Il Sincero Festival: un atmosfera magica e intima che unisce le persone!

Mercoledì 10 Aprile 2019. Messina. Ore 21.00. Colapesce Cocktail Bar – Caffetteria – Libreria.  Il siciliano Davide Rosolini, CantAttore,FantArtista, CreAttivo e Creatino, si è esibito in live con il suo Tradi Tour.

Quattro termini del tutto singolari lo descrivono: CantAttore perchè opera da anni nel teatro canzone ed i suoi brani sono dei veri e propri microspettacoli teatrali che hanno spesso a che fare con tutti quei problemi semplici della vita dove ci si può sempre trovare dentro la pesantezza di una domanda esistenziale. FantArtista poichè oltre a cantare, suonare e scrivere si imbatte nella realizzazione di strane opere e gadget per i suoi spettacoli, dal Kit dell’ uomo solo al porta portachiavi, dai cartelloni guida per il pubblico  a straordinarie mostre di arte contemporanea. CreAttivo per la sua forte e ricca attività creativa che gli fa sfornare album, canzoni, fumetti, trailer, film, spettacoli, miracoli.  Creatino poichè in fondo è uno di quei creativi molto cretini, che parlano d’ amore con uno sguardo placido e scanzonato senza prendersi mai sul serio.

Davide Di Rosolini, nato a Modica (RG) nel Gennaio del 1982, ha iniziato la sua carriera musicale nel 1998 come bassista/chitarrista in diverse band. Ha pubblicato due dischi con la band Tetra Martire, dov’era cantate e chitarrista: Tre quarti d’ira (2004), Poco prima della fine (2005).È stato fondatore del duo di teatro-canzoni Unduo, insieme a Costanza Paternò con cui ha pubblicato due dischi: Travolti da un insolito destino (2008), Novena (2009). È l’ideatore e il direttore artistico del Sincero Festival. È fondatore dell’associazione no profit per lo sviluppo della musica d’autore MU. Dal 2010 ad oggi pubblica album da solista: Disordine sotto il soppalco (2010), T.R.I.S. (2011), Praticare il bivacco (2012), Combattere l’ansia (2012), Flli Di Rosolini in Novena (2013), Disordine sopra il soppalco (2014), Chilometri, etilometri & aritmie (2015), Il male (2016) e “il male (il film)”(2017).

Locale gremito e pubblico attento in occasione del Sincero festival. Nato nove anni fa dalla mente di tre artisti: Davide Di Rosolini, per l’appunto, Cristiano Fronte e Giorgio Trufley. Il Sincero Festival, è una realtà particolarissima che nonostante non gode di nessun tipo di patrocinio riesce a portarsi avanti attraverso un autogestione consapevole e attraverso la sensibilità di artisti internazionali che, innamorati del progetto, vengono da ogni parte del mondo per sostenerlo.

E’ l’esperimento più riuscito di festival autogestito. Nonostante non goda di nessun contributo pubblico e sia vivo solo grazie alle offerte libere del pubblico e al contributo degli artisti che, innamorati dell’iniziativa, lo sostengono ogni anno portando il meglio dei loro spettacoli, riesce a regalare un atmosfera magica e intima che unisce le persone e fa crescere dentro i cuori di tutti il senso di appartenenza ad una grande famiglia.

Gabriella Parasiliti Collazzo

Una sequenza felice: salute, sport e alimentazione

Venerdì 5 aprile 2019. Messina. Aula Magna del Dipartimento di Economia. Il convegno è stato organizzato congiuntamente dall’Università di Messina, dall’Associazione ALuMnime e dall’Unione Sportiva Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani – US ACLI, per festeggiare la Giornata Internazionale dello Sport e la Giornata Mondiale della Salute, per celebrare le due ricorrenze del 6 e 7 aprile.

Il convegno si è svolto con il patrocinio del CUS Unime, presieduto da Antonino Micali, del Centro Medico Sportivo dell’Università di Messina diretto da Daniele Bruschetta; dall’Associazione Bios, presieduta da Carmelo Lembo; dalla sezione provinciale dell’E.N.D.A.S, presieduta da Salvatore Sidoti, dalla sezione regionale dell’Associazione Italiana Avvocati dello Sport, coordinata da Antonio Carmine Zoccali; dal Circolo del Tennis e della Vela , presieduto da Antonio Barbera e da Olympialex.

