BANDO ERASMUS+ TRAINEESHIP: opportunità di tirocinio all’estero

È stato pubblicato il Bando Erasmus+ Traineeship per l’A.A. 2019/2020.

 

In cosa consiste l’Erasmus+ Traineeship?
Il progetto Erasmus+ Traineeship consente di effettuare periodi di mobilità all’estero, per almeno due mesi, durante i quali svolgere attività di tirocinio.

 

Chi può partecipare al bando?
Il bando è aperto alla partecipazione di studenti, laureandi (studenti che partecipano al bando prima del conseguimento del titolo, ma effettuano la mobilità da “neolaureati”) e dottorandi, che intendano svolgere un tirocinio della durata minima di due mesi presso un ente straniero.

 

Entro quando è possibile partecipare?
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata all’8 luglio 2019 alle ore 12:00.

 

Come si partecipa al bando?
Gli studenti interessati a partecipare alla selezione dovranno compilare la candidatura online, esclusivamente tramite la piattaforma Esse3.
Gli studenti dovranno avere cure di produrre i seguenti documenti:

  •  LAT – Learning Agreement for Traineeship (contenente il piano di lavoro che si intende svolgere all’estero) già compilato e firmato anche dalla Sede ospitante;
  • Attestazione della propria conoscenza linguistica secondo le modalità:

            – Certificazioni internazionali;

            – Test di verifica presso il Centro Linguistico d’Ateneo – CLAM;

            – Autocertificazione per dichiarare la conoscenza linguistica (verificare le modalità specifiche nell’art. 6 del Bando UNIME).

Nella candidatura dovranno essere inseriti, pena l’esclusione:

  • Certificazione/Autocertificazione della competenza linguistica;
  • I riferimenti dell’ente ospitante in cui si intende svolgere il tirocinio specificando, nell’apposita sezione, lo Stato di appartenenza dell’Ente stesso;
  • Learning Agreement for Traineeship (LAT) debitamente compilato e firmato in tutte le sue parti. (È obbligatorio compilare anche le sezioni “Table A” e “Table B”);
  •  I dati relativi all’eventuale partecipazione a precedenti periodi di mobilità nell’ambito del programma Erasmus;
  •  La presenza di handicap;
  • I dottorandi, oltre ai summenzionati documenti, dovranno allegare alla candidatura l’autorizzazione del Coordinatore del Dottorato di riferimento per lo svolgimento del periodo all’estero.

 

Sono previsti dei contributi economici?
Sì. Sono previsti due contributi: un contributo economico europeo e uno finanziato dal MIUR.
L’importo mensile del contributo europeo è stabilito in base al costo della vita del Paese di destinazione, secondo tre gruppi predefiniti dalla Commissione Europea.

Gli studenti che svolgono un tirocinio che comporta il riconoscimento di CFU curriculari, potranno ricevere un contributo dal MIUR, secondo quanto riportato nella tabella sottostante:

Gli studenti che svolgono un tirocinio senza riconoscimento di CFU (ad es. in caso di mobilità post-lauream) e che presentano un’attestazione ISEE fino a 13.000 euro per l’anno 2019/20, potranno ricevere un contributo aggiuntivo “per condizioni economiche svantaggiate” di 100 € al mese per ogni mese finanziato.

 

Dove posso svolgere il tirocinio?
L’Università possiede un elenco degli Atenei/Enti stranieri con cui UniME ha stipulato Accordi Bilaterali, Lettere Intenti o che hanno manifestato la disponibilità a ricevere studenti: https://bit.ly/2X7INH9
È possibile anche ricercare autonomamente un ente disposto ad accoglierti per svolgere il tirocinio: consulta “Scheda Consigli per la ricerca autonoma del tirocinio “. https://bit.ly/2YMSco6
Gli studenti, per avanzare la propria candidatura presso Università/Enti stranieri (anche se non inclusi nel database), possono utilizzare il format per “autocandidarsi”: https://bit.ly/30Ltxly

 

Per ulteriori info
Unità Operativa Mobilità Erasmus
Orario di apertura al pubblico: lunedì ore 9.00-13.00, mercoledì ore 15.00-16.00, giovedì ore 9.00-13.00
E-mail: traineeship@unime.it
Tel. 090/6768506-34

 

Link utili:

 

Francesco D’Agostino

SOS Erasmus #3: la compilazione del Learning Agreement

erasmus learning agreement

In questo terzo articolo di “SOS Erasmus” parleremo del Learning Agreement, il piano di studi che verrà pattuito tra te, l’Università di Messina e l’Università ospitante. Ti spiegherò cos’è, come funziona e come si compila.

 

Cos’è il Learning Agreement?

Il Learning Agreement è il piano di studi che verrà pattuito tra te, l’Università di Messina e l’Università ospitante.

 

Devo trovare materie identiche a quelle presenti nel mio piano di studi? I crediti devono essere gli stessi?

No. Trovare materie identiche tra l’Università di Messina e l’Università ospitante può rivelarsi un’impresa. Al contempo, non è possibile sostenere materie che non abbiano alcun collegamento con quelle presenti nel proprio piano di studi (a meno che non si tratti di crediti liberi/a scelta dello studente). Le materie devono essere quantomeno simili tra loro.

Sulla questione crediti vige maggior rigidità. È possibile che ti venga consentito di sostenere una materia da 8 CFU al posto di una da 9 CFU (ad esempio). La differenza non deve essere molta; la discrezionalità del coordinatore è in questo caso più ampia. È comunque possibile sostenere più materie da far convalidare come un’unica materia (per esempio sostenere due materie da 6 CFU all’estero per sostituirne una da 12 a Messina).

 

È sicuro che le materie inserite nel Learning Agreement mi verranno convalidate?

Sì. Eventuali valutazione sull’idoneità o inidoneità delle materie che hai scelto dovranno essere fatte prima della firma. Una volta firmato da chi di competenza, ciò che è stato inserito nel Learning Agreement dovrà esserti convalidato al rientro. Il Learning Agreement serve anche a creare questo tipo di garanzia.

 

A chi mi devo rivolgere per la compilazione del Learning Agreement?

