Dietrofront del Governo: le discoteche apriranno il 14 luglio

Dopo un primo annuncio delle riaperture delle discoteche previsto per il prossimo 15 giugno, il governo ci ripensa e slitta la data al 14 luglio.  Un dietrofront che ha stupido molti. Dietro la decisione del governo ovviamente l’impossibilità di garantire il distanziamento sociale e le varie misure di sicurezza all’interno delle piste. Una decisione saggia per alcuni, “discutibile” per altri che sostengono come ormai il distanziamento sociale non sia rispettato più da nessuno, soprattutto dai giovani, come si è potuto vedere in diversi  servizi televisivi che mostrano piazze affollate, pub presi d’assalto, gente ammucchiata l’una all’altra senza nessun tipo di protezione. Insomma la movida tra i giovani non sembra essersi fatta attendere poi così tanto e non sembra curarsi delle norme previste dalla Fase 2.Coronavirus fase 3, da lunedì l'app Immuni. Dal 25 giugno ok a ...

Nel testo del nuovo dpcm in vigore dal 15 giugno 2020 si legge:

“Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera. Restano comunque sospese sino al 14 luglio 2020 le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi.

È stata però inserita una clausola che prevede che le Regioni potranno autonomamente decidere di aprire prima. È il caso della Liguria:

“Il governo prevede che discoteche e locali da ballo ripartano il 15 luglio, ma dà anche la possibilità alle Regioni di farlo in anticipo, cosa che abbiamo intenzione di fare”, detto il governatore ligure, Giovanni Toti, in una diretta Facebook dopo la Conferenza delle Regioni.

REGOLE DA RISPETTARE  NELLE DISCOTECHE

La ripartenza delle strutture dedite al ballo è stato oggetto di scontro tra regioni e governo nazionale, ovviamente le prime sono molto interessate alle riaperture, soprattutto nelle zone dove si concentrano i tassi più alti di turismo durante la stagione estiva, con mete fisse tra i giovani come Gallipoli, Taormina, Ischia, Tropea, Forte dei marmi, Riccione, Jesolo ecc. Se si pensa già alla ripartenza del settore, le limitazioni non arrivano a tardare:

  • si potrà ballare solo all’aperto
  • numero ridotto di partecipanti, in relazione all’ampiezza del locale
  • obbligatoria la mascherina per il personale e per i clienti
  • vietati baci, abbracci e ogni tipo di contatto ravvicinato, ad eccezione dei conviventi
  • misurazione della temperatura corporea e obbligo di negare l’ingresso a chi presenta una temperatura superiore a 37.5 gradi

Queste sono solo alcune delle disposizioni che trapelano dal dpcm del governo, si aggiunge il mantenimento della distanza sociale di almeno un metro se si è fermi nel locale, e due mentre si balla. Per il consumo di bevande è vietato stare in fila al bancone o alla cassa, è solo consentito il servizio al tavolo.

Regole alquanto difficili da rispettare nel lungo tempo, che penalizzano economicamente le discoteche, dove non sempre si dispone di spazi all’aperto o si hanno grandi dimensioni, motivi per cui sarebbe difficile garantire la distanza di un metro l’uno dall’altro, ma anche avere un ritorno dal punto di vista finanziario (ricordiamo che la maggior parte delle discoteche guadagna sulla quantità, sui grandi numeri).Discoteche e locali notturni: situazione grave, imprenditori dell ...

SANIFICAZIONE E PRENOTAZIONI ONLINE

Si dovrà provvedere alla sanificazione degli ambienti e alla riorganizzazione delle strutture secondo le norme nazionali. Tutte le discoteche dovranno essere attrezzate di tavolini e sedie per la consumazione al tavolo, in modo tale da evitare assembramenti e garantire il distanziamento come nei bar e ristoranti. Bisognerà organizzare percorsi differenti di entrata e uscita e si consiglia la prenotazione online o telefonica per evitare lunghe file e assembramenti fuori dal locale. Inoltre in ogni locale ci dovrà essere un servizio di sorveglianza per limitare gli ingressi.

Eleonora Genovese

Pub Crawl: divertimento itinerante con AEGEE Messina

AEGEE-Messina ritorna con il suo tanto atteso PUB CRAWL!

Siete pronti a passare una serata tra alcol e divertimento?

Solo AEGEE ti dà questa possibilità: un tour per i pub più rinomati del centro nel quale, divisi in squadre, ci si sfiderà in nuovissimi giochi alcolici. E chi farà più punti riceverà dei premi!

