Il messinese sotto le feste

Ogni anno, nel mese di Dicembre, ci si ritrova a festeggiare due tra le feste più importanti e attese: Il Natale e il Capodanno. La prima è legata a una sfera religiosa e familiare, la seconda è un’importante tradizione per accogliere con entusiasmo il nuovo anno. In tutto il mondo, i diversi paesi ricorrono annualmente alle loro tradizioni. Così è anche per la città di Messina, sebbene rispetto alla Lapponia sia più carente di nevicate, essendo una città di mare. Dunque, come affronta le feste un messinese? Ci siamo posti dei quesiti, e abbiamo fatto delle interviste, immergendoci nel clima natalizio messinese.

© Valeria Vella – decorazioni di Piazza Cairoli, 2022

 

Tra le luci e gli addobbi di piazza Cairoli, la prima domanda che abbiamo posto è stata sulle delle decorazioni di Natale di quest’anno. 

A risponderci tre giovanissimi universitari, fra i 18 e i 19 anni, che ci hanno presentato un siparietto da far ridere a crepapelle:

Domenico: Io non mi posso esprimere. Sono nel plesso di Ex Farmacia, perché sono del DiCAM. Lo vedete com’è quel plesso, quindi… C’è un alberello; l’ho visto oggi… Della città? Belline, belline. L’albero è stato sistemato, fortunatamente, perché prima era un po’ bruttino.

Giulia – L’hanno sistemato?

Giulia – Veramente?

Domenico – Sì! Prima sembrava un po’… una supposta. Penso che sia un pensiero comune.

© Valeria Vella – mercatini di Natale, 2022

 

Addentrandoci ancor di più nella folla di passanti, riflettevamo sul problema parcheggi e viabilità della nostra amata Messina, problema storico tanto quanto la città. Si narra che già gli antichi abitanti della nobile Zancle lasciassero i cavalli in doppia fila, per la mancanza di parcheggi. Tale dubbio ci è stato confermato dal signor Giuseppe, di 70 anni:

Dove ha parcheggiato la macchina?

Dove c’è la finanza… a pagamento, perché posti non se ne trovano e per parcheggiare la macchina devi pagare sempre.  Qua lo hanno bloccato, ché non si può parcheggiare. Non si può parcheggiare in nessun posto!

E dell’innovativa isola pedonale attualmente in atto?

Ecco la risposta di due gentili e giovani mamme, che hanno replicato con un occhio sempre attento alla movimentata prole:

Isa – L’isola pedonale a tratti? Frazionata? Ti rispondo come ti risponderebbe mia figlia: bah.

Daniela – No comment!

© Corinne Marika Rianò – dettaglio dei mercatini di Natale, 2022

 

Successivamente ci siamo posti il quesito: cosa mangia il messinese a Natale?

Abbiamo trovato due scuole di pensiero contrastanti.

La prima, rappresentata dalla signora Domenica:

Vado fuori, dopo che lavoro tutto l’anno. Il giorno di Natale mi rilasso e non faccio cucinare i miei familiari. Ce ne andiamo fuori, ché è la cosa migliore. Tanto la spesa sempre quella è…

 La seconda, invece, della signora Rosa che, nonostante sia a dieta (proviamo dolore per lei), passa le sue giornate a cucinare per tutta la famiglia:

Io faccio i biscotti e tutte cose natalizie. Mangiamo perché ci è rimasto solo questo. Però io sono in dieta, quindi non posso mangiare.

 È sempre dalla saggezza della signora Rosa che arriva la risposta sul regalo natalizio peggiore mai ricevuto: Non mi piacciono i fiori e c’era una persona, una mia cognata, che mi regalava sempre quelli. Allora io li mettevo nel portafiori e li lasciavo fuori dalla finestra. Erano i lilium, che hanno quell’odore e quelle cosine che macchiano “tutte cose”.

Rimanendo sempre in tema di cibo, must del periodo natalizio, abbiamo chiesto ad Andrea, giovane buddace fuorisede nelle regioni nordiche, quale prodotto consiglierebbe ai turisti che vengono a Messina:  Ce ne sono troppi! Tutti i dolci sicuramente. Partiamo dai cannoli e andiamo a provare la granita, anche se è inverno. Diciamo che non se ne può fare a meno. E il bianco e nero.

© Valeria Vella – dettaglio dei mercatini di Natale, 2022

 

Ma oltre a questo, quali sono le tradizioni che si portano avanti sotto Natale?

A risponderci è Camilla, 21 anni, con la sua insolita tradizione famigliare:

Litigare ai cenoni vale? Conta? Ciao zia…

 E se tutto questo non vi è bastato, abbiamo raccolto per voi la risposta perfetta da dare ai parenti molesti alla domanda “Ma quando ti laurei?”.

