Cortometraggi a Messina in concorso per la 51esima edizione del Fotogramma D’oro

Per tre giorni a partire da mercoledì 22 maggio Messina ospita il “Fotogramma d’Oro Short Film Festival”. È storicamente la 51esima edizione e sono i primi anni in cui è organizzata in una città del sud. La sede si sceglie in base al luogo di provenienza del Presidente della FNC (Federazione Nazionale Cinevideoautori) che è dal 2015 Francesco Coglitore, originario di Messina. Dal 22 al 25 maggio al Cinema Apollo dalle 16.30 fino a sera vengono proiettati cortometraggi provenienti da 30 paesi diversi (quelli in lingua originale sono sottotitolati). Una giuria composta da membri della federazione e studenti del DAMS e della facoltà di Psicologia voterà il migliore che sarà premiato la sera di sabato 25. L’ingresso è gratuito sempre.

Coglitore ha spiegato che i 61 corti in gara sono stati attentamente selezionati dagli oltre 300 iniziali e che i registi possono essere più o meno conosciuti, avere una grossa produzione alle spalle, o essersi autofinanziati. Gli studenti che si sono occupati dell’organizzazione dell’evento hanno raccontato che è stato complicato scegliere l’ordine dei corti che non segue un filo logico e non ha un tema per serata. Sono stati messi in fila in base alla lunghezza alternando corti più lunghi (oltre i dieci minuti) a corti più brevi (5-7 minuti).

Anche il genere viene alternato per non rendere la serata monotona, si passa quindi da un tragico come quello ambientato nella sala di attesa di un ambulatorio medico in cui un vecchio signore ha dei ricordi flash sulla sua deportazione da ragazzo in un campo di concentramento nazista, a un cartone animato su due telefoni pubblici in una stazione che tra un arrivo del treno e l’altro s’innamorano. Alcuni corti lasciano spazio a più interpretazioni, come i 15 minuti di una donna che scende le scale, mentre altri sono semplici e diretti, come il corto ambientato in un’Italia distopica del 2048 sotto dominio arabo in cui un reazionario estimatore della pizza napoletana e di Oriana Fallaci sequestra il fattorino che per sbaglio gli ha portato un kebab e lo costringe a mangiare il polpettone fatto in casa di sua mamma. Spesso i registi sono presenti in sala quindi occhio ai commenti durante la rappresentazione.

Il presidente e organizzatore Francesco Coglitore c’è sempre, è gentile e molto disponibile per domande e scambi di opinione. Il fatto che i luoghi di provenienza dei corti siano molti rende la rassegna più interessante: anche uno spettatore non esperto scopre e può apprezzare modi diversi di fare cinema.

Flavia Tecleme

“Vicolo strittu cabaret”: comicità a Messina

Sabato 4 Maggio è andato in scena alla Sala Laudamo del teatro Vittorio Emanuele di Messina lo spettacolo dal titolo “Vicolo Strittu Cabaret”, condotto da Denny Napoli con il direttore artistico Elio Briguglio.

Protagonisti diversi comici rappresentativi dello “stretto”, che hanno affrontato con leggerezza e ironia diverse tematiche, anche forti, riguardanti la nostra terra e i tempi odierni.

La realtà negli ospedali psichiatrici, interpretata dal trio “U triulu”la mafia dal giovane comico Giuseppe La Malfa, in arte Vito, esordiente e per la prima volta debuttante; Le app inutili e i quizzoni televisivi dal “Duo Moka”; la routine stressante dei commessi da Roberto Pizzo; apprendimento di una lingua inglese da Pepo; Bernardino, personaggio siciliano ed eterno bambino che anche da adulto ne combina di tutti i colori è stato il ruolo di Cosimo Briguglio; la scienziata Francesca Munaò ha spiegato la nuova specie animale U zallu missinisi, e il comico intrattenitore Cris ha fatto ballare il pubblico.

Dietro le quinte intervistando i comici

Dopo lo spettacolo, alcune domande di approfondimento al presentatore e ai comici erano d’obbligo.

