Francesco Musolino ci racconta il suo approdo al noir al lido Horcynus

Venerdì 15 luglio Universome ha avuto il piacere e l’onore di partecipare alla prima presentazione in città del libro Mare Mosso di Francesco Musolino, tenutasi al tramonto al lido Horcynus Orca.

Il nostro bellissimo stretto, illuminato dalle luci del tramonto, ha fatto da cornice all’introduzione di questa nuova avventura.

“Musolino sbarca in un Thriller rivoluzionario, adrenalinico e di facile lettura; un vero e proprio page turner.”

Così le moderatrici Rosaria Brancato e Roberta D’Amico hanno inaugurato la presentazione del libro. Libro in cui il fiato sospeso non è suscitato dalle avventure che hanno per protagonista un commissario o al solito protagonista dei gialli. Achille è un personaggio fuori dagli schemi che si ritrova catapultato in una storia “mosso” letteralmente dal mare agitato.

“Mare Mosso”, il nuovo libro di Francesco Musolino. © Angelica Rocca

E come le onde muovono questo racconto avvincente, la narrazione che si fa spazio tra presente, passato e futuro permette al lettore di capire sempre più a fondo il protagonista: Achille è un coraggioso leone di mare il cui  unico tallone è l’amore. In questa storia in cui la scintilla ha fondamenti di realtà anche l’amore annaspa tra i flutti durante la tempesta: è un amore tormentato dalla gelosia, illuminato dalla bellezza e oscurato dal terrore.

Proprio al tema dell’amore è stata dedicata una delle letture del romanzo, forse la più emozionante: mentre l’autore ci regalava in anteprima uno dei passi più colmi di pathos, tutti i presenti sembrava fossero immersi in una bolla senza tempo, priva di rumori o altro che potesse distrarli.

Solo lo scirocco ogni tanto ci riportava alla realtà tra una lettura ed un’altra, tra un paio di occhi lucidi per la commozione ed una risata sincera. 

Il pubblico presente all’evento. © Angelica Rocca

“Da Omero ci raccontiamo delle storie per tenere lontana la notte e forse è arrivato il momento di andarcele a prendere quelle storie.”

Francesco Musolino ci ha trasportato all’interno della sua mente facendoci notare come tutti i racconti di paura, di stupore vengono proprio dal mare, il nostro mare che fin troppo spesso lasciamo che siano gli stranieri a raccontarlo. In Mare Mosso Francesco Musolino si è ripreso un pezzetto di quel mare, un pezzetto della storia di quella baia di Santa Caterina di Pettinuri. L’autore, infatti, è partito proprio da una storia vera, un fatto documentato avvenuto tra la fine degli anni ’70 e l’inzio degli anni ’80: una nave che evitò il naufragio grazie a un’operazione di salvataggio straordinaria.

“Quando sono tornato in Sardegna, dove tutto è nato, sono inciampato in quella baia. A parte la comicità della caduta, ho veramente sentito che quella baia dalla quale avevo preso una parte della storia avesse voluto poi un po’ del mio sangue in cambio, come baratto per aver raccontato una parte di lei.” 

L’evento si è concluso senza spoiler, ma ha innestato in chi non ha ancora avuto il piacere di imbarcarsi nella lettura di “Mare Mosso” l’irrefrenabile desiderio di saperne di più di Achille Vitale. L’autore ha infatti rivelato di non precludersi la possibilità di dare un seguito a questa storia.

L’autore Francesco Musolino. © Sofia Ruello

Abbiamo, inoltre, avuto l’occasione di porgere all’autore alcune domande “a tu per tu” prima dell’evento. In questa piacevole chiacchierata siamo andati oltre le onde, indagando nei fondali del romanzo.  Siamo anche riusciti a strappare a Francesco, che oltre ad essere giornalista e scrittore, è anche insegnante di scrittura creativa, qualche piccolo consiglio sulla scrittura (che non dispiace mai!)

