Una giornata con il FAI: il “restauro conservativo” dell’agriturismo Fontanelle

Ultimo appuntamento alla scoperta del nostro territorio con il FAI, nell’ambito delle giornate d’autunno: la visita del 24 ottobre all’Agriturismo Fontanelle di San Filippo del Mela (ME). Dopo il primo evento, anche questa volta non abbiamo perso l’occasione di recarci sul posto e far scoprire ai lettori luoghi spesso poco noti di Messina e provincia.

Perché un agriturismo?

Non siamo di fronte ad antiche rovine, palazzi o monumenti, ma ad un agriturismo – all’apparenza – come tanti, in cui si possono degustare prodotti tipici immersi nel verde della natura circostante. In realtà l’agriturismo Fontanelle è diretto erede di una tradizione agricola che affonda radici nella storia dei baroni Ryolo, famiglia nobiliare di origini palermitane trasferitasi nel messinese nel XVIII secolo in seguito alla concessione da parte del viceré delle due Sicilie del baronato di Fontanelle. Qui, tra Sette e Ottocento, approfittando della ricchezza del suolo (il nome Fontanelle deriva infatti dai tanti rivoli d’acqua che scorrevano nel territorio) i baroni Ryolo hanno dato vita a un’azienda fruttuosa famosa in tutta la Sicilia – e non solo – per l’olio e il vino pregiati (olio D.O.P. Valdemone, Mamertino D.O.P.). L’edificio centrale è stato infatti restaurato dalla proprietaria, l’architetto Giuseppina Marullo, seguendo il canone originale della villa settecentesca con l’intento di preservare la memoria di attività agricole cadute ormai in disuso.

Area sotterranea un tempo destinata a parte del processo di vinificazione – Cristina Lucà © San Filippo del Mela 2020

Proprio per questo motivo il FAI ha deciso di premiare il “restauro conservativo”  della struttura e l’impegno concettuale ed economico che l’hanno reso possibile, conducendoci – in una soleggiata mattina d’autunno – alla scoperta di tecniche perdute e memorie di vita contadina.

All’ingresso dell’agriturismo siamo accolti da Benedetta e Andrea, studentesse del Liceo Artistico Renato Guttuso di Milazzo e volontarie FAI: saranno loro a farci da cicerone durante la visita, in compagnia di un gruppetto di dieci persone, muniti di mascherine e alla dovuta distanza di sicurezza.

La stanza del vino

Iniziamo dalla prima grande stanza, la hall dell’intera struttura. Adibita un tempo alla produzione del vino, è oggi un ambiente ampio che – con i comuni comfort e arredi moderni – presenta ancora un torchio dell’epoca utilizzato per la spremitura, il processo più difficile e dispendioso dell’intera vinificazione. Ma fare il vino all’epoca dei nostri avi era anche un momento di festa e convivialità generale. Avete mai visto Il profumo del mosto selvatico con Antony Quinn, Keanu Reeves e Giancarlo Giannini? Contadini e baroni si radunavano e – dopo aver gettato tonnellate di uva raccolta a mano in grandi vasche – vi “ballavano” su a piedi nudi, un po’ come in quella bellissima danza dionisiaca che possiamo ammirare in una famosa scena del film. Ci viene svelato, infatti, che i comodi sedili ricoperti da cuscini sono in realtà i bordi rimasti intatti di una vasca di epoca ottocentesca usata proprio per la pigiatura.

