Per Willy, contro ogni forma di violenza!

Si terrà sabato 19 settembre 2020 alle 17 presso Piazza Unione Europea, il SIT-IN per Willy Monteiro, contro ogni forma di violenza.

“Non possiamo girarci dall’altra parte quando nella nostra società un ragazzo viene pestato e ucciso dalla cultura della forza e della violenza. Vogliamo unirci per evidenziare un’emergenza reale di questo paese: quella culturale e sociale. Dobbiamo contrastare la narrazione aggressiva e violenta che proviene da certe organizzazioni e certi partiti politici, per cui gli assassini di Willy simpatizzano, che alimentano le tensioni sociali. Non è possibile che oggi un ragazzo non debba sentirsi al sicuro a causa di questi continui episodi.
Per questo ci diamo appuntamento a Piazza Unione Europea in una piazza non violenta, per non dimenticare il sorriso di una giovane vita, strappata da un gruppo di violenti e per chiedere a gran voce giustizia per Willy”. Queste le parole dei promotori della manifestazione Damiano Di Giovanni, Tonino Cafeo, Angelo Marano Rossi e Stefania Russo.

Si raccomanda il rispetto delle disposizioni di sicurezza e prevenzione dell’infezione da Covid-19: l’uso della mascherina e il distanziamento interpersonale di almeno un metro per tutta la durata della manifestazione.

Presentazione delle iniziative del Festival Internazionale del Libro Taobuk

Si svolgerà oggi,  giovedì 17 settembre, alle ore 18, sulla piattaforma Teams e in diretta Facebook sul profilo dell‘Università degli Studi di Messina , un webinar per la presentazione delle iniziative della X edizione del Festival Internazionale del libro Taobuk per gli studenti Unime.

All’incontro interverranno il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, il Prorettore ai servizi agli studenti, prof.ssa Roberta Salomone, il prof. Francesco Pira, Delegato alla Comunicazione, Il presidente Taobuk, dott.ssa Antonella Ferrara e il direttore esecutivo Taobuk, dott. Alfio Bonaccorso.

L’incontro di oggi ha lo scopo di presentare le attività di campus e stage che ogni anno si rivelano un efficace laboratorio per ragazzi con diversi background universitari ma con la medesima voglia di cimentarsi con un grande evento culturale internazionale. I partecipanti potranno svolgere attività di assistenza e guida a scrittori e giornalisti, assistere ed essere protagonisti di incontri con scrittori, giornalisti e attori. Da quest’anno, inoltre, il Festival provvederà alla copertura delle spese di ospitalità per gli studenti universitari che seguiranno gli eventi Taobuk.

Una sinergia, quella tra l’Università e il Taormina International Book Festival, che ha permesso, già da molti anni, la partecipazione di studenti dell’Ateneo che si sono impegnati a stretto contatto con la direzione artistica e la segreteria organizzativa del Festival.

▪Per seguire l’evento su teams:  http://tiny.cc/taobuk2020

▪Per seguire l’evento su Facebook: https://www.facebook.com/messinauniversity

Indiegeno day 2: la musica non si ferma

Elodie, Indiegeno 2020

Come ormai consuetudine nella stagione estiva, anche quest’anno noi di UniVersoMe abbiamo seguito l’Indigeno Fest, scegliendo di sostenere un settore – quello musicale – che ad oggi fa ancora fatica ad uscire dalla crisi scaturita dall’emergenza sanitaria, in qualità di spettatori.

Elodie, Indiegeno 2020 

Ma eccoci qua pronti a raccontarvi ancora una volta la serata del 5 agosto 2020, svoltasi in una location d’eccezione, il Teatro Greco di Tindari, preceduta dalla nottata di apertura che ha visto esibirsi il vincitore dello scorso festival di Sanremo, Diodato. Nonostante la minaccia di pioggia – concretizzatasi solo in parte – lo show parte subito con il nome più noto: Elodie. Reduce dalla pubblicazione del suo ultimo album  “This is Elodie” (2020), l’artista romana mette in scena uno spettacolo coinvolgente, supportata anche dalle sue bravissime coriste. Tantissimi i successi portati sul palco, da pezzi recentissimi, come la hit dell’estate Guaranà, ai grandi tormentoni che hanno animato la bella stagione negli anni precedenti, come Nero Bali e Margarita. 

Ciclone il pezzo più apprezzato e ballato dal pubblico, che ha richiesto anche un bis a gran voce. Nonostante il clima non propriamente estivo, con la sua voce poderosa – anche se lievemente sottotono – è riuscita a scaldare gli spettatori con tanti cavalli di battaglia ma anche cover e pezzi meno conosciuti. Molto divertenti alcuni siparietti con in membri del suo entourage: Elodie ha ammesso candidamente di non ricordare spesso gli “attacchi” delle canzoni e ha chiesto l’aiuto della DJ alle sue spalle, suscitando l’ilarità degli spettatori e contribuendo a creare un clima quasi amichevole con il pubblico.