 

Di seguito vi lasciamo il link dell’intervista all’autore!

https://youtu.be/ghPLRWZPRw8

 

Sofia Ruello, Roberto Fortugno

 

CCGrid 2022: un evento internazionale ospitato a Messina

L’Università di Messina insieme al team di ricerca Future Computing Research Laboratory organizza il CCGrid 22, il 22° Simposio internazionale di informatica in collaborazione con ICFEC 2022. L’evento, sponsorizzato dalla IEEE Computer Society ed il Technical Committee on Scalable Computing ACM SIGARCH, si svolgerà in quattro giorni; il 16 maggio a Messina al Rettorato vi saranno una serie di Workshop, invece, dal 17 al 19 maggio a Taormina avrà luogo un evento ad accesso limitato che vedrà la partecipazione di ricercatori internazionali: verranno trattati argomenti innovativi e ci si confronterà su tematiche di Cluster, Cloud and Internet Computing.

Digital Day

Il 16 maggio si terrà al Rettorato il Digital day, un evento dedicato alla presentazione di soluzioni e tecnologie digitali che oggi sono sempre di più all’avanguardia, con lo scopo di condividere la vision dei Ricercatori internazionali più influenti nella comunità scientifica.
Parteciperanno docenti e ricercatori dell’Ateneo messinese, saranno presenti diverse realtà aziendali leader nel settore digitale che interverranno sui temi della Digital Transformation. Durante la giornata saranno 2 i momenti principali: i talk della mattina organizzati presso l’Aula Ex-Chimica del dipartimento di Giurisprudenza sita presso il Polo Centrale dell’Università di Messina (Rettorato), in cui gli ospiti internazionali dialogheranno in lingua inglese sulle tematiche principali, e la presentazione di un Panel sul tema della mobilità urbana.

Tra i docenti dell’ateneo prenderanno parte all’evento della mattina il Prof. Massimo Villari e la Prof.ssa Maria Fazio del Dipartimento MIFT. Nel pomeriggio prenderanno parte invece la Prof.ssa Francesca Pellegrino e la Prof.ssa Adele Marino docenti del Dipartimento di Giurisprudenza, rispettivamente Presidente CUST-UNIME e Mobility Manager UinME, ed il Prof. Gaetano Bosurgi e il Prof. Massimo Di Gangi del Dipartimento di Ingegneria esperti nei rispettivi ambiti nel tema della mobilità urbana.


Sarà disponibile una diretta streaming dell’evento sul canale YouTube ufficiale di UniMe.

In concomitanza, nell’aula dell’Accademia dei Pericolanti si terranno dei workshop sulle tematiche affrontate dal simposio, tra cui:

  • Sistemi Cloud;
  • Sicurezza degli IoT;
  • Intelligenza artificiale.

L’evento è patrocinato dall’Università di Messina, dall’Ordine degli Ingegneri di Messina e dall’Ordine degli Architetti di Messina.

Per partecipare è richiesta la registrazione mediante un modulo disponibile all’indirizzo https://fcrlab.unime.it/ccgrid22/digital-day-in-messina/

Agli studenti UniMe che parteciperanno verranno riconosciuti 0.5 CFU, mentre per gli iscritti agli Ordini Professionali saranno rilasciati Crediti Formativi Professionali (CFP).

IEEE-CCGRID 2022

La conferenza IEEE-CCGRID 2022, ad accesso riservato, si terrà, per la prima volta in Italia, a Taormina dal 17 al 19 maggio all’Hotel Diodoro. Numerosi i ricercatori e scienziati che lavorano nel campo della Computer Science, Engineering e Data Science, provenienti da tutto il mondo, parteciperanno all’evento in cui verranno affrontate tematiche su:

⦁ Artificial intelligence, Machine Learning and Deep Learning
⦁ Future Internet and Computing Systems
⦁ Security, privacy, trust and resilience: Blockchain
⦁ Scientific and industrial applications
⦁ Distributed middleware and network architectures: Cloud, Edge, Fog Computing and Internet of Things (IoT)

Ospiti anche membri di Università del calibro della University of Chicago, Argonne National Laboratory, University of Melbourne, University of Cardiff, The State University of New Jersey, Ohio State University, Stanford University, University of São Paulo, ETH Zürich, solo per citarne alcune, così come i Laboratori di ricerca IBM di Haifa (Israele) e Santa Clara (California), Oracle, Intel, AMD, NVIDIA, in California, Fujitsu.

I keynote della Conferenza sono disponibili all’indirizzo https://fcrlab.unime.it/ccgrid22/keynote-speakers/

Gianluca Carbone

Lucia Azzolina presenta a Messina il suo libro “La Vita Insegna”

Ospite della Libreria Feltrinelli, l’ex Ministra della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina ha presentato venerdì 3 Dicembre 2021 il suo libro La Vita Insegna insieme a Simona Moraci, autrice del romanzo Duecento Giorni di Tempesta. Entrambe insegnanti con un vissuto ed esperienze fuori dal comune, sono state capaci con le loro considerazioni e racconti a dar luogo a un partecipato dibattito sulla scuola e sulla sua importanza per la società e per i ragazzi che la frequentano.

