UniMe e la Notte Bianca: eravamo veramente connessi?

Giorno 14 ottobre c.m., si è svolto l’evento ‘’Notte Bianca dello Sport Universitario’’ presso la Cittadella Universitaria di Messina. L’evento è stato organizzato dal Cus Unime, con l’aiuto di molti studenti volontari che hanno aderito all’iniziativa. Quest’ultimo è stato creato dagli studenti per gli studenti, con il supporto da parte della nostra Università.

La manifestazione ha ricevuto molte adesioni, in quanto era caratterizzata da varie attività alle quali poteva partecipare chiunque. Infatti, oltre ai tornei sportivi ai quali aderivano i vari studenti, sono state tenute diverse discipline che tutti potevano provare. A sera inoltrata si è concluso il mega-evento con la partecipazione straordinaria di Luca Dirisio in concerto.
Ovviamente, essendo noi la Voce dell’Università, abbiamo partecipato con grande entusiasmo. Radio UniVersoMe si è presentata presso la Cittadella alle 16:30, pronta per trasmettere in diretta la radiocronaca dell’evento. Però (c’è sempre un però), non tutto fila sempre liscio come l’olio. Quali disavventure hanno dovuto affrontare questa volta i nostri piccoli grandi eroi?

Il cuore del problema sta nel fatto che spesso diamo le cose per scontate. Come l’acqua, il fuoco, l’elettricità e, nel nostro secolo, il Wi-Fi o, comunque, la rete internet. Cosa è questa grande invenzione dell’uomo? La possibilità di essere sempre connessi tra noi, ma, a quanto si è visto, a volte ci si ritrova isolati.

Cosa c’entrano gli speakers di Radio UniVersoMe in tutto questo? Che, loro malgrado, per quanto dovevano iniziare il loro lavoro alle ore 17:30 e finirlo alle 22:30, questo, purtroppo, non è potuto avvenire. Infatti, come molti di voi avranno potuto notare, il programma è potuto partire solamente alle 19:30 ed è, inoltre, finito all’incirca alle 21:30. Questo a causa del fatto che la grande risorsa del World Wide Web è venuta a mancare (e ci uniamo in cordoglio, porgendo le nostre condoglianze) senza che noi ne fossimo al corrente.
L’antico vaso andava portato in salvo, cita una famosa pubblicità. Nel nostro caso, la contemporanea trasmissione andava portata in salvo. C’è stato un momento in cui tutti ci guardavamo con l’espressione da pesci rossi, abbastanza perplessi, senza sapere cosa dire o fare. E, di certo, l’uragano di contorno non aiutava gli animi.

14708100_1193265657415322_5006445178957147403_nAd un certo punto la scena era questa: noi che guardavamo i ragazzi dell’organizzazione e loro che guardavano noi. Dopo i primi momenti di disperazione, i prodi guerrieri, hanno cercato le più svariate soluzioni: sono stati chiamati vari gestori telefonici, l’Università stessa, vari negozi di informatica, il Papa, Barack Obama e, infine, anche il cavallo che trottava nei dintorni (per la dimostrazione dell’attività equestre), ma niente. Nessuno che ci avesse forniti di una gioia. Un classico.

I nostri soldati non si sono arresi, o meglio, hanno ricevuto la grazia divina. Dio, Homer Simpson, Spongebob o chi per lui, ha inviato un angelo dal cielo che ci ha forniti di un telefono privato provvisto di Gb in grado di sostenere la diretta radio. Ore 19:30: siamo, finalmente, in onda!

Tale angelo, non sappiamo chi fosse, purtroppo, nella confusione e nello sconforto, il suo nome non è stato pervenuto. Comunque, ci teniamo a ringraziarla pubblicamente.
Ancora oggi, non riusciamo a dare una spiegazione a quanto avvenuto. L’Università ci ha creati, sostenuti e voluti come voce di sé stessa e noi abbiamo fin da subito accolto con entusiasmo l’incarico assegnatoci. Il problema è proprio questo: come possiamo assolvere questo compito senza i mezzi base necessari? Di certo gli studenti che hanno partecipato all’organizzazione dell’evento, o tanto meno noi, hanno i poteri magici.

