Grande successo dell’iniziativa benefica del CUS UniMe e del Cug: “Un calcio al razzismo”

Martedì 7 Maggio 2019. Aula Pugliatti del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Messina. Si è svolto il Convegno “Multiculturalismo e sport: la valorizzazione delle differenze” per celebrare la V edizione della manifestazione “Un calcio al razzismo – Uniti con lo sport”, organizzata dall’Ateneo peloritano, dal Comitato Unico di Garanzia – CUG ed dal CUS UniMe. I promotori dell’iniziativa sono stati affiancati da diverse realtà associative messinesi, quali l’US ACLI di Messina, l’Associazione BIOS, l’Associazione Panathlon Club e Messina nel Pallone.

Il convegno ha avuto il via con l’intervento di Carlo Giannetto, promotore dell’iniziativa, docente del Dipartimento di Economia e Vice Presidente del Comitato Unico di Garanzia, che dell’iniziativa è l’ideatore. Il tavolo dei relatori, coordinati dalla prof.ssa Concetta Parrinello, Presidente del Comitato Unico di Garanzia, era composto dai proff. Maria Catena Quattropani, docente di Psicologia clinica; Francesco Rende, docente di Diritto sportivo; Giuseppe Avena, docente di Statistica sociale; Antonella Cava, sociologa e docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi; Giovanna Spatari, Delegata alle Politiche di Genere; Daniele Bruschetta, Delegato alle attività sportive e Fabio Trimarchi, Coordinatore del CdS in Scienze Motorie Sport e Salute; sono intervenuti anche il dott. Antonino Micali, Presidente del Cus UniMe ASD; il dott. Antonino Scimone, Presidente US ACLI di Messina e la dott.ssa Giulia Colavecchio, vicepresidente dell’Associazione Bios. Le conclusioni sono state affidate al prof. Ludovico Magaudda, presidente del Panathlon Club Messina e coordinatore del CdSM in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate.

Sono stati posti alcuni punti di riflessione sul fenomeno delle “differenze” nelle sue varie sfaccettature e si è posto l’accento sul modo in cui lo sport, in tutta la sua essenza, può valorizzare le differenze, trasformandole in importanti risorse per la società. L’obiettivo è, infatti, proprio quello di promuovere, attraverso lo sport, l’inclusione e l’integrazione dei migranti di prima e seconda generazione sul territorio italiano e di contrastare la discriminazione razziale e l’intolleranza valorizzando la diversità come risorsa. Un’opportunità per meditare su stereotipi e pregiudizi identitari e diffondere una società inclusiva, rispettosa del valore della pluralità e della diversità, che dello sport ne faccia uno strumento di confronto e condivisione.

Come lo stesso Antonino Scimone, presidente US ACLI, dichiara – abbiamo tutti delle diversità ed è profondamente triste farle emergere oggigiorno. Chi è uguale a chi?! Siamo tutti diversi. Nessuno è uguale all’altro. Ogni essere umano è unico: rispettarne la diversità equivale a difendere la propria e l’altrui libertà. La militanza all’interno delle Acli mi porta ad essere attento a questi problemi, a far emergere, a soffermarmi sui valori invece che sulle diversità.

L’iniziativa si è conclusa con il torneo di calcio a 5 che si è svolto nei giorni di martedì 7 e mercoledì 8 maggio, alle 15:00, presso la Cittadella sportiva universitaria. Anche per la V edizione, come nelle precedenti, al torneo hanno partecipato 10 squadre composte da studenti universitari, giovani migranti, giornalisti e rappresentanti di organizzazioni no profit.

 

Gabriella Parasiliti Collazzo

Una sequenza felice: salute, sport e alimentazione

Venerdì 5 aprile 2019. Messina. Aula Magna del Dipartimento di Economia. Il convegno è stato organizzato congiuntamente dall’Università di Messina, dall’Associazione ALuMnime e dall’Unione Sportiva Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani – US ACLI, per festeggiare la Giornata Internazionale dello Sport e la Giornata Mondiale della Salute, per celebrare le due ricorrenze del 6 e 7 aprile.

Il convegno si è svolto con il patrocinio del CUS Unime, presieduto da Antonino Micali, del Centro Medico Sportivo dell’Università di Messina diretto da Daniele Bruschetta; dall’Associazione Bios, presieduta da Carmelo Lembo; dalla sezione provinciale dell’E.N.D.A.S, presieduta da Salvatore Sidoti, dalla sezione regionale dell’Associazione Italiana Avvocati dello Sport, coordinata da Antonio Carmine Zoccali; dal Circolo del Tennis e della Vela , presieduto da Antonio Barbera e da Olympialex.

All’iniziativa hanno preso parte illustri studiosi provenienti dall’accademia, dalla magistratura e dal mondo delle professioni come: Francesco Rende, docente di diritto sportivo nell’Università di Messina;  Giuseppe Liotta, dell’Università di Palermo; Mauro Mirenna e Maria Militello, entrambi magistrati del Tribunale di Messina; Demetrio Milardi e Eliseo Scarcella, appartenenti al ramo di medicina dello sport, Giacomo Dugo e Paola Dugo, appartenente al mondo della chimica degli alimenti; Maurizio Lanfranchi e Carlo Giannetto, di marketing agroalimentare; Davide Trio e Gabriele Blanca, esperti in nutrizione; Marina Magnanti, allenatrice della judoka Odette Giuffridamedaglia d’argento ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016 . Laura Santoro, componente del Collegio di garanzia del C.O.N.I. e docente di diritto sportivo nell’Università di Palermo; Damiano Lembo, Presidente Nazionale US ACLI e Coordinatore Nazionale C.O.N.I degli Enti di Promozione Sportiva.

©GabriellaParasilitiCollazzo, Salute-Sport-Alimentazione, Aula Magna dipartimento di Economia, Messina 2019
©GabriellaParasilitiCollazzo, Salute-Sport-Alimentazione, Aula Magna dipartimento di Economia, Messina 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©GabriellaParasilitiCollazzo, Salute-Sport-Alimentazione, Aula Magna dipartimento di Economia, Messina 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La manifestazione, pensata dall’Ateneo in sinergia con le altre associazioni, per le ricorrenze delle due “Giornate Mondiali” dello sport e della salute, ha fatto ricadere la scelta del luogo sul dipartimento di Economia non casualmente, ma, in quanto salute e sport generano utili, le imprese si muovono con interesse, in loro, dimora un valore economico. Economicamente parlando, sono elevati i numeri che ruotano intorno allo sport, ecco il perché la scelta della Facoltà di economia.