Hall dell’agriturismo. Si possono osservare gli affreschi (non originali) e il muro (originale) dalla caratteristica tonalità violacea, oltre ai sedili – Cristina Lucà © San Filippo del Mela (ME) 2020

Il Frantoio

Entriamo nella seconda stanza, l’ambiente che un tempo costituiva il frantoio. Tra i tavoli in cui vengono serviti i clienti (ci viene spiegato che attualmente la struttura è chiusa per scelta della proprietaria, vista la complessa situazione epidemiologica), è infatti ancora conservata una macina in pietra originale con la quale veniva eseguita la spremitura delle olive, il primo step della lavorazione dell’olio. I nostri ciceroni ci raccontano che la macina veniva fatta girare per due ore grazie alla forza di un bue, fino all’ottenimento della pasta d’olive: questa veniva poi conservata in delle sacche dette bruscole, che troviamo appese alle pareti. Il nostro occhio attento ai piccoli dettagli non si lascia sfuggire u cafisu: una piccola tazza in alluminio utilizzata proprio come unità di misura dell’olio durante la lavorazione (corrisponde a 11,5 litri ca.) L’etimologia della parola risale a qafiz, misura di volume ancora oggi presente nel mondo arabo.

Antica macina nella moderna sala da pranzo – Cristina Lucà © San Filippo del Mela 2020

Proseguiamo nel giro e virtualmente anche nella storia dell’olio. Ultimo step della lavorazione: l’olio veniva versato in giare, poi interrate nel pavimento. È la volta quindi della stanza più piccola, un tempo la stanza delle giare, oggi anch’essa destinata alla ristorazione. Anche qui è possibile ammirare quella commistione particolare tra cimeli originali e arredi moderni, con parte del soffitto in legno originale e parte ristrutturato, a causa dello stato in cui riversava il tetto stesso. Discorso analogo per i muri, rifatti per rispettare le norme antisismiche.

Esempio di antica giara originale – Cristina Lucà © San Filippo del Mela 2020

La visita volge alla conclusione, ma la villa ha ancora le sue chicche da rivelarci: le nostre guide ci conducono negli ambienti minori, inquadrati un tempo come case coloniali. Ci viene mostrato un atto della camera di commercio del 1867 che testimonia come il vino dei baroni Ryolo approdò quell’anno all’esposizione universale di Parigi per rappresentare le delizie dell’Italia. Sorridiamo al pensiero che oggi preferiamo importare vini francesi e scopriamo il motivo dell’interesse nell’esportazione: dalla prima spremitura era ottenuto un vino dalla gradazione alcolica maggiore, spedito in Francia per “tagliare” i vini locali molto più leggeri; dalla seconda si ricavava l’acquerello, molto meno alcolico e veduto a basso prezzo in Sicilia.

Vari oggetti nella stanza delle botti – Cristina Lucà © San Filippo del Mela 2020

Ma la meraviglia finale e forse più nascosta della villa è sicuramente la stanza delle botti, l’unico ambiente in cui il presente sembra quasi non essere ancora entrato. In questa sorta di piccolo museo agricolo dai toni grigi e marroni troviamo gli oggetti più disparati: aratri, bilance, bruscole perfino antichi infissi, ma anche del filo spinato, un tempo utilizzato per segnare i confini della tenuta. Le ragazze spiegano che è stato lasciato dai soldati – insieme ad armi e munizioni – durante la Seconda Guerra Mondiale e la proprietaria ha deciso di conservarlo proprio in memoria delle atrocità della guerra.

La nostra giornata d’autunno in compagnia del FAI volge al termine: scambiamo due parole con la proprietaria, con le organizzatrici e ci rendiamo conto di come le iniziative FAI rimangono forse una delle poche occasioni per scoprire la cultura del nostro territorio.

 

 Angelica Rocca, Emanuele Chiara

 

Immagine in evidenza: Agriturismo Fontanelle, Azienda Agricola Barone Ryolo dal 1824 – Cristina Lucà ©, San Filippo del Mela 2020

Giornate FAI d’Autunno a Messina: scopri i luoghi

Tutto pronto per l’edizione 2020  delle Giornate Fai d’Autunno, quest’anno dedicata a Giulia Maria Crespi, fondatrice del FAI, scomparsa lo scorso luglio. Aperte nei giorni di sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre in tutta Italia 400 siti a contributo libero. Ad  aderire anche Messina con due siti d’eccezione.