L’ex ministra dell’istruzione Lucia Azzolina assieme all’autrice Simona Moraci. © Francesco Greco

La Vita Insegna racconta della singolare storia dell’autrice che, partendo da una città siciliana che non offre molto, una famiglia modesta sia economicamente che culturalmente (la mamma casalinga, il papà guardia carceraria) e in una casa dove non ci sono libri, riesce a realizzare il sogno di diventare insegnante prima- con trasferte che la porteranno lontano e con le conseguenti difficoltà di essere fuorisede con uno stipendio basso – dirigente scolastico poi e straordinariamente Ministra della Pubblica Istruzione dal 2020 al 2021, in piena pandemia, durante il governo Conte bis.

Afferma Lucia Azzolina:

“Nonostante le difficoltà, i pochi soldi e la lontananza, ero felicissima di poter fare il lavoro che amavo, per cui avevo studiato per tutta la mia vita. Quando ho iniziato, per via della mia giovane età ero un pesce fuor d’acqua, gli studenti erano abituati ad un collegio di docenti anziani, questi ultimi fortunatamente si ponevano benevolmente, ero diventata un po’ la cocca.”

Ma l’elemento dirompente di Lucia non era solo l’età: arrivata dietro la cattedra è un’insegnante che cerca di rompere i vecchi schemi, non segue le consuetudini a cui gli studenti allora erano abituati, introduce nuovi modi di pensare e di fare scuola:

“Gli studenti prima di tutto sono delle persone, non numeri a cui dare dei voti. Con i miei ragazzi ho utilizzato l’autovalutazione, in questo processo ho quasi sempre riscontrato la loro maturità e onestà, si davano loro i voti e nel 99% dei casi corrispondevano sempre al voto che gli avrei dato io. “

Ma le novità non finiscono qui, la scuola non è più legata ad un sistema mono-direzionale, il cui giudizio va dall’insegnante agli studenti, ma diventa un processo bi-direzionale, dove i feedback riguardano anche gli studenti verso la prof. In questo caso dichiara l’ex ministro:

“Sono una persona che ha sempre voglia di migliorarsi, volevo capire dove sbagliavo, quali erano i miei punti deboli, desideravo ricevere un giudizio sincero, senza condizionamenti, allora ho detto ai ragazzi di scrivere al computer le loro considerazioni, questi venivano stampati in foglietti, veniva garantito l’anonimato, non sapevo chi fosse l’autore ne potevo capirlo ad esempio dalla calligrafia.”

L’autrice riflette anche riguardo al sistema dei voti, come vengono usati, i loro effetti:

“Bisogna far capire ai ragazzi che i voti sono sulla prestazione, non sulla persona. Se uno studente prende ad esempio 3, può pensare di essere una persona che vale 3 nella vita, ma non è così. Il voto si può sempre rimediare, bisogna stare attenti a come ci si pone con gli studenti, soprattutto in una fase delicata della loro esistenza come l’adolescenza. Quegli insegnanti che utilizzano il voto come strumento di ricatto sbagliano.”

Non mancano, nelle sue considerazioni, la visione politica e delle proposte:

“Nelle scuole primarie abbiamo abolito i voti e messo i giudizi, spero si arrivi ad introdurre questo metodo anche negli altri gradi di istruzione. Ritengo sarebbe più giusto valutare i ragazzi secondo le loro capacità e non secondo i loro voti; ad esempio in alcuni contesti di ammissione vale di più il saper dimostrare cosa si è in grado di fare e non il voto con cui ci si presenta”

 

“La Vita Insegna” di Lucia Azzolina (Ed. Baldini – Castoldi, Nov 2021) © Francesco Greco

Il libro è quindi la biografia di chi partendo dal basso è riuscito a realizzarsi nella vita, seguendo i propri sogni e aspirazioni, dimostrando che la scuola continua a svolgere la funzione di scala sociale; è il manifesto di un impegno che ripaga, la riflessione su una scuola che deve cambiare, liberarsi dalle discriminazioni, mettere al centro la persona, per una crescita anche umana oltre che culturale.

