Nuovo Dpcm e malessere dei lavoratori: Conte promette nuovi aiuti economici. Ecco le misure in arrivo

Scongiurare un secondo lockdown con un mini-lockdown.

“Situazione preoccupante, ma non lasciamo soli chi è penalizzato dalle nuove misure.”.

Nel pomeriggio di ieri, il presidente del Consiglio Conte, ha annunciato le misure che da oggi, 26 ottobre, saranno in vigore con il nuovo Dpcm detto che prende il nome di “Decreto Novembre”. L’obiettivo è contenere la crescita della curva epidemiologica per proteggere il sistema sanitario, ma allo stesso tempo anche l’economia. L’una non può resistere, se non resiste l’altra.

Le proteste dei lavoratori più colpiti

Proteste a Napoli (fonte: ilFattoQuotidiano)

Tra le varie restrizioni, quella del coprifuoco prevista nella bozza del Dpcm, il quarto finora – poi escluso dalla stesura ufficiale – ha generato, nei giorni scorsi, molti malumori, sfociati in proteste a Roma e Napoli. I lavoratori colpiti più duramente di altri, già dal lockdown di primavera, come i ristoratori, hanno deciso di scendere in strada. L’intenzione era quella di una protesta pacifica e rispettosa delle regole. Purtroppo sostenitori di correnti politiche estremiste, sia di destra che di sinistra, e affiliati alla criminalità organizzata hanno interferito, generando disordine. Però, oltre le tremende immagini di scontri tra soggetti che hanno creato scompiglio e forze dell’ordine, bisogna ricordare delle pacifiche, seppur sentite, dichiarazioni dei lavoratori – che nulla c’entravano con le frange più violente delle proteste – i quali hanno manifestato nel rispetto delle regole generali.

Conte non vuole lasciare indietro nessuno

Di loro, il premier Conte ha assicurato di non essersi dimenticato. Durante la conferenza stampa delle 13.30 di ieri, ha annunciato l’arrivo di aiuti per tutte le categorie di lavoratori in difficoltà, anche per chi era stato escluso dai sussidi di marzo e i mesi successivi. Questi aiuti negli scorsi mesi hanno subito dei ritardi, inoltre, le coperture sono state molto limitate rispetto alle perdite di fatturato. Ora l’aspettativa è alta. L’Inps – che ha erogato i bonus da 600 euro di marzo, aprile e maggio – ha dichiarato che tali problemi possono essere stati provocati da diverse cause, a volte non dipendenti dalla volontà dell’Istituto e dei suoi uffici. In particolare per la Cig, sono capitati casi di Iban e codici fiscali errati o di comunicazione difficile con alcune aziende rispetto ai procedimenti.
Con il nuovo Dpcm, sono stati disposti contributi a fondo perduto, in arrivo già a metà novembre, stando alle dichiarazioni del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

L’iter burocratico per farne richiesta rimarrà uguale e, quindi, chi ha già usufruito dei precedenti aiuti in primavera non dovrà ripeterlo, anzi ritroverà gli incentivi sul proprio conto corrente. Previsti anche il credito d’imposta sugli affitti per i prossimi tre mesi, un’ulteriore mensilità del Reddito di Emergenza, la cancellazione della seconda rata Imu e la continuazione della Cig-Covid. Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, a tal proposito, aveva detto che il governo avrebbe finanziato, o quantomeno cercato di finanziare, la Cig per altre 10 settimane, garantendo una copertura fino al mese di gennaio alle imprese che esauriranno il sussidio a metà novembre. L’indennizzo dovrebbe riguardare 300-350mila aziende ed esser superiore a quelli precedenti, ammontando a 1000 euro. Più cospicui saranno anche i bonus per alcune categorie di lavoratori, tra cui stagionali, personale per lo sport e lavoratori dello spettacolo, i quali dovrebbero ricevere 800 euro e non 600 come prima. Rientreranno nelle categorie da sostenere altri lavoratori prima esclusi.

Il ministro dell’Economia Gualtieri (fonte: ilGiornale.it)

“Approveremo il decreto per sostenere con misure straordinarie – aveva dichiarato Spadafora – tutto questo mondo, che con una seconda chiusura rischia di non riaprire più.”.

Per il mondo sport Spadafora si è augurato che possa riprendere il prima possibile

“perché, oltre al lato economico, è fondamentale per il benessere fisico e psicologico, e per tante ragazze e ragazzi rappresenta oltre che uno sfogo positivo e una passione anche un argine alla marginalità e all’illegalità”.