All’iniziativa hanno preso parte illustri studiosi provenienti dall’accademia, dalla magistratura e dal mondo delle professioni come: Francesco Rende, docente di diritto sportivo nell’Università di Messina;  Giuseppe Liotta, dell’Università di Palermo; Mauro Mirenna e Maria Militello, entrambi magistrati del Tribunale di Messina; Demetrio Milardi e Eliseo Scarcella, appartenenti al ramo di medicina dello sport, Giacomo Dugo e Paola Dugo, appartenente al mondo della chimica degli alimenti; Maurizio Lanfranchi e Carlo Giannetto, di marketing agroalimentare; Davide Trio e Gabriele Blanca, esperti in nutrizione; Marina Magnanti, allenatrice della judoka Odette Giuffridamedaglia d’argento ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016 . Laura Santoro, componente del Collegio di garanzia del C.O.N.I. e docente di diritto sportivo nell’Università di Palermo; Damiano Lembo, Presidente Nazionale US ACLI e Coordinatore Nazionale C.O.N.I degli Enti di Promozione Sportiva.

©GabriellaParasilitiCollazzo, Salute-Sport-Alimentazione, Aula Magna dipartimento di Economia, Messina 2019
©GabriellaParasilitiCollazzo, Salute-Sport-Alimentazione, Aula Magna dipartimento di Economia, Messina 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©GabriellaParasilitiCollazzo, Salute-Sport-Alimentazione, Aula Magna dipartimento di Economia, Messina 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La manifestazione, pensata dall’Ateneo in sinergia con le altre associazioni, per le ricorrenze delle due “Giornate Mondiali” dello sport e della salute, ha fatto ricadere la scelta del luogo sul dipartimento di Economia non casualmente, ma, in quanto salute e sport generano utili, le imprese si muovono con interesse, in loro, dimora un valore economico. Economicamente parlando, sono elevati i numeri che ruotano intorno allo sport, ecco il perché la scelta della Facoltà di economia.

Lo sport, secondo quanto è affiorato nel degli innumerevoli interventi, ha delle forti potenzialità, al di là di quelle economiche. Favorisce lo sviluppo psichico dei soggetti, crea cittadinanza attiva, previene malattie, riduce patologie già in atto, è strumento di aggregazione sociale e di accrescimento personale.

Il convegno ha posto l’accento sull’esercizio fisico, abbinato a un sano e corretto regime dietetico. Grazie a una maggiore attenzione da parte dell’individuo verso il proprio benessere, il legame tra alimentazione, salute e forma fisica sta diventando un valore sia individuale che sociale. A questo ha contribuito in maniera determinante anche lo sport che, attraverso l’espressione corporea, promuove un rapporto diverso con il corpo. Un costante esercizio fisico migliora l’efficienza del corpo e agisce positivamente sull’attività mentale concentrando e coordinando le funzioni corporee secondo tecniche espressive che coinvolgono il corpo e la mente di un individuo.
Una dieta ricca di alimenti che garantiscono un apporto di acidi grassi insaturi può certamente giovare alla salute dell’atleta e quindi anche alla prestazione sportiva, mentre una dieta erroneamente pianificata, che ponga troppa attenzione agli introiti proteici, oppure una dieta che preveda un insufficiente apporto calorico, comporta un ripristino inadeguato dei depositi di glicogeno muscolare e quindi un calo della performance. Tra le varie diete, quella mediterranea è stata promossa come la più idonea ed efficace. Ottima anche per gli Omega3, fondamentali per chi fa attività fisica. Infine, si è parlato di argomenti come i functional food e gli integratori alimentari, i cui componenti aggiuntivi, assunti nelle giuste quantità, evitando gli abusi, migliorano le prestazioni dei soggetti.

Gabriella Parasiliti Collazzo

ArcheoME, ACLI e Panathlon. Tre associazioni: un’unica missione

Mercoledì 3 aprile 2019. Un esempio di rispetto per l’ambiente e cittadinanza attiva arriva da tre associazioni, di natura diametralmente opposta, che si uniscono per restituire dignità e decoro ad una villetta sita in Via principessa Mafalda. Graminacee, rifiuti di ogni natura, deiezioni, abbandono e vandalismo regnavano in ogni dove. I ragazzi di ArcheoMe in collaborazione con gli operatori volontari delle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani – ACLI, unendo le loro forze, dopo oltre cinque ore di lavoro intenso e costante, sono riusciti a bonificare gran parte degli oltre 600 mq del sito.  Un lavoro duro che non è stato completamente portato a termine ma che vedrà un secondo intervento, subito dopo le festività pasquali.

©ArcheoME, pulizie di primavera, via Principessa Mafalda, Messina 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©ArcheoME, pulizie di primavera, via Principessa Mafalda, Messina 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©ArcheoME, pulizie di primavera, via Principessa Mafalda, Messina 2019

 

Venticinque ragazzi, coordinati dal presidente di ArcheoMe, Francesco Tirrito, e dalla Responsabile Locale Ente Accreditato delle ACLI, Selene Schirru, con alla mano: zappette, secchi, cesoie, rastrelli, guanti, scope, e tanta buona volontà hanno fatto un’esperienza che va al di là delle aspettative. Momenti di fatica ma che hanno dato gioia e soddisfazione, momenti di aggregazione sociale, momenti di inclusione, collaborazione e crescita personale. Un gesto banale, quasi scontato ma che ha fatto comprendere che  – La solidarietà è l’unico investimento che non fallisce mai – come sosteneva Henry David Thoreau.