Elodie e le coriste, Indiegeno 2020 

Dalla sua uscita di scena in poi la serata si “normalizza”: in tanti lasciano il Teatro nonostante i ripetuti appelli degli

organizzatori.

Davide Shorty, Indiegeno 2020

Noi non demordiamo ascoltiamo piacevolmente il secondo artista in programma, Davide Shorty. Un mix di sonorità rap, hip-hop e testi quasi “cantautorali”: il cantante siciliano è a proprio agio sul palco e riesce a coinvolgere il pubblico. Degna di nota una riflessione sul razzismo e i recenti fatti accaduti negli USA, tutta in rima ed a cappella. Prima di lasciare il palco regala anche qualche inedito, scritto e ideato durante il lungo periodo di quarantena, oltre a brani tratti da Straniero (2017) e Terapia di Gruppo (2018, in collaborazione con Funk Shui Project).

Blank, Indiegeno 2020

A chiudere la serata Blank, giovanissima ragazza di origine messinese e artista emergente della scena indie: emozionantissima di cantare nella sua città natale, ci regala anche l’inedito Pare, tra le canzoni che più ci hanno convinto.

È stato sicuramente un Indiegeno diverso dal solito: molto più “posato” per necessità, con gli spettatori seduti per gran parte del tempo. Ma, ad ogni modo, tutte le difficoltà per organizzare in questo anno particolarmente complesso un evento del genere sono state ripagate dalle esibizioni degli artisti.

Forse poco oculata la scelta di invertire la scaletta originaria, facendo esibire Elodie per prima.

E probabilmente le stesse difficoltà, menzionate qualche riga sopra, sono state sofferte sia dagli artisti che dagli organizzatori e messe in scena un po’ troppo: smorzare gli animi a uno spettacolo musicale che, per definizione, ha un animo leggero, ha fatto sì che il pubblico fosse un po’ frenato. Possiamo e dobbiamo tuttavia comprendere lo stato d’animo di tutti gli addetti ai lavori e dei cantanti stessi, che abbiamo visto tenere tanto alla riuscita dell’evento. L’Indiegeno ha comunque dimostrato che è possibile ripartire in sicurezza anche nel settore musicale e che un nuovo modo di concepire i festival, sfruttando magari le splendide location all’aperto di cui siamo ricchi in Sicilia (come in tutta Italia), può far sì che il mondo della musica non rimanga bloccato, e con lei le nostre emozioni.

Emanuele Chiara, Antonio Nuccio

Foto di Martina Galletta

Open Day UniMe 2020 – Digital Edition: Giorno 2

Si terrà domani il secondo appuntamento (tre in totale) dell’Open Day UniMe – Digital Edition.

Martedì 21 Luglio – Area Scienze e Ingegneria

La seconda giornata sarà dedicata all’area delle scienze e di ingegneria.

Protagonisti

  • Dipartimento di Ingegneria
  • Dipartimento di Scienze matematiche e informatiche, scienze fisiche e scienze della terra
  • Dipartimento di Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche ed ambientali

Coloro i quali volessero solo assistere all’Evento, potranno farlo in diretta sulla pagina Facebook dell’Ateneo.

servizi e le agevolazioni saranno presentati esclusivamente sulla piattaforma Teams nel corso di tutti e tre i giorni (gli orari sono consultabili nei programmi).


Qui consultabili i programmi dettagliati relativi alla giornata:

https://www.unime.it/sites/default/files/21_Programma_0.pdf

https://www.unime.it/sites/default/files/21_SERVIZI.pdf

Claudia Di Mento

 

Open Day UniMe 2020 – Digital edition

Nonostante il periodo storico in cui ci troviamo e l’impossibilità di organizzare orientamenti in loco, l’Università degli Studi di Messina va incontro ai futuri studenti. Durerà 3 giorni e sarà il primo Open Day esclusivamente online.

Fonte: unime.it

Obiettivi: fare conoscere la vasta offerta formativa e rispondere ai “perché” dei futuri studenti.

L’Evento

L’evento si svolgerà dal 20 al 22 luglio, sulla piattaforma Teams e in diretta sulla pagina Facebook dell’Ateneo. Protagonisti tutti i Dipartimenti UniMe e gli uffici e i centri che offrono servizi e agevolazioni.
La tre giorni è dedicata ai ragazzi del quarto e quinto anno delle scuole superiori e a tutti coloro che sono interessati a iscriversi ai corsi e ai master dell’Ateneo Peloritano.
Nel corso dell’evento verranno inoltre presentate le novità, i programmi e gli sbocchi professionali offerti dagli oltre 90 corsi di laurea UniMe.