Si comincerà il 17 e 18 ottobre con l’apertura del Casale dei Brasiliani e dei 40 Mulini a San Filippo Superiore in collaborazione con il Gruppo Museo del Grano e la Cooperativa di Comunità dei Casali Peloritani. In programma trekking urbano nel villaggio per conoscere gli antichi insediamenti, visite nella Chiesa di San Nicola di Bari e nella Casa Cardile-Barbera, percorso nelle tradizioni agricole locali e  nella valle dei mulini a cascata. Visite dalle 10:00 alle 17:00. Per il tour  10-13; 15-17. Ultima partenza percorso naturalistico ore 17.

Nel weekend successivo ovvero nei giorni 24 e 25 ottobre il programma prevede la visita al Borgo di Fontanelle “Aziende agricola Biologica Barone Ryolo 1824” a San Filippo del Mela restaurato dall’architetto Giusy Marullo. Apertura dalle alle 17:00 10:30. Si potrà ammirare il complesso agricolo, l’antico impianto di Frantoio, un viaggio in un luogo  dal forte valore  storico e culturale.

Per sostenere la missione del Fai  e partecipare si consiglia di prenotare la visita per essere certi del proprio turno su www.giornatefai.it, digitare i luoghi interessati , scegliere il giorno e l’orario preferiti tra quelli disponibili e versare il contributo in favore del Fai. Nel caso i turni disponibili nelle prenotazioni online non fossero pieni, sarà possibile far partecipare i visitatori che non hanno prenotato, fino ad esaurimento della capienza del turno di visita.

Tutto ciò si è reso necessario per poter monitorare la disponibilità dei posti, prendere visione della normativa richiesta sulla sicurezza e versare contestualmente il contributo a sostegno del FAI. Gli eventi si terranno nel pieno rispetto delle norme anti-Covid: è obbligatorio l’uso della mascherina , disinfettare le mani e seguire le indicazioni date dal personale volontario. I visitatori dovranno rinunciare alla visita qualora, nei 14 giorni antecedenti ovvero il giorno stesso abbiano avuto una temperatura corporea superiore ai 37,5°, abbiano presentato qualsiasi sintomo influenzale, abbiano avuto contatti con persone risultate positive al Covid -19.

fonte: www.fondoambiente.it

 

Visita guidata al Tempio di “Cristo Re”, Torre di Rocca Guelfonia, mura di Carlo V e vecchie carceri borboniche

Il “Progetto Crescere Insieme” nella persona dei gestori del sito Nino Femminó e Alessandra Di Giacomo, in collaborazione con il movimento “Vento dello Stretto” di Messina e “Fare Verde” di Messina organizza per domenica 11 ottobre a partire dalle ore 10:00 una visita guidata al Tempio di “Cristo Re”, Torre di Rocca Guelfonia, mura di Carlo V e museo delle vecchie carceri borboniche.

La visita guidata di domenica 11 ottobre darà la possibilità ai cittadini messinesi di ascoltare la storia di una tra le zone più suggestive della nostra città, molto spesso sconosciuta.

Sarà possibile partecipare alla visita guidata esclusivamente previa prenotazione, inviando una mail all’indirizzo infoventodellostretto@gmail.com indicando nome, cognome, luogo e data di nascita ed un recapito telefonico, così da predisporre l’elenco dei partecipanti nel rispetto della normativa anti-covid.

Durante tutto il tragitto sarà obbligatorio indossare la mascherina e mantenere il distanziamento; i partecipanti saranno suddivisi in due gruppi.

Sarà possibile – dopo essersi prenotati nel rispetto della procedura descritta sopra -acquistare in loco il biglietto per la visita guidata che avrà il costo di 5 euro.

Il raduno dei partecipanti è previsto alle ore 10:30 al Belvedere di Cristo Re.