 Emilia, napoletana verace, ci dice: quando il signore ce la manda buona! Siamo nelle mani di Dio.

E la sua amica Sofia: a data da destinarsi, per quanto mi riguarda.

Chiedendo loro quale sia il regalo che più desiderano per questo Natale, Emilia ci delizia di un’altra risposta, quanto mai sentita da tutti noi studenti: gli esami superati…

Ci hanno salutato rivolgendo un caloroso saluto a tutti gli studenti.

© Valeria Vella – Viale S. Martino a Natale, 2022

 

Purtroppo, non abbiamo trovato la risposta alla seconda battaglia culinaria che da secoli affligge la nostra società, subito dopo quella tra arancino o arancina (ovviamente noi siamo team arancino sempre): è meglio il panettone o il pandoro?

 Kelly, un’altra giovane ragazza, di 23 anni, ha provato a risolverci il dubbio amletico, ma con scarsi risultati:  Team pandoro, ma panettone al pistacchio pro! Quindi nì, 50 e 50.

Però, ci ha dato un ottimo spunto su cosa fare e cosa proporre a chi ci chiede cosa faremo a Capodanno: Bella domanda… Penso che mi ubriacherò al Duomo!

Gli autori di questo articolo fra i mercatini di Natale

 

Vi vogliamo bene cari lettori di UVM, per questo ci lasciamo il piacere di rispondere, noi redattori di Cultura Locale personalmente, all’ultima domanda della giornata:

A Capodanno, indosseremo l’intimo rosso?

Ovviamente sì! Noi ci teniamo alle tradizioni!

 

Corinne Marika Rianò

Valeria Vella

Roberto Fortugno

Gaetano Aspa

Firmato il nuovo DPCM: ecco cosa prevederà

È arrivata nella tarda serata di ieri, dopo avere ricevuto il riscontro positivo delle regioni, la firma del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del ministro della Salute Roberto Speranza sul nuovo DPCM. Le nuove misure saranno valide per il prossimo mese e serviranno al governo per avere ulteriori strumenti nella lotta contro il nuovo picco di contagi da COVID-19.

Ragazzi con indosso mascherine all’aperto, fonte: Corriere della Sera

Uso delle mascherine

Innanzitutto le disposizioni concernenti l’utilizzo delle mascherine. L’articolo 1 del Decreto prevede “l’obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande”. Da tale obbligo saranno esonerati solamente i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e chi fa attività sportiva. Non vi è invece obbligo bensì una semplice ma forte raccomandazione per l’utilizzo dei dispositivi all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi.

 

Feste e celebrazioni

Raccomandazione che si estende anche all’evitare di ricevere in casa per feste, cene o altre occasioni, più di sei familiari o amici con cui non si conviva. È fatto invece divieto di feste private al chiuso o all’aperto. Restano consentite, con le regole fissate dai protocolli già vigenti, le cerimonie civili o religiose come i matrimoni. Le feste conseguenti alle cerimonie potranno essere svolte con la partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti.

 

Movida e gite scolastiche

Ristoranti e bar dovranno chiudere a mezzanotte ma già alle 21 sarà vietato consumare in piedi, quindi i clienti potranno continuare a essere serviti solo in quei locali attrezzati con tavoli al chiuso o all’aperto. Restano chiuse le sale da ballo e le discoteche sia all’aperto o al chiuso, mentre saranno permesse l’organizzazione e l’allestimento di fiere e congressi. Sulle gite degli studenti, si legge nel testo approvato, sono sospesi i viaggi d’istruzione, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività di tirocinio e i percorsi di orientamento.

Sport: riaperture strutture e limitazioni a livello dilettantistico

Igienizzazione della panchina del Napoli fonte: CalcioNapoli24

Rispetto agli scorsi mesi sarà invece garantito l’ingresso agli stadi e ai palazzetti. Per le competizioni sportive sarà infatti consentita la presenza del pubblico con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori all’aperto e 200 al chiuso. Dovrà essere garantita la distanza di un metro e la misurazione della febbre all’ingresso. Le regioni e le province potranno stabilire un diverso numero massimo di spettatori tenendo in considerazione le dimensioni e le caratteristiche dei luoghi e degli impianti.

Rimanendo in ambito sportivo, sono vietate tutte le gare, le competizioni e le attività legate agli sport di contatto aventi carattere amatoriale. Saranno consentiti gli sport di contatto solo da parte delle società professionistiche e dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e dal Comitato italiano para-olimpico (CIP).