Struttura dei tre giorni

Lunedì 20 luglio – Area Scienze economiche, giuridiche ed umanistiche

  1. Dipartimenti di: Civiltà antiche e moderne, Economia, Giurisprudenza, Scienze politiche e giuridiche e Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali.
  2. Servizi di: Info Point – Servizi online/agevolazioni e premialità studenti, ERSU (Ente Regionale per il diritto allo studio), Internalizzazione – Welcome Office – Erasmus office, Servizi disabilità/DSA, TTO (Technology Transfer Office), Dottorati di Ricerca, Master, Corsi di Perfezionamento e Specializzazioni, COP (Centro Orientamento e Placement), SBA (Sistema bibliotecario di Ateneo), CeRIP (Centro di ricerca e intervento in psicologia), CLA (Centro Linguistico d’Ateneo), CUS (Centro Universitario Sportivo), Informazioni TOLC (Test Online Cisia), Associazioni studentesche.

Martedì 21 luglio – Area Scienze e Ingegneria

  1. Dipartimenti di: Ingegneria, di Scienze matematiche, informatiche, scienze fisiche e scienze della terra e di Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche ed ambientali.
  2. Servizi di: CeRIP (Centro di ricerca e intervento in psicologia), COP (Centro Orientamento e Placement), Master, Corsi di perfezionamento e Specializzazioni, SBA (Sistema bibliotecario di Ateneo), Servizi disabilità/DSA, Informazioni TOLC (Test Online Cisia), CUS (Centro Universitario Sportivo), CLA (Centro Linguistico d’Ateneo), TTO (Technology Transfer Office – Centro di trasferimento tecnologico), Internazionalizzazione – Welcome office – Erasmus office, Dottorati di ricerca, Info Point – Servizi online/agevolazioni e premialità studenti, ERSU (Ente Regionale per il diritto allo studio), Associazioni studentesche.

Mercoledì 22 luglio – Area Scienze della Vita

  1. Dipartimenti di: Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche ed ambientali, di Patologia umana dell’età evolutiva “G. Barresi”, di Medicina clinica e sperimentale, di Scienze veterinarie e di Scienze biomediche, odontoiatriche e delle immagini morfologiche e funzionali.
  2. Servizi di: Master, Corsi di perfezionamento e Specializzazioni, Dottorati di ricerca, TTO (Technology Transfer Office – Centro di trasferimento tecnologico), Servizi disabilità/DSA, Informazioni TOLC (Test Online Cisia), Info Point – Servizi online/agevolazioni e premialità studenti, ERSU (Ente Regionale per il diritto allo studio), CUS (Centro Universitario Sportivo), SBA (Sistema bibliotecario di Ateneo), CeRIP (Centro di ricerca e intervento in psicologia), COP (Centro Orientamento e Placement), COP (Centro Orientamento e Placement), Internazionalizzazione – Welcome office – Erasmus office, CLA (Centro Linguistico d’Ateneo), Associazioni studentesche.

Modalità di partecipazione

  • Chi volesse porre domande sui Corsi di studio potrà farlo iscrivendosi al webinar (o ai webinar) di proprio interesse (qui il link per i vari Dipartimenti) completando il form corrispondente.

Ricordiamo che è possibile partecipare fino al raggiungimento della soglia massima di 300 partecipanti per ciascun evento.

  • Per interagire con i responsabili e porre domande in merito a servizi e agevolazioni è invece necessario iscriversi completando il form (o i form) inerenti le proprie curiosità (qui l’elenco completo).
  • Chi invece non volesse interagire, ma volesse comunque seguire i vari appuntamenti, potrà farlo dalla pagina Facebook UniMe.

Perchè seguire l’Open Day

L’evento permetterà agli iscritti di interagire in diretta e:

  • seguire le presentazioni dei Dipartimenti e scoprire quali sono i corsi di laurea e di alta formazione per l’anno accademico 2020/2021
  • partecipare agli open desk dedicati ai corsi di laurea, ai servizi e alle agevolazioni e parlare con docenti, personale e studenti
  • parlare con esperti di Orientamento
  • sapere come fare per immatricolarsi, iscriversi o trasferirsi da altri Atenei.