Francesco Greco

TEDxCapoPeloro torna a Messina

Un gruppo di ragazzi dell’associazione Startup Messina sta organizzando il TEDx (Technology, Entertainment, Design) che torna per la terza volta in riva allo stretto. Il tema di TEDxCapoPeloro 2021 sarà “R-Evolution“. Un chiaro richiamo alla pandemia, ai cambiamenti che questa ha portato con sè fino ad arrivare all’interrogativo chiave che l’edizione si è posta:

Come ripartire da nuove consapevolezze? È necessaria un’evoluzione o una rivoluzione?

TED e TEDx

La conferenza annuale di TED si tiene a Long Beach in California ma, proprio per poter condividere idee anche fuori dai confini americani, l’organizzazione ha lanciato un programma di eventi locali, chiamato TEDx (dove la “x” indica un evento organizzato in modo indipendente). L’obiettivo di un TEDx, quindi, è quello di dare a livello locale la possibilità di vivere un’esperienza simile a quella di una conferenza TED (fonte: https://tedxcapopeloro.com/).

TEDxCapoPeloro: quando e dove

La data da ricordare è quella di sabato 4 dicembre 2021, alle ore 14.

La location che accoglierà l’evento è il Palacultura sito in Viale Boccetta, 373.

Come partecipare

Per partecipare all’evento è sufficiente acquistare i biglietti tramite il portale online Eventibrite.

Dopo di che basterà presentarsi direttamente all’evento e mostrare il proprio biglietto.

Sconti Black Friday

Inoltre entro il 28 dicembre (incluso) è possibile per gli studenti usufruire di uno sconto per l’acquisto del proprio biglietto.

Basterà:

Maggiori informazioni

  • Startup Messina – via Centonze, 154 – 98123 Messina
  • info@startupmessina.org
  • www.startupmessina.org
  • Addetto Stampa Startup Messina: Cell. 3803694734

A bordo di una nave per respirare “Il profumo della libertà”

Il 5 novembre alle ore 19:00 Giovanna Giordano, candidata premio Nobel alla letteratura 2020, ha presentato a Messina il suo ultimo romanzo: Il profumo della libertà. L’iniziativa è stata promossa dalla Libreria Bonanzinga ed ospitata in un ambiente suggestivo quanto inusuale: la nave Telepass della Caronte&Tourist ormeggiata a un molo della Rada San Francesco.

A condurre la serata è stata la titolare della libreria Daniela Bonanzinga, che s’è avvalsa della collaborazione di Tiziano Minuti, in qualità di moderatore e in rappresentanza della società di navigazione.

L’evento è stato scandito inoltre dall’alternarsi di momenti di lettura di brani estrapolati dal libro, declamati da Marco Castiglia, con le riflessioni scaturite dalle tematiche presenti: prima tra tutte la libertà.

Marco Castiglia legge i brani tratti da “Il profumo della libertà”. © Martina Galletta

E’ infatti il desiderio irrefrenabile di libertà, equiparato dall’autrice ad un istinto primordiale, che spinge Antonio Grillo – protagonista del libro – a lasciare Gesso, piccolo villaggio del messinese, per imbarcarsi alla volta degli Stati Uniti.

Giovanna Giordano ce lo descrive come un uomo allegro, d’animo gentile, che mal sopporta la violenza e prova grande tenerezza verso ogni creatura vivente e non.

La sua volontà di essere libero si esprime in tante forme diverse: nel desiderio di spostarsi intraprendendo un viaggio; nella rinuncia ai propri confini mentali per addentrarsi nel mondo dell’immaginazione e delle possibilità infinite; nella risolutezza con cui sceglie di non lasciarsi sopraffare dalle emozioni negative, per concentrarsi invece su quanto di buono può offrire anche una circostanza apparentemente avversa.

Uno dei momenti più simpatici della serata: l’autrice ci invita a tenere chiuso l’ “occhio nero” del pessimismo con cui solitamente guardiamo il mondo. © Martina Galletta

Questo personaggio, ispirato al prozio dell’autrice, occupa un posto molto speciale nel suo cuore, così come anche tutte quelle persone che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento: da quelle sedute tra le file della sala ad ascoltarla ai suoi antenati, ma anche a tutte quelle figure del passato – come Ulisse – inventate ed entrate a far parte dell’immaginario collettivo grazie ad autori come Omero, a cui è attribuita l’Odissea, una delle prime narrazioni con protagonista un viaggiatore.