 

Nuove modalità di quarantena

Un tampone eseguito in macchina fonte: GenovaToday

Novità anche sui tempi di quarantena: come riportato nella Circolare del Ministero della Salute “i contatti stretti di casi con infezione da SARS-CoV-2 confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso“. È previsto inoltre “un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno“. Viene inoltre raccomandata l’esecuzione di un test molecolare ( o ormai meglio conosciuto tampone) a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili o a rischio di complicanze.

Smart Working

Infine compare solo una generica raccomandazione a che le attività professionali siano attuate anche mediante modalità di lavoro agile, da casa o in modalità a distanza, senza ulteriori specifiche.

Filippo Giletto

Tradizioni messinesi: la festa di Sant’Annibale

L’emergenza Covid-19 ha modificato drasticamente il nostro stile di vita andando ad intaccare anche le nostre tradizioni. Una di queste, che interessa sia credenti che non, è la festa in memoria di Sant’Annibale. Prima di parlare della festa ripercorriamo le tappe significative della storia del “Santo dei poveri” e vediamo insieme da dove sorge l’amore che tuttora la città di Messina nutre nei suoi confronti.

Biografia in breve

Nasce a Messina il 5 luglio 1851 da famiglia nobile. Ebbe quella che può essere definita «intelligenza del Rogate», facendo suo il versetto del vangelo: «La messe è molta ma gli operai sono pochi. Pregate [Rogate] dunque il Padrone della messe, perché mandi operai nella sua messe» che divenne uno strumento importante per l’evangelizzazione.

Sant’Annibile in mezzo alla sua gente (disegno) – Fonte: difrancia.net

 

Un evento significativo della sua vita fu l’incontro con il cieco Zancone che lo mise in contatto con la situazione difficile vissuta nelle “Case Mignuni” (Case Avignone), uno dei quartieri più poveri della città di Messina (nei pressi di Zaera). Proprio a quel quartiere dedicò gran parte della sua vita.

Dopo il terremoto del 1908, il papa S. Pio X donò una chiesa-baracca. Nel 1921 venne posta poi la prima pietra per la costruzione dell’attuale Santuario di Sant’Antonio, che occupa oggi l’area dell’antica chiesa.

Il Santuario di Sant’Antonio – Fonte: torrese.it

 

Per realizzare i suoi progetti missionari fondò due nuovi ordini religiosi: la Congregazione delle figlie del Divino Zelo e la Congregazione dei Rogazionisti. Questi sono tuttora diffusi in tutto il mondo, con l’intento di mettere in pratica la filosofia di vita del Santo: l’evangelizzazione e l’aiuto concreto, sul campo, a poveri ed indigenti.

Muore a 76 anni nel 1927. “Andiamo a vedere il Santo che dorme”, erano le parole della gente, omaggio all’uomo che era stato e all’aiuto concreto che aveva portato. La teca contenente il corpo del Santo si trova tutt’oggi nel Santuario di Sant’Antonio.

I funerali di Sant’Annabile – Fonte: difrancia.net

 

Processo per la Beatificazione e Canonizzazione

Già nel 1934 Luigi Orione richiese l’avvio immediato per il Processo per la Beatificazione e di Canonizzazione del suo caro amico. Dopo 35 anni l’arcivescovo Mons. Cannavò aprì il processo che portò Padre Annibale a diventare prima Venerabile (1989) e poi Beato (1990), grazie all’intercessione per la miracolosa guarigione della giovane Gleida Danese (primo miracolo seguito poi da quello che interessò la piccola Charisse Nicole Diaz, decisivo per concludere la causa di la santificazione).

Così, il 16 maggio 2004 papa Giovanni Paolo II lo iscrisse ufficialmente nell’albo dei Santi, adempiendo alla richiesta a gran voce dell’intera città di Messina.

La canonizzazione di Sant’Annibale (Piazza San Pietro, 16 maggio 2004) – Fonte: villaggiomatera.it

 

La particolare storia della festa di Sant’Annibale

La festa di S. Annibale Maria Di Francia si celebra il 16 maggio, e nei giorni antecedenti, presso il santuario di S. Antonio, Messina. La scelta di questa data, e non della morte (come avviene di regola per tutti i Santi), ha una storia particolare.

Il 1 giugno (data della sua morte) la Chiesa celebra la memoria di San Giustino, Santo patrono dei filosofi, che riveste un ruolo importante per tutta la Chiesa cattolica. La Congregazione dei Rogazionisti aveva deciso inizialmente di spostare la celebrazione di San Giustino al giorno successivo. A Messina, però, il 2 giugno è la vigilia della memoria della Madonna della Lettera, Patrona della città dello Stretto.