Qui i programmi dettagliati delle tre giornate:

Programma del 20 luglio – Area  Scienze economiche, giuridiche ed umanistiche
Programma SERVIZI del 20 luglio


Programma del 21 luglio – Area Scienze e Ingegneria

Programma SERVIZI del 21 luglio

Programma del 22 luglio – Area Scienze della Vita

Programma SERVIZI del 22 luglio

Claudia Di Mento

Estate, cultura ed eventi: ecco cosa sta organizzando l’amministrazione comunale

Messina intende ripartire, e vuole farlo in vista dell’estate 2020.
L’amministrazione comunale su questo ha le idee chiare: l’obiettivo è trasformare Messina da città di passaggio a città meta.

A questo proposito gli Assessori Vincenzo Caruso (cultura) e Dafne Musolino (attività produttive) stanno lavorando in sinergia per valorizzare quanto la città può offrire.

La prima mossa è un appello alla cittadinanza con il progetto “VISIT-ME”, un censimento di tutti i siti e luoghi di interesse storico, turistico e naturalistico.
L’obiettivo è fare il punto della situazione su quanto la città possiede, al fine di poter creare dei pacchetti per la promozione del territorio.

Come fare a segnalare un particolare sito o luogo utile allo scopo?

L’appello è rivolto a Associazioni Culturali, Cooperative Sociali, Enti Istituzionali ed Imprenditori titolari o concessionari di siti di interesse turistico (musei, siti storici, palazzi istituzionali), di lidi balneari e referenti di escursioni originali.

Se rientri in queste categorie o conosci qualcuno che vi rientra, è necessario inviare entro lunedì 15 giugno una scheda tecnica all’indirizzo e-mail: vincenzo.caruso@comune.messina.it
Trovate il modello della scheda in questo post, relativo all’ordinanza.

Venerdì 5 giugno invece si è tenuto l’evento digitale “La città dell’estate 2020“, realizzato da E – Motion S.r.l, in diretta su ME Style.

Nella diretta sono stati definiti quelli che saranno gli spazi destinati agli eventi estivi. La regola del distanziamento sociale impone infatti l’utilizzo di spazi aperti.
Si pensa infatti di realizzare due isole pedonali, una in via San Filippo Bianchi e una in via Laudamo.

Altri spazi saranno invece le arene di Villa Dante, Don Blasco e Sperone.
Ancora da definire è invece l’utilizzo dei forti.

Per quanto riguarda gli eventi in sé si pensa alla realizzazione di un percorso turistico, per creare l’opportunità di un particolare giro per le vie cittadine.

A proposito della Vara invece è chiaramente ovvia l’impossibilità di svolgerne le celebrazioni. Tuttavia si pensa di voler montare in maniera statica la struttura sacra e porla alla vista della cittadinanza, in modo da non negare una tradizione così tanto sentita.

Per quanto riguarda le spiagge si insiste sul necessario rispetto delle regole di sicurezza e si sta lavorando a tal proposito.

Infine, un ruolo fondamentale, nell’estate messinese, lo avrà il Teatro Vittorio Emanuele nella creazione di eventi culturali in tutta sicurezza per i mesi estivi.

Intanto gli eventi in streaming continuano.
Ricordiamo la Festa della musica il 21 giugno, ancora in fase di definizione, la quale vedrà protagonisti la musica classica, il Conservatorio Corelli e la banda della Brigata Aosta.

Angela Cucinotta

SIT-IN SOLIDALE “ENOUGH IS ENOUGH” Messina per George Floyd

SIT-IN SOLIDALE “ENOUGH IS ENOUGH”

Si terrà domenica 7 giugno 2020 presso Piazza Unione Europea a Messina, con inizio alle 17:45, la manifestazione commemorativa e solidale in memoria di George Floyd e di ogni vittima di abuso di potere.

Il 25 Maggio 2020 muore a Minneapolis, Minnesota, George Floyd, cittadino afroamericano di 46 anni, padre di due figli, e disoccupato a seguito dell’emergenza da COVID-19. Il video del suo omicidio, diventato subito virale, mostra per 8 minuti e 46 secondi il ginocchio di Derek Chauvin, Ufficiale del dipartimento di polizia di Minneapolis con già 18 precedenti denunce a suo carico, sul collo di Floyd che, come si sente dire più volte dallo stesso, non riesce a respirare. L’omicidio si svolge sotto la completa indifferenza dell’agente Tou Thao. L’ingiustizia perpetratasi scatena inevitabilmente un effetto domino, in pochi giorni gli interi Stati Uniti si rivoltano nelle strade invocando una giustizia che sia tale ed autentica. La presidenza di Donald Trump si piazza lontana dalla tragedia umana e distante dall’affermare le vere responsabilità della vicenda: gli abusi razziali sono una costante del sistema sociale americano, e non solo. Come comunità umana non possiamo tacere di fronte a tale abominio e sentiamo di affermare con forza il principio già condiviso dalla carta dell’indipendenza americana stessa, e mai realmente osservato, cioè che “Noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali”. Questa è una occasione, anche per noi che osserviamo le proteste oltreoceano, per ridiscutere il valore della nostra umanità e per affrontare le piaghe sociali del razzismo e degli abusi di potere presenti anche in Italia.