©ArcheoME, pulizie di primavera, via Principessa Mafalda, Messina 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il presidente del Panathlon club junior Antonino Monea e il vicepresidente Nunzio De Salvo hanno donato 6 alberi di ibisco che verranno interrati nella seconda parte della bonifica.

il Dottor A. Monea ha precisato che:

“Noi del Panathlon, abbiamo nel nostro DNA associativo un amore per tutto ciò che è sport, quindi, prestiamo particolare attenzione alle villette o ai parchi ove la fascia più tenera della popolazione può praticare attività fisica all’aria aperta nel modo più salutare possibile. Purtroppo, dobbiamo far fronte ad una triste realtà che colpisce soprattutto il sud d’Italia: la scarsa educazione civica dei cittadini. Così ho colto l’occasione per unirmi al presidente di ArcheoMe, che ha in adozione questo piccolo spazio verde, per aiutarlo nel suo progetto. I soci del nostro club si son dichiarati immediatamente entusiasti dell’iniziativa e ci siamo immediatamente attivati. Ringrazio in particolar modo le ACLI che senza di loro non sarei stato a conoscenza di quest’evento e auspico collaborazioni future.”

Francesco Tirrito, che ha in adozione lo spazio da circa un anno, si è manifestato appagato del risultato conseguito:

“Grazie all’impegno degli scorsi mesi e a quello odierno, adesso ci resta l’ultima parte, la più divertente: abbellire la Villetta, piantare gli alberelli regalati dal Panathlon Junior Club Messina, a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per la generosità, e apporre la targa definitiva! Una targhetta in memoria di Ciccio Corriera, l’ultras messinese, nonché caro amico, tragicamente scomparso in un incidente stradale due anni fa a Roma.
Ringrazio tutti per il supporto. È meraviglioso vedere una comunità rispondere positivamente per riqualificare il proprio territorio.

 

Gabriella Parasiliti Collazzo

L’Europa necessaria: incontro con Massimo Cacciari

Quale senso dobbiamo dare oggi all’Europa? Questo l’interrogativo che Massimo Cacciari, filosofo, accademico e politico italiano di fama internazionale, ha posto lo scorso 27 marzo 2019 dinnanzi all’aula gremita del Rettorato dell’Università di Messina. Ospite d’onore della cerimonia di inaugurazione del 290° Anno Accademico dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti, ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “L’Europa necessaria”. Alla cerimonia hanno preso parte il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, che ha consegnato al professor Cacciari il Diploma di Socio Corrispondente e il distintivo dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti, e il prof. Giovanni Cupaiuolo, Vicepresidente dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti.

©GiuliaGreco Massimo Cacciari, Aula Magna del Rettorato – Messina, Marzo 2019

L’intervento tenuto dal prof. Cacciari ha indagato, alle porte delle prossime elezioni europee, la possibilità reale di costruire una nuova Europa, dotandola di quella cornice di senso di cui ultimamente è stata spogliata. Risulta necessario effettuare a tale scopo un’analisi obiettiva della situazione attuale, che tenga conto delle criticità e che proponga parallelamente prospettive di superamento, attuabili non solo attraverso programmi concreti, ma specialmente ridando valore alla dimensione ideale. Come ha più volte ribadito Massimo Cacciari, sono infatti le idee e non le situazioni contingenti a promuovere il cambiamento e l’azione. Parlare di dimensione ideale e valoriale non significa dunque, come si potrebbe facilmente pensare, astrarsi dalla realtà, ma al contrario attuare una pratica di realismo. Quello stesso realismo, disincantato e coscienzioso, che guidò i padri fondatori dell’Europa al termine dei due grandi conflitti mondiali. L’unione politica europea nacque proprio come “idea di sconfitti” che, pur essendo perfettamente consapevoli dell’impossibilità di esercitare alcuna egemonia politico – militare (assunta da USA e URSS), credevano che l’Europa avesse ancora una missione. La costruzione dell’Europa fu dunque dettata, fin dalle sue origini, da una ricerca circa il dover essere che dovesse animarla, circa il senso che dovesse guidarla.

©GiuliaGreco L’Europa necessaria, Aula Magna del Rettorato – Messina, Marzo 2019

L’Unione politica europea, sottolinea il prof. Cacciari, non si nutre esclusivamente di interessi meramente economici. Il becero determinismo economicistico non avrebbe mai potuto, e non può tuttora, dare anima e vigore all’identità europea, in quanto la politica e l’economia richiedono come necessario sostegno la dimensione autenticamente ideale. Sembra così venire ribaltata l’idea marxista, che pone la struttura, intesa come insieme delle forze produttive e dei rapporti di produzione, alla base della sovrastruttura, avente in sé gli ordinamenti giuridici, politici e tutte le forme della coscienza sociale. È chiaro allora che l’Europa, sin dagli albori della sua storia, sia sempre stata concepita come un dover essere, mai definita, ma sempre immaginata, non materiale, ma spirituale.

