Tanti auguri Christoph Waltz: tre ruoli che ce l’hanno fatto amare

Oggi compie 64 anni uno degli attori più talentuosi del panorama internazionale.

Christoph Waltz in poco tempo è riuscito a scalare le gerarchie hollywoodiane e a collaborare con registi di prim’ordine come Quentin Tarantino e Roman Polanski.

Noi di UniVersoMe vogliamo rendergli omaggio andando ad analizzare i suoi più grandi successi.

Christoph Waltz – Fonte: pinterest.it

Inglourious Basterds (2009) di Quentin Tarantino

Un primo ruolo ricoperto da Waltz, che si può considerare il suo biglietto per la ribalta, è quello del colonnello Hans Landa.

Il film, ambientato nella Francia nazista del ‘41, racconta diverse storie indipendenti che, secondo un tipico schema del regista, finiscono per intrecciarsi e contaminarsi a vicenda.

Se non si fosse capito, Waltz interpreta il nazista.

Cristoph Waltz in una scena del film – fonte: sarascrive.com

Tale ruolo, contrapposto a quello di Aldo Raine (Brad Pitt), lo renderà icona del film stesso (forse anche più del bravissimo e già conosciuto Pitt) e gli darà ampio spazio per esibire il proprio talento; basti solo accennare che arriverà a parlare perfettamente quattro lingue: inglese, tedesco (lingua madre dell’attore), francese principalmente e anche un po’ d’italiano, all’interno di una delle scene più famose e spiritose del film.

Ma cosa rende quello di Waltz il ‘Landa’ per eccellenza?

Il  personaggio è un acutissimo investigatore a cui non sfugge letteralmente alcun dettaglio ed il cui compito è quello di rintracciare tutti gli ebrei che si nascondono presso famiglie francesi, da qui deriva il soprannome che gli è stato affibbiato: Cacciatore di ebrei.

Ciò che più cattura è la sua incredibile capacità di tenere l’interlocutore – e lo spettatore – sospeso in uno stato di angoscia; mentre attorno s’innesca un meccanismo d’ansia che condurrà la vittima di turno alla rovina, lui rimane calmo e posato e mai rinuncia alle proprie maniere: questa caratteristica lo rende un predatore a sangue freddo. A sostenere il peso di un tale ruolo giunge l’interpretazione offerta dall’attore che, tramite gesti anche minuscoli (come nella prima sequenza del film in cui sistema minuziosamente i propri oggetti sul tavolo), getta lo spettatore in un tipo di suspense dilaniante.

Altra tipicità del personaggio è l’umorismo: asciutto, cupo, da brividi. Il modo in cui sa mettere a proprio agio chi ha davanti per poi gettarlo nel panico con una semplicissima battuta, facendo appunto scattare quel meccanismo d’ansia prima accennato; le espressioni facciali offerte da Waltz; la totale assenza di umanità, per cui le persone che lo circondano sono solo giocattoli da spremere fino all’osso per poi eliminare.

Sono tutti segni della grandezza di un personaggio incarnata da un attore altrettanto grande.

Ecco perché, peraltro, nel 2010 vinse con questo ruolo anche l’Oscar come migliore attore non protagonista. 

Carnage (2011) di Roman Polanski

Della trama ne abbiamo già parlato qui.

In questa pellicola l’attore interpreta Alan Cowan, un avvocato eccessivamente preso dal suo lavoro e apparentemente incurante di ciò che è accaduto al proprio figlio.

Christoph Waltz e Kate Winslet nel film Carnage – Fonte: scattidigusto.it

Nel film notiamo un Waltz diverso da come siamo abituati.

Per ragioni di sceneggiatura il suo personaggio non deve spiccare sugli altri, ma deve essere inserito all’interno di un sistema in cui gli interpreti devono riuscire a coordinarsi tra loro ma senza prevalere gli uni sugli altri.