Lo sport, secondo quanto è affiorato nel degli innumerevoli interventi, ha delle forti potenzialità, al di là di quelle economiche. Favorisce lo sviluppo psichico dei soggetti, crea cittadinanza attiva, previene malattie, riduce patologie già in atto, è strumento di aggregazione sociale e di accrescimento personale.

Il convegno ha posto l’accento sull’esercizio fisico, abbinato a un sano e corretto regime dietetico. Grazie a una maggiore attenzione da parte dell’individuo verso il proprio benessere, il legame tra alimentazione, salute e forma fisica sta diventando un valore sia individuale che sociale. A questo ha contribuito in maniera determinante anche lo sport che, attraverso l’espressione corporea, promuove un rapporto diverso con il corpo. Un costante esercizio fisico migliora l’efficienza del corpo e agisce positivamente sull’attività mentale concentrando e coordinando le funzioni corporee secondo tecniche espressive che coinvolgono il corpo e la mente di un individuo.
Una dieta ricca di alimenti che garantiscono un apporto di acidi grassi insaturi può certamente giovare alla salute dell’atleta e quindi anche alla prestazione sportiva, mentre una dieta erroneamente pianificata, che ponga troppa attenzione agli introiti proteici, oppure una dieta che preveda un insufficiente apporto calorico, comporta un ripristino inadeguato dei depositi di glicogeno muscolare e quindi un calo della performance. Tra le varie diete, quella mediterranea è stata promossa come la più idonea ed efficace. Ottima anche per gli Omega3, fondamentali per chi fa attività fisica. Infine, si è parlato di argomenti come i functional food e gli integratori alimentari, i cui componenti aggiuntivi, assunti nelle giuste quantità, evitando gli abusi, migliorano le prestazioni dei soggetti.

Gabriella Parasiliti Collazzo

Due su due per il Cus Unime

Cus Calcio UNIME – ©GiuliaGreco

Con una partita in meno e due gare disputate, il Cus Unime Calcio si trova a punteggio pieno. Dopo la vittoria casalinga alla prima giornata per 2-1 sul Real Zancle e il rinvio del match del secondo turno per maltempo, la squadra di Mister Smedile conquista altri 3 punti sulla Saponarese, nuovamente fra le mura amiche del Bonanno.
Un gol per tempo e zero subiti. Questo sarà il risultato finale della terza giornata di campionato per il Cus Unime, un 2-0 firmato Iamonte e Centorrino. Il centrocampista maglia n. 8 sigla la seconda rete della sua stagione in altrettante partite sempre allo stesso modo: un tiro-cross dalla trequarti che assume un’imprendibile traiettoria per i portieri avversari. Nella ripresa, è il bomber n. 9 a trovare la rete dopo un eccellente rinvio con le mani del portiere under, Picciolo, e una improvvisa e geniale verticalizzazione di prima da parte di Alessi. Servirà tutta l’astuzia e l’esperienza di Centorrino per finalizzare il definitivo 2-0, un pallonetto sull’uscita del portiere che si insacca deliziosamente.
Appuntamento domenica prossima per la trasferta a Mazzara Sant’Andrea, contro la squadra Stefano Catania.

 

Cus Calcio UNIME – ©GiuliaGreco

Pagelle:

Picciolo: Splendida partita del portiere gialloblù. Sicuro nelle uscite, bene tra i pali. Spegne più volte i tiri avversari mostrando una sicurezza e temperamento da “over”. Riesce a mantenere inviolata la porta per tutto il match.
Voto: 6,5 IN CRESCITA

Iacopino: Ormai è ordinaria amministrazione per lui. Non sbaglia un colpo. Chiude i battenti della difesa gialloblù senza far entrare una mosca dalle sue parti. Purtroppo Esce per infortunio alla caviglia, ma speriamo che si rimetterà in sesto al più presto. È il pilastro portante.
Voto 6,5 CHIUSO A CHIAVE
(Costa: entra al posto del capitano facendo il suo esordio stagionale. Bene nei minuti finali, riesce a gestire il ruolo con calma senza eccedere nella foga. Voto 6)

D’Agostino: Bella partita d’esordio del nuovo centrale di difesa. Accompagna Iacopino nelle chiusure difensive, ci mette fisico e tenacia riuscendo a limitare gli attaccanti avversari senza cadere in eccessi di frenesia.
Voto 6,5 ACCIAIO

D’amore: Dà una grossa mano in fase difensiva, ma quando c’è da spingere lo fa in modo perfetto dando gas alla manovra d’attacco. Non perde un contrasto, il fisico sommato alla corsa lo fa diventare un avversario ostico da superare.
Voto 6,5 IMPENETRABILE

Papale: Oggi è parso un po’ sulle gambe, colpa del carico fatto solo mercoledì scorso. Bene in fase difensiva, un po’ meno in fase propositiva, le gambe pesanti si facevano appunto sentire. Non sfigura.
Voto 6 STANCO

 

Cus Calcio UNIME – ©GiuliaGreco

Bombaci: Di Ritorno dopo quasi un anno di squalifica, si ritrova in un insolito 442 dove deve combattere gli avversari e le troppe chiamate del mister dalla panchina. Gestisce bene la palla quando funge da play, imposta e richiama l’ordine anche se a volte eccede in foga trovandosi fuori posizione. Deve prendere ancora la giusta confidenza con il terreno di gioco, l’assenza è stata lunga, ma finalmente è tra noi.
Voto 6 BOMBACK
(Amendola: SV)

Maggio: Grande prova di carattere per il nuovo centrale di centrocampo. Bene da fluidificante e bene in fase di contrasto. Mette ordine quando serve, e riesce a tenere bene posizione e tempi del centrocampo per tutti i 90 minuti.
Voto 6,5 CONVINCENTE

Iamonte: Potremmo parlare della solita prova di sacrificio, della corsa e della prestanza fisica a disposizione della squadra. Ma per adesso è coperto da un fascio di luce e tutto quello che tocca si trasforma in goal, che sia un cross, un passaggio o un tiro.
Oggi è toccato ad un lob che si è insaccato in rete; vuoi fortuna, vuoi colpa del portiere, ma un goal è sempre goal.
Voto 7 IN STATO DI GRAZIA
(Lombardo: SV)