Mappa per arrivare al luogo dell’evento:

L’Ora, edizione straordinaria a Palazzo Zanca

Il volume L’Ora, edizione straordinaria – edito dalla Biblioteca centrale della Regione Siciliana verrà presentato venerdì 9 ottobre alle 18 al Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca.

Fondato nel 1900 dai Florio, imprenditori siciliani fra i più illuminati e intraprendenti, il quotidiano palermitano L’Ora ha conquistato in quasi un secolo di vita fama di giornale di battaglia, scomodo e irriducibile, fino a diventare un simbolo della lotta contro la mafia. La sua chiusura, l’8 maggio 1992, a poche settimane dalla strage di Capaci, piuttosto che spegnerne il ricordo, lo ha paradossalmente amplificato fino a farne una leggenda.

Il volume  ne racconta la storia con le testimonianze di tre generazioni di cronisti, tutti cresciuti alla scuola di un direttore mitico, Vittorio Nisticò, che dal 1954 al 1975 resse il timone di quel vascello corsaro, tenendo dritta la barra fra bombe di mafia, querele di potenti, roventi polemiche e riuscì a raccogliere intorno al giornale le migliori intelligenze siciliane, da Leonardo Sciascia a Renato Guttuso, da Danilo Dolci a Vincenzo Consolo.

Dal 1970 al 1976 L’Ora pubblicò anche una pagina quotidiana di cronaca di Messina. “Sei anni in campo avverso” annotano, ricostruendo nel volume quell’esperienza, Antonio Padalino, che di quella redazione fu il responsabile prima di trasferirsi a Roma, come inviato del settimanale Panorama, e Sergio Sergi, poi autorevole firma de l’Unità. Per inaugurare quella pagina, nel marzo 1970, arrivò da Palermo un prestigioso giornalista, Mauro De Mauro. “Scrisse, da par suo, inchieste e articoli sul potere messinese, sull’amministrazione comunale, suscitando inattesi interessi nell’opinione pubblica” raccontano Padalino e Sergi. Il 16 settembre di quello stesso anno, a Palermo, De Mauro fu sequestrato sotto casa e fatto sparire. Vittima di mafia, come altri due cronisti de L’Ora, Cosimo Cristina e Giovanni Spampinato.

Il libro verrà presentato dal professor Gaetano Silvestri, presidente emerito della Corte costituzionale e già rettore dell’Università di Messina, e da tre ex giornalisti del quotidiano: Gaetano Perricone, che oggi cura la pagina Facebook dedicata alla testata, Sergio Sergi e Bianca Stancanelli. Saranno presenti anche Antonio Padalino e Attilio Raimondi, che de L’Ora fu prima corrispondente, poi collaboratore e diventò direttore di Rtp, la prima televisione libera messinese. L’evento è organizzato in collaborazione con la Feltrinelli Point di Messina.

Mappa per raggiungere il luogo dell’evento:

Convegno Ecm al Policlinico, focus sull’alterazione del microbiota intestinale

Venerdì 2 ottobre, nell’Aula Magna del PalaCongressi del Policlinico, dalle ore 8,30 alle 18,30, si terrà il Convegno Ecm “Il Microbiota nella regolazione redox dei processi infiammatori: prospettive diagnostiche e terapeutiche nelle Sindromi da Sensibilizzazione Centrale”.

L’evento è stato promosso dall’Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino” e dall’Università di Messina, in collaborazione col Comitato Fibromialgici Uniti (CFU-Italia), organizzazione di volontariato no-profit costituita da pazienti che soffrono di Fibromialgia, Encefalite Mialgica Benigna e Sensibilità Chimica Multipla, e con l’Ateneo di Messina. Responsabile scientifica è la professoressa Daniela Caccamo, associata di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica e dirigente biologa al Policlinico. Sono previsti in apertura i saluti istituzionali dell’Ateneo, del Policlinico, degli Ordini professionali e dell’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Messina, avvocata Alessandra Calafiore.