Spettatori sul ponte salone della nave Telepass: una location “di mare” per presentare un libro ambientato sul mare. © Martina Galletta

In ognuna delle parole della Giordano s’è percepito non solo l’enorme impegno profuso per la stesura del romanzo, ma anche il grande amore da lei provato per la cultura classica ed il mondo della lettura. Elementi decisivi che hanno reso trascinante il ritmo della serata, oltre che interessanti e mai pretenziosi i contenuti esposti durante la presentazione.

Firmacopie a conclusione della serata. © Martina Galletta

 

Rita Gaia Asti

 

                                        

“Sradichiamo il sistema!”: lottare per l’ambiente è lottare per il nostro futuro

Nella giornata di ieri più di mille persone erano radunate a piazza Duomo fra studenti e studentesse, organizzazioni sociali, partiti, forze sindacali e svariate associazioni ambientaliste per dare un messaggio globale: dobbiamo cambiare rotta, e subito, prima di evitare un disastro planetario senza precedenti.

Il messaggio che è stato lanciato ieri, 24 settembre 2021, al sesto Global Strike for Future, iniziativa che va avanti dal 15 marzo 2019 (giorno della prima manifestazione internazionale che in Italia ha contato un milione di persone in tutte le piazze del paese) grazie al movimento globale Fridays For Future, non solo è chiaro ma rappresenta una nuova prospettiva nel leggere la questione climatica. La lotta per l’ambiente non è solo ecologica, ma coinvolge le istituzioni, la società civile, le disuguaglianze economiche e sociali, la generazione Z, il sistema di istruzione e i consumi. In gioco non c’è solo preservare l’ambiente, ma dare un futuro in cui tutte e tutti possano vivere in maniera dignitosa.

La manifestazione è stata segnata non solo da cartelloni e cori, ma anche da vari interventi delle associazioni partecipanti come Legambiente Messina, CGIL Messina, UDU Messina – Unione degli Universitari, Link Messina – Studenti Indipendenti, Puli-AMO Messina, Liberazione Queer+ Messina, Potere al Popolo Messina e l’Unione Inquilini. Significanti sono state anche le parole degli attivisti e delle attiviste del comitato territoriale di Fridays For Future Messina, che dopo anni sono riusciti a ricreare il movimento qua a Messina e a costruire una manifestazione che torni a far parlare di questo tema.
Dalle multinazionali che praticano “greenwashing” (ovvero usano la questione ambientale come facciata) ai percorsi educativi all’interno scuole e università, dalla questione ambientale nel mondo del lavoro e l’intersezione fra lotta transfemminista e ambiente, gli interventi delle varie organizzazioni hanno dato una prospettiva a trecentosessanta gradi della situazione cui ci troviamo.


Un altro momento intenso della manifestazione è stata la performance “Funerale della Terra”, in cui la Terra, rappresentata da una tomba fatta di cartone nero, viene portata in giro nella piazza a rappresentare la sua morte e rinascita nelle nuove generazioni che lottano per essa. Alla fine della performance, la portavoce di Fidays For Future Messina, Martina Celesti, ha letto una lettera scritta da “l’ultima persona rimasta sulla Terra” in cui si parla di ciò che il pianeta è stato per gli umani e come è stato distrutto da esso.

I moniti della comunità scientifica sono chiari, e abbiamo poco tempo per cambiare il sistema. Per questo abbiamo bisogno di queste manifestazioni, di questi giovani attivisti e attiviste, per dare un segnale chiaro a chi detiene il potere e cercare di fare noi, dal basso, la vera differenza.

Taormina Film Festival: un esordio in sordina?

Tra ferventi attese e scetticismi è partito ieri il Taormina Film Fest: ospiti d’eccezione hanno calcato il palco del Teatro Antico durante la cerimonia di apertura di questa 67esima edizione tenutasi alle 21: 30 e condotta dall’attrice Anna Ferzetti, nota alle cronache per essere compagna del più celebre Pierfrancesco Favino. L’occhio disincantato dei frequentatori abituali della rassegna non si sarà lasciato sfuggire sicuramente l’assenza di ospiti internazionali, l’esiguo numero di attori e registi presenti o i tanti posti vuoti in tribuna.