Riassumendo le misure a sostegno saranno:

  • 800 euro di indennità per il mese di novembre;
  • 50 milioni di euro a fondo perduto per ASD e SSD, da erogare entro novembre;
  • contributi a fondo perduto, in automatico, per le società sportive dilettantische con codici Ateco che avevano già usufruito dei bonus precedenti.

Gli aiuti erogati da marzo finora

Dunque, circa 4-5 miliardi di euro in totale per questa partenza. Atteso anche un fondo speciale da 4 miliardi, previsto nella legge di bilancio. Ricordiamo che l’Italia, con un’economia meno solida di altri Paesi, in Europa è stata tra i primi a erogare aiuti. La Germania, ad esempio, ci ha preceduto, ma si è mossa quando ancora la curva dei contagi non era in impennata. Dall’inizio della pandemia sono stati erogati un totale di circa 20 milioni di prestazioni di cassa integrazione, in particolare 12 in modo diretto e 8 a conguaglio dopo anticipo delle aziende, a beneficio di 6,5 milioni di lavoratori. In questi mesi l’Inps ha erogato: 4,1 milioni di bonus per autonomi/partite Iva; 1,15 milioni di bonus e congedi per famiglie; 212mila bonus domestici; 600mila redditi di emergenza ad altrettanti nuclei familiari e ha sostenuto un incremento del 25% di accessi al reddito di cittadini. Circa 14,3 milioni di cittadini serviti in totale, fino ad oggi, per l’emergenza Covid. La spesa stimata è di 26,2 miliardi di euro.

 

Rita Bonaccurso

Dalla movida alle scuole: cosa prevede il nuovo DPCM

A soli cinque giorni dall’ultimo decreto adottato, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa andata in onda nella tarda serata di ieri, ha firmato il nuovo DPCM contenente le misure per il contrasto e il contenimento dell’emergenza da Covid-19. Essendo quest’ultimo una modifica al decreto del 13 ottobre 2020 resterà in vigore, salvo proroghe, fino al 13 novembre 2020.

Il Presidente Conte firma il Dpcm, fonte: il Governo
Il Presidente Conte firma il Dpcm, fonte: il Governo

Il governo intensifica le misure di contenimento contro la seconda ondata di Coronavirus.

Il nuovo decreto prevede ulteriori restrizioni volte a scongiurare un nuovo lockdown generalizzato, scenario che potrebbe compromettere ulteriormente la salute economica e sociale del paese, e far fronte all’aumento dei nuovi casi positivi.

 

Le attività scolastiche

Le attività scolastiche proseguiranno di presenza. Le scuole resteranno aperte con una didattica a distanza integrata. Per i licei verranno favorite modalità flessibili di organizzazione dell’attività didattica al fine di non creare ulteriori assembramenti nei mezzi pubblici come per esempio l’ingresso degli alunni a partire dalle ore 9. Per le università, invece, dovranno essere in grado di adattarsi in funzione delle esigenze formative.

 

(Fonte: Il fatto quotidiano)

Sport: libera attività motoria all’aperto

Uno dei punti principali del nuovo DPCM è il no di attività amatoriali se non individuali e il divieto di tutti gli sport di contatto. Sono consentiti soltanto eventi e competizioni riguardanti sport individuali o di squadra considerati di interesse nazionale e regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paraolimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali. Per le palestre e per le piscine il Premier ha dato una sorta di ultimatum: “una settimana di tempo per adeguare i protocolli e rispettare le norme sulla sicurezza, e in caso di verifiche insoddisfacenti la loro attività sarà sospesa”.

Movida: ristoranti e bar sotto la supervisione dei sindaci

Tutte le attività di ristorazione possono aprire dalle 5 e chiudere alle 24 con consumo al tavolo e fino alle 18 senza posti a sedere. Si potrà stare per un massimo di 6 persone per singolo tavolo. Per i bar sarà obbligatoria la consumazione solo al tavolo dalle 18 in avanti. Viene inoltre ribadito l’utilizzo obbligatorio della mascherina e l’affissione del cartello con il numero massimo di persone ammesse.

I sindaci potranno chiudere al pubblico vie e piazze

Viene riconosciuta facoltà ai sindaci di chiudere vie e piazze dove si possono creare assembramenti dopo le 21 e consentendo l’accesso unicamente ai residenti e a chi svolge attività professionali. Vengono sospese le attività convegnistiche e le fiere a meno che non siano di livello nazionale o internazionale.