In alcuni dipartimenti è necessario presentare i programmi delle materie che si ha intenzione di sostenere all’estero al professore della materia di riferimento in Italia, affinché questo dia il suo “nulla osta”. In altri dipartimenti basta presentare il Learning Agreement al proprio coordinatore Erasmus+. Questo, congiuntamente al vostro coordinatore di Corso di Laurea, valuterà l’idoneità delle tue scelte e delle corrispondenze tra le materie selezionate. Naturalmente è possibile incontrare coordinatori/professori “più rigidi” o “più malleabili”. Generalmente si tende a incentivare i periodi di studio all’estero: se sceglierai le materie da sostenere in maniera coscienziosa il piano ti sarà tranquillamente approvato.

Prima di redigere il Learning Agreement, pertanto, ti consiglio di presentare una bozza al tuo coordinatore Erasmus+. Specifica quali materie hai intenzione di sostenere, con quali hai intenzione di sostituirle, allega i programmi degli insegnamenti. Se il coordinatore approverà la bozza procedi con la compilazione ufficiale del documento.

Il Learning Agreement dovrà poi essere firmato da te, dal tuo coordinatore Erasmus+, dall’Unità Operativa Mobilità Erasmus di Messina e dall’ufficio di competenza Erasmus+ dell’Università ospitante.

 

Quando devo stilare il Learning Agreement?

I dipartimenti dell’Università di Messina hanno scadenze proprie, così come tutte le Università straniere. Devi informarti in maniera autonoma. Ad ogni modo, il piano viene generalmente presentato tra maggio e giugno.

 

Come si compila il Learning Agreement?

Il Learning Agreement è composto da tre parti:

  • “Before the mobility”, da compilare obbligatoriamente prima della mobilità;
  • “During the mobility”, da compilare in caso di cambiamenti al piano di studi;
  • “After the mobility”, da compilare dopo aver sostenuto gli esami.

Comune alle prime due parti è la prima sezione del documento, in cui vengono indicate le tue informazioni, quelle dell’Università di Messina e quelle dell’Università ospitante.

erasmus learning agreement

La compilazione di questa parte è abbastanza intuitiva. Potrebbe essere utile chiarire alcune parti:

  • Study Cicle: va indicato “Bachelor” in caso di laurea triennale, “Master” in caso di laurea magistrale e “Doctorate” in caso di dottorato;
  • Field of education: è un codice che rappresenta il tuo corso di studi. È riportato nel campo “Ambito scientifico” della lista delle destinazioni (link a fine articolo);
  • Erasmus code: è il codice che rappresenta l’Università a livello internazionale. Anche questo è riportato nella lista delle destinazioni, nel campo “Codice istituzione”;
  • Contact person: nella sezione “Sending Institution” puoi riportare i contatti del tuo coordinatore Erasmus o comunque di chi si occupa della tua mobilità; nella sezione “Receiving Institution” va indicata la persona dell’Università ospitante che si occupa delle tue pratiche (generalmente un membro dell’Ufficio Relazioni Internazionali; se non sai chi sia puoi chiedere di specificarlo direttamente a loro).

 

Nella parte Before the mobility devi indicare le materie che hai intenzione di sostenere all’estero (prima tabella), specificando quali materie dell’Università di Messina stai “sostituendo” (seconda tabella).

Vanno specificati: nome della materia, periodo di erogazione (“autumn” per il primo semestre e “spring” per il secondo) e numero di crediti (indicandone il totale).

Nella parte bassa della prima tabella vanno inseriti i link ai programmi delle materie dell’Università ospitante. Più in basso, va indicata la lingua richiesta dall’Università ospitante e il vostro livello (deve essere lo stesso riportato nella domanda di partecipazione al programma Erasmus+). Questo è un esempio:

erasmus learning agreement

 

La parte During the mobility va utilizzata in caso di cambi al piano di studi (ed è molto probabile che ce ne siano).

Nella prima tabella vanno specificate le materie che stai aggiungendo o rimuovendo presso l’Università ospitante, nella seconda le materie che stai aggiungendo o rimuovendo presso l’Università di Messina (come conseguenza del cambio all’Università ospitante).

Può comunque capitare che vengano aggiunte o rimosse materie presso l’Università ospitante e quelle presso l’Università di Messina rimangano invariate (e viceversa) perché le materie rimangono compatibili e non è necessario effettuare cambiamenti da entrambe le parti.

È necessario specificare il motivo del cambio apportato (nel documento è presente una tabella riportante diverse motivazioni possibili). Questo è un esempio:

erasmus learning agreement

Le parti “Before the mobility” e “During the mobility” devono necessariamente essere firmate da te, dal tuo coordinatore Erasmus+, dall’Unità Operativa Mobilità Erasmus di Messina e dall’ufficio di competenza Erasmus+ dell’Università ospitante. Puoi presentare il documento sia via email che in forma cartacea, a discrezione del coordinatore e degli uffici.

 

Nella parte After the mobility vanno riportate le materie sostenute presso l’Università ospitante e il voto ricevuto (prima tabella) e le materie che vanno a “sostituire” presso l’Università di Messina (seconda tabella). Per quanto riguarda i voti che saranno registrati presso l’Università di Messina, lascia gli spazi in bianco. Non sei tu a doverti occupare della conversione dei voti.

Il documento non necessita di essere firmato. Questo è un esempio:

erasmus learning agreement

 

Link utili

 

Francesco D’Agostino

SOS Erasmus #2: i contributi economici

Nel secondo articolo di “SOS Erasmus” parleremo dei contributi economici dei quali lo studente Erasmus+ Studio può beneficiare.
Allo stato attuale, per gli studenti UniMe sono previsti fino a quattro contributi economici per la mobilità Erasmus+ Studio:

  • Contributo Agenzia Nazionale Erasmus + / Indire;
  • Contributo MIUR;
  • Contributo UniMe;
  • Contributo ERSU.

 

Contributo Agenzia Nazionale Erasmus + / Indire
Il contributo erogato dall’Agenzia Nazionale Erasmus + / Indire si differenzia in base al paese in cui la mobilità Erasmus sarà effettuata. Sono previsti tre gruppi di paesi e due importi differenti, calcolati in base al costo della vita.

L’importo erogato per i paesi aventi costo della vita medio e basso è uguale. Questo contributo non dipende in alcun modo dal reddito dello studente: è erogato a tutti in maniera indifferente.
Questo contributo viene erogato in due soluzioni: l’80% all’arrivo nel paese di destinazione e il restante 20% al rientro in Italia.