Il programma è stato accreditato dal ministero della Salute con 10 crediti Ecm e il numero dei partecipanti è di cento persone. Il corso si svolgerà in modalità blended, ovvero in presenza per i relatori della sede e per gli accreditati Ecm, e sotto forma di web-conference con i relatori delle sedi esterne e gli uditori (studenti, pazienti, liberi cittadini), che potranno seguire l’evento on-line sulla piattaforma Teams di UniME, previa registrazione all’indirizzo cfuitalia@gmail.com (fino al raggiungimento della capienza della piattaforma). Le iscrizioni sono in corso. Il convegno punta ad aggiornare i professionisti della salute sui processi patologici innescati dall’alterazione del microbiota intestinale.

Il microbiota intestinale è una componente fondamentale del nostro organismo, costituita prevalentemente da molte specie di batteri, oltre a lieviti, parassiti e virus, in numero simile al numero di cellule del corpo umano. Se si altera lo stato di equilibrio (disbiosi) tra le varie componenti il microbiota non è più in grado di sintetizzare sostanze utili all’organismo, di proteggere e stimolare il sistema immunitario ed eliminare i tossici, tutte funzioni essenziali per una buona salute generale dell’organismo. Di conseguenza possono insorgere numerose patologie croniche, caratterizzate da stress ossidativo e infiammazione di basso grado a livello sistemico.

 

Mappa per raggiungere il luogo dell’evento:

Per Willy, contro ogni forma di violenza!

Si terrà sabato 19 settembre 2020 alle 17 presso Piazza Unione Europea, il SIT-IN per Willy Monteiro, contro ogni forma di violenza.

“Non possiamo girarci dall’altra parte quando nella nostra società un ragazzo viene pestato e ucciso dalla cultura della forza e della violenza. Vogliamo unirci per evidenziare un’emergenza reale di questo paese: quella culturale e sociale. Dobbiamo contrastare la narrazione aggressiva e violenta che proviene da certe organizzazioni e certi partiti politici, per cui gli assassini di Willy simpatizzano, che alimentano le tensioni sociali. Non è possibile che oggi un ragazzo non debba sentirsi al sicuro a causa di questi continui episodi.
Per questo ci diamo appuntamento a Piazza Unione Europea in una piazza non violenta, per non dimenticare il sorriso di una giovane vita, strappata da un gruppo di violenti e per chiedere a gran voce giustizia per Willy”. Queste le parole dei promotori della manifestazione Damiano Di Giovanni, Tonino Cafeo, Angelo Marano Rossi e Stefania Russo.

Si raccomanda il rispetto delle disposizioni di sicurezza e prevenzione dell’infezione da Covid-19: l’uso della mascherina e il distanziamento interpersonale di almeno un metro per tutta la durata della manifestazione.

Presentazione delle iniziative del Festival Internazionale del Libro Taobuk

Si svolgerà oggi,  giovedì 17 settembre, alle ore 18, sulla piattaforma Teams e in diretta Facebook sul profilo dell‘Università degli Studi di Messina , un webinar per la presentazione delle iniziative della X edizione del Festival Internazionale del libro Taobuk per gli studenti Unime.

All’incontro interverranno il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, il Prorettore ai servizi agli studenti, prof.ssa Roberta Salomone, il prof. Francesco Pira, Delegato alla Comunicazione, Il presidente Taobuk, dott.ssa Antonella Ferrara e il direttore esecutivo Taobuk, dott. Alfio Bonaccorso.

L’incontro di oggi ha lo scopo di presentare le attività di campus e stage che ogni anno si rivelano un efficace laboratorio per ragazzi con diversi background universitari ma con la medesima voglia di cimentarsi con un grande evento culturale internazionale. I partecipanti potranno svolgere attività di assistenza e guida a scrittori e giornalisti, assistere ed essere protagonisti di incontri con scrittori, giornalisti e attori. Da quest’anno, inoltre, il Festival provvederà alla copertura delle spese di ospitalità per gli studenti universitari che seguiranno gli eventi Taobuk.