Ad accompagnarvi durante la serata saranno presenti i ragazzi dell’associazione, ciascuno pronto a spiegarvi i giochi all’interno dei pub previsti, situati nelle vicinanze del Duomo: ChupaSciaraniraLa Fabbrica AlcolicaSkylineDocker’sGrey GoosePabetto.
Il Pub crawl vi aspetta Giovedì 5 Dicembre alle 21:45, appuntamento a Piazza Duomo!

La quota di partecipazione è di soli 7€ a persona e le squadre possono essere composte da massimo 6 partecipanti.
Per partecipare è necessario compilare questo format entro Lunedì 2 Dicembre alle ore 12:00.

Affrettatevi perché i posti sono limitati!
E chi tardi arriva… giovedì non beve!

Per informazioni:
Cristina Lucà +39 342 584 1808

CUS = Centro Universitari Sfaticati

Quanti di noi poveri e obesi universitari, distrutti dalle sessioni d’esame, cercano uno svago salvifico nello sport? Quanti, almeno una volta nella vita, hanno sottoscritto un abbonamento al centro sportivo d’ateneo, della durata di un mese, perché convenientissimo?

Quanti, pur essendo andati solo una settimana, hanno ancora la chiocciolina per badgare, per la pigrizia che ci caratterizza e che ci porta a pensare “perdo cinque euro ma là non ci torno”?

In effetti, uno dei fattori più discriminanti che limitano l’accesso al CUS è proprio la sua posizione, sulle colline dell’Annunziata. Se vivi al centro è meglio che tu decida di partire due ore prima, perché tra file interminabili sulla via Garibaldi e impediti alla guida ti sembrerà di star facendo il cammino di Santiago. Quando arrivi non sei davvero arrivato, c’è ancora un lungo percorso da fare tra campetti e similari, fino al parcheggio, da cui a piedi devi poi raggiungere la struttura che cerchi. Chiunque abbia frequentato il CUS, la prima volta si è perso.

Quando devi iscriverti sembra che tutto l’universo abbia deciso di perdere peso il tuo stesso giorno, e la fila in segreteria arriva fin fuori alla porta. “Chi è l’ultimo?”, “la signora è venuta e ha parcheggiato il figlio… non lo so… gioiaaaa la mamma viene o passa la signora?”. Povero bambino, avrà livelli d’ansia peggio di quando mia madre mi lasciava a fare la fila al supermercato e si perdeva tra gli scaffali. Finalmente arrivi nello spogliatoio, enorme per piscina e palestra e pulitissimo. Il tempo non viene scandito in ore ma in colpi d’accetta perché la gente è solita dimenticare il lucchetto dell’armadietto nello zaino. A conti fatti si spende più di lucchetti che di abbonamento.

Arriviamo alla nota dolente: le persone che frequentano la struttura.

Tra tutte spicca lui/lei: l’ex. L’ex è una presenza fissa, imprescindibile, c’è sempre. Vedendolo/a capisci che il CUS fa veramente miracoli, perché ha perso 10 kg, non sai come, non sai quando. Quando stava con te dovevi circumnavigarne il perimetro, ora di profilo scompare. Ti domandi come diavolo faccia ad essere ovunque, palestra, piscina, attrezzi, beh, la risposta è diversa, se è una donna fa PNT, la nuova frontiera per bruciare le calorie: Pilates, Nuoto e Tonificazione. Praticamente appare dovunque tu sia, ad un certo punto ti senti una veggente di Lourdes. Se è un uomo, dopo esservi lasciati, anche perché “non puoi stare sempre a poltrire sul divano, dai un senso alla tua vita!” lo ritrovi lì, a fare bicipiti, tricipiti, addominali, sembra il tizio della pubblicità di MediaShopping. Ti guarda, non ti saluta, ti spassa davanti, prende i pesi, posa i pesi che manco Karate Kid.