Se l’Università è gli studenti, gli stessi studenti devono avere i mezzi validi per rendere valido l’Ateneo.
Certi che è stato un caso isolato e facilmente, alla fine, marginato e risolto, non possiamo non riportarlo. Essendo la ‘’famosa’’ Voce dell’Università, è corretto riportare non solo quanto di bello c’è ma anche i disagi che a volte si presentano.

Ci teniamo a sottolineare che il nostro rammarico non deve essere interpretato come una diffamazione nei confronti dell’Ateneo ma perché, al contrario, tanto è l’amore nei suoi confronti quanto è ampio, appunto, il nostro dispiacere. Dispiacere dato dal fatto che l’Unime, purtroppo si perde in un bicchier d’acqua. Fermo restando che, se deve esserci questo bicchiere, almeno che sia di Vodka.

Il nostro auspicio è che, dal momento che ‘’l’unione fa la forza’’, tutti insieme cercheremo di puntare più sulla qualità che sulla quantità.

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Elena Anna Andronico
Giulia Greco

CUS Unime: successo per la Festa dello Sport

festacusDopo essere stata rinviata per condizioni meteo avverse, la festa dello sport che giorno 8 aprile si è svolta presso la Cittadella Universitaria, ha raccolto enormi consensi e grazie al connubio Cus e scuola Superiore “La Farina – Basile”, sono stati oltre mille i ragazzi che hanno partecipato alla manifestazione.

La mattinata è stata aperta da un minuto di silenzio dedicato alla memoria della quattordicenne messinese Rebecca Lazzarini, scomparsa in un tragico incidente proprio un mese fa. Dopo la cerimonia di inaugurazione, liceali e studenti universitari, vestiti con i colori olimpici, hanno preso parte a molteplici attività sportive sotto la guida dei docenti dell’Istituto e dei tecnici ed istruttori del CUS Unime.All’interno del Palafitness si sono svolte le prove di bollywood, canottaggio con remergometro, pesi, spinning e walking; nella piscina coperta l’acquafitness e il nuoto diversabili, mentre in quella scoperta il beach volley. Il palazzetto polivalente ha ospitato lo zumba, il jazzercise, il parkour, il taciti e lo judo, mentre nel campo di calcio, oltre alla tradizionale partitella, è stato dato spazio a rugby, softball, baseball e hockey. Hanno infine arricchito l’evento l’equitazione al maneggio, gli incontri di tennis, il basket e le gare di tiro con l’arco.

La Festa dello Sport si inserisce in un progetto più ampio studiato dai due enti ed è stata formalizzata attraverso una apposita convenzione stipulata sotto la supervisione del Prof. Giacomo Pace Gravina, delegato dell’Università di Messina alla Gestione del Patrimonio Artistico e Culturale d’Ateneo.

Il Delegato alle Attività Sportive, professore Daniele Bruschetta ha affermato che “L’impegno assunto da entrambe le parti è quello di favorire lo sviluppo delle attività artistiche e sportive tra i più giovani, promuovendo di fatto la partecipazione degli studenti alla pratica sportiva, inserita all'interno di un ottica che richiama la sana educazione e la salute”.

Il Presidente del CUS Unime, dottore Nino Micali è poi intervenuto spiegando che “una palestra gremita di oltre mille ragazzi è una soddisfazione immensa, frutto del percorso intrapreso in sinergia con l’Università di Messina che intende sempre più portare tutta la città dentro la cittadella”.

“Il connubio tra arte e sport è al contempo antico ed attuale, un viaggio immaginario dal Discobolo di Mirone a le Ballerine di Edgar Degas, ha dichiarato il delegato al Patrimonio Artistico e Culturale d’Ateneo, Prof. Giacomo Pace Gravina, ma la bellezza più grande oggi è l’entusiasmo e la forza espressa da questi ragazzi”.

Pietro Genovese