A Denny Napoli è stato chiesto:

Com’è nato Vicolo Strittu?

È nato perché molti pensano che a Messina non c’è nenti, invece secondo me c’è gente che ha voglia di fare. Io faccio il comico ormai da anni, e andavo fuori Messina per mettermi alla prova e imparare. Sono stato a Palermo e in giro per l’Italia. A Messina abbiamo pensato di creare questo contenitore di comici messinesi, per dare questa possibilità a coloro che avevano voglia di esibirsi, di mettersi in gioco, di fare. Tutti i comici che vedi qui, è gente che diceva: “vorrei fare il comico, ma non so cosa fare”. Eppure sono riusciti a costruire assieme a noi questi pezzi.

Da quanto tempo siete in gruppo? 

Il primo spettacolo si è tenuto a dicembre. Questa è la quarta uscita che facciamo. Il nostro diventerà un appuntamento fisso mensile qui nella sala Laudamo, e poi quest’estate saremo in giro per le Piazze.

Seguono quattro chiacchiere con i comici:

Perché lo fate?

U triulu risponde citando Vittorio Gassman:  non si recita per guadagnarsi il pane…

Si recita per mentire, per smentirsi, per essere diversi da quello che si è.

Si recitano parti di eroi perché si è dei vigliacchi,

si recitano parti di santi perché si è delle carogne,

si recita perché si è dei bugiardi fin dalla nascita

e soprattutto si recita perché si diventerebbe pazzi non recitando..

Cris, giovane comico, risponde: perché è l’unica cosa che ci fa stare con il pubblico, che ci fa ridere, e fa ridere anche il pubblico. È bello soprattutto quello che riceviamo noi dal pubblico, quello che ci arriva. Il loro calore e il supporto costante. Ci fermano e ci dicono “Che bello, è stato divertente, com’era quella battuta?” Significa trasmettere qualcosa alla gente che vuole liberarsi dei problemi della vita per esorcizzarli.

Cosimo Briguglio, nelle vesti di Bernardino, risponde:

Il nostro motto è “A vita è ridiri”, soprattutto quando non c’è niente da ridere. Se uno supera le cose con la risata, supera tutto.

Il duo Moka

Raccontateci un po’… come avete iniziato a far i comici?

Pepo risponde: tutto è nato anni fa, quando ho fatto lo stage per Valtur, come animatore di contatto. C’è stato un esaminando che si chiama Terenzio, che lavorava per Zelig che mi disse: “tu sei un personaggio, già di tuo, dovresti continuare su questa strada perché è il tuo mondo”. Poi entrarono in gioco vari fattori della vita comune di tutti i giorni. Dovevo portare il mangiare a casa e ho dovuto interrompere il Cabaret, però ho fatto sempre qualcosa nell’ambito dello spettacolo, fino a quando non c’è stata la possibilità di ricominciare e l’ho colta al volo.

Il duo Moka risponde: ci siamo laureati al DAMS di Messina da grandi. Abbiano iniziato da giovani nei villaggi turistici.

Al duo Moka: come vi siete incontrati? Come avete formato questo duo?

Ci siamo incontrati in un villaggio. Siamo amici anche nella vita e ci conosciamo dal 1996.

Com’è nato il nome “Moka”? 

Per tenere sveglio il pubblico, come il caffè! I nostri nomi d’arte sono Mollica, per essere buono come il pane, e Carmelo. Abbiamo fuso i due nomi d’arte. Un acronimo, insomma. Abbiamo anche una trasmissione che partirà adesso su Radio DOC, radio di Capo d’Orlando: si tratta di una sorta di talent radiofonico, di cui non possiamo ancora svelare il titolo. Abbiamo anche lavorato ad un evento denominato Emergenza Musica per gruppi emergenti.

A Bernardino è stato chiesto:

Chi sei?

Io sono Cosimo Briguglio, presidente di un’associazione teatrale che si chiama Verba Volant, che ha una tradizione trentennale. Oltre a far teatro ci occupiamo di fare Cabaret. Abbiamo ritagliato il personaggio di Bernardino, e attorno a lui costruiamo tante scenette Oggi ero solo, ma spesso vengo accompagnato a turno dalle persone della mia compagnia. Organizziamo anche cene con delitto, cose nuove nella nostra zona, molto belle e molto partecipate.