<<La Commissione Europea stanzia inoltre annualmente un importo aggiuntivo finalizzato alla concessione di borse di entità superiore destinate agli studenti con bisogni speciali. Gli studenti che intendessero richiedere tali finanziamenti possono rivolgersi all’Unità di staff “Servizi disabilità/dsa” (e-mail: servizi.dd@unime.it) che, di concerto con l’Unità Operativa Mobilità Erasmus, supporterà gli studenti per la finalizzazione della candidatura e la richiesta dei contributi aggiuntivi>> (art. 5 n.4 Bando Erasmus+ Studio).
Lo studente che non abbia trascorso almeno 3 mesi in Erasmus dovrà restituire interamente il contributo ricevuto (salvo casi di forza maggiore).

 

Contributo MIUR
Introdotto lo scorso anno, il contributo MIUR è invece basato sul reddito dello studente.

Anche questo contributo viene erogato in due soluzioni: il 50% prima della partenza e il 50% al rientro in Italia. Il 50% previsto alla fine della mobilità sarà erogato solo agli studenti che avranno ottenuto almeno 12 CFU registrati in carriera.
Il contributo MIUR sarà erogato solo per la durata prevista della moblità: non sarà conteggiato un eventuale periodo di prolungamento.

 

Contributo UniMe
Il contributo UniMe è erogato solo agli studenti più meritevoli che acquisiranno un determinato numero di CFU durante la mobilità, in relazione al periodo di permanenza. Il suo importo è fisso: 5€/giorno, ovvero circa 150€/mese.

Questo contributo viene erogato in un’unica soluzione, al rientro in Italia, previa verifica dei CFU acquisiti ed effettivamente registrati in carriera.

 

Contributo ERSU
L’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario può erogare ulteriori contributi per gli studenti Erasmus. In quanto il bando delle borse di studio ERSU relativo all’anno accademico 2019/2020 non è ancora stato pubblicato, le informazioni qui riportate sono relative all’anno accademico in corso. Non è detto quindi che gli importi e le informazioni riportate coincidano con quelle che saranno presenti nel bando per l’A.A. 2019/2020.

L’ERSU eroga due contributi differenti:

– Per coloro che sono risultati idonei o vincitori della “normale” borsa di studio E.R.S.U. nell’anno di riferimento, il contributo previsto è di:

  • 500€/mese per gli studenti che abbiano ricevuto un contributo di 250€/mese dall’Agenzia Nazionale Erasmus +/Indire (ovvero che hanno effettuato la mobilità in paesi con tenore di vita basso o medio);
  • 450€/mese per gli studenti che abbiano ricevuto un contributo di 300€/mese dall’Agenzia Nazionale Erasmus+/Indire (ovvero che hanno effettuato la mobilità in paesi con tenore di vita alto).

– Per coloro che non hanno partecipato al concorso per la “normale” borsa di studio E.R.S.U. ma <<rientrano nei requisiti di reddito e di merito previsti, nonché gli studenti i cui valori reddituali non eccedono del 40% i limiti previsti dal bando ed in possesso dei requisiti di merito>> (art. 35 n. 1b Bando ERSU 2018), il contributo previsto è di:

  • 200€/mese.

Questo contributo viene erogato in un’unica soluzione, al rientro in Italia. È necessario effettuare un’apposita richiesta tramite il portale online ERSU per ottenerlo.

Si ricorda che le informazioni e gli importi sono relativi all’anno accademico in corso e non al prossimo. Per le informazioni aggiornate sarà necessario aspettare la pubblicazione del bando delle borse di studio ERSU (generalmente pubblicato a luglio).

Link utili

 

Francesco D’Agostino

SOS ERASMUS #1: accettazione della destinazione e iscrizione all’università straniera

Il prossimo anno accademico andrai in Erasmus e non sai come muoverti? Hai paura di sbagliare qualcosa o dimenticarti delle scadenze da rispettare? “SOS Erasmus” è la nuova sottorubrica di UniVersoME che fa al caso tuo!
In questo articolo parleremo di accettazione della destinazione e iscrizione all’università straniera.

 

La conferma della mobilità

I termini per l’accettazione della destinazione assegnata sono scaduti ieri, l’8 aprile. L’accettazione o rinuncia alla destinazione andava effettuata tramite la sezione “Mobilità Internazionale” del proprio profilo esse3, pena la rinuncia automatica alla mobilità. Non è possibile richiedere un cambio di destinazione.
Contestualmente alla conferma della mobilità era necessario comunicare il periodo scelto per effettuare la mobilità (primo semestre, secondo semestre o anno intero) tramite l’invio di un’email a erasmus@unime.it. Se non lo hai fatto, fallo immediatamente! Non dimenticare di specificare il tuo nome e la tua Università di destinazione. Il periodo scelto deve essere coerente con il numero di mesi previsti dall’accordo fra l’Università di Messina e l’Università straniera: se hai vinto una borsa da cinque mesi non puoi scegliere di effettuare una mobilità per l’anno intero (ma potrai chiedere il prolungamento, se lo vorrai, quando sarai già partito). Chi è assegnatario di una borsa per l’anno intero (quindi da 9 o 10 mesi) deve prestare molta attenzione a questa scelta: se adesso decidi di partire per un solo semestre (e quindi di ridurre la tua borsa), non potrai chiedere il prolungamento successivamente.
Se non hai conseguito la certificazione linguistica necessaria prima della presentazione della domanda, ricorda che dovrai conseguirla entro e non oltre il 30 maggio, pena la revoca della borsa (link date di esame a fine articolo).
Le destinazioni rinunciate dagli assegnatari saranno rese disponibili per coloro che ne avevano fatto richiesta ma non ne erano risultati assegnatari. Le riassegnazioni avverranno entro il 15 ottobre 2019.
Ad esclusione dei casi di “forza maggiore” o per gravi motivi di famiglia/salute (debitamente documentati), non sono ammesse rinunce alla borsa Erasmus in prossimità della data di partenza e, comunque, dopo il 1° luglio 2019 (per gli assegnatari in partenza al primo semestre/Anno intero) e dopo il 31 dicembre 2019 (per i partenti nel secondo semestre). (art. 10 co. 5 del Bando Erasmus+ Studio).