Alessi: Oggi in versione esterno di centrocampo è un po’ più distante dall’area di rigore ma sempre in grande spolvero. Funge da stantuffo sulla fascia sinistra giocando con grande sacrificio. Anche se lontano dagli ultimi metri, e anche se non arriva il goal, ci lascia lo stesso lo zampino sfornando un assist al bacio per il raddoppio Gialloblù.
Voto 7 TUTTOFARE
(Creazzo:SV)

Di Bella: Bene nelle sportellate, bene nel dilungare la squadra e nel farla respirare. Sfiora il ritorno al goal ma fallisce clamorosamente un tiro al volo a tu per tu col portiere. Siamo sicuri che si rifarà.
Voto 6 IN ATTESA
(Rizzo: oggi ai box, entra a 25 minuti dalla fine, scalda il sinistro con qualche apertura e qualche tiro da fuori area. Voto 6 VIGILE)

Cus Calcio UNIME – ©GiuliaGreco

Centorrino: Anche per lui tante botte e tanta astuzia. Dialoga bene con i compagni di reparto e riesce a far rifiatare la squadra prendendosi falli di furbizia. Entra in campo con tanta voglia di tornare a timbrare il cartellino e si vede. Prima sbaglia un goal clamoroso davanti al portiere, ma la fame che lo pervade è talmente tanta che non se lo fa ripetere due volte e alla seconda occasione utile punisce il portiere avversario con un pallonetto chirurgico tornando finalmente al goal.
Voto 7 AFFAMATO

 

 

Pagelle ideate e scritte da Luigi Lombardo

Mirko Burrascano

Roboante CUS

 

Nella quindicesima giornata del campionato di Terza Categoria di Messina, il Cus Unime viene ospitato dal Malfa, fanalino di coda della classifica, nell’isola di Salina. Match importante per gli universitari che non possono permettersi di perdere il passo delle compagini dell’alta classifica. La partita viene diretta dal Sig. Muscherà di Messina con inizio alle ore 10,30.

Il viaggio all’alba in aliscafo è sempre traumatico per chi deve andare a disputare 90 minuti di grande intensità, tuttavia i ragazzi del Cus mantengono alta la concentrazione consapevoli dell’importanza fondamentale della posta in palio in questa partita.

Primo tempo: partenza forte del Cus che passa subito in vantaggio grazie a una conclusione di Insana da fuori area con la complicità di un’incertezza dell’estremo difensore eoliano. Al ventesimo, però, il Malfa trova il pari con un tocco sotto misura sugli sviluppi di un calcio d’angolo ad opera di Di Losa. Prima del termine della prima frazione di gara, nuovo vantaggio Cus firmato Oliva. Il nuovo acquisto della formazione dell’Università di Messina, riesce a controllare e domesticare una sporca palla all’interno dell’area di rigore e avversaria e conclude a rete con un preciso destro sotto la traversa. 2 a 1 e duplice fischio del direttore di gara.

Secondo tempo: dagli spogliatoi, per i primi 15 minuti esce una sola squadra ed è il Malfa. I padroni di casa riescono a trovare prima il pari con De Losa A. e subito dopo il vantaggio con Pirera che sfrutta una sciagurata uscita di un incerto Faranda. La tensione inevitabilmente aumenta. Tra il secondo e il terzo gol il Cus fallisce la sua probabile terza rete con Tiano, il quale si fa respingere il rigore da Di Cosa D..

Nella parte finale della partita il Cus Unime tira fuori l’orgoglio e rifila ben tre reti in trenta minuti ai padroni di casa. Reti di Stassi (sinistro a giro sul secondo palo dal limite dell’area), Papale (su meraviglioso assist di tacco di Stassi, che gli spiana un’autostrada verso il gol) e Iacopino, che trasforma il rigore della vittoria. Nel finale da segnalare il rigore fallito da parte di Martino per il Malfa, che centra il palo invece di rendere meno amaro l’ennesimo scivolone casalingo e l’espulsione (dubbia) di Stassi, che sarà costretto a saltare la prossima sfida contro la Sc Sicilia, in un derby messinese che promette emozioni.

Nonostante una partita non perfetta dal punto di vista del gioco a causa delle oggettive difficoltà del campo “Tre Pietre” di Malfa e del difficile viaggio in aliscafo, il Cus Unime si aggiudica 3 punti e torna a suonare la carica per il vertice della classifica, che oggi, a 7 giornate dal termine, dista appena un punto.

Prossima partita, dunque, al Marullo di Bisconte, Camaro, sabato 11 marzo alle 16,30 contro la Sc Sicilia: sfida che varrà tanto se non tantissimo per le sorti di questo fantastico campionato.

Formazione Cus (4-3-3): Faranda1; Rodà 2, Iacopino 4, Occhipinti 5, Cardella 3; Lombardo 8, Tiano 10, Monterosso 6; Insana 11, Oliva 9, Papale 7.

Panchina: Zito, D’Agostino, Costa, Al Hunaiti, Stassi.

Allenatore: Smedile.

PAGELLE:

Faranda voto 4: Assente dal campo da 2 anni, ne aspetterà altri 2 per ripresentarsi nuovamente. Legge malissimo ogni traiettoria possibile e ogni qualvolta la palla raggiunge la sua area di rigore, mister e compagni vengono assaliti da brividi lungo la schiena. La sua mossa migliore è quella di chiedere il cambio per il bene comune. “ANCHE QUESTO DIMOSTRA CHE SONO IL MIGLIORE

Roda’ voto 6: Dopo essersi esibito sull’aliscafo in versione “lap dance” , da bravo pastore si accorge subito che le reti del campo sono basse e che senza palloni avremmo vinto a tavolino. Nonostante i propositi non fossero dei migliori, svolge una partita pulita e senza “maschiate” da ricordare. ONESTO

Iacopino voto 7: Appena arrivato a Malfa gli avversari lo salutano col bacio, scambiandolo per un pastore di Alicudi. In campo la situazione è ben diversa, il capitano picchia e detta legge come suo solito, impreziosendo la sua prestazione con il sigillo finale. YATI

