Allo SCIPOG seminario su “Globalizzazione, pluralismo culturale, post-democrazia”

Lunedì 29 Aprile 2019. Ore 9.00. Messina. Aula Buccisano – via Malpighi, 3. Il Dipartimento di Scienze politiche e giuridiche dell’Università di Messina, in collaborazione con l’Associazione italiana di Sociologia e l’associazione Alumnime ha organizzato un seminario di studi sul tema “Globalizzazione, pluralismo culturale, post-democrazia”.

Dopo i saluti istituzionali del professor Giovanni Moschella, pro-rettore vicario, e del professor Mario Calogero, direttore del Dipartimento promotore, si sono alternati gli interventi dei seguenti relatori: professoressa Lidia Lo Schiavo, Università degli studi di Messina; professor Roberto Serpieri, Università Federico II – Napoli; professoressa Vittoria Calabrò, Università degli studi di Messina; professor Daniele Fazio, Università di Messina e di Alleanza Cattolica; professor Dario Caroniti, Università degli studi di Messina; professor Salvo Torre, Università degli studi di Catania;

I temi principalmente trattati e sviluppati sono stati: la Globalizzazione, la società, le culture – come indicato dal titolo – e particolare enfasi è stata posta sull’analisi della post-democrazia. Con questo termine polemico si intende un’evoluzione in atto nel corso del XXI secolo che sta avvenendo in molte democrazie, dove vige un sistema politico che pur essendo regolato da istituzioni e dalle norme democratiche, viene di fatto governato e pilotato da grandi lobby, come ad esempio le multinazionali e i mass media. Secondo questa teoria politica, le democrazie tradizionali rischierebbero di perdere parte dei loro caratteri costituenti a favore di nuove forme di esercizio del potere, prevalentemente oligarchiche.

Si son toccate pure le corde dell’inclusione e dell’esclusione sociale e della globalizzazione culturale, vale a dire la diffusione mondiale di un certo tipo di cultura, prevalentemente quella degli U.S.A., e della conseguente “colonizzazione” a dispetto di quella dei paesi più poveri che non riescono ad imporsi. I colossi dell’economia mondiale, cioè i paesi più ricchi e sviluppati come Europa, U.S.A. e Giappone, acquistando quasi tutto il controllo delle telecomunicazioni, hanno privatizzato anche quelle statali. Questo processo permette loro di rafforzarsi e di inglobare nella propria struttura le reti di telecomunicazione di interi paesi. Si sta quindi formando un oligopolio a livello mondiale in cui le maggiori società competono nell’offrire servizi avanzati a una clientela qualificata. Lo scopo di queste società non è, però, quello di collegare ogni villaggio dell’Asia, Africa o America Latina, ma quello di trarre del profitto: quindi si rivolgono solo a quella minoranza di popolazione in grado di pagare i loro servizi. Infine, è stata sollevala la questione della globalizzazione nel magistero sociale della Chiesa Cattolica e delle forme di oppressione delle minoranze religiose.

I lavori dell’intero seminario sono stati moderati dal professor Giuseppe Bottaro dell’Università degli studi di Messina.

Gabriella Parasiliti Collazzo

Convegno “Giovani e futuro”: temi attuali e interrogativi cruciali

7 marzo 2019. Ore 10. Rettorato dell’Università degli Studi di Messina – Accademia Peloritana dei Pericolanti. Il convegno dal titolo Giovani e futuro: politiche giovanili, sviluppo del territorio e rinascimento del sistema universitario, ha visto confrontarsi studenti universitari e non, assieme ad i rappresentanti delle istituzioni universitarie e forensi su interrogativi cruciali come le prospettive lavorative di un laureato e, nello specifico, come l’Università può agevolare l’inserimento dei suoi studenti nel mondo lavorativo.