Per questo motivo alla diocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela è stato concesso di celebrare la memoria liturgica di Sant’Annibale il giorno dell’anniversario della sua canonizzazione.

La celebrazione a Messina: ieri e oggi

Le celebrazioni in memoria del “Santo dei poveri” cominciano nei giorni antecedenti, solitamente con un triduo di preghiere e di messe in suo onore. Il 16 si celebrano le Sante Messe nella cripta, dove è presente il corpo del Santo, e la solenne Messa nella Basilica,  arricchita, negli ultimi anni, dalla presenza del Piccolo Coro Antoniano “Placido Vitale”.

La Messa si conclude con la celebre benedizione delle gardenie e la processione per le vie cittadine con le Reliquie del Cuore di Sant’Annibale.

Il percorso della processione interessa i luoghi principali in cui in vita il Santo messinese ha operato: le vie in cui sorgeva il quartiere Avignone, la Chiesa del Carmine (ricostruita dopo il terremoto) e Piazza del Popolo. Proprio sotto i portici dell’attuale Piazza Lo Sardo generalmente viene distribuito il pane “padre Francia”.

Oltre alla festa di giorno 16 maggio viene celebrata la solennità liturgica giorno 1 giugno, con manifestazioni tra cui l’omaggio floreale al monumento cittadino di Sant’Annibale, situato nell’omonima piazza.

La processione delle Reliquie di Sant’Annibale – fonte: tempostretto.it

 

Quest’anno a causa delle restrizioni dovute all’emergenza Covid-19, le celebrazioni religiose si terranno a porte chiuse e le manifestazioni civili sono state annullate. Per permettere la partecipazione a distanza dei fedeli saranno previste le dirette streaming su Facebook e su YouTube delle preghiere delle Messe, sia del triduo che del 16 maggio.

Locandina della festa in onore Sant’Annabile (2020)

 

Insomma, anche in tempi difficili si può trovare un modo per mantenere vivo il ricordo di un Santo che alla città di Messina ha dedicato tutta la sua vita.

Cristina Lucà, Mario Antonio Spiritosanto

 

Fonti:

difrancia.net

basilicaantoniana.it

siciliainfesta.com

torrese.it

Si ringrazia Padre Orazio Anastasi, in particolare per le informazioni sulla calendarizzazione della celebrazione

Tra storia, fede e tradizione: il Vascelluzzo

http://www.messinaweb.eu/features-2/k2/categories/item/693-il-vascelluzzo.html

Ѐ una delle tradizioni più antiche di Messina e si rinnova ogni anno la domenica in cui la Chiesa celebra la solennità del Corpus Domini. Ѐ la processione del “Vascelluzzo”. Si tratta della riproduzione in scala ridotta di un galeone cinquecentesco, in tutti i suoi dettagli: tre alberi, i pennoni che reggono le vele, otto cannoni per fiancata. In legno grezzo ricoperto da lamine di argento lavorate a cesello, il manufatto è lungo un metro e alto due e mezzo e poggia su una base argentea incisa col motivo ad onde marine ornata con foglie e fiori. Fu realizzato da abili mani tuttora ignote, molto probabilmente nella seconda metà del XVI secolo in contemporanea con l’istituzione della Confraternita peloritana di Santa Maria di Portosalvo dei Marinai cui appartiene. Successivamente, a partire dal 1644, subì dei rimaneggiamenti, come testimoniano le date incise sulla struttura.

Portare in processione il Vascelluzzo ha un significato preciso per i messinesi: ricordare e ringraziare la Madonna, protettrice di Messina, per tutte le volte in cui la città venne salvata dalla fame e dalle carestie grazie all’arrivo nel porto di galeoni carichi di grano.

Il Vascelluzzo, adorno appunto di spighe di grano, viene portato a spalla dalla Chiesa di Santa Maria dei Marinai al Duomo; qui, su due dei suoi alberi viene fissato sotto una corona regale sorretta da due puttini alati, un reliquario contenente i “Sacri Capelli” con cui Maria, secondo la tradizione, legò la lettera che inviò ai messinesi. Dal Duomo, in serata, parte la processione: a sfilare per le vie principali del centro, insieme all’ostensorio con il SS. Sacramento, anche il Vascelluzzo. Una volta conclusa, e riconsegnata la preziosa reliquia, il Vascelluzzo è riportato alla chiesa dei Marinai e le spighe di grano vengono distribuite ai fedeli, che le custodiscono in casa in segno di augurale abbondanza.

http://www.granmirci.it/vascelluzzo.htm

Ma quali sono gli avvenimenti storici alla base di questa tradizione? I fatti maggiormente collegati al Vascelluzzo risalgono al 1302 e al 1603.