(Fonte: Il Corriere)

 

App Immuni

L’aumento dei contagi e il ritorno a scuola sono due fattori che stanno facendo crescere i download dell’applicazione Immuni. Secondo quanto affermato dal Premier Conte, Immuni si sta rivelando uno uno strumento importante poiché facilita il contact tracing. Il programma fornisce la possibilità al nostro sistema di essere più efficiente e dunque di prevenire possibili scenari di focolai.

Scaricare l’applicazione immuni “è un dovere morale verso gli altri”. Lo ha detto Dario Franceschini, ministro dei Beni Culturali e del Turismo. Il virus -ha spiegato- non si ferma da nessuna parte del mondo. Servono attenzione e rigore, far capire alle persone che i comportamenti individuali giocano un ruolo determinante alla lotta al coronavirus, nemico comune di tutti. Franceschini, durante il congresso di cardiologia del Centro lotta contro l’infarto “Conoscere e curare il cuore” alla Fortezza da Basso di Firenze, ha riportato quanto affermato dalla Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che riconosce che l’Italia ha agito bene, mostrando grande senso di responsabilità. Per tale ragione è bene mantenere buonsenso e non vanificare gli sforzi posti in essere durante il lockdown.

Le precauzioni più efficaci restano quelle di  base: mascherina, distanziamento e igiene delle mani. Una maggiore attenzione è consigliata nelle situazioni in cui “abbassiamo la guardia”, con parenti e amici. Proprio in queste situazioni occorre massima precauzione e impegno.

Maria Cotugno

Il 4 maggio il via alla fase due: distanza sociale e graduale ripartenza

Forza, coraggio, metodo e rigore.

Sono queste le parole-chiave con le quali il Presidente del Consiglio Conte ha esordito nella conferenza stampa di ieri sera convocata per l’annuncio del nuovo attesissimo Dpcm.

Rivolgendosi, come forse mai aveva fatto direttamente ai cittadini, il Premier ha esposto le misure, le disposizioni e le prescrizioni relative alla «fase 2» dell’emergenza coronavirus, la fase della convivenza con il nemico invisibile.

Evitare il rischio (scellerato e che non possiamo permetterci) che arrivi una seconda ondata di contagi: questo il “claim” fondamentale che ha attraversato in parallelo tutto il discorso trasmesso in diretta nazionale.

Conte ha ribadito la stringente necessità di rispettare le precauzioni, anche nelle relazioni con i propri familiari.
L’unico modo responsabile ed efficace per convivere con il virus è di mantenere la distanza sociale almeno un metro: «se vuoi bene all’Italia devi evitare la diffusione del contagio».

Le diposizioni del nuovo Dpcm per la Fase 2 saranno valide dal 4 al 17 maggio 2020; alle imprese che potranno riaprire verrà permessa la ripartenza mediante attività propedeutiche a partire dal 27 aprile.

Sarà possibile spostarsi, all’interno della propria regione, anche per visitare i propri familiari, nel rispetto delle distanze e con l’utilizzo delle mascherine. Resta in vigore l’autocertificazione.

E’ consentito tornare alla propria residenza, fare sport lontano da casa purché si rispetti la distanza di due metri.

Non sarà però ancora possibile spostarsi in altre regioni, eccezion fatta per urgenti motivi di salute o di lavoro.

Graduale ed appannata ripartenza anche per il settore della ristorazione, dove sarà aggiunta alle attività di servizio a domicilio anche la possibilità  di asporto.

Dal 4 Maggio, inoltre, potranno riaprire parchi e giardini pubblici (nel consueto rispetto della distanza di sicurezza); si potranno celebrare funerali con la partecipazione di non più di 15 persone (dotate dei presidi di sicurezza).

Confermato con rigore il divieto assoluto per tutte le modalità di assembramento in luoghi pubblici e privati.

 

Per la vendita al dettaglio ed i luoghi di cultura (musei, istituti d’arte) dovremo pazientare fino al 18 maggio.

Più dure e rigorose le misure prescrittive per le attività che si prestano naturalmente allo sviluppo di dinamiche di relazione sociale come bar, esercizi commerciali legati alla ristorazione e centri estetici potranno tornare ad essere frequentati dal 1 giugno.

Quanto alle scuole, Conte ha spiegato che tenere chiuse le scuole significa seguire con rigore e lungimiranza le indicazioni scientifiche degli esperti; riaprire irresponsabilmente gli istituti scolastici ed universitari comporterebbe una potenziale nuova esplosione di contagi, che rischierebbe di vanificare gli sforzi ed i sacrifici prodotti dagli italiani.

