppo al territorio, dando ospitalità a quanti prendono parte alla manifestazione”.

L’Amministrazione comunale, rappresentata da Renato Accorinti (premiato con il Cavalluccio Marino per il suo impegno nel sociale come educatore), ha ribadito che ” le migliori iniziative sono quelle rivolte ai bambini e ai ragazzi che rappresentano la società futura. Complicate, sono invece le sinergie da trovare per la realizzazione di tali eventi, la cui importanza strategica è fondamentale per la crescita sana dei ragazzi e la promozione del nostro territorio”.

Il comitato scientifico del Festival invece, si compone delle figure di Mons. Salvatore Cingari Presidente dell’Associazione “Centro di solidarietà P.O.R.T.O.” – ONLUS; Mariolina Gamba, Vicepresidente Nazionale del Centro Studi Cinematografici, Direttore de “Il Ragazzo Selvaggio” e Presidente del Centro Studi per l’Educazione all’Immagine: Nino Genovese Storico e critico del cinema. Presidente Regionale della Federazione Italiana Circoli del Cinema, Sebastiano Gesù Consigliere Nazionale del Centro Studi Cinematografici, Storico e critico del cinema; Franco Mariotti Vicepresidente Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani; Carlo Tagliabue Presidente Nazionale del Centro Studi Cinematografici, Direttore Responsabile de “Il Ragazzo Selvaggio”; Ignazio Vasta Presidente Regionale del Centro Studi Cinematografici e Giancarlo Zappoli, Direttore Artistico del Festival Internazionale Cinema Giovani “Castellinaria” di Bellinzona-Svizzera, Direttore di “Mymovies.it”.

Di seguito il programma completo dell’evento, che partirà venerdì dall’Arena “Don Bosco” alle ore 21.00:

GIARDINI NAXOS – Venerdì 22 luglio: Il viaggio di Arlo di Peter Sohn, Usa 2015 Sabato 23 luglio: Iqbal – Bambini senza paura di Michel Fuzellier, Babak Payami, (Italia/Francia 2015) Ospite d’onore Paolo Rozera, Direttore generale Unicef Italia che riceverà il Premio Cavalluccio Marino

Domenica 24 luglio: Giotto l’amico dei pinguini di Stuart McDonald, Australia 2015

Lunedì 25 luglio: Zootropolis di Byron Howard Rich Moore, Jared Bush, Usa 2016

Martedì 26 luglio: Snoopy & Friends – Il film dei Peanuts di Steve Martino, Usa 2015

Mercoledì 27 luglio: Asino vola di Marcello Fonte, Paolo Tripodi, Italia 2015 Ospiti d’onore i registi che riceveranno il Premio Cavalluccio Marino

Giovedì 28 luglio: Belle & Sebastien – L’avventura continua di Christian Duguay, Francia 2015

Venerdì 29 luglio: Il piccolo principe di Mark Osborne, Francia 2015 Sabato 30 luglio: Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente di Daniele Luchetti, (Italia/Usa 2015). Ospite d’onore S.E. Mons. Luigi Benigno Papa, Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi di Messina, Lipari, Santa Lucia del Mela.

 

Piero Genovese