Cosa fare

Per manifestare in sicurezza:

  • Indossare la mascherina;
  • Sedersi posizionandosi 1,5 m di distanza da chi si ha vicino;
  • Lasciare pulito lo spazio occupato;

Inoltre, gli organizzatori consigliano di:

  • Condividere la propria arte per dare ulteriore voce e forma alla protesta e alle sue ragioni. Si potrà, quindi, portare uno strumento musicale, una foto, una canzone, un dipinto, una poesia o qualsiasi altra forma d’arte correlata al tema della manifestazione;
  • Utilizzare l’hashtag #BLACKLIVESMATTERITALY per condividere immagini, foto e notizie del sit-in sui social;

Cosa NON fare:

Affinché possiamo essere solidali e alleati, cosa NON fare:

  • Pitturare le mani e la faccia di nero;
  • Scrivere “I can’t breathe” sulla mascherina (i suprematisti bianchi lo stanno facendo per screditare il senso delle proteste);

L’intera manifestazione sarà portata avanti pacificamente.

Qui il Link dell’evento Facebook.

Cristina Geraci

Il ricordo di UniMe a 28 anni dalla strage di Capaci

Sabato 23 maggio, in occasione del XXVIII anniversario della strage di Capaci, l’Università degli Studi di Messina ricorderà il giudice Giovanni Falcone, la moglie e magistrato Francesca Morvillo ed i tre agenti della scorta che viaggiavano con loro: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Sarà possibile seguire l’evento, intitolato “23 maggio 2020. Che le cose siano così non vuole dire che debbano andare così”, in diretta sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/messinauniversity e sul canale Rtp dalle ore 12:30.

Il programma prevede:

Saluti

 Salvatore Cuzzocrea, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Messina

 Maria Carmela Libbrizzi, Prefetto di Messina

Interventi

Maurizio De Lucia, Procuratore della Repubblica di Messina

Michele Prestipino Giarritta, Procuratore della Repubblica di Roma

Contributi

Emanuele Crescenti, Procuratore della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto

Enrico Bellavia, Giornalista

Modera

 Nuccio Anselmo, Giornalista

Inaugurato Anno Accademico UniMe: il discorso del senatore Muscarà

Fonte: unime.it

Il rettore, appena eletto nella giunta nazionale della CRUI, ha tracciato un bilancio dei primi 18 mesi di governance. Standing ovation per la prolusione del grande regista che ha emozionato il teatro gremito di autorità, accademici e studenti. Oltre il 15,5% in più di iscritti nell’Anno Accademico 2019/2020 inaugurato oggi pomeriggio al Teatro Vittorio Emanuele alla presenza del maestro Pupi Avati, un totale di 6.593 studenti a fronte dei 5.707 del 2018: un dato prezioso e in controtendenza rispetto agli altri atenei d’Italia emerso nel “bilancio” tracciato in apertura dal rettore Salvatore Cuzzocrea, a 18 mesi del suo mandato: “L’incremento degli immatricolati è tra le nostre priorità; un obiettivo importante raggiunto che va ulteriormente incentivato nei prossimi anni. L’Università è degli studenti e per gli studenti, quindi sono loro la forza sulla quale scommettere per essere più attrattivi e competitivi. Credo di dover dedicare ancora più attenzione alla ricerca e al rafforzamento dell’offerta didattica; al potenziamento della struttura amministrativa, organizzativa e tecnica; nonché allo sviluppo delle risorse umane, entro una cornice più generale; e consolidare il ruolo della nostra Università nel panorama nazionale e internazionale”.

Fonte: unime.it

La cerimonia, 472esima dalla fondazione, è stata aperta dal coro dell’UniMe, diretto dai maestri Umberto e Giulio Arena, con le note dell’inno nazionale ed europeo e, prima ancora, quello d’ateneo “Gaudeamus Igitur” che ha accompagnato la sfilata del corteo accademico cui hanno preso parte, oltre ai prorettori UniMe, i rettori ospiti.
Dopo il saluto dell’assessore regionale agli Enti locali Bernardette Grasso, in rappresentanza del governatore Nello Musumeci, si sono susseguiti gli interventi del presidente del Teatro Orazio Miloro, del direttore generale UniMe Francesco Bonanno, seguito dal rappresentante del Personale tecnico amministrativo, bibliotecario e CEL , Nunzio Femminò, ed infine il rappresentante degli studenti Andrea Muscarà, quindi lo studente con protezione internazionale Aly Traore, 29enne, originario del Mali e arrivato ad Aidone.