“Non è possibile conferire all’Europa un significato materialmente circoscritto o una determinatezza originaria. L’Europa è un’idea che ci deve guidare, oggi più di prima, con grande realismo”.

Ma cosa implica questo realismo? Per quanto possa apparire paradossale, fare realismo significa innanzitutto appellarsi alla sfera ideale, comprendendo la necessità dell’esistenza dell’Europa. A tale scopo, il filosofo ci invita a combattere ogni forma di nazionalismo, ravvisando che la sovranità europea non esclude in alcun modo quella nazionale.

“Costruire insieme agli altri Paesi un foedus non è un sacrificio e non mina la sovranità nazionale, che da sola non avrebbe nemmeno funzione consolatoria. Creare un foedus che si organizzi in maniera funzionante è invece l’unico modo per difendere la sovranità nazionale”.

©GiuliaGreco Il Rettore Cuzzocrea consegna il Diploma di Socio Corrispondente a Massimo Cacciari, Aula Magna del Rettorato – Messina, Marzo 2019

Tuttavia, il dilagare dei nazionalismi e la stessa Brexit sono chiari segni che testimoniano la tendenza opposta, sintomo di sfiducia nei confronti di un’Europa che ha totalmente perso la capacità e la volontà di seguire una rotta comune a favore degli interessi particolaristici dei singoli Stati. Cosa fare allora? Evocare i pilastri fondanti della solidarietà e della sussidiarietà con lo scopo di fondare una grande politica estera comune, sinergica e organica, è una delle proposte del filosofo, insieme all’abolizione della regola dell’unanimità in Consiglio e alla richiesta di un vero diritto internazionale. Oggi, nel mondo del “disordine globale”, in un momento in cui i diversi spazi imperiali minacciano di confliggere tra di loro, in cui dilagano le terre di nessuno e le organizzazioni internazionali sono afone, l’Europa può e deve rivestire il ruolo di potenza federante.

“Noi europei ci siamo totalmente dimenticati che dalla fine della II Guerra mondiale mediare e favorire il dialogo è precisamente la nostra missione. Non è questo un dover essere impegnativo e affascinante? Non può dare un senso al nostro agire? Non potremmo essere noi gli attori protagonisti di un disegno di pace e armonizzazione?”.

©GiuliaGreco L’Europa necessaria, Aula Magna del Rettorato – Messina, Marzo 2019

A questi interrogativi carichi di speranza, che il professore pone specialmente alle nuove generazioni, si accompagna la completa consapevolezza di esiti probabilistici ben distanti da un destino di pace, unione e costruzione. Che l’Europa esistente possa disgregarsi è una possibilità concreta, e il professore lo sa bene. Le conseguenze a quel punto sarebbero “matematiche”: i singoli “staterelli”, che tali sono da soli, sarebbero costretti a una competizione spietata e crollerebbero così tutte le aspettative connesse a un regime democratico. A questa prospettiva tutti insieme dobbiamo saper rispondere e prepararci attraverso gli strumenti illustrati da Massimo Cacciari nella serata di mercoledì: analisi obiettiva, programmi concreti, valori che abbiano la forza di animarci e guidarci.

 

 

 

Giusy Mantarro

Viaggio in Italia con la Camerata Musicale Ligure

Giovedì 21 marzo 2019. Aula Magna del Rettorato di Messina. Ospite la “Camerata Musicale Ligure con il loro spettacolo: “Viaggio in Italia”.  Siamo al 7ᵒ appuntamento della stagione concertistica 2019 che comprende una grande varietà di generi musicali. Una brillante idea creata dall’Università per entrare meglio in contatto con la propria città e i propri cittadini. La Camerata Musicale Ligure, costituitasi ad Imperia, nel 1988, presenta oltre 25 anni di sfavillante attività concertistica, invitata da numerose istituzioni italiane ed estere, ha all’attivo centinaia di concerti e decine di brani in programma con un vasto repertorio, dal barocco alla musica leggera.

©LauraLaRosa, (Concerto d’Ateneo), Aula Magna Rettorato, Messina 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un tour tutto all’italiana. Tutti i brani eseguiti riportavano in vita L’Opera, Il Cinema e la Canzone d’autore.

Ouverture da “il barbiere di Siviglia” – G. Rossini, Il valzer del Gattopardo – N. Rota; Il Padrino – N. Rota; Felliniana – N. Rota; Pinocchio – F. Carpi; La vita è bella – N. Piovani; Spaghetti Western Story – E. Morricone; Gente di Mare – F. De André; Medley di Canzoni napoletano – Medley di Canzoni napoletane.