Nel 1302, Messina era cinta d’assedio per mare e per terra dal duca di Calabria Roberto d’Angiò. Ciò impediva che i rifornimenti di viveri giungessero nella città, che ormai era in preda a una grave carestia. I messinesi dunque si rivolsero ad Alberto, un monaco in odor di santità, e per intercessione delle preghiere di questi alla vergine Maria, vennero soccorsi da navi cariche di grano comandate dal leggendario cavaliere templare Ruggero de Flor.

Nel 1603, una terribile carestia attanagliava la città peloritana. Le navi straniere, sapendolo, evitavano di passare dallo stretto per non essere prese d’assalto dai messinesi affamati. Si narra che un’imbarcazione greca diretta a Napoli osò transitarvi e proprio in quel momento, per intercessione della Madonna, si alzò un forte vento che costrinse la nave a riparare nel porto messinese. In quell’occasione, le 5000 salme di frumento che essa trasportava furono la salvezza dei messinesi.

Altre carestie flagellarono Messina nel corso del XVII secolo: in particolare nel 1636 e nel 1653; tutte risolte grazie all’intervento mariano.

Nel perpetuo ricordo dell’aiuto di Maria concesso alla città, fu fatto costruire il Vascelluzzo come un vero e proprio ex voto. E ancora oggi, dopo secoli, ogni anno Messina rinnova la sua devozione mariana portandolo in processione e tenendo viva la memoria e la tradizione ad esso legate.

Francesca Giofrè

Le 25 canzoni da ascoltare durante le feste. La compilation di UniVersoMe

 

Sta per calare il sipario anche quest’anno.
Abbiamo pensato, per aiutare tutti a superare queste feste, tra una fetta di pandoro e una di panettone,  di selezionare 25 canzoni italiane e internazionali di Natale tra le più belle di sempre.

Così da accompagnare la digestione e farci entrare un po’ di più nello spirito natalizio.

O almeno questo è l’auspicio.

Scopriamole a partire dall’ultima, andando a ritroso in un viaggio tra suoni, generi, temi e stili diversi. Ce n’è davvero per tutti i gusti. Pronti? Via!

 

 

  1. Natale allo zenzero – Elio e le storie tese: 

Nella raccolta a tema, pubblicata in album nel Natale 2016, Elio e le storie tese mettono sul piatto gli elementi necessari per scrivere una canzone di Natale. L’ingrediente fondamentale non è il presepe o Gesù bambino, bensì lo zenzero.

 

  1. Last Christmas – Wham!: 

Il brano inizialmente doveva essere intitolato Last Easter ed uscire a Pasqua, ma i Wham!, il cui leader era George Michael, decisero invece di sfornarlo appena in tempo per il Natale del 1984. E ad oggi non può mancare in nessuna compilation.

 

  1. Le luci di natale – 883: 

Una delle canzoni a cui siamo più affezionati. I ricordi di infanzia accessi dalle luci colorate di Natale evocate nel ritornello da Max Pezzali.

 

  1. Xdono (Perdono) – Tiziano Ferro: 

Sono passati 16 anni da quando le radio trasmettevano a profusione la hit di Tiziano, tra le canzoni pop italiane forse più azzeccate dell’ultimo quarto di secolo. Un testo che guarda all’anno appena trascorso; richiamo ai nostri migliori anni che non abbiamo voluto omettere.

 

  1. Christmas Bop – Marc Bolan & T. Rex: https://www.youtube.com/watch?v=YXPTiAuWEew

L’estate è andata e la neve è caduta. Il padrino per eccellenza del glam Marc Bolan non vide mai uscire questo brano che venne pubblicato, solo dopo la sua morte, nel 1982. Ma i “T.Rexmas” invitano tuttora gli ascoltatori a non trascurare il fatto che a natale non si può non ballare.

 

  1. Don’t believe in Christmas – The Sonics:

Il rock scardina certezze. Lo sanno bene i Sonics che nel 1965 vengono drammaticamente a patti con la realtà: Santa Claus non è sceso dal camino, anche se sono rimasti svegli fino a tarda notte ad aspettarlo. Da quel momento in poi Roslie&Co smetteranno di credere al Natale.

 

  1. Sante Nicola – Vinicio Capossela: 

Ve ne avevamo parlato in occasione del concerto a Messina. Nel 2008 venne pubblicato Da Solo, disco in cui Vinicio inserì questa fiaba natalizia su Santo Nicola, personaggio che porta in dono l’eloquenza, cioè la capacità di comunicare e scaldarci il cuore aprendoci agli altri.