Fonte: unime.it

Infine, Pupi Avati l’attesissimo ospite invitato a presenziare nell’ambito della collaborazione tra l’Università di Messina e Taobuk, il festival internazionale del libro diretto da Antonella Ferrara; uno dei più grandi del cinema italiano e apprezzato scrittore, anticipato da un video che ha ripercorso brevemente la lunghissima carriera del cineasta con 50 film diretti e 51 sceneggiature, oltre ai numerosi premi e riconoscimenti vinti, tra cui 3 David di Donatello. Ha esordito nella sua brillante e incisiva prolusione, ricordando uno dei progetti più ambiziosi e attesi: “E’ da tanti anni che voglio fare un film su Dante, il più grande talento italiano, il miglior poeta del mondo, di cui molti sanno poco. L’unica voce autorevole che ha raccontato la sua vita è Boccaccio, nato nel 1313 mentre Alighieri è morto nel 1321: prossimo anno ricorrono i 700 anni; se hanno fatto un documentario su Chiara Ferragni – ha ironizzato – possiamo dedicarne uno anche a Dante”. Poi ha spiegato agli studenti l’importanza nel cogliere la differenza tra ciò che uno vuole e ama fare e ciò che uno sa fare: “La passione che hai dentro non per forza corrisponde al tuo talento – ha raccontato il regista – è la storia della mia vita, innamorato della musica, speso invece per il cinema. Da giovane ho invidiato il mio amico, concittadino bolognese, Lucio Dalla, che aveva una musicalità pazzesca, misteriosamente pervenutagli dall’alto: ad un certo punto ho smesso di suonare. Per me è un’esperienza emblematica: non bisogna incaponirsi per un mestiere o arte per cui uno non è predisposto. Per me era quasi una maledizione la competizione con questo straordinario cantautore – continua scherzando – ho pensato di persino di ucciderlo!”. Standing ovation per il maestro che ha toccato alcune tappe salienti della sua vita narrando divertenti aneddoti: magistrali e significativi esempi di vita vissuta tra cinepresa, letteratura e jazz, soprattutto nella sua amata Emilia Romagna.

Fonte: unime.it

La manifestazione è stata arricchita dalle esibizioni dell’ensamble orchestrale del liceo musicale “Emilio Ainis” diretto dal maestro Andrea Pappalardo (clarinetto solista Gabriele Silipigni), che ha eseguito “Jazz Band”, brano di Amedeo Tommasi tratto dalla colonna sonora dell’omonimo sceneggiato televisivo; e due omaggi a Federico Fellini. Il rettore infine ha ricordato la vicenda del giovane ricercatore Patrick George Zaky, attualmente detenuto nelle carceri egiziane, e ha condiviso l’iniziativa intrapresa dall’Università di Bologna, in cui Patrick frequenta un master dallo scorso settembre, auspicandone con forza l’immediata restituzione alla libertà.

Fonte: unime.it

Di seguito il discorso del Rappresentante degli studenti in seno al senato accademico Andrea Muscarà, studente di Medicina e Chirurgia. 

Magnifico Rettore, Chiarissimi Professori, cari colleghi, illustri ospiti;

È per me un onore intervenire in occasione della cerimonia di inaugurazione del nuovo Anno Accademico dell’Università degli Studi di Messina e ringrazio l’amministrazione universitaria per avermi dato la possibilità di rappresentare la voce di tutti gli studenti su questo splendido palco, che rispecchia la storia di una città che davanti ai momenti difficili ha espresso la grande capacità di resilienza, ed è proprio da questo Ateneo che l’ennesima rinascita di Messina può e deve avere inizio, ponendo le potenzialità e le eccellenti risorse umane di UniMe come fulcro delle strategie di sviluppo della città.

Si apre pertanto il sipario per un nuovo anno ricco di sfide , aspirazioni e obiettivi da raggiungere, con alle spalle tanti traguardi che rendono il nostro Ateneo sempre più al passo con le esigenze del corpo studentesco e competitivo su tanti fronti: un importante sforzo, difatti, è stato espresso da questa governance in tema di contribuzione studentesca, tutelando chi ha maggiori difficoltà e premiando il merito, con la visione di un’università che attraverso la cultura abbatte le barriere socio-economiche che limitano lo sviluppo della coscienza e la formazione dell’individuo.