Il promotore ed organizzatore, nonché giovanissimo dottore in Giurisprudenza e praticante avvocato in procinto di prendere l’abilitazione, Calogero Leanza, ci spiega da dove nasca l’idea di una giornata di riflessione di tale portata ed il perché:

“L’idea è nata da Andrea Celi, senatore accademico e fondatore dell’associazione GEA UNIVERSITAS. Tengo a precisare che in quest’evento la politica universitaria è relativa, marginale. Questo convegno nasce con l’intento di aggregare giovani e anche meno giovani affinchè restino nel nostro territorio, affinchè facciano impresa, studino e diventino i professionisti del futuro e la futura classe dirigente. Affinchè restino in Sicilia senza il bisogno di emigrare al nord o addirittura all’estero. Il nostro obiettivo è fare rete, fare squadra. Speriamo di ottenere da quest’incontro uno scambio di idee. Quando si parla di opportunità e lo si associa alla parola “futuro”, lo scambio di idee è fondamentale. Ci siamo posti l’obiettivo di confronto e dibattito fra giovani che oggi si presentano disillusi e hanno perso la speranza nella nostra terra” . 

Il dottor Leanza prosegue il suo discorso illustrandoci il perché della partecipazione di alcuni membri come quello di Stretto In Carena-SIC:

“Partiamo dal principio. Stretto In Carena rappresenta dei ragazzi, inizialmente facevano parte solo di ingegneria, fino ad allargarsi a tutto l’ateneo. Sono dei ragazzi che hanno un obiettivo comune: la progettazione di una moto che porteranno ad Aragón, in Spagna, ove ci sarà una competizione tra diverse università.  La progettazione di questa moto non è sicuramente facile, soprattutto in considerazione delle mille difficoltà che questa terra ci offre…come il reperire fondi, in primis. Infatti lancio un appello e spero che chi ci legge o ci ascolta contribuisca a questa causa a noi molto cara”.

Relatori – ©GiuliaGreco, Aula Accademia Peloritana dei Pericolanti, 7 marzo 2019

Dario Milone, presidente attuale di “SIC – Stretto in Carena” ci spiega nel dettaglio chi sono:

“Stretto In Carena o SIC, che si pronuncia /sik/, con la “c” dura, è una realtà che si prefigge di andare a partecipare alla competizione MotoStudent del 2020. Siamo studenti di tutto l’ateneo messinese, circa 80. Oggi siamo qui per rappresentare il nostro progetto e spiegare cosa facciamo. Realizzeremo entro il 2020 un prototipo da competizione di moto dalla cilindrata di 250 4T a iniezione che gareggerà in una competizione universitaria internazionale. Oggi cerchiamo sponsor interni ed esterni all’università. Colgo l’occasione per fare un appello: per portare avanti il nome di Messina, aiutateci a raccogliere i fondi necessari che servono per finanziare il progetto”.

Continua con delle curiosità riguardanti l’origine del nome:

“L’espressione “Stretto in carena” per noi ha una tripla valenza. Sic, con la “c” dolce, è un pilota italiano, Simoncelli. Ѐ un tributo alla sua persona. Successivamente, la scelta della parola stretto perché ricorda la nostra città e la peculiarità dello Stretto di Messina, appunto. Complessivamente, Stretto in carena è un gergo tecnico per indicare il pilota che assume una determinata posizione, si accovaccia sulla carena, per essere il più possibile aerodinamico durante la tratta del rettilineo, quindi un chiaro riferimento al potente mezzo a due ruote che stiamo progettando”.

©GiuliaGreco, Aula Accademia Peloritana dei Pericolanti, 7 marzo 2019

Andrea Celi, senatore accademico dell’Università degli studi di Messina, studente in corso di Giurisprudenza, 24 anni, ci dà invece delucidazioni in merito alla nascita e alle tematiche del convegno:

“Questo convegno nasce da 3 tematiche attorno a cui ruota, che abbiamo a cuore e che riteniamo inscindibili tra di loro: politiche giovanili, sviluppo del territorio e rinascimento del sistema universitario. Quello su cui personalmente faccio forza e leva è l’ultimo punto: il rinascimento universitario. Soprattutto oggi che il sistema universitario è in un momento di forte dinamismo e crescita, e quest’onda va cavalcata. Bisogna puntare su questo e su Messina come città universitaria. Noi ci crediamo e NOI puntiamo su questo. Perché siamo proprio noi in prima linea in quanto studenti universitari a doverci interessare alla vita universitaria e viverla a pieno e attivamente”.