 

L’iscrizione all’Università straniera – Application procedure

L’Università di Messina provvederà a inviare alle rispettive Università straniere i nominativi degli assegnatari delle borse. Solo alcune Università straniere inviano agli studenti un’email dove riportano la procedura per iscriversi. Nella maggior parte dei casi è necessario visitare autonomamente il sito dell’Università straniera, raggiungere la sezione “Erasmus” e iscriversi tramite il cosiddetto “application form”. Ovviamente il procedimento e la modulistica sono differenti per ogni Università, che dovrai contattare autonomamente in caso di dubbi o problemi.
Ogni Università ha una data di scadenza entro la quale effettuare l’application procedure. Per questo è importante visionare attentamente il sito web della tua Università ospitante. Puoi anche far riferimento all’accordo bilaterale tra l’Università di Messina e l’Università ospitante (link a fine articolo), ma sicuramente troverai informazioni più aggiornate nel sito web dell’Università ospitante.
L’iscrizione alle Università straniere è gratuita: l’importante è che si sia in regola con le tasse dell’università di Messina prima della partenza. Alcune Università potrebbero richiedere delle somme di denaro volte a coprire le spese di tipo assicurativo.
In questo periodo è bene anche iniziare a valutare quali materie sostenere in Erasmus, ma parleremo di ciò in maniera più specifica successivamente.

 

Link utili

  • SOS Erasmus #2: https://universome.unime.it/2019/04/16/sos-erasmus-2-i-contributi-economici/
  • SOS Erasmus #3 – la compilazione del learning agreement: https://universome.unime.it/2019/05/16/sos-erasmus-3-la-compilazione-del-learning-agreement/

 

Francesco D’Agostino

Bando Borse di mobilità Erasmus+ Studio A.A. 2019-2020

Indetto dall’Università di Messina un nuovo bando per l’assegnazione di 935 borse di mobilità Erasmus+ Studio verso i Paesi Europei e la Svizzera, relativamente all’A.A. 2019/2020. La mobilità per studio offre la possibilità di soggiornare all’estero per un periodo compreso tra i 3 ed i 12 mesi, presso un’Istituzione universitaria europea che abbia stipulato Accordi Interistituzionali Erasmus+ con la nostra Università. La borsa di mobilità, finanziata dall’Agenzia Nazionale Erasmus+/INDIRE, verrà utilizzata nel periodo compreso tra il 1° giugno 2019 ed il 30 settembre 2020: non è prevista deroga alcuna. Le domande dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13 del 1° marzo 2019. 

 

Chi può partecipare? 

La selezione è rivolta agli studenti UniMe che soddisfano contemporaneamente i seguenti requisiti: 

  • essere regolarmente iscritti (nella durata normale del CdS, non ammessi pertanto i c.d. fuori corso) a corsi di Laurea Triennale, Laurea Magistrale/ a Ciclo Unico, Dottorato di ricerca, al momento della candidatura (A.A. 2018-2019) e per tutta la durata del soggiorno all’estero (A.A. 2019-20); 
  • essere in possesso della competenza linguistica richiesta dalle Università Partner in cui si intende effettuare il periodo di mobilità; 
  • essere ancora in possesso dei mesi di mobilità consentiti dal Programma Erasmus+ nel proprio ciclo di studio.  

Gli studenti selezionati devono inoltre: 

  • aver rinnovato l’iscrizione per l’A.A. 2019/2020 e provveduto al relativo pagamento, prima della partenza (pena la decadenza della borsa); 
  • effettuare la mobilità durante il CdS a cui erano iscritti al momento della presentazione della candidatura. 

 

Quali attività si possono svolgere durante il soggiorno all’estero? 

  • frequentare CdS presso le Università ospitanti, sostenendo esami e conseguendo i relativi CFU; 
  • effettuare attività finalizzate alla stesura della tesi; 
  • svolgere consecutivamente al periodo di studio un tirocinio. 

 

Come è possibile candidarsi?  

Le procedure di presentazione della candidatura saranno espletate esclusivamente attraverso piattaforma Online Esse3, entro le ore 13 del 1° marzo 2019. Per l’accertamento delle conoscenze linguistiche è stato predisposto un sistema di verifica presso il Centro Linguistico d’Ateneo (CLAM), rivolto a chi non avesse già un certificato linguistico idoneo ad una tariffa agevolata di 10 euro. 

È inoltre previsto un contributo economico aggiuntivo alla borsa Erasmus, calcolato in base ai CFU conseguiti durante la permanenza nell’Università ospitante. La borsa di mobilità potrà dunque raggiungere un importo complessivo massimo di 800/850 euro al mese. 

 

Quali criteri orienteranno le procedure di selezione? 

Sarà valutata la carriera accademica dei candidati, unitamente alle preferenze espresse in merito alla sede di destinazione. Questa sarà l’esito incrociato di quattro fattori:  

  • il punteggio ottenuto secondo le formule per il calcolo del punteggio di merito, sulla base delle carriere studenti alla data di scadenza del bando; 
  • l’ordine delle preferenze espresse dal candidato; 
  • il livello linguistico attestato/autocertificato; 
  • il numero di posti disponibili.  

 

Durante la fase di apertura del Bando lo staff dell’Unità operativa Mobilità Erasmus organizzerà degli incontri rivolti agli studenti ed ai docenti in cui verrà presentato il Bando, le modalità di partecipazione al concorso e le procedure di riconoscimento delle attività svolte all’estero. Luoghi e date saranno resi noti in seguito. 

Su Unime.it, alle voci International > Opportunità all’estero > In evidenza, il bando Mobilità Erasmus+ Studio, con i relativi allegati.  

 

Per ulteriori info: 

-Unità Operativa Mobilità Erasmus: erasmus@unime.it 

-CLAM: http://clam.unime.it 

  

Mariachiara Villari

Bando ERASMUS + for traineeships “CALABRIA 2020 PLUS”

Questo bando è finalizzato all’attribuzione di 25 borse di mobilità, per tirocini da svolgersi in Europa nell’ambito del Programma “Erasmus+”.

L’ obiettivo principale? L’erogazione di borse volte al rafforzamento delle competenze professionali attraverso esperienze formative all’estero (traineeship).
Questo bando è promosso e gestito dal consorzio CALABRIA2020, il cui ente rappresentante è l’ASSOCIAZIONE POLIDEA (con sede a Cosenza).

-A chi è rivolto il bando? Possono usufruire delle borse offerte dal bando tutti gli studenti degli Atenei di qualsiasi ciclo di studi (laurea triennale, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico, dottorato di ricerca).

– Modalità di candidatura: compilazione di una “Domanda Di Partecipazione” on line, con gli annessi documenti richiesti. Trovate il modello appositamente predisposto e scaricabile nella sezione bandi al seguente link: https://www.calabria2020plus.it

– Scadenza per le candidature online? La data è fissata per il 15 febbraio.