Occhipinti voto 5: Direttamente dal paese del commissario Montalbano, dove millanta di essersi allenato in questo periodo di ritiro spirituale, il buon Occhi si presenta a Malfa in condizioni psicofisiche da dimenticare. Parecchie volte in apnea nel primo tempo, la combina grossa regalando il calcio d’angolo dal quale nasce l’1a1. Finge palesemente un infortunio, per poter meditare sul profondo senso della vita osservando il mare. SAGGIO

Cardella voto 5: Ha l’alibi sacrosanto di giocare fuori ruolo, ha l’alibi meno sacrosanto di pesare più dello chef Cannavacciuolo, pur essendo a dieta dal 2008. In campo si trova spesso spaesato, talvolta poco aiutato da Papale in fase difensiva. E se il male minore fosse stato Costa? MISTERO

Lombardo voto 5.5: Arriva all’appuntamento carico a mille con almeno 8 hashtag per abbellire le sue storie. In campo perde un po di smalto anche a causa delle condizioni della partita che non favoriscono le sue geometrie. Poco importa, Picciolo si scatena con la macchina fotografica e lo immortala in tutto il suo splendore, garantendogli anche per oggi i suoi molteplici likes. #Calciopassione

Tiano voto 6: Partita non alla sua altezza, penalizzato anche lui dal contesto e dai pochi spazi a sua disposizione. Come ogni partita timbra il cartellino alla voce risse sfiorate. Poco freddo dagli undici metri e da la’ si spegne la luce. Mezzo voto in più perché in questo momento si starà inginocchiando sui ceci per punirsi. EMO

Monterosso voto 5.5: Arrivato a Malfa con gli occhi di chi è di nuovo, alla veneranda età di 40 anni, in gita scolastica. La sua partita non è però di quelle da ricordare negli annali, alcuni errori in fase di impostazione e molta macchinosita’. ER MOVIOLA

Insana voto 6.5: Si presenta a Malfa con un colorito che ricorda la Mozzarella di Battipaglia e un timbro dello 090 sul collo che non preannunciano nulla di buono. Tuttavia è tra quelli che si distinguono per sacrificio e qualità. CASPER

Papale voto 6.5 – Nel primo tempo si nota solo per le sue scarpe color evidenziatore che acciecano i gabbiani vicini. Sale in cattedra nel secondo tempo, prima bruciando i guantoni del portieri avversario, poi facendo assist e goal decisivi per il risultato finale. Dai suoi piedi sembra poter nascere sempre qualcosa. TIRO DEL DRAGONE

Oliva voto 6,5: Dopo aver stabilito il record di Travel Gum masticate, Peppe scende in campo con molta generosità e risulta determinate sia per il goal siglato , sia per aver tenuto su da solo un reparto contro i Pastori Malfesi. AGNELLO SACRIFICALE

Stassi voto 7: E’ l’arma spaccapartita e risulta devastante per qualità e mezzi tecnici. Fondamentale nella rimonta, entra in tutte le occasioni da goal. Peccato per la solita ingenua espulsione che gli farà saltare il Big Match contro l’Sc Sicilia. MIMMO BERARDI

D’Agostino voto 3: Inaccettabile puzzare di Negroni alle 6 di mattina sull’aliscafo. Sbiascica come se non ci fosse un domani, viene coinvolto spesso da sbalzi di umore che destabilizzano i compagni. Tenetelo d’occhio, questo è un potenziale Serial Killer. CRIMINAL MINDS

Zito voto 6

Osama voto 6

Mister Smedile voto 6: Tante defezioni lo condizionano nello schierare l’11 migliore ma lui ci mette del suo schierando un centrocampista ciccione a terzino sinistro. Poi ti giri in panchina e vedi D’Agostino che parla da solo e quel Costa che grida vendetta. Forse non aveva altre scelte. GIUSTIFICATO A META’

Mirko Burrascano

L’infinito CUS spicca il volo

foto4Anno nuovo, classifica nuova. Nella prima giornata dell’anno solare 2017, il CUS UniMe Calcio spicca il volo, agganciando la vetta della classifica del campionato di Terza Categoria, vincendo 4-3 un infinito match casalingo contro la rivelazione Ludica Lipari. Con questa vittoria, adesso, la rappresentativa studentesca dell’Università di Messina si trova al comando della classifica in concomitanza del Real Zancle a quota 19 punti.

La nona giornata di campionato, disputata al Nicola Bonanno di Messina di domenica 15 gennaio alle 12:30 e arbitrata dal Sig. Paratore, offre pioggia di gol e di emozioni non indifferenti.

Nel primo tempo la gara si sblocca subito in favore dei padroni di casa: il Capitano Iacopino sfrutta una pregevole torre di Di Bella su palla inattiva e insacca la rete del vantaggio. Vantaggio che, però, dura appena 60 secondi. Un’indecisione difensiva, frutto di un equivoco di comunicazione tra portiere e difensori del CUS, offre la possibilità del pari alla Ludica Lipari dagli 11 metri. Dinnanzi a Bruno si presenta Omar Dady, che non sbaglia ed è 1-1.

foto3Nell’ultimissima occasione di un bel primo tempo, il CUS torna nuovamente in vantaggio. Meravigliosa conclusione al volo di Arena di prima intenzione che non lascia scampo al portiere eoliano. 2-1 e la prima frazione di gara si conclude così.

Quindici minuti più tardi riprende l’incontro e, mentre gli ospiti creano le più nette palle-gol, i padroni di casa trovano un quasi rassicurante terzo gol: discesa fulminea di Vinci sulla sinistra, palla a rimorchio per Di Bella, tiro e palo-gol, 3-1.

Il Lipari prova a non gettare la spugna e prova a restare aggrappata alla partita realizzando in maniera astuta il gol del 3-2 con Rosi che appoggia facilmente in rete. La tensione aumenta, la partita è in bilico e la posta in palio è troppo alta per rischiare da ambedue le parti, causando inevitabilmente eccessivo nervosismo in campo. Al minuto 85, una bella combinazione sull’asse Vinci-Insana-Creazzo manda in porta proprio quest’ultimo, che a tu per tu col portiere ospite non fallisce. 4-2!

foto2A nulla gioverà il gol (autore Marchionni) del finale 4-3 di un orgoglioso Lipari, il quale ha dimostrato di meritare l’alta posizione che occupa in classifica.