©GiuliaGreco, Aula Accademia Peloritana dei Pericolanti, 7 marzo 2019

Tra gli ultimi relatori a parlare vi è Davide Blandina, associato del gruppo Giovani Imprenditori Confindustria che ha dichiarato:

“Occorre valorizzare il recupero del territorio in una prospettiva più istituzionale e sfidante in cui le imprese e le politiche, a tutti i livelli, comprese quelle pubbliche da cui dipende anche la certezza normativa e la qualità dei servizi, essenziali per le imprese e per i cittadini, rendano perseguibile un modello di crescita e di sviluppo competitivo in grado di assicurare il più possibile la resilienza del sistema locale a vantaggio del capitale qualificato rappresentato dai giovani e dalla classe dirigente. Abbiamo tutti gli strumenti per potere dare una svolta del genere. Si tratta di operare un cambiamento di tipo strutturale, creando un nuovo modello di crescita sociale, in cui i fattori dell’innovazione istituzionale, tecnologica ed economica siano strettamente interdipendenti.”

©GiuliaGreco, Aula Accademia Peloritana dei Pericolanti, 7 marzo 2019

Il Magnifico Rettore Salvatore Cuzzocrea si è mostrato particolarmente positivo durante il convegno, ha infatti dichiarato:

“Siamo in un periodo storico in cui il Meridione d’Italia è in netta ripresa. Ѐ il momento di fare sul serio e noi stiamo facendo sul serio. Siamo nel rinascimento universitario: un buon futuro non può che passare da una buona università. Siamo vivi, siamo attivi. Stiamo ponendo in essere queste attività. Non politiche, ma fatti.”

I vari interventi sono stati moderati da Vittorio Tumeo, giovane giornalista e studente del dipartimento di Giurisprudenza.

Gabriella Parasiliti Collazzo

Studenti, competenze e lavoro al centro dell’ISM 2018

A una settimana di distanza dalla conclusione dei lavori dell’ISM 2018 (International Skills Meeting – Rassegna internazionale delle competenze 2018) è tempo di bilanci e resoconti, che noi redattori della testata giornalistica universitaria UniVersoMe possiamo delineare anche attraverso la molteplicità delle prospettive assunte da una parte degli uditori a cui si indirizzava l’evento, cioè la comunità accademica. Vi raccontiamo dunque in cosa è consistito, come si è svolto e quale impatto ha avuto sui principali destinatari a cui intendeva rivolgersi.

La rassegna internazionale delle competenze è stata realizzata da un’idea dell’Associazione Bios, unitamente alla sinergia e alla collaborazione delle partnership con i seguenti enti: Centro Orientamento e Placement dell’Università di Messina, Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Messina. Le attività si sono dislocate presso le aule dei quattro edifici del presso centrale dell’Università degli studi di Messina (Rettorato, Giurisprudenza, Economia).

“Take your future now” – il motto che ha caratterizzato la manifestazione che si è tenuta nei giorni 6, 7 e 8 novembre 2018 – è già indicativo dell’essenza su cui si è fondato il progetto e del significato ultimo che si ambiva a trasmettere. Il monito vuole esortare i giovani a prendere in mano la propria vita con consapevolezza, ad essere artefici attivi e attori protagonisti del proprio avvenire, costruendo il proprio futuro e investendo le proprie forze ed energie verso la realizzazione personale, sia umana sia professionale. Questa tematica è stata anche il fil rouge delle tre giornate in cui si è articolato l’ISM 2018, ognuna focalizzata sulla trattazione di un argomento in particolare, su cui vertevano vari appuntamenti quotidiani, come: le consuete plenarie introduttive di apertura, i seminari, le tavole rotonde, gli workshop, le simulazioni, e i concerti finali a cura del Conservatorio “A. Corelli”.