– Test di verifica del livello linguistico: a partire dal 16 gennaio, gli studenti potranno registrarsi al Centro Linguistico di Ateneo (CLAM) per sostenere il/i test che si terranno presso le aule multimediali del CLAM, dal 21 gennaio al 27 febbraio. Questi prevederanno il rilascio di un’attestazione linguistica di inglese, francese, spagnolo e tedesco per i livelli A1* (solo per lingua spagnola) – A2 – B1 – B2 – C1* (solo per lingua inglese) finalizzata alla partecipazione alla mobilità Erasmus+.

Il livello linguistico attestato dovrà corrispondere a quello richiesto dalla sede partner in cui lo studente intende effettuare la mobilità.

In caso di mancato superamento? Il test potrà essere ripetuto fino ad un massimo di due volte.

Al fine di favorire la più ampia partecipazione ai Bandi Erasmus+, sarà possibile sostenere il test ad una tariffa agevolata (10 euro), riservata agli studenti UniME.
Per sostenere il test sarà necessario effettuare un bonifico al CLAM secondo le modalità riportate sul modulo di iscrizione: http://clam.unime.it/pdf/iscrizioni/Modulo_iscrizione_mobilita_ERASMUS.pdf

Durante il periodo di apertura del Bando, l’U.Op. Mobilità Erasmus effettuerà degli incontri informativi aperti alla partecipazione di studenti e docenti per illustrare le modalità di selezione e svolgimento delle mobilità. 
Le date e luoghi degli incontri saranno pubblicizzati successivamente.

– Per ulteriori informazioni:

Unità Operativa Mobilità Erasmus: erasmus@unime.it
CLAM: http://clam.unime.it

 

Jessica Cardullo

Erasmus+ Traineeship

 

Cari Colleghe e Colleghi,  l’Università degli Studi di Messina, nell’ottica di offrire a tutti noi studenti le migliori opportunità di mobilità all’estero, ha appena pubblicato un nuovo bando Erasmus+ per  Tirocinio (traineeship). 

Prima di presentarvi una piccola guida su come partecipare al Bando, partiamo dalle basi: voi sapete cos’è l’Erasmus? Ed il significato del nome? ll programma Erasmus, acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, è un progetto di mobilità studentesca dell’Unione europea, avviato nel 1987.

Il nome ‘’Erasmus’’ deriva dall’umanista e teologo olandese Erasmo da Rotterdam che, spinto dalla fame di cultura e conoscenza, viaggiò diversi anni in tutta Europa. 

L’Erasmus rappresenta una delle più concrete possibilità per uno studente universitario di effettuare un’esperienza di mobilità all’estero. 

Esistono due tipi di mobilità Erasmus per studenti: STUDIO e TIROCINIO (traineeship). 

L’esperienza Erasmus verrà formalmente riconosciuta in carriera attraverso l’attribuzione di CFU curriculari e/o extracurriculari, a seconda del piano di studi del proprio CdS. 

 

Adesso, dopo qualche piccola curiosità, passiamo al nocciolo della questione. 

 Cos’è l’Erasmus+ Traineeship? L’Erasmus+ Traineeship consente di: 

  • Realizzare una vera esperienza di tirocinio presso una Università/Ente/Azienda straniera; 
  • Effettuare attività di ricerca tesi; 

 

-A chi è rivolto il bando Erasmus+ Traineeship BET FOR JOBS? A Studenti, Laureandi, ma anche a Dottorandi/Specializzandi che intendono svolgere un tirocinio della durata minima di due mesi presso un Ente straniero. 

-Entro quando presentare la propria candidatura? La scadenza è il 18 dicembre 2018 alle ore 12:00. 

Come compilare la domanda di partecipazione? Basta collegarsi al link: https://betforjobs.erasmusmanager.it/ (la compilazione della domanda è solo online, non è necessario presentare candidature in cartaceo!) 

 

Requisiti OBBLIGATORI per accedere al bando: 

  1. Attestazione della propria CONOSCENZA LINGUISTICA secondo le modalità: CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI oppure TEST DI VERIFICA PRESSO IL CENTRO LINGUISTICO DI ATENEO – CLAM.

—> ISCRIZIONI TEST CLAM: Dal 9 novembre aperte, presso la segreteria del CLAM). Le prove si svolgeranno in due sessioni (ore 09:30 e ore 11:30) presso le aule multimediali del CLAM in via Luciano Manara 54 – Messina, nei seguenti giorni: 

-Mercoledì; 14 novembre 

-Lunedì; 19 novembre 

-Giovedì; 22 novembre 

-Lunedì; 26 novembre 

-Mercoledì; 28 novembre 

-Lunedì; 3 dicembre 

-Mercoledì; 5 dicembre 

-Lunedì; 10 dicembre 

Mercoledì; 12 dicembre 

Per partecipare all’esame bisogna iscriversi ad ogni appello, almeno tre giorni prima della data prevista in calendario. I test si terranno in Laboratorio e comporteranno, previo superamento, il rilascio di un’idoneità linguistica di inglese, francese, spagnolo e tedesco per i livelli A1* (solo per lingua spagnola) – A2 – B1 – B2 – C1* (solo per lingua inglese) finalizzata alla partecipazione alla mobilità Erasmus+. Il livello linguistico attestato dovrà corrispondere a quello richiesto dalla sede partner in cui il candidato intende effettuare la mobilità. 

Gli studenti Idonei provvederanno ad autocertificare il livello linguistico raggiunto, l’Ufficio Mobilità Erasmus verificherà quanto dichiarato sulla base degli elenchi degli Studenti Idonei che il CLAM fornirà alla fine della sessione dei test. 

In caso di mancato superamento, il test potrà essere ripetuto fino ad un massimo di due 

volte. 

E’ possibile sostenere il test in più di una lingua, per tre volte a lingua. 

-Costo del test? Il test ha una tariffa agevolata (10 euro) riservata agli studenti Unime. Per sostenere il test sarà necessario effettuare un bonifico al CLAM secondo le modalità riportate sul modulo di iscrizione: http://clam.unime.it/pdf/iscrizioni/Modulo_iscrizione_mobilita_ERASMUS.pdf

I candidati dovranno presentarsi muniti di un documento di riconoscimento valido. 

-Format del Test: nel test linguistico ERASMUS+, non è prevista la prova di Comprensione Orale. 

 

  1. Presentazione del LAT – Learning Agreement forTraineeshipgià compilato e firmato.  

Il LAT è il piano di lavoro che lo studente svolgerà presso l’Ente ospitante. 