Pochi ma buoni invece a nostro parere i protagonisti della serata: dall’elegante presenza di Massimo Ghini, insignito del Premio Manfredi da Luca Manfredi, figlio del grande Nino, fino all’inaspettato cast del film fuori concorso Boys (nelle sale dal 1 luglio).

Un emozionato Massimo Ghini riceve dalle mani di Luca Manfredi il premio in onore del grande Nino.

Chi si aspettava di trovare sullo stesso palco – e ancor di più nella stessa pellicola – Giorgio Tirabassi, Marco Paolini, un disinvolto Neri Marcorè, in collegamento dall’isola d’Elba, e un divertentissimo Giovanni Storti senza i suoi compari del trio? Chi si aspettava di vederli cantare tutti assieme sulle note del maestro Mauro Pagani, anche lui presente, che ha firmato la soundtrack del film? Eppure sono i prodigi di un regista come Davide Ferrario che ha firmato questo lavoro, del mixer della commedia italiana, genere oggi tanto bistrattato perché magari incapace di elevarsi ai livelli di quella commedia all’ italiana che ha portato alto il nostro nome nel mondo, ma comunque capace di strapparci ancora qualche emozione e qualche risata.

Da sinistra a destra: l’attrice Linda Messerklinger, Anna Ferzetti e Mauro Pagani. © Gianluca Carbone

Un cinema fatto per divertire, ma anche divertendosi: nonostante non avevamo mai visto questi attori coinvolti in un progetto comune, non si può fare a meno di notare la loro sintonia, la complicità vibrante. Proprio come la voce tremante del maestro Pagani mentre canta Regola 3, canzone che aveva nel cassetto dai tempi in cui negli anni ’70 collaborava con Faber, assieme a tante altre che sono andate a comporre la colonna sonora della pellicola di Ferrario. Sempre all’interno di questa parentesi musicale, davanti alla scenografia suggestiva del teatro antico, si esibisce poi con tanto di chitarra acustica Neri Marcoré in collegamento sul maxischermo e conclude l’intera band di attori/ cantanti di Boys, prima della premiere del film.

Il cast del film “Boys” assieme al maestro Marco Pagani durante l’esibizione musicale.© Gianluca Carbone 

Poche celebrazioni, pochi momenti decisivi, poca solennità insomma, ma tanta nostalgia a cominciare dalla proiezione di alcuni spezzoni di Nino Manfredi, in occasione del centenario della sua nascita, fino al ricordo del figlio e di Massimo Ghini che hanno decantato la capacità quasi “americana” dell’attore ciociaro di immedesimarsi «come un camaleonte» nei personaggi che andava ad interpretare, ricordo accolto con una commossa standing ovation del pubblico.

Sempre legata al fil rouge della nostalgia è la trama dell’esordiente Boys che ruota attorno alle vincende di una band anni ’70 ormai in decadenza, un film che mostra come il modo di fare musica e di trasmetterla sia davvero cambiato da quelli che erano gli anni d’oro del vinile, di Woodstock, del rock nudo e crudo. Forse anche il modo di produrre cinema è di certo cambiato: non si scrivono più le stesse storie, non si ride alle stesse battute, non esistono più i “Nino Manfredi”, ma il pubblico riesce sempre ad emozionarsi, a caricare premiere ed eventi come questi di alte aspettative e a trasmettere il proprio calore ai protagonisti: a fine serata non sono mancati infatti i fan accaniti che hanno approfittato per strappare una foto ai loro beniamini.

Angelica Rocca

 

 

 

 

Ecco come l’Italia oggi ricorda la Shoah

Nonostante il trambusto e la baraonda della crisi di governo, oggi l’Italia non manca di celebrare la Giornata della Memoria. A sottolineare l’importanza di questo momento, la decisione del presidente della Repubblica di dare avvio alle consultazioni solo nel pomeriggio per non rinunciare ai suoi impegni di commemorazione.

Quando è stata istituita? Perché proprio il 27 gennaio?

Fu una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che, l’ 1 Novembre del 2005, scelse il 27 gennaio come giornata internazionale per ricordare le vittime dell’olocausto. In Italia, in realtà, già qualche anno prima si era giunti all’istituzione formale di una giornata commemorativa attraverso la legge 211 del 20 luglio 2000.

È stata scelta questa data perché il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono nei pressi della città polacca di Auschwitz scoprendo il campo di concentramento e di sterminio maggiormente rappresentativo degli orrori compiuti dal Nazismo.