©LauraLaRosa, (Concerto d’Ateneo), Aula Magna Rettorato, Messina 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

©LauraLaRosa, (Concerto d’Ateneo), Aula Magna Rettorato, Messina 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

©LauraLaRosa, (Concerto d’Ateneo), Aula Magna Rettorato, Messina 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sala gremita. Tutto esaurito. Pubblico attento. Si registra così, con gran successo, il sold-out per la 31^ stagione dei concerti dell’ateneo. Sentito l’omaggio a De André, richiesto il bis dalla platea, complice anche il fatto che ricorresse il ventennale della scomparsa.

L’Università vi aspetta per il prossimo appuntamento: giovedì 28 marzo ore 21.00 , Aula Magna del Rettorato. Ospiti: Silvia Martinelli – soprano, Andrea Trovato – pianoforte. Programma previsto: “Da Napoli a Broadway”.

Gabriella Parasiliti Collazzo

Francesco Galletti in mostra con “I quattro elementi”

©SofiaCampagna, Apollo spazio arte, Marzo 2019

Francesco Galletti, autore della mostra “I quattro elementi” è un artista cresciuto nelle vie messinesi dove tutt’oggi vive e lavora. Avendo da sempre nutrito e coltivato una forte passione, propensione e predisposizione per gli studi artistici, dopo il diploma conseguito al liceo artistico, continua con questo percorso laureandosi in pittura all’Accademia delle belle arti “Kandiskij” di Messina. Nell’agosto dello stesso anno partecipa al XXVII concorso di pittura nazionale del Castello di Spadafora (Me) ottenendo il secondo premio della critica. All’ottobre del 2018 risale la sua prima personale alla Villa Barone Alfieri di Pozzallo. L’1 Marzo Francesco Galletti invita i cittadini all’inaugurazione della sua prima mostra nella città in cui è nato, Messina, ospitata nella sala di esposizioni del cinema Apollo, dove fa sfoggio della bellezza artistica delle sue pitture astratte in tutte le sue sfaccettature. La mostra si è resa visitabile per due settimane, consentendo libero accesso all’arte e a tutto ciò che ne concerne, fra colori e forme di significato diverso. Le opere d’arte prendono il nome de “I quattro elementi” in quanto pitture realizzate con i colori dei quattro elementi della natura. L’evento si è concluso il 19 Marzo, con riscontro estremamente positivo da parte del pubblico, che si è mostrato interessato a una nuova entusiasmante e creativa esperienza artistica.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   Dalila De Benedetto

Si riporta qui di seguito una galleria di foto della mostra:

©SofiaCampagna, Apollo spazio arte, Marzo 2019
©SofiaCampagna, Apollo spazio arte, Marzo 2019
©SofiaCampagna, Apollo spazio arte, Marzo 2019
©SofiaCampagna, Apollo spazio arte, Marzo 2019
©SofiaCampagna, Apollo spazio arte, Marzo 2019

La giornata del rene spiegata dal professor Domenico Santoro

17 marzo 2019. Messina. Piazza Cairoli.  La Scuola di Nefrologia dell’Università di Messina dalle ore 9:00 alle 17:00, con un gruppo di medici, coordinati dal professor Domenico Santoro, professore associato di Nefrologia nonché dirigente medico dell’UOC Nefrologia e Dialisi presso il Policlinico universitario, per offrire alla città informazioni gratuite e screening sulla funzione dei propri reni, in occasione, appunto, della Giornata mondiale del rene 2019.

Il professore Santoro, per primo, ci ha fornito alcuni dettagli di approfondimento in merito all’evento attraverso un alternarsi di domande e risposte:

Professor Santoro, come mai oggi ci troviamo qui, in piazza?

“Come ogni anno, dal 2008, si dedica una giornata al rene, che prende il nome di giornata mondiale del rene, GMR, e ogni anno propone un tema diverso.  Il tema del 2019 è: “Salute per i Reni per ciascuno ed ovunque – Kidney Health for Everyone Everywhere”. Si dedica questa giornata perché le malattie renali sono più comuni di quello che si pensi, e in generale, colpiscono l’8/10% della popolazione. Nel sito internazionale della GMR ci sono numeri interessanti, che dovrebbero far allertare la popolazione, infatti, 825 milioni di persone in tutto il mondo soffrono di insufficienza renale cronica. Se noi facessimo un confronto con diabete, malattia molto più conosciuta, ci renderemmo conto che colpisce molte meno persone, solo 380 milioni, ma ha comunque un eco maggiore tra la popolazione. L’insufficienza renale è una malattia con una mortalità abbastanza importante, basti pensare, che ogni anno muoiono 2,4 milioni di persone di insufficienza renale cronica. Poi è presente la forma acuta della malattia (IRA): 13 milioni di persone al mondo, ne soffrono. Con una mortalità molto più alta: il 13%. L’85% dei pazienti con questa malattia proviene dai paesi poveri, ergo, con più difficoltà all’accesso all’acqua, poiché i reni funzionano se si ha un determinato apporto idrico. Anche le classi sociali meno abbienti presentano percentuali più alta di rischio di contrarre tale patologia. Il tutto si riallaccia al tema di quest’anno “disuguaglianza in sanità”. L’allerta che noi vogliamo dare è soprattutto di cercare di portare la salute dei reni per ciascuno e ovunque come cita il nostro motto Kidney Health for Everyone Everywhere.”