Durante il primo incontro inaugurale sono intervenute varie personalità coinvolte nell’organizzazione dell’evento. Le attività si sono avviate con i saluti istituzionali del rettore Salvatore Cuzzocrea, che si è fatto portavoce e fermo sostenitore dell’iniziativa che ha deciso di ospitare presso i locali dell’Università, affinché possa risaltare la qualità, la varietà e la validità dell’offerta didattica proposta dall’Ateneo, in preparazione alla scelta che gli studenti del quinto anno di liceo si accingeranno a fare riguardo al proseguimento del loro percorso di studi. Di fatto gran parte del pubblico a cui l’ISM si proponeva di indirizzarsi, è stato caratterizzato da studenti delle scuole, al fine di guidarli verso un criterio di analisi delle opportunità formative che possa permettere loro di capire la strada di apprendimento più adatta da intraprendere. A tale scopo infatti, nel cortile dell’Ateneo è stata allestita appositamente per quelle giornate un’area dedicata all’orientamento universitario che, attraverso i padiglioni dei vari dipartimenti e corsi di laurea, mirava ad informare e presentarne il funzionamento. È stato possibile registrare una partecipata affluenza di tantissimi diplomandi che si sono avvicinati agli stand esponendo domande e richieste con entusiasmo e interesse.

Nel corso dell’inaugurazione, così come per tutta la durata dell’evento, è stato presente anche Carmelo Lembo, Presidente dell’Associazione Bios, che ha spiegato come l’ISM 2018 si attesta all’interno di un più largo progetto denominato ItsTIME, volto a “promuovere il riconoscimento delle competenze e delle qualifiche, avvicinare i giovani al mercato del lavoro, sostenere la mobilità lavorativa nazionale e internazionale e l’autoimprenditorialità”. Proprio a tal proposito la rassegna si prefiggeva di agevolare anche un pubblico costituito da laureandi e laureati che si stanno affacciando o che si approcceranno presto alla ricerca del lavoro. Un’altra zona del cortile dell’Ateneo infatti è stata preposta al recruitment e all’orientamento lavorativo attraverso la possibilità di rilasciare il proprio CV o effettuare colloqui con alcune aziende, imprese ed enti no-profit. Ciò che ha accomunato il binomio scuola – università è stato voler instradare queste due tipologie di platea verso l’individuazione delle competenze che è necessario acquisire e conseguire per far fronte a un mondo del lavoro sempre più competitivo e concorrenziale. In una società odierna in costante dinamismo e in un’epoca storica pervasa dal costante progresso tecnologico, occorre adattarsi e adeguarsi, dato che al cambiamento sociale ne consegue inevitabilmente uno professionale, che prevede e richiede nuove competenze. Proprio per chiarire questi aspetti e consentirne l’accessibilità ai giovani, sono stati pensati una serie di seminari e workshop tenuti da rappresentanti di consorzi e associazioni, personalità di spicco a livello nazionale e internazionale nei settori della ricerca e della mobilità, e docenti universitari. Oggetto di questi incontri è stato il confronto su un’eterogeneità di temi: dalla prorompente attualità al campo squisitamente scientifico, dalle dissertazioni settoriali per finire con i dibattiti di carattere umanistico.