Campo di Auschwitz – Fonte: lilyrianitravelholic.blogspot.com

La Giornata della Memoria negli anni

Historia magistra vitae: è questa l’idea che ha guidato le celebrazioni per la Giornata della Memoria negli anni. Evocare il passato è sempre stato considerato un dovere necessario a ricordare alle generazioni presenti chi è stato l’uomo e chi potrebbe ancora essere. Nella Giornata della Memoria si sono sempre coniugate allerta e speranza per il futuro.

Il ricordo delle vittime dell’olocausto è stato tenuto vivo attraverso concerti, conferenze, incontri, racconti di testimoni. Un’iniziativa importante è da anni quella del treno della memoria: un treno che ha offerto a ragazzi di diverse regioni di Italia un viaggio lungo i sentieri della Memoria europea attraverso varie tappe, come la città di Cracovia, il Ghetto ebraico, i campi di Auschwitz e Birkenau. Forte impatto ha avuto l’incontro commemorativo, tenutosi l’anno scorso ad Auschwitz, tra duecento sopravvissuti e 50 delegazioni di più Stati. Alcuni tra gli ospiti importanti sono stati il presidente israeliano Reuven Rivlin, il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, il re spagnolo Filippo VI, il re dei Paesi Bassi Willem Alexander, la viceministra degli Esteri italiana Marina Sereni.

Eventi in programma per oggi

Nonostante l’emergenza Covid, seppur con limiti e difficoltà, sono stati organizzati molti eventi per oggi, soprattutto grazie all’aiuto del web.

Il treno della memoria si trasferisce su binari virtuali: studenti di alcune scuole della Toscana, della Lombardia e del Piemonte potranno visitare, mediante un tour digitale, i campi di Auschwitz e Birkenau.

Nella pagina Facebook del Conservatorio di Milano alle ore 21:00 sarà trasmesso il concerto “Note per la Shoah”. Registrato a porte chiuse nella Sala Verdi del conservatorio di Milano, proporrà delle colonne sonore di film dedicati all’olocausto scritte dal maestro Ennio Morricone. Inoltre, nella giornata di oggi, dalla pagina Facebook del Memoriale della Shoah milanese sarà possibile partecipare ad un tour virtuale nella storia del Memoriale.

La comunità ebraica di Roma questa mattina ha tenuto sulla sua pagina Facebook un incontro con Sami Modiano, sopravvissuto ad Auschwitz, intervistato dalla presidente Ruth Dureghello: un evento indirizzato a tutte le scuole d’Italia che non potranno partecipare a iniziative in presenza.

A Torino, stamattina ha avuto luogo la posa delle pietre d’inciampo, a cura del Museo Diffuso della Resistenza. Si troverà un video riassuntivo dell’evento sui canali social del Museo e del Polo del ‘900. Inoltre, alle 18 alcuni ragazzi saranno protagonisti di “Adotta un negazionista”, diretta radiofonica su Tradi Radio organizzata dalla Rete Italiana di Cultura Popolare alla ricerca del significato della parola negazionista ieri e oggi.

Il Memoriale italiano di Auschwitz propone un evento digitale: alle 17 si terrà una conferenza dedicata all’opera custodita a Firenze e a ciò che essa ha rappresentato e rappresenta per l’intera comunità.

Firenze, il memoriale italiano di Auschwitz – Fonte: www.ansa.it

La Giornata della Memoria a Messina

Anche la nostra città si è preparata alla celebrazione della Giornata della Memoria. Ad essere ricordati sono stati in particolare Giovanni Grasso e Salvatore Franchina, deportati e internati nei lager nazisti. Alle loro famiglie, durante una cerimonia che avuto luogo questa mattina nel rispetto delle norme Covid presso il palazzo del governo, sono state consegnate le medaglie d’oro dal prefetto Maria Carmela Librizzi. Ad essere premiato anche l’ufficiale dell’Arma dei Carabinieri Salvatore Patorniti, vittima di un atto terroristico mentre prestava servizio.

La stessa Università di Messina, grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, il Centro di Ricerca internazionale per gli Studi sull’Antisemitismo ed il Centro Italiano femminile, si è fatta promotrice di un evento. Alle ore 9:00, sulla piattaforma Microsoft Teams, dopo il saluto del direttore del DiCAM, il professore Giuseppe Giordano, ha avuto inizio un webinar intitolato “Persecutori, Perseguitati. Biografie” con l’intervento di docenti ed esperti. L’iniziativa continuerà anche nel pomeriggio con approfondimenti sulle biografie di importanti personaggi della storia, come Marc Bloch, Claudio Pavone, Teresa Noce, Agnes Heller e Edith Stein.