Il presidente del Consiglio ha dedicato un passaggio del suo discorso anche al tema caldissimo dell’Unione Europea.

Conte ha parlato del Recovery Fund come di un risultato storico, che adesso va traslato in termini di lavoro tecnico, affinché si eviti che questo strumento si trasformi in una macchina crea-debito.

L’arma della ragionevolezza, della pacatezza lucida e della lungimiranza pare stia iniziando a dare i suoi frutti nel contesto delle trattative europee.

Seguiranno sicuramente settimane difficili ma che, se affrontate con responsabilità e senso civico, potrebbero rivelarsi decisive nella prospettiva di una lenta e difficile guerra al coronavirus che pare, purtroppo, solo all’inizio.

Antonio Mulone

Il nuovo DPCM: riaperture, proroghe e quel messaggio all’Europa

Ripartire ma con cautela”, queste le parole usate dal Premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi nella serata di ieri.

 

Il 13 Aprile scadrà il DPCM del 22 Marzo e, con l’entrata in vigore del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, inizierà la cosiddetta “Fase 2”. Così è stata definita dal governo quella fase transitoria durante la quale, successivamente al blocco totale disposto con le precedenti disposizioni, i principali settori del tessuto economico e sociale inizieranno gradualmente a ripartire.

Dopo più di un mese di lockdown appare chiaro che il ritorno alla normalità non potrà essere immediato. Nonostante i numeri della protezione civile non manchino di sottolineare un trend positivo, numerosi esperti avvertono che il rischio derivante da un calo dell’attenzione generale, dovuto alla falsa percezione che la fase acuta sia ormai alle spalle, sia un pericolo attuale e concreto.
Eliminare le restrizioni o ridurle drasticamente comporterebbe quasi sicuramente un “contagio di ritorno”, ipotesi resa ancor più concreta dalla presenza nel mese di aprile dei tradizionali esodi di Pasqua e del ponte del 1° Maggio, momenti di ritrovo che si assommeranno alle tante privazioni che questo 2020 ci ha imposto.

Il nuovo DPCM entrerà in vigore il 14 Aprile e prorogherà le misure di isolamento fino al 3 Maggio.

Non mancano però, come detto, le novità. Inizieranno una serie di riaperture in alcuni settori specificatamente individuati tra quelli a basso rischio: le librerie e le cartolibrerie, i negozi di vestiti per bambini e neonati, le lavanderie e le macchine per la distribuzione delle bevande. Anche imprese legate alle filiere produttive essenziali (alimentare, farmaceutica e sanitaria). Dovranno però essere rispettate le misure di sicurezza previste per contenere il contagio da coronavirus e che già da un mese trovano attuazione nei supermercati: gli ingressi dovranno essere scaglionati, all’interno dei locali la distanza tra le persone dovrà essere di almeno un metro e mezzo e la dotazione di guanti e mascherine per il personale, che lavora a contatto col pubblico e per quello addetto agli atti amministrativi, sarà obbligatoria.
Ancora, le attività di silvicoltura e varie attività forestali tra cui l’industria del legno, la fabbricazione di macchine per l’agricoltura, il commercio all’ingrosso di fertilizzanti e di altri prodotti chimici per l‘agricoltura.

Per gli spostamenti, in particolar modo sui mezzi pubblici, continueranno a rimanere in vigore le regole sul distanziamento sociale attualmente vigenti e che dovranno essere rispettate in tutti i luoghi.
Le scuole, invece, rimarranno chiuse il più a lungo possibile, dando prioritaria attenzione all’individuare soluzioni specifiche per lo svolgimento degli esami di maturità e la valutazione di studenti con eventuali insufficienze. Gli acquisiti online potranno essere effettuati senza limitazioni.

Rimarranno chiusi bar, ristoranti, pub e discoteche. Niente eventi e attività sportive, anche gli allenamenti dei professionisti.

Infine, a margine della conferenza stampa, il Premier Conte ha voluto sottolineare l’impegno del governo italiano in Europa. In particolar modo chiarendo la posizione dell’esecutivo sul MES (Meccanismo Europeo di Stabilità): quest’ultimo infatti non sarebbe lo strumento adatto a fronteggiare – come invece sostenuto da Germania e Paesi Bassi- il difficile impegno economico che i Paesi dell’UE debbono affrontare. Ribadisce inoltre come solo l’ipotesi della costituzione di un fondo finanziato unicamente dagli, oramai famigerati, Eurobond potrebbe effettivamente garantire una risposta coesa da parte di tutta l’Eurozona.

Filippo Giletto