Com’è nato il personaggio di Bernardino?

Bernardino è stato estratto da una commedia napoletana (Ce pensa Mammà) di Luigi Di Mario. Abbiamo estrapolato questo personaggio che è piaciuto tanto e l’abbiamo reso un po’ alla Giufà, che ne combina di tutti i colori. Oggi avete visto solo la presentazione di Bernardino, ma Bernardino lavora, lo licenziano, si innamora. Abbiamo fatto tre spettacoli: “Le disavventure di Bernardino 1”; “Le disavventure di Bernardino 2″; ” Le disavventure di Bernardino 3″.

Quale messaggio volete trasmettere al vostro pubblico attraverso i vostri sketch?

Il duo Moka risponde: noi siamo convinti  che se tutti ridono un po’ di più, il mondo è migliore,partiamo. Lo diceva anche Charlie Chaplin. Trasmettere un’ottica ottimista è sempre un messaggio positivo. Al posto di litigare è meglio ridere! Noi facciamo la nostra parte. Poi se tutti fanno la loro, insieme esce qualcosa di grandioso. “Tante formiche riescono a smuovere le montagne” diceva Johnny Dorelli, in “Aggiungi un posto a tavola”.

Denny risponde: la voglia che chi vuole, può fare. Si può creare qualunque cosa, se uno ha voglia, pazienza e tempo.

Il giovane Pepo risponde: a volte non bisogna mai programmare troppo il futuro, perché tutto può cambiare da un momento all’altro, com’è successo a me con il Cabaret. Ho mandato la mia candidatura e ho pensato che non mi avrebbero mai chiamato, e invece il giorno seguente mi hanno chiamato immediatamente.

Progetti per il futuro?

Pepo risponde: migliorare sempre di più! Non bisogna mai star fermi o cullarsi sugli allori. Ciò che ci riserverà il futuro, lo prenderemo.

Sognate di diventare famosi? Di andare in tv?

Non ci facciamo troppi castelli in aria sul diventare famosi, perché poi non si realizzano. Se qualcuno ci guarda  e avverrà bene, lo speriamo!

 

Daniela Cannistrà

Appuntamento ogni giovedì con i concerti dell’Ateneo

Dopo aver felicemente raggiunto – con la scorsa edizione – il prestigioso traguardo dei 30 anni di ininterrotta attività, I Concerti dell’Ateneo Messinese si ripresentano al pubblico con una nuova ed interessantissima stagione; nonostante le difficoltà organizzative siano sempre maggiori, il forte intento dell’ERSU e dell’Università di non rinunciare ad un appuntamento culturale ormai divenuto “storico” ha fatto sì che anche quest’anno si potesse continuare a proporre un’iniziativa molto attesa non solo dagli studenti, ma anche da tutte le altre componenti universitarie e dall’intera cittadinanza.
Per gli studenti, in particolare, I Concerti dell’Ateneo costituiscono un’importante opportunità di crescita culturale e spirituale (come riconosciuto dall’attribuzione di crediti formativi ai frequentanti) e rappresentano anche una piacevole occasione di incontro e di socializzazione, al di là della “routine” accademica.
Il cartellone della stagione 2019 comprende – come sempre – una grande varietà di generi musicali, tale da soddisfare i più svariati interessi del pubblico, specialmente di quello studentesco: Tango, Jazz, Colonne sonore, Pop, Musical e perfino Rock.

Come è ormai tradizione, tutti i concerti si svolgeranno nell’Aula Magna dell’Università, prestigiosa sede istituzionale, il giovedì alle ore 21.