Una vittoria bellissima, figlia di un gruppo che come una fisarmonica si muove con sincronia e melodia dentro e fuori dal campo. Una vittoria importantissima, che, oltre alla vetta della classifica, regala al CUS anche maggiore consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie forze.

Il sesto risultato utile consecutivo (5 vittorie e 1 pareggio) è un segnale a tutto il campionato e a tutte le compagini. Vincere aiuta a vincere. Appuntamento alla prossima settimana, quando il CUS sarà ospitato dal Città di Antillo.

 

 

Formazione CUS (4-5-1): Bruno 1; Arena 3, Iacopino 4, D’Agostino 5, Rodà 2;

Nucera 10, Iamonte 8, Tiano 6, Vinci 7, Insana 11; Di Bella 9.

Lo Voi 12, Russo 13, Lombardo 14, Cardella 15, Condò 16, Al Hunaiti 17, Creazzo 18.

 

foto1

Pagelle:

BRUNO 7: Sette come i chili presi nelle feste natalizie, sette come i minuti che ci mette per recuperare una palla, sette come gli infarti che procura a tutti in ogni uscita, ma alla fine mette sicurezza quando serve pur mischiando qualche piccolo errore con una prestazione buona… MOVIOLA

 

Arena 7: Non ne vuole sapere di passare palla quando parte in progressione, ma poi ci mette la solita zampata che riporta in vantaggio il cus con un bel tiro al volo. Finché la prestazione regge e i gol arrivano può fare tutti i festini che vuole. Brutto il calcio di reazione che regala all’avversario meritandosi ampiamente il rosso, da non ripetere… GRAZIATO

 

Iacopino 8: Oggi capisce che serve il suo carattere per tirare su la squadra e tenerla viva, ma decide anche di metterci la testa e mettere la partita in discesa, dietro perfetto come sempre… CAPITANO QUELLO VERO

 

D’agostino 6,5: Da centrale soffre sempre, ma oggi è concentrato e lo si vede. Un po’ fuori posizione, ma tanti ottimi interventi e una parata di petto sul possibile 4-4 nel finale… HIGHLANDER

 

Rodà 6,5: Cartellino giallo, tibia del 7 avversario portata a casa, svirgolata comica… C’è tutto ciò che ci ricordavamo di lui nel ritorno in campo dopo 8 mesi per l’operazione subita… G.M.RANDELLATORE

 

Tiano 6,5: Crescita continua, carattere e buone geometrie, dialoga poco con i compagni ruolo ma tanti bei lanci e un tiro al volo che sfiora di poco la traversa . Scompare sul finale quando gli avversari provano a recuperare il risultato…GEOMETRA

Iamonte 6,5: Match di grande sofferenza per il ragazzo, poca corsa ma tanta grinta e tanto lavoro sporco. Spicca qualche lancio dei suoi ma oggi ha pensato più a spezzare il gioco e le sortite offensive avversarie… INCONTRISTA

Vinci 7: Inizia il suo match con il suo solito fuso orario di 20 minuti, ma quando entra in partita mette una marcia in più per il Cus. Due assist fondamentali per la vittoria, notevole il primo dopo una discesa sulla fascia… ALTRUISTA

 

Nucera 6,5: Partita di sacrificio, ma lui ce la mette tutta e corre , fino al 43esimo quando il “nuovo” ragazzo di casa Cus crolla al suolo in preda ai crampi… ALLENATI!

 

Insana 6: Con la testa fra le nuvole e poco presente per 70 minuti, entra nel match quando gli avversari si stancano e offre un delizioso assist per il gol di Creazzo. Può fare di meglio e lo sappiamo… IN AFTER

 

Di Bella 7: Calma piatta e un gol fatto in estrema serenità. Lotta come sempre, lotta anche con la maglietta che lo costringe a mettersi il ghiaccio nel gomito dopo essere caduto nello spogliatoio ancor prima di entrare in campo… BALOTELLI

 

Creazzo 7: Entra, segna e dedica il gol alla sua donna costretta e prendere pioggia e vento per il Cigno. Sfiora anche la doppietta ma un rimbalzo fasullo glielo nega. Tanta corsa, finché stremato non finisce la benzina… CIGNO BIANCO (come i capelli sporchi di fango)

 

Lombardo s.v.: Entra e come prima palla gli tocca una punizione. Fortunatamente la tira fuori sennò “chi lo sopportava più?”. Rischia la vita sotto le mani di uno Iacopino fuori di se in seguito ad una punizione battuta in modo folle in pieno recupero… IN PERICOLO

 

Condó 6,5: Pochi palloni per il rientrante attaccante in casa Cus, ma il suo compito era tenere la palla in avanti e ci riesce per 3/4 volte… DILIGENTE

 

Russo 6: Pochi minuti per sostituire lo psicopatico Arena, qualche sbavatura e qualche palla spazzata per come si deve. Troppi pochi minuti per il sombrero giornaliero, poi una brutta caduta e tanto dolore alla spalla… ACCIACCATO

 

La Rosa – Burrascano 8: In assenza di Mister Smedile per motivi personali, siedono loro due in panchina alla guida Cus. Soffrono uno accanto all’altro per 90 minuti, sorrisi e sguardi spaventati, ma vivono la situazione a pieno e pur non essendone costretti vivono la partita al 100% come se fossero in campo a lottare con tutti gli altri… Penso che gli tocchi un sentito… GRAZIE

Mirko Burrascano,Federico Cardella

CUS de PRÉCISION

foto1“C’est la précision qui fait la différence!”. In uno spot degli anni ’80, l’ex fantasista francese della Juventus, Michel Platini, regalava questa straordinaria citazione, ovvero  “è la precisione che fa la differenza”. La partita tra CUS e Kaggi, infatti, può essere semplificata in questa breve dicitura.

Alle ore 14,30 di domenica 11 dicembre 2016, al campo “N. Bonanno“, l’arbitro Garzo della sezione di Messina, dà il fischio d’inizio alla settima giornata del campionato di terza categoria.

In un primo tempo noioso, caratterizzato più da sterili attacchi che da attente difese, vi è ben poco da raccontare, se non due interventi di Denaro (estremo difensore del Kaggi) su Lombardo, il primo su un diagonale dal vertice dell’area e il secondo deviando sul palo un calcio di punizione con un fotografabile colpo di reni. Il tutto rispettivamente a inizio e fine prima frazione di gara. Per il resto dei primi 45 minuti, solo possessi inconcludenti da ambedue le parti. Kaggi inoperoso in zona offensiva, CUS più vicina al vantaggio, ma il primo tempo si conclude 0-0. Manca ancora la precisione.