Stando alle testimonianze riportate dagli studenti, queste occasioni di apprendimento hanno tutte fornito spunti di riflessione e si sono rivelate altamente costruttive. Per approfondire, si rimanda all’elenco completo delle attività che può essere visionato nel sito www.ism2018.eu. Di seguito se ne menzionano alcune a titolo esemplificativo. Ha riscosso risvolti molto positivi la guida per la compilazione di un curriculum vitae efficace, tenuto da un referente per le risorse umane del consorzio interuniversitario AlmaLaurea, che tra gli altri suggerimenti ha fatto riferimento all’importanza delle competenze digitali e informatiche, a quelle linguistiche e al valore di quelle trasversali (le cosiddette Soft Skills). Queste ultime fanno proprio la differenza nell’ambito di una selezione professionale, e solitamente possono essere imparate ed esercitate non soltanto attraverso le esperienze lavorative, ma anche mediante le attività di volontariato e i viaggi di studio all’estero. Per competenze trasversali si intende: abilità comunicative, problem solving, lavoro di squadra, empatia, intelligenza emotiva, capacità relazionali, imprenditorialità e così via. Altrettanto interessante è stato il seminario riguardo al riconoscimento delle fake news, su cosa sono e come evitare di farsi ingannare e manipolare dalla distorsione delle notizie e dalla disinformazione. Una delle soluzioni è accertarsi sempre dell’attendibilità e affidabilità delle fonti confrontando i diversi contenuti che ricerchiamo e che ci viene proposto di leggere, e diffidando delle ipotesi infondate e incerte.

La testata giornalistica universitaria UniVersoMe è stata official media partner Radio/tv in occasione di un evento di tale portata. Alcuni studenti che collaborano al progetto si sono occupati di realizzare delle interviste alle figure ospiti, professori e professionisti, che saranno presto trasmesse in occasione del lancio della nuova Unit Web TV, con l’obiettivo di divulgare ed estendere il più possibile all’intero corpo studentesco le risposte a dubbi e curiosità collettive, soprattutto di coloro che non hanno potuto assistere in prima persona a ogni fase della rassegna.

Il numero elevatissimo di presenze che si stima essere stato pari a 5.000 studenti, dimostra come la riuscita dell’ISM si deve all’esigenza dei giovani di voler conoscere e sapere, e conferma un’efficiente programmazione che ha puntato alla creazione di momenti di formazione interdisciplinare. Ci auspichiamo che l’appuntamento vada alle prossime edizioni!

Giusy Boccalatte

Terrabruciata: tra fotografia e presa di coscienza

Quando il 9 Luglio scorso i colli messinesi hanno smesso di ardere, il paesaggio si è stravolto. Ettari di macchia mediterranea sono andati letteralmente in fumo, cumuli di macerie, scheletri di alberi e cenere governavano lo scenario.

 

 

 

Giusi Venuti, filosofa eclettica, e Gerri Gambino, fotografo per abitudine, hanno deciso di percorrere quei sentieri un po’ sbiaditi, arrivando fino al monte San Jachiddu attraverso il Sentiero dei cinghiali.

Dodici fotografie in bianco e nero che sono una presa di coscienza della situazione presentatasi subito dopo l’inferno che la natura ha subìto. Dodici fotografie che mostrano la follia dell’uomo dinanzi la bellezza estrema che non comprende e, senza ragione, distrugge. La mostra, infatti, non è un reportage, non vi è denuncia da parte degli artisti: è il riscontro della constatazione di circostanze antropologiche, culturali e territoriali, di cui tutti siamo complici.

“Non c’è stata alcuna progettazione”, dicono gli artisti, “è come se fossimo stati chiamati dalla natura. Il suo è stato un grido di disperazione, di aiuto.”

La mostra è strutturata come la narrazione della storia di questa vegetazione che è stata deturpata dalla follia e dal delirio dei suoi figli, gli uomini. Anche se si devasta c’è sempre qualcosa di più grande, e Giusi l’ha percepito nell’accarezzare una sughereta (vi sono infatti 4 foto dedicate a questo toccante momento) “Inutile che ragioniamo, c’è sempre qualcosa che ci sfugge. Credevo quell’albero fosse morto, ed invece ho sentito da dentro il tronco una forza di vita devastante e travolgente”.

