L’assassinio di Gianni Versace: 25 anni dopo il delitto

Sono passati 25 anni da una delle morti più sconvolgenti nel mondo dell’alta moda: l’omicidio del noto stilista Gianni Versace, fondatore dell’omonimo brand di moda.

Il delitto avvenuto a Miami Beach, davanti a villa Versace, per mano del fanatico Andrew Cunanan è avvolto da parecchi misteri. Il regista e produttore Ryan Murphy, con L’assassinio di Gianni Versace, seconda stagione della serie American Crime Story, ha cercato insieme ad altre figure del cinema Hollywoodiano di riunire tutti i pezzi del puzzle per fare chiarezza sul caso.

American Crime Story

American crime story è una serie tv di tre stagioni, per un totale di 29 episodi. In ogni stagione viene trattato un noto caso, di risonanza nazionale, che ha sconvolto gli americani. La prima stagione, distribuita dalla Fox nel 2016, si incentra sul caso O.J. Simpson. Qui ritroviamo un cast stellare, tra cui l’attrice Sarah Paulson e John Travolta rispettivamente nei panni di Marcia Clark, procuratore capo nel processo, e di Robert Shapiro, avvocato difensore dell’attore ed ex giocatore di football.

La seconda stagione, uscita nel 2018, è incentrata proprio sull’omicidio Versace. Mentre la terza, trasmessa in prima visione dalla rete via favo FX dal 7 settembre 2021, tratta il processo di impeachment portato avanti contro l’allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton dopo la denuncia della giornalista Paula Jones per molestie sessuali. Anche in quest’ultima stagione nel cast ritroviamo personaggi molto affermati nel mondo del cinema, quali Clive Owen (Closer, Trust) nel ruolo di Bill Clinton e nuovamente Sarah Paulson, che presta il volto alla funzionaria della Casa Bianca Linda Tripp.

Le prime due stagioni ottennero un riscontro molto positivo dalla critica. Il caso O.J. Simpson con 22 candidature agli Emmy Awards del 2016 se ne aggiudicò 9, e vinse 2 Golden globe, uno dei quali andò a Sarah Paulson come miglior attrice in una miniserie o film per la televisione. Meno fortunato fu L’assassinio di Gianni Versace, ottenendo 16 candidature agli Emmy 2018 ma vincendone solo tre. Darren Criss (Glee) venne premiato per la sua sconvolgente interpretazione di Andrew Cunanan con un Emmy come miglior attore protagonista e con un Golden Globe.

L’assassinio di Gianni Versace: American Crime Story

l'assassinio di Gianni Versace
I cancelli di villa Versace, luogo del delitto. Fonte: flickr.com

Partendo dalla scena dell’omicidio, questa stagione ripercorre tramite flashbacks tutti gli antefatti che riguardano gli incontri tra Versace e Cunanan, e l’ossessione del serial killer per lo stilista. In alcune scene si ritorna a periodi ancora anteriori, contornando meglio la figura di Versace: il legame con le proprie origini, la sua famiglia e la relazione col partner Antonio.

Si specifica chiaramente, alla fine dei vari episodi, che la serie è ispirata ad eventi realmente accaduti e reportage investigativi. Ad ogni modo, le vicende vengono naturalmente un po’ romanzate, quindi dialoghi e particolari determinanti sono inventati. In particolare, il regista Murphy (Glee, American horror story) ha preso spunto per questa stagione dal libro Vulgar favors della giornalista Maureen Orth. Sia l’assassinio di Gianni Versace che il libro tendono a concentrarsi particolarmente sulla figura di Andrew Cunanan.

Un elemento che caratterizza certamente questa stagione, come un po’ anche tutta la serie, è la presenza di un cast magistrale. Qui ritroviamo l’attrice spagnola premio Oscar Penelope Crùz nei panni di Donatella Versace e il cantante ed attore Ricky Martin come Antonio D’amico. È invece il venezuelano Edgar Ramìrez ad interpretare Gianni Versace.

Andrew Cunanan: il volto dell’assassinio

L'assassinio di Gianni Versace
L’attore Darren Criss interpreta Andrew Cunanan nella serie. Fonte: commons.wikimedia.org

Il vero protagonista di L’assassinio di Gianni Versace è senza alcun dubbio lui: Andrew Philip Cunanan. Durante tutto il corso delle vicende è possibile prendere atto del suo modus operandi e soprattutto del suo vero io: un bugiardo patologico. Si tratta di un serial killer che rigetta la propria realtà inventando sempre storie differenti di un passato di ricchezza. Una persona che emula le reazioni e la mimica di altre persone, che “prova” le proprie conversazioni allo specchio. Inoltre, dal momento del suo incontro con Versace a San Francisco, Andrew sviluppa un’ossessione per lo stilista, tale da renderlo, infine, la sua quinta vittima, il 15 luglio del 1997.

American Crime story è una serie breve ed interessante da seguire. Pur trattando tematiche e casi reali, non cade nel ripetitivo e nel noioso. A questo punto, non ci resta altro da fare che aspettare la quarta stagione, American Crime story studio 54, annunciata il 13 agosto 2021 dallo stesso Murphy.