Il secondo tempo sembra avviarsi sulle orme del primo: nel primo quarto d’ora tanto giro palla e poche conclusioni nello specchio delle porte. Tuttavia la stanchezza inizia a farsi sentire, soprattutto tra i padroni di casa, i quali, a causa di clamorosi cali di concentrazione, concedono due limpide occasioni da gol non sfruttate, dolosamente, dagli ospiti ed entrambe con Cortese. Il 7 del Kaggi, infatti, presentandosi totalmente solo dinnanzi a Battaglia calcia prima a lato del palo e subito dopo alto sopra la traversa in un tentativo di pallonetto. Manca ancora una volta la precisione. Tra una sostituzione e l’altra, è da segnalare una straordinaria azione del CUS, figlia di un gioco a due tra Di Bella e Fiorello, con il tiro al volo da fuori area del 9 che sfiora il palo e va sul fondo a portiere incolpabilmente battuto. Peccato, ma è la precisione a far la differenza.

foto2Quattro minuti di recupero. Esattamente al 93esimo, si sblocca il punteggio in favore degli universitari: Lombardo, che (complice la squalifica di Creazzo) porta sulle spalle il numero 10 e non sarà un caso, pesca dal cilindro un meraviglioso destro dai 20 metri che si insacca all’incrocio dei pali! 1-0! L’ultimo minuto di gioco è solo rammarico per il Kaggi che non è riuscito ad ottimizzare le palle-gol avute nel secondo tempo ed è, invece, gioia pura per il CUS che della precisione ne ha appunto fatto la differenza, aggiungendo altri 3 importantissimi punti alla propria classifica e nuovamente nei minuti di recupero. Adesso la classifica è più affascinante che mai: tre squadra a 15 punti (Fasport, Real Zancle, Stromboli) e subito dopo, a 13 punti, CUS UniMe e Arci Grazia.

Domenica prossima i ragazzi di mister Smedile saranno ospitati dallo Stromboli, in una trasferta tanto impegnativa quanto fondamentale, vista la posizione ai vertici della classifica di entrambe le squadre.

Nella settimana che verrà, in cui il mercato dei trasferimenti giocherà un ruolo di primaria importanza, il CUS dovrà prepararsi in modo ottimale per la trasferta eoliana per continuare a sognare.

Formazione CUS (4-5-1): 1 Battaglia; 2 Russo, 4 Iacopino, 5 Occhipinti, 3 Arena; 8 Iamonte, 10 Lombardo, 6 Tiano, 7 Vinci, 11 Carbone; 9 Di Bella.

12 Lo Voi, 13 Morabito, 14 Cardella, 15 Fiorello, 16 Singh, 17 La Torre, 18 Caputo.

Mirko Burrascano 

CUS Di Bella speranza!

15388635_10211491726273882_1275348914_oL’anticipo della sesta giornata del campionato di terza categoria di Messina vede affrontarsi Casalvecchio e Cus Unime nel campo di Santa Teresa alle ore 14,30 di sabato 3 dicembre. I ragazzi della squadra universitaria arrivano a questa partita con la giusta concentrazione, dopo una settimana di precisi e attenti allenamenti, ma non senza delle difficoltà tattiche, visti i molteplici infortuni che si sono susseguiti nelle ultime uscite. Già dall’arrivo al campo di gioco, mister Smedile trasmette ai suoi quella grinta e quella determinazione per cercare di ottenere un risultato positivo in quella che si preannuncia una trasferta non poco problematica. Al fischio d’inizio la concentrazione è alta tra i ragazzi universitari. E il campo lo dimostra: trame di gioco ragionate e inserimenti tattici come studiato in settimana. Il punteggio si sblocca alla mezz’ora in favore del CUS, con una punizione magistrale di Lombardo che piazza la palla all’incrocio dove il portiere non può proprio arrivarci. 0 a 1, ma la partita è ancora lunga. Infatti, è la squadra di casa che prova a riagguantare il risultato, trascinata dal proprio Capitano, Crisafulli, il quale prima centra la traversa su punizione e poi trasforma il rigore, causato da un ingenuo tocco di mano di Creazzo (ammonito), che vale il pari proprio allo scadere della prima frazione di gara.

Il secondo tempo comincia nel peggiore dei modi per gli universitari: espulso Creazzo per somma d’ammonizioni e successivamente è proprio mister Smedile ad essere allontanato dal campo dall’arbitro per eccessiva foga. I padroni di casa prendono coraggio e con l’uomo in più sfiorano più volte il vantaggio, ma un attento Battaglia e un superlativo Iacopino, negano loro questa possibilità. Ed è proprio quest’ultimo, Capitano del CUS, a prendere letteralmente la squadra per mano e da vero leader trasmette la necessaria tenacia a ognuno dei suoi compagni. Quando mancano 15’ al termine della partita, entrambe le squadre risultano provate dalla stanchezza e dall’esaurimento dei tatticismi. La partita, ancora in bilico, offre occasioni da un lato e dall’altro ma senza essere capitalizzate, tant’è che i due allenatori iniziano la routine delle sostituzioni per spezzare un po’ il ritmo. La paura di perdere questa partita è tanta, troppa. Il colpo di scena giunge nell’ultimo minuto del recupero concesso dal Sig. Frassica, quando su una verticalizzazione di Caputo di prima intenzione, il bomber Di Bella incorna la sua quinta marcatura stagionale anticipando il portiere avversario e regalando al CUS la prima vittoria esterna di questo campionato e la terza in totale. Punteggio finale 1-2, incontenibile la gioia dei ragazzi dell’UniMe, che ora vedono il primo posto della classifica distante appena 3 lunghezze. Un’importantissima vittoria che dà morale in vista della prossima partita, dove in casa verrà ospitato il novellino Kaggi. Oggi, intanto, non possiamo che goderci un CUS “Di Bella” speranza.

Formazione CUS (4-5-1): 1 Battaglia; 2 Russo, 4 Iacopino, 5 Occhipinti, 3 Arena; 11 Singh, 7 Vinci, 6 Lombardo, 8 Fiorello, 10 Creazzo; 9 Di Bella , 12 Bruno, 13 Carbone, 14 Tiano, 15 Monterosso, Lo Voi, 17 La Torre, 18 Caputo.