  • COME TROVARE UN ENTE OSPITANTE? 

L’Unità Operativa Mobilità Erasmus ha messo a disposizione alcuni strumenti utili per la ricerca autonoma della “sede ospitante”: 

1) Un Database Enti ospitanti per Erasmus+ Traineeship:  https://www.unime.it/it/international/database-sedi-ospitanti-erasmus-traineeship  (contenente l’elenco degli Atenei stranieri con cui UniME ha stipulato Accordi Bilaterali per  traineeship, le offerte di tirocinio pervenute, la lista delle imprese che hanno ospitato precedentemente studenti UniME.) 

 

2) Una scheda “Consigli per la ricerca autonoma del tirocinio”: https://www.unime.it/sites/default/files/SMP%20-%20offerte%20e%20consigli.pdf 

 

3) Un format per “autocandidarsi” presso le Università/Enti/imprese in inglese: https://www.unime.it/it/sites/default/files/UNIME%20-

 

4) Una lista di link utili in cui sono riportati siti web specializzati in Erasmus+ Traineeship ed in cui sono elencate le posizioni di tirocinio disponibili presso Enti ed Organizzazioni europee, come ad esempio il sito sponsorizzato dalla Commissione europea: https://erasmusintern.org/

 

  • Per ulteriori info: 

Unità Operativa Mobilità Erasmus 

Unità Organizzativa Relazioni Internazionali 

Università degli Studi di Messina 

Orario di apertura al pubblico: Lunedì ore 9.00-13.00, Mercoledì ore 15.00-16.00, Giovedì 

ore 9.00-13.00 

E-mail: traineeship@unime.it 

Tel. 090/6768531-8506 

  • Allegati:

https://www.unime.it/sites/default/files/bando_B4J_1819.pdf

https://www.unime.it/sites/default/files/ALLEGATO_2_Bet%20for%20Jobs_UNIME_18.19-OK%20firmato.pdf

https://www.unime.it/sites/default/files/Allegato%20A%20-%20Dichiarazione%20Sostitutiva%20di%20certificazione%20di%20conoscenza%20linguististica%20Bando%20BET18-19.pdf

 

 

Jessica Cardullo

Dal Diario di un Erasmus: l’erba del vicino è realmente più verde?

Immaginate di essere uno studente universitario medio e di trovarvi una mattina in aula ad aspettare il professore, che con molta calma e tranquillità si prende il suo quarto d’ora accademico.

Siete seduti al vostro posto strategico, né troppo avanti, né troppo indietro; da lì potete tenere tutta l’aula sotto controllo. Siete intenti a farvi gli affari vostri, ed ecco che una voce giunge alle vostre orecchie e lo sentite! Lui! Il collega che è appena tornato dal semestre trascorso all’estero con una borsa di studio Erasmus.

Ed eccolo, con un look esotico, gesticolando con le mani, a raccontare di quanto sia stato facile passare tutti gli esami, di come sia diventato uomo di mondo, di tutti gli amici (rigorosamente italiani) che abbia conosciuto, di tutte le feste universitarie e bla, bla, bla. Adesso immaginate ancora di essere lo stesso studente universitario medio e di non credere ad una parola di quello che sentite dire al vostro collega.

Se siete riusciti a calarvi nel personaggio, allora per un attimo siete stati me qualche mese prima di partire per il mio semestre all’estero. Insomma, parliamoci chiaro, studiare in un altro Stato dell’Europa o del mondo porta certamente con sé grandi momenti di divertimento ed esperienze irripetibili tuttavia la formula matematica per cui la diminuzione dell’impegno nello studio sia direttamente proporzionale all’aumento del profitto accademico non è ancora nota.

Anche se, dopo aver partecipato personalmente al programma Erasmus, credo di aver capito che il vostro collega che si pavoneggiava prima dell’inizio della lezione, non aveva esattamente tutti i torti e che l’Erasmus è come una pagina bianca sulla quale si può scrivere ciò che si vuole. Si può scegliere di inserire nel Learning Agreement corsi inutili e con il test finale a crocette, solo perché bisogna sostenere degli esami necessariamente e quindi basta prendere i più facili, oppure si può ponderare il programma di ogni corso cercando quelli con dei contenuti che possano arricchirci.

Si è del tutto liberi di scegliere corsi ulteriori, non richiesti dal piano di studio italiano, ma tuttavia interessanti, che non sono offerti dall’università di partenza; si può fare amicizia con i colleghi stranieri oppure evitarli come la peste e cercare solo gli altri studenti di scambio italiani.

Ci si può impegnare a studiare la lingua del luogo, oppure accontentarsi di sopravvivere con quel poco inglese scolastico e non imparare neppure una parola nella lingua del Paese ospitante. Insomma, siete del tutto liberi di scegliere il font, la dimensione dei caratteri, il colore e il contenuto del vostro testo ma attenti! Qualunque scelta farete, questa sarà pregna di conseguenze. Tutte le esperienze della vita possono renderci delle persone migliori o peggiori, possono darci qualcosa oppure toglierci qualcosa.

Molto di rado siamo toccati da avvenimenti che non apportano alcun cambiamento alla nostra vita. Così è anche per lo studio all’estero; lo si può vivere come un’esperienza edificante, approfittando dell’opportunità per una crescita personale ed accademica, oppure lo si può vedere come una degustazione continua di superalcolici ed un susseguirsi di bravate impunite poiché si è all’estero e i genitori non lo sanno.

La malattia più comune ai nostri giorni è, a mio avviso, quella di dare tutto per scontato e di credere che tutto quello che ci viene dato sia un nostro diritto. Per qualche motivo ci siamo convinti, o siamo stati convinti dalla società, che le cose ci siano dovute, che, per qualche motivo non ben stabilito, siamo molto meritevoli di tutto ciò che abbiamo e mai, mai ci fermiamo a pensare che dovremmo essere grati per quello che ci è stato dato. Difatti, molto spesso, non è per bravura nostra che abbiamo ciò che abbiamo, ma perché qualcuno si è preso la pena di darcelo. Sotto questa luce ho cercato di vedere la mia opportunità di partire con l’Erasmus.

Parliamoci chiaro, farsi assegnare una borsa è estremamente facile; dopotutto una media maggiore di 26, motivazioni convincenti e un piano di studi simile a quello nell’università di partenza non sono poi richieste troppo esigenti. Eppure molti studenti non la ottengono.