Cosa fate in piazza per l’esattezza?

“Facciamo dei controlli gratuiti, accessibili a tutti. Per controllare se si è affetti da malattie renali basta veramente poco: controllare la pressione arteriosa, un esame delle urine, la misurazione delle creatinina e un’ecografia ai reni. Per fare uno screening sulle malattie renali ci vuole un attimo. Ricordo che l’8-10% ne soffre. Penso che sia davvero importante farlo annualmente.”

Ha qualche appello da fare?

“Sì. Si dice che la sanità dev’essere uguale per tutti, ma questo non è così. Soprattutto al sud. Ed è un problema. Non qualitativo, il problema non è un’incapacità della classe medica del meridione, ma la questione è di tipo politico nazionale. Un settore che risulta molto carente nel nostro territorio è quello dei trapianti di reni. Il trapianto renale costituisce la migliore arma che abbiamo quando la funzione renale tende a spegnersi e costituisce sicuramente la più valida alternativa alla dialisi. E mentre siamo in grado di affrontare ogni sfida nel nostro territorio per cercare di salvare la salute dei reni quando arriva il momento della terapia sostitutiva, per ottenere un trapianto siamo costretti nuovamente a viaggi della speranza. L’attività dei trapianti si presenta fortemente disomogenea sul territorio nazionale. Esiste una forte differenza territoriale nella attività di donazione che genera profondi divari regionali.“

Oggi qui con voi c’è il sism?

“Sì. Oggi, qui con noi, c’è il Sism. Roberta Minasi, presidentessa del Sism, ci accompagna da alcuni anni insieme al gruppo della Nefrologia. Presente anche la fondazione del rene policistico. Ed il rappresentante della fondazione è qui con noi.”

Le ultime, preziose, informazioni ce le da Roberta Minasi, presidentessa del Sism Messina che si ricollega con il discorso del Dottor D. Santoro ponendo nuovamente l’accento sulle disuguaglianze sociali:

“Oggi di sente tanto parlare di “disuguaglianza in salute”, Lo stato di salute di un individuo o di una popolazione è determinato da molteplici fattori strettamente correlati tra loro, quali istruzione, assistenza sanitaria, reddito, occupazione, tipologia dell’abitazione, situazione familiare, stili di vita. È come se il posto occupato da ciascuno di noi in relazione a tutti gli altri sia rilevante…chi si trova sopra di noi nella scala sociale gode di una salute migliore, chi sta sotto soffre di condizioni peggiori. Avere uguaglianza nell’accessibilità alle cure significa ridurre le disparità dei tenori di vita dei membri della società. Attraverso dunque questa attività di prevenzione “primaria” in piazza, chiunque può avere la possibilità di ricevere informazioni, consigli, chiedere un parere ad un professionista… In fondo, la “mission” che ci proponiamo è proprio questa: Affrontare tematiche di salute in maniera semplice, con linguaggio comune cercando di superare o abbattere totalmente il muro del timore e del disagio che tanto spesso si rileva come altro ostacolo per le proprie cure: l’instaurazione di una proficua relazione tra individuo e professionista sanitario.”

Gabriella Parasiliti Collazzo

 

Il Policlinico di Messina si tinge di Lilla!

Venerdì 15 marzo 2019. Policlinico di Messina. Aula Magna. Padiglione F. Ore 15.00. In occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla si è tenuto un congresso sui disturbi alimentari. L’importante evento è stato organizzato dall’ U.O. Disturbi Alimentari Asp di Messina, in collaborazione con il Sism (Segretariato Italiano Studenti Medicina) finalizzato ad informare e sensibilizzare il territorio su tutte le sfaccettature legate alla diffusione delle problematiche psicologiche che concernono il rapporto tra gli individui e il cibo.