Gli scatti si concentrano su contrasti tra bianco e nero, poche luci e poche ombre, il movimento era essenziale per trasmettere la realtà che vedevano i loro occhi. “Spesso dico per dispetto a Giusi che sono state eliminate le più belle, ma nel momento dello sviluppo dell’allestimento la scelta è ricaduta su queste 12 fotografie che vedete: un messaggio diretto e scarno, profondo e reale”.

Si dice che la bellezza generi benessere, ed io ne sono fermamente convinta. A volte, però, la stessa bellezza genera un benessere che non riesce a rendere personale per gli occhi che la mirano e, si sa, l’uomo quando non comprende qualcosa dice che è sbagliata. Le sensazioni e le emozioni che si provano osservando quegli attimi congelati variano in base ai movimenti raffigurati: il volto verso l’alto e così anche i rami spogli degli arbusti nello sfondo ricreano quella complicità che si era persa nell’odio e nella rabbia dell’uomo; il tocco delicato della mano di una donna sul sughero poroso rassomiglia alla dolcezza con cui una madre accarezza il frutto nato da lei; il cammino in vesti nere attraverso le sterpaglie rappresentano il percorso vitale di ognuno di noi, che sfortunatamente, molto spesso, esclude Madre Terra.

“Terrabruciata” sarà visitabile (gratuitamente) presso lo Studio Galbo-Marabello, via Ghibellina 96 b a Messina, fino al 5 novembre 2017. Orari: feriali 17-19; sabato, domenica e 1° novembre 10-13 e 17-19.

 

 

Giulia Greco

 

 

Eventi della settimana

Mercoledì 24

  • Mercoledì Damè stay LovME
    Dove: DAME’ Burger bar strada San Giacomo 19 , Messina
    Quando: Mercoledì dalle ore 23:00 alle 2:00
    Cosa: Terzo appuntamento dedicato al LovMe Fest.

 

  • Incontro: “Trentacinque secondi ancora” di Lorenzo Iervolino
    Dove: Colapesce- libri gusti idee via Mario Giurba 8/10
    Quando: Mercoledì 19:00 alle 20:30
    Cosa: Presentazione del libro “Trentacinque secondi ancora”  di Lorenzo Iervolino.
    Accompagneranno l’autore Eliana Camaioni e Fabrizio Palmieri dell’associazione Demetra.
    Città del Messico, 16 ottobre 1968. Due atleti con i pugni alzati, i guanti neri, la testa china, i corpi immobili sopra al podio. È la premiazione dei 200 metri, i due uomini sono Tommie Smith e John Carlos. Sul secondo gradino, anche lui con una spilla del Progetto olimpico per i diritti umani, c’è l’australiano Peter Norman. Una foto, tra le più celebri del Novecento, immortala quel gesto di protesta inatteso. «Mostrano sempre l’immagine. Ma non raccontano mai la storia» ricorderà un giorno Carlos. Perché da allora i nomi e i corpi dei tre protagonisti saranno sospinti «nelle sabbie mobili dell’oblio». Squalificati a vita dalle Olimpiadi, rimarranno soli a fronteggiare le minacce di morte e l’ostracismo dell’establishment. A mezzo secolo di distanza, Lorenzo Iervolino si incarica di ricostruire quella storia, di riempire quel vuoto. Muovendosi tra finzione letteraria e un attento lavoro di ricerca, Trentacinque secondi ancora ripercorre la battaglia di Smith e Carlos dall’infanzia, segnata dalla segregazione razziale, fino alla gara della vita, per approdare al tardivo riscatto civile, politico e sportivo. Una battaglia che si salda alle inquietudini dell’America del secondo dopoguerra: i linciaggi e gli scioperi, Malcolm X e Martin Luther King, l’ascesa delle Black Panthers e l’attivismo del professor Harry Edwards, l’ispiratore della protesta. Che ci rammenta, ancora oggi, come una «vittoria finale» non sia possibile. Ogni generazione dovrà raccogliere il testimone lasciato da quei corridori.