Concretamente, l’attore in questo caso deve autoimporsi di non eccellere durante la propria performance; è l’esatto l’opposto di quello che Christopher invece ha fatto – nei film con Tarantino – riuscendo tuttavia a prestare una magnifica interpretazione.

Ciò è la prova della sua versatilità.

Django Unchained (2012) di Quentin Tarantino

Seconda collaborazione tra Tarantino e Waltz.

L’attore ricopre i panni del dottor King Schultz, un ex dentista (forse) divenuto cacciatore di taglie che aiuterà Django (Jamie Foxx) a ritrovare la sua amata.

Christoph Waltz e Jamie Foxx in Django Unchained – Fonte: collider.com

Così come con Landa, lo stesso Schultz cattura l’attenzione del pubblico mediante i sontuosi dialoghi tarantiniani. Mentre udire i discorsi del colonnello nazista creava un un senso di terrore, in questa pellicola la brillante parlantina del dottore suscita ilarità, seppur con il medesimo fine cioè ammaliare l’interlocutore della scena per poi ucciderlo.

Per questo film l’Academy lo ha premiato nuovamente con l’Oscar per il miglior attore non protagonista nel 2013.

Christoph Waltz ancora una volta è riuscito ad interpretare un ruolo in maniera eccellente, sfruttando tutte le sue doti tecniche e lasciando – questa volta – uno spazio più ampio al suo istinto.

 

Vincenzo Barbera e Valeria Bonaccorso

 

Il più grande fan del cinema

Uno dei più celebri registi della storia del cinema oggi compie 57 anni.

Quentin Tarantino è oggettivamente una pietra miliare della settima arte che ha ricevuto e, soprattutto, ha donato tantissimo alla cinematografia mondiale. Le sue opere andrebbero riviste molteplici volte per cercare di coglierne buona parte dei significati, apprezzarne i contenuti e comprenderne il genio del loro creatore.

Quentin Tarantino nel film Le Iene – Fonte: ciakclub.it

Filmografia

La filmografia di Tarantino andrebbe esposta in un museo d’arte. Il regista non ha diretto un numero elevato di pellicole, ma qualsiasi progetto ideato o creato da Quentin è praticamente un capolavoro.

Il primo film, Le Iene,  si contraddistingue per i dialoghi altamente sopra le righe, per l’ambiguità morale dei personaggi, per l’uso dell’analessi e soprattutto per la rappresentazione della violenza nuda e cruda. Nel cast troviamo attori già affermati, come Harvey Keitel e Steve Buscemi, ed interpreti che diventeranno celebri proprio grazie a questo film come Tim Roth e Michael Madsen, i quali reciteranno in quasi tutti i film di Tarantino.

Una scena del film Le iene – Fonte: newyorker.com

Grazie a Le Iene, Quentin diviene uno dei maggiori registi emergenti di Hollywood: infatti gli vengono offerti diversi progetti, come Speed e Men in Black. Questi vengono rifiutati dal cineasta, in quanto ha preferito dedicarsi completamente alla stesura della sua prossima sceneggiatura, ovvero Pulp Fiction.

La pellicola rappresenta la rivoluzione del cinema indipendente. E’ un continuo alternarsi di prolessi ed analessi mediante le quali il regista rimescola storie che apparentemente risulterebbero essere completamente scollegate tra loro. Il film ha rilanciato la carriera di John Travolta ed ha consacrato quella di Samuel Jackson, artefice di una delle migliori interpretazioni attoriali della storia. Tarantino venne premiato con l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale, insieme all’amico fraterno Roger Alvary.

Nel 1997 il regista dirige Jackie Brown. All’inizio il film fu un insuccesso, ma in seguito ne venne apprezzata la regia più matura e ricercata con la quale Tarantino ha deciso  di distaccarsi dai suoi canoni classici. Il film presenta nel cast Robert De Niro e Samuel Jackson, autori di eccellenti prove d’attore.