Una sinergia, quella tra l’Università e il Taormina International Book Festival, che ha permesso, già da molti anni, la partecipazione di studenti dell’Ateneo che si sono impegnati a stretto contatto con la direzione artistica e la segreteria organizzativa del Festival.

▪Per seguire l’evento su teams:  http://tiny.cc/taobuk2020

▪Per seguire l’evento su Facebook: https://www.facebook.com/messinauniversity

Indiegeno day 2: la musica non si ferma

Elodie, Indiegeno 2020

Come ormai consuetudine nella stagione estiva, anche quest’anno noi di UniVersoMe abbiamo seguito l’Indigeno Fest, scegliendo di sostenere un settore – quello musicale – che ad oggi fa ancora fatica ad uscire dalla crisi scaturita dall’emergenza sanitaria, in qualità di spettatori.

Elodie, Indiegeno 2020 

Ma eccoci qua pronti a raccontarvi ancora una volta la serata del 5 agosto 2020, svoltasi in una location d’eccezione, il Teatro Greco di Tindari, preceduta dalla nottata di apertura che ha visto esibirsi il vincitore dello scorso festival di Sanremo, Diodato. Nonostante la minaccia di pioggia – concretizzatasi solo in parte – lo show parte subito con il nome più noto: Elodie. Reduce dalla pubblicazione del suo ultimo album  “This is Elodie” (2020), l’artista romana mette in scena uno spettacolo coinvolgente, supportata anche dalle sue bravissime coriste. Tantissimi i successi portati sul palco, da pezzi recentissimi, come la hit dell’estate Guaranà, ai grandi tormentoni che hanno animato la bella stagione negli anni precedenti, come Nero Bali e Margarita. 

Ciclone il pezzo più apprezzato e ballato dal pubblico, che ha richiesto anche un bis a gran voce. Nonostante il clima non propriamente estivo, con la sua voce poderosa – anche se lievemente sottotono – è riuscita a scaldare gli spettatori con tanti cavalli di battaglia ma anche cover e pezzi meno conosciuti. Molto divertenti alcuni siparietti con in membri del suo entourage: Elodie ha ammesso candidamente di non ricordare spesso gli “attacchi” delle canzoni e ha chiesto l’aiuto della DJ alle sue spalle, suscitando l’ilarità degli spettatori e contribuendo a creare un clima quasi amichevole con il pubblico.

Elodie e le coriste, Indiegeno 2020 

Dalla sua uscita di scena in poi la serata si “normalizza”: in tanti lasciano il Teatro nonostante i ripetuti appelli degli

organizzatori.

Davide Shorty, Indiegeno 2020

Noi non demordiamo ascoltiamo piacevolmente il secondo artista in programma, Davide Shorty. Un mix di sonorità rap, hip-hop e testi quasi “cantautorali”: il cantante siciliano è a proprio agio sul palco e riesce a coinvolgere il pubblico. Degna di nota una riflessione sul razzismo e i recenti fatti accaduti negli USA, tutta in rima ed a cappella. Prima di lasciare il palco regala anche qualche inedito, scritto e ideato durante il lungo periodo di quarantena, oltre a brani tratti da Straniero (2017) e Terapia di Gruppo (2018, in collaborazione con Funk Shui Project).

Blank, Indiegeno 2020

A chiudere la serata Blank, giovanissima ragazza di origine messinese e artista emergente della scena indie: emozionantissima di cantare nella sua città natale, ci regala anche l’inedito Pare, tra le canzoni che più ci hanno convinto.

È stato sicuramente un Indiegeno diverso dal solito: molto più “posato” per necessità, con gli spettatori seduti per gran parte del tempo. Ma, ad ogni modo, tutte le difficoltà per organizzare in questo anno particolarmente complesso un evento del genere sono state ripagate dalle esibizioni degli artisti.