Dando uno sguardo al programma, si può notare che è stato dato particolare rilievo allo spettacolo inaugurale (31 gennaio) ed a quello conclusivo (9 maggio), che – non a caso – saranno dedicati rispettivamente al Flamenco ed al Tango, due generi che riscuotono sempre grandi consensi da parte del pubblico.
Molti degli altri appuntamenti saranno a carattere tematico e prevedono un omaggio a Mina (7 febbraio), una serata dedicata alle liriche d’amore, in coincidenza con la festività di S. Valentino (14 febbraio), celebri danze per pianoforte a quattro mani (21 febbraio), fantasie su Arie d’Opera (14 marzo), la musica pianistica americana (4 aprile) e famose colonne sonore (2 maggio).

Infine ci saranno anche alcuni concerti che spazieranno su un repertorio molto più ampio: il 7 marzo il Trio Friedrich andrà da Mozart alla musica Klezmer; il 21 marzo la Camerata Musicale Ligure proporrà il meglio della musica italiana, da Rossini alle musiche da film di Rota, Morricone e Piovani, fino alla Canzone d’autore di Fabrizio De André e Renato Carosone; la settimana successiva (28 marzo) viaggeremo fra Napoli e Broadway, con Canzoni napoletane e Musicals; infine l’11 aprile il Duo des Alpes presenterà un simpatico programma che andrà dal Barocco di Vivaldi fino al Rock di Michael Jackson!
Le premesse, dunque, ci sono tutte perché anche la stagione 2019 possa riscuotere ancora una volta il pieno favore del pubblico, che negli anni ha sempre risposto in maniera entusiastica.
“È doveroso ringraziare  vivamente il Magnifico Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, – ha detto il Maestro Roberto Metro- che, sulla scia dei Suoi predecessori, ha mostrato di apprezzare e quindi di sostenere un’iniziativa tendente ad elevare il livello culturale degli studenti del nostro ateneo; inoltre, un sentito ringraziamento va rivolto anche ai prestigiosi operatori economici che, ormai da anni, hanno legato il loro nome alla splendida realtà de I Concerti dell’Ateneo Messinese”.

Qui di seguito si allega il link per la consultazione del programma della stagione concertistica: brochure_3

La Biblioteca Regionale di Messina ospita la presentazione del libro “Orizzonti siciliani”