Mirko Burrascano 

UniMe e la Notte Bianca: eravamo veramente connessi?

Giorno 14 ottobre c.m., si è svolto l’evento ‘’Notte Bianca dello Sport Universitario’’ presso la Cittadella Universitaria di Messina. L’evento è stato organizzato dal Cus Unime, con l’aiuto di molti studenti volontari che hanno aderito all’iniziativa. Quest’ultimo è stato creato dagli studenti per gli studenti, con il supporto da parte della nostra Università.

La manifestazione ha ricevuto molte adesioni, in quanto era caratterizzata da varie attività alle quali poteva partecipare chiunque. Infatti, oltre ai tornei sportivi ai quali aderivano i vari studenti, sono state tenute diverse discipline che tutti potevano provare. A sera inoltrata si è concluso il mega-evento con la partecipazione straordinaria di Luca Dirisio in concerto.
Ovviamente, essendo noi la Voce dell’Università, abbiamo partecipato con grande entusiasmo. Radio UniVersoMe si è presentata presso la Cittadella alle 16:30, pronta per trasmettere in diretta la radiocronaca dell’evento. Però (c’è sempre un però), non tutto fila sempre liscio come l’olio. Quali disavventure hanno dovuto affrontare questa volta i nostri piccoli grandi eroi?

Il cuore del problema sta nel fatto che spesso diamo le cose per scontate. Come l’acqua, il fuoco, l’elettricità e, nel nostro secolo, il Wi-Fi o, comunque, la rete internet. Cosa è questa grande invenzione dell’uomo? La possibilità di essere sempre connessi tra noi, ma, a quanto si è visto, a volte ci si ritrova isolati.

Cosa c’entrano gli speakers di Radio UniVersoMe in tutto questo? Che, loro malgrado, per quanto dovevano iniziare il loro lavoro alle ore 17:30 e finirlo alle 22:30, questo, purtroppo, non è potuto avvenire. Infatti, come molti di voi avranno potuto notare, il programma è potuto partire solamente alle 19:30 ed è, inoltre, finito all’incirca alle 21:30. Questo a causa del fatto che la grande risorsa del World Wide Web è venuta a mancare (e ci uniamo in cordoglio, porgendo le nostre condoglianze) senza che noi ne fossimo al corrente.
L’antico vaso andava portato in salvo, cita una famosa pubblicità. Nel nostro caso, la contemporanea trasmissione andava portata in salvo. C’è stato un momento in cui tutti ci guardavamo con l’espressione da pesci rossi, abbastanza perplessi, senza sapere cosa dire o fare. E, di certo, l’uragano di contorno non aiutava gli animi.

14708100_1193265657415322_5006445178957147403_nAd un certo punto la scena era questa: noi che guardavamo i ragazzi dell’organizzazione e loro che guardavano noi. Dopo i primi momenti di disperazione, i prodi guerrieri, hanno cercato le più svariate soluzioni: sono stati chiamati vari gestori telefonici, l’Università stessa, vari negozi di informatica, il Papa, Barack Obama e, infine, anche il cavallo che trottava nei dintorni (per la dimostrazione dell’attività equestre), ma niente. Nessuno che ci avesse forniti di una gioia. Un classico.

I nostri soldati non si sono arresi, o meglio, hanno ricevuto la grazia divina. Dio, Homer Simpson, Spongebob o chi per lui, ha inviato un angelo dal cielo che ci ha forniti di un telefono privato provvisto di Gb in grado di sostenere la diretta radio. Ore 19:30: siamo, finalmente, in onda!

Tale angelo, non sappiamo chi fosse, purtroppo, nella confusione e nello sconforto, il suo nome non è stato pervenuto. Comunque, ci teniamo a ringraziarla pubblicamente.
Ancora oggi, non riusciamo a dare una spiegazione a quanto avvenuto. L’Università ci ha creati, sostenuti e voluti come voce di sé stessa e noi abbiamo fin da subito accolto con entusiasmo l’incarico assegnatoci. Il problema è proprio questo: come possiamo assolvere questo compito senza i mezzi base necessari? Di certo gli studenti che hanno partecipato all’organizzazione dell’evento, o tanto meno noi, hanno i poteri magici.

Se l’Università è gli studenti, gli stessi studenti devono avere i mezzi validi per rendere valido l’Ateneo.
Certi che è stato un caso isolato e facilmente, alla fine, marginato e risolto, non possiamo non riportarlo. Essendo la ‘’famosa’’ Voce dell’Università, è corretto riportare non solo quanto di bello c’è ma anche i disagi che a volte si presentano.

Ci teniamo a sottolineare che il nostro rammarico non deve essere interpretato come una diffamazione nei confronti dell’Ateneo ma perché, al contrario, tanto è l’amore nei suoi confronti quanto è ampio, appunto, il nostro dispiacere. Dispiacere dato dal fatto che l’Unime, purtroppo si perde in un bicchier d’acqua. Fermo restando che, se deve esserci questo bicchiere, almeno che sia di Vodka.

Il nostro auspicio è che, dal momento che ‘’l’unione fa la forza’’, tutti insieme cercheremo di puntare più sulla qualità che sulla quantità.

316102_341141519345401_567231997_n

Elena Anna Andronico
Giulia Greco

Dietro le quinte: vi racconto di Radio UniVersoMe

tmp733830554419462144

Se ci mettiamo a parlare in una stanza buia, le parole assumono improvvisamente nuovi significati.

Marshall McLuhan

 

Era il 5 maggio 2015, quando ci siamo ritrovati tutti nell’ufficio stampa del rettorato dell’Università di Messina per iniziare questo coinvolgente percorso che ha portato alla creazione del progetto UniVersoMe.

È passato quasi un anno da quel giorno e tra ostacoli, tempi che si sono allungati all’infinito e problemi di ogni genere, siamo riusciti a diventare qualcosa di concreto, di visibile: una testata multiforme di cui ogni studente può fare parte e può usufruire. Informazione, cultura, eventi, comicità: abbiamo tutto.