Inoltre avere la possibilità di approcciarsi alla propria materia di studio da altri punti di vista e tramite metodi diversi; il confrontarsi quotidianamente con studenti stranieri, con la loro visione del mondo e con le loro esperienze di vita; la sfida continua di comunicare le proprie idee e i propri pensieri in una lingua diversa, cercando di caricarli della stessa forza, delle stesse emozioni e delle stesse sfumature con le quali lo si farebbe nella lingua madre sono tutte esperienze che non tutti hanno la fortuna di sperimentare.

Sebbene per noi andare all’estero e rimanerci per un dato periodo di tempo sia più facile di quanto lo sia stato per i nostri genitori, solo pochi fanno davvero l’esperienza di immergersi nella cultura in cui arrivano, cercando di capirla. Se è vero che una lingua è un prodotto della cultura che l’ha generata, è anche vero che non si parlerà mai bene una lingua finché non ci si accosta alla cultura stessa.

Allo studente Erasmus è data questa possibilità, forse non unica, ma certamente irripetibile. Inoltre allo studente Erasmus è anche data la possibilità di capire meglio la propria cultura di partenza, grazie al confronto continuo con gli altri, e di conseguenza iniziare ad apprezzare maggiormente le radici dalle quali si è nati. Andando via da casa ci si rende conto del valore di tutte le cose che si davano per scontate: ad esempio, quante volte noi siciliani siamo stati grati per tutte le belle giornate di sole, per gli inverni miti, per il cielo blu, ma così blu che non lo si vede da nessun’altra parte? Quante volte ci abbiamo per lo meno pensato? Crediamo che ci sia dovuto, che sia così e basta. Oppure, nella migliore delle ipotesi, non ci facciamo neanche caso.

Eppure a Dicembre, in nord Europa capisci quanto invece quel cielo blu sia una grazia e che capacità abbia di rendere le tue giornate migliori. Si, è vero, l’erba del vicino è sempre più verde, ma quando si va nel giardino del vicino ci si rende conto che per quanto possa essere verde, qual prato, dopotutto, non è il nostro prato. Se avete letto queste parole pensando che non hanno senso e che non ho colto l’occasione di trascorrere sei mesi all’insegna della follia, siete sicuramente il collega in piedi in mezzo all’aula intento a raccontare la sua storia.

Va bene così, vi auguro di godere del vostro momento di gloria prima dell’arrivo del professore. Se invece vi siete fermati a riflettere perché state pensando da tempo di mandare quella domanda all’ufficio Relazioni Internazionali, l’unica cosa che posso dirvi è: sbrigatevi! Cogliete l’occasione, provateci, ed una volta in Erasmus siate grati di essere arrivati fin lì e cercate di approfittare dell’opportunità che vi è stata concessa.

Andate nel giardino del vicino, esploratelo, guardate i sui alberi e cogliete i suoi frutti, guardate le foglie ed ogni cosa nei minimi dettagli, osservate il modo in cui costruisce i suoi vialetti e zappa le sue aiuole. Poi a tempo debito, tornate nel vostro giardino carichi di tante buone idee e spunti per migliorarlo. Vi assicuro che, dopo un periodo di assenza, vi sembrerà ancora più bello.

Ivana Bringheli

Unime-Mons: la firma della convenzione

Questa mattina, in Aula Senato, si è svolta la conferenza stampa in cui è stato ufficializzato l’accordo tra l’Università di Mons e l’Università degli Studi di Messina.
Il lavoro, iniziato a luglio proprio in Belgio, è terminato con la firma sul contratto da parte del Rettore Prof. Pietro Navarra e del Rettore dell’Università di Mons, Calogero Conti.

Presente all’incontro anche una delegazione belga e l’ex Primo Ministro Elio Di Rupo, Presidente del partito socialista.

A fare gli onori di casa, in apertura, il Magnifico Rettore Navarra: “Ho il piacere di avere presenti l’On. Di Rupo ed il Rettore Calogero Conti. Abbiamo intrapreso un percorso importante, che ha portato alla stipula di importanti accordi”. Mobilità internazionale di studenti e docenti, condivisione della ricerca scientifica e realizzazione di attività congiunte: questi i punti salienti dell’accordo.

Successivamente è intervenuto l’On. Di Rupo, ricordando le proprie origini italiane, ed elogiando la collaborazione dell’Ateneo messinese: “Ho il piacere di vedere i contatti tra le Università che collaborano, è bello condividere il potenziale intellettuale. Volevo inoltre ringraziare il Rettore e i Professori per il riconoscimento del lavoro e delle mie origini: il mio sangue è italiano, mi fa molto piacere essere qui”.

In conclusione, è intervenuto Calogero Conti, Rettore dell’Università di Mons: “Voglio ringraziare il Rettore e l’Università per l’accoglienza. Sono felice delle firma alla convenzione tra le nostre università, l’allargamento della dimensione internazionale è indispensabile, così come lo è nella ricerca”.

In conclusione, è arrivata la firma alla convenzione.
Nello specifico, le aree interessate sono: area medica, biotecnologie, chimica, farmacia, psicologia e scienze della formazione.

Alessio Micalizzi

Erasmus a Madrid: cosa aspettarsi da una Capitale fuori di testa!

Madrid-erasmus

Salve a tutti i lettori di UniversoMe ,

in questo articolo mi è stato chiesto di raccontare la mia esperienza Erasmus che, svoltasi attraverso la Facoltà di Chimica di Messina, è appena terminata (shit!).  Sono stato in una città (che se porca miseria non lo dico non sono contento!) pazza fottuta come Madrid, per un periodo di sei mesi.

 

Quindi pronti, partenza, via…  ed eccoci arrivati a Madrid, catapultato completamente solo in una delle capitali europee più belle e più folgorate che ci siano (per lo meno, ai tempi potevo solo immaginare), con mille valige e una voglia di scoprire che avevo perso ormai da tempo. Vi posso dire che raccontare un’esperienza come l’Erasmus non è per niente facile, perchè non si limita solo a essere un progetto studio (sappiamo tutti che alla fine di tutto il motivo principale della scelta dell’erasmus nell’ ”ignoranza” è “andare a divertirsi”), ma è veramente una di quelle esperienze con un’ intensità e valore che modellano te stesso e che, nel bene o nel male, sarà stata sempre la scelta giusta (al massimo avrete sempre da raccontare storie cazzute e folli che solo in quel contesto si possono fare… fidatevi).