Forse poco oculata la scelta di invertire la scaletta originaria, facendo esibire Elodie per prima.

E probabilmente le stesse difficoltà, menzionate qualche riga sopra, sono state sofferte sia dagli artisti che dagli organizzatori e messe in scena un po’ troppo: smorzare gli animi a uno spettacolo musicale che, per definizione, ha un animo leggero, ha fatto sì che il pubblico fosse un po’ frenato. Possiamo e dobbiamo tuttavia comprendere lo stato d’animo di tutti gli addetti ai lavori e dei cantanti stessi, che abbiamo visto tenere tanto alla riuscita dell’evento. L’Indiegeno ha comunque dimostrato che è possibile ripartire in sicurezza anche nel settore musicale e che un nuovo modo di concepire i festival, sfruttando magari le splendide location all’aperto di cui siamo ricchi in Sicilia (come in tutta Italia), può far sì che il mondo della musica non rimanga bloccato, e con lei le nostre emozioni.

Emanuele Chiara, Antonio Nuccio

Foto di Martina Galletta

Open Day UniMe 2020 – Digital Edition: Giorno 2

Si terrà domani il secondo appuntamento (tre in totale) dell’Open Day UniMe – Digital Edition.

Martedì 21 Luglio – Area Scienze e Ingegneria

La seconda giornata sarà dedicata all’area delle scienze e di ingegneria.

Protagonisti

  • Dipartimento di Ingegneria
  • Dipartimento di Scienze matematiche e informatiche, scienze fisiche e scienze della terra
  • Dipartimento di Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche ed ambientali

Coloro i quali volessero solo assistere all’Evento, potranno farlo in diretta sulla pagina Facebook dell’Ateneo.

servizi e le agevolazioni saranno presentati esclusivamente sulla piattaforma Teams nel corso di tutti e tre i giorni (gli orari sono consultabili nei programmi).


Qui consultabili i programmi dettagliati relativi alla giornata:

https://www.unime.it/sites/default/files/21_Programma_0.pdf

https://www.unime.it/sites/default/files/21_SERVIZI.pdf

Claudia Di Mento

 

Open Day UniMe 2020 – Digital edition

Nonostante il periodo storico in cui ci troviamo e l’impossibilità di organizzare orientamenti in loco, l’Università degli Studi di Messina va incontro ai futuri studenti. Durerà 3 giorni e sarà il primo Open Day esclusivamente online.

Fonte: unime.it

Obiettivi: fare conoscere la vasta offerta formativa e rispondere ai “perché” dei futuri studenti.

L’Evento

L’evento si svolgerà dal 20 al 22 luglio, sulla piattaforma Teams e in diretta sulla pagina Facebook dell’Ateneo. Protagonisti tutti i Dipartimenti UniMe e gli uffici e i centri che offrono servizi e agevolazioni.
La tre giorni è dedicata ai ragazzi del quarto e quinto anno delle scuole superiori e a tutti coloro che sono interessati a iscriversi ai corsi e ai master dell’Ateneo Peloritano.
Nel corso dell’evento verranno inoltre presentate le novità, i programmi e gli sbocchi professionali offerti dagli oltre 90 corsi di laurea UniMe.

Struttura dei tre giorni

Lunedì 20 luglio – Area Scienze economiche, giuridiche ed umanistiche

  1. Dipartimenti di: Civiltà antiche e moderne, Economia, Giurisprudenza, Scienze politiche e giuridiche e Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali.
  2. Servizi di: Info Point – Servizi online/agevolazioni e premialità studenti, ERSU (Ente Regionale per il diritto allo studio), Internalizzazione – Welcome Office – Erasmus office, Servizi disabilità/DSA, TTO (Technology Transfer Office), Dottorati di Ricerca, Master, Corsi di Perfezionamento e Specializzazioni, COP (Centro Orientamento e Placement), SBA (Sistema bibliotecario di Ateneo), CeRIP (Centro di ricerca e intervento in psicologia), CLA (Centro Linguistico d’Ateneo), CUS (Centro Universitario Sportivo), Informazioni TOLC (Test Online Cisia), Associazioni studentesche.