VENERDÌ 26

  • Amnesty circumnaviga il G7
    Dove: Baia di Taormina
    Quando: Venerdì 27 dalle 16:30 alle ore 19:30
    Cosa: Amnesty si mobilita nelle aeree interessate dall’incontro che vede i grandi della Terra a Taormina. Seguiteci per aggiornamenti e novità.

    Post recenti

  • Dottor Unime – Lancia la tua Sfida!

    Dove: Grecale Via Canalone 124 – Torre Faro, Messina
    Quando: Venerdì dalle ore 20:30 alle ore 23:30
    Cosa: L’Associazione socio-culturale universitaria Messina Giovane è lieta di invitarVi presso la location del Grecale, via Canalone 124 (Torre Faro, Messina).
    La serata prevederà:
    – Giropasta + bibita analcolica 12€
    – Giropasta + bibita alcolica 14€

    Durante la serata potrete partecipare al divertentissimo gioco “Dottor Why” , con in palio un magnifico viaggio per 2 persone e tanti, tantissimi altri premi!

    Per prenotazioni ed ulteriori info è possibile rivolgersi direttamente alla pagina Messina Giovane https://www.facebook.com/associazionemessinagiovane/?ref=bookmarks
    oppure ai referenti:
    Adrian Montemayor 348 3765555
    Mirko Burrascano 348 8038860
    Laura Crupi 347 3027522
    Marialuisa Miloro 346 5118481
    Deborah Villarmonte 345 2271635
    Marco Greco 393 2776863

Sabato 27

  • Colle der Fomento live at Retronouveau

    Dove: Retronouveau Via Croce Rossa 33, 98124 Messina
    Quando: Sabato dalle ore 22:30 alle ore 3:00
    Cosa: COLLE DER FOMENTO la formazione che probabilmente ha segnato la storia dell’Hip Hop italiano più di ogni altra.
    Roma State of Mind: Danno, Masito e DJ Baro dal 1994 impongono le regole dell’arte rap sotto la supervisione di Ice One, figura chiave dell’old school; sfornano album scolpiti nella storia come “Scienza doppia H” e “Anima e Ghiaccio” e collaborano con il gota della scena italiana (Esa, Turi, Sparo Manero, Dj Shocca, Dj Double S, Primo & Squarta e Gente guasta).
    Hanno condiviso il palco con mostri sacri come: De La Soul, Eric Sermon, KRS One, Redman, Dj A Track, Dj Craze. Wu Tang Clan e Busta Rhymes.

    VECCHIE MANIERE
    DJ SET ZAMO
    ( HIPHOP/FUNKY/SOUL)
    LIVE SHOW
    KUMPA KREO E DJ LEBIG

    Ingresso 15€ direttamente al botteghino

    Evento in collaborazione con VECCHIE MANIERE & ZANKLE 4

 

Jessica Cardullo

Arianna De Arcangelis

Piazza dell’arte – Un venerdì di musica e successo

Musica, laboratori e tanta gente: la scalinata del rettorato si è accesa in un meraviglioso clima di festa e spettacolo

Per la V edizione della “Piazza dell’Arte Universitaria”, l’Associazione Morgana, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Messina, del Comune e con la collaborazione dell’Associazione Terranostra e della Consulta Provinciale degli Studenti, ha allestito una manifestazione acclamata da studenti e cittadini.

Sin dal pomeriggio, la scalinata del rettorato si è popolata di gente curiosa e/o partecipe alle iniziative; in serata, la gradinata finalmente brulicava di spettatori, soddisfatti di un evento che ha smorzato la noia di un qualsiasi venerdì messinese.

Da non dimenticare, il gradito rinfresco, la “socialissima” area adibita per foto e selfie, che hanno contribuito a contrassegnare la serata.

Si continuerà a parlare del successo della Piazza dell’Arte e si spera – ovviamente – in una prossima edizione.

Jessica Cardullo