La dottoressa Teresa Tricomi, Psicologo-Psicoterapeuta del Centro semiresidenziale il Cerchio d’Oro, ci spiega come e da chi è nata l’idea per la realizzazione di una struttura di tale portata:

Il Cerchio d’oro (Dipartimento salute mentale – Messina) è nato nel 2004 a Messina come progetto sperimentale e nel 2007 è diventato un’unità operativa ambulatoriale. Opera per la diagnosi, la cura e la gestione integrata dei Disturbi del Comportamento Climentare (Dca), offrendo un livello di assistenza di tipo ambulatoriale e, dal 2011, grazie alla vincita di un finanziamento regionale, è diventato un centro semiresidenziale. La struttura è coordinata dalla dottoressa Rossana Mangiapane, dirigente medico e psichiatra: è da lei che è nato tutto, da una sua idea. L’equipe presente è formata da circa 10 figure specializzate suddivise così: un medico psichiatra, un nutrizionista, due psicologi, tre tecnici della riabilitazione psichiatrica, due dietisti e un infermiere professionale. Insieme collaboriamo alla diagnosi e alla stesura dei trattamenti individuali specifici per ciascun paziente e per ciascun disturbo. Le terapie comprendono la riabilitazione nutrizionale progressiva, i pasti assistiti, la psicoterapia individuale e di gruppo, le visite mediche e psichiatriche, i gruppi per i familiari, le attività riabilitative, espressive e occupazionali. L’accesso alla nostra struttura è libero e si può effettuare tramite prenotazione telefonica. Attualmente ospitiamo circa 290 pazienti.

Roberta Minasi, presidentessa del Sism Messina, ci spiega su cosa verte l’intero congresso, quale e perché la scelta del tema principale:

Il fiocchetto lilla ha origine in America e rappresenta da più di 30 anni la lotta contro i disturbi del comportamento alimentare. Come ogni anno, abbiamo deciso di celebrare questa giornata tematica nazionale, ma quest’anno un’attenzione particolare verrà rivolta al mondo dei social. Perché questa scelta? I disturbi alimentari, sono considerati una vera e propria epidemia sociale. Internet è sicuramente un grande dono che offre infinite opportunità, ma, oggi della medaglia del “social” vorremmo anche mostrare l’altra faccia, quella “negativa”. Attraverso i social si può accedere a qualsiasi contenuto, ci si può connettere con chiunque. È così che “Questa malattia” si può “trasmettere” da una pagina all’altra dei social più importanti a livello mondiale, da una foto all’altra, da un hashtag all’altro. È come se a rappresentare una nuova scala dei valori, i social suggerissero: “Dieta-fitness-stile di vita sano-perfezione”. È chiaro che ormai i contenuti mediali possano veicolare e stimolare comportamenti rischiosi caratteristici dei disturbi alimentari. Per farvi un esempio pratico cito la DIETA BLUE JEANS che implica l’assunzione massima di 300 kilocalorie al giorno: è un gruppo chiuso di Facebook, dove ci si scambia consigli per raggiungere la fantomatica “perfezione”.”

Durante il convegno, oltre alle varie esposizioni dei relatori presenti, sono state lette delle testimonianze di persone affette da Dca, e sono stati proposti due laboratori interattivi: “La connessione” e “Lettura attenta”. Sono state selezionate 12 persone volontarie dal pubblico, di entrambi i sessi, che si sono sottoposte ad esperimenti sociali aventi il fine comune di dimostrare come oggigiorno non siamo più abituati ad osservare. Siamo poco attenti e non ci accorgiamo di ciò che ci succede intorno. Troppo spesso viviamo con la testa china sul telefono in uno stato di coma perenne. In questo clima diventa impossibile salvare chi ci sta intorno. Spesso, ai nostri occhi, il problema è invisibile, in quanto non ce ne accorgiamo. Ed è per questo che il dottor Giuseppe Rao, in accordo con la dottoressa Rossana Mangiapane, suggeriscono di fare rete. Rete intesa nel senso più totale del termine.

Gabriella Parasiliti Collazzo

Giornata mondiale del rene: La Nefrologia Unime domenica 17 a piazza Cairoli

Al fine di diffondere una cultura sull’importanza della salute dei reni, ogni anno dal 2008 viene celebrata la giornata mondiale del rene, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle patologie renali.

Anche quest’anno, la Scuola di Nefrologia dell’Università di Messina, diretta dal Prof. Buemidomenica 17 marzo 2019 dalle ore 9 alle 17, sarà in Piazza Cairoli con un gruppo di medici, coordinati dal Prof. Domenico Santoro, per offrire ai cittadini informazioni gratuite e controlli sulla funzione dei propri reni.