Martedì 21 luglio – Area Scienze e Ingegneria

  1. Dipartimenti di: Ingegneria, di Scienze matematiche, informatiche, scienze fisiche e scienze della terra e di Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche ed ambientali.
  2. Servizi di: CeRIP (Centro di ricerca e intervento in psicologia), COP (Centro Orientamento e Placement), Master, Corsi di perfezionamento e Specializzazioni, SBA (Sistema bibliotecario di Ateneo), Servizi disabilità/DSA, Informazioni TOLC (Test Online Cisia), CUS (Centro Universitario Sportivo), CLA (Centro Linguistico d’Ateneo), TTO (Technology Transfer Office – Centro di trasferimento tecnologico), Internazionalizzazione – Welcome office – Erasmus office, Dottorati di ricerca, Info Point – Servizi online/agevolazioni e premialità studenti, ERSU (Ente Regionale per il diritto allo studio), Associazioni studentesche.

Mercoledì 22 luglio – Area Scienze della Vita

  1. Dipartimenti di: Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche ed ambientali, di Patologia umana dell’età evolutiva “G. Barresi”, di Medicina clinica e sperimentale, di Scienze veterinarie e di Scienze biomediche, odontoiatriche e delle immagini morfologiche e funzionali.
  2. Servizi di: Master, Corsi di perfezionamento e Specializzazioni, Dottorati di ricerca, TTO (Technology Transfer Office – Centro di trasferimento tecnologico), Servizi disabilità/DSA, Informazioni TOLC (Test Online Cisia), Info Point – Servizi online/agevolazioni e premialità studenti, ERSU (Ente Regionale per il diritto allo studio), CUS (Centro Universitario Sportivo), SBA (Sistema bibliotecario di Ateneo), CeRIP (Centro di ricerca e intervento in psicologia), COP (Centro Orientamento e Placement), COP (Centro Orientamento e Placement), Internazionalizzazione – Welcome office – Erasmus office, CLA (Centro Linguistico d’Ateneo), Associazioni studentesche.

Modalità di partecipazione

  • Chi volesse porre domande sui Corsi di studio potrà farlo iscrivendosi al webinar (o ai webinar) di proprio interesse (qui il link per i vari Dipartimenti) completando il form corrispondente.

Ricordiamo che è possibile partecipare fino al raggiungimento della soglia massima di 300 partecipanti per ciascun evento.

  • Per interagire con i responsabili e porre domande in merito a servizi e agevolazioni è invece necessario iscriversi completando il form (o i form) inerenti le proprie curiosità (qui l’elenco completo).
  • Chi invece non volesse interagire, ma volesse comunque seguire i vari appuntamenti, potrà farlo dalla pagina Facebook UniMe.

Perchè seguire l’Open Day

L’evento permetterà agli iscritti di interagire in diretta e:

  • seguire le presentazioni dei Dipartimenti e scoprire quali sono i corsi di laurea e di alta formazione per l’anno accademico 2020/2021
  • partecipare agli open desk dedicati ai corsi di laurea, ai servizi e alle agevolazioni e parlare con docenti, personale e studenti
  • parlare con esperti di Orientamento
  • sapere come fare per immatricolarsi, iscriversi o trasferirsi da altri Atenei.

Qui i programmi dettagliati delle tre giornate:

Programma del 20 luglio – Area  Scienze economiche, giuridiche ed umanistiche
Programma SERVIZI del 20 luglio


Programma del 21 luglio – Area Scienze e Ingegneria

Programma SERVIZI del 21 luglio

Programma del 22 luglio – Area Scienze della Vita

Programma SERVIZI del 22 luglio

Claudia Di Mento