 

  1. Merry Something – Devo: 

Poche ciance: un minuto e mezzo bastano per fare gli auguri a tutti a nome dei Devo. “Whether you’re christian, muslim or jew. Happy Holidays!”

 

  1. Blue Christmas – Low: 

Anche gli indie Low nel 1999 hanno fatto uscire, sulla scorta delle grandi compilation del rock, un disco dedicato al riarrangiamento di alcuni brani storici della tradizione natalizia, accompagnati da pezzi originali della band. Blue Christmas è una canzone statunitense scritta nel 1948 da Billy Hayes.

 

  1. Frosty The Snowman – Cocteau Twins: 

Gli alfieri del dreampop non si sono astenuti dal dichiarare un loro tributo alla festività del Natale. Il brano Frosty the Snowman, altro standard del periodo, viene riplasmato attraverso le estensioni vocali di Elizabeth Fraser: la 35 esima migliore canzone delle feste di tutti i tempi per la webzine Pitchfork.

 

  1. All I want for Christmas – The Yeah Yeah Yeahs: 

Una deliziosa canzone su cosa desiderare di più al mondo quando è natale. Per gli Yeah Yeah Yeahs, che nell’occasione sfoggiano una mise natalizia con coniglietti e altri animaletti addobbati per le feste, c’è solo il proprio/a fidanzato/a.

 

  1. Quale Allegria – Lucio Dalla: 

Natale, come sappiamo bene, non è solo allegria e compagnia di parenti e amici. A consumarsi c’è spesso anche la piaga della solitudine che Lucio Dalla, in questo bellissimo brano contenuto in Come è profondo il mare, mette in primo piano attraverso la figura di Andrea, ucciso 15 volte per 15 anni la sera di Natale.

 

  1. Put the lights on the tree – Sufjan Stevens: 

Box interamente dedicato al Natale quello del cantautore americano Sufjan Stevens. Pubblicato nel 2006, Song for Christmas, è un trionfo di armonizzazioni e suoni per le feste composto da 42 pezzi. Da ascoltare d’un fiato almeno una volta entro il giorno della befana.

 

  1. Are you coming over for Christmas? – Belle & Sebastian: 

Programmi fissati per il 25 dicembre? I Belle and Sebastian hanno le idee (abbastanza) chiare. Passarlo tra tetti di ardesia fredda che brillano alla luce delle stelle.

 

  1. Merry Christmas (I don’t want to fight tonight) – Ramones: https://www.youtube.com/watch?v=tN2NNwZ1op8

A Natale sono tutti più buoni. Persino i Ramones. Basta litigare. Peace, love e rock’n roll.

 

    10. Canzone per Natale – Morgan: 

Da Canzoni dell’appartamento, album solista di Marco Castoldi del 2003, un’emozionante brano sull’alienazione personale e il risvolto consumistico delle feste. Per sognare di festeggiare.

 

  1. Leggenda di Natale – Fabrizio de Andrè: 

Il periodo invernale, nella silloge di storie degli sconfitti cantata da De Andrè, è la stagione in cui si consuma un crimine da parte di un babbo natale senza scrupoli nei confronti di una bambina innocente. Capolavoro tratto dall’album Tutti morimmo a stento e ispirato a Brassens.

 

  1. December, 1963 (oh what a night) – The Four seasons: https://www.youtube.com/watch?v=nDxhugRKZ8g

Canzone della nostalgia per le amorose imprese giovanili di un fantomatico dicembre del 1963 (uscito nell’album Who Loves You in piena disco music) del gruppo italo-americano di Frankie Valli, recentemente omaggiato nel film Jersey Boys da Clint Eastwood e noto al grande pubblico giovanile per il brano Beggin’.

 

  1. Natale – Francesco De Gregori: 

    C’è la luna sui tetti, c’è la notte per strada, le ragazze ritornano in tram. Intimo manifesto metropolitano dell’allegra tristezza cantato dal cantautore romano e contenuto nel disco omonimo del 1978.

 

  1. Marshmallow world – Darlene Love (Phil Spector):  

Ancora nel 1963 Phil Spector, noto produttore discografico (lavorò coi Beatles e portò alla ribalta numerose band negli anni ’60, tra cui the Ronettes), fece uscire la compilation di vari autori intitolata A Christmas Gift for you. Una pietra miliare per tutti i dischi natalizi, dal quale abbiamo selezionato Marshmallow world.

 

  1. Il Natale è il 24 – Piero Ciampi: 

Per quinto il tassello abbiamo riservato un posto d’onore a Piero Ciampi. Cantautore di Livorno, ebbe un cammino burrascoso lontano dai riflettori ma cosparso dalla produzione di gemme che hanno ridefinito il concetto stesso di musica d’autore. Come questa, dove c’è Gianna che ha un cuore molto strano.