Inneggi a Hitler anche nella Giornata della Memoria

Quello di oggi è un paese che si impegna a tenere vivo il ricordo del passato riconoscendolo come un atto doveroso. Infatti, sono molti gli avvenimenti che testimoniano che, ancora oggi, i principi che guidarono le terribili azioni del XX secolo fanno presa su molti. Proprio ieri, nel bel mezzo di una conferenza online organizzata dalla scuola di Monteverde Federico Caffè per ricordare l’olocausto, la chat Meet in cui si è svolta l’iniziativa è stata presa d’assalto da bestemmie, inneggi a Hitler e offese antisemite: “Riaprite i forni”, “Posaceneri”, “Viva Hitler”, “Vi ammazzo tutti bastardi”. Il sospetto è che qualcuno dei partecipanti alla riunione Meet abbia passato il link d’invito a gruppi esterni estremisti.

Chiara Vita

“Cinema e consumi”. Uno sguardo nuovo al mondo dei film

Si è svolto ieri 15 dicembre, il workshop di presentazione del PRIN (Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale) “Il pollo ruspante: il cinema e la nuova cultura dei consumi in Italia (1950-1973)” , coordinato da Federico Vitella, Professore Associato di Storia del Cinema al COSPECS (Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali) dell’Università di Messina. Il seminario si è svolto interamente online dalle ore 10 alle 13 circa sulla piattaforma Zoom e in contemporanea in diretta Facebook e ha visto la partecipazione del CUC (Consulta Universitaria del Cinema) e il patrocinio dell’AIRSC (Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema).

Locandina dell’evento. Fonte: consultacinema.org

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Riaperti i termini per il corso “L’Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile”

Riaprono le iscrizioni, sulla piattaforma E-learning UniMe, al corso di formazione “L’Agenda 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”, realizzato dall’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile).

Fonte: asvis.it

L’Università di Messina, che partecipa alla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS), ha creato questo corso al fine di promuovere gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile previsti dall’Agenda 2030 dell’ONU.

Il corso durerà dal 10 novembre al 31 gennaio e sarà rivolto a studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo.

Como sono gestiti i singoli incontri

Il percorso sarà suddiviso in 20 moduli della durata di circa 5 minuti ciascuno con un registro linguistico accessibile anche ai non addetti ai lavori.

Verranno trattati i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile approvati nel settembre 2015 dalle Nazioni Unite e di cui se ne prevede la realizzazione a livello globale entro il 2030.

I primi tre moduli verteranno in generale sull’Agenda 2030, sulle strategie di implementazione e sulle misurazione degli Obiettivi, i restanti sono dedicati a ognuno dei 17 Obiettivi.

La professoressa Salomone, Protettrice ai “Servizi agli Studenti” e Presidente del COP UniMe, ha spiegato che il percorso ha come obiettivo: “aumentare la sensibilità ambientale dell’Ateneo e la consapevolezza della insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo economico, stimolando momenti di riflessione, promuovendo un cambiamento culturale e fornendo elementi utili per scelte di studio e professionali che tengano conto delle tematiche della sostenibilità economica, sociale ed ambientale”.

Come iscriversi

Per partecipare bisogna iscriversi attraverso il link: https://moodle2.unime.it/go/cop, utilizzando preferibilmente il browser Google Chrome.

Al termine del percorso sarà rilasciato regolare attestato di partecipazione.

Garantiti 0,25 CFU

Il Corso sullo Sviluppo sostenibile riconosce, in forza della Delibera del Senato Accademico Repertorio n.157/2020 Prot. n. 45117 del 18/05/2020, un numero di crediti universitari pari a n. 0,25, come da delibera del Senato Accademico del 23 dicembre 2013.

Come avere il riconoscimento dei CFU

La richiesta può essere fatta dallo stesso studente e indirizzata a:

  • Coordinatore del proprio corso di Laurea,
  • Segreteria studenti.

Ricordiamo che sarà necessario allegare l’attestato scaricato dalla piattaforma.

Per maggiori informazioni clicca qui.

Giuseppina Simona Della Valle