Nel contempo l’amministrazione si è impegnata a superare quelle che possiamo definire “barriere logistiche”: in tema di trasporti si è dimostrata infatti in prima linea nell’intraprendere , con gli interlocutori dell’amministrazione cittadina e anche facendosene carico autonomamente, un’azione decisa per rendere i Poli Policlinico, Annunziata e Papardo più facilmente raggiungibili dal centro cittadino, cercando di creare un sistema universitario integrato, più adeguato alla conformazione geografica della nostra realtà; è necessario però che questo impegno sia accompagnato da una sempre maggiore attenzione verso gli studenti pendolari e fuorisede , in particolare della Sicilia Orientale e della vicina Calabria, che con la stipula di convenzioni per il trasporto ferroviario e il trasporto marittimo veloce sentirebbero UniMe ancora più vicina alle loro esigenze quotidiane per attuare appieno il diritto allo studio; ma lo scatto in avanti che risulta agli occhi di tutti è l’avviamento di un ambizioso progetto di ammodernamento delle strutture dell’Ateneo, dal Dipartimento di Giurisprudenza al nuovo polo di Scienze, alla ristrutturazione di numerose aule del Policlinico che saranno dotate di tutta la tecnologia e l’ergonomia che occorrono per una didattica efficace.

Quale sarà dunque la visione che proietterà l’Ateneo nei mesi a venire?

Quella di un’Università ecologica, tecnologica e aperta.

Ecologica, in quanto la nostra generazione è più che mai consapevole dell’importanza che le azioni di ognuno di noi hanno dal punto di vista ambientale, e UniMe sta già rispondendo con iniziative eco-friendly e plastic-free a cui si associa un rinnovamento importante riguardo alla politica energetica dell’Ateneo che speriamo sia sempre più incisiva.

Tecnologica, un’Università smart, che sappia comprendere le esigenze degli studenti e tragga il meglio dagli strumenti a nostra disposizione. Un esempio è la procedura on-line della domanda di laurea che è ormai realtà, e rientra nell’obiettivo di portare lo studente nel suo percorso universitario a recarsi in segreteria  soltanto per immatricolarsi.

Certamente l’uso pervasivo degli strumenti tecnologici non impedirà al personale di segreteria, consapevole delle esigenze degli studenti, di  porsi con buonsenso, competenza e disponibilità per facilitare i percorsi burocratici che a volte possono apparire farraginosi.

Un’Università aperta la cui funzione non sia ridotta esclusivamente al conseguimento di un titolo di studio ma che, piuttosto, sappia essere sempre più la Casa della Conoscenza, un luogo di incontro a 360 gradi della comunità studentesca e dell’intera cittadinanza e di condivisione della cultura, che formi ad una coscienza critica, dando gli strumenti per una visione trasversale del mondo, finalizzata all’esercizio consapevole di diritti e doveri e ad una partecipazione attiva alla vita sociale, politica ed economica.

Al tempo stesso un’Università aperta anche allo scenario internazionale, in cui quotidianamente docenti, ricercatori e studenti mamertini di ieri e di oggi ottengono riconoscimenti di prestigio nei più disparati campi del sapere, e di ciò non possiamo che essere fieri.

Fieri nel constatare che anche quest’anno vi è stato un aumento di ragazze e ragazzi stranieri che hanno deciso di investire nell’Ateneo peloritano per formarsi e acquisire un’esperienza multiculturale che possa arricchire sia loro, sia i ragazzi italiani che condividono con loro il percorso universitario, così come i progetti di internazionalizzazione di numero sempre più consistente e più diversificati di anno in anno.

Si tratta perciò di sfruttare al meglio la vocazione di Messina, che in quanto città universitaria, può riscoprirsi polo di attrazione e terra d’incontro del sapere, come lo è stata in passato, con un porto crocevia del Mediterraneo che per secoli ha portato nuova linfa per crescere arricchendo la propria identità, identità che, nella concezione hegeliana di “Aufhebung”, nasce dal superare e conservare, proiettandosi al futuro senza dimenticare il passato.

È appunto nel saper leggere il passato che bisogna riscoprire il valore della cultura, spina dorsale dei popoli, ed è importante smentire chi continua a sostenere che “con la cultura non si mangia”. In questo il maestro Pupi Avati, con la sua storia, la sua originalità e la sua professionalità, può essere un grande esempio di perseveranza ed eclettismo, e portavoce di una tradizione, quella delle arti sceniche, che nelle sue molteplici forme ha costituito l’identità della nostra nazione, verso cui anche l’Università di Messina, col potenziamento e la maggiore caratterizzazione del corso di laurea del DAMS, mira ad accompagnare i talenti artistici dei singoli studenti verso una concreta realizzazione.