Oltre all’ex rincontri: vecchi amici scomparsi, compagni delle medie, lo zio di Ivana quella della mensa, i compagni delle superiori, i professori in tenuta ginnica che io vi auguro di non vedere mai, tutti che ti salutano affannati con un sorriso perché non si può perdere tempo, bisogna allenarsi. Ti distrai un attimo perché i personal trainer ti fanno ancora credere nell’arte per quanto sono boni (non c’è altro modo per dirlo), finché non ti fanno la scheda, lunga come poche cose nella vita. La nota positiva, quasi, è che puoi visualizzarla dal telefono, però purtroppo tra cuffie, telefono, pesi, asciugamano e bottiglia d’acqua il più delle volte ti cade tutto. Per non parlare di quella maledetta scansione del qr nel tapis roulant, che è quanto di più cattivo possa esistere, perché ti blocca il telefono che manco i virus nel 1997 e ti fa perdere tutti i progressi della scheda. Un aspetto interessante della piscina è che se fai nuoto libero il mercoledì verso le 19, per i primi 10 minuti sarai nella pace del silenzio, da solo; alle 19,30 inizia quella che io chiamo Acqua GIN, perché in effetti mi sembrano tante ubriache; per poi arrivare alle 19,45 orario in cui c’è talmente tanta gente che ti sembra di essere a Rimini e Riccione in alta stagione.

Qui incontri:

  1. Il bello del quartiere, muscoloso, tatuato, con la cuffietta e la barba, che sembra dire “levatevi inetti, so’ meglio io”; solitamente fa medicina, raramente giurisprudenza, in un minuto fa 12 vasche.
  2. La Federica Pellegrini de’ noartri, ex modella, che tu pensi “cambio corsia che mi vergogno… questa chissà da quanto va al CUS per essere così…” solitamente non frequenta, la frequentano.
  3. Tuo nonno, che non sa nuotare, fa nuoto libero e si sposta per inerzia occupando una corsia. Quando decide di nuotare con una bracciata provoca uno tzunami, quando batte i piedi sembra l’elica della Caronte.
  4. La gente umile che a ogni vasca ti chiede “vado io o vai tu”, ma c’è da chiedere, io sono qui per fare l’idromassaggio… vai vai.

Non si capisce come mai ma a inizio estate il CUS si desertifica, rimani solo tu che per la tua pigrizia non hai concluso niente, e vuoi rimediare in due settimane a maggio facendo allenamento intensivo e mangiando bacche, ma non ci riuscirai mai, tranquillo/a. Forse il CUS è la cosa più organizzata che abbiamo e onestamente, se anche voi volete perdere la vostra morbidezza, armatevi di buona volontà e trascinatevi lì, perché i risultati si vedono.

Se pure non volete, le email vi ricorderanno che siete fuori forma con proposte di sport e corsi vari e con promozioni verso enti, che, ironia della sorte, il più delle volte sono ristoranti.

 

Paola Puleio

Eventi della settimana

Mercoledì 12

  • IL MERCOLEDI’ UNIVERSITARIO

Dove: M’ama Club – Via Consolare Pompea, località Grotte

Quando: dalle ore 23:00 alle ore 3:00

Cosa: terza serata imperdibile serata universitaria all’insegna della musica.

-Ingresso gratuito dalle 23:00 alle 00.00
-Tavolo: 70,00 €
-Ingresso 10,00 € (comprensivo di drink) dalle 00.00
-Tavolo: 100,00 € x8

SERVIZIO #BUSFORME :
Partenza Università ore 22:00 // ore 22:30
Ritorno dal M’Ama ore 3:00

Giovedì 13

  • UN MARE DI MUSICA – LIVE ALTE FREQUENZE

Dove: Marine del Nettuno Yachting Club – Viale della Libertà, Batteria Masotto

Quando: dalle ore 21:00

Cosa: ”Altre Frequenze” è un progetto che riporta la musica italiana nelle orecchie e nel cuore di chi ascolta. Con una voce, due chitarre e una batteria, si ascolteranno le melodie di grandi autori come Vasco Rossi, Pino Daniele, Luciano Ligabue, Mannarino e tanti altri.
-Per info: 3312083734

  • CINEMA IN ORTO – OMAGGIO A MONICA VITTI
    Dove: Orto botanico Pietro Castelli, piazza XX settembre

    Quando: ore 21 Cosa: Verrà proiettato gratuitamente il film di Ettore Scola “Dramma della gelosia” con Monica Vitti, Marcello Mastroianni, Giancarlo Giannini
  • CHUNGA CHUNGA – Agorà
    Dove: Weplaya via consolare pompea

    Quandodalle 20:30

    Cosa: “Cantami o Diva, del pelide Achille l’ira funesta. L’aereoplano We Playa è già sulla pista, pronto a decollare. Dai prati della verde Irlanda al mare cristallino dell’Egeo, il passo non è mai stato così breve. Atterreremo in Grecia dove la mente volerà, rapita dalla magia di un luogo in cui mito e realtà si fondono, impregnando di cultura ogni angolo di strada. Culla di civiltà, ispirazione per poeti e cantori l’Ellade è pronta ad accoglierci. Fare arrabbiare gli dei dell’Olimpo non è idea troppo saggia, allacciate le cinture: si parte!!” 