Ilaria Denaro  

Pride Month: coppie arcobaleno nelle serie tv

Le serie tv sono ormai un’espressione dell’arte visiva e cinematografica sempre più affermata; ne esistono veramente di tutti i tipi e per tutti i gusti. Ultimamente anche grandi registi e star di Hollywood tendono a cimentarsi maggiormente nella realizzazione di serie tv. Queste divengono quindi un nuovo strumento di diffusione e di sensibilizzazione per tutte quelle tematiche d’attualità che si vanno affermando nella nostra società: prima fra tutti, la tutela della comunità LGBT+. E quale momento migliore per celebrare l’amore in tutte le sue forme se non durante il Pride Month! A tal proposito, negli ultimi anni è aumentata la rappresentanza di questo gruppo sociale anche nelle serie tv. Andiamo dunque a ricordare alcune delle più note coppie LGBT+ del mondo seriale!

Glee: Kurt e Blaine / Santana e Brittany

Una delle serie tv, a mio parere, più inclusive è Glee. Questa, pur essendo ormai più datata di altre (la prima stagione è uscita nel 2009), affronta in maniera molto aperta il tema della diversità. La serie racconta le vicende del glee club, il gruppo corale della McKinley High. Tra i personaggi principali, specialmente delle prime stagioni, ritroviamo due coppie gay: si tratta di Kurt Hummel (Chris Colfer) Blaine Anderson (Darren Criss), e di Brittany S. Pierce (Heather Morris) e Santana Lopez (Naya Rivera). I Klaine si conoscono alla Dalton, dove Kurt si intrufola per spiare una delle squadre rivali del glee club; qui, tra tutti gli studenti che lo accolgono calorosamente, conosce Blaine e tra i due si crea subito un legame particolare. La relazione tra Santana e Brittany è un po’ differente. Le due sono molto amiche da sempre, entrambe cheerleader, ma Santana ha delle difficoltà ad aprirsi e riesce a fare coming out solamente durante l’ultimo anno di liceo, quando inizia una relazione con Brittany.

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Logo del glee club. Fonte: wikimediacommons.org

Modern family: Mitch e Cam

Modern family è una nota sitcom, lanciata nel 2009 e conclusasi solamente nel 2020. Tratta le vicende di una famiglia americana e di come le loro vite si evolvano negli anni. Due dei personaggi principali sono Mitchell Pritchett (Jesse Tyler Ferguson) e Cameron Tucker (Jesse Tyler Ferguson). I due si rivelano una coppia stabile, pur essendo molto diversi tra loro: Mitch è sicuramente più riservato ed apatico, mentre Cam è molto sentimentale ed affettuoso, e tende spesso ad incentrare tutte le attenzioni su di sé. Fin dal primo episodio adottano una bambina dal Vietnam, Lily (Aubrey Anderson-Emmons), che cresce circondata dall’amore dei due genitori e da tutte le cure possibili.

Sex education: Eric e Adam / Lily e Ola

Sex education (di cui abbiamo già parlato qui) è senza alcun dubbio una delle serie più conosciute e più discusse fin dalla sua uscita, sulla piattaforma Netflix, nel gennaio del 2019. La serie, infatti, ponendosi come strumento per sensibilizzare maggiormente i giovani, affronta in maniera chiara ed esplicita il tema della sessualità. Nel corso delle vicende ritroviamo due coppie LGBT: si tratta di Eric (Ncuti Gatwa) e Adam (Connor Swindells) e di Lily (Tanya Reynolds) e Ola (Patricia Allison). I primi riscontrano da subito diversi problemi, legati alla difficoltà di Adam a vivere la propria omosessualità in maniera serena e ad esprimere i propri sentimenti. Lily ed Ola, invece, vivono la propria relazione in modo più sano, senza vergognarsi delle proprie fantasie.

Grey’s anatomy: Callie e Arizona

Grey’s anatomy è uno degli show medical drama più conosciuto in assoluto. Uscito per la prima volta nel 2005, oggi conta ben 18 stagioni dense di intrighi amorosi e strabilianti colpi di scena. La serie, segue le vicende dei medici del Seattle Grace Hospital e specialmente della dottoressa Meredith Grey (Ellen Pompeo). Tra i personaggi principali ritroviamo anche Callie Torres (Sara Ramirez), chirurgo ortopedico, che dalla quinta stagione intraprende una relazione col chirurgo pediatrico Arizona Robbins (Jessica Capshaw). Pur avendo inizialmente un rapporto difficile, dovuto anche ai contrasti del padre di Callie, le due avranno una relazione duratura nelle successive stagioni, fino a sposarsi.

Black Mirror: San Junipero

Last but not least, troviamo nella nota serie tv distopica Black mirror un intero episodio della terza stagione dedicato alla storia d’amore tra Yorkie (Mackenzie Davis) e Kelly (Denise Burse). Black mirror tratta in ogni episodio una storia differente, ambientata in un ipotetico futuro tecnologico e anti-utopico. San Junipero però non presenta quell’ansia e quel terrore catartico che caratterizzano molti altri episodi della serie. In questo, vengono raccontate le vicende di due ragazze, Kelly, molto estroversa, e Yorkie, più timida ed impacciata, a San Junipero, una sorta di realtà parallela. Per quanto Kelly, spaventata dall’idea di una relazione, cerchi di scappare da Yorkie, le due sono però destinate a stare insieme.

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Logo di Black mirror. Fonte: commons.wikimedia.org

La presenza di qualche personaggio LGBT+ potrebbe sembrare irrilevante per molti: sicuramente non può da solo risolvere problemi di omo-bi-transfobia nella nostra società. Ciononostante può sensibilizzare e normalizzare qualsiasi relazione; ed in più, permette a tutti di potersi immedesimare nei personaggi, di sentirsi rappresentati, anche se solo in una serie tv o in un film. Si tratta di piccoli gesti che però possono avere una grande importanza.

Ilaria Denaro