 

  1. Wonderful christmastime – Paul McCartney: 

Saliamo di un gradino e troviamo Paul McCartney. Pubblicato nel 1980 McCartney II è il quattordicesimo disco solista dell’ex Beatle. L’album fa incetta di sintetizzatori e suoni, sulla scia della coeva elettronica, che il nostro trasferisce magistralmente anche in un brano sul Natale presente nella ristampa del 2011.

 

  1. Silent Night – Can: 

    Il terzo posto del podio spetta ai Can, storica band tedesca che insieme ai Kraftwerk ha posto le basi del krautrock. Ci siamo divertiti scegliendo un’insolita Silent Night, rigorosamente in chiave elettronica.

  1. E’ nato, si dice – Pierangelo Bertoli: 

    Eccoci qui. Alla fine abbiamo eletto la canzone di Pierangelo Bertoli come brano italiano per eccellenza di ogni ricorrenza natalizia. E’ nato, si dice contiene un testo di una lucidità enorme che ridicolizza le ottuse esteriorità e i fronzoli delle feste con grande divertimento e ironia.

 

     1. Little Saint Nick – Beach Boys:


Dalle onde della surf music alla compilation sotto l’albero. I Beach Boys trasposero, con anticipo sulle sinfonie che poi trovarono perfetto compimento in Pet Souds (1966), i cori le armonie e riverberi della loro produzione in un disco di cover di Natale; uno dei più importanti della storia del rock. The Christmas album vide la pubblicazione nel 1964, e questa che abbiamo scelto è la traccia di apertura.

 

Eulalia Cambria

 

 

Eventi della settimana

6 dicembre

PRESENTAZIONE DI “MESSANA ILLUSTRATA”

Dove: Libreria Ciofalo via consolato del mare 37

Quando: 18:00

Cosa: Per la prima volta tradotta integralmente in italiano l’opera del XVII secolo di Placido Samperi.
Saranno presenti gli autori e traduttori, Felice Irrera e Giuseppe Puzzello. Relazionerà il prof. Giuseppe Lipari e interverrà Giovanni Molonia, autore degli indici della stessa.
“La nuova edizione della “Messana Illustrata” nella accurata e fedele traduzione di Felice Irrera e Giuseppe Puzzello con il suo ricco apparato di note e i suoi preziosi indici restituisce, ora, alla città un documento importante nella sua tradizione culturale e perrmette una fruizione non più elitaria, riservata cioè ai rari cultori delle memorie cittadine. L’opera del dotto gesuita, Placido Samperi, riconsegna ai messinesi del ventunesimo secolo, ma non solo a loro, l’immagine di un centro urbano che, in quelli che sono stati definiti i suoi secoli d’oro, era presente vivacemente nei processi politici, economici e culturali che agitavano la Sicilia e, in generale, la monarchia spagnola” (Giuseppe Lipari)

DOCTORS 2.0 CHRISTMAS PARTY

Dove: EX Guernica piazza catalani

Quando: 21:30

Cosa: Il Natale è sicuramente uno dei periodi più belli dell’anno, le città piene di luci, l’albero addobbato a casa, i pranzi in famiglia, le giocate a carte. Già da novembre i più piccoli iniziano a immaginare i regali che potrebbero ricevere, ed è vero che in fondo in fondo tutti sono un pochino più buoni.

Spinti dalla voglia di rivivere tutte queste emozioni abbiamo deciso di organizzare la nostra festa natalizia, per dare il via a questo fantastico periodo, cercando con la scusa di fare qualcosa di utile per qualcuno.
Abbiamo contattato così la onlus Prevencardio, che si occupa di prevenzione della morte cardiaca improvvisa nei giovani. Con la speranza di poter aiutare qualcuno, oltre che di divertirci insieme ad amici, colleghi, specializzandi e strutturati ci siamo rimboccati le maniche alla ricerca della giusta location per ricreare quell’ambiente intimo che rende una festa speciale e finalmente lo abbiamo trovato!!
L’ex guernica, in collaborazione con il Noa.
L’evento sarà privato, per pochi partecipanti.
Affrettatevi se non volete rischiare di non trovar posto.
La Musica a cura di Daniele Sorrenti, direttamente da radio Zenith, ci farà ballare tutta la sera.
Disponibilità tavoli molto limitata.
Per informazioni contattate il vostro organizzatore di fiducia.