    Start ore 20.30  apericena con Live Chef a 15€ Food & Drink e ingresso Gratuito alla serata.
    Live Music• #Ifuoriorario ad accompagnarci fino alle 23.30
    Dalle ore 20.30 ingresso sempre con nome in lista Drink incluso, a 7.00 €
    TAVOLO con Bottiglia a 80€ Con 6 Exit (seconda bottiglia a 70 €)
    TAVOLO con Bottiglia Premium a 100€ con 6 Exit.

Venerdì 14

  • DOCTORS 2.0 – COLOR PARTY

Dove: Perissa – Via Consolare Pompea, 14/a

Quando: dalle ore 19:00 alle ore 04:00

Cosa: l’unica festa per specializzandi medici.
Vestitevi con colori accesi, sgargianti, con i colori dell’estate; .nessun vestito nero o bianco
Affacciati al mare, sarà possibile gustare un aperitivo con musica dal vivo in sottofondo. Finito l’aperitivo, ci sarà il dj set.

-Ingresso esclusivamente in lista, riservato ad un numero di persone limitato.
-È possibile effettuare prenotazione tavoli.
-Per ulteriori informazioni contattate il vostro organizzatore di fiducia.

  • MOOD TRICOLORE- RIVA CLUB
    Dove: Riva ClubQuando: ore 22:30Cosa: Per un’unica notte i tratti del belpaese la fanno da padroni.
    La nostra penisola è culla di mille culture, patria di filosofi ed artisti, musicisti e cantautori che arricchiscono la storia della musica italiana, a cui spetta un posto centrale nella storia del mondo.
    Affronteremo questa settimana con il Mood Tricolore, patriottismo ad alti livelli, una mano salda al gin-lemon e l’altra sul petto al grido “L’Italia chiamò!”
    Scaldate le ugole, questa settimana si canta!

Domenica 16

  • PANAMA FEAT G. ALIBRANDI

Dove: Glirrerammare – Via Consolare Pompea, Vill. Pace

Quando: dalle ore 22:30 alle ore 01:00

Cosa: Panama torna a suonare con chitarra elettrica, piano elettrico e voce in un live/duo insieme a Giovanni Alibrandi al violino e ai synth. Un concerto tra il rock la psichedelica il noise ed una buona dose cantautoriale.

Jessica Cardullo
Arianna De Arcangelis

Compendio per superare l’alcol test e trovare il proprio cocktail ideale

Quella sera, mentre ci provavi con quella ragazza in discoteca, lui era lì a farti coraggio.
Quel pomeriggio, a quel noioso aperitivo pieno di gente elegante, lui era con te, e ti aiutava a vedere meglio il lato divertente delle cose.
Quella notte di Agosto dell’anno scorso, quella notte della quale non ricordi nulla ma che ai tuoi amici piace tanto raccontare, è stato “grazie” a lui che hai perso la testa, le chiavi e il cellulare.
Lui compare nell’80% delle foto in cui sei taggato su Facebook, ed è sempre così fresco e colorato che, se la spensieratezza potesse trasformarsi da stato d’animo a cosa, senza dubbio si trasformerebbe in lui, il tuo cocktail preferito.

Ma sei sicuro che ti piaccia ciò che bevi?
Arriva l’estate, aumenta il caldo e cresce la sete, una sete che l’acqua non può sedare, una sete che non è solo uno stimolo fisiologico ma che diventa, se hai 20 anni e hai passato l’inverno a consumare evidenziatori e neuroni su dei libri più grandi di te, un’esigenza complessa che solo un mese di relax delirante potrà sedare, prima che arrivi Settembre e che la scrivania ti reclami nuovamente.
La definizione di relax delirante comprende mille sfumature di passatempi, mille modi in cui impiegare il proprio tempo (finalmente) libero, tra viaggi improvvisati o tanto attesi, tra serate in spiaggia e mattinate inesistenti, tra nuovi incontri e amicizie finalmente ritrovate.
Ma, se sulla costituzionalità del tuo diritto di divertirti non hai mai dubitato, sei invece proprio certo che il cocktail che ordini sempre, in discoteca o all’apericena, sia in assoluto quello più giusto per te?
Sei sincero nel dire che il menù di un locale non ti ha mai ricordato, per la sua incomprensibilità, il quaderno di appunti che ti ha prestato una volta quel tuo collega delle prime file?
Non ti è realmente mai capitato, alla domanda “Tu cosa prendi?” di fare scena muta come a un esame che avevi tentato disperatamente di preparare nelle quattro notti prima, e di copiare poi spudoratamente, come durante un test a risposta multipla, la risposta del tuo amico?
Se magari qualche dubbio lo hai avuto, forse è il momento di guardarti intorno e di imparare alcune cose sugli alcolici, che miglioreranno il tuo rapporto con la “vita notturna” e ti permetteranno di superare in questa sessione estiva (almeno) “l’alcol test”.