Il tema del 2019 è “Salute per i Reni per ciascuno ed ovunque (Kidney Health for Everyone Everywhere)”, con l’obiettivo di evidenziare il crescente carico di malattie renali e disparità di salute dei reni e disuguaglianza in tutto il mondo.
Si stima che 850 milioni di persone in tutto il mondo abbiano malattie ai reni per varie cause. La malattia renale cronica causa almeno 2,4 milioni di decessi all’anno ed è ora la sesta causa di morte in più rapida crescita, e si stima che diventi probabilmente la quinta causa principale di anni di vita persi entro il 2040.
L’insufficienza renale acuta (IRA), un importante causa di malattia renale cronica, colpisce oltre 13 milioni di persone in tutto il mondo e l’85% di questi casi si riscontra nei paesi a basso e medio reddito. Si stima che circa 1,7 persone muoiano ogni anno a causa dell’IRA.
Il Prof. Santoro ci spiega che “da parecchi anni i pazienti del territorio messinese non devono più effettuare viaggi della speranza per ottenere una diagnosi di malattia renale né per farsela curare, grazie ad un programma ormai avviato e riconosciuto di biopsia renale, tale da far diventare il reparto di Nefrologia sia dell’Adulto che del Bambino, Centro di Riferimento Regionale per le Malattie Renali Rare.

Al contrario un settore che risulta molto carente nel nostro territorio è quello dei trapianti di reni. Il trapianto renale costituisce la migliore arma che abbiamo quando la funzione renale tende a spegnersi e costituisce sicuramente la più valida alternativa alla dialisi.
E mentre siamo in grado di affrontare ogni sfida nel nostro territorio per cercare di salvare la salute dei reni quando arriva il momento della terapia sostitutiva, per ottenere un trapianto siamo costretti nuovamente a viaggi della speranza. E questo non perché ci sia un’incapacità della classe medica del meridione ma perché c’è una scarsa attenzione su chi governa i trapianti a livello nazionale e della politica nei riguardi del nostro territorio. Non è giusto che una persona solo perché nasce a Messina, ma oserei dire in tutta l’area dello stretto, abbia meno garanzie e meno opportunità di salute (che dovrebbe da costituzione essere garantita a tutti ed in egual modo).
L’attività dei trapianti è fortemente disomogenea sul territorio nazionale. Esiste una forte differenza territoriale nella attività di donazione che genera profondi divari regionali. Tale sostanziale differenza non è sorprendente per la forte differenza di distribuzione di servizi di trapianto d’organo sul territorio nazionale.
Il 50% dei centri trapianto risiedono nel Nord Italia o fanno parte della associazione Nord-Italia Transplant 19 su 37. Il maggiore numero dei centri è osservato in Lombardia e Veneto, rispettivamente con 7 e 4 centri. Tale distribuzione disomogenea produce un numero di Trapianti di Rene fortemente sbilanciato: Nord il 62.9% (n. 1.133) •Centro il 211.1% (n. 381)•Sud il 16% (n. 288).
L’attività anche nel Trapianto di Rene da Donatore Vivente è maggiormente disomogenea sul territorio nazionale rispetto al trapianto di rene da donatore deceduto. Nel Nord Italia si esegue il 73.1% (n.199) •Al Centro il 16% (n.43 ) •Al Sud l’11% (n. 30 ).

 

“L’opera degli ulivi”: anni di piombo, lotte politiche e faide ‘ndranghetiste

L’autore Santo Gioffrè e i relatori – ©FernandoCorinto, Aula Magna “L. Campagna”, 13 marzo 2019

È stato presentato presso l’Aula Magna “L. Campagna” del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche, il volume L’opera degli ulivi, di Santo Gioffrè, medico, appassionato di documenti antichi e del mondo ellenico, scrittore di romanzi storici. Hanno moderato l’incontro i professori: Mario Pio Calogero, Luigi Chiara e Giovanni Moschella.

Introduce il discorso Mario Pio Calogero:

“Il libro narra la tragica storia di uno studente universitario calabrese, ambientata a Messina, nel nostro Ateneo ed in un paese della Calabria, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Un periodo caratterizzato da un forte binarismo di ideali, presente soprattutto tra i giovani: studio e impegno politico. Ideali che caratterizzano lo stesso protagonista, Enzo Capoferro. Un romanzo a forte carica ideologica, giustificatorio, se non esaltativo, in contrapposizione all’estremismo di destra, delle violenze rivoluzionarie della sinistra estrema nel ’68 universitario messinese. Il testo è una vera e propria incursione, lucida e asciutta, nei retroscena sommersi di un mondo velato della Messina degli anni di piombo. Ѐ la storia di una Calabria amara, quella ‘ndranghetista, fatta di riti, di convenzioni, di catene che legano i protagonisti ad una società fondata sul vincolo dell’onore e sul patto di sangue, segnata da un destino già scritto, a cui sembrerebbe impossibile sottrarsi. Ove nemmeno l’amore per Giulia, la sua amata, potrà salvarlo.”

In un’atmosfera intima e raccolta il pubblico è sembrato molto attento alle descrizioni illuminanti dei vari relatori.

L’autore, Santo Gioffrè, ha ringraziato i presenti, dimostrandosi soddisfatto per l’organizzazione dell’incontro ed ha fornito ulteriori dettagli della trama, anche di tipo autobiografico.

Gabriella Parasiliti Collazzo