7 dicembre 

READaVERSE

Dove: Retroverso vintage, vinile, libri, mostre via Ettore Lombardo Pellegrino 142

Quando: 20:30-22:30

Cosa: Retroverso in collaborazione con Dario Naccari presenta “READAVERSE”.
Show case e reading di mezz’autunno.

FYS : Elettronica from Palermo
INGRESSO 6,00 euro con APERITIVO e FREE WINE.
Bio dell’artista :
FYS nasce nei primi mesi del 2016, tra le chiacchiere ed i suoni
della Vucciria di Palermo, dove si mescolano colori e volti di una
città molto viva, creando un equilibrio nel caos. La musica raccoglie
questa essenza ed energia, frutto anche della sperimentazione e
contaminazione di elementi elettronici e strumenti a corda. I FYS
sono Pietro Gugliotta (campioni e synth) e Gabriele Marchese
Ragona (chitarra, basso e synth).
Il duo è nato da poco, ma ha già avuto modo di esibirsi sul
prestigioso palco de I Candelai, a Palermo, nel 2016, in occasione
delle selezioni regionali live del festival Arezzo Wave. I mesi
successivi hanno visto un grande impegno nella produzione e negli
arrangiamenti dell’EP di sei tracce, che è stato interamente
autoprodotto in home studio uscito ad aprile 2017.

 

TOTAL ECLIPSE THE SHYNESS OF STRANGERS 

Dove: Retronouveau via croce rossa 33

Quando: 22:30

Cosa: Total Eclipse speciale prefestivo dell’immacolata con un live internazionale tutto da ballare.
Shyness Of Strangers

The Shyness of Strangers è Vadim Kristopher, un canadese polacco innamorato della cold wave, delle drum machines e dall’immaginario post punk.
Le sua voce profonda, la chitarra costantemente riverberata e sintetizzatori distorti sono il combustibile per danze oscure al chiaro di luna.
Ingresso gratuito

Aftershow Dj set Total Eclipse (80s/EBM/ New Wave/ Post Punk)

 

8 dicembre

THE BRIXTON @ ZERONOVANTA

Dove: Zeronovanta via Solferino

Quando: 21:30

Cosa: Alternative rock ‘80 ‘90 and more.

9 dicembre

MAY GRAY + ED live

Dove:  Retronouveau via croce rossa 33

Quando: 22:30

Cosa: MAY GRAY (ITA, Rock – Private Stanze Manita Dischi)
Un modo di dire californiano, che non necessita di traduzione, riferito a quel periodo dell’anno in cui il grigio prevale sul consueto sole accecante. Un po’ come dire che puoi sognare la West Coast. Rock cantato in italiano, con una venerazione per i Foo Fighters e il grunge che ha fatto la storia dei 90. Pezzi immediati, ritornelli orecchiabili e melodie pop ed energia da vendere.
In tour per il singolo Camilla, che anticiperà “Ritorno al sereno” nuovo album in uscita per PRIVATE STANZE e MANITA LAB.

ED songwriter (ITA, Dreampop – Riff Records WIENER RECORDS)

Suoni dalle eco dreampop con riferimenti che toccano gli anni sessanta e gli anni novanta: Beatles, Teenage Fanclub, Nirvana, Real Estate ed Elliott Smith. ED ha portato il suo sound in tour per Italia, Europa ed USA a partire dal 2011. Ha stretto numerose collaborazioni con band e label tra le più interessanti dell’indie italiano (Locusta, Urtovox, A Classic Education, Gazebo Penguins, Beatrice Antolini ecc).
In tour col primo-raccolta di b-sides e live “Bungalow Kids” che conferma il rapporto con l’etichetta italiana Riff Records e americana Wiener Records.

Ingresso gratuito

10 dicembre

I CONCERTI AL PALACULTURA

Dove: Auditorium Palazzo della Cultura «Antonello Da Messina»

Quando: ore 18

Cosa:  ALESSIO PIANELLI violoncello
ANDRIY DRAGAN pianoforte

Musiche di Bach, Sollima, Hindemith, Brahms

 

12 dicembre

PRESENTAZIONE LIBRO “CENTO ANNI” DI MARCO FERRANDO

Dove: FeltrinelliPoint via Ghibellina 32

Quando: 17:45

Cosa: In occasione del centenario della Rivoluzione di Ottobre, presso i locali della libreria Feltrinelli, via Ghibellina 32 – Messina, si terrà la presentazione del libro “Cento Anni”, storia e attualità della rivoluzione russa, edito da Redstar Press, insieme all’autore Marco Ferrando, portavoce nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori. Introduce i lavori Giacomo Di Leo, membro del comitato centrale del PCL .

 

Arianna De Arcangelis