Un’occasione, un cocktail. Bisogna partire dal presupposto che ogni momento della giornata e ogni circostanza in cui ci si trova richiedono qualcosa di diverso,che si tratti dell’outfit o del tasso alcolico di ciò che si beve.
Non ci possiamo godere appieno un tramonto e un aperitivo rinforzato in riva al mare con addosso uno smoking, ed è difficile resistere al collasso se ci presentiamo a un #summerparty con addosso il nostro cappottino preferito: allo stesso modo, se alle 7 di sera accompagniamo le noccioline e le patatine con un Invisibile, (cocktail appartenente agli After Dinner, meglio noto come “4 bianchi”, composto da Rum bianco, Triple Sec , Gin e Vodka classica o aromatizzata alla frutta) probabilmente credendoci invisibili anche noi ci verrà all’improvviso una gran voglia di rotolarci nella sabbia, e se in una serata in discoteca optiamo per un Rossini (Cocktail sparkling, ossia frizzante, tipicamente da aperitivo, costituito da prosecco e purea di fragole) dopo un po’, a causa delle bollicine che stimolano l’appetito, ci verrà sicuramente voglia di mangiare qualcosa o, in mancanza di stuzzichini, qualcuno.

Le classificazioni. La prima cosa da fare quindi è un’infarinatura di scienza di comprensione dei menù, imparando che i cocktails, che per noi sono spesso solo “forti” e “leggeri” o “buoni” e “da vomitare”, possono essere in realtà classificati in base a 4 criteri, che sono la struttura, la capacità, la temperatura a cui devono essere serviti e il momento in cui è preferibile consumarli.
Fra questi il criterio più utilizzato è l’ultimo, tanto che in quasi tutti i menù le bevande alcoliche si trovano suddivise in Pre-dinner , cioè cocktail da aperitivo, After-dinner ,cocktail da dopo cena, Long Drink e Any Time , simili e adatti un po’ a tutte le occasioni, con una gradazione alcolica raramente superiore ai 30 gradi, mentre una categoria a parte è costituita dai Mangia e Bevi, cocktails di frutta.
Tali categorie prendono spunto dalle 5 che la IBA,l’associazione mondiale di barman, adottava fino al 2010 nella suddivisione dei cocktails della lista ufficiale IBA. Queste erano:
1)Pre-dinner, suddivisi in Dry e Medium.
2) After-Dinner, o Sweet, caratterizzati da un gusto particolarmente dolce.
3)Long Drinks, un tipo di cocktails con gradazione alcolica moderata, intorno ai 20 gradi.
4) Popular
5)Special.
Quando, nel 2011, la lista ufficiale è stata rimodulata, anche questa suddivisione è entrata in disuso, e i 77 cocktails della lista attuale sono divisi in The Unforgettables, Contemporary e New Era Drinks.
Ma in cosa si differenziano fra loro?
Indimenticabili aperitivi. La maggior parte dei cocktails della categoria “Unforgettables”, ossia, indimenticabili, sono cocktails perfetti per l’aperitivo e sono per lo più amarognoli e dalle origini antiche, come l’Americano (definito il padre del Negroni), il Manhattan (risalente all’800, a base di Whisky e Vermouth), il Dry Martini (quello che bevevano le nostre mamme, fatto di gin, dry vermut e un po’ di limone e con all’interno un’oliva verde) e il Sidecar (pare risalente alla seconda guerra mondiale, fatto di Brandy, Cointreau e succo di limone). Tra quelli della stessa famiglia ma più dolci e in tutti i sensi più “giovani”, degno di nota è il Daiquiri (adatto un po’ a tutta la giornata, ha origini caraibiche ed è fatto di rum, succo di limone e zucchero).