Quando mi sono trovata catapultata in questo mondo mi sentivo un po’ zoppa, un po’ spaesata. Un pesce fuor d’acqua, per così dire. La mia esperienza nell’ambito della scrittura, del giornalismo, si riduceva ad un puro hobby, un passatempo amatoriale giusto per scaricare lo stress. Circondata dai miei colleghi che stanno seguendo un corso di studi per diventare Giornalisti con la G maiuscola, ho pensato: ‘’ ma che ci faccio qua?’’. La risposta è arrivata da sé, è proprio questo il bello della scrittura, tutti possono scrivere. Basta farlo con piacere. C’è chi diventerà qualcuno, chi invece, come me, ne trarrà sempre solo sensazioni piacevoli e soddisfazione personale.

E così eravamo noi 9 che costruivamo, mattoncino su mattoncino, tutto questo. Poi un giorno, a Dicembre, Alessio mi chiama e dice: ‘’Ele, te lo ricordi che hai dato la tua disponibilità anche per il canale Radio? Deve partire a breve’’. Tatatan. Ho iniziato a sudare freddo. Per la voglia di fare, e fare il più possibile, avevo dato la mia disponibilità sia per il giornale che per la radio. Non potevo tirarmi indietro, per orgoglio, per sfida, per fare da spola tra i due canali. E così, rimbocchiamoci le maniche, facciamo partire il canale radio.

Siamo partiti in tre e ci siamo ritrovati in otto, otto persone che a malapena si conoscevano e che buttarono giù un programma con la consapevolezza che tutto, all’inizio, sarebbe stata la simulazione di sapere cosa stavamo facendo, andando a braccio nella speranza di essere assistiti da una sana botta di culo. Sai, ti ritrovi a dover fingere di conoscere la persona con la quale intrattieni il pubblico, devi trovare quella scintilla di affinità che vi faccia andare d’accordo o litigare, che mantenga viva l’attenzione.

Senza darlo a vedere, ero abbastanza preoccupata. Avevo fatto Radio, ma una cosa è farla guidata dal tuo maestro e insegnate del mestiere, un colosso con un’esperienza incommensurabile alle spalle, una cosa è farla con altri pulcini imbranati come te. Poi quando mi hanno comunicato che mi sarei occupata di sport con Panebianco ho stilato un elenco con centinaia di possibili scuse per lavarmene le mani, ma questa è un’altra storia.

La radio è un mondo a sé stante. Qualsiasi cosa che sia scritta, pure se si ha una finestra limitata di tempo per scriverla, la si può correggere, rivedere, aggiustare, rendere il più corretta possibile, sfiorando la perfezione. La radio Logo_radiono.

La radio è una botta e risposta continuo, sei tu e un’altra persona, due microfoni e una stanza. Si ha davanti un pc e una consolle e tu devi essere così attento e coordinato da saper fare partire e fermare al momento giusto le canzoni, ricordare di spegnere e accendere i microfoni, far sparire qualsiasi tipo di rumore esterno.

In tutto ciò devi pure essere spigliato, non farti bloccare dalla paura del microfono. Sembra banale, ma ci si sente da una parte quasi stupidi a parlare da soli, dall’altra lo sai che ci sono persone che ti ascoltano, togliendosi del tempo per farlo, e quindi sale l’ansia da prestazione, non puoi commettere errori.

Parli. Parli per dare informazione, per distrarre le persone, per comunicare qualcosa. Deve essere una conversazione normale con un amico, ma non è normale: i tempi verbali devono essere precisi, non puoi dire corbellerie riguardo all’argomento che stai trattando, devi cercare di tenere un ritmo scorrevole. Non puoi parlare sopra al tuo co-conduttore. Questo è particolarmente difficile: io e le mie amiche riusciamo a parlare tutte contemporaneamente di cose diverse capendoci, succedesse durante la trasmissione sarebbe solo un gran caos. Da quando indossi le cuffie e clicchi play sei fregato: o la va o la spacca.

Radio UniVersoMe oggi compie 3 settimane. Considerando che la fase embrionale dura 4 settimane, siamo ancora molto piccoli ed immaturi ma non troppo. Devo dire che non me l’aspettavo proprio il calore che si è creato, all’interno e all’esterno della bolla radiofonica. Noi come gruppo siamo diventati solidi, tutti sulla stessa linea d’onda, amici. E da voi, pubblico che ci leggete e ascoltate, arriva qualcosa, quel qualcosa che ci spinge a migliorarci di settimana in settimana, che ci sprona a fare sempre meglio. Con un perfetto equilibrio tra teste calde e razionalità, battibecchi, prese in giro, serietà e serenità stiamo concretamente facendo qualcosa che rimanga nelle mani della nostra università e degli studenti che arriveranno dopo di noi.13016758_10209141176276161_599495794_o

Questa è la nostra storia, la storia di alcuni ragazzi che vogliono dare voce all’università e che vi aspettano tutti i Lunedì e i Mercoledì (alle 15:00 e alle 17:00) eccitati come bambini di poter parlare con voi.

Elena Anna Andronico

Continuano le iniziative natalizie firmate CUS-UNIME

Il Centro Universitario Sportivo, dopo aver organizzato la festa dello sport e la festa dell’atleta, continua con le iniziative legate al natale.

Martedì giorno 5 Gennaio ecco un altro imperdibile appuntamento firmato CUS. A partire dalle ore 17.30 presso l’ex segreteria, si terranno una serie di iniziative legate a grandi a grandi e piccini.

Si inizierà con un momento di libera espressione, dove i più piccoli, attraverso il gioco e la musica avranno modo di imparare l’educazione motoria. A seguire invece, spazio riservato anche ai grandi con una gara di torte fatte in casa.

Una “speciale” giuria giudicherà la torta più originale e più buona. A questa andrà il primo premio che consiste in un abbonamento di dieci ingressi presso le strutture sportive. A questa gara, così come sottolineano gli organizzatori, si potrà partecipatre chiamando lo 090356700 (int. 25-40-12).

La serata continuerà poi con la tombolata. Il primo premio consiste in una imperdibile settimana bianca a Tarvisio, splendida località sciistica sita in Provincia di Udine.

Per finire spazio riservato ancora ai più piccoli con l’arrivo della befana che per l’occasione, non mancherà di consegnare a grandi e piccini dolci e carbone.

Appuntamento dunque alle ore 17.30 del 5 gennaio, con il divertimento targato CusUnime.

Piero Genovese