Per questo motivo mi limiterò a fare un excursus generale su tutto, dai pregi ai difetti dell’erasmus.

 

Per cominciare, sarebbe opportuno iniziare dalla città.

Madrid è la capitale della Spagna: ha sei milioni di abitanti, ha la metro mi… Bla bla bla bla! Non c’è bisogno che vi parli della descrizione geografica, dei musei ,attrazioni turistiche e via dicendo perchè esiste internet con  tutte queste informazioni utili, ma quello che dovete sapere è che Madrid è una città fuori di testa (per farvi capire che la prima cosa che mi hanno detto appena arrivato è stata: “Madrid te mata”, ossia “Madrid ti ammazza” , che è una sacro santa verità). Come città in se è stupenda, grandissima, però con un centro abbastanza circoscritto e con tutta la “movida” e il turismo concentrati in esso e di conseguenza facile da girare anche in un fine settimana.

Madrid secondo me è esattamente ciò che vuol dire eramsus, cioè esperienza! È una metropoli con tanta diversità culturale e differenze etniche“non farsi le ossa” è impossibile. Essendo una metropoli dal punto di vista economico, per un ragazzo in erasmus, soprattutto se messa a confronto con altre mete Spagnole e non (come, per esempio, la parte sud della Spagna, l’Andalucia, dove si vive con 150€ di affitto rispetto ai miei 400€) , può non sembrare economicissima.  Però, allo stesso tempo, è una metropoli a “misura d’uomo” , poichè messa a confronto con altre capitali europee è forse la più economica soprattutto per tutto quello che ti offre, dalle “bettole” a 10 euro a persona, tipico spagnolo dove si mangia da paura (come la Fatigua del Querer in pieno centro),  al ristorante di lusso, dalle discoteche fuori dal normale (come il Fabrik o il Kapital) ai baretti del centro dove trovi i mille PR  che ti propongono promozioni folli (sia vere che non) con la classica musica reggaeton spagnola che dopo sei mesi non ne puoi più.

La Latina, dove il giro di tapas con caña regna sovrano, spendendo 2 euro per entrambi(soprattutto in Calle Cava Baja), dove c’è la Cebada, sorta di parco con campetto, skatepark, dove vai per giocare fumare o semplicemente non fare nulla e conoscere gente.

 

 Il barrio Hipster di Malasaña, con barbieri super cazzuti che con quelle forbici ti fanno diventare un vero Hipster e con locali più alternativi, dove passi le serate più ignoranti, con il tuo gruppo, fino alle 8 del mattino per poi mangiare al mitico TGB Go di Malasaña, con plaza dos de Mayo dove si fa botellón! Se ti và, puoi andare al barrio di Salamanca , locale di un livello più alto, come l’ Hard rock Café o la mágica Boutique dove ogni giovedì vai a ballare ( anche se non è proprio il mio hábitat ideale ).

Troverete mille parchi dove si riesce a staccare dalla città anche rimanendo nel pieno centro storico  , come il Parque del Ritiro  ubicato in pieno centro dove si può andare a leggere un libro o rilassarsi con una semplice sigaretta e  ti sembra la cosa più assurda e pazzesca del mondo.

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Come sappiamo tutti  l’erasmus è un progetto studio europeo e quindi a questo punto mi tocca parlare di ciò e di conseguenza dell’università spagnola e di come mi sono trovato.

L’università spagnola è completamente diversa dalla nostra universtà italiana ( che tutto il mondo critica ma che allo stesso tempo è la più ricercata , o per lo meno post studi noi italiani siamo i più ricercati). A dire la verità, io non sono rimasto contento e soddisfatto del sistema universitario poichè è fin troppo “liceale” : compiti per casa , lavori di gruppo, esposizioni e seminari che vanno a fare la percentuale nel voto ( non media, il che è diverso!).

 

Potrà anche essere migliore, dal punto di vista pratico, della nostra , più interattiva forse , però, secondo quello che ho visto e vissuto in questi mesi all’università di Madrid, è che uscendo da una università del genere , si ha una preparazione più adeguata e “forte” per il campo lavorativo però va a mancare tutta quella parte teorica che solo noi in Italia facciamo.

 

Ragazzi, gli spagnoli non hanno idea di cosa significa studiare 1000 pagine di un libro di Chimica Organica e fare un esame orale di 45 minuti dovendo ripetere vita morte e miracoli di ogni cazzo di molecola con  il prof davanti che ti mette una soggezione immensa, ma fanno dei test a crocette o a risposta libera che, alla fine di tutto, non ti lasciano niente di concreto perchè, in fin dei conti, basta imparare a memoria i test degli anni passati. Non pensate che siano così facili, ma nemmeno difficili, è proprio il metodo di studio diverso , l’ organizzazione. Ti ritrovi a studiare cose inutili e poi a  fare 10 pagine di lavoro su temi scelti dalla professoressa  in spagnolo , consegnarlo, fare il powerpoint e poi esporlo senza che questo ti abbia lasciato nulla (immaginate quanto cazzo di tempo ho perso per fare ste cavolate).

 

Quindi, tirando le somme, con l’università non mi sono trovato benissimo ma nemmeno malissimo, nè carne nè pesce, forse anche dovuto al fatto che sono stato solo sei mesi e quindi il sacrificio si poteva fare. In linea generale(sì, le leggende sono vere) è piu facile ( ho sentito storie di prof. che davano le caramelle se le persone andavano interrogate alla lavagna). Comunque non fatevi fregare , l’impatto con questa nuova università può essere abbastanza forte e quindi creare qualche problema ( però non mollate che in un modo o nell’atro si superano gli esami!).

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E ora? Ora sono di nuovo a Messina , pieno di ricordi e di nostalgia , con una visione del mondo totalmente diversa poichè vai a confrontarti con un’altra cultura, con altri modi di pensare , con amici e amiche in tutto il mondo che, fidatevi, non perderete mai perchè avete passato insieme una delle esperienze che per un ragazzo/a di 20 anni è forse l’inizio di se stesso , della sua e soltanto sua vita , vivendo lontano da tutto,  famiglia amici e parenti; in un altro stato,  con un altra lingua , senza nessun appoggio se stai male o anche se stai bene , ma questo non è uno svantaggio , anzi, è esattamente quello che l’erasmus vuole darti … Crescere! E io fortunamente (lo spero), sono maturato grazie a questa esperienza  e se dovessi tornare indietro non esiterei nemmeno un minuto.

Nanny Randazzo