Nottate “contemporanee”. Alla seconda categoria, quella dei “Contemporary”, appartengono tutti i cocktails più famosi e diffusi, quelli più richiesti, quelli buoni il pomeriggio ma che diventano perfetti per una nottata al lido,quelli adatti a tutti, ai festaioli e ai tranquilloni che preferiscono sorseggiarli seduti a un tavolino.
In una serata “easy” tra amici, l’amico goloso potrà ordinare un Black Russian (Vodka, liquore al caffè e una farcitura di crema di latte, digestivo, ovviamente d’estate shakerato con ghiaccio), l’amica che si crede un po’ una fashion blogger potrà sorseggiare un Cosmopolitan (Il cocktail di Sex and The City, fatto di Vodka, limone, Cointreau, succo di lime e di Cranberry) e l’intrepido della comitiva potrà fare lo spavaldo sulle spalle del suo povero fegato con un French75 (una “bomba” a base di assenzio, gin e calvados).
Che poi sia sera o finalmente notte, chi cerca un cocktail dal sapore innocente e non troppo amaro può optare per un Cuba Libre (Long drink, sapiente mix di Rum, coca cola e lime) o un Long Island (Long drink, con Tequila, Rum bianco, Triple Sec, Vodka e succo di limone spremuto fresco, sciroppo di zucchero e coca cola), mentre chi vuole letteralmente bere il gusto dell’estate può scegliere un Mai-Tai (Long drink che sa di esotico,ottima combinazione di Rum bianco e scuro, Orange Curaçao, sciroppo di orzata e succo di limone, servito di norma con un trancetto di ananas e delle foglie di menta), un Japanise (Midori, Cointreau e limone) o un Mojito (simbolo della vacanza al mare, il top per gli amanti della menta, a base di Rum bianco, succo di lime, menta e zucchero di canna, esistente anche nella versione Black, con liquirizia, e Red, con fragole,e appartiene insieme a Caipirina e Caipiroska ai cosiddetti “pestati”, cioè quei cocktail contenenti lime e zucchero di canna pestati con un pestello prima dell’aggiunta della vodka piuttosto che del Rum o del Cahaca). Più leggeri ma estremamente freschi e dissetanti il Sex On the Beach e il Tequila Sunrise (il primo costituito da Vodka, sciroppo alla pesca, succo di Cranberry e succo d’arancia e il secondo da succo di arancia, Tequila e sciroppo di granatina).

Se ti senti coraggioso. Quelli desiderosi di provare qualcosa di nuovo invece, al bar come in discoteca, potrebbero trovare il loro cocktail ideale nella terza categoria, New Era, che comprende esperimenti in Italia poco noti, come il Vampiro (il figlio più piccolo del Bloodly Mary, è fatto di Tequila, succo di pomodoro, di arancia e di lime, con l’aggiunta di mezza fettina di cipolla tritata, di un cucchiaio di miele, di un po’ di salsa Worchestershire, sale e perfino peperoncino), il B52 (servito anche “acceso”, ossia infuocato in superficie, composto da Kalhua, Bailey’s Irish Cream e Grand Marnier) o il Pisco Sour (contenente Pisco, limone,sciroppo di zucchero e un bianco d’uovo).

Creatività si, ma con cautela. Infine, è ovvio ma è bene precisarlo, non tutti i cocktails proposti sono replicabili in casa, (e poi perché farli a casa se si può uscire?) e spesso in realtà si rischia, anche nei locali, di non trovarli tutti o di non trovarne nemmeno uno. Questo succede perché alcuni barman dal talento notevole hanno deciso, un giorno e in qualche parte del mondo, di darci dentro con la creatività e di modificare con un tocco personale tutte le ricette. Fino a qui tutto bene, ma da quando baristi senza alcun attestato e senza un minimo di talento hanno deciso di imitarli, è sempre più facile ritrovarsi con bicchieri colmi di detersivo per piatti shakerato con disinfettante.
Il consiglio ultimo quindi, per trovare il vostro cocktail ideale, è di non fidarvi troppo e subito di chi vi promette di stupire positivamente le vostre papille gustative, perché la vita, e soprattutto l’estate di uno studente, sono davvero troppo brevi per bere cocktails sgradevoli. Provate, sperimentate, assaggiate, ma informatevi sempre sulla composizione di ciò che bevete e sulla qualità..
Un pomeriggio o una sera poi, quando meno ve lo aspettate, potreste trovarvi tra le mani senza sapere bene né come né perché proprio lui, quello giusto, quello che continuerete a scegliere, fra tanti, anche una volta finita l’estate. E sarà amore.

Laviniarita Parisi