Oggi, infatti più che mai, l’Università ha anche il compito di fare da ponte tra l’istruzione e il mondo del lavoro, ed è questa la più grande sfida da cogliere, investendo sempre di più nell’orientamento post-laurea, proponendo occasioni di incontro tra aziende attive nel tessuto produttivo locale, imprese nazionali e internazionali e gli studenti, potenziando l’azione del Centro Orientamento e Placement, anche con progetti come “Power You Digital”, attivato per la prima volta quest’anno, e rendendo così le competenze dei laureandi sempre più spendibili e compatibili con le figure professionali del nostro tempo.

Ci tengo in conclusione a rivolgermi sia al corpo docente che ai discenti, tra cui il confronto dovrebbe sempre essere improntato al rispetto e alla consapevolezza di quanto il rapporto umano possa arricchire e aiutare nel riconoscere l’importanza degli altri.

L’Università ha infatti bisogno che i professori, anche chi dopo decenni potrebbe aver perso l’entusiasmo di chi vive i primi anni d’insegnamento, tengano accesa la fiamma della passione nel trasmettere tutto il loro scibile e la loro esperienza acquisita negli anni.

Esperienza e competenza che possono essere condivise sia tramite la didattica, sia con la ricerca, oggi più che mai perno della progressione del sapere e indice di qualità e di prestigio dell’Università.

È possibile per voi tirare fuori, socraticamente, le qualità dello studente non con fare autoritario, ma con l’autorevolezza che vi contraddistingue.

Tocca però a noi studenti dimostrare quella “sana curiositas” che predispone ad apprendere il più possibile da coloro che talvolta vengono visti, a causa di un atteggiamento rigoroso, come degli ostacoli al completamento del nostro percorso universitario e che invece dovrebbero rappresentare per noi dei maestri di vita, genitori culturali da cui trarre il meglio.

Facevo pertanto riferimento agli ostacoli, ostacoli che noi studenti dobbiamo comunque imparare ad affrontare dando il giusto peso agli auspicati traguardi formativi o agli eventuali insuccessi che determinano momenti di sconforto e a volte sensazioni di inadeguatezza, che possono farci perdere la nostra autostima e la speranza nel futuro.

A tutti coloro che vivono un momento di smarrimento e di difficoltà nel percorso universitario sappiate che ci si può sempre rialzare e si può sempre rimediare. A tal proposito la nostra Università si è dotata di uno strumento come il CeRIP, Centro di Ricerca e di Intervento Psicologico. È giusto pertanto divulgare la sua attività e investire sempre più in un servizio che può dare una mano concreta a chi vive una condizione difficile che, appartenendo alla sfera psichica, rischia spesso di essere sottovalutata.

Per raggiungere i nostri obiettivi sono fondamentali la determinazione, l’entusiasmo e la caparbietà, qualità che, in chi è originario di quest’isola, devono essere accompagnate al senso di responsabilità.

Come Colapesce, mirabilmente rappresentato da Guttuso davanti ai nostri occhi, sorresse la Sicilia, così tocca a noi oggi sostenere la nostra terra e credere, anche dopo avere fatto esperienze in giro per il mondo, che sia possibile una vita qui, sulle rive dello Stretto e insieme ai nostri affetti.

Ciò però potrà realizzarsi solo se le istituzioni sapranno assolvere al proprio ruolo con lungimiranza e valorizzando le qualità dei giovani, creando le condizioni per cui andare via diventi una scelta con la prospettiva di ritornare e non un obbligo o una necessità.

Ed è sicuramente questa la più importante missione della nostra Università: formare chi plasmerà il futuro di questa terra e renderci un giorno orgogliosi di averla frequentata.

Buon lavoro e buon Anno Accademico a tutti noi!

Colapesce presenta ”crea la tua T-shirt”

Da sempre Colapesce, locale di ritrovo che fa del gusto e della cultura un binomio, è fucina di idee originali; l’iniziativa Crea la tua T-shirt ne è l’ennesima dimostrazione.

Un innovativo modo di intendere il riciclo attraverso il laboratorio creativo coordinato da Artica17 che trasformerà un’antipatica e noiosa (magari bucata) maglietta in disuso in un’estrosa opera d’arte personalizzata.

 

Colapesce coniuga meravigliosamente il rispetto dell’ambiente ed il piacere della condivisione di un pomeriggio spensierato, “colorato” da un piccolo ma importante sorriso alla natura.

 

Crea la tua T-shirt” tra un sorso di vino e l’altro significa armonia, creatività ed ingegno alla portata di tutti.

 

>Mercoledì 19 Febbraio dalle 17:30 presso i locali di Colapesce date colore alla vostra fantasia, aiutate il pianeta con un piccola ma importante pennellata.

 

 

 

Antonio Mulone