Dopo 6 anni di pausa nel 2003 esce nelle sale Kill Bill. La produzione ha pregato Quentin di accorciare il film data l’eccessiva lunghezza della pellicola, ma il regista decise di dividerlo in due parti. Due film d’azione veri e propri dove non mancano ovviamente gli elementi emblematici del suo cinema ed omaggi al cinema orientale.

In seguito dirige Bastardi senza gloria (2009). In questo film Tarantino racconta la seconda guerra mondiale da un punto di vista alquanto singolare dato che non è presente nemmeno una scena ambientata in un fronte bellico. Gran parte della narrazione si svolge all’interno di ristoranti, pub e di un cinema, come se tutte le vicende rappresentate dal regista facessero da contorno ad uno degli avvenimenti più catastrofici della storia dell’uomo.

Il film, che ha incassato globalmente 313 milioni di dollari, ha ricevuto 8 candidature agli Oscar, trionfando nella categoria migliore attore non protagonista con Cristoph Waltz, allora sconosciuto.

Locandina del film Inglourious Basterds – Fonte: mymovies.it

Dopo 3 anni esce nelle sale Django Unchained. Con questa pellicola finalmente Quentin ha potuto rendere omaggio al suo più grande mito del passato, Sergio Leone, che gli ha illuminato l’adolescenza con i suoi spaghetti-western.

Il cast del film è ricco di star hollywoodiane di alto calibro come Jamie Foxx, Leonardo Di Caprio, Samuel Jackson e Cristoph Waltz, tutti autori di brillanti interpretazioni. Il film ha incassato 425 milioni e si è aggiudicato due Oscar per la miglior sceneggiatura con Tarantino e per il miglior attore non protagonista nuovamente con Cristoph Waltz.

Nel 2015 dirige The Hateful Eight. Un altro film sempre a tema western ma incentrato maggiormente sui dialoghi piuttosto che sull’azione come Django. Per questo film, Ennio Morricone, ha vinto sia il Golden Globe che l’Oscar per la miglior colonna sonora.

Nel 2019 esce nelle sale C’era una volta a… Hollywood con un cast fuori dall’umana concezione in quanto sono presenti Leonardo Di Caprio, Brad Pitt, Al pacino, Margot Robbie Kurt Russell, Luke Perry e tante altre star di Hollywood.

Stile e particolarità

I film di Tarantino presentano elementi ricorrenti che marchiano il suo stile cinematografico in maniera indelebile.

I dialoghi sopra le righe sono presenti in tutti i suoi film. Vengono utilizzati anche per argomentare su concetti banali come “la mancia” in Le Iene o “il massaggio ai piedi” in Pulp Fiction.

Lo stallo alla messicana (cioè quando 3 o più personaggi discutono tra loro mirandosi con una pistola a vicenda) è presente in diverse pellicole come Le Iene, Pulp Fiction, Bastardi senza gloria e Django Unchained.

Cristoph Waltz e Jamie Foxx in una scena di Django Unchained – Fonte: jamovie.it

In tutti i film i personaggi di Tarantino fumano le sigarette Red Apple, un marchio di sigarette completamente inventato dal regista stesso.

Ogni pellicola presenta un’infinità di riferimenti ad altri film del passato di vario genere che hanno arricchito l’enorme cultura cinematografica di Quentin.

Egli infine è solito effettuare un cameo in ogni sua pellicola dove nella maggior parte delle occasioni muore brutalmente.

 

Quentin Tarantino è sicuramente uno dei più grandi cineasti della storia. La sua più grande caratteristica è quella di essere uno dei fan più accaniti del cinema, e ciò lo ha portato a conoscere ogni angolo della settima arte, cogliendone gli aspetti più profondi per rappresentarli secondo il suo stile al grande pubblico. Quentin è la rappresentazione di ognuno di noi: nasce come uno spettatore appassionato di cinem,a che poi ha avuto la possibilità di poter lavorare all’interno di quel mondo e di imporsi grazie alle sue conoscenze ed al suo genio.

Vincenzo Barbera