Nell’era della globalizzazione, porre l’attenzione sugli aspetti inerenti la cultura popolare con le sue tradizioni, musiche, colori, è attingere a una preziosa fonte di informazioni che, scaturite dal vissuto e passate attraverso i secoli, si concretizzano in un’eredità da valorizzare e tramandare.
La Biblioteca Regionale “Giacomo Longo” di Messina, in collaborazione con le Associazioni Culturali “Kiklos” e “Antonello da Messina” e il Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani, darà vita, mercoledì 13 febbraio 2019, alle ore 17, presso il salone eventi (via I settembre-Palazzo Arcivescovile) all’iniziativa: “Orizzonti siciliani”.
Verrà proposto un viaggio demoetnoantropologico nel folklore siciliano attraverso un’esposizione curata dalla Biblioteca Regionale, una mostra di opere del noto pittore TOGO e la presentazione del libro “Orizzonti siciliani” (ed. Pungitopo) dell’etnoantropologo, fondatore e curatore scientifico del Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani, Dott. Mario Sarica.
Introdurrà il dibattito il Dirigente Responsabile della Biblioteca, Dott.ssa Tommasa Siragusa, mentre porgeranno i saluti il Dott. Salvatore Bombaci, Presidente dell’Associazione culturale “Kiklos”, titolare del progetto del Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani e il giornalista Sergio Di Giacomo, membro dell’Associazione culturale “Antonello da Messina”.
Gli interventi saranno coordinati dalla Dott.ssa Milena Romeo, in qualità di componente dell’Associazione “Antonello da Messina”, e vedranno il contributo del critico d’arte Dott. Mosè Previti e del Professore Mario Bolognari, Ordinario in discipline demoetnoantropologiche presso il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne (DICAM) dell’Università degli Studi di Messina, autore di numerosi testi in materia, nonché attuale Sindaco della città di Taormina.
Nell’ambito della manifestazione di apertura, alla quale presenzieranno l’autore del testo e l’editore, verranno offerte dall’attore Gianni Di Giacomo letture di brani da: “Orizzonti siciliani”.
In mostra saranno esibite nove opere del tutto inedite di Enzo Migneco, in arte Togo, nate dallo stretto legame affettivo del pittore con la Sicilia, e Messina in particolare, e dall’intenso rapporto culturale, consolidato nel tempo, con il Museo dei Peloritani, nel quale è possibile visionare, all’interno di una mostra permanente di autori siciliani, un quadro dono dell’autore all’Ente.
Tratta dal ricchissimo patrimonio della Biblioteca Regionale, è stata allestita inoltre nel salone eventi, un’esposizione bibliografica e documentaria a tema demoetnoantropologico, costituita da monografie di autori moderni e alcune pregevoli pubblicazioni, tra le quali spiccano: il testo del 1906 “Alla SS: Vergine Immacolata. Canto dei Contadini di Villa Giostra in Messina”, stampato dalla Tipografia del Sacro Cuore presso l’Orfanotrofio del Can. A.M. Di Francia, quello del 1831 “Orazione sulla pia tradizione di Messina rappresentata nel Duomo di Questa il dì 3 giugno 1831…” ad opera di Fr. Serafino Panebianco, e ancora, con datazione 1890 “Tabbaranu”, incentrato su un antico gioco messinese, con dedica autografa dell’autore Salvatore Salomone Marino. Si segnala, inoltre, un articolo di Francesco Guardione sulla Pasqua a Messina nel 1860. Non mancherà inoltre materiale multimediale discografico, quali CD e LP sulla materia. Ed infine, ad impreziosire maggiormente la mostra, preziose stampe antiche e fotografie d’epoca.
L’esposizione bibliografica e documentaria e la mostra pittorica saranno visitabili anche dal 14 al 28 febbraio 2019, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13; e inoltre sabato 16 febbraio: dalle 17 alle 20 e domenica 24 febbraio: dalle 10 alle 13.
L’ingresso è libero e non occorre prenotazione.
Per info: urpbibliome@regione.sicilia.it

Nove studenti Unime a casa Sanremo, previste dirette e collegamenti dal backstage

Quest’anno in occasione del 69° Festival di Sanremo, cinque studenti iscritti al DAMS del Dipartimento Cospecs e quattro studentesse della redazione di UniVersoMe, testata giornalistica multiforme degli studenti UniMe, si troveranno a Casa Sanremo per l’importante manifestazione che si svolgerà dal 5 al 9 febbraio nella cittadina ligure.

Marta Frangella, Cristina Geraci, Giulia Greco ed Elena Perrone, rappresentanti della redazione di web radio di UniVersoMe, avranno la possibilità di accedere al parterre di Casa Sanremo, grazie all’affiliazione con Raduni (l’Associazione che riunisce le radio universitarie italiane). Gli studenti Dora Anastasi, Alfio Alessio Coco, Greta Olivo, Giorgia Puglisi e Denise Reale, accompagnati dalla docente Antonella Cava, svolgeranno un tirocinio, sulla base di un protocollo d’intesa tra l’Ente Consorzio Gruppo Eventi e il Dipartimento Cospecs. In questa occasione avranno la possibilità di stare a contatto con scenari stimolanti riguardanti la comunicazione e organizzazione di uno degli eventi più importanti dell’anno. Casa Sanremo, che nasce nel 2008, è un luogo di aggregazione per giornalisti, artisti e addetti ai lavori che ogni anno approdano nella cittadina ligure per il Festival della Canzone Italiana.

“E’ una grande opportunità per la crescita e la formazione degli studenti Unime – ha detto il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea -. Sarà un’ esperienza meravigliosa che non dimenticheranno mai, con il valore aggiunto che la stessa si inserisce nel percorso di studi da loro intrapreso”.

Durante la manifestazione la web radio dell’Ateneo peloritano si collegherà in diretta, raccontandoci cosa succede dietro le quinte del Festival, ed intervisterà gli ospiti di Casa Sanremo.

Le dirette si potranno seguire tramite i canali social di UniVersoMe.

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